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Sono cose delicate

Sono cose delicate
Da “Cose delicate” (Amiata Records, 2005), una raccolta, curata dallo stesso Savona, di canzoni da lui composte tra gli anni 60 e l’inizio degli 80.

"Sono cose delicate" era originariamente inclusa nell'album intitolato “È lunga la strada” pubblicato dalla Vedette Zodiaco nel 1972 o 1973...
Cose da pazzi veramente!
(continua)
inviata da Alessandro 7/4/2010 - 08:11
Percorsi: Mafia e mafie

La Colline

La Colline
La Colline

La Colline – Marco Valdo M.I. – 2010
Cycle du Cahier ligné – 103

La Colline est la cent-troisième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.

Il y a toujours une colline devant, il faut évidemment l'aller conquérir et comme toujours, dans les guerres, les autres avec une invariable inhumanité tirent et tirent encore. Et la colline « ouvre ses flancs » à ces visiteurs d'en bas que nous sommes. Dans le château là-haut, ce château où l'on n'arrive pas, on ne sait trop ce qu'il y a.

Oui, dit Lucien l'âne, c'est toujours comme çà. Une colline, un château, des soldats en haut, des soldats en bas et entre les deux, des cadavres. J'ai vu çà des dizaines de fois. Et comme tu sais, nous les ânes, on ne s'en mêle pas de ces histoires-là. C'est comme çà que j'ai survécu à bien des collines, à commencer par celles de Troie et de... (continua)
Souvenirs de guerre, souvenirs d'autrefois
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/4/2010 - 15:51
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To Be a Killer

To Be a Killer
[1970]
Album “Broadside Ballads, Vol. 5: Time is Running Out”, Folkways Records.
Now you don't have to own a gun to be a killer
(continua)
inviata da Alessandro 6/4/2010 - 14:43
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Elijah Good

Elijah Good
[1970]
Album “Broadside Ballads, Vol. 5: Time is Running Out”, Folkways Records.

Storia di un soldato che torna dal Vietnam paralizzato, ridotto su una sedia rotelle…
On a chair of wood
(continua)
inviata da Alessandro 6/4/2010 - 14:40
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Osceola's Last Words

Osceola's Last Words
[1964]
Album “Broadside Ballads, Vol. 4: The Time Will Come and Other Songs from Broadside Magazine”, Folkways Records, 1967.


Asi-yahola (anglicizzato in Osceola) è stato un importante capo dei nativi Seminole della Florida. Il suo nome “secolare” era Billy Powell, nato nel 1804 a Tallassee, Alabama. La madre era metà nativa creek e metà scozzese, il padre era inglese. Nel 1814 la famiglia di Billy si trasferì in Florida ed è lì che il ragazzo ricevette il suo nome adulto, Asi-yahola, con riferimento ad una bevanda rituale (l’asi) usata dai Creek e ad un sostantivo che significa “urlo”.
Nel 1835 Osceola fu tra i leader dei nativi stanziatisi in Florida (chiamati genericamente Seminole) a sollevarsi in armi contro il progetto del governo statunitense di deportarli tutti in Arkansas. Fu la terribile “Second Seminole War” (1835-1842) descritta anche in un’altra canzone di Will McLean,... (continua)
In a dungeon deep at Saint Augustine, Chief Osceola wept
(continua)
inviata da Alessandro 6/4/2010 - 13:06
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Dade’s Massacre

Dade’s Massacre
[196?]
Il testo della canzone è pubblicato nel libro di Will McLean “Cross The Shadows Of My Face” (1980). La canzone è presente nella raccolta intitolata “Will McLean - Florida's Black Hat Troubadour” del 1990.
Testo trovato su Mudcat Café

Nella seconda metà del 18mo gli spagnoli, dopo averne quasi completamente sterminato i nativi, cedettero la Florida agli inglesi. Molti gruppi di nativi del sud-est, sospinti dalla pressione dell’uomo bianco, si trasferirono in questa terra ormai disabitata, insieme a molti afro-americani che fuggivano dai padroni schiavisti. Fu da questo incontro che nacquero gli “indiani neri”, i “black seminoles”… I Seminole della Florida furono sempre nemici giurati degli americani, combattendoli prima a fianco degli inglesi e poi, quando la Florida tornò temporaneamente sotto l’influenza degli spagnoli, insieme a questi ultimi. Le guerre si succedettero incessantemente... (continua)
Lawless men, they were to blame.
(continua)
inviata da Alessandro 6/4/2010 - 11:53
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Freedom is a Constant Struggle

Freedom is a Constant Struggle
[1964]
Album “Broadside Ballads, Vol. 3: The Broadside Singers”, Folkways Records.

