Cara Laura
Fabio Ghelli e gli Apuamater interpretano "Cara Laura" a Fosdinovo il 25 aprile 2010
Riccardo Venturi 9/8/2010 - 21:04
Al comando portà
[2009]
Poesia di Carolus Luigi Cergoly
Musica di Alessio Lega
Vedi anche Il suo nome: bandito
"...Volevo farvi una poesia di un poeta resistente e triestino, che si chiamava Cergoly. È la storia di un partigiano garibaldino. Non l'ho sostanzialmente mai eseguita sostanzialmente per due buoni motivi: l'ho fatta recentemente per un amico triestino che mi aveva fatto conoscere questo poeta, e per il fatto che il poeta scrivesse in lingua triestina...d'altronde voi siete friulani e mi perdonerete se un leccese si permette... - Alessio Lega, Udine, 18 settembre 2009
Poesia di Carolus Luigi Cergoly
Musica di Alessio Lega
Vedi anche Il suo nome: bandito
"...Volevo farvi una poesia di un poeta resistente e triestino, che si chiamava Cergoly. È la storia di un partigiano garibaldino. Non l'ho sostanzialmente mai eseguita sostanzialmente per due buoni motivi: l'ho fatta recentemente per un amico triestino che mi aveva fatto conoscere questo poeta, e per il fatto che il poeta scrivesse in lingua triestina...d'altronde voi siete friulani e mi perdonerete se un leccese si permette... - Alessio Lega, Udine, 18 settembre 2009
Al comando portà
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/8/2010 - 18:28
Order 1081
[2010]
Album “Here Lies Love”
Scritta da David Byrne e Fat Boy Slim.
Interpretata da Natalie Merchant.
“Per me Imelda Marcos è un simbolo. Nella sua vita è diventata molto potente, ha fatto cose terribili. Rappresenta la politica guidata da bisogni psicologici, il potere che può portare alla follia”. (David Byrne)
“Here Lies Love” è un concept album dedicato interamente alla figura di Imelda Marcos, consorte di quel Ferdinand Marcos che fu dittatore delle Filippine dal 1972 al 1986, anno della loro cacciata a furor di popolo. E infatti Imelda è la first lady che passò alla storia per la sua migliaia di paia di scarpe di lusso collezionate mentre i filippini crepavano di fame e di repressione.
Il “proclama n. 1081” è quello con cui Marcos il 21 settembre 1972 dichiarò la legge marziale generalizzata, mantenuta poi ininterrottamente in vigore fino al 1981. Quel settembre Marcos fece arrestare... (continua)
Album “Here Lies Love”
Scritta da David Byrne e Fat Boy Slim.
Interpretata da Natalie Merchant.
“Per me Imelda Marcos è un simbolo. Nella sua vita è diventata molto potente, ha fatto cose terribili. Rappresenta la politica guidata da bisogni psicologici, il potere che può portare alla follia”. (David Byrne)
“Here Lies Love” è un concept album dedicato interamente alla figura di Imelda Marcos, consorte di quel Ferdinand Marcos che fu dittatore delle Filippine dal 1972 al 1986, anno della loro cacciata a furor di popolo. E infatti Imelda è la first lady che passò alla storia per la sua migliaia di paia di scarpe di lusso collezionate mentre i filippini crepavano di fame e di repressione.
Il “proclama n. 1081” è quello con cui Marcos il 21 settembre 1972 dichiarò la legge marziale generalizzata, mantenuta poi ininterrottamente in vigore fino al 1981. Quel settembre Marcos fece arrestare... (continua)
A bomb went off this morning - raining bodies on TV
(continua)
(continua)
inviata da Bartolomeo Pestalozzi 9/8/2010 - 13:34
Uguaglianza
[1969]
Album “Mio caro padrone… / Contessa”
Il testo è stato scritto da Pietro Bianconi nel 1968, partigiano anarchico e autore di alcuni libri sulle lotte operaie e sindacali degli anni '60/70
La musica è di Paolo Pietrangeli e Giovanna Marini
cantata anche in una versione abbreviata da Caterina Bueno nello spettacolo di Dario Fo "Ci ragiono e canto n.2".
Ripresa anche dai Gang in "Calibro 77" del 2016
Testo ripreso da Il Deposito ma rivisto e corretto.
Nel 1969 esce un rapporto della CGIL relativo agli infortuni sul lavoro, che denuncia l’aumento esponenziale sia degli incidenti che delle malattie provocate da ambienti lavorativi malsani e paragona il caso italiano a quello di altri paesi, mostrando come l’incidenza delle morti per lavoro in Italia sia superiore anche a quello degli USA. L’arrangiamento del brano in Calibro77 vira verso suoni mediterranei che ne arricchiscono le... (continua)
Album “Mio caro padrone… / Contessa”
Il testo è stato scritto da Pietro Bianconi nel 1968, partigiano anarchico e autore di alcuni libri sulle lotte operaie e sindacali degli anni '60/70
La musica è di Paolo Pietrangeli e Giovanna Marini
cantata anche in una versione abbreviata da Caterina Bueno nello spettacolo di Dario Fo "Ci ragiono e canto n.2".
