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Prima del 2010-12-30

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Fermiamoli

Fermiamoli
Srop them
(continua)
inviata da DonQuijote82 30/12/2010 - 17:04
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WTO

WTO
Version française – OMC-WTO – Marco valdo M.I. – 2010
Chanson italienne – WTO – Punkreas – 2002

De la page "Canzoni scritte per Carlo"du site www.piazzacarlogiuliani.org.

WTO en français, OMC, d'où le titre OMC-WTO . La chanson elle-même renvoie au G8 de Gênes et à la mort de Carlo Giuliani. Un mort qu'il convient de ne pas oublier et qu'il convient de rappeler … afin que nul n'en ignore. Car « ils » comptent sur l'oubli... D'où l'importance de la chanson...
OMC-WTO
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/12/2010 - 17:02
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No Parade

No Parade
[1981]
Lyrics & Music by D Boon [Dennes Dale Boon (1958-1985)]
Album: The Punch Line
Having to fight..
(continua)
inviata da giorgio 30/12/2010 - 15:29
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Manifestation pacifique

Manifestation pacifique
[2007]
Album : CD 5 : Basta Ya

Paroles et Musique: Compagnie Jolie Môme

Sui fatti narrati si veda anche "Paris, Oct61"
C'était l'époque des yéyés
(continua)
inviata da adriana 30/12/2010 - 13:55
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Fanfare for a Conscious Man

Fanfare for a Conscious Man
[2009]
Album: Common Dreads
Each nation used to provide its country with security
(continua)
inviata da giorgio 30/12/2010 - 13:47

Ambulance Train

Ambulance Train
[1918]

Dalla raccolta “Whin”.
Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…
Musica per voce e pianoforte di John Jeffreys (1927-2010) talentuoso compositore inglese che negli anni 70, purtroppo, distrusse gran parte dei suoi lavori. Solo in parte furono in seguito ricostruiti a partire da alcune registrazioni.
Red rowans in the rain,
(continua)
inviata da Bartleby 30/12/2010 - 11:01
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Palestine Will Be Free

Palestine Will Be Free
[2009]
Songwriters: Maher Zain, Hamza Namira and Bara Kherigi
Album: Thank You Allah
Every day we tell each other
(continua)
inviata da giorgio 30/12/2010 - 10:30
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The Quiet

The Quiet
[1915]

Dalla raccolta “Battle”.
Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…
Musica di Philip Napier Miles (1865-1935), musicista, compositore e filantropo inglese, dal ciclo per voce e pianoforte intitolato “Battle, Ten Songs” (1917), interamente basato su poesie di Gibson.
I could not understand the sudden quiet
(continua)
inviata da Bartleby 30/12/2010 - 10:29

The Lark

The Lark
[1915]

Dalla raccolta “Battle” Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…
Musica di Philip Napier Miles (1865-1935), musicista, compositore e filantropo inglese, dal ciclo per voce e pianoforte intitolato “Battle, Ten Songs” (1917), interamente basato su poesie di Gibson.
A lull in the racket and brattle,
(continua)
inviata da Bartleby 30/12/2010 - 10:25

The Dancers

The Dancers
[1915]

Dalla raccolta “Battle” Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…
Musica di Philip Napier Miles (1865-1935), musicista, compositore e filantropo inglese, dal ciclo per voce e pianoforte intitolato “Battle, Ten Songs” (1917), interamente basato su poesie di Gibson.
All day beneath the hurtling shells
(continua)
inviata da Bartleby 30/12/2010 - 10:21

Hit

Hit
[1915]

Dalla raccolta “Battle” Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…
Musica di Philip Napier Miles (1865-1935), musicista, compositore e filantropo inglese, dal ciclo per voce e pianoforte intitolato “Battle, Ten Songs” (1917), interamente basato su poesie di Gibson.
Out of the sparkling sea
(continua)
inviata da Bartleby 30/12/2010 - 10:11
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Until the End

