Lingua   
Lista semplice
Mostra filtri
Lingua
Percorso
Data

Prima del 2010-8-5

Rimuovi tutti i filtri
Downloadable! Video!

Benvenuti tra i rifiuti

Benvenuti tra i rifiuti
[1978]
Album “Suicidio”

Testo trovato qui
Quando cade la notte
(continua)
inviata da The Lone Ranger 5/8/2010 - 15:47
Video!

Il vestito vecchio e brutto

Il vestito vecchio e brutto
[1975]
Album “I falò di maggio”
Testo trovato qui

E pensare che ci sono ancora tanti sepolcri imbiancati, in doppiopetto o in tonaca, che vorrebbero rimettere le mani sull’utero delle donne, magari cancellando la 194 e sospingendole nuovamente verso l’aborto clandestino così tragicamente descritto in questa bella canzone di Sannucci…
E ho messo il vestito vecchio e brutto
(continua)
inviata da The Lone Ranger 5/8/2010 - 15:33

La morte comincia così

[1975]
Album “La luna e i falò”
Testo trovato qui
La morte comincia così
(continua)
inviata da The Lone Ranger 5/8/2010 - 14:52

Non è tempo...

Non è tempo...
[1975]
Testo e musica di Nadia Furlon e Mario Acquaviva
Album: Quarto Stato
Lyrics and music by Nadia Furlon and Mario Acquaviva
Album: Quarto Stato



"E' stato uno dei primi gruppi della Cooperativa L’Orchestra, l'etichetta musicale degli Stormy Six. Il loro disco, che prendeva il nome Quarto Stato, uscito nel 1975, ha avuto un certo ruolo nel campo della nuova musica politica, grazie alle numerose esibizioni, sostenute anche all’estero, soprattutto in Germania. Il disco era firmato dai due componenti del Quarto Stato, Nadia Furlon e Mario Acquaviva, che provenivano dalla Commissione Culturale del Movimento Studentesco, e si avvaleva del contributo di musicisti occasionalmente strappati al terreno jazzistico, Gaetano Liguori, Roberto Del Piano. C’erano alcuni pezzi che si elevavano sopra gli altri, Il brigante, Luca Marano (ripresi dalle tradizioni popolari del sud) e Non è tempo...... (continua)
Dedicata ad Antonino.
(continua)
inviata da adriana 5/8/2010 - 14:07
Downloadable! Video!

Il brigante

Il brigante
[1975]
Testo e musica di Nadia Furlon e Mario Acquaviva
Album: Quarto Stato
Lyrics and music by Nadia Furlon and Mario Acquaviva
Album: Quarto Stato



"E' stato uno dei primi gruppi della Cooperativa L’Orchestra, l'etichetta musicale degli Stormy Six. Il loro disco, che prendeva il nome Quarto Stato, uscito nel 1975, ha avuto un certo ruolo nel campo della nuova musica politica, grazie alle numerose esibizioni, sostenute anche all’estero, soprattutto in Germania. Il disco era firmato dai due componenti del Quarto Stato, Nadia Furlon e Mario Acquaviva, che provenivano dalla Commissione Culturale del Movimento Studentesco, e si avvaleva del contributo di musicisti occasionalmente strappati al terreno jazzistico, Gaetano Liguori, Roberto Del Piano. C’erano alcuni pezzi che si elevavano sopra gli altri, Il brigante, Luca Marano (ripresi dalle tradizioni popolari del sud) e Non è tempo...... (continua)
Dedicata ad Antonino.
(continua)
inviata da adriana 5/8/2010 - 13:54
Video!

