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Prima del 2011-11-8

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Captain Walker/ It’s a Boy

Captain Walker/ It’s a Boy
(1969)

L'opera rock "Tommy" degli Who un concept album basato sulla storia di un ragazzo nato alla fine della prima guerra mondiale (nella versione cinematografica del 1975, invece, la trama si svolge alla fine della seconda guerra mondiale), che diviene sordo, cieco e muto. Pete Townshend mescola nella canzone iniziale la gioia per la nascita del bambino con il dolore per la notizia che il padre, il capitano Walker, è disperso in guerra.

vedi anche La Zamarra de Gustavo
Captain Walker
(continua)
8/11/2011 - 23:06

La Cruche de la Lande

La Cruche de la Lande
La Cruche de la Lande

Canzone française – La Cruche de la Lande – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 51

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Mil neuf cent cinquante-deux, encore une fois, c'est un narrateur, dont on ignore le nom qui raconte cette histoire d'Allemagne. 1952, souviens-toi, c'est l'année où l'Allemagne Fédérale est en quelque sorte libérée de l'occupation des Alliés – USA, France et Royaume-Uni. Mais comme à l'ordinaire, notre chanson ne se préoccupe pas vraiment de ces événements d'actualité si éphémères et qui passent tant au-dessus de la tête et de la vie des gens. De ceux qu'on appelle chez nous, dans le parler populaire, les vraies gens.

J'avais, en effet,... (continua)
Engourdie à la lisière de la forêt
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 8/11/2011 - 22:24
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古风五十九首之十四

古风五十九首之十四
‎Gǔfēng wǔshíjiǔ shǒu zhī shísì
[anno 750]‎
Poesia dell’ “Immortale Poeta” cinese, la cui liberissima traduzione ad opera del poeta imagista ‎statunitense Ezra Pound (1915) fu poi messa in musica dal compositore inglese Sir Granville ‎Bantock (1923)‎
Testo trovato su ‎‎The Lied, Art Song and Choral Texts‎ Archive‎



‎“… E dolori, dolori come pioggia.‎
Dolore nell’andare e nel tornare.‎
Campi desolati, senza gioventù…”‎

Una poesia che mi pare possa bene accompagnarsi al Roman Wall Blues di Auden, il quale nel comporlo ‎forse ebbe ben presente l’adattamento inglese di Ezra Pound dalla raccolta “Cathay” del 1915.‎
Il nome 李牧 (“Rihoku” nella trascrizione rōmaji utilizzata da Pound, da non confondersi con ‎‎“Rihaku”, il nome dello stesso Lǐ Bái) ci consente di capire che la poesia racconta dell’era ‎conosciuta come Periodo dei Regni Combattenti, quando nel III secolo avanti Cristo diversi... (continua)
胡关饶风沙
(continua)
inviata da Bartleby 8/11/2011 - 14:24
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Se otto ore

anonimo
Se otto ore
onte: AA.VV., Avanti popolo - Due secoli di popolari e di protesta civile, Roma, Ricordi, 1998

Informazioni:

Canto nato nel 1906, quando il deputato Conoglio, presentò alle Camere il progetto di legge per ridurre a otto ore la giornata lavorativa delle mondine.
Il riferimento alla Russia riguarda la Rivoluzione del 1905, ma la canzone va collegata alle grandi lotte del 1921/22, per le otto ore lavorative.
La musica ricorda la canzone risorgimentale La bandiera tricolore, e i testi furono moltissimi, in quanto adattati a diverse occasioni e spesso cambiati

deposito.org

cirag


Se otto ore vi sembran poche
(continua)
inviata da DonQuijote82 8/11/2011 - 11:51
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Saluteremo il signor padrone

Saluteremo il signor padrone
* Canto di risaia del repertorio di Giovanna Daffini
* Anna Identici - 1971 Alla mia gente
* Eugenio Finardi - 1975 Non gettate alcun oggetto dai finestrini
* Nuovo Canzoniere Italiano - 1977 Ci ragiono e canto vol. 3
* Francesco De Gregori e Giovanna Marini - 2003 Il fischio del vapore
* The Gang - 2006 il seme e la speranza
* Modena city ramblers - 2015 Tracce Clandestine

