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Μην κλαις

Μην κλαις
Στίχοι: Μιχάλης Μπουρμπούλης
Μουσική: Ηλίας Ανδριόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Σωτηρία Μπέλλου
Άλλες ερμηνείες: Δημήτρης Μητροπάνος
Λαϊκά προάστια - 1980

Testo di Mihalis Bourboulis
Musica di Ilias Andriopoulos
Prima esecuzione di Sotiria Bellou
Altra interpretazione di Dimitris Mitropanos
da "Laikà proastia"/ Sobborghi popolari" - 1980

A lungo nella canzone greca, anche quando si diceva - e si cantava - che i "manghes" non esistevano più in quanto schiacciati dal treno, è continuato il filone tematico di origine rebetica dell'orgogliosa povertà del proletariato e del sottoproletariato. Nel 1980 uscì uno splendido LP, "Laikà proastia/Suburbi popolari" musicato dal bravissimo Ilias Andriopoulos, il compositore di "Prossanatolismì/Orientamenti" su liriche giovanili di Odisseas Elitis. I versi di Laikà Proastia erano di un poeta e scrittore, Mihalis Burbulis, che personalmente non apparteneva... (continua)
Μην κλαις και μη λυπάσαι που βραδιάζει
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 5/5/2010 - 11:55
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Send Me to the 'Lectric Chair

Send Me to the 'Lectric Chair
[1927]
In “Bessie Smith: The Complete Recordings”, Vol. 3, 1992.
Judge you wanna hear my plea, before you open up your court
(continua)
inviata da The Lone Ranger 4/5/2010 - 12:40
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Green, Green Grass of Home

Green, Green Grass of Home
[1964]
Album “Live on the Road” (1966)

Il più grande successo del songwriter di Nashville Claude "Curly" Putman Jr. e una delle più belle interpretazioni di Porter Wagoner, “il tipo smilzo dalle pianure dell'ovest", uno dei giganti della country music.
La canzone fu in seguito proposta da moltissimi artisti tra cui Joan Baez, Elvis Presley, Johnny Darrell, Gram Parsons, Jerry Lee Lewis, Johnny Cash, Merle Haggard, Bobby Bare, Joe Tex e Tom Jones.

Un uomo ritorna alla sua casa d’infanzia, che ha lasciato molto tempo prima. I suoi familiari sono lì ad accoglierlo. Anche la sua amata Mary gli corre incontro sorridente ad abbracciarlo. Tutto sprigiona amore e pace. L’uomo rivede i luoghi e le cose a lui care, come il vecchio albero dove era solito arrampicarsi… Com’è bello accarezzare la verde, verde erba di casa.
Improvvisamente l’uomo si sveglia. Era un sogno. Non è tra i suoi cari, a... (continua)
The old home town looks the same
(continua)
inviata da The Lone Ranger 4/5/2010 - 11:15

Kurdistan

Kurdistan
[1992]
Album “Mad World Blues”



Quando Saddam Hussein era un amico ed alleato dell’Occidente, un figlio di puttana (“Ma il nostro figlio di puttana”, come ebbe a dire un funzionario della CIA) indispensabile agli americani per tenere sotto scacco l’Iran di Khomeini. Così l’Iraq fu inondato di armi di ogni tipo, convenzionali, chimiche e batteriologiche, per miliardi di dollari, e questo flusso ininterrotto non si arrestò nemmeno quando Alì il Chimico (Ali Hassan Abd al-Majid al-Tikritieh, ministro dell'interno e capo dei servizi segreti di Saddam Hussein) usò i gas contro i villaggi kurdi, come ad Halabja, dove l’aviazione irachena vomitò sui civili bombe al gas mostarda, al nervino, al sarin, al tabun e al VX causando 15.000 vittime in pochi minuti.
Kurdistan, Kurdistan
(continua)
inviata da The Lone Ranger 4/5/2010 - 09:50
Percorsi: Dal Kurdistan
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Some Fool Made a Soldier of Me

Some Fool Made a Soldier of Me
[1962]
Album “New Frontier”
Written by Jerry Fuller
I remember when I was a barefooted boy
(continua)
inviata da The Lone Ranger 4/5/2010 - 09:07

Army (Dream Song)

Army (Dream Song)
[1990]
Album “Orb”
Words and music by Todd Menton
In my dream I'm suddenly in the army
(continua)
inviata da The Lone Ranger 4/5/2010 - 08:33
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È crollato il comunismo anche in Italia

È crollato il comunismo anche in Italia
[2009]
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo




Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace


"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (continua)
Eh no compagno, cioè, anche come è stato approvato dalla mozione del...della riunione del 25 aprile, i giovani comunisti si sono espressi chiaramente nella direzione di una riforma...comunque come anche avevamo discusso con i compagni di Gallarate, che quel giorno lì, se non è...se non fosse stato per l'intervento diciamo della controparte amendoliana, se non avessimo avuto tutta una discussione tra [sfuma nella musica]
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 4/5/2010 - 02:54
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Resistenza e Libertà

Resistenza e Libertà
[2007]
Testo e musica di Ivan Della Mea
(sulla musica di Nostro amor la crescerà)


Il testo di una delle ultime canzoni scritte da Ivan e dedicate alla Resistenza che, quando era ancora inedita, suonò al festival Fino al Cuore della Rivolta, nel 2007. Quando il 3 agosto 2009 abbiamo dedicato un concerto alla memoria di Ivan Della Mea, abbiamo pensato che nessun titolo poteva meglio rappresentare di Resistenza e Libertà il senso di un'amicizia e di un ideale a cui dedicare una intera vita. Ivan è un maestro, un amico, un compagno vero che ci manca e mancherà enormemente. [AdR, dall'opuscolo offerto in occasione di Fino al Cuore della Rivolta, 25 aprile 2010].
Nel mio tempo, nei miei anni
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 4/5/2010 - 02:14
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L'inceneritore di Selvapiana

L'inceneritore di Selvapiana
[2009]
Testo: Suonatori Terra Terra
Musica: Tradizionale messicana

"Sette volte più grande. Non è la promessa farlocca di una pomata miracolosa, ma la minaccia concreta di una giunta di centro-sinistra. Sette volte più grande sarà l'inceneritore; la scena del delitto Pontassieve (Firenze). Terrore e sconcerto! Poi, per fortuna, il sindaco ci ha rassicurati -in un'assemblea cittadina- sull'inoffensività del termovalorizzatore (leggi pure inceneritore) con argomenti scientifici, testualmente citati: 1. Anche i suoi figli vivono a Pontassieve, figuriamoci se farebbe mai qualcosa che li può danneggiare; 2. Anche lui, come noi (?!) non ci capisce niente su queste tabelle che indicano l'aumento di nanoparticelle...buffe, no? 3. Sì, ci sarà un po' più di traffico, tipo qualche decimigliaia di TIR al giorno, ma insomma, sempre meglio che vivere sui Viali a Firenze... Così abbiamo scritto questo... (continua)
Cari concittadini con il nuovo inceneritore
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 4/5/2010 - 01:03
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Ballata di comunismo fine

Ballata di comunismo fine
[2009]
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo




Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace


"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (continua)
E l'uomo delle stelle si fermò a guardare
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 4/5/2010 - 00:30
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Poveri noi

Poveri noi
[2009]
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo




Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace


"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (continua)
È lecito affermare, che con l'inizio degli anni '80, il volume di affari delle multinazionali rappresenterà circa ¼ della produzione mondiale non comunista. È quindi evidente che le multinazionali si presentano come un importante veicolo di progresso che sta alterando i rapporti sociali in tema di valori, gli schemi comportamentali in misura tale da contribuire efficacemente a diminuire le barriere comunicative tra i popoli, e a proporsi quindi come un importante fattore di stabilizzazione dell'ordine mondiale.
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 3/5/2010 - 22:30
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Gotcha

Gotcha
[1982]
Lato B del singolo Sheepfarming in the Falklands, poi inclusa nell'album "Best Before 1984" del 1986.

Questa canzone è un elenco di tutti i più tipici ingredienti degli anni bui del thatcherismo, nella cui ombra crebbero anche i fascisti del British National Party.... "Argie", "spik", "dago", "wok", "gook", "paki bum", "thieving arab"... sono tutte espressioni spregiative in slang, spesso nate in ambiente militare, con cui nel Regno Unito i razzisti designano i non britannici – nell'ordine - gli argentini, gli ispanici, gli italiani o i latinoamericani, i negri, i filippini e gli asiatici in genere, i pachistani (letteralmente "pachistani rottinculo"), gli arabi (sempre ladroni)... Noi italiani siamo pure dei "dago gimp", cioè qualcosa tipo impotenti o depravati, e "greasy pimp", cioè papponi impomatati... ma ce n'è pure per il "prog arsehole" (buco di culo sinistrorso), per il "commie... (continua)
Gotcha, you Argie bastard, gotcha, you fucking spik,
(continua)
inviata da The Lone Ranger 3/5/2010 - 22:10
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Tu non puoi (discorso alla umanità)

