La versione in Greco Pontico di I. K. Hiotis (1925).
The Pontic Greek version by I. K. Hiotis (1925)
È stata reperita casualmente da una pagina del blog Κανάλι dedicata specificamente alle traduzioni greche dell'Internazionale; l'accesso a tale pagina era stato effettuato per pura curiosità, dato che riportava la traduzione in greco antico che Riccardo Venturi ha effettuato per questo sito. La versione è accompagnata da una trascrizione di massima in caratteri latini semifonetici.
This translation has been found by pure chance in a page of the blog Κανάλι specially dedicated to the Greek translations of the Internationale; such page had been accessed out of mere curiosity, as it reproduces the Ancient Greek translation Riccardo Venturi prepared for this website. Version is followed by a rough, semi-phonetic transcription in Latin... (continua)
Φ' ΕΝΤΕΡΝΑΣΙΟΝΑΛ [1] (continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/11/2011 - 01:04
Strana sorte quella dei Pondii (i Greci che abitavano le rive del Mar Nero, il Ponto Euxino). Non ne so molto, ma dico quello che so. Come in generale gli altri Greci dell'Asia Minore, erano una comunità alacre, abbastanza colta e non miserevole: ma anche loro dovettero lasciare i loro antichissimi insediamenti, quando il nazionalismo turco si sostituì all'imperialismo ottomano. Giunti nella sconosciuta madrepatria, probabilmente perché parlavano una strana lingua greca e avevano abitudini un po' diverse da quelle dei residenti, furono considerati alla stregua di tonti e divennero - e lo sono ancora - i protagonisti di quel filone di barzellette che da noi si attribuiscono ai carabinieri. Quando frequentavo la Grecia più di quanto non faccia adesso, presso i rivenditori di giornali si trovava sempre qualche fascicolo di "Pondiakà anékdota", le barzellette dei Pondii. Cominciavano tutte così:... (continua)
È perché i russi(i sovietici) li sentivamo criticare dai padroni e questo né ci stava bene né credevamo a loro.
Vecchio stalinista e kruscevista pentito 13/11/2011 - 12:30
Se otto ore vi sembran poche è un canto popolare politico italiano, di autore anonimo, originario dei primi anni del XX secolo. Nasce come canto di protesta delle mondine, teso a rivendicare "le otto ore" come massimo orario di lavoro giornaliero ed è riferibile all’iniziativa del deputato socialista Modesto Cugnolio[1], che presentò un progetto di legge in tal senso (1906).
Divenne popolare nel periodo del biennio rosso (1919-'20). È stato riproposto da Giovanna Daffini prima e da Giovanna Marini dopo.
Venne anche cantata nel secondo dopoguerra dagli operai e dai lavoratori in generale legati al Partito Comunista Italiano in una versione leggermente modificata, e indirizzata contro la politica di Mario Scelba. Venne nuovamente cantata durante le contestazioni del 1968 e 1977.
La canzone è conosciuta anche con titoli diversi come Se otto ore son troppo poche, Se otto ore o Le otto ore.
Secondo me, essendo questo un sito di canzoni, una canzone dovrebbe essere associata al cantante che abitualmente la canta, e non al poeta che l'ha scritta, anche se è tratta da o era originariamente una poesia.
Rudy 13/11/2011 - 15:14
Certo! Ha ragione Rudy. Se vado a un negozio di dischi cosa chiedo? Victor Hugò? Quello va bene se vado in libreria.
Secondo me è una critica ai radical-chic di sinistra. I ricchi contestatori 68ni.... quelli che sobillavano gli anni di piombo chiusi nel loro castello di ricchi figli di papà.
Le dimissioni valgono come caduta? Perché se è così ora aspetto con ansia di poter leggere la tua "è caduto il governo" :)
Jacopo Capurri 13/11/2011 - 16:12
L'avevo messa troppo in anticipo: ma ora è legittima. Leggila qui: Έπεσε η κυβέρνηση, e noterai che davvero sta succedendo quello che vi si legge. I quartieri alti (vedi i bocconiani, la confindustria, la BCE, la Merkel, Obama, ecc.) guardano compiaciuti la bella festa.
La versione in Greco Pontico di I. K. Hiotis (1925).
The Pontic Greek version by I. K. Hiotis (1925)
È stata reperita casualmente da una pagina del blog Κανάλι dedicata specificamente alle traduzioni greche dell'Internazionale; l'accesso a tale pagina era stato effettuato per pura curiosità, dato che riportava la traduzione in greco antico che Riccardo Venturi ha effettuato per questo sito. La versione è accompagnata da una trascrizione di massima in caratteri latini semifonetici.
This translation has been found by pure chance in a page of the blog Κανάλι specially dedicated to the Greek translations of the Internationale; such page had been accessed out of mere curiosity, as it reproduces the Ancient Greek translation Riccardo Venturi prepared for this website. Version is followed by a rough, semi-phonetic transcription in Latin... (continua)