Il lavoro delle mondine era massacrante: lontane da casa, sottoposte a turni disumani in condizioni ambientali spesso proibitive, ricevevano una paga irrisoria ed erano alla mercé del proprietario della risaia, padrone assoluto delle loro esistenze. La fine del periodo di lavoro era per loro un vero e proprio ritorno alla vita. Il “cappellone” cui si allude nei versi finali di questa canzone è probabilmente il largo cappello di paglia che le mondine usavano per proteggersi dal sole e che può finalmente essere abbandonato al momento di tornare a casa.
Saluteremo il signor padrone
(continua)
inviata da DonQuijote82 8/11/2011 - 11:47
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Fastur liður

Fastur liður
[2003]
Lag og texti: Bubbi Morthens
Testo e musica: Bubbi Morthens
Lyrics and music: Bubbi Morthens
Album: 1000 kossa nótt

Poiché il nostro "islandese ufficiale" Nicola Ruggiero sembra essersi perso tra i ghiacci e i geyser, tocca al sottoscritto rimpinguare un po' l'esigua sezione islandese delle CCG/AWS con questa canzone di Bubbi Morthens del 2003, piuttosto "classica" nella sua struttura di antiwar song. Bubbi Morthens è una vera star nel suo paese, ma canta quasi esclusivamente in islandese; a mio parere fa benissimo, ma questo fa purtroppo sí che le sue canzoni, al di fuori dall'Islanda, siano sconosciute. Ho come il presentimento che questa pagina conterrà (non appena la avrò pronta) la prima traduzione italiana in assoluto di una sua canzone. [RV]
Við sjónarhringinn hrannast upp dökk ský
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/11/2011 - 00:12
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Querida Milagros

Querida Milagros
[1985]
Letras y música / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Q. Portet - M. García
Album / Albumi: Cuando la pobreza entra por la puerta, el amor salta por la ventana
Esta mañana, al salir a patrullar,
(continua)
7/11/2011 - 17:20
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This Hard Land

This Hard Land
(1982, pubblicata nel 1996)

Ancora una canzone sull'emigrazione. La canzone è aperta da una frase a mio avviso decisamente emblematica: hey there, mister, can you tell me what happened to the seeds I've sown? (Hey, signore, puoi dirmi cos'è successo ai semi che ho seminato?). Operai che sgobbano per permettere al proprio padrone di ottenere degli ottimi frutti, quei frutti che poi loro non assaggeranno mai. È una metafora molto forte, che prende le parti di chi rende ricco qualcuno che, una volta raggiunta la condizione sociale agognata, neanche ricorderà il nome di chi glielo ha permesso.
Hey there mister can you tell me
(continua)
inviata da Luca 'The River' 6/11/2011 - 17:00
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Yes Weekend

Yes Weekend
[2011]
Album:Cattivi Guagliuni
'A repressione dei movimenti
(continua)
inviata da adriana 6/11/2011 - 15:39
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Cantu di carcirati

Cantu di carcirati
[1976]
Album: Fammi ristari
Ccà sutta nta 'stu nfernu puvirèđ
(continua)
inviata da giorgio 6/11/2011 - 09:10
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Un lacrimogeno sul viso

Un lacrimogeno sul viso
Da una lacrimogeno sul viso
(continua)
inviata da adriana 6/11/2011 - 09:04
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Ama chi ti ama

Ama chi ti ama
[1970]
Testo di Giovanna Marini.
Musica: sull'aria de "La smortina", canto di risaia.
Sotto questo titolo riportiamo una serie di strofette raccolte o scritte o elaborate da Giovanna Marini nel corso dei suoi viaggi nel Meridione (1970); facevano parte dello spettacolo L'aria concessa è poca di Giovanna e Francesco Marini, organizzato dall'ARCI di Terni. La musica e il ritornello sono tratti dal canto di risaia dallo stesso titolo, inciso da Giovanna Daffini per i Dischi del Sole (45 giri, LR 45/4) conosciuto anche come La smortina.
Prima dell'esecuzione la Marini ne raccontava la storia, soffermandosi su come il testo si sia trasformato nel passaggio dall'ambiente contadino a quello operaio..
Ama chi ti ama,
(continua)
inviata da giorgio 5/11/2011 - 10:47
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Systematic Execution