Testo e musica di Arpa Davide
Lyrics and music by Arpa Davide
Luci suoni e ombre
(continua)
inviata da Arpa Davide 3/5/2010 - 17:35

The Terror Time (I Like to Settle in the Wintertime)

The Terror Time  (I Like to Settle in the Wintertime)
[1964]
Album “The Travelling People”, ultima puntata delle “BBC Radio Ballads 1957-1964”, con Charles Parker e Peggy Seeger.
Una canzone dedicata alla discriminazione e al pregiudizio di cui sono vittime, nella perfida Albione come in tutto il mondo, gli “zingari”.
Interpretata anche da altri artisti, come Archie Fisher e Iain MacKintosh


“This song from the last of Ewan MacColl's radio ballads, 'The Travelling People', a programme that dealt with the culture and the living conditions of Britain's gypsies, didikais and tinkers, the ordinary people's ignorance of their ways and the shameful intolerance that is shown them. It was one of the most successful of the radio ballads and was the only one which used traditional as well as revival singers. It also had one of the most shocking endings of any radio programme when the Birmingham Councillor, Harry Wottan, J.P., suggested his ultimate solution to Britain's nomad problem: 'There is nothing left for it but to exterminate them,' he said.”
(nota da MySongBook)
I like to settle in the wintertime
(continua)
inviata da The Lone Ranger 3/5/2010 - 14:25

The Meeting At Peterloo

anonimo
The Meeting At Peterloo
[1819?]
Brano che consta di diverse esecuzioni. Mi limito a citare quella di Mark Dowding e Chris Harvey in “Manchester Ballads” (1983), una raccolta curata da Harry Boardman e Roy Palmer per conto del Manchester Education Committee.
Testo trovato su Mudcat Café



Come spiegato nell’introduzione a The Nottingham Captain di Roy Bailey, dopo la fine delle guerre napoleoniche i sudditi del Regno Unito – che pure era uscito vittorioso dalla guerra – non se la passavano affatto bene. Alle devastazioni portate dalla guerra si aggiunse subito una terribile crisi occupazionale ed economica, aggravata da alcune criminali misure protezionistiche assunte dal governo che impedirono l’acquisto all’estero di generi alimentari di prima necessità a più basso costo e che determinarono un’impennata dei prezzi sul mercato interno. La gente che aveva combattuto e sofferto in 12 anni ininterrotti di guerra... (continua)
Come lend an ear of pity while I my tale do tell.
(continua)
inviata da The Lone Ranger 3/5/2010 - 13:36
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L'odio

L'odio
[2009]
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo




Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace


"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (continua)
L'odio lava i nostri cuori dalle foglie morte
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 3/5/2010 - 12:43
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Basta figa

Basta figa
[2009]
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo




Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace


"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (continua)
Quindici minuti di celebrità e poi ascoltare il vento
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 3/5/2010 - 11:39
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Il pornoattore

Il pornoattore
DA "Angeli e ribelli" live a Radio Sherwood (PD)
Una canzone molto ironica sul lavoro
Allora ho pensato di scrivere una canzone che parlasse del mondo del lavoro oggi cioé di quella flessibilità, sempre fregatura per chi la flessibilità la vive dalla parte del contraente debole, cioé dalla parte del lavoratore, sempre utile, sempre generosa per chi invece la utilizza naturalmente per i contratti a termine, i Co.Co.Co. di un tempo, i contratti a progetto, ma non solo ma anche quell'insegnamento che ci hanno dato in questi anni, che per essere flessibili e adatti al mondo del lavoro bisogna cambiare 6 o 7 lavori nella vita mediamente. Che se già consideriamo che magari ci si laurea a 35 anni, non si fa in tempo a cambiarli 6-7 lavori prima di arrivare alla pensione, pensione poi per modo di dire, prima di arrivare alla vecchiaia. Allora abbiamo raccontato la storia di un ragaz... (continua)
inviata da DonQuijote82 3/5/2010 - 11:16
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Tagliate i cavi

Tagliate i cavi
[2009]
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo




Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace


"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (continua)
Musicisti affetti da sindrome borghese anni novanta
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 3/5/2010 - 11:15
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Legal Illegal

Legal Illegal
[1976]
In “Songs Of Struggle” (Live in Australia, 1976) e in “Hot Blast” (1978), entrambi con Peggy Seeger.

