La chanson des fusillés de Fourmies (La Marseillaise fourmisienne)
anonimo
[1891]
Sull’aria de “La Marseillaise" di Rouget de l'Isle nel 1792.
1 maggio 1891, cittadina di Fourmies, Nord-Pas-de-Calais, Francia.
Una grande e pacifica manifestazione dei lavoratori – indetta dai socialisti seguaci di Jules Guesde per commemorare il massacro di Haymarket Square avvenuto a Chicago cinque anni prima - viene affrontata da 300 soldati armati di nuovi e potenti fucili a ripetizione, in punta di baionetta. I manifestanti sono scesi in sciopero per la giornata di 8 ore e per l’aumento dei salari. Il comandante della piazza, un certo Chapus, ordina di sparare ad altezza uomo. In poco più di 40 secondi di sparatoria vengono uccise 9 persone, anche donne e ragazzini, alcune addirittura estranee alla manifestazione:
Maria Blondeau, 18 anni
Louise Hublet, 20 anni
Ernestine Diot, 17 anni
Félicie Tonnelier, 16 anni
Kléber Giloteaux, 19 anni
Charles Leroy, 20... (continua)
Sull’aria de “La Marseillaise" di Rouget de l'Isle nel 1792.
1 maggio 1891, cittadina di Fourmies, Nord-Pas-de-Calais, Francia.
Una grande e pacifica manifestazione dei lavoratori – indetta dai socialisti seguaci di Jules Guesde per commemorare il massacro di Haymarket Square avvenuto a Chicago cinque anni prima - viene affrontata da 300 soldati armati di nuovi e potenti fucili a ripetizione, in punta di baionetta. I manifestanti sono scesi in sciopero per la giornata di 8 ore e per l’aumento dei salari. Il comandante della piazza, un certo Chapus, ordina di sparare ad altezza uomo. In poco più di 40 secondi di sparatoria vengono uccise 9 persone, anche donne e ragazzini, alcune addirittura estranee alla manifestazione:
Maria Blondeau, 18 anni
Louise Hublet, 20 anni
Ernestine Diot, 17 anni
Félicie Tonnelier, 16 anni
Kléber Giloteaux, 19 anni
Charles Leroy, 20... (continua)
Dans la commune, c'était fête
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 25/10/2011 - 14:13
War and More
Well we’ve gotta a new car and a big flatscreen
(continua)
(continua)
inviata da Daniel Herman 24/10/2011 - 18:58
Chansons de La bande à Bonnot: L'enfance de Bonnot
[1954]
Paroles de Boris Vian
Testo di Boris Vian
Lyrics by Boris Vian
Musique de Louis Bessières
Musica di Louis Bessières
Music by Louis Bessières
D'après la comédie musicale La bande à Bonnot de Henry-François Rey [1954]
Dalla commedia musicale La bande à Bonnot di Henry François-Rey [1954]
From the musical La bande à Bonnot by Henry-François Rey [1954]
Disque Canetti n° 48863: La Bande à Bonnot, douze chansons.
"Jules Bonnot, operaio, anarchico e poi bandito, viene braccato per anni dalla polizia in piena Belle Époque e diventa suo malgrado un eroe popolare: la sua cattura avviene di fronte a cinquecento soldati e ventimila parigini, nell'aprile del 1912. Henry-François Rey nel 1954 trasforma questa storia in una commedia musicale e ne affida le canzoni all'eclettico artista francese Boris Vian. Dopo lo spettacolo gli spartiti originali si perdono e l'opera... (continua)
Paroles de Boris Vian
Testo di Boris Vian
Lyrics by Boris Vian
Musique de Louis Bessières
Musica di Louis Bessières
Music by Louis Bessières
D'après la comédie musicale La bande à Bonnot de Henry-François Rey [1954]
Dalla commedia musicale La bande à Bonnot di Henry François-Rey [1954]
From the musical La bande à Bonnot by Henry-François Rey [1954]
Disque Canetti n° 48863: La Bande à Bonnot, douze chansons.
