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Prima del 2010-4-18

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Nivuri su’ li bummi

Nivuri su’ li bummi
[1975]
"Lu patruni è suvecchiu" ("Il padrone è di troppo")


Ho qui con me nella mia casa di campagna Pino Veneziano, cantastorie: ha appena finito di cantare un gruppo di canzoni incise in un disco prossimo ad uscire. Il successo sarà certo perché Pino alla potenza della voce aggiunge la forza drammatica. I testi sono suoi, i motivi musicali pure. Un cantastorie, che fa politica, e la sublima con la poesia. Il suo discorso è semplice, popolare, ma
convincente; e riesce a farsi capire dai braccianti in maggioranza analfabeti e semianalfabeti. Gli argomenti sono la verità, cantata da popolano a popolano, senza inganni. I padroni non sono necessari, le guerre nemmeno; le case sono necessarie, perché un coniglio senza tana, un uccello senza nido, sono come i pesci senza mare, dice.

Da ragazzo, ora ha quarant’anni, Pino faceva il guardiano di capre, di vacche; dormiva in campagna; frequentò... (continua)
Su’ nivuri li bummi ‘nta li chiazzi.
(continua)
inviata da Alessandro 18/4/2010 - 19:12
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E lu suli ntinni ntinni

anonimo
E lu suli ntinni ntinni
Canto proveniente dal trapanese, raccolto da Zelinda Ripa, e facente parte del repertorio di Rosa Balistreri, presente nel disco "Vinni a cantari all’ariu scuvertu" del 1978.

Canzone di ribellione dei "jurnatàri" contro il padrone. A farne le spese è il "suprastanti", cioè il guardiano, il "caporale". Ma chi si è ribellato al potere di padroni e mafiosi sarà costretto a fuggire dalla propria terra, lasciando anche il proprio amore...

Il primo verso trae origine dall’espressione rrivari a li ntinni (propriamente “giungere alle vette”), tipica del trapanese, detta del sole prossimo al tramonto.
Nel testo ricorre più volte la forma comunemente usata nel dialetto siciliano che con la semplice ripetizione di certi termini rende in modo estremamente sintetico ed efficace espressioni del tipo “da un posto ad un altro posto uguale” , “da un punto ad un altro punto dello stesso posto” ed altre... (continua)
E lu suli ntinni ntinni
(continua)
inviata da Alessandro 18/4/2010 - 16:49
Percorsi: Mafia e mafie
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Quannu moru

Quannu moru
[1987?]
In "Rari e Inediti" (1997, Teatro del Sole)

Il testamento artistico, spirituale e politico della grande cantante, cantautrice e cantastorie siciliana.

Il lavoro che stiamo portando avanti per ricostruire il percorso artistico e umano di Rosa, nonostante proceda ormai da qualche tempo, continua a riservare sorprese e nuovi tasselli si aggiungono ad un quadro che si fa sempre più ricco e interessante.
Si tratta quasi sempre di fatti noti finora ai pochi che li hanno vissuto direttamente o a chi li ha visti da vicino e, quindi, per certi aspetti quasi privati. Testimoniano però l’intensa capacità di relazione umana di Rosa, il suo essere capace di avere amici in ogni parte d’Italia.
La più recente di queste ricostruzioni ha anche un grande valore artistico perchè consente di fare luce su una parte fondamentale del repertorio di Rosa, la parte più autobiografica. Tale segmento... (continua)
Quannu iu moru nun mi diciti missa
(continua)
inviata da Alessandro 18/4/2010 - 16:10
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Ch’è autu lu suli

anonimo
Ch’è autu lu suli
Incisa da Rosa Balistreri nell'album "Amore tu lo sai la vita è amara" del 1972.
Testo trovato sul sito ufficiale della grande cantante, cantautrice e cantastorie siciliana.
Sant’Agata ch’è gavutu lu suli
(continua)
inviata da Alessandro 18/4/2010 - 14:38
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Guarda chi vita chi fa lu zappaturi

Guarda chi vita chi fa lu zappaturi
La paternità del testo, prima attribuita a Buttitta, è errata. Chiedo venia. La poesia è invece da attribuirsi al pacifista siciliano Beppe Ganduscio (1925-1963) da Ribera
Musica e arrangiamento Rosa Balistreri
Albums: La Voce della Sicilia [1967] (secondo vinile)

La cantatrice del Sud [1973, ried. La voce della Sicilia]
http://www.rosabalistreri.it/vinili/ca...

cirag


Guarda chı vita chı fa lu zappatùri
(continua)
inviata da giorgio 18/4/2010 - 12:46
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Canzone di viaggio

Canzone di viaggio
Scritta da Emilio Jona e Sergio Liberovici.