Una delle canzoni simbolo del Movimento per i Diritti Civili, che da pure il titolo alla seconda delle due raccolte di “freedom songs” (la prima fu “We Shall Overcome”) compilate da Guy e Candie Carawan tra il 1963 e il 1968 e poi unite nel volume “Sing for Freedom: The Story of the Civil Rights Movement Through Its Songs”.
Il brano, interpretato da Julius Lester, si trova anche nella bella raccolta “Freedom Is a Constant Struggle - Songs of the Mississippi Civil Rights Movement”.
They say that freedom is a constant struggle
(continua)
inviata da Alessandro 6/4/2010 - 09:09
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Migranti

Migranti
[2002]
Album: Nebbia di idee
(M. Menna - P. Nanni)
Sarà quest'aria o questo cielo azzurro
(continua)
inviata da adriana 6/4/2010 - 09:03
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Genova

Genova
[2005]
Album:Ecco

(F.Pivano M.Menna)
Il mattino conosceva lacrime e sole
(continua)
inviata da adriana 6/4/2010 - 08:44
Percorsi: Genova - G8

Peu importe

Peu importe
[1971]
Album "Des gens comme vous et moi"
Scritta da André Dumont, Alain Dumont e Yvon Chartier
Testo trovato su frmusique.ru
Peu importe, nous les jeunes
(continua)
inviata da Alessandro 5/4/2010 - 15:57

Équation universelle

Équation universelle
[1971]
Album "Des gens comme vous et moi"
Scritta da Jean Piché
Testo trovato su frmusique.ru
Y'a l'eau qui tombe sur les toits
(continua)
inviata da Alessandro 5/4/2010 - 15:54
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Jenny è pazza

Jenny è pazza
[1978]
Il primo singolo di Vasco Rossi, poi incluso nel primo album "...Ma cosa vuoi che sia una canzone..."
Jenny non vuol più parlare
(continua)
inviata da Alessandro 5/4/2010 - 13:00
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Sensibile

Sensibile
Giusva Fioravanti e Francesca Mambro hanno confessato ogni loro crimine non pentendosi mai della loro militanza e dei mezzi (discutubuli) per raggiungere il loro delirante fine.
Di Bologna non hanno mai parlato, e le prove a loro carico
non sono mai state confermate pienamente. C'e' sicuramente qualcosa di molto piu' grande dietro.
Ricordiamo poi in ultimo la costituzione di questo Paese nella quale e' scritto che nessuno puo' essere ritenuto colpevole fino a quando un giusto processo non dimostri l'evidenza dei fatti.
Claudio 4/4/2010 - 10:44
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Lamento del contadino

Lamento del contadino
[1965]
Primo album: EP (33 giri formato 17 cm) in Canti del lavoro 5 - (I dischi del sole, DS 50)
Ultimo album: Se otto ore son troppo poche (1998)
interpretato anche da Riccardo Tesi & Maurizio Geri in "Acqua foco e vento" (2003)

Da Il Deposito
Vi prego tutti, o cittadini
(continua)
inviata da giorgio 4/4/2010 - 10:31
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Eu Vou Torcer

Eu Vou Torcer
Dall'album "A Tabùa de Esmeralda" del 1972
Eu vou torcer pela paz
(continua)
inviata da Renato Stecca 4/4/2010 - 10:07
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O cuntadinu sutta lu zappuni

O cuntadinu sutta lu zappuni
[1967]
45 giri - Serie Linea Rossa - Dischi del Sole (LR 45/8)
O cuntadinu sutta lu zappuni,
(continua)
inviata da giorgio 3/4/2010 - 16:15

Le Jour de l'Évasion

Le Jour de l'Évasion
Le Jour de l'Évasion

Le Jour de l'Évasion – Marco Valdo M.I. – 2010
Cycle du Cahier ligné – 102

Le Jour de l'Évasion est la cent-deuxième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.