Neda (You Will Not Defeat the People)

Neda (You Will Not Defeat the People)
[2009]

Teheran, 20 giugno 2009.
Le elezioni presidenziali in Iran hanno appena confermato il presidente uscente Ahmadinejād, ma l’opposizione e la comunità internazionale denunciano i pesanti brogli commessi. La gente, soprattutto giovani, scende in strada a protestare. Neda Salehi Agha-Soltan ha 27 anni ed è una studentessa in filosofia. Anche lei è in strada a protestare quando, lontano dagli scontri che si stanno verificando, viene colpita a morte da un proiettile sparatole da un basij, un membro dei gruppi paramilitari usati dai pasdaran, i guardiani della rivoluzione khomeinista, per reprimere il dissenso.
L’assassino verrà subito catturato dalla folla e identificato in Abbas Kargar Javid, un basij assai noto.
Le immagini di Neda che muore, con il bel viso coperto di sangue, fanno subito il giro del mondo.
Neda, che in persiano significa “voce”, è oggi il simbolo della voce del dissenso, sempre più soffocata dal regime fascio-clerico-militarista iraniano.
Neda was a young girl
(continua)
inviata da The Lone Ranger 5/8/2010 - 13:11
Downloadable! Video!

Mumia’s Song

Mumia’s Song
[2001]
Album “Mobilize”

Si vedano anche Mumia Abu-Jamal e Mumia Abu-Jamal Was Framed.
Arm in Arm - Fists held high
(continua)
inviata da The Lone Ranger 5/8/2010 - 12:40
Downloadable! Video!

Lager italiani

Storie diverse un'unica realtà
(continua)
inviata da adriana 5/8/2010 - 11:43
Downloadable! Video!

Operation MOVE

Operation MOVE
[2004]
Album “Fuck World Trade”

MOVE era una comune radicale costituitasi all’inizio degli anni 70 a Philadelphia.
I suoi aderenti erano un po’ fuori di coccia, ma non erano certo dei terroristi, anzi, professavano il ritorno nel continente africano (molti di loro, ma non tutti, erano afro-americani), il rispetto per la natura e gli animali, il rifiuto per la tecnologia… Certo, nel quartiere vittoriano del Powelton Village dove avevano eletto la loro sede, i vicini di casa non erano affatto contenti di quei ragazzi rumorosi e sudicioni, sicchè si rivolsero alle autorità perché i MOVE fossero allontanati. All’epoca molti militanti rivoluzionari preferivano reagire alle aggressioni della polizia piuttosto che subirle… Così fecero i MOVE quando, nel 1978, la polizia di Philadelphia tentò una prima volta di sgomberarli: ci scappò il morto (un poliziotto), e molti MOVE furono sentenziati e... (continua)
Philadelphia
(continua)
inviata da The Lone Ranger 5/8/2010 - 11:13
Downloadable! Video!

Attori inconsapevoli

La banca è gremita di formiche fuori dicembre è nero e malato
(continua)
inviata da adriana 5/8/2010 - 11:11
Downloadable! Video!

The American in Me

The American in Me
[1979]
Nell’EP “Avengers” e poi nell’omonima raccolta del 1983.
Scritta da Penelope Houston
Musica degli Avengers
It's the American in me that makes me watch the blood
(continua)
inviata da The Lone Ranger 5/8/2010 - 09:05
Downloadable! Video!

Polizia, una razza da estinguere

Polizia, una razza da estinguere
Per quello che valgono le vostre azioni...
(continua)
4/8/2010 - 15:31

Centomila disoccupati

Centomila disoccupati
[1978]
Album “La Corriera”

Testo trovato su La Musica de L’Altra Italia

“[…] e c'è già chi sorride pensando a una pace di piazze deserte e muri puliti, di silenzi endovena e consensi di tomba, di tecnici automi e poeti a gettoni […]”
Centomila disoccupati
(continua)
inviata da The Lone Ranger 4/8/2010 - 11:47

El xera lì

El xera lì
[1978]
Album “La Corriera”
Testo trovato su La Musica de L’Altra Italia
El xera lì tacà de mi el me parlava del so fiolo
(continua)
inviata da The Lone Ranger 4/8/2010 - 11:40

L'Astego

L'Astego
[1978]
Album “La Corriera”
Testo trovato su La Musica de L’Altra Italia

L’Astico è un torrente che scorre in provincia di Vicenza…
So 'ndà a dodes'ani so 'ndà
(continua)
inviata da The Lone Ranger 4/8/2010 - 11:34

Via via la polizia!

