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Soldier

Soldier
[2007]
Testo e musica di Tiken Jah Fakoly
Lyrics and music by Tiken Jah Fakoly
Paroles et musique de Tiken Jah Fakoly
Album: "L'Africain"
Soldier soldier
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 4/11/2010 - 16:54
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Non à l'excision

Non à l'excision
2007
Testo e musica di Tiken Jah Fakoly
Lyrics and music by Tiken Jah Fakoly
Paroles et musique de Tiken Jah Fakoly
Album: "L'Africain"



Mentre mezza Italia si occupa di rituali africani legati indissolubilmente alla minchia avvizzita di un vecchio premier bavoso con problemi di prostata, mentre tra risate sguaiate e volgari si citano espressioni sconosciute attribuite al continente-nero-paraponziponzipò che definiscono il sesso anale violento, mentre gli italioti occidentalisti si beano di ignoranza e pregiudizi sull’Africa che ormai per tutti è la Frica (visto che la parola “fica” viene cammuffata allora... FICA-FICA-FICA-FICA-FICA), io invece mi imbatto casualmente in cose belle a me sconosciute che vengono proprio da quella parte di mondo, più precisamente dalla Costa d’Avorio (Paese d’origine) e dal Mali, Paese dove questo artista ha deciso di esiliarsi volontariamente.

Tiken... (continua)
Elles sont venue, les femmes, avec un grand couteau.
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 4/11/2010 - 16:37
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All the Madmen

All the Madmen
[1970]
Album “The Man Who Sold the World”

Canzone sulla follia e l’aberrazione costituita dalle istituzioni totali che pretenderebbero di curarla e controllarla. Fu ispirata a Bowie dalla vita del fratellastro Terry, affetto da schizofrenia e internato per anni nel manicomio di Cane Hill a Londra fino alla sua morte per suicidio nel 1985.
Cane Hill fu chiuso nel 1991 e per quasi 20 anni è rimasta una struttura abbandonata, semidiroccata e davvero spettrale. Nel 2009 è stato demolito, seppellendo per sempre i fantasmi degli internati che lo abitarono, loro malgrado…

Non sono riuscito a trovare una spiegazione convincente all’oscuro verso finale, “Zane, Zane, Zane Ouvre le Chien”, ripetuto ossessivamente: potrebbe trattarsi di una variazione, per successive associazioni di idee, da “Sane, sane, sane, open the door”, quindi “open the dog”, poi tradotto in francese forse con riferimento al... (continua)
Day after day
(continua)
inviata da Bartleby 4/11/2010 - 16:15
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Γυναίκες

Γυναίκες
Στίχοι: Μάγδα Παπαδάκη
Μουσική: Μιχάλης Νικολούδης
Πρώτη εκτέλεση: Σωτηρία Λεονάρδου
CD "ΓΥΝΑΙΚΕΣ" -2005

Testo di Magda Papadaki
Musica di Mihàlis Nikoloudis
Prima esecuzione di Sotirìa Leonardou
Dal CD "Donne" - 2005

La bella canzone "Pioggia rossa" postata da Raf - che spero ne mandi ancora molte e molte di belle canzoni di area greca - mi ha fatto rimbalzare su di un lavoretto che sto facendo. Ho in cantiere un articolo per una rivista comasco-ticinese dedicata alle donne e che si chiama appunto, Geniodonna. E siccome il mio compito è di fare conoscere attraverso l'articolo qualche figura di donna greca e, nei limiti delle mie possibilità, qualche tematica femminile nell'ottica delle donne greche, avevo scelto il testo di una canzone di Lina Nikolakopoulou (la famosissima "Di'efhòn" di Andypas interpretata da Haroula Alexiou) e quello di una canzone, guarda un po', di Magda... (continua)
Γυναίκες ηθών ελευθέρων
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 4/11/2010 - 15:31
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Run Charlie Run

Run Charlie Run
[1972]
Album “All Directions”
Scritta da C. Maurice King e J. Foreman