Tu vois, Lucien l'âne épris de liberté, c'est une manie des hommes d'inventer des jours consacrés tantôt aux dieux, tantôt aux grands événements de leur histoire, tantôt à des moments de la vie... Il y a ainsi toute une série de jours, de journées ou de fêtes, c'est selon : la journée des femmes, le jour des morts, la fête des mères, des pères, des moissons, la journée de l'eau, la fête des travailleurs... et bien d'autres encore, on en invente tous les jours. Alors, notre ami le songeur a eu l'idée d'une fête de l'évasion, une journée de l'évasion, un carnaval des prisons... Où tous les prisonniers, tous les gens que la vie oppresse comme avant un orage... (continua)
C'est le jour de l'évasion
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/4/2010 - 12:00
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Bravi ragazzi

Bravi ragazzi
Chanson italienne – Bravi Ragazzi – Edoardo Bennato – 1974
BRAVES GARS
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/4/2010 - 11:25
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Maria la stava in casa (La passione)

Maria la stava in casa (La passione)
"La Maria generalmente divulgata è una creatura piena di grazia, più dea che donna. Nei canti popolari Maria è invece piena di umanità, non la Regina dei Cieli ma una tenera, spaesata, angosciata madre terrena."
(dalle note di copertina del disco "Sopra i tetti di Firenze" omaggio a Caterina Bueno, di Riccardo Tesi & Maurizio Geri)
Maria la stava in casa e non sapeva
(continua)
inviata da Lorenzo 3/4/2010 - 11:23
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Masters Of War

Masters Of War
SPAGNOLO / SPANISH [4]
SEÑORES DE LA GUERRA
(continua)
inviata da giorgio 3/4/2010 - 10:20
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Health of Freedom

Health of Freedom
[1971]
Album: Top 40 1971 - Week 07
Come on, let's drink to the health of freedom in this world
(continua)
inviata da giorgio 3/4/2010 - 09:46

Ir Disertore

Ir Disertore
Ahahahah!
Attualissima. Sarebbe divertente, se non fosse che c'è da piangere per la situazione.
Ho anche provato a canticchiarla sull'aria dell'originale, ma credo di aver cannato tutti gli accenti. In ogni caso, la canzone è magnifica e irriverente. Mi è piaciuta soprattutto l'ultima parte, quella della mitraglia e del supermercato, ma quella della mamma alcolista mi ha fatto, purtroppo, scompisciare. Un salutone!
Federica 3/4/2010 - 01:46
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Little Wheel Spin and Spin

Little Wheel Spin and Spin
[1966]
Album "Little Wheel Spin and Spin"
Little Wheels Spin and Spin Big wheels turn around & around
(continua)
inviata da Alessandro 2/4/2010 - 14:25
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The Times I've Had

The Times I've Had
[1964]
Album “Broadside Ballads, Vol. 3: The Broadside Singers”, Folkways Records.

“The Broadside Singers” è stato un super-gruppo composto da alcuni dei songwriters che negli anni 60 e 70 furono tra i maggiori contributori della rivista “Broadside Magazine”, tra i quali Phil Ochs, Tom Paxton, Pete Seeger, Mark Spoelstra, Patrick Sky, Malvina Reynolds, Bob Dylan e Buffy Sainte-Marie…

In questo brano, l’autore Mark Spoelstra è accompagnato da Phil Ochs, voce e chitarra, e da Pete Seeger, banjo.

“This antiwar song was recorded in a Broadside Singers session with Phil Ochs leading the group. The song was written by Mark Spoelstra, who recalls this as one of his early compositions. He remembered traveling to Ohio for a concert with Rambling Jack Elliott. On the way back, they stopped for refreshments and ran across a group of young men in army fatigues talking about how they could not wait... (continua)
Let me tell you 'bout the times I've had
(continua)
inviata da Alessandro 2/4/2010 - 13:35
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What's That I Hear

What's That I Hear
[1964]
Album “All the News That's Fit to Sing”.
What's that I hear now ringing in my ear
(continua)
inviata da Alessandro 2/4/2010 - 13:06
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Bound For Glory

Bound For Glory
[1964]
Album "All the News That's Fit to Sing"

Tributo di Ochs al maestro Woody Guthrie.
He walked all over his own growin' land
(continua)
inviata da Alessandro 2/4/2010 - 13:01
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Lou Marsh

Lou Marsh
[1964]
Album “All the News That's Fit to Sing”.

Louis Marsh was born and brought up in a tough neighbourhood of North Philadelphia. Unlike so many others however, Lou and his brothers were able to escape the ghetto and went to University before taking up careers perhaps atypical of those from such a background. Until being diagnosed with epilepsy Lou trained to be a doctor. Instead he began studying Sociology at Yale before training to join the Ministry. Unhappy with the rigidity of formal religion Lou took up full-time the youth work that was among his ministerial duties.