Si trova nel cd allegato al libro di Jona e Liberovici "Cantacronache. Un'avventura politico-musicale degli anni Cinquanta", 1995, CREL Scriptorium
(Roberta)

Contenuta nel disco del gruppo vocale Quartetto Urbano "Mentre corre cielo e terra" (2008), con l'arrangiamento di Xavier Rebut.
Io traverso a primavera
(continua)
inviata da Alessandro 18/4/2010 - 12:35
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The Ballad of the Springhill Mine Disaster

The Ballad of the Springhill Mine Disaster
Lyrics & Music by Peggy Seeger

Peggy Seeger composed "The Ballad of Springhill" (with assistance from Ewan MacColl) based on the 1958 Springhill Mine Disaster
. It was originally performed by MacColl and Seeger as an a cappella duet.
It was subsequently sung by popular folk revival group Peter, Paul, & Mary.
Irish rock stars U2 drew international attention to the memory of the Springhill mining disaster when they included "The Ballad of Springhill" in the playlist for their Joshua Tree Tour in 1987. U2 performed the song at fifteen concerts, although Bono did misrepresent the year in the song by saying "88" and not "58" during a few live performances. In an interview after the 1987 performance on a 25th anniversary television tribute to the Irish band The Dubliners, Bono stated that the first recording of "The Ballad of Springhill" he heard was that sung by Irish folk singer... (continua)
In the town of Springhill, Nova Scotia
(continua)
inviata da giorgio 18/4/2010 - 09:40
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The Klan

The Klan
[1951]
Album "Something Else Again", 1968
Scritta da David e Alan Arkin con lo pseudonimo di David e Alan Gray.
La canzone sii trova anche eseguita dal vivo da Ewan MacColl, Peggy Seeger nell'album "Songs of Struggle" del 1976 e anche interpretata da Gil Scott-Heron nel suo album "Real Eyes" del 1980

L'autore di questa canzone, David Arkin, era insegnante, pittore e scrittore. Nel secondo dopoguerra trovò lavoro negli Studios di Hollywood ma lo perse quasi subito quando, accusato di essere comunista – erano gli anni in cui furibonda impazzava la "caccia alle streghe" - rifiutò di presentarsi a rispondere davanti alla commissione sulle attività anti-americane. La famiglia Arkin fu segnata da questa vicenda e non è certo un caso se questa canzone David e il figlio Alan la firmarono con lo pseudonimo di Gray. E non è neppure un caso se, all'inizio della sua carriera come attore cinematogafico,... (continua)
Countryside was cold and still
(continua)
inviata da Alessandro 17/4/2010 - 15:46
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The High Sheriff of Hazard

The High Sheriff of Hazard
[1964]
Lyrics by Thomas Richard Paxton
Music: sung to the tune of "Champion At Keeping Them Rolling"
Album: Ramblin' Boy

It's just him. The unutterable Mr Combs, Perry County sheriff from 1962 to 1965. This song is dedicated to him.
"Over the Easter weekend, my wife Midge and I, along with Phil Ochs, Carolyn Hester, Alix Dobkin, Eric Anderson [sic], Danny Kalb, and some others, got down to Hazard, Kentucky, to meet some of the miners who have been on strike and starving for over a year. If a man wants to scab, he can put in a twelve-hour-day in an unsafe mine ("dog holes," they call them) for anywhere from three to eight dollars a day. Things are rigged so if he won't scab, it's seen that he's unable to get food stamps for the government rations. This "high sheriff" runs the county the way he likes. As the song says, he's part-owner of a mine himself, so the miners have learned not to expect too much from him – except trouble". (Tom Paxton, Sing Out!, Vol. 14, No. 5, Nov 1964, p. 30)
Now the High Sheriff of Hazard is a hard working man.
(continua)
inviata da giorgio 17/4/2010 - 08:22
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Σαββατόβραδο στην Καισαριανή ή 'Ενα σαββατόβραδο στην Καισαριανή