Until the End
[2007]
Album: One Man Revolution

On 4 June 2007 Tom Morello, lead guitarist with anti-war band Rage Against the Machine, headlined a benefit gig for Stop the War Coalition in London. On 20 December 2009, Rage Against the Machine made UK music chart history when a "people power" internet campaign succeeded in stopping the X Factor reality show record becoming an all too predictable Christmas number one. 500,000 downloads generated by online social networks got Rage Against the Machine's Killing in the Name to the top spot. The video below of Tom Morello at the Stop the War gig in 2007 was filmed by James O'Malley on his mobile phone.
No one knows who gave the orders
(continua)
inviata da giorgio 30/12/2010 - 09:07
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Supper's Ready

Supper's Ready
ti ringrazio per questa grandissima traduzione,anche se quando comprai il disco nel lontano 1973 (avevo 14 anni) imparai Supper's Ready a memoria senza preoccuparmi delle parole ma ascoltando la musica di esse dopo nel 1974 ebbi la grandissima fortuna di vedere i Genesis al Palasport di Torino e penso che sia stato il concerto più bello che abbia mai visto, adesso che ho 51 anni sono tornato a riascoltarli (premetto che ho studiato musica e mi sono diplomato e tuttora svolgo la professione di musicista classico in orchestra) e vi giuro che i Genesis passeranno alla storia come sono passati i vari J.S.Bach,L.van Beethoven,A.Vivaldi e tutti gli altri perché avevano una sensibilità sia musicale che umana fuori dalla norma
ancora grazie Genesis
Roberto 29/12/2010 - 23:40
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Aftermath

Aftermath
[1919]
Dalla raccolta “Picture-Show”
Musica di Martin Kalmanoff (classe 1920-2007), newyorchese, compositore e songwriter che scrisse canzoni anche per Dean Martin ed Elvis Presley. Dalla sua opera del 1972 intitolata “Kaddish for a Warring World”, per tenore, baritono, coro ed orchestra.

Nella canzone si fa riferimento a Mametz, paese della Somme francese, che dovremmo aver già trovato in The Butcher's Tale (Western Front 1914) degli Zombies…
Have you forgotten yet?...
(continua)
inviata da Bartleby 29/12/2010 - 16:00
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Suicide in the Trenches

[1918]
Poesia poi inclusa nella raccolta “Counter-Attack and Other Poems”.
Musica del compositore americano Harold Blumenfeld (1923-vivente?) da “War Lament”, composizione per coro basata sulle poesie di Sassoon (1970).
In precedenza, nel 1953, anche Hugo David Weisgall (1912–1997), compositore e direttore d’orchestra americano di origine ceca, mise in musica questa poesia nella sua opera “Soldier Songs for Baritone, n. 2.”

“… Voi, gente che ve ne state al calduccio,
Voi che gridate urrà quando il soldato passa in parata,
Chiudetevi in casa [vergognatevi] e pregate di non conoscere mai
L’inferno dove finiscono la gioventù e l’allegria…”
I knew a simple soldier boy
(continua)
inviata da Bartleby 29/12/2010 - 15:27
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The Death-Bed

[1917]
Da “The Old Huntsman”
Musica del compositore americano Harold Blumenfeld (1923-vivente?) da “War Lament”, composizione per coro basata sulle poesie di Sassoon (1970).

L’agonia di un giovane soldato ferito a morte. I compagni lo circondano e chiedono alla morte di risparmiarlo: “Concedigli ancora la vista, lasciagli il sangue caldo, e lui vivrà. Parlagli, tienilo sveglio e forse lui ce la farà. E’ giovane, odiava la guerra, perché proprio lui se invece veterani incrudeliti da essa sono tutti in salvo? Ma la morte rispose: “Ho scelto lui”. Così venne. E fu silenzio nella notte d’estate. Silenzio e la sensazione di averla scampata. Ed il sonno. Lontano, i colpi dei fucili”.
He drowsed and was aware of silence heaped
(continua)
inviata da Bartleby 29/12/2010 - 15:04
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Before the Battle

[1917]
Da “The Old Huntsman”
Musica del compositore americano Harold Blumenfeld (1923-vivente?) da “War Lament”, composizione per coro basata sulle poesie di Sassoon (1970).
Music of whispering trees
(continua)
inviata da Bartleby 29/12/2010 - 14:48
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Autumn

[1918]
Da “Counter-Attack and Other Poems”
Musica del compositore americano Harold Blumenfeld (1923-vivente?) da “War Lament”, composizione per coro basata sulle poesie di Sassoon (1970).