Systematic Execution
[1992]
Album: Retribution
Rounded up, headed in, innocence served
(continua)
inviata da anonymous 4/11/2011 - 21:06
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Ein jüdisches Kind

Ein jüdisches Kind
‎[1942]‎
Parole di Carlo ed Erika Taube
Musica di Carlo Taube
Testo trovato su ‎‎The Lied, Art Song and Choral Texts‎ Archive‎

Una ninna nanna per soprano e pianoforte, unica composizione a noi pervenuta del musicista ‎polacco Carlo Tauber. Venne scritta per essere interpretata da sua moglie Erika quando entrambi si ‎trovavano rinchiusi nel ghetto di Theresienstadt. A Terezín Carlo fu l’appassionato direttore ‎dell’orchestra del campo, oltre ad esibirsi in innumerevoli concerti per pianoforte solo. Poi, ‎nell’ottobre del 1944, Carlo, Erika e i loro bambini vennero trasferiti ad Auschwitz e lì ‎immediatamente uccisi.‎



Canzone interpretata da molti artisti, come il basso baritono tedesco Christian Gerhaher insieme alla ‎mezzo-soprano svedese Anne Sofie von Otter nel disco intitolato semplicemente ‎‎“Terezin/Theresienstadt”, pubblicato nel 2008 dalla Deutsche Grammophon.‎
In Italia,... (continua)
Du bist ein Kind wie all die vielen,
(continua)
inviata da Bartleby 4/11/2011 - 13:12

Buna-Lied

Buna-Lied
‎[1942]‎
Parole di Friedrich Löwy, il vero nome di Fritz Löhner-Beda.‎
Musica di Anton Geppert.‎



Fritz Böda-Löhner, austriaco di origine ceca, di religione israelita, librettista e scrittore di operette e ‎canzonette per il cabaret viennese, venne arrestato dalla Gestapo nel 1938 e tradotto prima a Dachau ‎e poi a Buchenwald dove – lui che amava la canzone leggera – scrisse il suo famoso Buchenwald-Lied con la ‎musica di Hermann Leopoldi.‎
Nell’agosto del 1942 la moglie Helene e le figlie Liselotte ed Evamaria, di 13 e 14 anni, furono ‎prese e uccise in una delle camere a gas mobili allestite su camion che i nazisti usarono prima della ‎piena operatività di quelle ben più efficienti realizzate nei campi di sterminio.‎
Nell’ottobre dello stesso anno Fritz Böda-Löhner fu trasferito a Buna-Monowitz (Auschwitz III) per ‎lavorare nell’impianto chimico della IG Farben, la stessa destinazione... (continua)
Steht am Himmel noch freundlich Frau Luna, ‎
(continua)
inviata da Bartleby 4/11/2011 - 09:27
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Struggle of Heroine

il testo è tratto dal 5th grade speech di rachel corrie
I'm here for other children
(continua)
inviata da DonQuijote82 3/11/2011 - 17:41
Percorsi: Rachel Corrie
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Das Auschwitzlied

anonimo
Das Auschwitzlied
‎[1940?]‎

Sulla melodia della canzone “Wo die Nordseewellen trecken an den Strand” scritta da Friedrich ‎Fischer-Friesenhausen nel 1922.‎
Testo trovato sul portale di musica ebraica curato da Claude Torres‎



Ho preferito attribuire questa canzone ad anonimo perché la sua maternità è incerta.‎
Ho scritto “maternità” perché fu composta da una donna, forse da tal Camilla Mohaupt oppure, ‎secondo altre fonti, da una certa Camille Spielbichler o ancora da Margot Bachner, comunque da ‎una delle tante donne di cui non si sa nulla se non che scomparvero nel gorgo dell’universo ‎concentrazionario nazista, finendo le loro vite probabilmente ad Auschwitz o a Bergen Belsen.‎
Ho datato questo “Canto di Auschwitz” al 1940 perché vi si parla della costruzione del campo che ‎cominciò per l’appunto quell’anno ad opera di alcune centinaia di prigionieri polacchi ed ebrei.‎
Il 14 giugno del 1940 il... (continua)
Zwischen Weichsel und der Sola schön verstaut
(continua)
inviata da Bartleby 3/11/2011 - 14:20
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Wiegenlied

