Lorenzo Masetti 14/10/2011 - 23:22
Capitalism Stole My Virginity
Album: A New Morning, Changing Weather (2001)
Dedicata a tutti quelli che domani, 15 ottobre 2011, scenderanno in piazza, non tanto a indignarsi contro una casta o contro i privilegi dei politici, quanto per far sentire la loro voce contro un sistema fallimentare e assassino.
Dedicata a tutti quelli che domani, 15 ottobre 2011, scenderanno in piazza, non tanto a indignarsi contro una casta o contro i privilegi dei politici, quanto per far sentire la loro voce contro un sistema fallimentare e assassino.
Nowhere is untouched by the shame
(continua)
(continua)
inviata da CCG Staff 14/10/2011 - 23:13
Garibaldi Blues
ciao questo garibaldi lo sto studiando a scuola e mi sembra un tipo interessante :)
amanda bruno 14/10/2011 - 15:29
Fuck Religion
[1990]
Album: The Massacre
Album: The Massacre
People die over religion..
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 14/10/2011 - 08:35
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
Такого, как Путин!
Guardate che questa non è una canzone satirica. E' seria.
Andrea 13/10/2011 - 18:03
Requiem
Bellissima e triste canzone. Complimenti anche per la traduzione.
Valentina 13/10/2011 - 14:38
Krivi smo mi
Balasevic è proprio un grande. Il testo di questa canzone è, purtroppo, bellissimo
Valentina 13/10/2011 - 12:23
Storia di Rodolfo Foscati [Storia del 107]
Mi ricorda una canzone greca che dice "sono il numero otto, tutti mi conoscono cosi ed io guardo come un segreto qual' e il mio nome"...
il galeone 12/10/2011 - 21:53
Revolution
Emergency On Planet Earth - 1993
You've got to stand up, stay strong start movin' in the right direction
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 12/10/2011 - 19:43
Daniele Silvestri: Questo paese
Testo e musica di Daniele Silvestri
da "S.C.O.T.C.H." (2011)
Feat. Stefano Bollani
Ciao a tutti, mi mancate ma si latita ormai da tempo a colpi di Paranza ;) Un abbraccio...
Marcia
da "S.C.O.T.C.H." (2011)
Feat. Stefano Bollani
Ciao a tutti, mi mancate ma si latita ormai da tempo a colpi di Paranza ;) Un abbraccio...
Marcia
La grandezza di questo paese
(continua)
(continua)
inviata da Marcia 12/10/2011 - 11:37
Now I'm Dead
[1990]
Album: The Massacre
Album: The Massacre
Seen the ad on my TV set
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 12/10/2011 - 08:22
Inge, in natura et figura
Inge, in natura et figura
Canzone française – Inge, in natura et figura – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 48
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mil neuf cent quarante-neuf, c'est l'année de la Foire du livre de Leipzig... Du moins pour notre Histoire d'Allemagne. Faut dire quand même que cette Foire du Livre a une histoire considérable, car c'est à Leipzig qu'on imprima le premier livre, c'est à Leipzig qu'on imprima le premier journal, à Leipzig que l'industrialisation du livre se développa en premier et toujours à Leipzig que fut créée la Bibliothèque nationale allemande... Faut dire aussi que le nom-même de la ville est dérivé du sorabe, langue parlée (encore à présent)... (continua)
Canzone française – Inge, in natura et figura – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 48
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mil neuf cent quarante-neuf, c'est l'année de la Foire du livre de Leipzig... Du moins pour notre Histoire d'Allemagne. Faut dire quand même que cette Foire du Livre a une histoire considérable, car c'est à Leipzig qu'on imprima le premier livre, c'est à Leipzig qu'on imprima le premier journal, à Leipzig que l'industrialisation du livre se développa en premier et toujours à Leipzig que fut créée la Bibliothèque nationale allemande... Faut dire aussi que le nom-même de la ville est dérivé du sorabe, langue parlée (encore à présent)... (continua)
Sur les plages du côté de Stettin,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/10/2011 - 16:33
La riva bianca, la riva nera
Io parlo in albanes
Eshte nje kenge fantastike e kenduar nga nje kengetare fantastike.
E kam degjuar ne Shqiperi qe ne vitin 1971 ne moshen 6 vjec dhe me ka mbetur ne mendje qe ne ate kohe.
(secondo google translate dovrebbe voler dire
"è una canzone fantastica cantata da una cantante fantastica.
L'ho ascoltata per la prima volta nel 1971 quando avevo sei anni in Albania e non l'ho mai dimenticata")
Eshte nje kenge fantastike e kenduar nga nje kengetare fantastike.
E kam degjuar ne Shqiperi qe ne vitin 1971 ne moshen 6 vjec dhe me ka mbetur ne mendje qe ne ate kohe.