Ripresa anche dai Gang in "Calibro 77" del 2016
Testo ripreso da Il Deposito ma rivisto e corretto.
Nel 1969 esce un rapporto della CGIL relativo agli infortuni sul lavoro, che denuncia l’aumento esponenziale sia degli incidenti che delle malattie provocate da ambienti lavorativi malsani e paragona il caso italiano a quello di altri paesi, mostrando come l’incidenza delle morti per lavoro in Italia sia superiore anche a quello degli USA. L’arrangiamento del brano in Calibro77 vira verso suoni mediterranei che ne arricchiscono le... (continua)
Ti ho visto lì per terra
(continua)
(continua)
inviata da Bartolomeo Pestalozzi 9/8/2010 - 09:46
No Nazi's Friend
[1983]
Album “Kill from the Heart”
Album “Kill from the Heart”
I ain't no Nazi
(continua)
(continua)
inviata da Bartolomeo Pestalozzi 9/8/2010 - 08:32
Nasza klasa
Versione italiana / Italian version / Version italienne / Italiankielinen versio: Alessio Lega [2010]
Alessio Lega ha scritto effettivamente (come preannunciato nell'introduzione del 2009) una versione italiana di Nasza klasa. La versione è del 2010 (basata un po' sulla mia traduzione italiana), ma non la ha mai incisa direttamente; la ha invece eseguita Olden nel 2014 al Premio Tenco, e incisa poi (nel 2015) nell'album L'amore occidentale. La versione eseguita e incisa da Olden è però leggermente modificata, e le viene riservata quindi un'apposita sezione. Qui sotto, invece, presentiamo l'unico video esistente in cui Alessio Lega canta la sua versione originale: è stata registrata di fortuna dal sottoscritto e da Daniela -k.d.- il 1° agosto 2010 alla “Baracchetta” di Luni, storica osteria di campagna dove si reca da tempo immemore tutta la banda di Fino al Cuore della Rivolta, il Festival della Resistenza di Fosdinovo. [RV]
Alessio Lega ha scritto effettivamente (come preannunciato nell'introduzione del 2009) una versione italiana di Nasza klasa. La versione è del 2010 (basata un po' sulla mia traduzione italiana), ma non la ha mai incisa direttamente; la ha invece eseguita Olden nel 2014 al Premio Tenco, e incisa poi (nel 2015) nell'album L'amore occidentale. La versione eseguita e incisa da Olden è però leggermente modificata, e le viene riservata quindi un'apposita sezione. Qui sotto, invece, presentiamo l'unico video esistente in cui Alessio Lega canta la sua versione originale: è stata registrata di fortuna dal sottoscritto e da Daniela -k.d.- il 1° agosto 2010 alla “Baracchetta” di Luni, storica osteria di campagna dove si reca da tempo immemore tutta la banda di Fino al Cuore della Rivolta, il Festival della Resistenza di Fosdinovo. [RV]
LA NOSTRA CLASSE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/8/2010 - 20:12
Mea culpa
Chanson italienne – Mea Culpa – Marco Rovelli - 2009
Céline, dans son pamphlet Mea Culpa, écrit en 1936 à son retour de Russie, où il était allé récupérer les droits d'auteur du Voyage au Bout de la Nuit (le roman de Bardamu) criait avec rage comment dans ce pays l'homme était asservi au travail, était devenu un triste appendice de la machine productive, ni plus ni moins qu'en Occident. À partir ce ce moment, Bardamu (en chair et en os) s'immergea dans sa dérive délirante, charge de haine pour l'humanité.
Deux années avant, Miller avait écrit dans le Tropique du Capricorne : « Le côté comique de tous ces systèmes de gouvernement utopiques est qu'ils promettent de libérer l'homme... mais ils cherchent à faire fonctionner l'homme comme une horloge remontée pour huit jours. Ils demandent à l'individu de devenir esclave pour rendre possible la liberté du genre humain. C'est une étrange logique.[On... (continua)
Céline, dans son pamphlet Mea Culpa, écrit en 1936 à son retour de Russie, où il était allé récupérer les droits d'auteur du Voyage au Bout de la Nuit (le roman de Bardamu) criait avec rage comment dans ce pays l'homme était asservi au travail, était devenu un triste appendice de la machine productive, ni plus ni moins qu'en Occident. À partir ce ce moment, Bardamu (en chair et en os) s'immergea dans sa dérive délirante, charge de haine pour l'humanité.