Scrittore e poeta inglese, Sassoon partecipò alla prima guerra mondiale e nelle sue poesie descrive l’orrore delle trincee e deride il patriottismo di coloro che egli ritenne responsabili della morte di milioni di esseri umani in quel terribile conflitto.
Questa sua poesia del 1918 richiama – a mio avviso - incredibilmente “Soldati”, scritta da Giuseppe Ungaretti nel luglio dello stesso anno: “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”.
October's bellowing anger breakes and cleaves
(continua)
inviata da Bartleby 29/12/2010 - 14:20
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Grass

Grass
[1878-1967]

Fa parte della raccolta poetica intitolata “Cornhuskers”, pubblicata nel 1918.
“Grass” è stata messa in musica da diversi autori: secondo l’importante database “The Lied, Art Song and Choral Texts Page”, il primo di essi fu il compositore e direttore d’orchestra americano Fenno Follansbee Heath, Jr. (1926-2008) nel 1953 (coro a cappella per tenori e baritoni)



Gettysburg, dove nel luglio del 1863 si tenne una delle più cruente battaglie che la storia dell’umanità ricordi: in tre soli giorni, quasi 50.000 tra morti, feriti e missing in action.

Pile the bodies high at Austerlitz and Waterloo,
(continua)
inviata da Bartleby e adriana 29/12/2010 - 13:57
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I Am the People

I Am the People
[1916]
Dai “Chicago Poems”
Musica di Helen L. Weiss, musicista americana sulla quale non sono riuscito a reperire che scarse informazioni in rete. So soltanto che la musica per questo brano – un coro a cappella per soprani, contralti, tenori e bassi – la compose nel 1956 e che l’autrice non è più in vita perché le è intitolato un premio annuale di composizione istituito dall’Università della Pennsylvania.

“Io, il Popolo, al quale hanno succhiato via il meglio e poi gettato via, io sempre dimentico le terribili tempeste che mi hanno travolto… Ma qualche volta ruggisco, mi scuoto e schizzo qualche goccia rossa perché la storia ricordi… Ma quando io, il Popolo, imparo a ricordare, allora uso le lezioni di ieri e non più a lungo dimentico chi mi ha depredato, chi si è preso gioco di me… Allora non ci sarà più nessuno al mondo che potrà pronunciare il mio nome con una punta di scherno nella voce o con un neppur lontano sorriso di derisione… Io, il Popolo, la turba, la folla, la massa, arriverò allora…”
I am the people -- the mob -- the crowd -- the mass.
(continua)
inviata da Bartleby 29/12/2010 - 13:32
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Long Live Palestine

Long Live Palestine
[2009]
Lyrics & Music by Lowkey
This is for Palestine, Ramallah, West Bank, Gaza,
(continua)
inviata da giorgio 29/12/2010 - 12:38
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Eskimo

Eskimo
"Portavo allora un eskimo innocente, dettato solo dalla povertà"
da Bielle

"L’Eskimo? Lo comprai a Trieste, ero là per il servizio di leva e faceva un freddo boia: lo usavo non certo come una divisa, ma come un cappotto che teneva caldo e costava poco" Questo dichiarò il Maestrone in un'intervista da cui si evinceva che le idee sono una cosa, le etichette un'altra. Eskimo simbolo sì della rivolta, ma anche di una condizione esistenziale. Quella che porta alla poesia più che alla politica «A quell'epoca leggevo non tanto Marx e Marcuse - afferma Guccini nella stessa intervista - quanto Jorge Luis Borges e Omar Kayyam. E molti americani: Dos Passos, Steinbeck, Caldwell, Hemingway, Kerouac, Salinger. Nonché ovviamente Bob Dylan, il poeta in musica difficilmente inscrivibile in una fazione, influenzato da Dante e dalla Bibbia, da Rimbaud e Blake, da Ginsberg e dai grandi beatnik. Eravamo dylaniani... (continua)
DonQuijote82 29/12/2010 - 11:14
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Zor And Zam

Zor And Zam
“They gave a war and nobody came” è una canzone sicuramente ispirata a The Monkees dal seguente passo di “The People, Yes”, poema scritto da Carl Sandburg nel 1936:

The little girl saw her first troop parade and asked, “What are those?”
“Soldiers.”
“What are soldiers?”
“They are for war. They fight and each tries to kill as many of the other side as he can.”
The girl held still and studied.
“Do you know…I know something?”
“Yes, what is it you know?”
“Sometime they’ll give a war and nobody will come.”