(secondo google translate dovrebbe voler dire
"è una canzone fantastica cantata da una cantante fantastica.
L'ho ascoltata per la prima volta nel 1971 quando avevo sei anni in Albania e non l'ho mai dimenticata")
10/10/2011 - 14:03
מלחמה
Just browsing the Yiddish songs.
This one also caught my attention (see comment about "Shtil di Nakht") - also full of spelling mistakes in the original.
1) Even the title is wrong.
It says "מלכמה"
It should be "מלחמה"
2) in the 2nd verse, if one transliterates correctly:
Nito mayn kind, - a vaser
hot fartrunken alte miln.
This means:
There isn't any, my child, - a "water" (i.e. flood)
has flooded/swamped/inundated all the Mills.
and so, the Italian would be something like:
Non c’è, bambino mio, - acqua
ha inondato tutti i mulini.
3) in the 3rd verse, the water carried them down (aropgetrogn) - I assume the poet meant carried them away...
unless it's a typo and should be "opgetrogn" which is more logical - "carried them away" (as in "swept them away") - and retains the rhyme with "shlogn".
In either case, the Italian translation for that line is wrong. I'll leave it to... (continua)
This one also caught my attention (see comment about "Shtil di Nakht") - also full of spelling mistakes in the original.
1) Even the title is wrong.
It says "מלכמה"
It should be "מלחמה"
2) in the 2nd verse, if one transliterates correctly:
Nito mayn kind, - a vaser
hot fartrunken alte miln.
This means:
There isn't any, my child, - a "water" (i.e. flood)
has flooded/swamped/inundated all the Mills.
and so, the Italian would be something like:
Non c’è, bambino mio, - acqua
ha inondato tutti i mulini.
3) in the 3rd verse, the water carried them down (aropgetrogn) - I assume the poet meant carried them away...
unless it's a typo and should be "opgetrogn" which is more logical - "carried them away" (as in "swept them away") - and retains the rhyme with "shlogn".
In either case, the Italian translation for that line is wrong. I'll leave it to... (continua)
Leybl Botwinik 10/10/2011 - 12:09
Come finirà
anonimo
Ulteriori ricerche mi fanno precisare che si canta sull'aria delle sestine da cantastorie toscano, o aria della Giulia, conosciuta anche come aria del Batacchi.
Un paio di rettifiche: non proviene dalla Lucchesia ma dal Valdarno; non risale al 1849 ma a dopo l'Unità, quindi dopo il 1861.
Pardo Fornaciari
Un paio di rettifiche: non proviene dalla Lucchesia ma dal Valdarno; non risale al 1849 ma a dopo l'Unità, quindi dopo il 1861.
Pardo Fornaciari
pardofornaciari@libero.it 9/10/2011 - 10:47
Natale di seconda mano
[2001]
Testo e Musica di Francesco De Gregori
Album: Amore nel pomeriggio
Natale di seconda mano Quello di chi arriva in Italia dalle carrette del mare. E' ancora la storia dal punto di vista di chi ci sta sotto nell'attraversamento di un mare prima di tutto metaforico. L'autocitazione del Sior Capitano, che qui è uno scafista, rimanda al Titanic. Il pianoforte, gli archi e l'arrangiamento sono di Nicola Piovani.
da Quello che non so, lo so cantare di Enrico Deregibus
Testo e Musica di Francesco De Gregori
Album: Amore nel pomeriggio
Natale di seconda mano Quello di chi arriva in Italia dalle carrette del mare. E' ancora la storia dal punto di vista di chi ci sta sotto nell'attraversamento di un mare prima di tutto metaforico. L'autocitazione del Sior Capitano, che qui è uno scafista, rimanda al Titanic. Il pianoforte, gli archi e l'arrangiamento sono di Nicola Piovani.
da Quello che non so, lo so cantare di Enrico Deregibus
Oggi è tempo d'incendi, organizziamo presepi
(continua)
(continua)
inviata da Luca 'The River' 9/10/2011 - 02:13
Justicia, Tierra y Libertad
Justice, land and liberty
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 8/10/2011 - 23:29
Desapariciones
Someone tell me if they have seen my husband,
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 8/10/2011 - 23:23
Medio Oriente
1995
Medio Oriente
Medio Oriente
Popoli in miseria muoiono di fame
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 8/10/2011 - 17:36
I saltatori di muro
2006
Gallos de pelea
(Scritta da Bartoloni Emiliano)
Gallos de pelea
(Scritta da Bartoloni Emiliano)
Lungo la frontiera
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 7/10/2011 - 19:34
Olha a pisada
[1958?]