Legale/illegale… una distinzione che troppo spesso è appannaggio dei potenti e per il loro esclusivo vantaggio nella solita, incessante, feroce, mortale, fottuta “Guerre de Cent Mille Ans que les riches font aux pauvres afin d'imposer encore et encore leur exploitation”, come direbbe il nostro Marco Valdo M.I.
Every time you pick up a newspaper,
(continua)
inviata da Alessandro 3/5/2010 - 10:45
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The Deserter From Kent

anonimo
[XIX sec.?]
Canzone raccolta dalla voce di tal Mr Kemp, Elstead, Surrey, intorno al 1907.
Contenuta in “The Penguin Book of English Folk Songs”, a cura di Ralph Vaughan Williams e A.L. Lloyd, Penguin Books, 1959.
Testo trovato su Mudcat Café

Un disertore in fuga viene venduto ai suoi inseguitori da un tipo incontrato in un pub… Morale della canzone: coloro che per guadagno mettono nei guai il prossimo andrebbero tutti appesi.
Come all you young fellows, give an ear to my song;
(continua)
inviata da The Lone Ranger 3/5/2010 - 09:44
Percorsi: Disertori
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Did You Like The Battle, Sir?

Did You Like The Battle, Sir?
[1972]
Album “Away From The Sand”, with Bev Pegg & Friends (1975)
Written by John Richards and Bev Pegg
Did you like the battle sir? I hope you beat them well
(continua)
inviata da The Lone Ranger 3/5/2010 - 09:12
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The Deserter

The Deserter
[197?]

Questa canzone di John Richards, presente nel suo unico album solista, “Behind The Lines” del 2001, è forse più nota nelle esecuzioni dei Fairport Convention e di Simon Nicol, anche lui nei Fairport e poi nell’Albion Band. E non si tratta dell’omonima canzone, The Deserter, che i Fairport inclusero nel loro album “Liege & Lief” del 1969…
Here I stand in a land that isn't my own
(continua)
inviata da Alessandro 3/5/2010 - 09:01
Percorsi: Disertori
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La pazzia

La pazzia
1975
Dietro le sbarre

Testo e musica di Giovanni Martini e Giampiero Alloisio
Album: Dietro le sbarre - I dischi dello zodiaco, VPA 8325
Guai a te se un giorno
(continua)
inviata da giorgio 3/5/2010 - 08:35
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Società dello spettacolo

Società dello spettacolo
[2009]
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo




Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace


"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (continua)
Ci potrete un giorno ritrovare qua
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 3/5/2010 - 01:50

Centomila sbarre (Canzone per Enrico Signori)

Centomila sbarre (Canzone per Enrico Signori)
[2010]
Testo di Riccardo Venturi
Musica ancora, chissà, da qualche parte


Ci sono di quelle serate, specie di pioggia battente, che qualcosa torna in mente. Una specie di presenza, e la presenza può essere quella di Enrico. Stasera avrei avuto una gran voglia di parlarci, anche di cose non decisive, anche di nuvole; con lui, che aveva conosciuto i quattro metri quadri di una cella di galera. Come vederselo entrare qui da me, dove peraltro non era mai stato; come raccontargli quel che si fa, come si agisce, del primo maggio in una piazzetta piena di gente, di una marea di cose. Dicono che non si può, perché Enrico è morto una stronza di serata d'ottobre. A volte fa bene ribadirselo; a volte fa bene invece rifiutare di crederci. Così nasce una cosa in testa, che non ha né nome e né definizione. Si sa soltanto per chi è. [RV]
Non c'è neppure un'ombra, non c'è nemmeno il sole,
(continua)
2/5/2010 - 21:34
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Feccia di città

Feccia di città
[2010]
Testo/Lyrics: Malasuerte Fi*sud
Album: Infamily Day


Il nuovo album del gruppo militante fiorentino Malasuerte Fi*sud ha un titolo che è un gioco di parole. I giochi di parole sono spesso fatti per confondere le idee, ma non in questo caso: gli infami dei "family day", delle morali, della repressione selvaggia, del lavoro "flessibile" e di quant'altro. L'album, registrato nel marzo 2010 al CPA Firenze Sud, è stato ufficialmente presentato dai Malasuerte al concerto del 1° maggio allo Spazio Occupato "K100" (Camilo Cienfuegos) di Campi Bisenzio. [RV]
Feccia di città che sempre lotterà
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 2/5/2010 - 21:04
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Infamily Day