O forse Bill Chadwick e John Chadwick non sapevano nemmeno di citare il grande Sandburg, perché nel 1968, anno di uscita dell’album “The Birds, The Bees & The Monkees”, il concetto chiave del passo che ho riportato era già diventato da tempo uno slogan del movimento che si batteva contro la guerra in Vietnam. Infatti nell’ottobre del 1966 la scrittrice e poetessa pacifista Charlotte E.... (continua)
ZOR E ZAM
(continua)
inviata da Bartleby 29/12/2010 - 10:46

La première pierre

La première pierre
[1976]
Album : "Le tango des marginaux"
Le soleil qui passe pose sa lumière La lune qui lasse nous laisse la nuit
(continua)
inviata da adriana 29/12/2010 - 09:41
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The Hangman at Home

The Hangman at Home
[1920]
Dalla raccolta poetica intitolata “Smoke and Steel”.
Musica di John Musto (1954-vivente), compositore e pianista statunitense, da “Dove Sta Amore” (1996) per soprano ed orchestra da camera.
What does the hangman think about
(continua)
inviata da Bartleby 29/12/2010 - 08:46
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Leaders of the Free World

Leaders of the Free World
[2005]
Album: Leaders Of The Free World

"Leaders of the Free World" is Elbow's second and last single off the album "Leaders of the Free World". It is also Elbow's last single released through V2 Records.
I'm sick of working for a living,
(continua)
inviata da giorgio 29/12/2010 - 08:06
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Zingari

Zingari
Chanson italienne – Zingari – Punkreas – 2000

On ne sait pour les autres, dit Lucien l'âne, mais pour les Tziganes, l'histoire a la mauvaise habitude de se répéter. Pire, elle bafouille, elle bégaie, elle ne connaît qu'une manière : la chasse au nomade et cela depuis si longtemps qu'on a même oublié quand cela avait commencé. Finalement, ce n'est plus là méchanceté, c'est un réflexe conditionné, une habitude ancestrale, un conditionnement historique... pour la préhistoire, on ne sait pas... Pourtant, moi qui bourlingue depuis des siècles et des siècles, je peux te dire que les Gitans ou les Tziganes ou les Bohémiens ou les Roms, alias les Romanichels que j'ai croisés n'ont certainement pas été pires que les Sédentaires – comment les appeler autrement ? Les citadins, mais il y avait des paysans... Les citoyens, on pourrait imaginer les Citoyens. Mais attention, même nous les ânes, nous sommes... (continua)
TZIGANES
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/12/2010 - 21:31
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Into the Valley

Into the Valley
[1979]
Album: Scared to Dance

"Into the Valley" is a 1979 single by Skids, taken off their “Scared to Dance“ album, and is their best known song, appearing on a number of punk rock and Scottish music compilation albums. It reached number 10 in the UK Singles Chart for the week ending 24 March 1979. It was written by Richard Jobson and Stuart Adamson.
"Into the Valley" is still used as a theme song for fans of Dunfermline Athletic F.C. in the Scottish First Division and Charlton Athletic F.C. of the English Football League Championship, whose stadium is aptly named The Valley. It was also used in their premiership years by Bradford City A.F.C., whose stadium is named Valley Parade.
The song's lyrics are notoriously unintelligible owing to Jobson's diction. This has been sent up in a Maxell television advertisement which features printed (incorrect) "translations" of the words. The chorus,... (continua)
Betrothed and divine
(continua)
inviata da giorgio 28/12/2010 - 19:22
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Empêche-moi

Empêche-moi
[2010]
Album "Putan de cançon"
Scritta da F. Ridel e S. Attard
Puisque la mode est à la pensée unique,
(continua)
inviata da Bartleby 28/12/2010 - 18:34
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Paul, Émile et Henri

Paul, Émile et Henri
[2005]
Album "Mademoiselle Marseille"
Scritta da F. Ridel e S. Attard
Trois prénoms qu’ils ont donnés à mon père,
(continua)
inviata da Bartleby 28/12/2010 - 18:14
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Peaceful Earth