Scritta da Zé Dantas e Luiz Gonzaga
Nella colonna sonora di una pellicola musicale intitolata “Hoje o Galo Sou Eu” e poi nel disco collettivo dedicato“A música do cangaço” del 1984.
(in copertina il cangaçeiro Virgulino Ferreira da Silva, detto Lampião)
Altra canzone del “Rei do Baião” dedicata al “Rei do Cangaço”, il ribelle Lampião, che “nacque a Pernambuco, venne ucciso nel sertão di Sergipe ma senza mai cedere il suo regno”, senza mai arrendersi e continuando in eterno a cantare "Mulher Rendeira" e a ballare il “xaxado” (danza popolare pernambucana molto amata dal re dei cangaceiros) con la sua amata Maria Bonita…
Alla faccia di tutti i fazendeiros, di tutti i coronèis e di tutti i potenti affamatori del popolo!
Scritta da Zé Dantas e Luiz Gonzaga
Nella colonna sonora di una pellicola musicale intitolata “Hoje o Galo Sou Eu” e poi nel disco collettivo dedicato“A música do cangaço” del 1984.
(in copertina il cangaçeiro Virgulino Ferreira da Silva, detto Lampião)
Altra canzone del “Rei do Baião” dedicata al “Rei do Cangaço”, il ribelle Lampião, che “nacque a Pernambuco, venne ucciso nel sertão di Sergipe ma senza mai cedere il suo regno”, senza mai arrendersi e continuando in eterno a cantare "Mulher Rendeira" e a ballare il “xaxado” (danza popolare pernambucana molto amata dal re dei cangaceiros) con la sua amata Maria Bonita…
Alla faccia di tutti i fazendeiros, di tutti i coronèis e di tutti i potenti affamatori del popolo!
“Ôô mulé rendêra
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 7/10/2011 - 14:36
Esse mundo é meu
[1964]
Parole di Ruy Guerra
Musica di Sérgio Ricardo
Nell’album di Sérgio Ricardo “Um SR. Talento” del 1963 e poi nella colonna sonora del film “Esse mundo é meu” da lui stesso diretto nel 1964.
Nell’album di Elis Regina “O Fino do Fino” del 1965 (con il Zimbo Trio)
Nel film che prende il titolo dalla canzone i due protagonisti, l’operaio Pedro – un bianco - e il ciabattino Toninho – un nero - sono due sfruttati e malpagati che non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena, tanto meno a realizzare i loro modesti sogni, che per Pedro è quello di sposarsi e per Toninho quello di comprarsi una bicicletta. Così la frustrazione, l’impotenza e la rabbia li porteranno a ribellarsi contro il sistema che li rende schiavi in un mondo che non appartiene loro…
“Saravá Ogum”, “Salute a te Ogum”, è un’invocazione ad una divinità, un “orixá” della mitologia yoruba, il potente... (continua)
Parole di Ruy Guerra
Musica di Sérgio Ricardo
Nell’album di Sérgio Ricardo “Um SR. Talento” del 1963 e poi nella colonna sonora del film “Esse mundo é meu” da lui stesso diretto nel 1964.
Nell’album di Elis Regina “O Fino do Fino” del 1965 (con il Zimbo Trio)
Nel film che prende il titolo dalla canzone i due protagonisti, l’operaio Pedro – un bianco - e il ciabattino Toninho – un nero - sono due sfruttati e malpagati che non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena, tanto meno a realizzare i loro modesti sogni, che per Pedro è quello di sposarsi e per Toninho quello di comprarsi una bicicletta. Così la frustrazione, l’impotenza e la rabbia li porteranno a ribellarsi contro il sistema che li rende schiavi in un mondo che non appartiene loro…
“Saravá Ogum”, “Salute a te Ogum”, è un’invocazione ad una divinità, un “orixá” della mitologia yoruba, il potente... (continua)
Esse mundo é meu
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 7/10/2011 - 08:45
Instant Karma!
con stima e gratitudine
IL KARMA ISTANTANEO (NOI TUTTI SPLENDIAMO)
(continua)
(continua)
inviata da Emanuele Felice 6/10/2011 - 23:29
Que raro
Esta mañana, escuchando el nuevo disco de Juan Antonio Muriel me he sentido muy feliz... Feliz en primer lugar porque ahí sigue: «a la orilla de una guitarra» ofreciéndonos canciones de extraordinaria calidad... ¡Es importante y necesario que existan en este mundo personas como él!; personas que, como él, nos sentimos «portadores de virus de la utopía».