"Jules Bonnot, operaio, anarchico e poi bandito, viene braccato per anni dalla polizia in piena Belle Époque e diventa suo malgrado un eroe popolare: la sua cattura avviene di fronte a cinquecento soldati e ventimila parigini, nell'aprile del 1912. Henry-François Rey nel 1954 trasforma questa storia in una commedia musicale e ne affida le canzoni all'eclettico artista francese Boris Vian. Dopo lo spettacolo gli spartiti originali si perdono e l'opera... (continua)
En train d'agoniser un homme revit son passé
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 24/10/2011 - 13:31
Chansons de La bande à Bonnot: Complainte de Bonnot
[1954]
Paroles de Boris Vian
Testo di Boris Vian
Lyrics by Boris Vian
Musique de Louis Bessières
Musica di Louis Bessières
Music by Louis Bessières
D'après la comédie musicale La bande à Bonnot de Henry-François Rey [1954]
Dalla commedia musicale La bande à Bonnot di Henry François-Rey [1954]
From the musical La bande à Bonnot by Henry-François Rey [1954]
Disque Canetti n° 48863: La Bande à Bonnot, douze chansons.
"Jules Bonnot, operaio, anarchico e poi bandito, viene braccato per anni dalla polizia in piena Belle Époque e diventa suo malgrado un eroe popolare: la sua cattura avviene di fronte a cinquecento soldati e ventimila parigini, nell'aprile del 1912. Henry-François Rey nel 1954 trasforma questa storia in una commedia musicale e ne affida le canzoni all'eclettico artista francese Boris Vian. Dopo lo spettacolo gli spartiti originali si perdono e... (continua)
Paroles de Boris Vian
Testo di Boris Vian
Lyrics by Boris Vian
Musique de Louis Bessières
Musica di Louis Bessières
Music by Louis Bessières
D'après la comédie musicale La bande à Bonnot de Henry-François Rey [1954]
Dalla commedia musicale La bande à Bonnot di Henry François-Rey [1954]
From the musical La bande à Bonnot by Henry-François Rey [1954]
Disque Canetti n° 48863: La Bande à Bonnot, douze chansons.
"Jules Bonnot, operaio, anarchico e poi bandito, viene braccato per anni dalla polizia in piena Belle Époque e diventa suo malgrado un eroe popolare: la sua cattura avviene di fronte a cinquecento soldati e ventimila parigini, nell'aprile del 1912. Henry-François Rey nel 1954 trasforma questa storia in una commedia musicale e ne affida le canzoni all'eclettico artista francese Boris Vian. Dopo lo spettacolo gli spartiti originali si perdono e... (continua)
Parmi tous ceux qu'on a connus
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 24/10/2011 - 13:21
Disertore
Mi permetto di proporre una trascrizione diversa (affidandomi all'udito) in attesa di avere il testo ufficiale tra le mani, quando il 12 Novembre uscirà l'album di Emanuele e dei Terrarossa: "Trecentoventi".
DISERTORE
(continua)
(continua)
inviata da Federico 24/10/2011 - 11:46
Fiocchi di lana
La canzone parla di quando eravamo noi Italiani ad emigrare clandestinamente;c'erano dei sentieri fra le valli del Piemonte e del sud della Francia ,dove si esercitava il contrabbando di merci e di uomini...
24/10/2011 - 09:08
Évangéline
L’avevo creduto,questo sogno di un’età giovane
(continua)
(continua)
inviata da Valeria 23/10/2011 - 20:49
Il treno della morte
Confermo anch'io, essendo nipote dell'autore Alfredo Cristaudo.
Dr Alessandro Arsì.
Dr Alessandro Arsì.