Peaceful Earth
[2007]
Lyrics & Music by Eric Severson
Album: Gravity Waves

Eric's newest song, 'Peaceful Earth', is about the tranquil, hopeful view of Earth seen by astronauts from space, contrasted with the hopelessness too often felt below.
It's a peaceful Earth tonight,
(continua)
inviata da giorgio 28/12/2010 - 18:07
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Salta la corda

Salta la corda
2003
Ocio ai luf

"C’è chi passa la frontiera solamente per viaggiare
E chi passa la frontiera forse solo per mangiare"
In realtà una filastrocca, ma anche nelle filastrocche si può parlare di cose serie
C’è chi piange per amore e chi amore non ha più
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/12/2010 - 16:20
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Terrorist?

Terrorist?
[2010]
Lyrics & Music by Lowkey
Album: Soundtrack To The Struggle
So, we must ask ourselves, what is the dictionary definition of Terrorism
(continua)
inviata da giorgio 28/12/2010 - 15:05
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Chanson de Barberine

Chanson de Barberine
[1835]
Dalla commedia intitolata “La Quenouille de Barberine”
Secondo quanto riportato dall’importante database The Lied, Art Song and Choral Texts Page molte sarebbero le trasposizioni musicali di questa canzone, anche perché molti furono i rimaneggiamenti da parte di De Musset e molti i rifacimenti successivi della sua commedia (che fu portata persino al cinema nel 1910). Per cui, ignorando se il de Musset stesso scrivesse la musica delle canzoni incluse nelle sue piéces, mi permetto di attribuirla ad uno dei tanti compositori che con la “Chanson de Barberine” si cimentarono, il russo Anton Grigor'evič Rubinštejn (1829-1894) che incluse il brano nel suo “Zehn Lieder Op. 83” del 1870.

L’ultimo tentativo di Barberine di far desistere il suo cavaliere - che l’amò e che l’illuse che non vi fosse altro che il di lei dolce sorriso – dal suo proposito di guerra e dal suo cinismo in fatto d’amore…
Beau chevalier qui partez pour la guerre,
(continua)
inviata da Bartleby 28/12/2010 - 14:39
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L'ultima notte

L'ultima notte
Testo di Carlo Geminiani sulla base degli scritti di Giulio Bedeschi
Musica del maestro Bepi De Marzi

Nel 1943, dopo giorni di marcia nella steppa gelata, il 26 gennaio, gli alpini riuscirono finalmente a sfondare le linee russe al ponte della ferrovia di Nikolajewka e ad uscire dalla sacca nella quale erano rinchiusi. Era la strada verso la libertà, ma anche una durissima battaglia contro il gelo, la mancanza di mezzi e il nemico. L’approssimativa preparazione e l’inadeguatezza degli equipaggiamenti per quell’entrata baldanzosa in guerra dell’Italia anche sul fronte russo, sbandierata con i molteplici mezzi della propaganda governativa, venivano ora pagate a duro prezzo dagli alpini che iniziarono una tremenda marcia verso casa, armati solo del loro coraggio e della loro resistenza contro quel Generale Inverno che nel passato aveva già crudelmente piegato anche le truppe militari di... (continua)
Era la notte bianca di Natale
(continua)
inviata da terresulconfine 28/12/2010 - 12:16
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A. E. F.

A. E. F.
[1920]
Dalla raccolta poetica intitolata “Smoke and Steel”.
Musica di Michael Hennagin (1936 –1993) compositore e docente universitario statunitense, dal ciclo intitolato “The Unknown”, musica per soprano, contralto, tenore e basso, pianoforte, flauto, trombe, percussione, proiettori slide e registratore elettronico (1968).

Credo – ma non ne sono certo – che il titolo di questa poesia stia per “American Expeditionary Forces”, cioè le forze armate americane spedite in Europa a combattere durante la prima guerra mondiale…
There will be a rusty gun on the wall, sweetheart,
(continua)
inviata da Bartleby 28/12/2010 - 12:14
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Killers

Killers
[1916]

Dalla raccolta intitolata “Chicago Poems”.
Musica di Michael Hennagin (1936 –1993) compositore e docente universitario statunitense, dal ciclo intitolato “The Unknown”, musica per soprano, contralto, tenore e basso, pianoforte, flauto, trombe, percussione, proiettori slide e registratore elettronico (1968).