Deux années avant, Miller avait écrit dans le Tropique du Capricorne : « Le côté comique de tous ces systèmes de gouvernement utopiques est qu'ils promettent de libérer l'homme... mais ils cherchent à faire fonctionner l'homme comme une horloge remontée pour huit jours. Ils demandent à l'individu de devenir esclave pour rendre possible la liberté du genre humain. C'est une étrange logique.[On... (continua)
MEA CULPA
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 8/8/2010 - 20:08
Tre fratelli contadini di Venosa
Chanson italienne – I tre fratelli di Venosa – Stormy Six
Qu'en penses-tu, toi, Lucien l'âne mon ami, de l'histoire que raconte cette chanson. L'histoire de ces ces trois frères, trois paysans de Lucanie qui furent tués par les soldats du roi...? Ils étaient de Venosa, ce village où un mari dément, par ailleurs amateur de madrigaux, fit assassiner de manière épouvantable sa femme Maria d'Avalos et l'amant de sa femme... Une histoire racontée par Anatole France, histoire très semblable à celle d'Isabella di Morra. Mais, dis-moi, pour les paysans de Lucanie...
Oh, Marco Valdo M.I.,il faut d'abord bien comprendre que ce sont là des paysans de Lucanie et d'il y a longtemps encore. C'est là une histoire terrible, mais pas nouvelle, pas exceptionnelle. Le roi, peu importe le roi, peu importe le royaume, peu importe finalement l’État. Les paysans de Lucanie nous sont très proches à nous les ânes...... (continua)
Qu'en penses-tu, toi, Lucien l'âne mon ami, de l'histoire que raconte cette chanson. L'histoire de ces ces trois frères, trois paysans de Lucanie qui furent tués par les soldats du roi...? Ils étaient de Venosa, ce village où un mari dément, par ailleurs amateur de madrigaux, fit assassiner de manière épouvantable sa femme Maria d'Avalos et l'amant de sa femme... Une histoire racontée par Anatole France, histoire très semblable à celle d'Isabella di Morra. Mais, dis-moi, pour les paysans de Lucanie...
Oh, Marco Valdo M.I.,il faut d'abord bien comprendre que ce sont là des paysans de Lucanie et d'il y a longtemps encore. C'est là une histoire terrible, mais pas nouvelle, pas exceptionnelle. Le roi, peu importe le roi, peu importe le royaume, peu importe finalement l’État. Les paysans de Lucanie nous sont très proches à nous les ânes...... (continua)
LES TROIS FRÈRES DE VENOSA
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 8/8/2010 - 19:36
Il canto della Pievvecchia
[2010]
Una cantata su testo e musica dei Suonatori Terra Terra
8 giugno 1944: L'eccidio della Pievecchia
È l'8 giugno 1944 nei dintorni di Pontassieve, presso Firenze. Un gruppo di partigiani che operano sul Monte Giovi riesce a penetrare nella caserma della Guardia Nazionale repubblichina di Pontassieve, s'impossessa di armi e munizioni e si ritira a bordo di un camion. Alcuni carabinieri colgono l'occasione per disertare e si uniscono alla pattuglia partigiana. Lungo la strada del ritorno i partigiani si fermano alla Pievecchia. In una delle case vi trovano due soldati tedeschi e ne segue uno scontro in cui un soldato muore, mentre l'altro riesce a fuggire. Nella rappresaglia che segue i tedeschi rastrellano tutti gli uomini che possono trovare a Pievecchia e li uccidono a colpi di mitra nel giardino della villa del paese. 14 persone perdono la vita.
Il 6 maggio 1945, sul muro della... (continua)
Una cantata su testo e musica dei Suonatori Terra Terra
8 giugno 1944: L'eccidio della Pievecchia
È l'8 giugno 1944 nei dintorni di Pontassieve, presso Firenze. Un gruppo di partigiani che operano sul Monte Giovi riesce a penetrare nella caserma della Guardia Nazionale repubblichina di Pontassieve, s'impossessa di armi e munizioni e si ritira a bordo di un camion. Alcuni carabinieri colgono l'occasione per disertare e si uniscono alla pattuglia partigiana. Lungo la strada del ritorno i partigiani si fermano alla Pievecchia. In una delle case vi trovano due soldati tedeschi e ne segue uno scontro in cui un soldato muore, mentre l'altro riesce a fuggire. Nella rappresaglia che segue i tedeschi rastrellano tutti gli uomini che possono trovare a Pievecchia e li uccidono a colpi di mitra nel giardino della villa del paese. 14 persone perdono la vita.
Il 6 maggio 1945, sul muro della... (continua)
INTRODUZIONE
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 8/8/2010 - 15:48
Se il Primo Maggio a Mosca
Endrigo così parlò di questa canzone nel libro "Sergio Endrigo", a cura di Vincenzo Mollica, Lato Side Editori 1982, pagina 39:
"In questa canzone racconto quello che ha significato per me in questi ultimi vent'anni essere comunista e il rapporto di speranza, poi delusa, che abbiamo vissuto con l'Unione Sovietica. Ricordo un ferroviere alla stazione di Venezia, al tempo del viaggio di Gagarin nello spazio, che leggeva su L'Unità il titolone a tutta pagina su Gagarin e gridava "Siamo nello spazio".