Σαββατόβραδο στην Καισαριανή <i>ή</i> 'Ενα σαββατόβραδο στην Καισαριανή
Savvatóvrado stin Kaisarianí, i Éna savvatóvrado stin Kaisarianí
Στίχοι: Λευτέρης Παπαδόπουλος
Μουσική: Σταύρος Ξαρχάκος
Πρώτη ερμηνεία: Μελίνα Μερκούρη (Τηλεοπτικό ντοκουμαντέρ "Η Ελλάδα της Μελίνας", ΗΠΑ 1964)
Πρώτη ηχογράφηση: Γρηγόρης Μπιθικώτσης, 1970
Άλλες σπουδαίες ερμηνείες: Γιώργος Νταλάρας, Μανώλης Μίτσιας

Testo di Lefteris Papadopoulos
Musica di Stavros Xarchakos
Prima interpretazione di Melina Merkouri (nel documentario televisivo "La Grecia di Melina", USA, 1964)
Prima incisione di Grigoris Bithikotsis, 1970
Altre notevoli interpretazioni: Yorgos Dalaras, Manolis Mitsiàs

Per puro caso mi sono imbattuto nel testo completo di "Un sabato sera a Kessarianì" - forse la più intensa e toccante rievocazione dei giorni tragici ed esaltanti della resistenza greca all'occupazione nazifascista - che sciaguratamente non viene mai eseguito per intero, vittima del taglio abituale... (continua)
Tο απομεσήμερο έμοιαζε να στέκει
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 16/4/2010 - 22:53
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Όχι, δεν πρέπει να συναντηθούμε

Όχι, δεν πρέπει να συναντηθούμε
'Ohi, den prépei na synandithoúme
Στίχοι: Γιώργος Χρονάς
Μουσική: Γιάννης Μαρκόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Θέμης Ανδρεάδης, 1972
Άλλες ερμηνείες: Χαρούλα Αλεξίου & Δήμητρα Γαλάνη (Ντουέτο)

Versi: Yorgos Hronàs
Musica: Yannis Markopoulos
Prima esecuzione: Themis Andreadis
Altre interpretazioni: Haroula Alexiou & Dìmitra Galani (duetto)


Una delle più belle canzoni, a mio sommesso avviso, di tutto il repertorio greco. A detta di più di un visitatore di stixoi.info rievoca pefettamente l'atmosfera dentro la quale ci si amava e si cospirava durante la dittatura. Credo che l'esecuzione su You Tube alla quale rinvio non sia quella di Temis Andreadis, ma quella - diventata classica - delle due magnifiche signore della canzone greca, Haris Alexiou e Dìmitra Galani. (GPT)
Όχι δεν πρέπει, δεν πρέπει να συναντηθούμε
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 16/4/2010 - 19:51
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Στη συγκέντρωση της ΕΦΕΕ

Στη συγκέντρωση της ΕΦΕΕ
Sti syngéntrosi tis EFEE
Στίχοι: Διονύσης Σαββόπουλος
Μουσική: Διονύσης Σαββόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Διονύσης Σαββόπουλος
Άλλες ερμηνείες: Δήμητρα Γαλάνη
Δέκα χρόνια κομμάτια - 1975

Versi, musica e prima esecuzione
di Dionisis Savvopoulos
Altre interpretazioni: Dimitra Galani
Da "Dieci anni in frantumi" - 1975
Η πλατεία ήταν γεμάτη , με το νόημα που 'χει κάτι απ' τις φωτιές.
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 16/4/2010 - 19:13
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Η θανάσιμη μοναξιά του Αλέξη Ασλάνη

Η θανάσιμη μοναξιά του Αλέξη Ασλάνη
I thanásimi monaxiá tou Aléxi Asláni
Στίχοι: Διονύσης Σαββόπουλος
Μουσική: Διονύσης Σαββόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Διονύσης Σαββόπουλος
Άλλες ερμηνείες: Πυξ Λαξ
Από "Δέκα χρόνια κομμάτια" - 1975

