Send Me to the 'Lectric Chair
Judge you wanna hear my plea, before you open up your court
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 4/5/2010 - 12:40
Green, Green Grass of Home
[1964]
Album “Live on the Road” (1966)
Il più grande successo del songwriter di Nashville Claude "Curly" Putman Jr. e una delle più belle interpretazioni di Porter Wagoner, “il tipo smilzo dalle pianure dell'ovest", uno dei giganti della country music.
La canzone fu in seguito proposta da moltissimi artisti tra cui Joan Baez, Elvis Presley, Johnny Darrell, Gram Parsons, Jerry Lee Lewis, Johnny Cash, Merle Haggard, Bobby Bare, Joe Tex e Tom Jones.
Un uomo ritorna alla sua casa d’infanzia, che ha lasciato molto tempo prima. I suoi familiari sono lì ad accoglierlo. Anche la sua amata Mary gli corre incontro sorridente ad abbracciarlo. Tutto sprigiona amore e pace. L’uomo rivede i luoghi e le cose a lui care, come il vecchio albero dove era solito arrampicarsi… Com’è bello accarezzare la verde, verde erba di casa.
Improvvisamente l’uomo si sveglia. Era un sogno. Non è tra i suoi cari, a... (continua)
Album “Live on the Road” (1966)
Il più grande successo del songwriter di Nashville Claude "Curly" Putman Jr. e una delle più belle interpretazioni di Porter Wagoner, “il tipo smilzo dalle pianure dell'ovest", uno dei giganti della country music.
La canzone fu in seguito proposta da moltissimi artisti tra cui Joan Baez, Elvis Presley, Johnny Darrell, Gram Parsons, Jerry Lee Lewis, Johnny Cash, Merle Haggard, Bobby Bare, Joe Tex e Tom Jones.
Un uomo ritorna alla sua casa d’infanzia, che ha lasciato molto tempo prima. I suoi familiari sono lì ad accoglierlo. Anche la sua amata Mary gli corre incontro sorridente ad abbracciarlo. Tutto sprigiona amore e pace. L’uomo rivede i luoghi e le cose a lui care, come il vecchio albero dove era solito arrampicarsi… Com’è bello accarezzare la verde, verde erba di casa.
Improvvisamente l’uomo si sveglia. Era un sogno. Non è tra i suoi cari, a... (continua)
The old home town looks the same
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 4/5/2010 - 11:15
Kurdistan
[1992]
Album “Mad World Blues”
Quando Saddam Hussein era un amico ed alleato dell’Occidente, un figlio di puttana (“Ma il nostro figlio di puttana”, come ebbe a dire un funzionario della CIA) indispensabile agli americani per tenere sotto scacco l’Iran di Khomeini. Così l’Iraq fu inondato di armi di ogni tipo, convenzionali, chimiche e batteriologiche, per miliardi di dollari, e questo flusso ininterrotto non si arrestò nemmeno quando Alì il Chimico (Ali Hassan Abd al-Majid al-Tikritieh, ministro dell'interno e capo dei servizi segreti di Saddam Hussein) usò i gas contro i villaggi kurdi, come ad Halabja, dove l’aviazione irachena vomitò sui civili bombe al gas mostarda, al nervino, al sarin, al tabun e al VX causando 15.000 vittime in pochi minuti.
Album “Mad World Blues”
Quando Saddam Hussein era un amico ed alleato dell’Occidente, un figlio di puttana (“Ma il nostro figlio di puttana”, come ebbe a dire un funzionario della CIA) indispensabile agli americani per tenere sotto scacco l’Iran di Khomeini. Così l’Iraq fu inondato di armi di ogni tipo, convenzionali, chimiche e batteriologiche, per miliardi di dollari, e questo flusso ininterrotto non si arrestò nemmeno quando Alì il Chimico (Ali Hassan Abd al-Majid al-Tikritieh, ministro dell'interno e capo dei servizi segreti di Saddam Hussein) usò i gas contro i villaggi kurdi, come ad Halabja, dove l’aviazione irachena vomitò sui civili bombe al gas mostarda, al nervino, al sarin, al tabun e al VX causando 15.000 vittime in pochi minuti.
Kurdistan, Kurdistan
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 4/5/2010 - 09:50
Percorsi:
Dal Kurdistan
Some Fool Made a Soldier of Me
[1962]
Album “New Frontier”
Written by Jerry Fuller
Album “New Frontier”
Written by Jerry Fuller
I remember when I was a barefooted boy
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 4/5/2010 - 09:07
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Army (Dream Song)
[1990]
Album “Orb”
Words and music by Todd Menton
Album “Orb”
Words and music by Todd Menton
In my dream I'm suddenly in the army
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 4/5/2010 - 08:33
Good Christian Soldier
"Good Christian Soldier" non è di Kristofferson. La scrissero due leggende della country music, Bobby Bare e Billy Joe Shaver. Quest'ultimo la incise anche nel 1973 nel suo primo album "Old Five and Dimers Like Me"...
Giusto comunque attribuirla a Kristofferson che la incise per primo, però sarebbe giusto cambiare i credits...
Giusto comunque attribuirla a Kristofferson che la incise per primo, però sarebbe giusto cambiare i credits...
The Lone Ranger 4/5/2010 - 08:08
È crollato il comunismo anche in Italia
[2009]
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (continua)
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (continua)
Eh no compagno, cioè, anche come è stato approvato dalla mozione del...della riunione del 25 aprile, i giovani comunisti si sono espressi chiaramente nella direzione di una riforma...comunque come anche avevamo discusso con i compagni di Gallarate, che quel giorno lì, se non è...se non fosse stato per l'intervento diciamo della controparte amendoliana, se non avessimo avuto tutta una discussione tra [sfuma nella musica]
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 4/5/2010 - 02:54
Resistenza e Libertà
[2007]
Testo e musica di Ivan Della Mea
(sulla musica di Nostro amor la crescerà)
Il testo di una delle ultime canzoni scritte da Ivan e dedicate alla Resistenza che, quando era ancora inedita, suonò al festival Fino al Cuore della Rivolta, nel 2007. Quando il 3 agosto 2009 abbiamo dedicato un concerto alla memoria di Ivan Della Mea, abbiamo pensato che nessun titolo poteva meglio rappresentare di Resistenza e Libertà il senso di un'amicizia e di un ideale a cui dedicare una intera vita. Ivan è un maestro, un amico, un compagno vero che ci manca e mancherà enormemente. [AdR, dall'opuscolo offerto in occasione di Fino al Cuore della Rivolta, 25 aprile 2010].
