Song for the Mavi Marmara
In 1948 they were driven out at the point of a machine gun
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 11/7/2010 - 19:01
Day After Tomorrow
Ne fa una bellissima versione anche Linda Thompson nell'album 'Versatile Heart' del 2007.
Luciano Atlantei 11/7/2010 - 12:26
Oh God
[2004]
Lyrics & Music by Neil Conway
Album: The Somethin' Family Album
"If you're more concerned with avoiding a bad afterlife than a bad reality, you got your priorities backwards. Give God a break".
Lyrics & Music by Neil Conway
Album: The Somethin' Family Album
"If you're more concerned with avoiding a bad afterlife than a bad reality, you got your priorities backwards. Give God a break".
Oh God bless the inventors of God –
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 11/7/2010 - 11:35
Hunting Season for George W. Bush
[2006]
Album: Beloveli
"Featuring George W. Bush.. this song goes out to anyone in the armed forces, or anyone that's lost someone in a conflict... Beat by ICBeats.. This is some real shit.."
Album: Beloveli
"Featuring George W. Bush.. this song goes out to anyone in the armed forces, or anyone that's lost someone in a conflict... Beat by ICBeats.. This is some real shit.."
Now look into my eyes and tell me the truth
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 11/7/2010 - 08:59
Percorsi:
George Walker Bush II
Gracias a la vida
FINLANDESE / FINNISH / FINLANDÉS [1] - Pentti Saaritsa / Arja Saijonmaa / Inti-Illimani
La versione finlandese di Pentti Saaritsa cantata sempre da Arja Saijonmaa assieme agli Inti Illimani.
Pentti Saaritsa's Finnish version, performed by Arja Saijonmaa with Inti-Illimani
La versión finlandés de Pentti Saaritsa, cantada por Arja Saijonmaa junto con Inti-Illimani
Pentti Saaritsan suomennos. Esitys: Arja Saijonmaa ja Inti Illimani
La finlandese Arja Saijonmaa, oltre ad essere una grande cantante, è ovviamente e totalmente bilingue: se la sua versione svedese di Gracias a la vida è giustamente celebrata anche per motivi storici, non meno bella è la sua versione nella sua lingua materna, sempre eseguita assieme agli Inti-Illimani. A questo contribuisce senz'altro la bellezza della lingua finlandese: credo che anche Violeta Parra stessa ne sarebbe rimasta colpita.
Arja Saijonmaa, a Finn,... (continua)
La versione finlandese di Pentti Saaritsa cantata sempre da Arja Saijonmaa assieme agli Inti Illimani.
Pentti Saaritsa's Finnish version, performed by Arja Saijonmaa with Inti-Illimani
La versión finlandés de Pentti Saaritsa, cantada por Arja Saijonmaa junto con Inti-Illimani
Pentti Saaritsan suomennos. Esitys: Arja Saijonmaa ja Inti Illimani
La finlandese Arja Saijonmaa, oltre ad essere una grande cantante, è ovviamente e totalmente bilingue: se la sua versione svedese di Gracias a la vida è giustamente celebrata anche per motivi storici, non meno bella è la sua versione nella sua lingua materna, sempre eseguita assieme agli Inti-Illimani. A questo contribuisce senz'altro la bellezza della lingua finlandese: credo che anche Violeta Parra stessa ne sarebbe rimasta colpita.
