This Hard Land
(1982, pubblicata nel 1996)
Ancora una canzone sull'emigrazione. La canzone è aperta da una frase a mio avviso decisamente emblematica: hey there, mister, can you tell me what happened to the seeds I've sown? (Hey, signore, puoi dirmi cos'è successo ai semi che ho seminato?). Operai che sgobbano per permettere al proprio padrone di ottenere degli ottimi frutti, quei frutti che poi loro non assaggeranno mai. È una metafora molto forte, che prende le parti di chi rende ricco qualcuno che, una volta raggiunta la condizione sociale agognata, neanche ricorderà il nome di chi glielo ha permesso.
Ancora una canzone sull'emigrazione. La canzone è aperta da una frase a mio avviso decisamente emblematica: hey there, mister, can you tell me what happened to the seeds I've sown? (Hey, signore, puoi dirmi cos'è successo ai semi che ho seminato?). Operai che sgobbano per permettere al proprio padrone di ottenere degli ottimi frutti, quei frutti che poi loro non assaggeranno mai. È una metafora molto forte, che prende le parti di chi rende ricco qualcuno che, una volta raggiunta la condizione sociale agognata, neanche ricorderà il nome di chi glielo ha permesso.
Hey there mister can you tell me
(continua)
(continua)
inviata da Luca 'The River' 6/11/2011 - 17:00
Yes Weekend
[2011]
Album:Cattivi Guagliuni
Album:Cattivi Guagliuni
'A repressione dei movimenti
(continua)
(continua)
inviata da adriana 6/11/2011 - 15:39
Cantu di carcirati
[1976]
Album: Fammi ristari
Album: Fammi ristari
Ccà sutta nta 'stu nfernu puvirèđ
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 6/11/2011 - 09:10
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Ama chi ti ama
[1970]
Testo di Giovanna Marini.
Musica: sull'aria de "La smortina", canto di risaia.
Sotto questo titolo riportiamo una serie di strofette raccolte o scritte o elaborate da Giovanna Marini nel corso dei suoi viaggi nel Meridione (1970); facevano parte dello spettacolo L'aria concessa è poca di Giovanna e Francesco Marini, organizzato dall'ARCI di Terni. La musica e il ritornello sono tratti dal canto di risaia dallo stesso titolo, inciso da Giovanna Daffini per i Dischi del Sole (45 giri, LR 45/4) conosciuto anche come La smortina.
Prima dell'esecuzione la Marini ne raccontava la storia, soffermandosi su come il testo si sia trasformato nel passaggio dall'ambiente contadino a quello operaio..
Testo di Giovanna Marini.
Musica: sull'aria de "La smortina", canto di risaia.
Sotto questo titolo riportiamo una serie di strofette raccolte o scritte o elaborate da Giovanna Marini nel corso dei suoi viaggi nel Meridione (1970); facevano parte dello spettacolo L'aria concessa è poca di Giovanna e Francesco Marini, organizzato dall'ARCI di Terni. La musica e il ritornello sono tratti dal canto di risaia dallo stesso titolo, inciso da Giovanna Daffini per i Dischi del Sole (45 giri, LR 45/4) conosciuto anche come La smortina.
Prima dell'esecuzione la Marini ne raccontava la storia, soffermandosi su come il testo si sia trasformato nel passaggio dall'ambiente contadino a quello operaio..
Ama chi ti ama,
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 5/11/2011 - 10:47
Systematic Execution
[1992]
Album: Retribution
Album: Retribution
Rounded up, headed in, innocence served
(continua)
(continua)
inviata da anonymous 4/11/2011 - 21:06
Ein jüdisches Kind
[1942]
Parole di Carlo ed Erika Taube
Musica di Carlo Taube
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive
Una ninna nanna per soprano e pianoforte, unica composizione a noi pervenuta del musicista polacco Carlo Tauber. Venne scritta per essere interpretata da sua moglie Erika quando entrambi si trovavano rinchiusi nel ghetto di Theresienstadt. A Terezín Carlo fu l’appassionato direttore dell’orchestra del campo, oltre ad esibirsi in innumerevoli concerti per pianoforte solo. Poi, nell’ottobre del 1944, Carlo, Erika e i loro bambini vennero trasferiti ad Auschwitz e lì immediatamente uccisi.