“Ti guardo andare in chiesa la domenica, ma il lunedì hai già scordato cos’hai imparato… Vedi, il sorriso che hai stampato in faccia non può nascondere il fatto che dentro di te tu odi tuo fratello… Ma il tuo più grande errore è che hai passato la tua malattia, il pregiudizio, a tuo figlio, il tuo unico figlio…”
I watch you go to church on Sunday
(continua)
inviata da Bartleby 4/11/2010 - 12:59
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Message From a Black Man

Message From a Black Man
[1969]
Album “Puzzle People”
Scritta dai soliti Norman Whitfield e Barrett Strong, i geniacci della Motown.

Canzone che si chiude con un omaggio a James Brown con la citazione della sua Say It Loud - I'm Black and I'm Proud che tuttavia era ben più forte e assai meno conciliante di questa dei Temptations…
No matter how hard you try
(continua)
inviata da Bartleby 4/11/2010 - 12:26
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Friendship Train

Friendship Train
[1969]
Scritta da Norman Whitfield
Inclusa pure nell’album de The Temptations “Psychedelic Shack” del 1970.
Calling out to everyone across the nation
(continua)
inviata da Bartleby 4/11/2010 - 12:09
Percorsi: Treni
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Ungena Za Ulimwengu (Unite the World)

Ungena Za Ulimwengu (Unite the World)
[1970]
Singolo poi incluso nell’album del 1971 “Sky's the Limit”

Bellissimo pezzo funky – pubblicato lo stesso anno di Ball Of Confusion [That's What The World Is Today] - scritto dai soliti Norman Whitfield e Barrett Strong, i creatori del Motown sound nei 60 e 70. Il titolo è in lingua swahili ma poi ricorre nel brano solo in inglese.
Nel 1972 il gruppo funky The Undisputed Truth riprese il brano nell’album “Face to Face with the Truth” in un medley con “Friendship train”, un brano scritto nel 1969 da Whitfield per il gruppo di Gladys Knight & The Pips.
Sick minds, sad sights,
(continua)
inviata da Bartleby 4/11/2010 - 11:38
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One Day

One Day
[2009]
Album “Light”

Una canzone molto marleyana proposta da un artista ebreo americano seguace della corrente mistica dell’ortodossia ebraica, l’hassidismo (o chassidismo). Hassidico era, per esempio, il filosofo israeliano di origine austriaca Martin Buber (1878-1965), fondatore – già negli anni 20, prima ancora di trasferirsi in Palestina - del movimento Brit Shalom che si opponeva al nazionalismo sionista di Theodor Herzl e propugnava la soluzione di uno stato binazionale arabo-ebraico…
Sometimes I lay under the moon
(continua)
inviata da Bartleby 4/11/2010 - 09:40
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Maledetti voi

Maledetti voi
canzone inserita nei titoli di coda di "Piazza delle cinque lune"
Maledetti voi, Signori del Potere, che movete la vita di persone coi vostri fili da burattini
(continua)
inviata da DonQuijote82 4/11/2010 - 00:17
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Εργένης

Εργένης
Ergénis

Στίχοι: Λευτέρης Παπαδόπουλος
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Δημήτρης Μητροπάνος
Τα πικροσάββατα - 1984

Testo di Leftéris Papadòpoulos
Musica di Mikis Theodoràkis
Prima esecuzione di Dimitris Mitropànos
"I tristi sabati" - 1984

Posso, con la stessa trepida sollecitudine che muoverebbe un Lupi o un Giovanardi, dedicare a Silvio Berlusconi questa canzone-monito scaturita dalla millenaria saggezza greca ? Anche i Greci furono grandi e condizionarono una larga fetta dell'umanità. Ma anche loro si rovinarono e caddero in basso.
Questa allegra canzone di Mikis Theodorakis sopra un simpatico testo di Lefteris Papadopoulos ce ne spiega il perché. E, come chi viene dal gioco della zara, auguriamoci che anche Silvio, tristo, impari. Lo so che ben altri sono i problemi, lo so che ognuno vuole vivere come può, come diceva un'altra canzone: ma quando viene da ridere di qualcosa... (continua)
Εργένης είναι ο Θεός
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 3/11/2010 - 22:39
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March With Me

March With Me
[1997]
Album “Friends For Life”
Parole di Montserrat Caballé
Musica di Evangelos Odysseas Papathanassiou, in arte Vangelis
Come sing with me
(continua)
inviata da Bartleby 3/11/2010 - 15:53
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If I Can Dream

If I Can Dream
[1968]

SPLENDIDA!