23/10/2011 - 20:13
Redemption Song
Medley di Imagine e Redemption Song dei Jefferson Starship
A medley of Imagine and Redemption Song by Jefferson Starship
Un mélange entre Imagine et Redemption Song par Jefferson Starship
Jefferson Starshipin, Imagine- ja Redemption Song-yhdistelmä
A medley of Imagine and Redemption Song by Jefferson Starship
Un mélange entre Imagine et Redemption Song par Jefferson Starship
Jefferson Starshipin, Imagine- ja Redemption Song-yhdistelmä
Old pirates yes they rob I
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 23/10/2011 - 16:57
We Shall Overcome
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
Italian "Translasong" by Andrea Buriani
"Traduchanson" italienne : Andrea Buriani
Andrea Burianin italiankielinen "käännoksenlaulu"
Italian "Translasong" by Andrea Buriani
"Traduchanson" italienne : Andrea Buriani
Andrea Burianin italiankielinen "käännoksenlaulu"
NOI CI RIUSCIREMO UN DI’
(continua)
(continua)
inviata da Andrea Buriani 23/10/2011 - 16:03
Waist Deep In The Big Muddy
NEL GRANDE PANTANO
(continua)
(continua)
inviata da Andrea Buriani 23/10/2011 - 15:25
Hand on Your Gun
[2010]
Lyrics & Music by Lowkey
Album: Soundtrack To The Struggle
Taken from Lowkey's album "Soundtrack to the Struggle” Video filmed by globalfaction.org at the Stop the War Coalition Anti-war Assembly in Trafalgar Square on 8 October 2011..
Lyrics & Music by Lowkey
Album: Soundtrack To The Struggle
Taken from Lowkey's album "Soundtrack to the Struggle” Video filmed by globalfaction.org at the Stop the War Coalition Anti-war Assembly in Trafalgar Square on 8 October 2011..
[Spoken:]
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 23/10/2011 - 08:38
Il nucleare lo vogliamo no!
Ciao, sono Giulio...ogni tanto capito qua...e non vi ho mai ringraziato se non in privato...colgo ora l'occasione per ringraziarvi per la diffusione di questo mio riadattamento che è piano piano diventato un inno...anche dopo il referendum sia chiaro: il nucleare lo vogliamo no!
Giulio 23/10/2011 - 01:38
Il Sud è 'nu paese bellu assaj (Qua si campa d'aria)
2003
Non è mai troppo tardi per avere un'infanzia felice
Non è mai troppo tardi per avere un'infanzia felice
Buonasera a tutti quanti, vorrei cantare gentilmente una canzone con l'accompagnamento del maestro e la vorrei dedicare al signor Giovanni, il ttiolo della canzone è qua si campa d'aria", perché al Sud si campa d'aria
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 22/10/2011 - 23:30
With God On Our Side
Non mi sembra una canzone anticlericale, anzi mi sembra provenire da uno spirito profondamente religioso che cerca di stare dalla parte di Dio (adeguando la propria condotta alla volontà del Dio della pace che "fermerà la prossima guerra) piuttosto che porre "Dio dalla sua parte", strumentalizzandolo. (Come sta quel mangiapreti del Venturi? :)
mariaclaudia 22/10/2011 - 22:41
On the Edge of War
1989
New Egypt
New Egypt
The nations are fighting tonight
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 22/10/2011 - 17:13
9/11 Inside Job
THIS SONG MAY FIND AN UPDATE WITH LYBIA AND THE OTHER MIDDLEASTERN AFRICAN COUNTRIES...IS THERE ANY ABOUT?
LAURA
LAURA
22/10/2011 - 17:12
Hell Broke Luce
Da Bad as me (2011)
Written about Iraqi war veteran Jeff Lucey who committed suicide after returning home from Iraq with post-traumatic stress disorder.
In fact - as many fans noticed - the "Luce" in the title and some lyrics in the song ("What was your name? It was Jeff") seem to point to the life of Jeff Lucey. Lucey, a young man from my own Western Massachusetts, served in Iraq and came home with post-traumatic stress disorder, and eventually committed suicide in June of 2004. In a letter to his girlfriend he wrote while overseas, he said: "I have done so much immoral shit during the last month that life is never going to seem the same, and all I want is to erase the past month, pretend it didn't happen." In the months after returning home, he was tormented by bad memories, and suffered from hallucinations, insomnia, and estrangement from loved ones.
Although there is some speculation... (continua)
Written about Iraqi war veteran Jeff Lucey who committed suicide after returning home from Iraq with post-traumatic stress disorder.
In fact - as many fans noticed - the "Luce" in the title and some lyrics in the song ("What was your name? It was Jeff") seem to point to the life of Jeff Lucey. Lucey, a young man from my own Western Massachusetts, served in Iraq and came home with post-traumatic stress disorder, and eventually committed suicide in June of 2004. In a letter to his girlfriend he wrote while overseas, he said: "I have done so much immoral shit during the last month that life is never going to seem the same, and all I want is to erase the past month, pretend it didn't happen." In the months after returning home, he was tormented by bad memories, and suffered from hallucinations, insomnia, and estrangement from loved ones.