Por otra parte en su nuevo disco, titulado "Caminar" –que comentaré la semana que viene– se puede escuchar una canción que merece la pena destacar en este rinconcillo cotidiano en que condenamos la guerra y la violencia; la canción se titula "Que raro" y estos son algunos de sus fragmentos
Fernando Lucini
Por otra parte en su nuevo disco, titulado "Caminar" –que comentaré la semana que viene– se puede escuchar una canción que merece la pena destacar en este rinconcillo cotidiano en que condenamos la guerra y la violencia; la canción se titula "Que raro" y estos son algunos de sus fragmentos
Fernando Lucini
Llorarán las madres lagrimas de piedra,
(continua)
(continua)
6/10/2011 - 22:38
God Damn the War
The Rev. Fr. Christoforos Schuff is an Orthodox Priest dedicated to social justice. He has written numerous songs, among them the provocative anti-war song "God damn the war".
Well, I was raised to love my country,
(continua)
(continua)
inviata da Fr. Christoforos Schuff 6/10/2011 - 21:50
Deus e o Diabo na terra do sol
[1964]
Parole di Glauber Rocha
Musiche di Sérgio Ricardo
Colonna sonora dell’omonimo film di Glauber Rocha, manifesto del “Cinema novo” brasiliano.
Nord-est brasiliano, 1940. Manoel, mandriano sfruttato in una fazenda, sogna di riuscire a raggranellare un gruzzolo per affrancarsi dalla schiavitù e mettere su una fattoria per proprio conto. Ma il ricco “coronel” con cui si mette in affari lo raggira e lo vuole ridurre sul lastrico. Manoel lo uccide e scappa nel sertão con la moglie Rosa, inseguiti da Antonio Das Mortes, spietato cacciatore di taglie al soldo dei latifondisti. Nel deserto Manoel e Rosa incontrano prima un gruppo di contadini diseredati imboniti da un fanatico santone millenarista (il Dio del titolo) e poi, quando Antonio Das Mortes stermina gli invasati ed il loro leader, i due fuggiaschi si aggregano ad un piccolo gruppo di cangaceiros, superstiti della strage... (continua)
Parole di Glauber Rocha
Musiche di Sérgio Ricardo
Colonna sonora dell’omonimo film di Glauber Rocha, manifesto del “Cinema novo” brasiliano.
Nord-est brasiliano, 1940. Manoel, mandriano sfruttato in una fazenda, sogna di riuscire a raggranellare un gruzzolo per affrancarsi dalla schiavitù e mettere su una fattoria per proprio conto. Ma il ricco “coronel” con cui si mette in affari lo raggira e lo vuole ridurre sul lastrico. Manoel lo uccide e scappa nel sertão con la moglie Rosa, inseguiti da Antonio Das Mortes, spietato cacciatore di taglie al soldo dei latifondisti. Nel deserto Manoel e Rosa incontrano prima un gruppo di contadini diseredati imboniti da un fanatico santone millenarista (il Dio del titolo) e poi, quando Antonio Das Mortes stermina gli invasati ed il loro leader, i due fuggiaschi si aggregano ad un piccolo gruppo di cangaceiros, superstiti della strage... (continua)
I
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 6/10/2011 - 15:57
Percorsi:
Il Diavolo
Conversação de paz
[1970]
Album “Arrebentação”
Questa è la prima canzone che contribuisco di questo autore brasiliano finora estraneo alle CCG/AWS.
Ma altre ne arriveranno, perché – solo per fare un esempio - Sérgio Ricardo è stato l’autore della colonna sonora del mitico film di Glauber Rocha “Deus e o diabo na terra do sol” del 1963.
Album “Arrebentação”
Questa è la prima canzone che contribuisco di questo autore brasiliano finora estraneo alle CCG/AWS.
Ma altre ne arriveranno, perché – solo per fare un esempio - Sérgio Ricardo è stato l’autore della colonna sonora del mitico film di Glauber Rocha “Deus e o diabo na terra do sol” del 1963.
Hoje finalmente vai ter reunião
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 6/10/2011 - 13:15
O Adeus d'um proscrito
[1820]
texto: José Pinto Rebelo de Carvalho
música: O compositor é desconhecido
álbum: O Guerrilheiro [1974]
Canção do século XIX.0 autor desta poesia (José Pinto Rebelo de Carvalho) emigrou para a Inglaterra depois do malogro da revolta de 1820, e mais tarde, estabelecido o sistema liberal, entrou na Magistratura Judicial.
texto: José Pinto Rebelo de Carvalho
música: O compositor é desconhecido
álbum: O Guerrilheiro [1974]
Canção do século XIX.0 autor desta poesia (José Pinto Rebelo de Carvalho) emigrou para a Inglaterra depois do malogro da revolta de 1820, e mais tarde, estabelecido o sistema liberal, entrou na Magistratura Judicial.
Rompe a aurora: adeus, esposa...
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 5/10/2011 - 18:20
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October 15th: United for Global Change!