In 1958 he took part in an exchange programme with the U.S.S.R, learning how differences between nationalities and races could be overcome. Upon returning to the U.S. Lou began working for the Youth Board in New York City, assigned to work with the Young Untouchables, a Puerto Rican street gang from East Harlem. Lou... (continua)
On the streets of New York city when the hour was getting late
(continua)
inviata da Alessandro 2/4/2010 - 11:46
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Yugo 45

Yugo 45
questa canzone è spettacolare, mi spiace solo di non conoscere la lingua!
chiara 2/4/2010 - 11:44
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William Moore The Mailman

William Moore The Mailman
[1963]
Words by Seymour Farber
Music by Pete Seeger
Album “Broadside Ballads, Vol. 2”, Folkways Records

Sulla storia del coraggioso postino che fu ammazzato mentre camminava da solo per l’America profonda, consegnando lettere contro la segregazione razziale, si vedano anche Die Ballade von dem Briefträger William L. Moore aus Baltimore, der im Jahre 63 allein in die Südstaaten wanderte. Er protestierte gegen die Verfolgung der Neger. Er wurde erschossen nach einer Woche. Drei Kugeln trafen seine Stirn. e William Moore.
William Moore you were a mailman,
(continua)
inviata da Alessandro 2/4/2010 - 11:29
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William Moore

William Moore
[1963]
Dall’album compilativo “A Toast to Those Who Are Gone”, 1986.

Su William Moore si veda anche la canzone Die Ballade von dem Briefträger William L. Moore aus Baltimore, der im Jahre 63 allein in die Südstaaten wanderte. Er protestierte gegen die Verfolgung der Neger. Er wurde erschossen nach einer Woche. Drei Kugeln trafen seine Stirn. di Wolf Biermann.



William Moore era un postino. Era un bianco, ma faceva parte del CORE, il Congress of Racial Equality, una delle più attive organizzazioni anti-razziste e anti-segregazioniste americane, nata negli anni 40.
William Moore era un postino, e il suo mestiere era quello di recapitare la posta.
Così un bel giorno decise di mettersi in cammino per recapitare lettere di protesta contro la segregazione razziale… Nella sua prima marcia, dal Maryland andò a piedi fino alla Casa Bianca per recapitare al presidente Kennedy una lettera in cui... (continua)
Walkin' down an Alabama road
(continua)
inviata da Alessandro 2/4/2010 - 10:46

Letter from North Vietnam

Norman A. Ross
Letter from North Vietnam
[1967]
Testo trovato su “Broadside Magazine”, n. 86 del novembre 1967
The bombers come all day, the bombers come all night,
(continua)
inviata da Alessandro 2/4/2010 - 09:35
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Acceptable Risks

Acceptable Risks
Immagini di soldati americani esposti al fallout radioattivo durante i "Nevada Proving Grounds", gli esperimenti nucleari condotti dall'esercito USA nei primi anni 50 nel deserto del Nevada:
Alessandro 2/4/2010 - 08:30
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Give Peace A Chance

Give Peace A Chance
DEMOS UNA OPORTUNIDAD A LA PAZ
(continua)
inviata da giorgio 2/4/2010 - 08:08
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Chiapas resiste

Chiapas resiste
1995
Guai a chi ci tocca

Disco del supergruppo nato dalla fusione (temporanea) dei Bisca con i 99 Posse
Il 1 gennaio 1994 l'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZNL) insorge nello stato del Chiapas, sud est del Messico, occupando i comuni di San Cristobal de Las Casas, Ocosigo, Altamirano ed altri. L'intervento dell'esercito federale è immediato e brutale. Bombardamenti, killeraggi, torture, arresti arbitrari. Dopo soli dodici giorni, grazie anche alle imponenti manifestazioni svoltesi a Città del Messico contro le repressioni dell'esercito, il governo messicano è costretto a concordare una tregua. Da allora l'EZLN ha svolto un ruolo politico di primo piano: le sue richieste sono le richieste non solo della popolazione indigena del Chiapas, ma di tutto il popolo messicano. Migliori condizioni di vita, case, lavoro, assistenza sanitaria, educazione e soprattutto libertà, democrazia e g... (continua)
inviata da DonQuijote82 1/4/2010 - 22:20
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Si può morire

Si può morire
Version française – ON PEUT MOURIR – Marco Valdo M.I. – 2010
Chanson italienne – Si può morire – Gufi – 1963
ON PEUT MOURIR
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/4/2010 - 22:06
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Festa d'aprile