Although there is some speculation... (continua)
Had a good home but I left
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 22/10/2011 - 16:16
The Dance [Պարը] - Ter Vogormia [Տէր Ողորմյա]
"Durante el genocidio, las vírgenes armenias torturadas y violadas eran obligadas a danzar ante los turcos, antes de ser inmoladas con escarnio público.
El genocidio de entre un millón y medio y dos millones de personas, hoy desdibujado, semi olvidado y poco recordado (no hay una "Lista de Schindler" sobre este holocausto), fue perpretado con la complicidad de las potencias occidentales, que permitieron la atrocidad para salvaguardar sus intereses estratégicos y comerciales."
Corazón armenio, dal blog Lost in Marienbad
El genocidio de entre un millón y medio y dos millones de personas, hoy desdibujado, semi olvidado y poco recordado (no hay una "Lista de Schindler" sobre este holocausto), fue perpretado con la complicidad de las potencias occidentales, que permitieron la atrocidad para salvaguardar sus intereses estratégicos y comerciales."
Corazón armenio, dal blog Lost in Marienbad
DonQuijote82 22/10/2011 - 11:26
Su in collina
La poesia originale bolognese di Gastone Vandelli inviataci da Luigi Lepri che ringraziamo.
Qui il file PDF originale con la poesia di Gastone Vandelli. Il testo è stato finalmente riprodotto in ortografia bolognese corretta. [CCG/AGS Staff]
GASTONE VANDELLI
Gastone Vandelli (Rażż, ai 14.11.1921 - Bulåggna, ai 23.2.2003) - L é stè ón di poêta pió inpurtànt dla poeṡî dialetèl bulgnaiṡa. Rafinè e pén ed dêrma par dimónndi rigésster difarént, Vandèl al vinzé socuànt prèmi ed poeṡî e, dal 1979, al publiché al sô prémm lîber, “Apanna l èter dé”, che pò ai tgné drî "I séggn di ân", dal 1994. I sû argumént i van dala sâtira ala descriziån quèṡi metafîṡica dla Natûra. A publicän qué socuanti poeṡî, e un arcôrd ed sô fiôl Dagnêl.
È stato uno degli autori più importanti della poesia dialettale bolognese. Raffinato e versatilissimo, Vandelli vinse numerosi premi di poesia. Nel 1979 pubblicò il... (continua)
Qui il file PDF originale con la poesia di Gastone Vandelli. Il testo è stato finalmente riprodotto in ortografia bolognese corretta. [CCG/AGS Staff]
GASTONE VANDELLI
Gastone Vandelli (Rażż, ai 14.11.1921 - Bulåggna, ai 23.2.2003) - L é stè ón di poêta pió inpurtànt dla poeṡî dialetèl bulgnaiṡa. Rafinè e pén ed dêrma par dimónndi rigésster difarént, Vandèl al vinzé socuànt prèmi ed poeṡî e, dal 1979, al publiché al sô prémm lîber, “Apanna l èter dé”, che pò ai tgné drî "I séggn di ân", dal 1994. I sû argumént i van dala sâtira ala descriziån quèṡi metafîṡica dla Natûra. A publicän qué socuanti poeṡî, e un arcôrd ed sô fiôl Dagnêl.
È stato uno degli autori più importanti della poesia dialettale bolognese. Raffinato e versatilissimo, Vandelli vinse numerosi premi di poesia. Nel 1979 pubblicò il... (continua)
MÔRT IN CULÉṄNA
(continua)
(continua)
22/10/2011 - 10:00
Vai soldato vai
I disertori della Prima guerra mondiale
La presenza di sbandati e disertori fu endemica durante tutta la guerra e presso tutti gli eserciti. L'argomento da solo meriterebbe un grosso libro.