Arja Saijonmaa, a Finn,... (continua)
MITEN VOIN KYLLIN KIITTÄÄ
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/7/2010 - 00:57
El pueblo (Paseaba el pueblo sus banderas rojas)
11 luglio 2010
IL POPOLO (MOSTRAVA IL POPOLO LE SUE BANDIERE ROSSE)
(continua)
(continua)
11/7/2010 - 00:20
'U 5 di lugliu dû '60
Lorenzo Peritore
Sono l'autore della poesia "U 5 lugliu du 60" che si trova già in un mio libro dal titolo "Rimaniamo in rima" pubblicato a maggio del 2009 con la Casa Editrice A&B di Acireale. Mi piacerebbe che toglieste dalla poesia la voce "Anonimo" per inserire il mio nome e cognome : Lorenzo Peritore, via dei Carrubi 47 - 92027 Licata AG Indirizzo E-mail : lorenzoperitore@alice.it
Rinfraziandovi anticipatamente porgo distinti saluti
Rinfraziandovi anticipatamente porgo distinti saluti
10/7/2010 - 21:40
Pra não dizer que não falei das flores
Ho visto qualche indecisione nella traduzione proposta da Luigi. Se credete vi propongo questa, gà pronta da diversi anni. In particolare faccio notare che si tratta di una critica al movimento hippye, che pensava di cambiare le cose con manifestazioni (cordoes = cortei), quando Vandré invita invece a darsi da fare: questo il motivo vero della censura, perché istiga alla rivolta. Da brividi l'interpretazione al Festival della Canzone di Rio, quando fu esibita al pubblico per l'ultima volta. In seguito Geraldo Vandré fu arrestato e torturato e, quando liberato, non fu più lo stesso.
Camminando e cantando e seguendo la canzone
(continua)
(continua)
inviata da Antonio 10/7/2010 - 17:11
FatHead Fascist
[2004]
Lyrics and Music by Neil Conway
Album: The Somethin' Family Album
Lyrics and Music by Neil Conway
Album: The Somethin' Family Album
Fathead Fascist
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 10/7/2010 - 16:45
Percorsi:
CCG Antifà: Antifascismo militante
Bush Lies in Bed
[2005]
Lyrics and Music by Neil Conway
Album: The Somethin' Family Album
!I was doing a philosophy course on violence when I came up with this one. The "war on terror" does exactly the opposite of what it claims to do. Violence only causes more violence. Drop Bush not bombs".
Lyrics and Music by Neil Conway
Album: The Somethin' Family Album
!I was doing a philosophy course on violence when I came up with this one. The "war on terror" does exactly the opposite of what it claims to do. Violence only causes more violence. Drop Bush not bombs".
Bush lies in bed with Bin Laden
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 10/7/2010 - 12:31
Percorsi:
George Walker Bush II
Demain les kids
NoveluglioduemiladieciaNizzanonmisembramalequestatraduzioneahahahlamiaindoleèironicaedistruttrice
DOMANI I KIDS
(continua)
(continua)
inviata da Daniel Bellucci NoveluglioduemiladieciaNizzanonmisembramalequestatraduzioneahahahlamiaindoleèironicaedistruttrice 9/7/2010 - 23:10
Una ragione per vivere
Version française – UNE RAISON DE VIVRE – Marco Valdo M.I. – 2010
Chanson italienne – Una ragione per vivere – Ratti della Sabina
Voici un très ancien chant KURDE, tel que chanté par les Ratti della Sabina.
Tu sais, Marco Valdo M.I. mon ami, nous les ânes et moi en particulier, nous passons partout et spécialement, dans les pays montagneux. Nous en savons des choses du bout de nos petits sabots. Nous les ânes, nous connaissons les peuples des hommes et spécialement ceux des montagnes... Et nous savons bien des peuples qui rêvent, comme les Kurdes, comme nous, comme moi, de trouver la rose rouge de la liberté. Et nous savons aussi que d'autres peuples ne veulent pas voir fleurir cette fleur... Nous les ânes, nous savons que ces peuples oppresseurs ont grand tort et que d'opprimer un autre peuple ne grandit jamais une nation. Et la chanson a raison, un jour, un jour, peut-être demain déjà,... (continua)
Chanson italienne – Una ragione per vivere – Ratti della Sabina
Voici un très ancien chant KURDE, tel que chanté par les Ratti della Sabina.