Testo e musica di Ivan Della Mea
(sulla musica di Nostro amor la crescerà)
Il testo di una delle ultime canzoni scritte da Ivan e dedicate alla Resistenza che, quando era ancora inedita, suonò al festival Fino al Cuore della Rivolta, nel 2007. Quando il 3 agosto 2009 abbiamo dedicato un concerto alla memoria di Ivan Della Mea, abbiamo pensato che nessun titolo poteva meglio rappresentare di Resistenza e Libertà il senso di un'amicizia e di un ideale a cui dedicare una intera vita. Ivan è un maestro, un amico, un compagno vero che ci manca e mancherà enormemente. [AdR, dall'opuscolo offerto in occasione di Fino al Cuore della Rivolta, 25 aprile 2010].
Nel mio tempo, nei miei anni
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 4/5/2010 - 02:14
L'inceneritore di Selvapiana
[2009]
Testo: Suonatori Terra Terra
Musica: Tradizionale messicana
"Sette volte più grande. Non è la promessa farlocca di una pomata miracolosa, ma la minaccia concreta di una giunta di centro-sinistra. Sette volte più grande sarà l'inceneritore; la scena del delitto Pontassieve (Firenze). Terrore e sconcerto! Poi, per fortuna, il sindaco ci ha rassicurati -in un'assemblea cittadina- sull'inoffensività del termovalorizzatore (leggi pure inceneritore) con argomenti scientifici, testualmente citati: 1. Anche i suoi figli vivono a Pontassieve, figuriamoci se farebbe mai qualcosa che li può danneggiare; 2. Anche lui, come noi (?!) non ci capisce niente su queste tabelle che indicano l'aumento di nanoparticelle...buffe, no? 3. Sì, ci sarà un po' più di traffico, tipo qualche decimigliaia di TIR al giorno, ma insomma, sempre meglio che vivere sui Viali a Firenze... Così abbiamo scritto questo... (continua)
Testo: Suonatori Terra Terra
Musica: Tradizionale messicana
"Sette volte più grande. Non è la promessa farlocca di una pomata miracolosa, ma la minaccia concreta di una giunta di centro-sinistra. Sette volte più grande sarà l'inceneritore; la scena del delitto Pontassieve (Firenze). Terrore e sconcerto! Poi, per fortuna, il sindaco ci ha rassicurati -in un'assemblea cittadina- sull'inoffensività del termovalorizzatore (leggi pure inceneritore) con argomenti scientifici, testualmente citati: 1. Anche i suoi figli vivono a Pontassieve, figuriamoci se farebbe mai qualcosa che li può danneggiare; 2. Anche lui, come noi (?!) non ci capisce niente su queste tabelle che indicano l'aumento di nanoparticelle...buffe, no? 3. Sì, ci sarà un po' più di traffico, tipo qualche decimigliaia di TIR al giorno, ma insomma, sempre meglio che vivere sui Viali a Firenze... Così abbiamo scritto questo... (continua)
Cari concittadini con il nuovo inceneritore
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 4/5/2010 - 01:03
Ballata di comunismo fine
[2009]
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (continua)
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (continua)
E l'uomo delle stelle si fermò a guardare
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 4/5/2010 - 00:30
Poveri noi
[2009]
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (continua)
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (continua)
È lecito affermare, che con l'inizio degli anni '80, il volume di affari delle multinazionali rappresenterà circa ¼ della produzione mondiale non comunista. È quindi evidente che le multinazionali si presentano come un importante veicolo di progresso che sta alterando i rapporti sociali in tema di valori, gli schemi comportamentali in misura tale da contribuire efficacemente a diminuire le barriere comunicative tra i popoli, e a proporsi quindi come un importante fattore di stabilizzazione dell'ordine mondiale.
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 3/5/2010 - 22:30
Gotcha
[1982]
Lato B del singolo Sheepfarming in the Falklands, poi inclusa nell'album "Best Before 1984" del 1986.
Questa canzone è un elenco di tutti i più tipici ingredienti degli anni bui del thatcherismo, nella cui ombra crebbero anche i fascisti del British National Party.... "Argie", "spik", "dago", "wok", "gook", "paki bum", "thieving arab"... sono tutte espressioni spregiative in slang, spesso nate in ambiente militare, con cui nel Regno Unito i razzisti designano i non britannici – nell'ordine - gli argentini, gli ispanici, gli italiani o i latinoamericani, i negri, i filippini e gli asiatici in genere, i pachistani (letteralmente "pachistani rottinculo"), gli arabi (sempre ladroni)... Noi italiani siamo pure dei "dago gimp", cioè qualcosa tipo impotenti o depravati, e "greasy pimp", cioè papponi impomatati... ma ce n'è pure per il "prog arsehole" (buco di culo sinistrorso), per il "commie... (continua)
Lato B del singolo Sheepfarming in the Falklands, poi inclusa nell'album "Best Before 1984" del 1986.
Questa canzone è un elenco di tutti i più tipici ingredienti degli anni bui del thatcherismo, nella cui ombra crebbero anche i fascisti del British National Party.... "Argie", "spik", "dago", "wok", "gook", "paki bum", "thieving arab"... sono tutte espressioni spregiative in slang, spesso nate in ambiente militare, con cui nel Regno Unito i razzisti designano i non britannici – nell'ordine - gli argentini, gli ispanici, gli italiani o i latinoamericani, i negri, i filippini e gli asiatici in genere, i pachistani (letteralmente "pachistani rottinculo"), gli arabi (sempre ladroni)... Noi italiani siamo pure dei "dago gimp", cioè qualcosa tipo impotenti o depravati, e "greasy pimp", cioè papponi impomatati... ma ce n'è pure per il "prog arsehole" (buco di culo sinistrorso), per il "commie... (continua)
Gotcha, you Argie bastard, gotcha, you fucking spik,
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 3/5/2010 - 22:10
Ερωτικό τραγούδι (Παλικαρού - Παλικαρού)
Sul giornale greco "To Vima" (La Tribuna) del 1° Maggio, si legge che, in Germania, una simpatica scrittrice, storica e matematica di nome Leonora Zeelingk (o Zeelig ?), stancatasi delle ingiurie che i suoi connazionali mandano alla Grecia a causa della Geld (cioè i ghelli, i schei, le palanche, le svanziche) che bisogna prestarle per tirarla fuori dal buco, ha lanciato la proposta che ogni europeo versi alla Grecia 5 centesimi ogni volta che abbia bisogno di usare una parola greca o venuta dalla Grecia. Vorrebbe fare capire che il debito della Grecia verso l'Europa è sì madornale, ma anche quello dell'Europa verso la Grecia è piuttosto consistente... Solamente per queste righe dovrei già versare 25 centesimi, se ho contato bene.