Festa d'aprile
Chanson italienne – Festa d'Aprile – Franco Antonicelli – 1948 (interprétation Yo Yo Mundi)
FÊTE D'AVRIL
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/4/2010 - 21:23
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Le déserteur

Le déserteur
SPAGNOLO / SPANISH / ESPAGNOL [7]
EL DESERTOR
(continua)
inviata da giorgio 1/4/2010 - 20:06
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Blowin' in the Wind

Blowin' in the Wind
SICILIANO / SICILIAN
'A RISPOSTA STA BULÀNNU CU VENTU
(continua)
inviata da giorgio 1/4/2010 - 19:56
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Santo Dominico

Santo Dominico
[1975]
Album “Yankee Go Home: Songs of Protest Against American Imperialism”, Folkways Records.

Alla fine dell’800 l’economia della piccola repubblica di Santo Domingo andò letteralmente dal culo a causa del solito dittatorucolo di turno, il generale Ulises “Lilís” Heureaux, che aveva indebitato fino al collo il paese facendosi imprestare dalle banche europee un sacco di soldi che poi spendeva per sé e la sua corte… Il generale fu poi ammazzato ma intanto alcune navi da guerra francesi, tedesche, olandesi e pure italiane navigavano verso l’isola con l’intenzione di “curarne il fallimento” e riprendersi se possibile i soldi… Ma il presidente Roosevelt disse che non era cosa, che ci avrebbero pensato gli USA a onorare i debiti dominicani e che gli europei se ne stessero alla larga dal “giardino di casa” statunitense… E così, dopo Cuba, Filippine e Panama, gli yankee si mangiarono pure Santo... (continua)
Santo Dominico,
(continua)
inviata da Alessandro 1/4/2010 - 14:45
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I Took the Great Canal

I Took the Great Canal
[1975]
Album “Yankee Go Home: Songs of Protest Against American Imperialism”, Folkways Records.



Dopo Cuba e le Filippine, nel 1903 i voraci yankee guidati dal condottiero Teddy Roosevelt e dal segretario di Stato John Milton Hay si papparono pure Panama, sottraendola alla sovranità colombiana. La comprarono dalle banche francesi (rappresentate dal lobbista Philippe Bunau-Varilla) che a partire dal 1889 avevano investito ingenti capitali in un’impresa che si era rivelata difficile e rischiosa: la costruzione di un transito navale tra Atlantico e Pacifico. Roosevelt comprò Panama dai francesi per 40 milioni di dollari, risparmiò il denaro promesso alla Colombia - e da questa rifiutato – fomentando la rivolta dei panamensi per l’indipendenza, e poi i genieri dell’esercito completarono in soli 10 anni il Canale avviato dai francesi… un investimento davvero vantaggioso che nei decenni successivi... (continua)
Hey, there's something you want,
(continua)
inviata da Alessandro 1/4/2010 - 14:14
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Little Brown Children

Little Brown Children
[1975]
Album “Yankee Go Home: Songs of Protest Against American Imperialism”, Folkways Records.


Una canzone sulla guerra filippino-americana del 1899-1902 (ma trascinatasi per oltre dieci anni, fino al 1913), che fa il paio con Ewell T. Otis.



“The United States did not stumble into the Philippine insurrection of 1899-l902. Before annexation took place there was a long debate within the United States on whether or not it should happen. Those opposed to annexation formed what became known as the "Anti-Imperialist League" which included such men as Grover Cleveland, Samuel Gompers, Andrew Carnegie, William Dean Howells and Mark Twain. They argued that annexation was a violation of the Declaration of Independence; that there should be no goverment without the consent of the governed. They further argued that Asiatic people could not be assimilated into American culture and tradition,... (continua)
Little Brown Brothers, please throw down your arms,
(continua)
inviata da Alessandro 1/4/2010 - 12:28
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Ewell T. Otis

Ewell T. Otis
[1975]
Album “Yankee Go Home: Songs of Protest Against American Imperialism”, Folkways Records.