Canzone interpretata da molti artisti, come il basso baritono tedesco Christian Gerhaher insieme alla mezzo-soprano svedese Anne Sofie von Otter nel disco intitolato semplicemente “Terezin/Theresienstadt”, pubblicato nel 2008 dalla Deutsche Grammophon.
In Italia,... (continua)
Parole di Carlo ed Erika Taube
Musica di Carlo Taube
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive
Una ninna nanna per soprano e pianoforte, unica composizione a noi pervenuta del musicista polacco Carlo Tauber. Venne scritta per essere interpretata da sua moglie Erika quando entrambi si trovavano rinchiusi nel ghetto di Theresienstadt. A Terezín Carlo fu l’appassionato direttore dell’orchestra del campo, oltre ad esibirsi in innumerevoli concerti per pianoforte solo. Poi, nell’ottobre del 1944, Carlo, Erika e i loro bambini vennero trasferiti ad Auschwitz e lì immediatamente uccisi.
Canzone interpretata da molti artisti, come il basso baritono tedesco Christian Gerhaher insieme alla mezzo-soprano svedese Anne Sofie von Otter nel disco intitolato semplicemente “Terezin/Theresienstadt”, pubblicato nel 2008 dalla Deutsche Grammophon.
In Italia,... (continua)
Du bist ein Kind wie all die vielen,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 4/11/2011 - 13:12
Percorsi:
Campi di sterminio
Buna-Lied
[1942]
Parole di Friedrich Löwy, il vero nome di Fritz Löhner-Beda.
Musica di Anton Geppert.
Fritz Böda-Löhner, austriaco di origine ceca, di religione israelita, librettista e scrittore di operette e canzonette per il cabaret viennese, venne arrestato dalla Gestapo nel 1938 e tradotto prima a Dachau e poi a Buchenwald dove – lui che amava la canzone leggera – scrisse il suo famoso Buchenwald-Lied con la musica di Hermann Leopoldi.
Nell’agosto del 1942 la moglie Helene e le figlie Liselotte ed Evamaria, di 13 e 14 anni, furono prese e uccise in una delle camere a gas mobili allestite su camion che i nazisti usarono prima della piena operatività di quelle ben più efficienti realizzate nei campi di sterminio.
Nell’ottobre dello stesso anno Fritz Böda-Löhner fu trasferito a Buna-Monowitz (Auschwitz III) per lavorare nell’impianto chimico della IG Farben, la stessa destinazione... (continua)
Parole di Friedrich Löwy, il vero nome di Fritz Löhner-Beda.
Musica di Anton Geppert.
Fritz Böda-Löhner, austriaco di origine ceca, di religione israelita, librettista e scrittore di operette e canzonette per il cabaret viennese, venne arrestato dalla Gestapo nel 1938 e tradotto prima a Dachau e poi a Buchenwald dove – lui che amava la canzone leggera – scrisse il suo famoso Buchenwald-Lied con la musica di Hermann Leopoldi.
Nell’agosto del 1942 la moglie Helene e le figlie Liselotte ed Evamaria, di 13 e 14 anni, furono prese e uccise in una delle camere a gas mobili allestite su camion che i nazisti usarono prima della piena operatività di quelle ben più efficienti realizzate nei campi di sterminio.
Nell’ottobre dello stesso anno Fritz Böda-Löhner fu trasferito a Buna-Monowitz (Auschwitz III) per lavorare nell’impianto chimico della IG Farben, la stessa destinazione... (continua)
Steht am Himmel noch freundlich Frau Luna,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 4/11/2011 - 09:27
Percorsi:
Campi di sterminio
Struggle of Heroine
il testo è tratto dal 5th grade speech di rachel corrie
I'm here for other children
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 3/11/2011 - 17:41
Percorsi:
Rachel Corrie
Das Auschwitzlied
anonimo
[1940?]
Sulla melodia della canzone “Wo die Nordseewellen trecken an den Strand” scritta da Friedrich Fischer-Friesenhausen nel 1922.