Infamily Day
[2010]
Testo/Lyrics: Malasuerte Fi*sud
Album: Infamily Day


Il nuovo album del gruppo militante fiorentino Malasuerte Fi*sud ha un titolo che è un gioco di parole. I giochi di parole sono spesso fatti per confondere le idee, ma non in questo caso: gli infami dei "family day", delle morali, della repressione selvaggia, del lavoro "flessibile" e di quant'altro. L'album, registrato nel marzo 2010 al CPA Firenze Sud, è stato ufficialmente presentato dai Malasuerte al concerto del 1° maggio allo Spazio Occupato "K100" (Camilo Cienfuegos) di Campi Bisenzio. [RV]
Han bruciato gente in piazza solamente fino a ieri
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 2/5/2010 - 20:35
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Nagasaki Is Yesterday's Dog-End

Nagasaki Is Yesterday's Dog-End
[1984]
Album "Best Before 1984"
ATTENTION. Piss to the parties, the politicians. The pratt-stud men and their slaughter games.
(continua)
inviata da The Lone Ranger 1/5/2010 - 22:20
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Cumandantes

Cumandantes
[2006]
Album "Animu"



Canzone dedicata ai soldati vittime dell'uranio impoverito e, in particolare, al cagliaritano Valery Melis, caporalmaggiore dell'esercito, morto nel 2004 a causa del linfoma di Hodgkin, una patologia contratta da molti militari, italiani e stranieri, dopo aver preso parte a missioni effettuate in zone di guerra (anche se le chiamano "missioni di pace") in cui si è fatto ricorso a munizioni arricchite con "depleted uranium" per renderle più performanti e perforanti.
L'avvelenamento dovuto alle micropolveri contenenti uranio impoverito è noto da noi come "Sindrome dei Balcani". I morti italiani sono stati finora 45, tutti militari che negli anni 90 sono stati impegnati in missioni nell'ex-Jugoslavia ma anche in Somalia, ma gli ammalati sono almeno 10 volte tanti. L'esercito ed il governo hanno per molti anni ignorato la questione, ma nel 2006 i risultati di una commissione... (continua)
Cumandantes vestios a parada sun allineaos
(continua)
inviata da The Lone Ranger 1/5/2010 - 17:17
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Morsi cu morsi

Morsi cu morsi
CHI È MORTO È MORTO.
(continua)
inviata da giorgio 1/5/2010 - 15:59
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Supper's Ready

Supper's Ready
è la perfezione fatta musica..Incredibile,magica,unica..La mia canzone preferita della storia della musica..Non ho parole per descrivere cosa provo ogni volta che la ascolto..Mi vengono sempre i brividi nell'ascoltare l'ultima parte..È entrata direttamente nella mia anima e non è mai più uscita..

Can't you feel our souls ignite,
Sheddind ever-changing colours,in the darkness of the fading night..
CRISTAN 1/5/2010 - 13:42
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Chi lassi quannu mori?

anonimo
Chi lassi quannu mori?
(continua)
inviata da giorgio 1/5/2010 - 09:35
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Guvernu 'talianu

anonimo
Otello E. Profazio
Album: L'Italia cantata dal Sud [1969]

Un altro dei motivi fondamentali di protesta contro il governo italiano nel periodo immediatamente successivo all'unità, fu l'estensione all'intero territorio nazionale del sistema fiscale piemontese lento, vessatorio e irrazionale. Abituato a tasse assai più leggere e più razionalmente riscosse e distribuite, il popolo siciliano reagì come poté... e non solo con le canzoni...
Interpretata anche dalla MondOrchestra
Guvernu 'talianu si veru buttanu
(continua)
inviata da giorgio 1/5/2010 - 09:10
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Rino Gaetano: Nun te Reggae più

Rino Gaetano: Nun te Reggae più
[1978]
Rino Gaetano
Album: NunTeReggaePiù

Il testo più esplicito e diretto di Rino dà il titolo all'album uscito nel 1978.
"Nuntereggaepiù" è un brillante catalogo dei personaggi che invadono radio, televisioni e giornali. Clamorosa la coincidenza con quello che succederà nel 1981, quando la magistratura scopre la lista degli affiliati alla P2 di Licio Gelli, loggia massonica in cui compaiono alcuni nomi citati nella filastrocca di Rino.
A dispetto del titolo, nel brano non c'è un briciolo di reggae. Il titolo gioca sull'assonanza fra il genere musicale giamaicano e la coniugazione romanesca del verbo reggere.
Come già era accaduto in "Mio fratello è figlio unico", il finale è dissonante rispetto al tema trattato, con l'introduzione di una frase d'amore:

" E allora amore mio ti amo
Che bella sei
Vali per sei
Ci giurerei. "

È uno sfottò come un altro per dire: "Vabbè, visto... (continua)
Abbasso e Alè (nun te reggae più)
(continua)
inviata da giorgio 1/5/2010 - 08:57
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Ripetutamente

Ripetutamente
da "Curre curre guagliò" (1993)

feat. Suoni Mudù

poi in NA99 10° (2001)

Tutta la parte finale parla di guerra e di terrorismo di stato.
tra l'altro "Coi soldi della mafia si comperano i voti
fanno gli sciacalli dopo i terremoti" non vi ricorda nulla di MOLTO recente? La storia si ripete, ripetutamente.