Versi, musica e prima interpretazione
di Dionisis Savvopoulos
Altri interpreti: Pix Lax
Da "Dieci anni in frantumi" - 1975
Τη νύχτα αυτή η αστυνομία
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 16/4/2010 - 17:34
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Quant'è bella la libertà [Quell'augello che vola]

anonimo
Quant'è bella la libertà [Quell'augello che vola]
[Inizi del XVII secolo]
[Beginning of the 17th Century]
Tradizionale toscano
A Traditional Folksong from Tuscany
Trascrizione: 1790
Transcription: 1790

Nel 1790, un frate fiorentino che preferì restare anonimo (come si confaceva alla veste che indossava) compilò, a mano, una Raccolta di canzoni popolari dalla quale risulta che al suo tempo era ancora in voga un canto di quasi due secoli prima (si ritiene che risalga ai primi del '600) che parlava di libertà. Un canto ironico, che fa ben cogliere quanto nell'animo della gente, anche in epoche oramai molto lontane dalla nostra, la libertà dell'individuo fosse un tema assai sentito. Di questa introvabile canzone diede notizia, cantandola, Riccardo Marasco, folklorista e chansonnier fiorentino, nel suo oramai altrettanto introvabile volume/album Chi cerca trova; dal volume in questione, che ho la fortuna di possedere, traggo il testo di... (continua)
Quell'augello che vola d'intorno
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/4/2010 - 13:21
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Sul ponte di Perati bandiera nera

anonimo
Sul ponte di Perati bandiera nera
Mio padre e Greco che ha combattuto in Albania contro la Tridentina .Per lui la cosa piu importante era di andare a Koritsa per accedere in chiesa ortoddosa una candella per quelli che sono rimasti in quelle montagne.Lo zio che combatteva di fronte a Tepeleni con i resti delle Julia diceva che erano dei validi soldati con tutto rispetto.Laltro fratello invece era a Pogradec contro la Venezia ed e stato ferito. Ritornato ad Atene mi parlava sempre per i feriti i mutilati...pensate voi ..e i morti nei soccorsi militari a Malic e a Koritsa.
Saluti
Denis
denis 16/4/2010 - 11:44
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The People's Thank You

The People's Thank You
[1972]
Album “We Say No to Your War!”, Paredon Records.

Canzone scritta e interpretata da Jim Schaffer, Airman 1st Class dell’United States Air Force e membro della “The Covered Wagon”, l’organizzazione nata fra i GIs della base di Mountain Home (MHAFB) Idaho, che si opponevano alla guerra in Vietnam.

Covered Wagon Musicians
We Say No To Your War!
Paredon 1015, Smithsonian Folkways Recordings, 1972

1. Mathematics (Spoken)
2. Silver Bird
3. Phantom Jets Are Coming
4. The Rodenway Nine
5. Spring Conscience
6. Mathematics (Sung)
7. We Say No To Your War!
8. The People’s Thank You
9. My Pledge, My Vow
10. Bring Our Brothers Home
11. Napalm Sticks To Kids
12. Children of the Delta

wesaynotoyo


Sgt. John Boychuk
AIC John Carson
AIC Dave Davis
Sgt. Tom Derreck
Sgt. Patrick Henry
AIC George Herkert
AIC Al Kramer
AIC Joe Massaro
Carolyn Mugar
Vic Pacania
Airman Penny Rand
AIC Jim Schaffer
AIC Tom Spaulding

We’d like to thank you,
(continua)
inviata da Alessandro 16/4/2010 - 11:37
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Andrea

Andrea
Ancora una volta per gli ammiratori di Faber come me, ci viene svelato il grande rispetto che Faber aveva per "gli amori", tutti rispettati. Grande questo testo che riela la profonda umanità di Faber che ha saputo dare voce a tutti, gay compresi Da "una storia sbagliata" a "preghiera in gennaio", ai ari "Geordie", alle tante "Marinella" e...
Grazie Faber!
amico fragile 16/4/2010 - 11:16
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Spring Conscience

Spring Conscience
[1972]
Album “We Say No to Your War!”, Paredon Records.

Canzone scritta e interpretata da Jim Schaffer, Airman 1st Class dell’United States Air Force e membro della “The Covered Wagon”, l’organizzazione nata fra i GIs della base di Mountain Home (MHAFB) Idaho, che si opponevano alla guerra in Vietnam.