Testo trovato sul portale di musica ebraica curato da Claude Torres
Ho preferito attribuire questa canzone ad anonimo perché la sua maternità è incerta.
Ho scritto “maternità” perché fu composta da una donna, forse da tal Camilla Mohaupt oppure, secondo altre fonti, da una certa Camille Spielbichler o ancora da Margot Bachner, comunque da una delle tante donne di cui non si sa nulla se non che scomparvero nel gorgo dell’universo concentrazionario nazista, finendo le loro vite probabilmente ad Auschwitz o a Bergen Belsen.
Ho datato questo “Canto di Auschwitz” al 1940 perché vi si parla della costruzione del campo che cominciò per l’appunto quell’anno ad opera di alcune centinaia di prigionieri polacchi ed ebrei.
Il 14 giugno del 1940 il... (continua)
Sulla melodia della canzone “Wo die Nordseewellen trecken an den Strand” scritta da Friedrich Fischer-Friesenhausen nel 1922.
Testo trovato sul portale di musica ebraica curato da Claude Torres
Ho preferito attribuire questa canzone ad anonimo perché la sua maternità è incerta.
Ho scritto “maternità” perché fu composta da una donna, forse da tal Camilla Mohaupt oppure, secondo altre fonti, da una certa Camille Spielbichler o ancora da Margot Bachner, comunque da una delle tante donne di cui non si sa nulla se non che scomparvero nel gorgo dell’universo concentrazionario nazista, finendo le loro vite probabilmente ad Auschwitz o a Bergen Belsen.
Ho datato questo “Canto di Auschwitz” al 1940 perché vi si parla della costruzione del campo che cominciò per l’appunto quell’anno ad opera di alcune centinaia di prigionieri polacchi ed ebrei.
Il 14 giugno del 1940 il... (continua)
Zwischen Weichsel und der Sola schön verstaut
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 3/11/2011 - 14:20
Percorsi:
Campi di sterminio
Wiegenlied
Eva Rutkowski Lippold (1909-1994), poetessa e scrittrice, è stata una militante comunista, attivista del Soccorso Rosso tedesco e componente della resistenza antinazista a Berlino. Fu arrestata dalla Gestapo nel 1935 e da allora fu detenuta nel carcere di Plötzensee, fino alla fine della guerra. Sopravvisse, diversamente dalla maggioranza degli oppositori interni al regime, i quali – al contrario di quanto comunemente si ritiene – non furono pochi.
Nun schlafe, mein Kindchen, und träume süß.
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 3/11/2011 - 13:37
Denn alles wird gut (Emigrantenlied)
[1942/44]
Ilse Herlinger Weber è stata una poetessa e scrittrice di origine ceca e di religione ebraica.
A Praga, dove viveva, scrisse molti racconti per l’infanzia e condusse anche programmi radiofonici per i bambini. Dopo l’occupazione nazista, nel 1939, riuscì a mettere in salvo il suo primogenito Hanuš mandandolo da amici in Svezia attraverso un “kindertransport”. Poi lei, il marito ed il figlio più piccolo furono rinchiusi nel ghetto di Praga e quindi internati nel campo/ghetto di Theresienstadt. A Terezìn, dove erano stati deportati moltissimi bambini, Ilse Weber svolse l’attività di infermiera nel reparto infantile della locale infermeria. E’ in questo periodo che, per alleviare le pene dei piccoli ospiti, compose molte poesie che improvvisava in canzoni accompagnandosi con la chitarra. Nell’ottobre del 1944 suo marito Willi fu scelto per il trasferimento ad Auschwitz... (continua)
Ilse Herlinger Weber è stata una poetessa e scrittrice di origine ceca e di religione ebraica.