La vita moderna ti stressa
(continua)
inviata da DonQuijote82 30/4/2010 - 19:15
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1984

1984
1984
(continua)
inviata da Anam 30/4/2010 - 14:40
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The War Game

The War Game
[1953]
Tune: “O Charlie, O Charlie”, traditional.
Il testo è incluso nel volume “The Essential Ewan MacColl Songbook: sixty years of songmaking” (1998), ma non so se la canzone sia mai stata incisa su disco.
O Johnnie, O Johnnie, just listen to what I say,
(continua)
inviata da The Lone Ranger 30/4/2010 - 14:08

The People Will Be Free

The People Will Be Free
[2005]
Album “Peace And Freedom”
When nobody owns the land and nobody claims the sea
(continua)
inviata da The Lone Ranger 30/4/2010 - 13:22
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Only Doing Their Job

Only Doing Their Job
[1984]
Album “Items of News” (1986)
Tune: “The Chapter of Kings”, traditional.

Quante volte, in guerra come in pace, gli uomini in divisa, gli sgherri del Potere hanno cercato di giustificare le loro nefandezze e i loro assassinii con la frase: “Ho solo obbedito agli ordini”?
E quante volte in virtù del fatto di aver fatto soltanto il loro sporco “lavoro” sono andati impuniti o, anzi, sono stati premiati e hanno fatto carriera?
If there's anyone there has a moment to spare
(continua)
inviata da The Lone Ranger 30/4/2010 - 13:07
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La Garaventa

La Garaventa
Sono stato insegnante istruttore tecnico sulla Garaventa dal 1963 alla fine, ed è stato il periodo più esaltante della mia vita. Ho amato quei ragazzi come figli miei ed ho insegnato loro tutto ciò che ho potuto sopratutto sotto il profilo tecnico, di formazione, e ne sono stato ripagato grandiosamente, Li ricordo tutti....I MAE FIGGIEU!!!
Discoli? Ma per carità!! Solo bisognosi di tanto affetto e comprensione. Sono vecchio....ma loro...tutti loro e sono stati tanti... li porterò nel cuore anche nell'aldilà!
Il Cappellano per un certo periodo fu Don Gallo, inimitabile!!
Eugenio BSI 30/4/2010 - 12:20

On The Mountain Tonight

On The Mountain Tonight
[1986]
Album “The Land Knows You're There”
Written by John O'Connor

“One of the many songs now being written in the United States in solidarity with people's struggles in Central America. This is about El Salvador.” (Guy Carawan)
So sing your songs quietly, my compañeros
(continua)
inviata da Alessandro 30/4/2010 - 11:47
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The Oil Beneath The Sea

The Oil Beneath The Sea
[1991]
Album “North By North”
Written by John McGrath
Adapted by Danny Couper

Una canzone sui disastri ambientali, economici e sociali della predazione dell’oro nero nel mare del Nord, al largo di Aberdeen e delle coste scozzesi.
The oil, the oil, the oil beneath the sea
(continua)
inviata da The Lone Ranger 30/4/2010 - 11:10
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Yugo 45

Yugo 45
Io conosco la lingua... e la storia di questo paese magnifico.

Questa canzone mi fa letteralmente venire i brividi... e comprenderne al volo le parole conoscendo le storie della Jugoslavija lascia una sensazione particolare: nostalgia, commozione...un po' anche di rabbia.

Hanno distrutto il paese più bello del mondo... :(

Politici maledetti.
Andrea 30/4/2010 - 10:18
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Indiani (A caval donando)

Indiani (A caval donando)
Mi sono volato la bellissima intro alla canzone, che ricorda tantissimo le mitiche telefonate di Pierpaolo degli Squallor ("Pronto? Casa Baratti, Borotti, Baratti Boffa? C'è quel cornutone di mio padre?")... Rimedio subito:

"Pronto, mamma! No, ti ho chiamato per dirti... eh sto fuori dalla discoteca, c'è rumore perché sto fuori dalla discoteca, no, mi hanno raccontato una cosa pazzesca, lo sai che il secolo scorso i cow boy cercavano di risarcire gli indiani dandogli i regali? Ma... eh... ma pen... me l'ha raccontato un mio amico storico, lor... i cowboy gli davano questi regali, però la bomba sai qual è? Che gli indiani non li accettavano! Ma ti rendi conto? Mamma, ma che piangi? Che c'è bisogn... che c'entra? Che con che... che... per quale motivo? È successo cent'anni fa... mamma, io non ce la faccio più!!!"
The Lone Ranger 30/4/2010 - 09:13
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L'America sta ccà

L'America sta ccà
(Signore Michele – Pasquale Ziccardi – Gennaro Esposito)
Album: Core e tamburo
Nire, so’ arrivati stammatina
(continua)
inviata da gennaro esposito 29/4/2010 - 23:12
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'A seggia elettrica [Mamma sfurtunata]

'A seggia elettrica [Mamma sfurtunata]
LA SEDIA ELETTRICA (MAMMA SFORTUNATA)
(continua)
inviata da einemass 29/4/2010 - 18:41
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L'operaio della FIAT (La 1100)

L'operaio della FIAT (La 1100)
Chanson italienne – L'operaio della Fiat ( La 1100) – 1974

Il va de soi, mon cher Lucien l'âne, que je n'ai absolument rien à dire ou à redire à Rino Gaetano; il a parfaitement raison de décrire la réalité et les reflets du combat gigantesque de la Guerre de Cent Mille Ans auquel comme tous, il est confronté. Qu'il y ait des dégâts « collatéraux » dans une guerre est une chose inévitable; dès lors, ces « dégâts collatéraux » (ici, deux voitures brûlées) renvoient à la Guerre de Cent Mille Ans elle-même et donc, aux effets et aux origines de cette Guerre. Lesquels effets relèvent de ceux qui en sont les seuls responsables et je rappelle que la Guerre de Cent Mille Ans existe du seul fait que les riches la font aux pauvres en vue de les exploiter, d'en tirer profit, de les dominer... Sans cet acharnement millénaire, nous vivrions en paix. Rino Gaetano laisse penser que l'incendie de deux... (continua)
L'OUVRIER DE LA FIAT
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 29/4/2010 - 17:55
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Tammurriata nera

Tammurriata nera
Salve
innanzitutto volevo segnalare che c'è una famosissima versione in italiano di "Pistol packin mama" cantata di Nino Taranto e Dolores Palumbo.
Per quanto riguarda le varie traduzioni non voglio mettere altra "carne a cuocere" come si dice a Napoli. Mi informerò meglio e ne riparleremo
Saluti
einemass 29/4/2010 - 16:05
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Bomber's Moon

Bomber's Moon
"Dedicated to the memory of my father, Flight Sergeant Louis Arthur 'Curly' Harding, a navigator in Lancaster Bombers, who died with his crew when his plane was shot down returning from a raid over Germany. It's also dedicated to the memory of my good friend Jurgen Boch of Cologne, who was a small child in a bomb shelter in Germany on the night my father died, and to my mother who was a bride, a widow and a mother within the space of a year." (Mike Harding)
The Lone Ranger 29/4/2010 - 15:19
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William

William
[1971]
Album “The Word Is Hugga Mugga Chugga Lugga Humbugga Boom Chit”

La copertina dell’album è una foto scattata a Londra durante il Remembrance Day del 1969. Potrebbe trattarsi dell’arresto di un’attivista contro la guerra in Vietnam oppure di un’irlandese che protestava contro la guerra nell’Ulster… “I Don't Want to Die / Remembrance Day 1969” è anche il titolo di una canzone contenuta in questo stesso album.
Now William is a little boy,
(continua)
inviata da The Lone Ranger 29/4/2010 - 15:06
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The Nottingham Captain

The Nottingham Captain
[1988]
Album “Leaves from a Tree”
Written by Bill Prince
Testo trovato su MySongBook



Le guerre napoleoniche, che si conclusero nel 1815 con la vittoria della coalizione anti-francese, furono una quasi guerra mondiale, anche per le proporzioni del massacro: tra i 3 e 6 milioni di morti. Dopo simili devastazioni è difficile dire chi abbia vinto, anche perché i contraccolpi sono in genere terribili anche per i vincitori. Comunque, il popolo non ha certo mai niente da guadagnare e ha sempre tutto da perdere dalle guerre, vinte o perse che siano.
Così il Regno Unito, pur essendo uscito vittorioso nel confronto, piombò subito in una profonda crisi economica dovuta alla riduzione della produzione bellica, alla smobilitazione di decine di migliaia di soldati che, al rientro alla vita civile, non trovavano occupazione, all’aumento del prezzo dei generi di prima necessità, il pane in primis,... (continua)
Everyone their skill must try.
(continua)
inviata da Alessandro 29/4/2010 - 10:42
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The Judge Said