Gian Piero Testa 3/5/2010 - 17:42
Tu non puoi (discorso alla umanità)
Testo e musica di Arpa Davide
Lyrics and music by Arpa Davide
Lyrics and music by Arpa Davide
Luci suoni e ombre
(continua)
(continua)
inviata da Arpa Davide 3/5/2010 - 17:35
Era una notte che pioveva (La sentinella)
anonimo
Questo il mio piccolo contributo al vostro sito (... bravissimi, c'è bisogno di chi ha la coscienza volta a sensibilizzare il mondo ai temi della PACE ...)!
Ho trovato per caso il vostro sito che parla di PACE e soprattutto di PACE attraverso la musica. Io sono un funzionario del Ministero dell'Interno con la passione della musica e, in occasione dell'istituzione del Consiglio mondiale per il Perdono, la Riconciliazione e la Giustizia (ARA PACIS, Roma 21 aprile 2010) ho scritto una canzone il cui CD è stato distribuito in omaggio anche i 12 Saggi membri del Consiglio (i dodici Testimoni del Perdono: Ali Abu Awad, Robi Damelin, Ginn Fourie, Eva Mozes Kor, Francisco Galan Bermudez Sanchez, Shukrije Gashi, Michael Lapsley, Le Ly Hayslip, Svetlana Kijevcanin, Ron Kovic, Jesus Tecù Osorio, Jean-Paul Samputu). La canzone si intitola "Orel and Maria" raggiungibile al link Youtube (http://www.youtube.com/watch?v=VzveRZCj0J8).(Breve... (continua)
Ho trovato per caso il vostro sito che parla di PACE e soprattutto di PACE attraverso la musica. Io sono un funzionario del Ministero dell'Interno con la passione della musica e, in occasione dell'istituzione del Consiglio mondiale per il Perdono, la Riconciliazione e la Giustizia (ARA PACIS, Roma 21 aprile 2010) ho scritto una canzone il cui CD è stato distribuito in omaggio anche i 12 Saggi membri del Consiglio (i dodici Testimoni del Perdono: Ali Abu Awad, Robi Damelin, Ginn Fourie, Eva Mozes Kor, Francisco Galan Bermudez Sanchez, Shukrije Gashi, Michael Lapsley, Le Ly Hayslip, Svetlana Kijevcanin, Ron Kovic, Jesus Tecù Osorio, Jean-Paul Samputu). La canzone si intitola "Orel and Maria" raggiungibile al link Youtube (http://www.youtube.com/watch?v=VzveRZCj0J8).(Breve... (continua)
Angelo Casto 3/5/2010 - 15:31
The Terror Time (I Like to Settle in the Wintertime)
[1964]
Album “The Travelling People”, ultima puntata delle “BBC Radio Ballads 1957-1964”, con Charles Parker e Peggy Seeger.
Una canzone dedicata alla discriminazione e al pregiudizio di cui sono vittime, nella perfida Albione come in tutto il mondo, gli “zingari”.
Interpretata anche da altri artisti, come Archie Fisher e Iain MacKintosh
“This song from the last of Ewan MacColl's radio ballads, 'The Travelling People', a programme that dealt with the culture and the living conditions of Britain's gypsies, didikais and tinkers, the ordinary people's ignorance of their ways and the shameful intolerance that is shown them. It was one of the most successful of the radio ballads and was the only one which used traditional as well as revival singers. It also had one of the most shocking endings of any radio programme when the Birmingham Councillor, Harry Wottan, J.P., suggested his ultimate solution to Britain's nomad problem: 'There is nothing left for it but to exterminate them,' he said.”
(nota da MySongBook)
Album “The Travelling People”, ultima puntata delle “BBC Radio Ballads 1957-1964”, con Charles Parker e Peggy Seeger.
Una canzone dedicata alla discriminazione e al pregiudizio di cui sono vittime, nella perfida Albione come in tutto il mondo, gli “zingari”.
Interpretata anche da altri artisti, come Archie Fisher e Iain MacKintosh
“This song from the last of Ewan MacColl's radio ballads, 'The Travelling People', a programme that dealt with the culture and the living conditions of Britain's gypsies, didikais and tinkers, the ordinary people's ignorance of their ways and the shameful intolerance that is shown them. It was one of the most successful of the radio ballads and was the only one which used traditional as well as revival singers. It also had one of the most shocking endings of any radio programme when the Birmingham Councillor, Harry Wottan, J.P., suggested his ultimate solution to Britain's nomad problem: 'There is nothing left for it but to exterminate them,' he said.”
(nota da MySongBook)
I like to settle in the wintertime
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 3/5/2010 - 14:25
The Meeting At Peterloo
anonimo
[1819?]
Brano che consta di diverse esecuzioni. Mi limito a citare quella di Mark Dowding e Chris Harvey in “Manchester Ballads” (1983), una raccolta curata da Harry Boardman e Roy Palmer per conto del Manchester Education Committee.
Testo trovato su Mudcat Café
Come spiegato nell’introduzione a The Nottingham Captain di Roy Bailey, dopo la fine delle guerre napoleoniche i sudditi del Regno Unito – che pure era uscito vittorioso dalla guerra – non se la passavano affatto bene. Alle devastazioni portate dalla guerra si aggiunse subito una terribile crisi occupazionale ed economica, aggravata da alcune criminali misure protezionistiche assunte dal governo che impedirono l’acquisto all’estero di generi alimentari di prima necessità a più basso costo e che determinarono un’impennata dei prezzi sul mercato interno. La gente che aveva combattuto e sofferto in 12 anni ininterrotti di guerra... (continua)
Brano che consta di diverse esecuzioni. Mi limito a citare quella di Mark Dowding e Chris Harvey in “Manchester Ballads” (1983), una raccolta curata da Harry Boardman e Roy Palmer per conto del Manchester Education Committee.