Wiegenlied
Eva Rutkowski Lippold (1909-1994), poetessa e scrittrice, è stata una militante comunista, attivista ‎del Soccorso Rosso tedesco e componente della resistenza antinazista a Berlino. Fu arrestata dalla ‎Gestapo nel 1935 e da allora fu detenuta nel carcere di Plötzensee, fino alla fine della guerra. ‎Sopravvisse, diversamente dalla maggioranza degli oppositori interni al regime, i quali – al ‎contrario di quanto comunemente si ritiene – non ‎furono pochi.‎
Nun schlafe, mein Kindchen, und träume süß. ‎
(continua)
inviata da Bartleby 3/11/2011 - 13:37
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Denn alles wird gut (Emigrantenlied)‎

Denn alles wird gut (Emigrantenlied)‎
‎[1942/44]‎


Ilse Herlinger Weber è stata una poetessa e scrittrice di origine ceca e di religione ebraica.
A Praga, dove viveva, scrisse molti racconti per l’infanzia e condusse anche programmi radiofonici ‎per i bambini. Dopo l’occupazione nazista, nel 1939, riuscì a mettere in salvo il suo primogenito ‎Hanuš mandandolo da amici in Svezia attraverso un “kindertransport”. Poi lei, il marito ed il figlio ‎più piccolo furono rinchiusi nel ghetto di Praga e quindi internati nel campo/ghetto di ‎Theresienstadt. A Terezìn, dove erano stati deportati moltissimi bambini, Ilse Weber svolse ‎l’attività di infermiera nel reparto infantile della locale infermeria. E’ in questo periodo che, per ‎alleviare le pene dei piccoli ospiti, compose molte poesie che improvvisava in canzoni ‎accompagnandosi con la chitarra. Nell’ottobre del 1944 suo marito Willi fu scelto per il ‎trasferimento ad Auschwitz... (continua)
Schluck’runter die Tränen, verbeiß’deinen Schmerz, ‎
(continua)
inviata da Bartleby 3/11/2011 - 08:39
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The Other Side of Summer

The Other Side of Summer
The sun struggles up another beautiful day
(continua)
inviata da anonymous 3/11/2011 - 04:22

Η κρίσις

Η κρίσις
I krísis
3 Νοέμβρη 2011
3 novembre 2011
Testo greco di RV
e musica di chi ce la vorrà mettere

Proprio una bizzarra serata, stasera. Avevo sentito come il bisogno di immergermi nel greco, dopo le notizie di oggi, dopo la lettera di Theodorakis, dopo una marea di cose che non sto a dire. Più vado avanti con la mia vita, e dopo che avrebbe potuto interrompersi all'improvviso, e più mi sento una specie di spugna; come tale, ad un certo punto devo strizzarmi. Non so mai che cosa ne viene fuori, però. Stasera ne è venuta fuori una canzone, in greco, sulla crisi. S'intitola proprio così, infatti: "La crisi". Termine che ho volutamente messo nella forma classica, perché si abbia memoria di un passato che ronza e ronza come una zanzara fuori stagione. Stiamo vivendo in una specie di pornografia sistematica che ci sta uccidendo minuto per minuto, e cerchiamo di sopravvivere tirando fuori tutti... (continua)
Η κρίσις είναι μικρό νησί
(continua)
3/11/2011 - 02:00
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Rachel

Rachel
2007
Out seeing the fields

dedicata a Rachel Corrie
First time I saw Rachel, I looked deep into her eyes.
(continua)
inviata da DoNQuijote82 2/11/2011 - 23:35
Percorsi: Rachel Corrie
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La lettera del futuro

La lettera del futuro
(continua)
inviata da Paolo 2/11/2011 - 20:23
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Captured