A Praga, dove viveva, scrisse molti racconti per l’infanzia e condusse anche programmi radiofonici per i bambini. Dopo l’occupazione nazista, nel 1939, riuscì a mettere in salvo il suo primogenito Hanuš mandandolo da amici in Svezia attraverso un “kindertransport”. Poi lei, il marito ed il figlio più piccolo furono rinchiusi nel ghetto di Praga e quindi internati nel campo/ghetto di Theresienstadt. A Terezìn, dove erano stati deportati moltissimi bambini, Ilse Weber svolse l’attività di infermiera nel reparto infantile della locale infermeria. E’ in questo periodo che, per alleviare le pene dei piccoli ospiti, compose molte poesie che improvvisava in canzoni accompagnandosi con la chitarra. Nell’ottobre del 1944 suo marito Willi fu scelto per il trasferimento ad Auschwitz... (continua)
Schluck’runter die Tränen, verbeiß’deinen Schmerz,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 3/11/2011 - 08:39
Percorsi:
Campi di sterminio
The Other Side of Summer
The sun struggles up another beautiful day
(continua)
(continua)
inviata da anonymous 3/11/2011 - 04:22
Η κρίσις
I krísis
3 Νοέμβρη 2011
3 novembre 2011
Testo greco di RV
e musica di chi ce la vorrà mettere
Proprio una bizzarra serata, stasera. Avevo sentito come il bisogno di immergermi nel greco, dopo le notizie di oggi, dopo la lettera di Theodorakis, dopo una marea di cose che non sto a dire. Più vado avanti con la mia vita, e dopo che avrebbe potuto interrompersi all'improvviso, e più mi sento una specie di spugna; come tale, ad un certo punto devo strizzarmi. Non so mai che cosa ne viene fuori, però. Stasera ne è venuta fuori una canzone, in greco, sulla crisi. S'intitola proprio così, infatti: "La crisi". Termine che ho volutamente messo nella forma classica, perché si abbia memoria di un passato che ronza e ronza come una zanzara fuori stagione. Stiamo vivendo in una specie di pornografia sistematica che ci sta uccidendo minuto per minuto, e cerchiamo di sopravvivere tirando fuori tutti... (continua)
3 Νοέμβρη 2011
3 novembre 2011
Testo greco di RV
e musica di chi ce la vorrà mettere
Proprio una bizzarra serata, stasera. Avevo sentito come il bisogno di immergermi nel greco, dopo le notizie di oggi, dopo la lettera di Theodorakis, dopo una marea di cose che non sto a dire. Più vado avanti con la mia vita, e dopo che avrebbe potuto interrompersi all'improvviso, e più mi sento una specie di spugna; come tale, ad un certo punto devo strizzarmi. Non so mai che cosa ne viene fuori, però. Stasera ne è venuta fuori una canzone, in greco, sulla crisi. S'intitola proprio così, infatti: "La crisi". Termine che ho volutamente messo nella forma classica, perché si abbia memoria di un passato che ronza e ronza come una zanzara fuori stagione. Stiamo vivendo in una specie di pornografia sistematica che ci sta uccidendo minuto per minuto, e cerchiamo di sopravvivere tirando fuori tutti... (continua)
Η κρίσις είναι μικρό νησί
(continua)
(continua)
3/11/2011 - 02:00
Rachel
2007
Out seeing the fields
dedicata a Rachel Corrie
Out seeing the fields
dedicata a Rachel Corrie
First time I saw Rachel, I looked deep into her eyes.
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 2/11/2011 - 23:35
Percorsi:
Rachel Corrie
Attesa
Chanson italienne – Attesa – Primo Levi - 1949
Paroles de Primo Levi, du recueil poétique “Ad Ora Incerta” publiée en 1984.
Musique de Simon Bainbridge, compositeur anglais. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
L'expérience de l'extermination ne fut pas pour Levi, comme pour les autres survivants, inénarrable, mais ineffaçable. Et toute sa vie retrouvée de façon inespérée sera marquée par l'attente que ces horreurs se reproduisent...
Paroles de Primo Levi, du recueil poétique “Ad Ora Incerta” publiée en 1984.
Musique de Simon Bainbridge, compositeur anglais. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
L'expérience de l'extermination ne fut pas pour Levi, comme pour les autres survivants, inénarrable, mais ineffaçable. Et toute sa vie retrouvée de façon inespérée sera marquée par l'attente que ces horreurs se reproduisent...
ATTENTE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/11/2011 - 17:08
Il tramonto di Fossoli
Chanson italienne – Il tramonto di Fossoli [7 février 1946] – Primo Levi
Paroles de Primo Levi, du recueil poétique “Ad Ora Incerta” publiée en 1984.