Una poesia ispirata a Sandburg dalla sua partecipazione alla guerra ispano-americana, esperienza giovanile che lo segnò profondamente. Una poesia, inoltre, in qualche modo profetica perché, pur essendo scritta intorno al 1916, bel prima del termine del primo conflitto mondiale e prima del coinvolgimento degli USA in esso, vi si parla di “sedici milioni di morti”, una cifra abbastanza vicina al bilancio finale di soldati morti e dispersi nel corso di quella terribile guerra (cui però devono essere aggiunti quasi 7 milioni di civili)…
I am singing to you
(continua)
inviata da Bartleby 28/12/2010 - 11:43
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War is Kind

War is Kind
[1899]

Dall’omonima raccolta, una poesia in cui Crane - che di lì a poco, malato e poverissimo, sarebbe morto a soli 28 anni – descrive in modo sarcastico, per continue giustapposizioni di immagini antitetiche, l’orrore totale della guerra che lui conobbe direttamente come corrispondente di guerra a Cuba, durante il conflitto ispano-americano.
Musica di Michael Hennagin (1936 –1993) compositore e docente universitario statunitense, dal ciclo intitolato “The Unknown”, musica per soprano, contralto, tenore e basso, pianoforte, flauto, trombe, percussione, proiettori slide e registratore elettronico (1968).
Do not weep, maiden, for war is kind.
(continua)
inviata da Bartleby 28/12/2010 - 10:54
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Romance del prisionero (Romancillo)

anonimo
[XV secolo?]

Una poesia appartenente al cosiddetto “Romancero Viejo”, gruppo di “canzoni di gesta” risalenti al medioevo spagnolo trasmesse in forma orale fino al XIX secolo, quando l’erudito Agustín Durán cominciò a studiarle sistematicamente raccogliendole nel suo famoso “Romancero General” pubblicato per la prima volta nel 1821.
Secondo quanto riportato dall’importante database The Lied, Art Song and Choral Texts Page la versione originale sarebbe stata messa in musica nel 1950 dal grande compositore classico spagnolo Joaquín Rodrigo Vidre, “El Maestro Rodrigo” (1901-1999). Esiste però almeno una trasposizione musicale precedente del testo tradotto in tedesco.
Aggiungo che Chicho Sánchez Ferlosio ne diede una sua personale, bellissima interpretazione nel disco “A Contratiempo” del 1978. Anche Paco Ibáñez l’ha interpretata nel suo disco “A flor del tiempo” del 1978, ma si tratta di una versione aderente al testo originale.
Que por mayo era por mayo,
(continua)
inviata da Bartleby 28/12/2010 - 09:08
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Obama Nation

Obama Nation
[2010]
Lyrics & Music by LOWKEY
Album: Soundtrack to the Struggle (2011)
[Intro:]
(continua)
inviata da giorgio 28/12/2010 - 08:23
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We've Got Nothing But Love to Prove

We've Got Nothing But Love to Prove
(Darrell Scott)

Album: Fireflies (2005)
What if no one would kill for their religion
(continua)
inviata da Anonymous 28/12/2010 - 05:57

Histoires d'Allemagne

Histoires d'Allemagne
Histoires d'Allemagne

Canzone française – Histoires d'Allemagne – Marco Valdo M.I. – 2010
Vialatteries I.

On fait parfois des choses sans trop savoir pourquoi. C'est un peu le rythme du pas du poète, de celui qui fait, de celui qu'un bouillonnement intérieur pousse à conter des histoires, à inventer des chansons. Par exemple, je ne sais trop si ce que j'ai fait a sa place ici...

Je me demande bien pourquoi donc tu me dis cela, Marco Valdo M.I. mon ami. Qu'as-tu bien pu inventer qui te tracasse à ce point ?... car je le vois bien cela te tracasse.