Testo trovato su Mudcat Café
Come spiegato nell’introduzione a The Nottingham Captain di Roy Bailey, dopo la fine delle guerre napoleoniche i sudditi del Regno Unito – che pure era uscito vittorioso dalla guerra – non se la passavano affatto bene. Alle devastazioni portate dalla guerra si aggiunse subito una terribile crisi occupazionale ed economica, aggravata da alcune criminali misure protezionistiche assunte dal governo che impedirono l’acquisto all’estero di generi alimentari di prima necessità a più basso costo e che determinarono un’impennata dei prezzi sul mercato interno. La gente che aveva combattuto e sofferto in 12 anni ininterrotti di guerra... (continua)
Come lend an ear of pity while I my tale do tell.
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 3/5/2010 - 13:36
Percorsi:
Le guerre napoleoniche
L'odio
[2009]
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (continua)
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (continua)
L'odio lava i nostri cuori dalle foglie morte
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 3/5/2010 - 12:43
Basta figa
[2009]
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (continua)
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (continua)
Quindici minuti di celebrità e poi ascoltare il vento
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 3/5/2010 - 11:39
Il pornoattore
DA "Angeli e ribelli" live a Radio Sherwood (PD)
Una canzone molto ironica sul lavoro
Una canzone molto ironica sul lavoro
Allora ho pensato di scrivere una canzone che parlasse del mondo del lavoro oggi cioé di quella flessibilità, sempre fregatura per chi la flessibilità la vive dalla parte del contraente debole, cioé dalla parte del lavoratore, sempre utile, sempre generosa per chi invece la utilizza naturalmente per i contratti a termine, i Co.Co.Co. di un tempo, i contratti a progetto, ma non solo ma anche quell'insegnamento che ci hanno dato in questi anni, che per essere flessibili e adatti al mondo del lavoro bisogna cambiare 6 o 7 lavori nella vita mediamente. Che se già consideriamo che magari ci si laurea a 35 anni, non si fa in tempo a cambiarli 6-7 lavori prima di arrivare alla pensione, pensione poi per modo di dire, prima di arrivare alla vecchiaia. Allora abbiamo raccontato la storia di un ragaz... (continua)
inviata da DonQuijote82 3/5/2010 - 11:16
Tagliate i cavi
[2009]
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (continua)
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (continua)
Musicisti affetti da sindrome borghese anni novanta
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 3/5/2010 - 11:15
The Deserter From Kent
anonimo
[XIX sec.?]
Canzone raccolta dalla voce di tal Mr Kemp, Elstead, Surrey, intorno al 1907.
Contenuta in “The Penguin Book of English Folk Songs”, a cura di Ralph Vaughan Williams e A.L. Lloyd, Penguin Books, 1959.
Testo trovato su Mudcat Café
Un disertore in fuga viene venduto ai suoi inseguitori da un tipo incontrato in un pub… Morale della canzone: coloro che per guadagno mettono nei guai il prossimo andrebbero tutti appesi.
Canzone raccolta dalla voce di tal Mr Kemp, Elstead, Surrey, intorno al 1907.
Contenuta in “The Penguin Book of English Folk Songs”, a cura di Ralph Vaughan Williams e A.L. Lloyd, Penguin Books, 1959.
Testo trovato su Mudcat Café
Un disertore in fuga viene venduto ai suoi inseguitori da un tipo incontrato in un pub… Morale della canzone: coloro che per guadagno mettono nei guai il prossimo andrebbero tutti appesi.
Come all you young fellows, give an ear to my song;
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 3/5/2010 - 09:44
Percorsi:
Disertori
Did You Like The Battle, Sir?
[1972]
Album “Away From The Sand”, with Bev Pegg & Friends (1975)
Written by John Richards and Bev Pegg
Album “Away From The Sand”, with Bev Pegg & Friends (1975)
Written by John Richards and Bev Pegg
Did you like the battle sir? I hope you beat them well
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 3/5/2010 - 09:12
The Deserter
[197?]
Questa canzone di John Richards, presente nel suo unico album solista, “Behind The Lines” del 2001, è forse più nota nelle esecuzioni dei Fairport Convention e di Simon Nicol, anche lui nei Fairport e poi nell’Albion Band. E non si tratta dell’omonima canzone, The Deserter, che i Fairport inclusero nel loro album “Liege & Lief” del 1969…
Questa canzone di John Richards, presente nel suo unico album solista, “Behind The Lines” del 2001, è forse più nota nelle esecuzioni dei Fairport Convention e di Simon Nicol, anche lui nei Fairport e poi nell’Albion Band. E non si tratta dell’omonima canzone, The Deserter, che i Fairport inclusero nel loro album “Liege & Lief” del 1969…
Here I stand in a land that isn't my own
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 3/5/2010 - 09:01
Percorsi:
Disertori
Con Società dello spettacolo inizia la pubblicazione integrale delle Ballate di Fine Comunismo di Davide Giromini. Ricevuti finalmente i testi direttamente dall'autore, siamo in grado di proporre a tutti questo piccolo, enorme album del cantautore e fisarmonicista di Carrara. Solo una parola: fondamentale, in questi pessimi frangenti.
Riccardo Venturi 3/5/2010 - 03:59
Società dello spettacolo
[2009]
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (continua)
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (continua)
Ci potrete un giorno ritrovare qua
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 3/5/2010 - 01:50
Nestor Makhno
Version française – NESTOR MAKHNO – Marco Valdo M.I. – 2010
Chanson italienne – Nestor Makhno – Apuamater Indiesfolk – Davide Giromini - 2007
Davide Giromini et ses Apuamater ont dédié cette chanson durant le concert du 7 décembre 2007 au Théâtre des Animosi, aux anarchistes de Carrare. À propos de Nestor Makhno nous renvoyons évidemment à la Makhnovscina; maintenant quelques mots à propos de cette chanson (peut-être l'esquisse d'une chanson plus longue que Davide prépare ? Qui le sait !)
Certes, même comme elle est, une typique « chanson flash » girominienne. La première strophe présente la lutte de Makhno, la guerre contre les armées blanches de Dénikine et contre les bolchéviques ("...qui voulaient chasser d'Ukraine à jamais tous les tyrans"), les conditions terribles. Dans la seconde, l'exil du général blanc Dénikine, à Paris, débauché. David est habitué à ce genre de composition,... (continua)
Chanson italienne – Nestor Makhno – Apuamater Indiesfolk – Davide Giromini - 2007
Davide Giromini et ses Apuamater ont dédié cette chanson durant le concert du 7 décembre 2007 au Théâtre des Animosi, aux anarchistes de Carrare. À propos de Nestor Makhno nous renvoyons évidemment à la Makhnovscina; maintenant quelques mots à propos de cette chanson (peut-être l'esquisse d'une chanson plus longue que Davide prépare ? Qui le sait !)