Musique de Simon Bainbridge, compositeur anglais. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
À Fossoli, en Émilie, il y avait un camp nazifasciste de prisonniers et de transit pour les Juifs et les opposants politiques. Primo Levi y fut interné après sa capture en Val d'Aoste, où il venait de rejoindre un groupe de partisans. De Fossoli, il fut ensuite envoyé au camp de Buna-Monowitz.(Auschwitz III)
Les mots du vieux poète sont ceux de Catulle – Élégies – 5.
Paroles de Primo Levi, du recueil poétique “Ad Ora Incerta” publiée en 1984.
Musique de Simon Bainbridge, compositeur anglais. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
À Fossoli, en Émilie, il y avait un camp nazifasciste de prisonniers et de transit pour les Juifs et les opposants politiques. Primo Levi y fut interné après sa capture en Val d'Aoste, où il venait de rejoindre un groupe de partisans. De Fossoli, il fut ensuite envoyé au camp de Buna-Monowitz.(Auschwitz III)
Les mots du vieux poète sont ceux de Catulle – Élégies – 5.
« Soles occidere et redire possunt
nobis cum semel occidit breuis lux
nox est perpetua una dormienda »
« Les soleils peuvent mourir et renaître.
Une fois que meurt notre brève lumière,
Il nous reste à dormir une nuit perpétuelle. »
nobis cum semel occidit breuis lux
nox est perpetua una dormienda »
« Les soleils peuvent mourir et renaître.
Une fois que meurt notre brève lumière,
Il nous reste à dormir une nuit perpétuelle. »
LE CRÉPUSCULE DE FOSSOLI
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/11/2011 - 17:04
Lunedì
Chanson italienne – Lunedì – Primo Levi – 1946
Paroles de Primo Levi, du recueil poétique “Ad Ora Incerta” publiée en 1984.
Musique de Simon Bainbridge, compositeur anglais. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Poème dans lequel Primo Levi réévoque le voyage en train commencé le 22 février 1944, quand il fut transféré du camp de transit de Fossoli à celui de Buna-Monowitz.
Paroles de Primo Levi, du recueil poétique “Ad Ora Incerta” publiée en 1984.
Musique de Simon Bainbridge, compositeur anglais. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Poème dans lequel Primo Levi réévoque le voyage en train commencé le 22 février 1944, quand il fut transféré du camp de transit de Fossoli à celui de Buna-Monowitz.
LUNDI
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/11/2011 - 17:00
Il canto del corvo
Chanson italienne – Il canto del corvo – Primo Levi – 1946
Paroles de Primo Levi, du recueil poétique “Ad Ora Incerta” publiée en 1984.
Musique de Simon Bainbridge, compositeur anglais. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Dans le bestiaire poétique de Primo Levi, le corbeau, l'oiseau de mauvais augure par antonomase, est celui qui porte la « mauvaise nouvelle », l'annonce de la Shoah comme antithèse à l'Annonce évangélique.
Paroles de Primo Levi, du recueil poétique “Ad Ora Incerta” publiée en 1984.
Musique de Simon Bainbridge, compositeur anglais. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Dans le bestiaire poétique de Primo Levi, le corbeau, l'oiseau de mauvais augure par antonomase, est celui qui porte la « mauvaise nouvelle », l'annonce de la Shoah comme antithèse à l'Annonce évangélique.
LE CHANT DU CORBEAU
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/11/2011 - 16:56
La guardia rossa
Giovanni! io ho gli stessi ricordi! mio padre che mi cantava questa canzone ed io che non ho mai pensato che fosse pacifista! forse neppure lui...
mio padre è morto qualche giorno fa e ho trovato il tuo post nel cercare questa canzone che mi ricordava di lui.
***********************Natascia (Bologna)
natascia_ri@yahoo.it
mio padre è morto qualche giorno fa e ho trovato il tuo post nel cercare questa canzone che mi ricordava di lui.