Tu sais, Marco Valdo M.I. mon ami, nous les ânes et moi en particulier, nous passons partout et spécialement, dans les pays montagneux. Nous en savons des choses du bout de nos petits sabots. Nous les ânes, nous connaissons les peuples des hommes et spécialement ceux des montagnes... Et nous savons bien des peuples qui rêvent, comme les Kurdes, comme nous, comme moi, de trouver la rose rouge de la liberté. Et nous savons aussi que d'autres peuples ne veulent pas voir fleurir cette fleur... Nous les ânes, nous savons que ces peuples oppresseurs ont grand tort et que d'opprimer un autre peuple ne grandit jamais une nation. Et la chanson a raison, un jour, un jour, peut-être demain déjà,... (continua)
UNE RAISON DE VIVRE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/7/2010 - 22:47
Pardon, si vous avez mal à l'Espagne [Juillet 36]
Ora e sempre luglio!! (2010)
Entrait du film-documentaire "Un autre futur - L'Espagne Rouge et Noir" de Richard Prost
Entrait du film-documentaire "Un autre futur - L'Espagne Rouge et Noir" de Richard Prost
adriana 9/7/2010 - 12:52
Splenda il sole
2010
Brano inedito dall'album dal vivo "Rolling live"
In memoria di Alexander Langer (1946-1995). Mite resistente.
Costruttore di ponti di esistenza condivisa, visionario sognatore, leader politico spesosi con la parte debole del mondo. Massimo Priviero
“Vorrei raccontarvi di un uomo speciale, che ha ispirato questa canzone. Alexander Lager, altoatesino di origine ma vero cittadino del mondo, fu un leader dei Verdi italiani, fu un vero uomo di pace sempre schierato con la parte debole del mondo, fu ostinato ricercatore del bene che può esserci in ogni uomo. La sua visione, il suo modo di essere, le sue idee di convivenza, mi portarono da ragazzo ad immaginare quello che potreste chiamare tra molte virgolette un senso nell'impegno politico nel suo modo più nobile. La sua forza e la sua contemporanea fragilità, fino ad una tragica fine, mi diedero la bellissima illusione che in questo nostro... (continua)
Brano inedito dall'album dal vivo "Rolling live"
In memoria di Alexander Langer (1946-1995). Mite resistente.
Costruttore di ponti di esistenza condivisa, visionario sognatore, leader politico spesosi con la parte debole del mondo. Massimo Priviero
“Vorrei raccontarvi di un uomo speciale, che ha ispirato questa canzone. Alexander Lager, altoatesino di origine ma vero cittadino del mondo, fu un leader dei Verdi italiani, fu un vero uomo di pace sempre schierato con la parte debole del mondo, fu ostinato ricercatore del bene che può esserci in ogni uomo. La sua visione, il suo modo di essere, le sue idee di convivenza, mi portarono da ragazzo ad immaginare quello che potreste chiamare tra molte virgolette un senso nell'impegno politico nel suo modo più nobile. La sua forza e la sua contemporanea fragilità, fino ad una tragica fine, mi diedero la bellissima illusione che in questo nostro... (continua)
Splenda il sole per chi vive al buio ai lati di una città
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 9/7/2010 - 12:41
Percorsi:
Guerra alla Terra
Plava balada
Zdravo, Marija. :)
Mi dispiace, ma non posso essere d'accordo. Come dice Lorenzo, molte parti del testo non tornano.
Tito è morto nel 1980, mentre nella canzone viene detto che allo scoppiare della guerra (quindi 1991) "l'uomo in blu" riceve una promozione (na tvoje epolete sletele su zvezde dve, tri / i tad su dosli topovi...). Un altro riferimento chiaro al mestiere di poliziotto si ha alla fine, quando viene apertamente rimproverato: "sei stato addestrato per arrestarla, questa faccia, non per seguirne ordini e direttive" (Pa ti si skolovan da hapsis taj talog, a ne da pustas da ti izdaju nalog).
Per non parlare della seconda versione, ancora più esplicita, dove dice chiaramente "Noi tutti ragazzini, tu già nell'annuario della scuola di polizia" (Mi svi lole, ti vec u almanahu pandurske skole).
Infine vorrei sottolineare che per quanto Balasevic sia stato, nel corso degli anni, discontinuo... (continua)
Mi dispiace, ma non posso essere d'accordo. Come dice Lorenzo, molte parti del testo non tornano.