Covered Wagon Musicians
We Say No To Your War!
Paredon 1015, Smithsonian Folkways Recordings, 1972

1. Mathematics (Spoken)
2. Silver Bird
3. Phantom Jets Are Coming
4. The Rodenway Nine
5. Spring Conscience
6. Mathematics (Sung)
7. We Say No To Your War!
8. The People’s Thank You
9. My Pledge, My Vow
10. Bring Our Brothers Home
11. Napalm Sticks To Kids
12. Children of the Delta

wesaynotoyo


Sgt. John Boychuk
AIC John Carson
AIC Dave Davis
Sgt. Tom Derreck
Sgt. Patrick Henry
AIC George Herkert
AIC Al Kramer
AIC Joe Massaro
Carolyn Mugar
Vic Pacania
Airman Penny Rand
AIC Jim Schaffer
AIC Tom Spaulding

It was the spring
(continua)
inviata da Alessandro 16/4/2010 - 10:48
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No Christmas In Kentucky

No Christmas In Kentucky
[1963]
Lyrics by Phil Ochs
Music: sung to the tune of "Wabash Cannonball"
Album: A Toast to Those Who Are Gone [1986]

This song is part of a trilogy of songs Phil Ochs wrote in support of the striking miners in the mountains of eastern Kentucky, after travelling there in the early 1960s to perform for the strikers and meet their impoverished families. The other two are "Hazard, Kentucky" and "A Toast to Those Who Are Gone". Tom Paxton and Bob Dylan also travelled there during a particularly bitter miners' strike in Perry County in the 1960s.

The song, written in 1963, to a tune based on "Wabash Cannonball", is on his album "A Toast to Those Who Are Gone".
Christmas shoppers shoppin' on a neon city street,
(continua)
inviata da giorgio 16/4/2010 - 09:47
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Hazard, Kentucky

Hazard, Kentucky
[1963]
Lyrics & Music by Phil Ochs
Album: The Breadside Taped 1 [1989]
Well, some people think that Unions are too strong
(continua)
inviata da giorgio 16/4/2010 - 08:29
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Per Claudio Varalli

Per Claudio Varalli
avevo 14 anni quando e morto claudio i suoi funerali si sono svolti nella chiesa di san arialdo a baranzate di bollate( dove io abitavo)mi sono unito all'immensa folla per la prima volta ho sentito cantare la canzone dei morti di reggioemilia ho pianto tutto il giorno sento ancora nel cuore quella stretta.
emiliano per claudio
15/4/2010 - 17:53

Cardinal Law

Cardinal Law

Benedetto XVI ha fallito. I cattolici perdono la fiducia
di HANS KÜNG(*)

Da La Repubblica del 15 aprile 2010

Benedetto XVI ha fallito i cattolici perdono la fiducia
Negli anni 1962-1965 Joseph Ratzinger - oggi Benedetto XVI - ed io eravamo i due più giovani teologi del Concilio. Oggi siamo i più anziani, e i soli ancora in piena attività. Ho sempre inteso il mio impegno teologico come un servizio alla Chiesa. Per questo, mosso da preoccupazione per la crisi di fiducia in cui versa questa nostra Chiesa, la più profonda che si ricordi dai tempi della Riforma ad oggi, mi rivolgo a voi, in occasione del quinto anniversario dell'elezione di papa Benedetto al soglio pontificio, con una lettera aperta. È questo infatti l'unico mezzo di cui dispongo per mettermi in contatto con voi.

Avevo apprezzato molto a suo tempo l'invito di papa Benedetto, che malgrado la mia posizione critica nei... (continua)
Alessandro 15/4/2010 - 13:24
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You Will Answer

You Will Answer
[2006]
Lyrics & Music by Anne Feeney
Album: Dump the Bosses Off Your Back [2008]

"...Well, better we'd do it.. the Judgment Day...
I wrote this blues during a workshop at the U.S. Labor Against the War conference in Cleveland. It's been a part of the play "Buried: The Story of the Sago Mine Disaster" ever since..
Last night as I lay tossing and a-turning in my bed I dreamed
(continua)
inviata da giorgio 15/4/2010 - 13:05
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Unit 731

Unit 731
[2009]
Album “World Painted Blood”


Il generale giapponese Ishii Shiro, il boia di Ping Fang, l’Auschwitz giapponese in Cina.