"In questa canzone racconto quello che ha significato per me in questi ultimi vent'anni essere comunista e il rapporto di speranza, poi delusa, che abbiamo vissuto con l'Unione Sovietica. Ricordo un ferroviere alla stazione di Venezia, al tempo del viaggio di Gagarin nello spazio, che leggeva su L'Unità il titolone a tutta pagina su Gagarin e gridava "Siamo nello spazio".
Alberta Beccaro - Venezia 7/8/2010 - 17:35
Ascanio Celestini: La casa del ladro (a Gaetano Bresci)
Chanson italienne – La Casa del Ladro – Ascanio Celestini
Version française – La Maison du Voleur – Marco Valdo M.I. – 2010 (revue, complétée et corrigée)
Emmanuel Philibert de Savoie a récemment déclaré que “L'Italie est un pays prêt pour une monarchie constitutionnelle”. En considération de cette déclaration du prince, nous voulons dédier cette chanson à Gaetano Bresci, tisserand, anarchiste et tueur de roi.”
J'approuve, dit Lucien l'âne; j'approuve , dit Marco Valdo M.I.
Nous approuvons, disent-ils et même, nous souhaitons que toutes les monarchies ( et spécialement certaines de notre connaissance) s'autodétruisent avant que nous ayons à les détruire par la force des choses; elles et tous leurs suppôts... Qu'il s'agisse d'ailleurs de monarchies ou de n'importe quelle sorte de pouvoir autocratique...
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
Version française – La Maison du Voleur – Marco Valdo M.I. – 2010 (revue, complétée et corrigée)
Emmanuel Philibert de Savoie a récemment déclaré que “L'Italie est un pays prêt pour une monarchie constitutionnelle”. En considération de cette déclaration du prince, nous voulons dédier cette chanson à Gaetano Bresci, tisserand, anarchiste et tueur de roi.”
J'approuve, dit Lucien l'âne; j'approuve , dit Marco Valdo M.I.
Nous approuvons, disent-ils et même, nous souhaitons que toutes les monarchies ( et spécialement certaines de notre connaissance) s'autodétruisent avant que nous ayons à les détruire par la force des choses; elles et tous leurs suppôts... Qu'il s'agisse d'ailleurs de monarchies ou de n'importe quelle sorte de pouvoir autocratique...
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
LA MAISON DU VOLEUR
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 7/8/2010 - 09:46
Pace armata
Questa guerra si combatte dentro madide trincee
(continua)
(continua)
inviata da adriana 7/8/2010 - 08:01
Uomo bianco
[1982]
Album "Marras"
Album "Marras"
Uomo bianco permetti un momento
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 6/8/2010 - 13:18
Enola Gay
Una precisazione al testo: Little Boy ("Enola Gay, is mother proud of Little Boy today?") è il nome della bomba sganciata su Hiroshima.
http://it.wikipedia.org/wiki/Little_Boy
http://it.wikipedia.org/wiki/Little_Boy
Andrea 6/8/2010 - 12:48
Nel ghetto
[1977]
Album “Carta straccia”
Interpretata anni dopo anche dai Fratelli di Soledad
Testo di Daniele Pace e Oscar Avogadro
Musica di Alberto Radius
Da quel momento non mancherà nulla: nelle università, per le strade, nelle piazze saranno scontri fra le periferie politiche extra moenia, fuori dalle mura del Parlamento. Le periferie extraparlamentari. Nascono neologismi come “gambizzare”, cioè sparare alle gambe. E così si “gambizzano” Indro Montanelli, Emilio Rossi, direttore del Tg1, e dirigenti politici vari dalla Democrazia cristiana al Partito comunista passando per Comunione e liberazione. È l’anno della morte di Giorgiana Masi, diciannove anni, studentessa, colpevole di essere scesa in piazza il 12 maggio per ricordare festeggiando l’anniversario della vittoria del referendum sul divorzio di tre anni prima. È l’anno in cui si parla di “riconversione”: un eufemismo, il solito, per... (continua)
Album “Carta straccia”
Interpretata anni dopo anche dai Fratelli di Soledad
Testo di Daniele Pace e Oscar Avogadro
Musica di Alberto Radius
Da quel momento non mancherà nulla: nelle università, per le strade, nelle piazze saranno scontri fra le periferie politiche extra moenia, fuori dalle mura del Parlamento. Le periferie extraparlamentari. Nascono neologismi come “gambizzare”, cioè sparare alle gambe. E così si “gambizzano” Indro Montanelli, Emilio Rossi, direttore del Tg1, e dirigenti politici vari dalla Democrazia cristiana al Partito comunista passando per Comunione e liberazione. È l’anno della morte di Giorgiana Masi, diciannove anni, studentessa, colpevole di essere scesa in piazza il 12 maggio per ricordare festeggiando l’anniversario della vittoria del referendum sul divorzio di tre anni prima. È l’anno in cui si parla di “riconversione”: un eufemismo, il solito, per... (continua)