Scritta dal paroliere e compositore Walter Earl Brown (1928-2008) appositamente per Elvis, come canzone di chiusura dello speciale televisivo “'68 Comeback Special” registrato nel giugno del 1968 negli studi della NBC e poi trasmesso nel dicembre dello stesso anno. Presley chiese espressamente a Brown di non scrivergli la solita canzone natalizia ma qualcosa di concreto, in cui lui credesse profondamente, una canzone dedicata a Martin Luther King, assassinato solo un paio di mesi prima…
There must be lights burning brighter somewhere
(continua)
inviata da Bartleby 3/11/2010 - 14:37

Bounaneuit 1945

[1945]
Canzone dedicata a Riccardo Gatto, comandante di un distaccamento della 5ª Divisione Alpina “Giustizia e Libertà”, catturato dai nazi-fascisti in Val Angrogna (Pellice) il 4 febbraio del 1945 e fucilato a Pinerolo il 6 marzo.
Musica di Jean Louis Sappè, maestro elementare ad Angrogna, in Val Pellice, per 30 anni, consigliere comunale, sindaco, fondatore e animatore di un importante gruppo teatrale locale, il Gruppo Teatro Angrogna.
Testo in occitano con traduzione italiana trovati qui

“Di anni 29. Nato il 7 novembre 1915 a Pinerolo (TO) e residente ad Abbadia Alpina (Pinerolo, TO). Allo scoppio della seconda guerra mondiale è chiamato alle armi ed arruolato come sottufficiale degli Alpini. Dopo l’armistizio ed il conseguente sbandamento dell’esercito, entra a far parte delle formazioni partigiane della sua zona e, nel maggio del 1944, diventa comandante di un distaccamento della... (continua)
A ses oure d'la matin
(continua)
inviata da Bartleby 3/11/2010 - 11:01

La stafëtta

La stafëtta
[1943/45]
Testo in occitano con traduzione italiana trovati qui
Testo e musica di Jean Louis Sappé

Canzone della Resistenza in Val Pellice scritta da Franco Pasquet, classe 1925, valdese, falegname, antifascista, poeta, combattente nelle formazioni partigiane “Giustizia e Libertà” con il nome di battaglia di “Minor”.
Musica originale di Jean Louis Sappè, maestro elementare ad Angrogna, in Val Pellice, per 30 anni.
E della roccaforte prima dei resistenti valdesi e poi dei partigiani, Jean Louis Sappè è stato pure sindaco e fondatore e animatore del Gruppo Teatro Angrogna.

Il “bèl journalin” che la staffetta porta ai compagni insieme al pane è probabilmente “Il Pioniere - Giornale Partigiano e Progressista” che veniva ciclostilato clandestinamente in valle.
A quinz'an èrou stafëtta
(continua)
inviata da Bartleby 3/11/2010 - 09:37

Et si c'était un homme ? (Se questo era un uomo ?)

Et si c'était un homme ? (Se questo era un uomo ?)
Et si c'était un homme ?
(Se questo era un uomo ?)

Canzone léviane de langue française – Et si c'était un homme ? (Se questo era un uomo ?) – Marco Valdo M.I. – 2010

« Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.»

Primo Levi

(Considérez si c'est un homme
Qui travaille dans la boue
Qui ne connaît pas la paix
Qui lutte pour un demi-pain
Qui meurt pour un oui pour un non)

« Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.»

