Alda Merini, Giovanni Nuti & Simone Cristicchi: I poeti
[2007]
Album: Giovanni Nuti canta Alda Merini - Rasoi di seta
Poesia di Alda Merini
A poem by Alda Merini
Musica e orchestrazione di Giovanni Nuti
Music and Orchestration by Giovanni Nuti
Album: Giovanni Nuti canta Alda Merini - Rasoi di seta
Poesia di Alda Merini
A poem by Alda Merini
Musica e orchestrazione di Giovanni Nuti
Music and Orchestration by Giovanni Nuti
Siamo poeti poveri, fatti di vesti pesanti
(continua)
(continua)
inviata da adriana 24/4/2010 - 16:28
Ερωτικό τραγούδι (Παλικαρού - Παλικαρού)
Erotikó tragoúdi (Palikaroú-Palikaroú)
Στίχοι: Κ.Χ Μύρης
Μουσική: Γιάννης Μαρκόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Νίκος Ξυλούρης
Ιθαγένεια - 1972
Testo di K.H. Miris
Musica di Yannis Markopoulos
Prima esecuzione di Nikos Xylouris
"Ιθαγένεια" (Indigenato) - 1972
Me lo fate passare questo canto d'amore di tre Greci e mezzo (il mezzo sono io; ma se ci sta anche Riccardo, saranno quattro) per la Grecia ? Io penso di sì. Il testo è di K.H. Miris (che non è cretese, ma di Lamia, Ftiotide, e che, nella veste di profondo studioso del teatro antico e contemporaneo, si firma con il suo vero nome di Κώστας Γεωργουσόπουλος, Kostas Gheorgousopoulos), la musica è di Yannis Markopoulos e la voce è del compiantissimo Nikos Xylouris (e i due ultimi sono cretesi autentici). Si tratta di tre artisti che AWS ospita volentieri; e Riccardo ha curato con particolare passione le pagine dedicate al loro Χρονικό... (continua)
Στίχοι: Κ.Χ Μύρης
Μουσική: Γιάννης Μαρκόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Νίκος Ξυλούρης
Ιθαγένεια - 1972
Testo di K.H. Miris
Musica di Yannis Markopoulos
Prima esecuzione di Nikos Xylouris
"Ιθαγένεια" (Indigenato) - 1972
Me lo fate passare questo canto d'amore di tre Greci e mezzo (il mezzo sono io; ma se ci sta anche Riccardo, saranno quattro) per la Grecia ? Io penso di sì. Il testo è di K.H. Miris (che non è cretese, ma di Lamia, Ftiotide, e che, nella veste di profondo studioso del teatro antico e contemporaneo, si firma con il suo vero nome di Κώστας Γεωργουσόπουλος, Kostas Gheorgousopoulos), la musica è di Yannis Markopoulos e la voce è del compiantissimo Nikos Xylouris (e i due ultimi sono cretesi autentici). Si tratta di tre artisti che AWS ospita volentieri; e Riccardo ha curato con particolare passione le pagine dedicate al loro Χρονικό... (continua)
Το κορμί πλαγιάζει στο χώμα και τα βουνά χαράζονται
(continua)
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 24/4/2010 - 15:03
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
Partigiani
Album: Credere ai ricordi
Sopra la gotica uomini in nero
(continua)
(continua)
inviata da adriana 24/4/2010 - 14:17
La vie s'écoule, la vie s'enfuit
Ciao Riccardo, mi chiamo Francesco Pelosi e con il mio gruppo il Canzoniere delle Stagioni propongo brani della tradizione popolare in una formazione a tre: chitarra, voce e fisarmonica. La nostra canzone di punta è appunto La vie s'écoule di cui ho fatto una traduzione adattando lievemente il testo della prima strofa dove non sono più le rivoluzioni ad esser state tradite ma loro (o chi/cosa per loro) ad aver tradito. Ti invio la mia traduzione se vuoi inserirla nel sito o anche solo per sapere cosa ne pensi. Ciao
Francesco
LA VITA FUGGE
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Pelosi 24/4/2010 - 12:08
La Ballata del prefetto Mori
LA BALLATA DEL PREFETTO MORI
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 24/4/2010 - 10:43
O cuntadinu sutta lu zappuni
O CONTADINO SOTTO LO ZAPPONE
O contadino sotto lo zappone
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 24/4/2010 - 10:36
Ma marseillaise à moi
Jacky Fluttaz
J'veux pas mourir pour ma patrie
(continua)
(continua)
inviata da Jacky Fluttaz 24/4/2010 - 00:30
Percorsi:
Inni e Controinni
The Dove
The British folk group the Pentangle recorded the Cuckoo on their 1969 album Basket of Light
Holger Terp 23/4/2010 - 23:41
Salvatore Giuliano
La canzone musicalmente è splendida, cantata in maniera professionale come pochi sanno fare. L'ho conosciuta per caso, cercando qualcosa che riguardasse la figura di Salvatore Giuliano. Devo ammettere che tra i tanti libri, articoli, 3 film, articoli e inchieste, trasmissioni televisive, questi cinque minuti e mezzo rappresentano qualcosa di impressionante. E se fosse vero? La canzone non accenna al fatto che ha inchiodato il giovane di Montelepre al rango di freddo assassino che ha sparato su inermi contadini compiendo una strage disumana: undici morti, decine di feriti. L'autore del testo si è forse distratto? Credo di no, anzi! non parla di Portella semplicemente perchè si è convinto che Giuliano non c'entri nulla. E come la mettiamo col processo di Viterbo? Turiddu e la sua banda sono stati condannati in tutti e tre i gradi di giudizio. Capitolo chiuso. Eppure su quella vicenda fu imposto... (continua)
siciliano doc. 23/4/2010 - 23:39
Al presidente de Chile Salvador Allende
AL PRESIDENTE DEL CILE SALVADOR ALLENDE
(continua)
(continua)
inviata da Maria Cristina 23/4/2010 - 17:39
¿Cómo voy a olvidarme?