Manca l'aria,
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 6/8/2010 - 09:57
Quando il tempo sarà un prato
[1977]
Album “Carta straccia”
Testi di Daniele Pace e Oscar Avogadro
Musica di Alberto Radius
“… io ti amerò quando nell'aria si spegneranno le bandiere della memoria, quando il tempo sarà un prato che nessuno ha calpestato, quando l'ordine sovrano non avrà il fucile in mano…”
Album “Carta straccia”
Testi di Daniele Pace e Oscar Avogadro
Musica di Alberto Radius
“… io ti amerò quando nell'aria si spegneranno le bandiere della memoria, quando il tempo sarà un prato che nessuno ha calpestato, quando l'ordine sovrano non avrà il fucile in mano…”
Io ti amerò quando verrà
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 6/8/2010 - 09:50
Celebrai
[1977]
Album “Carta straccia”
Testi di Daniele Pace e Oscar Avogadro
Musica di Alberto Radius
Album “Carta straccia”
Testi di Daniele Pace e Oscar Avogadro
Musica di Alberto Radius
Celebrai il mio primo compleanno e il Natale
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 6/8/2010 - 09:44
Gli indiani
[1976]
Album “Marilyn”
Parole e musica di Giampiero Alloisio e Bruno Biggi
Testo trovato su La Brigata Lolli
Album “Marilyn”
Parole e musica di Giampiero Alloisio e Bruno Biggi
Testo trovato su La Brigata Lolli
E gli indiani impararono presto
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 6/8/2010 - 09:24
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
E tu che te ne fai di tuo fratello?
[1976]
Album “Dietro le sbarre”
Parole e musica di Giampiero Alloisio e Gianni Martini
Testo trovato su La Brigata Lolli
Album “Dietro le sbarre”
Parole e musica di Giampiero Alloisio e Gianni Martini
Testo trovato su La Brigata Lolli
E ancora si ripete il giorno in cui disse il fratello:
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 6/8/2010 - 09:23
L’impotente
[1976]
Album “Dietro le sbarre”
Parole e musica di Giampiero Alloisio e Bruno Biggi
Testo trovato su La Brigata Lolli
Album “Dietro le sbarre”
Parole e musica di Giampiero Alloisio e Bruno Biggi
Testo trovato su La Brigata Lolli
Prima lavoravo tra fiori e covoni,
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 6/8/2010 - 09:23
Allora potrai incominciare
[1976]
Album “Dietro le sbarre”
Parole e musica di Giampiero Alloisio e Gianni Martini
Testo trovato su La Brigata Lolli
Album “Dietro le sbarre”
Parole e musica di Giampiero Alloisio e Gianni Martini
Testo trovato su La Brigata Lolli
Quando la fame, il dolore, la guerra
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 6/8/2010 - 09:22
Lager
Mi pare che la prima incisione di "Lager" risalga al 1979 nel disco dell'Assemblea Musicale Teatrale intitolato "Il sogno di Alice". Guccini è stato infatti il produttore di quello e forse di altri lavori del gruppo guidato da Giampiero Alloisio...
The Lone Ranger 6/8/2010 - 09:19
Una storia sbagliata
Chanson italienne – Una Storia sbagliata – Fabrizio De André – 1980
« C'est une chanson sur commande, peut-être la seule qui m'ait été commandée. Elle fut demandée par Franco Biancacci, à ce moment à RaiDue, comme indicatif de deux documentaires-enquêtes sur les morts de Pasolini et de Wilma Montesi. À cette époque, si je me souviens bien, j'avais commencé à écrire avec Massimo Bubola le disque qui fut intitulé « L'Indiano » (celui qui a comme couverture ce tableau de Remington qui représente un Indien à cheval).
C'est ainsi que je lui ai demandé de collaborer aussi à ce travail. Je me rappelle que nous décidâmes tout court de faire la chanson sur Pasolini, et pas vraiment parce que la mort de la pauvre Montesi nous indifférait, mais par le fait qu'à nous qui écrivions des chansons, comme je crois de la part de tous ceux qui se sentaient dans un certaine mesure liés au monde de la littérature... (continua)
« C'est une chanson sur commande, peut-être la seule qui m'ait été commandée. Elle fut demandée par Franco Biancacci, à ce moment à RaiDue, comme indicatif de deux documentaires-enquêtes sur les morts de Pasolini et de Wilma Montesi. À cette époque, si je me souviens bien, j'avais commencé à écrire avec Massimo Bubola le disque qui fut intitulé « L'Indiano » (celui qui a comme couverture ce tableau de Remington qui représente un Indien à cheval).