Primo Levi

(Considérez si c'est un homme
Qui travaille dans la boue
Qui ne connaît pas la paix
Qui lutte pour un demi-pain
Qui meurt pour un oui pour un non)

On peut discuter du titre de cette canzone. En effet, elle en a eu plusieurs, comme d'innombrables autres chansons. En voici... (continua)
À la fête de chez nous, chaque année
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/11/2010 - 00:25
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Πορνογραφία

Πορνογραφία
Στίχοι: 'Αρης Δαβάρακης
Μουσική: Μάνος Χατζιδάκης
Πρώτη εκτέληση: 'Ελλης Πασπαλἀ
Από "Πορνογραφία", 1982

Testo di Aris Davàrakis
Musica di Manos Hatzidàkis
Prima esecuzione di Ellis Paspalà
da "Pornografia", 1982

Scrisse Manos Hatzidàkis per la copertina del disco:
«Pornografia è il surrogato della comunicazione erotica e per estensione il surrogato di ogni comunicazione umana. Il surrogato delle parole e dei pensieri. Il surrogato della verità.
Pornografia è la falsificazione delle parole e dei pensieri. La falsificazione della verità. La falsa carta identità di ogni verità.
Producono pornografia i partiti e le parate politiche, cosiddette "progressiste", che si appropriano arbitrariamente e con tracotanza di ogni atteso cambiamento storico e corrodono con arti fraudolente il senso comune e la logica comune, rendendo così la moltitudine, la massa, strumento per qualsiasi opportunistica... (continua)
Πορνογραφία σημαίνει συνουσία,
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 2/11/2010 - 16:23
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The Wild Colonial Boy

The Wild Colonial Boy
[1830+]
Dalla colonna sonora originale di “Ned Kelly, film del 1970 per la regia di Tony Richardson.
Testo trovato su en.wikipedia

Ho attribuito questa ballata popolare australiana a Mick Jagger perché è lui che la canta nel film “Ned Kelly” dove interpreta anche il ruolo principale quello del famoso bushranger, il “selvaggio ragazzo della colonia” per antonomasia.
Ma una canzone cantata da Ned Kelly non poteva che riferirsi a qualcun altro che lo aveva preceduto e anche superato nelle gesta, qualcuno che verso la fine del 1800, quando la banda dei Kelly operava, era già diventato leggenda. E infatti, a seconda delle versioni, (le più note sono l’australiana – quella cantata da Jagger - e l’irlandese) differente è il nome dell’eroe, Jack o John o James, Dowling o Doolan o Duggan. Dalle accurate ricerche condotte da Allen Mawer, storico della colonizzazione dell’Australia, è saltata fuori... (continua)
Come, all my hearties,
(continua)
inviata da Bartleby 2/11/2010 - 15:08
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The Ballad of Ned Kelly

The Ballad of Ned Kelly
[1970]
Album “Fotheringay”
Scritta da Trevor Lucas, fondatore del gruppo e membro dei Fairport Convention dal 1972 al 1975.
Testo trovato su Mudcat Café

La terza strofa – quella con il riferimento ad un altro famoso bushranger australiano, Jack Donohue – risale ad una ballata tradizionale intitolata “Young Ned Kelly”.
L’ultima strofa è invece un adattamento da “The Death of Ned Kelly", canzone scritta nei primi anni 40 dall’etnomusicologo John Manifold, il “Lomax” australiano.

Sulla figura del famoso bandito australiano Ned Kelly, rimando alla canzone del mai troppo pianto Johnny Cash. Qui mi limito a postare questa curiosa foto che mostra l’armatura che Ned Kelly indossava durante i suoi assalti alle banche: 40 Kg di solido ferro che forse lo protesse da qualche pallottola ma non gli risparmiò la cattura e la forca (anche perché credo che ‘sta corazza lo impacciasse non poco…)
Eighteen-hundred and seventy-eight
(continua)
inviata da Bartleby 2/11/2010 - 11:30
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Ojalá nos invadan....