Per quanto riguarda l'impero austro-ungarico, Fritz Weber (Tappe della Disfatta, p. 274) accenna alla «torma dei disertori , che si è rintanata nelle foreste croate». Mentre nel solo territorio ungherese si contano 200.000 disertori nel corso del 1918. (La nostra guerra, 1988, Il Triveneto dal 1914 al 1919, di Edoardo Pittalis, Sandro Comin, Francesco Jori, Edizioni del Gazzettino, Venezia, p. 323).
In Italia, il 3 novembre 1917, Cadorna scrive al presidente del Consiglio che alla vigilia di Caporetto «più di centomila disertori» vagavano nella penisola, «infestando le campagne, seminando ribellione nelle città e dovunque propagando sconforto». (Piero Melograni, 1969, Storia politica della grande... (continua)
Sono stato all'erta anch'io soldato spaventato
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 21/10/2011 - 20:16
Percorsi:
Disertori
L'estaca
GENOVESE [Andre, 2011]
GENOESE [Andre, 2011]
La versione genovese di Andre
Genoese translation by Andre
GENOESE [Andre, 2011]
La versione genovese di Andre
Genoese translation by Andre
Ho provato a rendere in ligure, dialetto genovese, questa meravigliosa canzone... la Repubblica di Genova è uno dei pochissimi stati che non sono stati restaurati nel Consiglio di Parigi del 1815, per cui, di fatto, la sua annessione al regno di Savoia resta un abuso.
A STANGA
(continua)
(continua)
inviata da Andre 21/10/2011 - 13:54
Su in collina
Sono in grado di fornire il testo originale in dialetto bolognese di Vandelli "Môrt in culénna" (morte in collina).
Se interessa, fatemi conoscere le modalità d'invio.
Luigi Lepri (curatore del suo libro di poesie " I séggn di ân").
Se interessa, fatemi conoscere le modalità d'invio.
Luigi Lepri (curatore del suo libro di poesie " I séggn di ân").
Luigi Lepri 21/10/2011 - 12:19
Indiana
Chanson italienne – Indiana – Marco Rovelli – 2008
Texte et musique de Marco Rovelli et Giovanni Cattabriga (Wu Ming 2)
Voilà une chanson italienne consacrée à un Indien révolté... Un Indien d'Amérique du Nord... Il s'appelait Pontiac... Cela se passait vers 1760.
Je m'en souviens assez bien, dit Lucien l'âne, de ce Pontiac, un Outaouais ; je l'ai connu aux temps où je passais par là à la recherche des roses de liberté, du temps où ces territoires étaient encore en Nouvelle-France et préservés de l'invasion britannique, laquelle amena de grands massacres et la vérole. Par parenthèse, cette vérole, introduite volontairement par les Anglais, était une de ces armes biologiques, capables de réaliser – sournoisement – un ethnocide... Ce qu'elle fit...
Ainsi, la chanson du jour raconte cette histoire et si elle évoque ces événements et les révoltes indiennes contre l'arrivée de la « civilisation »... (continua)
Texte et musique de Marco Rovelli et Giovanni Cattabriga (Wu Ming 2)
Voilà une chanson italienne consacrée à un Indien révolté... Un Indien d'Amérique du Nord... Il s'appelait Pontiac... Cela se passait vers 1760.
Je m'en souviens assez bien, dit Lucien l'âne, de ce Pontiac, un Outaouais ; je l'ai connu aux temps où je passais par là à la recherche des roses de liberté, du temps où ces territoires étaient encore en Nouvelle-France et préservés de l'invasion britannique, laquelle amena de grands massacres et la vérole. Par parenthèse, cette vérole, introduite volontairement par les Anglais, était une de ces armes biologiques, capables de réaliser – sournoisement – un ethnocide... Ce qu'elle fit...
Ainsi, la chanson du jour raconte cette histoire et si elle évoque ces événements et les révoltes indiennes contre l'arrivée de la « civilisation »... (continua)
INDIANA – Terre indienne
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 21/10/2011 - 11:05
La decadenza
[2011]
Album “Decadancing”
Album “Decadancing”
In piena decadenza
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 21/10/2011 - 08:45
Riot Dog
CIAO NATAN, CANE RIBELLE!
20 ottobre 2011 –
Oggi Natan ha finito la sua corsa nei prati di Venaus e se ne è andato a ricongiungersi con il suo amato compagno (non padrone) Raul nel grembo della Grande Madre Terra. Grazie anche a Biagio per averlo seguito e aiutato in questi anni al presidio di Venaus.