Filippine, 1900. Massacro ad opera delle truppe statunitensi

Spazzati via i vecchi dominatori spagnoli, il presidente statunitense McKinley proclamò la “Benevolent Assimilation” delle Filippine… “Benevolent” una cippa! I filippini indipendentisti, riuniti nell’organizzazione segreta Katipunan e guidati dal leader Emilio Aguinaldo, avevano già combattuto gli spagnoli e si misero, giustamente, a combattere i nuovi padroni… I “benevolenti” americani li fecero letteralmente a pezzi e proprio nella guerra di “contrainsurgencia” nelle Filippine i generali americani, come Ewell Otis, perfezionarono strategie come il “search & destroy”, cioè l’annientamento di interi villaggi e della relativa popolazione civile, poi divenute note all’opinione pubblica durante la guerra in Vietnam e i conflitti... (continua)
Let us not forget the name,
(continua)
inviata da Alessandro 1/4/2010 - 10:57
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Lequi of the National Guard

Lequi of the National Guard
[1975]
Album “Yankee Go Home: Songs of Protest Against American Imperialism”, Folkways Records.

La guerra ispano-americana del 1898 per il possesso delle Filippine e di Cuba non fu una guerra combattuta. La vecchia e spelacchiata flotta spagnola fu catturata tutta intera, senza colpo ferire, nel golfo di Manila… A Cuba, l’unica azione militare vera e propria fu quella dei “Rough Riders” di Teddy Roosevelt nell’assalto alla collina di San Juan… E su questo episodio Roosevelt fondò le basi per la sua corsa alla Casa Bianca, anche se molti storici si sono chiesti come diavolo abbia potuto lui, miope come una talpa e con gli occhiali rotti - come si vede nelle foto - condurre un assalto… La maggior parte dei decessi fra i soldati yankee non fu dovuta al fuoco nemico ma alla carne guasta che mangiavano…

“The Spanish-American War was not a war noted for great military strategy nor great military... (continua)
My name is Colonel Lequi,
(continua)
inviata da Alessandro 1/4/2010 - 09:58
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The Editor’s to Blame

The Editor’s to Blame
Ma lo sapete che il tipo con occhiali e baffoni al centro della foto dei Rough Riders a Cuba nel 1898 altri non è che il futuro presidente degli States Theodore Roosevelt?
Alessandro 1/4/2010 - 09:27
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Me queda la palabra

Me queda la palabra
Adaptación: Los Aguaviva

[1971]
Letra: Adaptación de un poema de Blas de Otero (1955)
Música: Manolo Díaz
Recitador: José Antonio Muñoz
Album: Apocalipsis
"El que monta el caballo pálido se llama la muerte
(continua)
inviata da giorgio 1/4/2010 - 08:34

Bouse séchée

Bouse séchée
Bouse séchée

Bouse séchée – Marco Valdo M.I. – 2010
Cycle du Cahier ligné – 101

Bouse séchée est la cent et unième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.

Excuse-moi, Marco Valdo M.I. mon ami, mais je trouve encore une fois que le titre de ta canzone est bien étrange.

Lucien l'âne aux grandes dents et aux sabots d'ébène, laisse-moi te dire le pourquoi du comment de ce titre étrange en effet. Le fait est que lorsque je fais une chanson, je ne sais généralement pas au départ comment elle sera, quels seront les mots qui la composeront, ni dans quel ordre, ni dans quelle combinaison. Le sens-même de la chanson change parfois au cours de la confection. La chanson – et cela tu le sais – est une sorte d'étrange alchimie, c'est une création, elle est (souvent) expérimentale. Quelquefois, elle démarre sur un mot, quelque fois sur une... (continua)
Je gis ici
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 31/3/2010 - 22:05
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Racist Friend

Racist Friend
AMICO RAZZISTA
(continua)
inviata da Adriano Seghezzi 31/3/2010 - 21:21
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Imagine

Imagine
SPAGNOLO / SPANISH [3]

Versione spagnola di autore sconosciuto, fatta pervenire da Giorgio

Spanish version by unknown author, contributed by Giorgio

Versión castellana de autor desconocido, contribuida por Giorgio
IMAGINA
(continua)
inviata da giorgio 31/3/2010 - 21:13
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Calle Mayor

Calle Mayor
[1996]
Letra y música de Carlos Javier Crespo Goñi
Album: Calle Mayor
La riada de gente es tan densa que cuesta trabajo caminar al revés.
(continua)
inviata da giorgio 31/3/2010 - 20:46
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A desalambrar!

A desalambrar!
[1969]
Letra y Musica de Daniel Viglietti
Interpretata da Víctor Jara nell'album Pongo en tus manos abiertas

Interpretata dall'autore in Canciones Para Mi America - Le Chant du Monde LDX 7 4362 - 1973
Yo pregunto a los presentes
(continua)
inviata da giorgio 31/3/2010 - 20:02
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Amara terra mia

Amara terra mia
AMARGA TIERRA MIA
(continua)
31/3/2010 - 19:19




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