Unità 731 è il nome di un'unità dell'esercito giapponese, che fu attiva dal 1936 al 1945 in Manciuria (Cina nordorientale), principalmente nel campo di Ping Fang situato nel nord-est della città cinese di Harbin, parte del governo fantoccio di Manchukuo.
Agli ordini del generale Ishii Shiro (ideatore, organizzatore e capo indiscusso dell'Unità 731, egli stesso esperto batteriologo), l'unità (ufficialmente destinata alla purificazione dell'acqua) fu incaricata di studiare e testare armi chimiche e biologiche, violando il protocollo di Ginevra che il Giappone aveva firmato nel 1925, ma ratificato solo nel 1970, nel quale tali armi furono messe al bando.
Fra il 1942 e il 1945 migliaia di prigionieri soprattutto cinesi (donne e bambini inclusi), ma anche mongoli,... (continua)
I am the last of the dying insane
(continua)
inviata da Alessandro 15/4/2010 - 11:39
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Disaster At The Mannington Mine

Disaster At The Mannington Mine
[1969]
Lyrics & Music by Hazel Dickens

[1968]‎

Alle 5.30 del 20 novembre del 1968 un pozzo di una miniera di carbone situata tra Farmington e ‎Mannington, Marion County, West Virginia, saltò in aria con un’esplosione che fu udita molte ‎miglia più lontano. Dei 99 minatori che si trovavano in quelle gallerie solo 21 riuscirono a trarsi in ‎salvo, gli altri 78 morirono nelle viscere della terra, ridotti come il carbone che scavavano. Ci ‎vollero più di 10 anni per riportare in superficie i resti di quei poveretti…una ventina di corpi non ‎furono mai nemmeno più ritrovati… ‎
La deflagrazione era stata così devastante che neppure fu possibile capire esattamente da cosa fosse ‎stata provocata… Quel che fu chiaro è che il livello di sicurezza in cui i minatori erano costretti a ‎lavorare erano pressochè pari a zero. Con un intervento un po’ tardivo, almeno per quei 78 morti ‎ammazzati,... (continua)
We read in the paper and the radio tells
(continua)
inviata da giorgio 15/4/2010 - 11:19
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Strange Fruit

Strange Fruit
Una poesia scritta dalla poetessa americana Rita Dove e dedicata a Billie Holiday e al poeta di Brooklyn Michael S. Harper.

CANARY

For Michael S. Harper

Billie Holiday's burned voice
had as many shadows as lights,
a mournful candelabra against a sleek piano,
the gardenia her signature under that ruined face.

(Now you're cooking, drummer to bass,
magic spoon, magic needle.
Take all day if you have to
with your mirror and your bracelet of song.)

Fact is, the invention of women under siege
has been to sharpen love in the service of myth.

If you can't be free, be a mystery.

[Traduzione italiana da cantosirene.blogspot.com]

CANARINO

a Michael S. Harper

La voce bruciata di Billie Holiday
aveva tante ombre quante luci,
un candelabro triste contro un lucido piano,
la gardenia la sua firma sotto la faccia rovinata.

(Ora sì che vai bene, batterista e basso,
cucchiaio magico, magico... (continua)
Alessandro 15/4/2010 - 10:54
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Dump The Bosses Off Your Back

Dump The Bosses Off Your Back
[1916]
Lyrics by John Brill - here with additional lyrics by Mark Gunnery and Anne Feeney
Music: sung to the tune of "What a Friend We Have In Jesus/Take It to the Lord in Prayer"
Album: Dump the Bosses Off Your Back [2008]
Are you cold, forlorn and hungry?
(continua)
inviata da giorgio 15/4/2010 - 08:46
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The Cat Came Back

The Cat Came Back
1893
Prima registrazione 1924 Fiddlin' John Carson

The Cat Came Back (originariamente pubblicata col titolo The Cat Came Back: A Nigger Absurdity) è un brano musicale scritto da Harry S. Miller nel 1893. Da allora The Cat Came Back è entrato a far parte della tradizione folcloristica anglosassone ed è stata registrata in varie versioni numerose volte, spesso con leggere alterazione del titolo (But the Cat Came Back, And the Cat Came Back ecc.).