Fonte NOTAV.INFO
20 ottobre 2011 –
Oggi Natan ha finito la sua corsa nei prati di Venaus e se ne è andato a ricongiungersi con il suo amato compagno (non padrone) Raul nel grembo della Grande Madre Terra. Grazie anche a Biagio per averlo seguito e aiutato in questi anni al presidio di Venaus.
Fonte NOTAV.INFO
adriana 21/10/2011 - 08:42
Quello che manca al mondo
[2011]
Album “Decadancing”
Album “Decadancing”
Quello che manca al mondo è un poco di silenzio
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 21/10/2011 - 08:35
Άνοιξε, άνοιξε
Se si guarda chi ha scritto, chi ha composto, e chi ha interpretato questa canzonetta, si percorre mezza storia del rebetico di prima e seconda generazione. Testo di Haràlambos Vassiliàdis detto il Tsandas, musica di Yannis Papayoannou , detto Psilòs ovvero Patsàs: e gli interpreti più classici furono Sotiria Bellou insieme - nientemento - a Stellakis Perpiniàdis. Insomma, quasi l'Elicona del rebetico. Roba autentica, questa. La si può rintracciare nel LP "Ta rebetica tis Sotirìas Bellou", 1966. Ascoltatela qui (gpt)
APRI APRI
(continua)
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 21/10/2011 - 01:09
Σαν πεθάνω στο καράβι
Versione italiana di Gian Piero Testa
Canzone smirneica tradizionale: un cavallo di battaglia della grande rebétissa Sotirìa Bellou (ce la troverà il nostro Yorgos?). "Amàn amàn" vale il nostro "ahimé" e contraddistingue quello specifico genere musicale e così pure i caffé dove lo si eseguiva: i famosi Caffé Amàn di Smirne. Al traduttore inglese va detto che "san" non è "if", ma "when". Il "levendis" lo sa che sui bastimenti prima o poi si muore. (gpt)
QUANDO MORIRÒ SUL BASTIMENTO
(continua)
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 20/10/2011 - 22:38
Au bal chez les anges
[1958]
Interpretata da Henri Salvador nel suo disco del 1979 “Salvador/Boris Vian”
“Al ballo degli angeli, se cade la bomba, faremo festa sotto il cielo color arancio. Sulla terra non resterà nient’altro che croste di roccia fusa, qualche scheletro e un bambino perduto che porteremo con noi al ballo degli angeli…”
Interpretata da Henri Salvador nel suo disco del 1979 “Salvador/Boris Vian”
“Al ballo degli angeli, se cade la bomba, faremo festa sotto il cielo color arancio. Sulla terra non resterà nient’altro che croste di roccia fusa, qualche scheletro e un bambino perduto che porteremo con noi al ballo degli angeli…”
Au bal chez les anges
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 20/10/2011 - 13:26
Avanti ragazzi di Budapest
comunque gran bella canzone un saluto a voi tutti. camerata non compagno, compagno lo usano i comunisti.
20/10/2011 - 12:36
Gimme Shelter
questa canzone è un'inno alla non violenzza
un'inno all'amore, forte e deciso.
come forte e deciso arrivano i suoi suoni.
un'inno all'amore, forte e deciso.
come forte e deciso arrivano i suoi suoni.
Claudio......... 20/10/2011 - 12:31
Ma chansonnette
[1951?]
Interpretata da Henri Salvador.
Adattamento di “Sam’s Song”, un classico di Bing Crosby del 1950, che nella versione di Boris Vian diventa una canzone antimilitarista: “Se la gente canticchiasse e fischiettasse questa mia canzoncina l’allegria si diffonderebbe per il mondo intero e tutte le frontiere cadrebbero e non ci sarebbero più stupide guerre…”
Interpretata da Henri Salvador.