COME POSSO DIMENTICARE?
(continua)
(continua)
inviata da Maria Cristina 23/4/2010 - 17:32
Within You Without You
E' davvero una canzone stupenda che ti fa trovare veramente la pace interiore... Grande George
daniele 23/4/2010 - 15:41
Pontelandolfo
tengo a precisare solo una cosa sulla questione: una cosa di carattere geografico e storico.
1) la banda del matese non ha niente a che fare con pontelandolfo. gli internazionalisti arrivarono a san lupo (paese che dista circa 10 km) dove vi restarono qualche mese prima di essere "cantati" e costretti alla fuga verso i monti del matese. dopo tre giorni arrivarono a letino e poi a gallo matese dove si realizzo lo "strano connubio" tra internazionalisti, sfruttati, ed oppressi dal potere "feudale" (politico e religioso). vabbe poi i fatti sono noti ancora oggi nella memoria della gente in quanto chi vive in questi luoghi da sempre ne fa motivo di orgoglio ed in parte di rivalsa nei compronti dei moderni feudatari.
2) i fatti di pontelandolfo avvennero qualche anno prima e sono quelli di cui fa riferimento la canzone "a campana sona". le rivolte contadine e la repressione successiva avvennero... (continua)
1) la banda del matese non ha niente a che fare con pontelandolfo. gli internazionalisti arrivarono a san lupo (paese che dista circa 10 km) dove vi restarono qualche mese prima di essere "cantati" e costretti alla fuga verso i monti del matese. dopo tre giorni arrivarono a letino e poi a gallo matese dove si realizzo lo "strano connubio" tra internazionalisti, sfruttati, ed oppressi dal potere "feudale" (politico e religioso). vabbe poi i fatti sono noti ancora oggi nella memoria della gente in quanto chi vive in questi luoghi da sempre ne fa motivo di orgoglio ed in parte di rivalsa nei compronti dei moderni feudatari.
2) i fatti di pontelandolfo avvennero qualche anno prima e sono quelli di cui fa riferimento la canzone "a campana sona". le rivolte contadine e la repressione successiva avvennero... (continua)
enzo l'arianese 23/4/2010 - 15:23
Hawks And Eagles Fly Like Doves
"On the 21st March, 1985 a funeral procession, moving between the towns of Lange and Uitenhaage in South Africa, was stopped by armoured personnel carriers. Gun shots rang out and a 16 year old boy on a bicycle at the front of the procession fell dead. Within seconds eighteen more were killed. A later investigation into the massacre showed that many had been shot in the back."
(Notes by Ian Walker in the album "Flying High")
(Notes by Ian Walker in the album "Flying High")
Alessandro 23/4/2010 - 13:06
Island
[1990]
nell'album "Naming of Names" del 1990 e s'intitola semplicemente "Island".
Incisa da Christy Moore nell'album “Smoke and Strong Whiskey” del 1991 (con il titolo Green Island)
Ispirata alla irish rebel song ottocentesca scritta da Robert Dwyer Joyce The wind that Shakes the Barley
Testo trovato su MySongBook
nell'album "Naming of Names" del 1990 e s'intitola semplicemente "Island".
Incisa da Christy Moore nell'album “Smoke and Strong Whiskey” del 1991 (con il titolo Green Island)
Ispirata alla irish rebel song ottocentesca scritta da Robert Dwyer Joyce The wind that Shakes the Barley
Testo trovato su MySongBook
The island lies like a leaf upon the sea
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 23/4/2010 - 12:51
The Glesca Eskimos
[1962]
Album “Ding Dong Dollar: Anti-Polaris and Scottish Republican Songs”, Folkways Records.