C'est ainsi que je lui ai demandé de collaborer aussi à ce travail. Je me rappelle que nous décidâmes tout court de faire la chanson sur Pasolini, et pas vraiment parce que la mort de la pauvre Montesi nous indifférait, mais par le fait qu'à nous qui écrivions des chansons, comme je crois de la part de tous ceux qui se sentaient dans un certaine mesure liés au monde de la littérature... (continua)
UNE HISTOIRE FOIREUSE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/8/2010 - 21:40
La Storia
Chanson italienne – La Storia - Subbuglio
(Une chanson pour Amnesty)
(Une chanson pour Amnesty)
L'HISTOIRE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/8/2010 - 21:27
Canzone d'Albania
Mi riferisco al commento di Corrado Lampe. Il testo della canzone è realmente del 1920 e si riferisce alla Rivolta dei Bersaglieri Ancona. È vero, però, che è stato scritto di Raffaele Mario Offidani, che poi diventò famoso con lo pseudomino di Spartacus Picenus, ed è anche corretto che la canzone si canta sull'aria di "Partono i bastimenti" (o "Santa Lucia lontana"), che è proprio del 1919. Dopo l'aggressione alla Grecia dell'ottobre 1940 la canzone fu riadattata nel testo e ritornò in auge. Non ci si deve meravigliare del fatto che una canzone del 1920 parli dell'occupazione italiana dell'Albania. Come spiegato nell'introduzione al testo, l'Italia aveva in quegli anni delle truppe di stanza a Valona, che era occupata, in base agli accordi siglati con il patto di Londra; il governo Giolitti, inoltre, aveva intenzione di inviare altre turppe, tra le quali l'11 reggimento, di stanza ad Ancona.
Giorgio Petetti 5/8/2010 - 18:43
Fan fan
Questa canzone la sto cercando inutilmente da tempi immemori da poter scaricare in formato mp3.
Se qualcuno l'avesse disponibile prego me la invii all'indirizzo gerry999@hotmail.it
Se qualcuno l'avesse disponibile prego me la invii all'indirizzo gerry999@hotmail.it
Alessandro 5/8/2010 - 17:12
Il vestito vecchio e brutto
[1975]
Album “I falò di maggio”
Testo trovato qui
E pensare che ci sono ancora tanti sepolcri imbiancati, in doppiopetto o in tonaca, che vorrebbero rimettere le mani sull’utero delle donne, magari cancellando la 194 e sospingendole nuovamente verso l’aborto clandestino così tragicamente descritto in questa bella canzone di Sannucci…
Album “I falò di maggio”
Testo trovato qui
E pensare che ci sono ancora tanti sepolcri imbiancati, in doppiopetto o in tonaca, che vorrebbero rimettere le mani sull’utero delle donne, magari cancellando la 194 e sospingendole nuovamente verso l’aborto clandestino così tragicamente descritto in questa bella canzone di Sannucci…
E ho messo il vestito vecchio e brutto
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 5/8/2010 - 15:33
La morte comincia così
La morte comincia così
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 5/8/2010 - 14:52
Non è tempo...
[1975]
Testo e musica di Nadia Furlon e Mario Acquaviva
Album: Quarto Stato
Lyrics and music by Nadia Furlon and Mario Acquaviva
Album: Quarto Stato
"E' stato uno dei primi gruppi della Cooperativa L’Orchestra, l'etichetta musicale degli Stormy Six. Il loro disco, che prendeva il nome Quarto Stato, uscito nel 1975, ha avuto un certo ruolo nel campo della nuova musica politica, grazie alle numerose esibizioni, sostenute anche all’estero, soprattutto in Germania. Il disco era firmato dai due componenti del Quarto Stato, Nadia Furlon e Mario Acquaviva, che provenivano dalla Commissione Culturale del Movimento Studentesco, e si avvaleva del contributo di musicisti occasionalmente strappati al terreno jazzistico, Gaetano Liguori, Roberto Del Piano. C’erano alcuni pezzi che si elevavano sopra gli altri, Il brigante, Luca Marano (ripresi dalle tradizioni popolari del sud) e Non è tempo...... (continua)
Testo e musica di Nadia Furlon e Mario Acquaviva
Album: Quarto Stato
Lyrics and music by Nadia Furlon and Mario Acquaviva
Album: Quarto Stato
"E' stato uno dei primi gruppi della Cooperativa L’Orchestra, l'etichetta musicale degli Stormy Six. Il loro disco, che prendeva il nome Quarto Stato, uscito nel 1975, ha avuto un certo ruolo nel campo della nuova musica politica, grazie alle numerose esibizioni, sostenute anche all’estero, soprattutto in Germania. Il disco era firmato dai due componenti del Quarto Stato, Nadia Furlon e Mario Acquaviva, che provenivano dalla Commissione Culturale del Movimento Studentesco, e si avvaleva del contributo di musicisti occasionalmente strappati al terreno jazzistico, Gaetano Liguori, Roberto Del Piano. C’erano alcuni pezzi che si elevavano sopra gli altri, Il brigante, Luca Marano (ripresi dalle tradizioni popolari del sud) e Non è tempo...... (continua)
Dedicata ad Antonino.