Via via la polizia!
[1970]
Dall’EP “Pinelli è stato ucciso”
Con Gualtiero Bertelli, Renzo Bonometto, Alberto D'Amico e Luisa Ronchini.
Testo trovato su Il Deposito
Che bella giornata
(continua)
inviata da The Lone Ranger 4/8/2010 - 10:57

L'aria

L'aria
[1977]
Album “L’aria”
Parole e musica di Alberto D'Amico.

Testo trovato su La Musica de L’Altra Italia



La Montecatini/Montedison di Porto Marghera e l’ICMESA di Seveso sono due dei simboli del disprezzo che il capitale ha per l’essere umano.
I capoccioni della Montedison ed Enichem, che negli anni 70 avevano consapevolmente condannato a morte centinaia di operai, esponendoli senza precauzioni alle esalazioni del cloruro vinile monomero, sono stati processati nel 2001 con imputazioni che andavano dalla strage, all’omicidio, alle lesioni plurime, al disastro colposo… Tutti assolti! Poi nel 2004, la Corte d’Appello ha rivisto quella vergognosa sentenza, ma le condanne sono state molto lievi (per omicidio colposo) e molte sono state dichiarate prescritte. Ai parenti delle vittime (almeno 157 morti), poche decine di migliaia di euro di “risarcimento”…

Il 10 luglio 1976 molti comuni della... (continua)
L'aria del celo
(continua)
inviata da The Lone Ranger 4/8/2010 - 10:21
Video!

La mia parte

La mia parte
Album: Libertaria

Testo: Maurizio Maggiani e Marco Rovelli
Musica: Marco Rovelli

La mia parte è ispirata a situazioni e personaggi del romanzo Il coraggio del pettirosso di Maurizio Maggiani, e il testo della canzone è stato “congedato” insieme all'autore del romanzo. La comunità a venire è una comunità fatta di singolarità, ognuna delle quali vuole “la mia parte di Dio, la mia parte di anarchia”.
“L'anarchia an se po' dir”, diceva un cavatore, echeggiando inconsapevolmente Cusano e i mistici della teologia negativa. Non si può dire l'anarchia, come non si può dire l'amore. (L'anarchia e l'amore. O l'anarchia è l'amore?). Sono cose che si fanno, e poi si tentano confusamente di raccontare. O, ancora meglio, di cantare.
La mia parte, ovvero il corpo amante. Anarchico e amante.
Nel giardino dei mirti un etiope parlava
(continua)
inviata da adriana 3/8/2010 - 15:38

La Ballade de Miguel

La Ballade de Miguel
Voici une canzone, una vera lamentazione, un attitu... comme on en fait en Sardaigne pour les morts... Afin qu'ils restent - au moins - dans la mémoire. On le verra dans la canzone, Miguel était un syndicaliste militant, un parmi les autres. Celui que la Camarde (elle s'écrit presque comme une camarade...) est venue chercher l'autre jour... Miguel était - et il le proclamait bien haut et bien souvent - un anar. On ne sait si, pour le monde c'est une gloire, mais pour nous, c'est un honneur.
Un ami part toujours trop tôt
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/8/2010 - 23:48
Downloadable!

Il nome di Maria Fresu

Il nome di Maria Fresu
Poesia di Andrea Zanzotto
Da "Idioma" (1986)
Musica di Richard Karpen - da Il Nome (1987), soprano: Judith Bettina


Maria Fresu aveva 24 anni ed era di Montespertoli, nel Chianti fiorentino. Assieme alla figlia Angela, di 3 anni, la mattina del 2 agosto 1980, alle ore 10,25, si trovava alla stazione di Bologna.

Maria Fresu fu l'unica vittima della strage fascista (appellativo che voleva essere cancellato dal "presidente della repubblica" Cossiga) il cui corpo non fu mai ritrovato; inizialmente si dubitò addirittura che non fosse tra le vittime. Invece si trovava, assieme alla figlia, talmente vicino al punto dello scoppio della bomba, che il suo corpo fu totalmente disintegrato. Non ne rimase niente; soltanto il nome. Nomina nuda tenemus.

Andrea Zanzotto scrisse, anni dopo, una poesia sul nome di Maria Fresu che volle rovesciare ogni cosa. Una poesia che sembra invece dirci che il... (continua)
E il nome di Maria Fresu
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 2/8/2010 - 23:39




hosted by inventati.org