Adattamento di “Sam’s Song”, un classico di Bing Crosby del 1950, che nella versione di Boris Vian diventa una canzone antimilitarista: “Se la gente canticchiasse e fischiettasse questa mia canzoncina l’allegria si diffonderebbe per il mondo intero e tutte le frontiere cadrebbero e non ci sarebbero più stupide guerre…”
Je connais un vieux mendigot
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 20/10/2011 - 11:34
Le rire du sergent
[1971]
Album “Olympia 71”
Parole di Michel Sardou e Yves Dessca
Musica di Jacques Revaux
Album “Olympia 71”
Parole di Michel Sardou e Yves Dessca
Musica di Jacques Revaux
Dans Le Rire du sergent, un jeune conscrit semble se moquer de son sergent homosexuel qui a obtenu ses galons en cédant aux avances du «capitaine des dragons». La chanson, antimilitariste à la base, a été perçue à l'époque comme homophobe. Ce que Sardou démentira en chanson, en interprétant Le Privilège, une chanson qui évoque les sentiments douloureux d'un jeune garçon qui peine à assumer son homosexualité.
Dans son autobiographie, Et qu'on n'en parle plus, parue 2009, Michel Sardou donne une autre vision de la chanson : […]au moment de déclarer ma profession, j'annonçai "artiste" et, comme partout, lorsqu'on est artiste et un artiste inconnu, on fait forcément un métier de pédé. […] Vous savez maintenant que le "Rire du sergent" n'était ni une attaque, ni une revanche. Le "pédé", c'était moi.
(fr.wikipedia)
Dans son autobiographie, Et qu'on n'en parle plus, parue 2009, Michel Sardou donne une autre vision de la chanson : […]au moment de déclarer ma profession, j'annonçai "artiste" et, comme partout, lorsqu'on est artiste et un artiste inconnu, on fait forcément un métier de pédé. […] Vous savez maintenant que le "Rire du sergent" n'était ni une attaque, ni une revanche. Le "pédé", c'était moi.
(fr.wikipedia)
Je suis arrivé un beau matin du mois de mai
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 20/10/2011 - 10:46
Il nuovo Eldorado
Chanson italienne – Il nuovo Eldorado – Guido Foddis
Chantée avec Stefano "Cisco" Bellotti
Tu vois, Lucien l'âne, mon ami, cette histoire du No-TAV, « Non au Train à Grande Vitesse », est le combat terrible mené par les montagnards pour sauver les vallées alpines de la folie avide de certains groupes financiers, d'un certain mirage du progrès, de cette grande rapine, si profitable à certains – toujours les mêmes. Il rappelle assez bien le combat des paysans du Larzac pour sauver le causse... Gardarem lou Larzac !
Oui, je vois très bien, moi qui ai parcouru bien des montagnes, bien des vallées, j'y passais déjà du temps d'Hannibal, et bien avant encore. Moi, qui n'ai qu'un petit pas de mes petits sabots, je n'ai jamais eu besoin qu'on détruise la montagne pour que je passe... J'y mettais le temps qu'il fallait et comme tu vois, je suis encore là – bonpied, bonoeil. J'en profitais un peu... (continua)
Chantée avec Stefano "Cisco" Bellotti
Tu vois, Lucien l'âne, mon ami, cette histoire du No-TAV, « Non au Train à Grande Vitesse », est le combat terrible mené par les montagnards pour sauver les vallées alpines de la folie avide de certains groupes financiers, d'un certain mirage du progrès, de cette grande rapine, si profitable à certains – toujours les mêmes. Il rappelle assez bien le combat des paysans du Larzac pour sauver le causse... Gardarem lou Larzac !
Oui, je vois très bien, moi qui ai parcouru bien des montagnes, bien des vallées, j'y passais déjà du temps d'Hannibal, et bien avant encore. Moi, qui n'ai qu'un petit pas de mes petits sabots, je n'ai jamais eu besoin qu'on détruise la montagne pour que je passe... J'y mettais le temps qu'il fallait et comme tu vois, je suis encore là – bonpied, bonoeil. J'en profitais un peu... (continua)
LE NOUVEL ELDORADO
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/10/2011 - 21:16
Condannati a morte
Chanson italienne – Condannati a morte – Infezione
CONDAMNÉS À MORT
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/10/2011 - 19:20
Redemption Song
è bellissima questa canzone come tute le altre LA SCHIVITù NON CI DEVE PIù ESSERE P.S la traduzione è fatta benissimo
lucianella 19/10/2011 - 18:15
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