(continua)
(continua)
inviata da adriana 5/8/2010 - 14:07
Il brigante
[1975]
Testo e musica di Nadia Furlon e Mario Acquaviva
Album: Quarto Stato
Lyrics and music by Nadia Furlon and Mario Acquaviva
Album: Quarto Stato
"E' stato uno dei primi gruppi della Cooperativa L’Orchestra, l'etichetta musicale degli Stormy Six. Il loro disco, che prendeva il nome Quarto Stato, uscito nel 1975, ha avuto un certo ruolo nel campo della nuova musica politica, grazie alle numerose esibizioni, sostenute anche all’estero, soprattutto in Germania. Il disco era firmato dai due componenti del Quarto Stato, Nadia Furlon e Mario Acquaviva, che provenivano dalla Commissione Culturale del Movimento Studentesco, e si avvaleva del contributo di musicisti occasionalmente strappati al terreno jazzistico, Gaetano Liguori, Roberto Del Piano. C’erano alcuni pezzi che si elevavano sopra gli altri, Il brigante, Luca Marano (ripresi dalle tradizioni popolari del sud) e Non è tempo...... (continua)
Testo e musica di Nadia Furlon e Mario Acquaviva
Album: Quarto Stato
Lyrics and music by Nadia Furlon and Mario Acquaviva
Album: Quarto Stato
"E' stato uno dei primi gruppi della Cooperativa L’Orchestra, l'etichetta musicale degli Stormy Six. Il loro disco, che prendeva il nome Quarto Stato, uscito nel 1975, ha avuto un certo ruolo nel campo della nuova musica politica, grazie alle numerose esibizioni, sostenute anche all’estero, soprattutto in Germania. Il disco era firmato dai due componenti del Quarto Stato, Nadia Furlon e Mario Acquaviva, che provenivano dalla Commissione Culturale del Movimento Studentesco, e si avvaleva del contributo di musicisti occasionalmente strappati al terreno jazzistico, Gaetano Liguori, Roberto Del Piano. C’erano alcuni pezzi che si elevavano sopra gli altri, Il brigante, Luca Marano (ripresi dalle tradizioni popolari del sud) e Non è tempo...... (continua)
Dedicata ad Antonino.
(continua)
(continua)
inviata da adriana 5/8/2010 - 13:54
Neda (You Will Not Defeat the People)
[2009]
Teheran, 20 giugno 2009.
Le elezioni presidenziali in Iran hanno appena confermato il presidente uscente Ahmadinejād, ma l’opposizione e la comunità internazionale denunciano i pesanti brogli commessi. La gente, soprattutto giovani, scende in strada a protestare. Neda Salehi Agha-Soltan ha 27 anni ed è una studentessa in filosofia. Anche lei è in strada a protestare quando, lontano dagli scontri che si stanno verificando, viene colpita a morte da un proiettile sparatole da un basij, un membro dei gruppi paramilitari usati dai pasdaran, i guardiani della rivoluzione khomeinista, per reprimere il dissenso.
L’assassino verrà subito catturato dalla folla e identificato in Abbas Kargar Javid, un basij assai noto.
Le immagini di Neda che muore, con il bel viso coperto di sangue, fanno subito il giro del mondo.
Neda, che in persiano significa “voce”, è oggi il simbolo della voce del dissenso, sempre più soffocata dal regime fascio-clerico-militarista iraniano.
Teheran, 20 giugno 2009.
Le elezioni presidenziali in Iran hanno appena confermato il presidente uscente Ahmadinejād, ma l’opposizione e la comunità internazionale denunciano i pesanti brogli commessi. La gente, soprattutto giovani, scende in strada a protestare. Neda Salehi Agha-Soltan ha 27 anni ed è una studentessa in filosofia. Anche lei è in strada a protestare quando, lontano dagli scontri che si stanno verificando, viene colpita a morte da un proiettile sparatole da un basij, un membro dei gruppi paramilitari usati dai pasdaran, i guardiani della rivoluzione khomeinista, per reprimere il dissenso.
L’assassino verrà subito catturato dalla folla e identificato in Abbas Kargar Javid, un basij assai noto.
Le immagini di Neda che muore, con il bel viso coperto di sangue, fanno subito il giro del mondo.
Neda, che in persiano significa “voce”, è oggi il simbolo della voce del dissenso, sempre più soffocata dal regime fascio-clerico-militarista iraniano.
Neda was a young girl
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 5/8/2010 - 13:11
Operation MOVE
[2004]
Album “Fuck World Trade”
MOVE era una comune radicale costituitasi all’inizio degli anni 70 a Philadelphia.