La canzone si è evoluta nel tempo, seguendo le "mode del momento", la versione di Cisco Houston del 1961 fa riferimento alle missioni spaziali, una successiva, che era il testo originariamente inserito in questa pagina, ed, erroneamente, attribuito a Fred Penner alla guerra nucleare.
Qualcun altro ne ha fatto più semplicemente una filastrocca per bambini
Dar was ole Mister Johnson, he had troubles ob his own;
(continua)
inviata da DonQuijote82 15/4/2010 - 06:58
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Revuelta de piedras

Revuelta de piedras
[1991]
Album "Por instinto"

Canzone dedicata alla prima Intifada palestinese, iniziata nel 1987.
Deja de llorar por tanta sangre... cuando él nació
(continua)
inviata da Alessandro 14/4/2010 - 10:02
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Enemigo

Enemigo
[1996]
Album "Insolencia"
Tus noticias han llegado
(continua)
inviata da Alessandro 14/4/2010 - 09:51
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El último vagón

El último vagón
[1988]
Album “Rojo”


Canzone dedicata ad Agustín Rueda Sierra (1952-1978), torturato ed ucciso dalle guardie del carcere di Carabanchel, Madrid, nella notte tra il 13 e il 14 marzo 1978.
Agustín Rueda Sierra era nato in un villaggio di minatori della Catalogna, in una famiglia molto umile. Faceva l’operaio, e a soli 18 anni proprio in fabbrica mise su un’associazione che organizzava proiezioni, conferenze spettacoli e tornei di calcio, di cui era appassionato. Per tenersi vivi, per non soccombere ad un destino di sfruttamento ed alienazione…
Nel 1972 aderì ad uno sciopero dei minatori della sua città natale, Sallent de Llobregat, e così fu licenziato per ritorsione. Poco dopo fu arrestato per aver partecipato ad un’altra manifestazione di protesta contro le miserevoli condizioni di vita di minatori e operai a Sallent. Da quel momento Agustín non riuscì più a trovare un lavoro e continuò... (continua)
Mil novecientos setenta y ocho, mes de Marzo en cualquier lao
(continua)
inviata da Alessandro 14/4/2010 - 09:29
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Death Of Mother Jones

Death Of Mother Jones
[1931]
Lyrics & Music by anonymous
Album: PayDay at Coal Creek [1998]

"Mother" Mary Jones fought tirelessly for workers' rights in the coal mines and the textile mills, and was, in her long life, as beloved by the Knights of Labor in the 1870's as she was by the Industrial Workers of the World in the early twentieth century, which she helped found in 1906.
The world today is mourning
(continua)
inviata da giorgio 14/4/2010 - 08:29
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Trading With The Enemy

Trading With The Enemy
[2001]
Lyrics & Music by David Rovics
Da/From "Living In These Times"
David Rovics' Official Website
I saw her in the city center
(continua)
inviata da giorgio 14/4/2010 - 08:12
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G.I. Blues

G.I. Blues
Dal film G.I. Blues (1960)
They give us a room
(continua)
inviata da Kevin Joyce 14/4/2010 - 02:39
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El general

El general
[1989]
Album "Pasión por el ruido"

Los "Generalísimos" Franco y Pinochet... A LA MIERDA!!!


El general es testarudo, aquí todo está prohibido
(continua)
inviata da Alessandro 14/4/2010 - 00:12
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Vent'anni in più

Vent'anni in più
Chanson italienne - Vent'anni in più – Lineamaginot – 2003
VINGT ANS DE PLUS
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 13/4/2010 - 22:33

La Belle Libertaire

La Belle Libertaire
La Belle Libertaire

La Belle libertaire – Marco Valdo M.I. – 2010
Cycle du Cahier ligné – 104

La Belle Libertaire est la cent-quatrième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.

Quel titre séduisant, j'ai bien envie de la rencontrer cette « pâle aux cheveux de jais » ? Qui est-elle ? Allons, Marco Valdo M.I. mon ami, dis-moi tout cela.