Certes, même comme elle est, une typique « chanson flash » girominienne. La première strophe présente la lutte de Makhno, la guerre contre les armées blanches de Dénikine et contre les bolchéviques ("...qui voulaient chasser d'Ukraine à jamais tous les tyrans"), les conditions terribles. Dans la seconde, l'exil du général blanc Dénikine, à Paris, débauché. David est habitué à ce genre de composition,... (continua)
NESTOR MAKHNO
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/5/2010 - 22:05
Feccia di città
[2010]
Testo/Lyrics: Malasuerte Fi*sud
Album: Infamily Day
Il nuovo album del gruppo militante fiorentino Malasuerte Fi*sud ha un titolo che è un gioco di parole. I giochi di parole sono spesso fatti per confondere le idee, ma non in questo caso: gli infami dei "family day", delle morali, della repressione selvaggia, del lavoro "flessibile" e di quant'altro. L'album, registrato nel marzo 2010 al CPA Firenze Sud, è stato ufficialmente presentato dai Malasuerte al concerto del 1° maggio allo Spazio Occupato "K100" (Camilo Cienfuegos) di Campi Bisenzio. [RV]
Testo/Lyrics: Malasuerte Fi*sud
Album: Infamily Day
Il nuovo album del gruppo militante fiorentino Malasuerte Fi*sud ha un titolo che è un gioco di parole. I giochi di parole sono spesso fatti per confondere le idee, ma non in questo caso: gli infami dei "family day", delle morali, della repressione selvaggia, del lavoro "flessibile" e di quant'altro. L'album, registrato nel marzo 2010 al CPA Firenze Sud, è stato ufficialmente presentato dai Malasuerte al concerto del 1° maggio allo Spazio Occupato "K100" (Camilo Cienfuegos) di Campi Bisenzio. [RV]
Feccia di città che sempre lotterà
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 2/5/2010 - 21:04
Infamily Day
[2010]
Testo/Lyrics: Malasuerte Fi*sud
Album: Infamily Day
Il nuovo album del gruppo militante fiorentino Malasuerte Fi*sud ha un titolo che è un gioco di parole. I giochi di parole sono spesso fatti per confondere le idee, ma non in questo caso: gli infami dei "family day", delle morali, della repressione selvaggia, del lavoro "flessibile" e di quant'altro. L'album, registrato nel marzo 2010 al CPA Firenze Sud, è stato ufficialmente presentato dai Malasuerte al concerto del 1° maggio allo Spazio Occupato "K100" (Camilo Cienfuegos) di Campi Bisenzio. [RV]
Testo/Lyrics: Malasuerte Fi*sud
Album: Infamily Day
Il nuovo album del gruppo militante fiorentino Malasuerte Fi*sud ha un titolo che è un gioco di parole. I giochi di parole sono spesso fatti per confondere le idee, ma non in questo caso: gli infami dei "family day", delle morali, della repressione selvaggia, del lavoro "flessibile" e di quant'altro. L'album, registrato nel marzo 2010 al CPA Firenze Sud, è stato ufficialmente presentato dai Malasuerte al concerto del 1° maggio allo Spazio Occupato "K100" (Camilo Cienfuegos) di Campi Bisenzio. [RV]
Han bruciato gente in piazza solamente fino a ieri
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 2/5/2010 - 20:35
Poor' Italia
D'après la version italienne de Gian-Piero Testa d'une chanson en lombard de Davide Van De Sfroos – 1995
Si j'ai bien compris la note de Gian-Piero Testa, cette chanson au moment où elle a été écrite (vers 1995), visait les représentants de la Démocratie Chrétienne qui tenaient le pouvoir depuis des décennies. Les choses devaient changer, des « nouveaux » devaient arriver pour faire du « nouveau ». Et de fait, il y a eu du nouveau, ce fut Silvio B. (Meno male...) et la Lega du Nord. Pour du nouveau, ce fut du neuf. À bien y repenser, Lampedusa a raison de faire dire à Tancrède : « Il faut que tout change pour que tout reste pareil » (« Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi!" ) et donc plus exactement : « Si l'on veut que tout reste en l'état, il faut que tout change ». De fait, on a changé les marionnettes, mais la pièce est toujours la même.
Cette phrase de... (continua)
Si j'ai bien compris la note de Gian-Piero Testa, cette chanson au moment où elle a été écrite (vers 1995), visait les représentants de la Démocratie Chrétienne qui tenaient le pouvoir depuis des décennies. Les choses devaient changer, des « nouveaux » devaient arriver pour faire du « nouveau ». Et de fait, il y a eu du nouveau, ce fut Silvio B. (Meno male...) et la Lega du Nord. Pour du nouveau, ce fut du neuf. À bien y repenser, Lampedusa a raison de faire dire à Tancrède : « Il faut que tout change pour que tout reste pareil » (« Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi!" ) et donc plus exactement : « Si l'on veut que tout reste en l'état, il faut que tout change ». De fait, on a changé les marionnettes, mais la pièce est toujours la même.
Cette phrase de... (continua)
PAUVR' ITALIE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/5/2010 - 18:43
L'Internationale
Nella versione Yiddish, in caratteri ebraici, dell'Internazionale ci sono purtroppo molti errori di battitura. Se volete, ve li correggo.
Paul Gybels
Docente di Lingua, Letteratura e Cultura Yiddish
Istituto degli Studi Ebraici
Università degli Studi di Anversa (Belgio)
paul.gybels@ua.ac.be
(Paul Gybels)
Paul Gybels
Docente di Lingua, Letteratura e Cultura Yiddish
Istituto degli Studi Ebraici
Università degli Studi di Anversa (Belgio)
paul.gybels@ua.ac.be
(Paul Gybels)
Naturalmente, Paul, la tua offerta è graditissima. Per inviare la versione corretta [utilizzare direttamente il sito oppure scrivere a antiwarsongs@gmail.com inviando un file .doc allegato. Grazie ancora per la collaborazione davvero preziosa! [CCG/AWS Staff]
2/5/2010 - 13:59
Miss Sarajevo
Oggi ho riascoltato Miss Sarajevo e la trovo un capolavoro capace di commuovermi.