Tito è morto nel 1980, mentre nella canzone viene detto che allo scoppiare della guerra (quindi 1991) "l'uomo in blu" riceve una promozione (na tvoje epolete sletele su zvezde dve, tri / i tad su dosli topovi...). Un altro riferimento chiaro al mestiere di poliziotto si ha alla fine, quando viene apertamente rimproverato: "sei stato addestrato per arrestarla, questa faccia, non per seguirne ordini e direttive" (Pa ti si skolovan da hapsis taj talog, a ne da pustas da ti izdaju nalog).
Per non parlare della seconda versione, ancora più esplicita, dove dice chiaramente "Noi tutti ragazzini, tu già nell'annuario della scuola di polizia" (Mi svi lole, ti vec u almanahu pandurske skole).
Infine vorrei sottolineare che per quanto Balasevic sia stato, nel corso degli anni, discontinuo... (continua)
Filip Stefanović 8/7/2010 - 20:16
Cinquant'anni e non sentirli. Il 7 luglio 2010, a 50 anni dalla rivolta contro il governo fascista di Tambroni, non è cambiato niente. Stavolta si massacrano dei sinistrati di un terremoto: stessa polizia, stesso stato fascista E la canzone ha dovuto essere aggiornata.
Riccardo Venturi 8/7/2010 - 11:32
Forgotten Terrorists
[2005]
Lyrics & Music by Radley Mason
Album: Riot Soundtrack
Another song dedicated to the ongoing conspiracy that surrounds the events of September the 11th.
Lyrics & Music by Radley Mason
Album: Riot Soundtrack
Another song dedicated to the ongoing conspiracy that surrounds the events of September the 11th.
United we stand..
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 8/7/2010 - 08:12
Percorsi:
11 settembre: terrorismo a New York
Pane arance e fortuna
Andrea Parodi : "Soldati"
La guerra e la lotta per l'affermazione dei sogni
di Salvatore Esposito
Ascolti collegati
Andrea Parodi
Le piscine di Fecchio
Ascanio Celestini
Parole Sante
AAVV
Corpo di guerra
AAVV
Danni collaterali
Ned Ludd
Lavoro e dignità
Ned Ludd
A zero ore
Musicisti:
Andrea Parodi: Voce e chitarra
Jono Manson: Voce in Pane, Arance e Fortuna
Michael Perry: Basso
John Shepp: batteria, telecaster
Bocephus King: slide, omnicordo
Mary Ancheta: organo hammond b3
Aldo Guarisco: Chitarra
Aaron Chapman: "saw"
Giselle: Cori
Claudio Lolli: voce in Per Non Sentirsi Soli
Bob Mitchell: sassofoni
Laura Federe: voce in Sussurri e Grida
Flaviano Braga: fisarmonica in Sussurri e Grida
Luca Mirti: Cori "stones"
Samantha Parton: voce in Rosa
Massimiliano Larocca: voce in Rosa
Bocephus King: campane e voce in Rosa
Marino Severini:voce in Rosa
Claudia... (continua)
DonQuijote82 7/7/2010 - 20:30
Primavera di Praga
Chanson italienne – Primavera di Praga – Francesco Guccini – 1970
PRINTEMPS DE PRAGUE est une chanson de Francesco Guccini qui fut écrite et chantée deux ans après l'événement qu'elle rapporte. Une chanson en mémoire du jeune militant communiste tchèque Jan Palach. Oui, mon ami Lucien l'âne, et sans doute pourras-tu le confirmer, toi qui passes les frontières humaines sans que nul ne s'en aperçoive et qui fut à Prague en ces temps-là... Oui, on peut être communiste et partisan de la liberté, oui, on pouvait être communiste et résistant à l'intérieur de l'URSS, de la Chine (et aujourd'hui encore), de la Yougoslavie, de Cuba... On peut être communiste et pour cette raison précisément, être désespéré par le régime imposé par le Parti Communiste, par un État communiste, par un régime communiste et être désespéré car ce régime est purement et simplement un régime capitaliste d’État et n'a donc... (continua)
PRINTEMPS DE PRAGUE est une chanson de Francesco Guccini qui fut écrite et chantée deux ans après l'événement qu'elle rapporte. Une chanson en mémoire du jeune militant communiste tchèque Jan Palach. Oui, mon ami Lucien l'âne, et sans doute pourras-tu le confirmer, toi qui passes les frontières humaines sans que nul ne s'en aperçoive et qui fut à Prague en ces temps-là... Oui, on peut être communiste et partisan de la liberté, oui, on pouvait être communiste et résistant à l'intérieur de l'URSS, de la Chine (et aujourd'hui encore), de la Yougoslavie, de Cuba... On peut être communiste et pour cette raison précisément, être désespéré par le régime imposé par le Parti Communiste, par un État communiste, par un régime communiste et être désespéré car ce régime est purement et simplement un régime capitaliste d’État et n'a donc... (continua)
PRINTEMPS DE PRAGUE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 7/7/2010 - 16:14
Todo cambia
Ho scoperto da poco Mercedes Sosa. Le sue canzoni ti conquistano al primo ascolto come questa amara riflesione che todo cambia.