Tune: Marching Through Georgia
Written by T. S. Law, Morris Blythman and Jim McLean.
La USS Proteus alla fonda nella baia scozzese di Holy Loch nel 1961.
Nella primavera del 1961 a Holy Loch gli attivisti della Scottish Campaign for Nuclear Disarmament provarono a fermare le navi americane cariche di missili nucleari… Ci provarono pacificamente, provando a sbarrare il passo a fregate e sommergibili con dei piccoli kayak… Quando poi il comandante della USS Proteus, tal Lanin, dichiarò – con sensibilità tutta militare - che le proteste non lo preoccupavano e che i manifestanti erano soltanto “un dannato branco di eschimesi”, quelli presero la palla al balzo e ci scrissero su questa canzone: “Siamo tutto eschimesi! Siamo gli eschimesi di Glasgow, che fermano le corazzate con le canoe!”
“On... (continua)
Album “Ding Dong Dollar: Anti-Polaris and Scottish Republican Songs”, Folkways Records.
Tune: Marching Through Georgia
Written by T. S. Law, Morris Blythman and Jim McLean.
La USS Proteus alla fonda nella baia scozzese di Holy Loch nel 1961.
Nella primavera del 1961 a Holy Loch gli attivisti della Scottish Campaign for Nuclear Disarmament provarono a fermare le navi americane cariche di missili nucleari… Ci provarono pacificamente, provando a sbarrare il passo a fregate e sommergibili con dei piccoli kayak… Quando poi il comandante della USS Proteus, tal Lanin, dichiarò – con sensibilità tutta militare - che le proteste non lo preoccupavano e che i manifestanti erano soltanto “un dannato branco di eschimesi”, quelli presero la palla al balzo e ci scrissero su questa canzone: “Siamo tutto eschimesi! Siamo gli eschimesi di Glasgow, che fermano le corazzate con le canoe!”
“On... (continua)
Hullo! Hullo! We are the Eskimos!
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 23/4/2010 - 11:54
Garbage!
[1969]
Album “Garbage! and other garbage” (1972)
La quarta strofa fu scritta da Pete Seeger e Mike Agranoff.
Testo trovato su MySongBook
“A year before the first Earth Day observance on April 22, 1970 -- a nationwide environmental "teach-in" for 20 million participants -- folk musician Bill Steele '54 wrote one of the environmental movement's anthems: "Garbage!" Forty years on, the song still resonates as much as it did when Steele wrote it in San Francisco in 1969. "There was a big fuss in San Francisco at the time about dumping garbage in the bay, not as trash but as landfill to build new waterfront condominiums. So that sort of inspired it all," Steele says. […] The song has inspired several additional verses over the years, notably by Seeger and Mike Agranoff. Their 1977 addenda include a verse (beginning with "In Mister Thompson's factory, they're making plastic Christmas trees ...") and a new chorus, decrying the effects of corporations and capitalism.” (Fonte)
Album “Garbage! and other garbage” (1972)
La quarta strofa fu scritta da Pete Seeger e Mike Agranoff.
Testo trovato su MySongBook
“A year before the first Earth Day observance on April 22, 1970 -- a nationwide environmental "teach-in" for 20 million participants -- folk musician Bill Steele '54 wrote one of the environmental movement's anthems: "Garbage!" Forty years on, the song still resonates as much as it did when Steele wrote it in San Francisco in 1969. "There was a big fuss in San Francisco at the time about dumping garbage in the bay, not as trash but as landfill to build new waterfront condominiums. So that sort of inspired it all," Steele says. […] The song has inspired several additional verses over the years, notably by Seeger and Mike Agranoff. Their 1977 addenda include a verse (beginning with "In Mister Thompson's factory, they're making plastic Christmas trees ...") and a new chorus, decrying the effects of corporations and capitalism.” (Fonte)
Mister Thompson calls the waiter, orders steak and baked potatoes
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 23/4/2010 - 10:51
Flowers Are Red
[1978]
Album “Living Room Suite”
“The idea for the song came to Chapin when his secretary told him about her son who brought his report card home from school one day. The teacher had written a note in the card saying: "Your son is marching to the beat of a different drummer, but don't worry we will soon have him joining the parade by the end of the term." The quote was often used as an introduction to the song during live performances, with the comma after "drummer" being pronounced as a word because of the educational theme.” (en.wikipedia)
Album “Living Room Suite”
“The idea for the song came to Chapin when his secretary told him about her son who brought his report card home from school one day. The teacher had written a note in the card saying: "Your son is marching to the beat of a different drummer, but don't worry we will soon have him joining the parade by the end of the term." The quote was often used as an introduction to the song during live performances, with the comma after "drummer" being pronounced as a word because of the educational theme.” (en.wikipedia)
The little boy went first day of school
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 23/4/2010 - 10:00
Ginirali
Per Riccardo
Volevo dirti che sottoscrivo al 100% quanto hai sentito doveroso precisare, che per me puoi passare direttamente nell'intro, che non ho avuto tempo e modo di sviluppare. Ti posso assicurare che, almeno io, non ho dimenticato il Dalla Chiesa "prima" di Palermo, la legge Reale, il conferimento di poteri speciali, la repressione, lo schiaccianoci obbligatorio "O con lo Stato o con le B.R." (a cui rispondevamo "Né con lo Stato né con le B.R.), etc. Ma si è aperto un nuovo percorso e credo e spero che vi possano trovare posto tutte (o quasi) le canzoni sull'argomento. E ti volevo chiedere: chi propone una canzone - non è detto che debba condividerne l'impostazione.. O sì?