Y ahora qué más da;
(continua)
inviata da adriana 2/11/2010 - 09:41
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La oveja negra

Uma versão musicalizada da conhecida fábula criada pelo escritor guatemalteco Augusto Monterroso.
En un lejano país existió hace muchos años una Oveja negra.
(continua)
inviata da adriana 2/11/2010 - 09:29
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Κόκκινη βροχή (Nesini söyleyim)

Κόκκινη βροχή (Nesini söyleyim)
Kókkini vrohí
Ελληνικοί στίχοι: Μάγδα Παπαδάκη
Τουρκικοί στίχοι: Ασίκ Σερντάρι (Âşık Serdarî, 1834-1920), Nesini Söyleyim
Μουσικἠ: Τουρκικό Παραδοσιακό
Πρώτη εκτἐλεση: Μαρία Φαραντούρη και Φουάτ Σακά
'Αλμπουμ: Mosaic (2004)

Versi greci di Magda Papadaki
Versi turchi di Âşık Serdarî (1834-1920), Nesini Söyleyim
Musica: Canzone tradizionale turca
Prima interpretazione: Maria Farandouri e Fuat Saka
Album: Mosaic (2004)


"Bellissima canzone su base musicale di origine popolare, cantata insieme all'artista turco Fuat Saka. I testi sono stati composti dalla poetessa Magda Papadaki. Io la trovo splendida, spero piaccia anche a voi! Vostro Raf."

Non soltanto la abbiamo trovata splendida, Raf: quando ci viene proposta una canzone del genere, in questo sito ci mettiamo immediatamente all'opera. E così possiamo un po' ampliare le notizie su questa canzone: innanzitutto, l'originale è un... (continua)
Έσβησα τα φώτα, πίσω μου η ζωή.
(continua)
inviata da Raf 2/11/2010 - 01:15
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Guess I’m Doing Fine

Guess I’m Doing Fine
[1962-1964]
Album "The Bootleg Series Vol. 9 – The Witmark Demos: 1962–1964" (2010)
Well, I ain't got my childhood
(continua)
inviata da Bartleby 1/11/2010 - 22:17
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Long Ago, Far Away

Long Ago, Far Away
[1962-1964]
Album "The Bootleg Series Vol. 9 – The Witmark Demos: 1962–1964" (2010)
Interpretata da Odetta

"[...] Ecco allora il punto: (a cinquant'anni di distanza), nonostante tutto, sarebbe un tradimento trattare queste canzoni solo come il reperto di un'epoca passata. Di sicuro l'America di Obama non è più quella di Emmett Till: ma, come suggerisce con amaro sarcasmo "Long Ago, Far Away", nascondersi dietro al fatto che i tempi sono cambiati non sarebbe altro che un modo per sottrarsi al cuore della questione.[...]
(Gabriele Benzing su OndaRock)
To preach of peace and brotherhood,
(continua)
inviata da Bartleby 1/11/2010 - 22:04
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Ο αρχηγός

Ο αρχηγός
[1970]
Μουσική: Μάνος Λοΐζος
Στίχοι: Λευτέρης Παπαδόπουλος
Ερμηνεία: Χάρις Αλεξίου

Musica: Manos Loïzos
Versi: Lefteris Papadopoulos
Interprete: Charis Alexiou

Si veda anche la pagina dedicata alle Τα τραγούδια του δρόμου.
Φτιάχναμε καπέλα από χαρτί
(continua)
inviata da Raf 1/11/2010 - 18:29
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Girano le pale

Girano le pale
Dall'omonimo disco del 2010
Girano le pale!
(continua)
inviata da DonQuijote82 31/10/2010 - 16:52
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Il mondo non è rotondo

Il mondo non è rotondo
Il mondo non è rotondo
Un pallone per giocare
(continua)
inviata da Fabio 31/10/2010 - 11:26
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Jens Christian Djurhuus: Ormurin Langi

Jens Christian Djurhuus: Ormurin Langi
[1830]
Una ballata (kvæði) di Jens Christian Djurhuus
A ballad (kvæði) by Jens Christian Djurhuus
da/from Kvæði um Ormin Langa
Interpretata/Performed by Týr
Nell'album/In the album
How Far To Asgaard (2002)