En effet, cela me tracasse. Tu l'as bien senti, mon ami Lucien l'âne. Mais il est vrai que tu es mon ami et que tu es un âne sensible. Ce que j'ai inventé, ce qui m'est passé par la tête, puis que j'ai fait, c'est une sorte de chanson de geste, une sorte d'opera secco, une étrange fresque qui, à sa manière, recrée un voyage dans l'Allemagne... (continua)
BAVIÈRE, MAI 1919 – LE BROUILLARD OPALIN
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/12/2010 - 23:31
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Ballad of the Black Gold

Ballad of the Black Gold
[2010]
Album: Revolutions Per Minute
This is the ballad of the black gold
(continua)
inviata da giorgio 27/12/2010 - 20:30
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Someday at Christmas

Someday at Christmas
1967 Motown Records

(Ron Miller, Bryan Wells)

Riprosta da Wonder in duetto con Andra Day

Registrata anche dai Pearl Jam per il Christmas Single del 2004
Someday at Christmas men won't be boys
(continua)
27/12/2010 - 16:44
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What For?

[2006]
Lyrics & Music by Daniel J. Bell
Album: Whispers

The horror of being manipulated by false shams of honor and dying for nothing.
He's got a lot of dreams in his heart
(continua)
inviata da giorgio 27/12/2010 - 15:55
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Gulf of Araby

Gulf of Araby
[1992]
Lyrics and Music by Katell Keineg
Album: Ô Seasons Ô Castles [1994]

This great song, originally written and performed by Katell Keineg, became far more popular in 1999 sung by Natalie Merchant for her "Live in Concert NYC" album..
If you could fill a veil with shells from Killiney's shore
(continua)
inviata da giorgio 27/12/2010 - 13:14
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Il Pasi

Il Pasi
[1955]

Una poesia di Mario Tobino, poeta, scrittore e psichiatra che nella sua Toscana partecipò anche alla Resistenza contro i nazifascisti.
Dalla sua raccolta poetica “L’asso di picche” pubblicato per la prima volta nel 1955.
Musica di Hans Werner Henze (1926-2012), grande compositore tedesco, italiano d’adozione dalla sua opera “Voices” del 1973, composizione musicale per mezzo soprano, tenore, elettroniche, campionamenti e 15 musicisti impegnati a suonare una settantina di strumenti diversi.
Alla base della composizione c'erano 22 brani indipendenti – tra i quali questa poesia di Tobino insieme a Keiner oder alle di Brecht, Los poetas cubanos ya no sueñan di Padilla e Grecia 1970 di Ungaretti - le "voci" di diversi autori, "giovani e vecchi artisti che rifettono sul genere umano, sulla condizione dell'uomo contemporaneo e sui problemi di razza e di classe in cui loro stessi si sono... (continua)
Il Pasi era un giovanotto
(continua)
inviata da Bartleby 27/12/2010 - 10:42
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Keiner oder alle

Keiner oder alle
[1934]
Testo di Bertolt Brecht, con Margarete Steffin, Emil Burri ed Elisabeth Hauptmann.
Musica di Hanns Eisler

Da “Die Rundköpfe und die Spitzköpfe” (“Teste tonde e teste a punta”), una commedia che, a detta degli autori, è piuttosto “un racconto dell’orrore”, un adattamento di “Measure for Measure” di Shakespeare che diventa una feroce satira delle teorie razziali naziste.
In un paese immaginario, in piena crisi economica, la rivolta della gente ormai alla fame rischia di travolgere il Potere. I ricchi possidenti trovano una soluzione tanto semplice quanto geniale per restare in sella: distrarre il malcontento popolare dalle sue vere cause trasformando lo scontro di classe in scontro razziale. Così affidano temporaneamente le redini del paese ad un sordido personaggio incaricato di fomentare l’etnia maggioritaria e più povera delle “Teste rotonde” contro quella minoritaria delle “Teste a punta”. Alla fine l’obiettivo sarà raggiunto: i ricchi di nuovo saldamente al potere ed il popolo più oppresso di prima.
Sklave, wer wird dich befreien?
(continua)
inviata da Bartleby 27/12/2010 - 09:11
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Warning Call

Warning Call
[2006]
Lyrics & Music by Eric Severson
Album: Gravity Waves

In his modern protest song entitled 'Warning Call', Eric uses a collage of sounds to capture the anguish of modern events and the conflicted feelings of helplessness, hope and indignation that characterize modern times.
In the spoils of war,
(continua)
inviata da giorgio 27/12/2010 - 08:36




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