I suoi aderenti erano un po’ fuori di coccia, ma non erano certo dei terroristi, anzi, professavano il ritorno nel continente africano (molti di loro, ma non tutti, erano afro-americani), il rispetto per la natura e gli animali, il rifiuto per la tecnologia… Certo, nel quartiere vittoriano del Powelton Village dove avevano eletto la loro sede, i vicini di casa non erano affatto contenti di quei ragazzi rumorosi e sudicioni, sicchè si rivolsero alle autorità perché i MOVE fossero allontanati. All’epoca molti militanti rivoluzionari preferivano reagire alle aggressioni della polizia piuttosto che subirle… Così fecero i MOVE quando, nel 1978, la polizia di Philadelphia tentò una prima volta di sgomberarli: ci scappò il morto (un poliziotto), e molti MOVE furono sentenziati e... (continua)
Album “Fuck World Trade”
MOVE era una comune radicale costituitasi all’inizio degli anni 70 a Philadelphia.
I suoi aderenti erano un po’ fuori di coccia, ma non erano certo dei terroristi, anzi, professavano il ritorno nel continente africano (molti di loro, ma non tutti, erano afro-americani), il rispetto per la natura e gli animali, il rifiuto per la tecnologia… Certo, nel quartiere vittoriano del Powelton Village dove avevano eletto la loro sede, i vicini di casa non erano affatto contenti di quei ragazzi rumorosi e sudicioni, sicchè si rivolsero alle autorità perché i MOVE fossero allontanati. All’epoca molti militanti rivoluzionari preferivano reagire alle aggressioni della polizia piuttosto che subirle… Così fecero i MOVE quando, nel 1978, la polizia di Philadelphia tentò una prima volta di sgomberarli: ci scappò il morto (un poliziotto), e molti MOVE furono sentenziati e... (continua)
Philadelphia
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 5/8/2010 - 11:13
The American in Me
[1979]
Nell’EP “Avengers” e poi nell’omonima raccolta del 1983.
Scritta da Penelope Houston
Musica degli Avengers
Nell’EP “Avengers” e poi nell’omonima raccolta del 1983.
Scritta da Penelope Houston
Musica degli Avengers
It's the American in me that makes me watch the blood
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 5/8/2010 - 09:05
Rosanera
Version française – ROSANERA – Marco Valdo M.I. – 2010
Chanson italienne (Cosmais) – Rosanera – Davide Van De Sfroos – 2005
Rosanera est une guitare... Elle fait le tour du monde dans les bras d'artistes... On y rencontre Federico Garcia Lorca, le poète assassiné par les franquistes – le 19 août 1936, Django le Manouche et aussi, Woodie Guthrie et Bob Dylan, guitaristes et chanteurs étazuniens, sans doute, Fabrizio De André et d'autres encore....
Elle – comme tous les musiciens populaires – joue pour tous, sans distinction... Sauf, car son nom (Rose Noire) vient d'un trou noir dans sa carcasse, trou causé par une balle de révolver, sauf pour ceux qui tirent des balles dans les guitares et – on peut le supposer – accessoirement, dans les guitaristes. Pour ceux-là, elle refuse obstinément de jouer le moindre son.
Chanson italienne (Cosmais) – Rosanera – Davide Van De Sfroos – 2005
Rosanera est une guitare... Elle fait le tour du monde dans les bras d'artistes... On y rencontre Federico Garcia Lorca, le poète assassiné par les franquistes – le 19 août 1936, Django le Manouche et aussi, Woodie Guthrie et Bob Dylan, guitaristes et chanteurs étazuniens, sans doute, Fabrizio De André et d'autres encore....
Elle – comme tous les musiciens populaires – joue pour tous, sans distinction... Sauf, car son nom (Rose Noire) vient d'un trou noir dans sa carcasse, trou causé par une balle de révolver, sauf pour ceux qui tirent des balles dans les guitares et – on peut le supposer – accessoirement, dans les guitaristes. Pour ceux-là, elle refuse obstinément de jouer le moindre son.
ROSANERA
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/8/2010 - 21:04
Polizia, una razza da estinguere
Per quello che valgono le vostre azioni...
(continua)
(continua)
4/8/2010 - 15:31
Centomila disoccupati
[1978]
Album “La Corriera”
Testo trovato su La Musica de L’Altra Italia
“[…] e c'è già chi sorride pensando a una pace di piazze deserte e muri puliti, di silenzi endovena e consensi di tomba, di tecnici automi e poeti a gettoni […]”
Album “La Corriera”
Testo trovato su La Musica de L’Altra Italia
“[…] e c'è già chi sorride pensando a una pace di piazze deserte e muri puliti, di silenzi endovena e consensi di tomba, di tecnici automi e poeti a gettoni […]”
Centomila disoccupati
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 4/8/2010 - 11:47
×
Mi sembra paradossale che su un sito anarchico si sposino i più colossali falsi storici dell'Italia reazionaria. Tenete presente che il Regno d'Italia perseguitò spietatamente gli irredentisti fin che gli conveniva, ossia dal 1882 (entrata nella Triplice Alleanza) fino al 1914 (quando decise che sarebbe entrata in guerra contro l'alleato per ottenere dei vantaggi imperialistici, promessi dalle altre potenze con il Patto di Londra).