La fusione tra due generi musicali così distanti trova in questa canzone, a mio avviso, una sintesi perfetta.
Al di là del testo, le due melodie si intrecciano come la prosaicità del vissuto, del quotidiano, caratterizzate da un ritornello ciclico, si contrappongono alla liricità dell'esistenza, al canto di vita che compendia la nostra essenza, il nostro io metatemporale.
È meglio parlare di dualità, non di contrapposizione, dualità che si potrebbe sintetizzare in un simbolo, il Tao.
La fusione tra due generi musicali così distanti trova in questa canzone, a mio avviso, una sintesi perfetta.
Al di là del testo, le due melodie si intrecciano come la prosaicità del vissuto, del quotidiano, caratterizzate da un ritornello ciclico, si contrappongono alla liricità dell'esistenza, al canto di vita che compendia la nostra essenza, il nostro io metatemporale.
È meglio parlare di dualità, non di contrapposizione, dualità che si potrebbe sintetizzare in un simbolo, il Tao.
Giovanni Fabbris 2/5/2010 - 04:18
Nagasaki Is Yesterday's Dog-End
[1984]
Album "Best Before 1984"
Album "Best Before 1984"
ATTENTION. Piss to the parties, the politicians. The pratt-stud men and their slaughter games.
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 1/5/2010 - 22:20
Figlio ImPastato d'amore
La matri di Pippinu
Umberto Santino, fondatore nonché direttore del Centro di Documentazione Giuseppe Impastato, ha scritto nel 1979 una splendida poesia in morte di Giuseppe Impastato, intitolata "La matri di Pippinu". La poesia, in lingua siciliana, non ha bisogno di traduzione. In ogni caso è proposta anche in italiano dal Centro di Documentazione Giuseppe Impastato, che, fra l'altro, ha fatto proprie poesie scritte da Peppino e da altri su di lui
Chistu 'un è me figghiu.
Chisti 'un su li so manu
chista 'unn è la so facci.
'Sti quattru pizzudda di carni 'un li fici iu.
Me figghiu era la vuci
chi gridava 'nta chiazza
eru lu rasolu ammulatu
di lo so paroli
Era la rabbia,
era l'amuri chi vulìa nasciri,
chi vulìa crisciri.
Chistu era me figghiu
quannu era vivu,
quannu luttava cu tutti:
mafiusi, fascisti,
omini di panza
ca 'un vannu mancu un sordu,
patri... (continua)
Umberto Santino, fondatore nonché direttore del Centro di Documentazione Giuseppe Impastato, ha scritto nel 1979 una splendida poesia in morte di Giuseppe Impastato, intitolata "La matri di Pippinu". La poesia, in lingua siciliana, non ha bisogno di traduzione. In ogni caso è proposta anche in italiano dal Centro di Documentazione Giuseppe Impastato, che, fra l'altro, ha fatto proprie poesie scritte da Peppino e da altri su di lui
Chistu 'un è me figghiu.
Chisti 'un su li so manu
chista 'unn è la so facci.
'Sti quattru pizzudda di carni 'un li fici iu.
Me figghiu era la vuci
chi gridava 'nta chiazza
eru lu rasolu ammulatu
di lo so paroli
Era la rabbia,
era l'amuri chi vulìa nasciri,
chi vulìa crisciri.
Chistu era me figghiu
quannu era vivu,
quannu luttava cu tutti:
mafiusi, fascisti,
omini di panza
ca 'un vannu mancu un sordu,
patri... (continua)
giorgio 1/5/2010 - 21:00
Il negazionista
Version française – LE NÉGATIONNISTE – Marco Valdo M.I. – 2010
Chanson italienne – Il negazionista – Luigi Mariano
Nous vivons dans un monde renversé, où la vérité est malmenée et renversée par ceux qui gouvernent le monde et conditionnent de façon déterminante les esprits des plus faibles qui ratifient à leur corps défendant les folies des chefs et leurs mensonges.
C'est une bien extraordinaire chanson que celle-ci, mon ami Lucien l'âne. Car, vois-tu, elle énumère un certain nombre de vérités fausses. Son refrain, sa ritournelle, ce qui la fait tourner tout au long, c'est « Çà n'existe pas, çà n'existe pas », c'est la chanson du négationniste. Le négationniste est un être assez bizarre : de deux choses l'une, soit il est vraiment fou, soit il est menteur volontaire; évidemment, il peut également être l'un et l'autre.. On ne sait trop. Mais avant d'aller plus loin, deux mots de la ritournelle;... (continua)
Chanson italienne – Il negazionista – Luigi Mariano
Nous vivons dans un monde renversé, où la vérité est malmenée et renversée par ceux qui gouvernent le monde et conditionnent de façon déterminante les esprits des plus faibles qui ratifient à leur corps défendant les folies des chefs et leurs mensonges.
C'est une bien extraordinaire chanson que celle-ci, mon ami Lucien l'âne. Car, vois-tu, elle énumère un certain nombre de vérités fausses. Son refrain, sa ritournelle, ce qui la fait tourner tout au long, c'est « Çà n'existe pas, çà n'existe pas », c'est la chanson du négationniste. Le négationniste est un être assez bizarre : de deux choses l'une, soit il est vraiment fou, soit il est menteur volontaire; évidemment, il peut également être l'un et l'autre.. On ne sait trop. Mais avant d'aller plus loin, deux mots de la ritournelle;... (continua)
LE NÉGATIONNISTE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/5/2010 - 17:59
Cumandantes
[2006]
Album "Animu"
Canzone dedicata ai soldati vittime dell'uranio impoverito e, in particolare, al cagliaritano Valery Melis, caporalmaggiore dell'esercito, morto nel 2004 a causa del linfoma di Hodgkin, una patologia contratta da molti militari, italiani e stranieri, dopo aver preso parte a missioni effettuate in zone di guerra (anche se le chiamano "missioni di pace") in cui si è fatto ricorso a munizioni arricchite con "depleted uranium" per renderle più performanti e perforanti.