A me 'sta canzone piace poco. La trovo schematica, celebrativa e retorica. Gradite solo alcune frasi, come:
Ginirali, paroli sulu haju sintutu..
Ginirali, la rabbia da me genti
nun trova risposta 'ntâ... (continua)
Volevo dirti che sottoscrivo al 100% quanto hai sentito doveroso precisare, che per me puoi passare direttamente nell'intro, che non ho avuto tempo e modo di sviluppare. Ti posso assicurare che, almeno io, non ho dimenticato il Dalla Chiesa "prima" di Palermo, la legge Reale, il conferimento di poteri speciali, la repressione, lo schiaccianoci obbligatorio "O con lo Stato o con le B.R." (a cui rispondevamo "Né con lo Stato né con le B.R.), etc. Ma si è aperto un nuovo percorso e credo e spero che vi possano trovare posto tutte (o quasi) le canzoni sull'argomento. E ti volevo chiedere: chi propone una canzone - non è detto che debba condividerne l'impostazione.. O sì?
A me 'sta canzone piace poco. La trovo schematica, celebrativa e retorica. Gradite solo alcune frasi, come:
Ginirali, paroli sulu haju sintutu..
Ginirali, la rabbia da me genti
nun trova risposta 'ntâ... (continua)
giorgio 23/4/2010 - 08:25
Στην Αμφιάλη
Versione italiana (letterale) di Gian Piero Testa
Traduzione letterale. Ho ammesso che mi sono sentito costretto a fare una traduzione un po' libera. Ma in AWS in fatto di traduzioni si è galantuomini: ecco quella letterale; e chi vuole può valutare i discostamenti. Non ho ripetuto le coppie di ritornello. (GPT)
AD AMFIALI
(continua)
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 22/4/2010 - 23:53
Ballata per un ferroviere
qualcuno conosce gli accordi di questa canzone?...Grazie Riccardo!!!
22/4/2010 - 22:51
Rouge pour l'éternité
Le Mort Rouge et Rouge pour l'éternité sont deux canzones faites à partir de la même nouvelle d'Ugo Dessy; deux versions de la même histoire. Très différentes cependant... À les lire toutes les deux, on en sait plus sur cette histoire... La vérité est que j'avais oublié ce Mort Rouge... et que j'aimais bien cette histoire et que je voulais écrire une canzone "in memoriam". Ce qui fut fait.
Ainsi parlait Marco Valdo M.I.
( Marco Valdo M.I.)
Ainsi parlait Marco Valdo M.I.
( Marco Valdo M.I.)
Marco Valdo M.I. 22/4/2010 - 21:43
Στην Αμφιάλη
Versione italiana di Gian Piero Testa
Un po' di tempo fa, quando mi ero messo in testa di tradurre tutte le canzoni di Gatsos (impresa progredita oltre i due terzi; ma dopo l'incontro con AWS ora batte un po' la fiacca), al margine di questa canzone avevo annotato: impossibile, troppi giochi di parole, allusioni e argot. Ritrovatamela tra le mani più di recente, ho ritentato, e mi sembra di esserci abbastanza riuscito. Ho dovuto trovare le rime, perché senza rime non funzionava proprio, e anche discostarmi qua e là dalla lettera, spero non dal senso. Per ragioni di rima, i poliziotti, "le belve", mi si sono trasformati in "lupi"...ma va bene lo stesso. E chiedo perdono per diverse altre infedeltà di questo tipo. Se non sbaglio, la metrica (distici di decapantasillabi con rime interne) è quella delle "mantinades". I lukumia sono quei piccoli cubi di gelatina di frutta spolverati di zucchero a velo, presenti in tutta l'area levantina. Famosi quelli di Patrasso. (GPT)
AD AMFIALI
(continua)
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 22/4/2010 - 16:45
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