Captured
[2004]
Lyrics by Kyle Symons
Music by Philip Fasciana
Album: Warkult
Seized by the opposition
(continua)
inviata da anonymous 2/11/2011 - 03:11
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The Ize of the World

The Ize of the World
Album: First Impressions of Earth (2006)
I think I know what you mean but watch what you say
(continua)
inviata da DonQUijote82 1/11/2011 - 20:17
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Impero

Impero
EP Città (1987)
Sole potente
(continua)
inviata da DonQuijote82 1/11/2011 - 19:53
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Restiamo umani

Parole e musica di Monica Pecorari e Stefano Fiorucci
Voce e chitarra di Stefano Filo Fiorucci
Oggi non si muore lalalailailalà
(continua)
inviata da DonQuijote82 + Filo Monilo 1/11/2011 - 17:35
Musicata e interpretata da Diamanda Galás nelle sue Songs of Exile, arriva sulle CCG la più famosa poesia di Paul Celan: Todesfuge. Una tragica riflessione sui campi di sterminio, e una delle più importanti pagine degli ultimi tempi con traduzioni in quasi 30 lingue.
Riccardo Venturi 1/11/2011 - 16:49
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Vai soldato vai

Eu estava em alerta, também eu um soldado, assustado
(continua)
inviata da Claudia Panizza 1/11/2011 - 16:32
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Οι Ελεύθεροι Πολιορκημένοι

Οι Ελεύθεροι Πολιορκημένοι
Trovata un'ed. integrale con Garganourakis e introduzione di Yannis Markopoulos:

Gian Piero Testa 1/11/2011 - 11:17

Corri corri

Corri corri
Un ragazzo ed una ragazza si innamorano, concepiscono un figlio
e vogliono vivere una vita insieme serena, come tutti.
Le due famiglie sono però di differenti religioni e costringono i ragazzi a fuggire
lontano dal luogo che li ha visti crescere
Corri corri corri ancora
(continua)
inviata da DonQuijote82 1/11/2011 - 11:15
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O Gorizia, tu sei maledetta

anonimo
O Gorizia, tu sei maledetta
La versione ebraica non è la traduzione del testo italiano, ma una canzone da me scritta, per la stessa melodia, poco dopo un servizio di riserva in Libano. Tale periodo è narrato nelle Avventure Libanesi.

הנוסח העברי חובר אחרי שרות מילואים בלבנון, ואינו תרגום של המקור. השיר המקורי חובר ע"י חייל אלמוני בעת מלחמת העולם הראשונה, והפך לאחד השירים המפורסמים ביותר של האנרכיסטים, מתנגדי המלחמה.
הגרסה העברית מדברת על תקופה אחרת, אך הלחן והנושא זהים

Parole: Autore ignoto
Musica: Autore ignoto
Ebraico: Daniel Shalev

dal sito di Daniel Shalev
לבנון היפה, את שותקת,
(continua)
inviata da DonQuijote82 1/11/2011 - 10:03
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La ballata dell'eroe

La ballata dell'eroe
מילים ולחן
(continua)
inviata da DonQuijote82 1/11/2011 - 09:58
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Calma calma!

Calma calma!
Parole di Dario Fo, musica di Sergio Lodi.
Da Ci ragiono e canto [1966]

cirag


Calma, calma! Avete ragione,
(continua)
inviata da DoNQuijote82 1/11/2011 - 00:10
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Poca terra

Poca terra
Parole di Dario Fo, musica di Sergio Lodi.
Da Ci ragiono e canto [1966]

cirag


Poca terra, tante pietre
(continua)
inviata da DoNQuijote82 1/11/2011 - 00:05
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Dop'ott'ore

Dop'ott'ore
Da Ci ragiono e canto
Interpretata da Caterina Bueno

cirag


Dop'ott'ore
(continua)
inviata da DonQuijote82 31/10/2011 - 23:34
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(Se questo) è un uomo

(Se questo) è un uomo
Sulla poesia di Primo Levi, si veda Se questo è un uomo dei Karadell
Voi che nel vostro terrore
(continua)
inviata da DonQuijote82 31/10/2011 - 22:49




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