L'avvelenamento dovuto alle micropolveri contenenti uranio impoverito è noto da noi come "Sindrome dei Balcani". I morti italiani sono stati finora 45, tutti militari che negli anni 90 sono stati impegnati in missioni nell'ex-Jugoslavia ma anche in Somalia, ma gli ammalati sono almeno 10 volte tanti. L'esercito ed il governo hanno per molti anni ignorato la questione, ma nel 2006 i risultati di una commissione... (continua)
Album "Animu"
Canzone dedicata ai soldati vittime dell'uranio impoverito e, in particolare, al cagliaritano Valery Melis, caporalmaggiore dell'esercito, morto nel 2004 a causa del linfoma di Hodgkin, una patologia contratta da molti militari, italiani e stranieri, dopo aver preso parte a missioni effettuate in zone di guerra (anche se le chiamano "missioni di pace") in cui si è fatto ricorso a munizioni arricchite con "depleted uranium" per renderle più performanti e perforanti.
L'avvelenamento dovuto alle micropolveri contenenti uranio impoverito è noto da noi come "Sindrome dei Balcani". I morti italiani sono stati finora 45, tutti militari che negli anni 90 sono stati impegnati in missioni nell'ex-Jugoslavia ma anche in Somalia, ma gli ammalati sono almeno 10 volte tanti. L'esercito ed il governo hanno per molti anni ignorato la questione, ma nel 2006 i risultati di una commissione... (continua)
Cumandantes vestios a parada sun allineaos
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 1/5/2010 - 17:17
Supper's Ready
è la perfezione fatta musica..Incredibile,magica,unica..La mia canzone preferita della storia della musica..Non ho parole per descrivere cosa provo ogni volta che la ascolto..Mi vengono sempre i brividi nell'ascoltare l'ultima parte..È entrata direttamente nella mia anima e non è mai più uscita..
Can't you feel our souls ignite,
Sheddind ever-changing colours,in the darkness of the fading night..
Can't you feel our souls ignite,
Sheddind ever-changing colours,in the darkness of the fading night..
CRISTAN 1/5/2010 - 13:42
Chi lassi quannu mori?
anonimo
Chi lassi quannu mori?
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 1/5/2010 - 09:35
Guvernu 'talianu
anonimo
Otello E. Profazio
Album: L'Italia cantata dal Sud [1969]
Un altro dei motivi fondamentali di protesta contro il governo italiano nel periodo immediatamente successivo all'unità, fu l'estensione all'intero territorio nazionale del sistema fiscale piemontese lento, vessatorio e irrazionale. Abituato a tasse assai più leggere e più razionalmente riscosse e distribuite, il popolo siciliano reagì come poté... e non solo con le canzoni...
Interpretata anche dalla MondOrchestra
Album: L'Italia cantata dal Sud [1969]
Un altro dei motivi fondamentali di protesta contro il governo italiano nel periodo immediatamente successivo all'unità, fu l'estensione all'intero territorio nazionale del sistema fiscale piemontese lento, vessatorio e irrazionale. Abituato a tasse assai più leggere e più razionalmente riscosse e distribuite, il popolo siciliano reagì come poté... e non solo con le canzoni...
Interpretata anche dalla MondOrchestra
Guvernu 'talianu si veru buttanu
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 1/5/2010 - 09:10
Rino Gaetano: Nun te Reggae più
[1978]
Rino Gaetano
Album: NunTeReggaePiù
Il testo più esplicito e diretto di Rino dà il titolo all'album uscito nel 1978.
"Nuntereggaepiù" è un brillante catalogo dei personaggi che invadono radio, televisioni e giornali. Clamorosa la coincidenza con quello che succederà nel 1981, quando la magistratura scopre la lista degli affiliati alla P2 di Licio Gelli, loggia massonica in cui compaiono alcuni nomi citati nella filastrocca di Rino.
A dispetto del titolo, nel brano non c'è un briciolo di reggae. Il titolo gioca sull'assonanza fra il genere musicale giamaicano e la coniugazione romanesca del verbo reggere.
Come già era accaduto in "Mio fratello è figlio unico", il finale è dissonante rispetto al tema trattato, con l'introduzione di una frase d'amore:
" E allora amore mio ti amo
Che bella sei
Vali per sei
Ci giurerei. "
È uno sfottò come un altro per dire: "Vabbè, visto... (continua)
Rino Gaetano
Album: NunTeReggaePiù
Il testo più esplicito e diretto di Rino dà il titolo all'album uscito nel 1978.
"Nuntereggaepiù" è un brillante catalogo dei personaggi che invadono radio, televisioni e giornali. Clamorosa la coincidenza con quello che succederà nel 1981, quando la magistratura scopre la lista degli affiliati alla P2 di Licio Gelli, loggia massonica in cui compaiono alcuni nomi citati nella filastrocca di Rino.
A dispetto del titolo, nel brano non c'è un briciolo di reggae. Il titolo gioca sull'assonanza fra il genere musicale giamaicano e la coniugazione romanesca del verbo reggere.
Come già era accaduto in "Mio fratello è figlio unico", il finale è dissonante rispetto al tema trattato, con l'introduzione di una frase d'amore:
" E allora amore mio ti amo
Che bella sei
Vali per sei
Ci giurerei. "
È uno sfottò come un altro per dire: "Vabbè, visto... (continua)
Abbasso e Alè (nun te reggae più)
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 1/5/2010 - 08:57
Ripetutamente
da "Curre curre guagliò" (1993)
feat. Suoni Mudù
poi in NA99 10° (2001)
Tutta la parte finale parla di guerra e di terrorismo di stato.
tra l'altro "Coi soldi della mafia si comperano i voti
fanno gli sciacalli dopo i terremoti" non vi ricorda nulla di MOLTO recente? La storia si ripete, ripetutamente.
feat. Suoni Mudù
poi in NA99 10° (2001)
Tutta la parte finale parla di guerra e di terrorismo di stato.
tra l'altro "Coi soldi della mafia si comperano i voti
fanno gli sciacalli dopo i terremoti" non vi ricorda nulla di MOLTO recente? La storia si ripete, ripetutamente.
La vita moderna ti stressa
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 30/4/2010 - 19:15
Percorsi:
Piazza Fontana e altre Stragi di Stato
The War Game
[1953]
Tune: “O Charlie, O Charlie”, traditional.
Il testo è incluso nel volume “The Essential Ewan MacColl Songbook: sixty years of songmaking” (1998), ma non so se la canzone sia mai stata incisa su disco.
Tune: “O Charlie, O Charlie”, traditional.
Il testo è incluso nel volume “The Essential Ewan MacColl Songbook: sixty years of songmaking” (1998), ma non so se la canzone sia mai stata incisa su disco.