Ascolto ripetutamente,con commozione, "Alfonsina y el mar". Grazie per le traduzioni
Ascolto ripetutamente,con commozione, "Alfonsina y el mar". Grazie per le traduzioni
Giulio 7/7/2010 - 10:08
False parole
Chanson italienne – False parole – Radici nel Cemento – 1996
FAUSSES PAROLES
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 7/7/2010 - 09:23
Sul ponte di Perati bandiera nera
anonimo
Quest anno sono andato a quota 731 . Per gli albanesi vorrei proporre di mettere in condizioni migliori la strada che porta in queste colline magari l ultimo tratto. Poi sarebbe interessante se a Clisoura qualquno facesse un servizio migliore di trasporto per quelli che non sono in gruppo.La gente e accogliente e non ci sono problemi di nessun tipo.
Poi la visita a Spi Camerate ti porta 70 anni indietro nel tempo ed e emmozionante.Le case sono rimaste identiche di allora .
Vale la pena visitare il luogo.
Penso che anche questi ragazzi avrebbero fatto le vacanze sia in Grecia che in Italia se fossero vivi sia gli uni che gli altri.
Poi la visita a Spi Camerate ti porta 70 anni indietro nel tempo ed e emmozionante.Le case sono rimaste identiche di allora .
Vale la pena visitare il luogo.
Penso che anche questi ragazzi avrebbero fatto le vacanze sia in Grecia che in Italia se fossero vivi sia gli uni che gli altri.
denis 6/7/2010 - 16:12
Primavera di Paga
A dire il vero non siamo in primavera, ma già in estate; ma per questo signore e questa signora qua sotto, è sempre primavera. Germogliano come piante velenose sulle vite dei lavoratori.
Se n'è accorto bene il nostro Riccardo Scocciante, dopo un lungo ecorroborante preoccupante silenzio. Fra accordi, Pomigliani, padronati sempre più arroganti e ottusi, bugie, governi delinquenziali, morti quotidiani sul lavoro, è arrivata anche questa estate. Che non ha proprio nulla della primavera. Lo Scocciante, allora, ha pensato di sottolineare il tutto con una vecchia e celebre canzone di Francesco Guccini, Primavera di Praga. È bastato togliere una "r". Aggiunge Riccardo Scocciante: e se si ricominciasse un pochino con un bello scontro sociale duro, serio, senza sconti?
Se n'è accorto bene il nostro Riccardo Scocciante, dopo un lungo e
Di antichi pasti il frigo svuotato
(continua)
(continua)
5/7/2010 - 22:17
Non aspettar San Giorgio
Version française – ON NE PEUT ATTENDRE – Marco Valdo M.I. – 2010
Chanson italienne – Non aspettar San Giorgio – Dario Fo – 1969
Chanson italienne – Non aspettar San Giorgio – Dario Fo – 1969
ON NE PEUT ATTENDRE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/7/2010 - 21:15
She's Coming Home
[2005]
Lyrics and Music by David James
Album: Live At Woodland Park
"Here's a story that's true too: Mother of twins shipped off to war, coming home!"