La ballata era stata finora tenuta inserita a nome dell'autore proprio; ma, certamente, non la si potrebbe definire una "canzone contro la guerra" nemmeno facendo uno sforzo di fantasia. E' senz'altro una canzone di guerra che racconta la storia di una spedizione e di una battaglia, esaltando il valore degli uomini e lamentando il tradimento; fa parte dell'epica nordica e, chiaramente, lo si può ben comprendere. D'altro canto, è troppo bella (anche nella notevolissima versione moderna dei Týr) e ci dispiaceva senz'altro toglierla; d'obbligo, quindi, il suo inserimento negli "Extra". Riteniamo comunque che una bella e antica "canzone di guerra" non faccia poi male neppure in questo... (continua)
Viljið tær hoyra kvæði mítt,
(continua)
inviata da Marco Ciaramella 31/10/2010 - 10:10
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Angelita di Anzio

Angelita di Anzio
mi ricordo della canzone anche se avevo 9 anni ma risentirla adesso e leggendo la storia è commovente antonio.1955
30/10/2010 - 11:29
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Il maggio di Belgrado

Il maggio di Belgrado
SETTE ANNI DI GALERA A CHI SI OPPOSE ALLA GUERRA


Siamo anche noi pienamente convint* che alla firma di appelli sia sempre da preferire l'azione diretta. Ma neppure ce la sentiremmo mai di non aderire a questo particolare appello, e per una miriade di motivi. Invito quindi tutti coloro che capitino su questo blog, per una ragione o per l'altra, oppure semplicemente per caso, a dare un'occhiata a quanto segue e eventualmente a sottoscrivere l'appello in questione.

APPELLO - Giustizia ed equità per chi manifestò contro la guerra.

Il 5 novembre 2010 comincerà il processo di appello per i fatti avvenuti oltre dieci anni fa, il 13 maggio 1999, nei pressi del consolato statunitense di Firenze. Quel giorno migliaia di persone parteciparono a una manifestazione contro la guerra in Jugoslavia, che si concluse appunto sotto il consolato. Vi fu un breve concitato contatto fra le forze dell'ordine... (continua)
CCG/AWS Staff 30/10/2010 - 00:04
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Illegal Alien

Illegal Alien
Released: 23 January 1984
Uscita: 23 gennaio 1984
Banks - Collins - Rutherford
Album: Genesis

C'è chi ha detto che gli ufologi e gli avvistatori di extraterrestri potrebbero anche andare in pensione: comunque sia, se gli alieni arrivassero davvero sulla terra, verrebbero respinti da qualche operazione “Coelum Nostrum”, infilati in qualche CIE, smistati nei “centri di accoglienza” e sottoposti a tutte le consuete pratiche burocratiche (permesso di soggiorno, espulsione ecc.). I Genesis, già privi di Peter Gabriel ma ancora con Phil Collins, se ne erano già accorti dal 23 gennaio 1984, quando pubblicarono questo singolo poi inserito nell'album “Genesis”: uno dei loro brani più caustici. L' “Alieno clandestino” della canzone ha però un deciso nonsocché di messicano: nel video della canzone si vede persino Phil Collins che beve col sombrero, fa la siesta e suona musica mariachi. Insomma,... (continua)
Got out of bed, wasn't feeling too good
(continua)
inviata da Anonymous 29/10/2010 - 03:10
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Ned Kelly

Ned Kelly
[1971]
Album “Man in Black”

Dopo Death of Ben Hall, Dunn, Gilbert and Ben Hall e The Streets of Forbes, ancora una canzone (ma questa addirittura del mitico Johnny Cash, “The Man in Black”) dedicata ai fuorilegge che tra 700 e 800 cavalcarono nell’outback australiano, assaltando banche e stazioni di servizio e scontrandosi con la polizia schierata a difesa dell’ “ordine” dei ricchi.