O Johnnie, O Johnnie, just listen to what I say,
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 30/4/2010 - 14:08
Una "canzoncina" di un giovane cantautore salentino, Luigi Mariano. Salentino come Alessio Lega. Si intitola Il negazionista, e ci parla di una cosina assai di moda adesso. Neghiamo tutto, ma sì: fa figo, provoca appelli sulla "libertà di espressione" e quant'altro. Peccato che gli oggetti di tutti i negazionismi non la abbiano mai troppo amata, la libertà di espressione.
Riccardo Venturi 30/4/2010 - 13:59
The People Will Be Free
[2005]
Album “Peace And Freedom”
Album “Peace And Freedom”
When nobody owns the land and nobody claims the sea
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 30/4/2010 - 13:22
Only Doing Their Job
[1984]
Album “Items of News” (1986)
Tune: “The Chapter of Kings”, traditional.
Quante volte, in guerra come in pace, gli uomini in divisa, gli sgherri del Potere hanno cercato di giustificare le loro nefandezze e i loro assassinii con la frase: “Ho solo obbedito agli ordini”?
E quante volte in virtù del fatto di aver fatto soltanto il loro sporco “lavoro” sono andati impuniti o, anzi, sono stati premiati e hanno fatto carriera?
Album “Items of News” (1986)
Tune: “The Chapter of Kings”, traditional.
Quante volte, in guerra come in pace, gli uomini in divisa, gli sgherri del Potere hanno cercato di giustificare le loro nefandezze e i loro assassinii con la frase: “Ho solo obbedito agli ordini”?
E quante volte in virtù del fatto di aver fatto soltanto il loro sporco “lavoro” sono andati impuniti o, anzi, sono stati premiati e hanno fatto carriera?
If there's anyone there has a moment to spare
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 30/4/2010 - 13:07
La Garaventa
Sono stato insegnante istruttore tecnico sulla Garaventa dal 1963 alla fine, ed è stato il periodo più esaltante della mia vita. Ho amato quei ragazzi come figli miei ed ho insegnato loro tutto ciò che ho potuto sopratutto sotto il profilo tecnico, di formazione, e ne sono stato ripagato grandiosamente, Li ricordo tutti....I MAE FIGGIEU!!!
Discoli? Ma per carità!! Solo bisognosi di tanto affetto e comprensione. Sono vecchio....ma loro...tutti loro e sono stati tanti... li porterò nel cuore anche nell'aldilà!
Il Cappellano per un certo periodo fu Don Gallo, inimitabile!!
Discoli? Ma per carità!! Solo bisognosi di tanto affetto e comprensione. Sono vecchio....ma loro...tutti loro e sono stati tanti... li porterò nel cuore anche nell'aldilà!
Il Cappellano per un certo periodo fu Don Gallo, inimitabile!!
Eugenio BSI 30/4/2010 - 12:20
On The Mountain Tonight
[1986]
Album “The Land Knows You're There”
Written by John O'Connor
“One of the many songs now being written in the United States in solidarity with people's struggles in Central America. This is about El Salvador.” (Guy Carawan)
Album “The Land Knows You're There”
Written by John O'Connor
“One of the many songs now being written in the United States in solidarity with people's struggles in Central America. This is about El Salvador.” (Guy Carawan)
So sing your songs quietly, my compañeros
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 30/4/2010 - 11:47
The Oil Beneath The Sea
[1991]
Album “North By North”
Written by John McGrath
Adapted by Danny Couper
Una canzone sui disastri ambientali, economici e sociali della predazione dell’oro nero nel mare del Nord, al largo di Aberdeen e delle coste scozzesi.
Album “North By North”
Written by John McGrath
Adapted by Danny Couper
Una canzone sui disastri ambientali, economici e sociali della predazione dell’oro nero nel mare del Nord, al largo di Aberdeen e delle coste scozzesi.
The oil, the oil, the oil beneath the sea
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 30/4/2010 - 11:10
Yugo 45
Io conosco la lingua... e la storia di questo paese magnifico.
Questa canzone mi fa letteralmente venire i brividi... e comprenderne al volo le parole conoscendo le storie della Jugoslavija lascia una sensazione particolare: nostalgia, commozione...un po' anche di rabbia.
Hanno distrutto il paese più bello del mondo... :(
Politici maledetti.
Questa canzone mi fa letteralmente venire i brividi... e comprenderne al volo le parole conoscendo le storie della Jugoslavija lascia una sensazione particolare: nostalgia, commozione...un po' anche di rabbia.
Hanno distrutto il paese più bello del mondo... :(
Politici maledetti.
Andrea 30/4/2010 - 10:18
Indiani (A caval donando)
Mi sono volato la bellissima intro alla canzone, che ricorda tantissimo le mitiche telefonate di Pierpaolo degli Squallor ("Pronto? Casa Baratti, Borotti, Baratti Boffa? C'è quel cornutone di mio padre?")... Rimedio subito:
"Pronto, mamma! No, ti ho chiamato per dirti... eh sto fuori dalla discoteca, c'è rumore perché sto fuori dalla discoteca, no, mi hanno raccontato una cosa pazzesca, lo sai che il secolo scorso i cow boy cercavano di risarcire gli indiani dandogli i regali? Ma... eh... ma pen... me l'ha raccontato un mio amico storico, lor... i cowboy gli davano questi regali, però la bomba sai qual è? Che gli indiani non li accettavano! Ma ti rendi conto? Mamma, ma che piangi? Che c'è bisogn... che c'entra? Che con che... che... per quale motivo? È successo cent'anni fa... mamma, io non ce la faccio più!!!"
"Pronto, mamma! No, ti ho chiamato per dirti... eh sto fuori dalla discoteca, c'è rumore perché sto fuori dalla discoteca, no, mi hanno raccontato una cosa pazzesca, lo sai che il secolo scorso i cow boy cercavano di risarcire gli indiani dandogli i regali? Ma... eh... ma pen... me l'ha raccontato un mio amico storico, lor... i cowboy gli davano questi regali, però la bomba sai qual è? Che gli indiani non li accettavano! Ma ti rendi conto? Mamma, ma che piangi? Che c'è bisogn... che c'entra? Che con che... che... per quale motivo? È successo cent'anni fa... mamma, io non ce la faccio più!!!"
The Lone Ranger 30/4/2010 - 09:13
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In “Bessie Smith: The Complete Recordings”, Vol. 3, 1992.