Lyrics and Music by David James
Album: Live At Woodland Park
"Here's a story that's true too: Mother of twins shipped off to war, coming home!"
Walkin' on a spring day singin' out a sunshine song
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 5/7/2010 - 08:20
Stay The Course
[2005]
Lyrics and Music by David James
Album: Live At Woodland Park
"This song inspired by.. George A. Custer, George W. Bush, John Lennon and my Frustration.... and the Pain, suffering that goes with it".
Lyrics and Music by David James
Album: Live At Woodland Park
"This song inspired by.. George A. Custer, George W. Bush, John Lennon and my Frustration.... and the Pain, suffering that goes with it".
The waves of change
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 5/7/2010 - 08:15
La guerra dei mutandoni
Chanson italienne – La guerra dei mutandoni – Gabriele Baldoni.
Mon cher Lucien l'âne mon ami, il y a eu dans l'Histoire des milliers, des millions de guerres et j'avais d'ailleurs évoqué cette affaire dans une de mes canzones : La Guerre de Cent mille ans, qui de fait est centrale quand il s'agit de parler de guerre. En voici une nouvelle de guerre; elle est assez particulière. Elle vient bien après la Guerre des Boutons de Louis Pergault, dont Yves Robert a fait un film que tu connais sans doute, une belle histoire, cette guerre des boutons ( de culottes, notamment) et assez rabelaisienne. Celle-ci ; elle s'intitule LA GUERRE DES GRANDES CULOTTES. C'est une chanson enfantine...Elle n'a pas la même tonalité, dans sa version chantée (voir la video jointe) que dans le texte... Et à dire vrai, je préfère de loin, le texte.
Oh, dit Lucien l'âne en se dandinant, il faut se méfier des chansons... (continua)
Mon cher Lucien l'âne mon ami, il y a eu dans l'Histoire des milliers, des millions de guerres et j'avais d'ailleurs évoqué cette affaire dans une de mes canzones : La Guerre de Cent mille ans, qui de fait est centrale quand il s'agit de parler de guerre. En voici une nouvelle de guerre; elle est assez particulière. Elle vient bien après la Guerre des Boutons de Louis Pergault, dont Yves Robert a fait un film que tu connais sans doute, une belle histoire, cette guerre des boutons ( de culottes, notamment) et assez rabelaisienne. Celle-ci ; elle s'intitule LA GUERRE DES GRANDES CULOTTES. C'est une chanson enfantine...Elle n'a pas la même tonalité, dans sa version chantée (voir la video jointe) que dans le texte... Et à dire vrai, je préfère de loin, le texte.
Oh, dit Lucien l'âne en se dandinant, il faut se méfier des chansons... (continua)
LA GUERRE DES GRANDES CULOTTES
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/7/2010 - 22:40
Borders Are
(2010)
"Fear is the cause of separation...". Paura, origine di ogni divisione. Un verso da Borders Are, brano scaricabile in rete, accompagnato da un videoclip molto esplicativo, che anticipa la pubblicazione a settembre di Imperfect Harmonies, secondo album in studio di Serj Tankian, cantante della metal band californiana System Of A Down.
Repubblica
"Fear is the cause of separation...". Paura, origine di ogni divisione. Un verso da Borders Are, brano scaricabile in rete, accompagnato da un videoclip molto esplicativo, che anticipa la pubblicazione a settembre di Imperfect Harmonies, secondo album in studio di Serj Tankian, cantante della metal band californiana System Of A Down.
Repubblica
Never let you go
(continua)
(continua)
4/7/2010 - 16:40
The Useless Eaters
[2006]
Lyrics & Music by Keith Whalley
Album: Keith's Righteous Indignation
"State Of The World
A world we create.... "
Lyrics & Music by Keith Whalley
Album: Keith's Righteous Indignation
"State Of The World
A world we create.... "
The Useless Eaters (and The New World "Order" of "Our" Society)
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 4/7/2010 - 13:08
I've Come for Your Children
[2008]
Lyrics & Music by Keith Whalley
Album: Dead Nation
Lyrics & Music by Keith Whalley
Album: Dead Nation
I've come for your children
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 4/7/2010 - 11:38
Qana II
[2006]
Lyrics & Music by Keith Whalley
Album: Keith's Righteous Indignation
Another event to be brushed under the carpet: The death of innocent children in Qana - Murdered in the name of 'Democracy'
Lyrics & Music by Keith Whalley
Album: Keith's Righteous Indignation
Another event to be brushed under the carpet: The death of innocent children in Qana - Murdered in the name of 'Democracy'
Another dismembered, fractured child's body dragged from your screens, and out of view.