D'abord, mon cher ami Lucien l'âne aux yeux de braise, je t'annonce que ceci, cette belle libertaire est la dernière chanson du cycle du Cahier Ligné. Rappelle-toi, ce cycle, je l'ai commencé il y a une année. C'est long une année. Et je ne savais quelle serait sa dimension, de combien de canzones il serait fait, ni lesquelles, ni quand je terminerais. Et maintenant, voici la fin. Devant moi, comme un grand vide... Que va devenir notre ami le prisonnier, que va devenir notre blessé, que va devenir... (continua)
Les Dieux font le monde à leur ressemblance.
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 13/4/2010 - 22:06
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Una lágrima en el suelo

Una lágrima en el suelo
[2009]
Album “La tierra está sorda”, interamente dedicato alla Guerra civile spagnola.
Salen de Malaga historias
(continua)
inviata da Alessandro 13/4/2010 - 15:50
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Agua estancada

Agua estancada
[2009]
Album “La tierra está sorda”, interamente dedicato alla Guerra civile spagnola.

Primavera del 1939. I sentimenti di un combattente repubblicano catturato dai fascisti vittoriosi alla fine della guerra civile...
Suena el viento desecho
(continua)
inviata da Alessandro 13/4/2010 - 15:48
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Las siete de la tarde

Las siete de la tarde
[2009]
Album “La tierra está sorda”, interamente dedicato alla Guerra civile spagnola.

Primavera del 1939. I fascisti del Bando nacional hanno vinto il confronto. I combattenti repubblicani sono allo sbando e cercano di riparare in Francia o in Inghilterra o in Sudamerica…
Caminar con los pies rotos hasta un triste descampado.
(continua)
inviata da Alessandro 13/4/2010 - 15:44
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Casas viejas

Casas viejas
[2009]
Album “La tierra está sorda”, interamente dedicato alla Guerra civile spagnola.


A dire il vero, in Spagna non ci volle la guerra civile e poi l’avvento del fascismo per vedere scorrere il sangue degli spagnoli. Anche negli anni della cosiddetta Seconda Repubblica (1931-1939) furono frequenti le insurrezioni anti-borghesi, di matrice socialista e, più spesso, anarchica. E furono sempre represse nel sangue.
Anche la Repubblica ammazzava i propri cittadini inconformi.
Nel 1933 a Casa Viejas, vicino a Cadice in Andalusìa, gli anarchici della CNT, con il sostegno di tutta la popolazione, organizzarono uno sciopero rivoluzionario: fu distribuito cibo a tutti, fu destituito il sindaco, fu abolita la proprietà privata e, disgraziatamente, furono uccisi anche un paio di soldati. Il governo repubblicano, guidato da Manuel Azaña, ne mandò molti altri, al comando del capitano Manuel Rojas,... (continua)
Tierra maldita.
(continua)
inviata da Alessandro 13/4/2010 - 15:31
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L'unica superstite

L'unica superstite
Ho vent'anni..ormai ascolto i modena city ramblers praticamente da sempre...sono davvero incredibili..
L'atrocità della guerra viene raccontata con un semplice testo di una canzone..e con una musica stupenda..ogni volta che sento questa canzone mi rendo conto dell'importanza del ricordare come i PARTIGIANI siano stati i veri eroi e i veri vincitori della guerra..
grazie a tutti..
un saluto speciale a Enrico Berlinguer..
Stè
13/4/2010 - 15:29
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22 de mayo

22 de mayo
[2009]
Album “La tierra está sorda”, interamente dedicato alla Guerra civile spagnola.


Il forte di San Cristóbal sul monte Ezcaba, vicino a Pamplona, fu usato come carcere a partire dall’insurrezione anarco-socialista del 1934 in Catalogna e nelle Asturie. Nel 1936, all’inizio della Seconda Repubblica, il Fronte Popolare aveva avviato la progressiva chiusura di quel carcere, già tristemente noto, e 400 prigionieri erano stati amnistiati. Ma allo scoppio della guerra civile la Navarra cadde subito in mano ai fascisti e il forte di San Cristóbal divenne la prigione per i militanti repubblicani catturati in combattimento. Una prigione ancor più terribile di prima, sovraffollata, governata col bastone, dove i detenuti morivano di malattia, di percosse e di suicidio. Alla sua chiusura, nel 1945, il forte di San Cristóbal aveva ingoiato oltre 300 detenuti… Senza contare quelli che morirono... (continua)
Que ha pasado para que el barro guarde tus pasos antes de salir
(continua)
inviata da Alessandro 13/4/2010 - 14:26




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