***********************Natascia (Bologna)
natascia_ri@yahoo.it
Natascia 2/11/2011 - 15:31
Charlie Chaplin: The final speech from "The Great Dictator" / Il discorso finale da "Il Grande Dittatore"
per puntualizzare.... é quasi impossibile credere a quello che é successo all´umanitá, perché 50 milioni di persone sono morte nella seconda guerra mondiale... e non solo 8 milioni di ebrei! O forse vogliamo accettare che 8 milioni di ebrei contano di piú dei 42 milioni di morti "dimenticati" dalla storia!?
2/11/2011 - 12:29
Captured
[2004]
Lyrics by Kyle Symons
Music by Philip Fasciana
Album: Warkult
Lyrics by Kyle Symons
Music by Philip Fasciana
Album: Warkult
Seized by the opposition
(continua)
(continua)
inviata da anonymous 2/11/2011 - 03:11
The Ize of the World
Album: First Impressions of Earth (2006)
I think I know what you mean but watch what you say
(continua)
(continua)
inviata da DonQUijote82 1/11/2011 - 20:17
Restiamo umani
Parole e musica di Monica Pecorari e Stefano Fiorucci
Voce e chitarra di Stefano Filo Fiorucci
Voce e chitarra di Stefano Filo Fiorucci
Oggi non si muore lalalailailalà
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 + Filo Monilo 1/11/2011 - 17:35
Percorsi:
Vittorio Arrigoni
Vai soldato vai
Eu estava em alerta, também eu um soldado, assustado
(continua)
(continua)
inviata da Claudia Panizza 1/11/2011 - 16:32
Οι Ελεύθεροι Πολιορκημένοι
Trovata un'ed. integrale con Garganourakis e introduzione di Yannis Markopoulos:
Gian Piero Testa 1/11/2011 - 11:17
Corri corri
Un ragazzo ed una ragazza si innamorano, concepiscono un figlio
e vogliono vivere una vita insieme serena, come tutti.
Le due famiglie sono però di differenti religioni e costringono i ragazzi a fuggire
lontano dal luogo che li ha visti crescere
e vogliono vivere una vita insieme serena, come tutti.
Le due famiglie sono però di differenti religioni e costringono i ragazzi a fuggire
lontano dal luogo che li ha visti crescere
Corri corri corri ancora
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 1/11/2011 - 11:15
O Gorizia, tu sei maledetta
anonimo
La versione ebraica non è la traduzione del testo italiano, ma una canzone da me scritta, per la stessa melodia, poco dopo un servizio di riserva in Libano. Tale periodo è narrato nelle Avventure Libanesi.
הנוסח העברי חובר אחרי שרות מילואים בלבנון, ואינו תרגום של המקור. השיר המקורי חובר ע"י חייל אלמוני בעת מלחמת העולם הראשונה, והפך לאחד השירים המפורסמים ביותר של האנרכיסטים, מתנגדי המלחמה.
הגרסה העברית מדברת על תקופה אחרת, אך הלחן והנושא זהים
Parole: Autore ignoto
Musica: Autore ignoto
Ebraico: Daniel Shalev
dal sito di Daniel Shalev
הנוסח העברי חובר אחרי שרות מילואים בלבנון, ואינו תרגום של המקור. השיר המקורי חובר ע"י חייל אלמוני בעת מלחמת העולם הראשונה, והפך לאחד השירים המפורסמים ביותר של האנרכיסטים, מתנגדי המלחמה.
הגרסה העברית מדברת על תקופה אחרת, אך הלחן והנושא זהים
Parole: Autore ignoto
Musica: Autore ignoto
Ebraico: Daniel Shalev
dal sito di Daniel Shalev
לבנון היפה, את שותקת,
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 1/11/2011 - 10:03
Calma calma!
Parole di Dario Fo, musica di Sergio Lodi.
Da Ci ragiono e canto [1966]
Da Ci ragiono e canto [1966]
Calma, calma! Avete ragione,
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 1/11/2011 - 00:10
Poca terra
Parole di Dario Fo, musica di Sergio Lodi.
Da Ci ragiono e canto [1966]
Da Ci ragiono e canto [1966]
Poca terra, tante pietre
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 1/11/2011 - 00:05
Da cannu semmu nati
anonimo
DA QUANDO SIAMO NATI
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 31/10/2011 - 23:48
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Album / Albumi: Cuando la pobreza entra por la puerta, el amor salta por la ventana