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 4/7/2010 - 08:45
Police Crimes
[1982]
Album: Jonestown Aloha!
Album: Jonestown Aloha!
The stairs in cop offices
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 4/7/2010 - 08:36
Dead Nation
[2008]
Lyrics & Music by Keith Whalley
Album: Dead Nation
Lyrics & Music by Keith Whalley
Album: Dead Nation
War's a-coming, cold killing machine
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 4/7/2010 - 08:33
Anti-Klan (Part One)
[1983]
Album: Kill From The Heart
Album: Kill From The Heart
I see that you're a policeman
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 4/7/2010 - 08:26
Appello
Chanson italienne – Appello – Alberto Cesa
BASTA
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/7/2010 - 22:41
Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
A las barricadas - Marco Rovelli e Davide Giromini
Festival Sociale delle Culture Antifasciste di Bologna.
Festival Sociale delle Culture Antifasciste di Bologna.
adriana 3/7/2010 - 20:11
The Unknown Soldier
...i Doors....infiniti melodici poeti...vivranno per sempre...
Vez 2/7/2010 - 13:54
Die Kinder von Izieu
non ho ascoltato la canzone,ma ho visto ieri sera il programma di minoli,non conoscevo questa altra tragedia,mai piu' mai piu'.....
2/7/2010 - 09:35
Marcinelle
anonimo
[1956]
Testo di anonimo
Musica: sull'aria di "Sul ponte di Perati"
Canzoni correlate:
8 Agosto '56 - Marcinelle dei Kalàscima
Marcinelle
Marcinelle dei Terra e anima
Marcinelle dei Servi disobbedienti
La ragazza e la miniera di Francesco De Gregori
Mangia el carbon e tira l'ultim fiaa di Ivan Della Mea
Lu trenu di lu suli di Otello Profazio
L'opinione pubblica belga ignorava, o forse preferiva ignorare, la portata del fenomeno migratorio italiano, e lo sfruttamento a cui questi uomini venivano sottoposti, ma la morte di 262 persone a Marcinelle (sobborgo operaio di Charleroi, miniera di carbone Bois de Cazier, pozzo Saint Charles) non permise più di fingere ignorare il problema. La tragedia fu provocata nella corsa di risalita alla superficie da una gabbia, cui è stato malamente agganciato un carrello pieno di materiale di scavo. La gabbia, sbattendo contro le pareti del pozzo,... (continua)
Testo di anonimo
Musica: sull'aria di "Sul ponte di Perati"
Canzoni correlate:
8 Agosto '56 - Marcinelle dei Kalàscima
Marcinelle
Marcinelle dei Terra e anima
Marcinelle dei Servi disobbedienti
La ragazza e la miniera di Francesco De Gregori
Mangia el carbon e tira l'ultim fiaa di Ivan Della Mea
Lu trenu di lu suli di Otello Profazio
L'opinione pubblica belga ignorava, o forse preferiva ignorare, la portata del fenomeno migratorio italiano, e lo sfruttamento a cui questi uomini venivano sottoposti, ma la morte di 262 persone a Marcinelle (sobborgo operaio di Charleroi, miniera di carbone Bois de Cazier, pozzo Saint Charles) non permise più di fingere ignorare il problema. La tragedia fu provocata nella corsa di risalita alla superficie da una gabbia, cui è stato malamente agganciato un carrello pieno di materiale di scavo. La gabbia, sbattendo contro le pareti del pozzo,... (continua)
Laggiù nel borinage la terra è nera
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 2/7/2010 - 08:12
Minatori non partite
anonimo
[anni '50]
Testo e musica di anonimo
"…Vista quindi la refrattarietà dei belgi a scendere in miniera, il governo belga ricorse, come in passato, ma questa volta in maniera più massiccia, al reclutamento di lavoratori stranieri... Vista anche l'impossibilità a stringere patti col governo polacco, si rivolse all'Italia, ansiosa di trovare una valvola di sfogo per i milioni di giovani disoccupati e attirata dalla possibilità di avere un accesso privilegiato all'acquisto del carbone belga...