The Judge Said
[1977]
Lyrics by Malvina Reynolds
Music: Sung to the tune of “When Johnny Comes Marching Home”
Album: Mama Lion [1980]

In 1977 a decision by one Judge Simonson of Madison, Wisconsin, relieved some young men of responsibility for a sex crime they committed on the basis of rather dubious reasoning. This song was written by Malvina in response to his decision and contributed to a recall campaign against the judge who made highly inappropriate remarks excusing rape. The story was quickly picked up by the national news. Eventually Simonson was removed from the bench.
The judge said: « Screw 'em! -Boys, you're only human.
(continua)
inviata da giorgio 29/4/2010 - 08:58
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Dialectic

[1960]
Lyrics and Music by Malvina Reynolds.
Album: Ear to the Ground
It's hard to believe that people live in such palaces,
(continua)
inviata da giorgio 29/4/2010 - 08:28
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རྒྱལ་གླུ། [༄༄། བོད་རྒྱལ་ཁབ་ཀྱི་རྒྱལ་གླུ།] [Gyallu; Rgyal·glu]

རྒྱལ་གླུ། [༄༄། བོད་རྒྱལ་ཁབ་ཀྱི་རྒྱལ་གླུ།] [Gyallu; Rgyal·glu]

Viaggio nella regione di Yushu tra i fantasmi del sisma censurato

Il disastro di due settimane fa in Cina rischia di trasformarsi in terremoto politico. Il regime continua a ignorare la tragedia. Alcuni monaci buddisti accorsi per aiutare la popolazione sono stati cacciati dai funzionari del partito comunista. Migliaia di superstiti scavano ancora

dall'inviato de La Repubblica GIAMPAOLO VISETTI

GYEGU - Il terremoto che il 14 aprile ha sconvolto la contea di Yushu, nella regione tibetana del Qinghai, rischia di trasformarsi in un sisma politico per l'intera Cina. Migliaia di monaci buddisti, accorsi da tutte le zone del Tibet storico per aiutare la popolazione, sono stati cacciati dai funzionari del partito comunista. Cinque posti di blocco, lungo la strada di 820 chilometri che collega lo Yushu al capoluogo, impediscono a giornalisti e religiosi di raggiungere l'epicentro delle scosse,... (continua)
Alessandro 28/4/2010 - 22:18
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Nta la Vicaria

Nta la Vicaria
d'après la version italienne d'une chanson sicilienne - Nta la Vicaria – Rosa Balistreri – 1971

Paroles et musique de Giuseppe Ganduscio

La Vicaria est l'ancienne prison de Palerme, qui fut remplacée par l'Ucciardone en 1842. Le régime pénitentiaire y était particulièrement désastreux.
À LA VICARIA
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/4/2010 - 20:18
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Wake Me Up When September Ends

Wake Me Up When September Ends
La canzone è veramente bella e orecchiabile, le immagini aiutano molto, rendono tutto l'insieme commuovente, peccato il testo scarno e ripetitivo preso da solo non sia così entusiasmante.
Mirko 28/4/2010 - 19:20
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Montreal, December '89

Montreal, December '89
Album “A Retrospective, Never Turning Back” (1998) e “Judy Small: Live at The Artery” (2007)
Testo trovato su MySongBook

Il 6 dicembre 1989 a Montreal, Canada, un uomo di 25 anni, tal Marc Lépine, fece irruzione nella sezione femminile del Politecnico e, urlando imprecazioni contro le donne e le femministe, cominciò a sparare all’impazzata con un fucile semi-automatico uccidendo 14 studentesse prima di togliersi la vita… L’autore del massacro era un uomo disturbato perchè suo padre, un uomo autoritario e violento, oltre a maltrattare la madre, aveva pure ripetutamente abusato Marc e la sorella quando erano piccoli. Forse Marc riteneva di essere stato abbandonato, che sua madre lo avesse lasciato in balìa di quel mostro… fatto sta che il suo disordine psicotico era sfociato in una violenta misoginia e nell’odio verso le donne emancipate… Nella rivendicazione che gli fu trovata in tasca,... (continua)
It was a cold December afternoon, the line stretched round the block
(continua)
inviata da Alessandro 28/4/2010 - 15:04
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Brucia la città

Brucia la città
BURN THE CITY
(continua)
inviata da Anam 28/4/2010 - 14:49




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