Il 20 giugno 1946 vennero siglati a Roma degli accordi, sottoforma di un protocollo, con cui il
governo italiano si impegnava a fornire ogni settimana 2.000 giovani sotto i 35 anni alle miniere belghe. Il reclutamento, ufficialmente, avvenne attraverso manifesti affissi presso le Camere del lavoro e gli uffici di collocamento, ma ufficiosamente le industrie minerarie inviavano dei loro agenti per selezionare... (continua)
Testo e musica di anonimo
"…Vista quindi la refrattarietà dei belgi a scendere in miniera, il governo belga ricorse, come in passato, ma questa volta in maniera più massiccia, al reclutamento di lavoratori stranieri... Vista anche l'impossibilità a stringere patti col governo polacco, si rivolse all'Italia, ansiosa di trovare una valvola di sfogo per i milioni di giovani disoccupati e attirata dalla possibilità di avere un accesso privilegiato all'acquisto del carbone belga...
Il 20 giugno 1946 vennero siglati a Roma degli accordi, sottoforma di un protocollo, con cui il
governo italiano si impegnava a fornire ogni settimana 2.000 giovani sotto i 35 anni alle miniere belghe. Il reclutamento, ufficialmente, avvenne attraverso manifesti affissi presso le Camere del lavoro e gli uffici di collocamento, ma ufficiosamente le industrie minerarie inviavano dei loro agenti per selezionare... (continua)
Minatori non partite
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 2/7/2010 - 08:05
Beans in My Ears
Beans in My Ears is a song created and sung by protest singer, Len Chandler. It became a hit single when covered by The Serendipity Singers, reaching #30 in June, 1964. Doctors protested that many children were actually putting beans in their ears and so it was banned in some places such as Boston. It was also covered by Lonnie Donegan in 1964.
The insistent chorus goes
The song was covered by Pete Seeger in his 1966 album Dangerous Songs!?. Seeger's version satirically attacked Lyndon B. Johnson's involvement in the Vietnam War. In addition to Chandler's original lyrics, Seeger sang that "Mrs. Jay's little son Alby" had "beans in his ears", which, as the lyrics imply, ensures that a person does not hear what is said to them. To those opposed to continuing the Vietnam War, the phrase suggested that "Alby Jay", a loose pronunciation of Johnson's nickname "LBJ", did not listen to anti-war protests as he too had "beans in his ears".
Wikipedia
The insistent chorus goes
My mommy said not to put beans in my ears, beans in my ears, beans in my ears.
The song was covered by Pete Seeger in his 1966 album Dangerous Songs!?. Seeger's version satirically attacked Lyndon B. Johnson's involvement in the Vietnam War. In addition to Chandler's original lyrics, Seeger sang that "Mrs. Jay's little son Alby" had "beans in his ears", which, as the lyrics imply, ensures that a person does not hear what is said to them. To those opposed to continuing the Vietnam War, the phrase suggested that "Alby Jay", a loose pronunciation of Johnson's nickname "LBJ", did not listen to anti-war protests as he too had "beans in his ears".
Wikipedia
My mommy said not to put beans in my ears
(continua)
(continua)
2/7/2010 - 00:14
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Lyrics and Music by David Rovics
Album: Ten New Songs
I had friends on several of those boats, including the Mavi Marmara. Just when the most cynical of leftists thinks Israel can't possibly do something even more outrageous than the last outrage, they go and do it. They massacred unarmed activists trying to bring basic necessities in to help alleviate the suffering of a besieged, hungry population. Read Kevin Neish's firsthand account of the raid on the ship.