Uomini – come il Ned Kelly protagonista di questa e di molte altre canzoni – che fin da giovanissimi avevano subito le angherie dei potenti e dei loro sgherri. Infatti Edward "Ned" Kelly era figlio di un detenuto irlandese spedito in Australia ai lavori forzati e, forse anche per questo, lui e i suoi fratelli acquistarono presto la fama – non sempre meritata – di ladri di bestiame e di cavalli. Fatto sta che a soli 14 anni Ned era già considerato un promettente “bushranger” e veniva regolarmente perseguitato... (continua)
In Australia a bandit or an outlaw is called a Bush Ranger. One of Australias most infamous Bush Rangers was a man named Ned Kelly…
(continua)
inviata da Bartleby 28/10/2010 - 15:49
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The Streets of Forbes

The Streets of Forbes
[1865]
Probabilmente scritta da John McGuire, cognato del “bushranger” Ben Hall, subito dopo l’assassinio di quest’ultimo da parte della polizia.
Canzone molto famose nella tradizione australiana, interpretata da molti artisti. L’ho attribuita al folksinger Gary Shearston perchè mi pare che la sua registrazione, nel disco "Bolters, Bushrangers & Duffers" del 1965, sia una delle più risalenti.

Con Death of Ben Hall e Dunn, Gilbert and Ben Hall, un'altra canzone dedicata al fuorilegge australiano Ben Hall e a tutti i “bushrangers” ottocenteschi, uomini che si ribellarono alla schiavitù, alla prigionia, alla povertà e al Potere e per questo pagarono, quasi tutti, con la vita.
Come all you Lachlan men and a sorrowful tale I'll tell
(continua)
inviata da Bartleby 28/10/2010 - 14:28
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Death of Ben Hall

Death of Ben Hall
[1865]

Album :"Bolters, Bushrangers & Duffers".

Come Dunn, Gilbert and Ben Hall, un’altra canzone dedicata ad un “bushranger”, banditi ottocenteschi eroi nella tradizione popolare australiana.
Bell Hall, il bandito gentiluomo che aborriva l’assassinio, fu ucciso a tradimento dalla polizia nel 1865.
Come all Australia's son to me, a hero has been slain
(continua)
inviata da Bartleby 28/10/2010 - 11:40

Dunn, Gilbert and Ben Hall

Dunn, Gilbert and Ben Hall
[1970]
Album “Ned Kelly & That Gang”
Scritta da John Manifold (1915-1985), poeta ed etnomusicologo australiano.

Canzone dedicata ad alcuni dei più famosi banditi australiani del 1800.
A partire dalla fine del 700, perse le proprie colonie americane in seguito alla guerra d’indipendenza, gli inglesi rivolsero la propria attenzione all’Australia e lì i protagonisti dell’avvio della colonizzazione furono, ancora una volta, soprattutto schiavi e detenuti delle regie galere che, anziché marcire dietro le sbarre, meglio potevano essere utilizzati come manodopera a zero costo nella costruzione delle infrastrutture delle nuove colonie.
Molti di questi schiavi (primo fra tutti John “Black” Ceasar, nel 1789), prigionieri evasi dai lavori forzati, avventurieri e semplici poveracci trapiantati in quella terra piuttosto ostile, preferirono o furono costretti a diventare “bushrangers”, banditi,... (continua)
Come all you sons of liberty and listen to my tale
(continua)
inviata da Bartleby 28/10/2010 - 11:07
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Young

Young
[2008]
Album: Swan Songs
We are young!
(continua)
inviata da giorgio 28/10/2010 - 08:22
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In Color

In Color
2007
I said, Grandpa what's this picture here
(continua)
inviata da Jon Doe 27/10/2010 - 20:28
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This Ain't Nothin'

This Ain't Nothin'
He was standing in the rubble of an old farmhouse outside Birmingham
(continua)
inviata da Jon Doe 27/10/2010 - 20:07
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Ballad of Johnny Ramensky

Ballad of Johnny Ramensky
[1959]
Scritta da Norman Buchan.
Testo trovato su Mudcat Café



Johnny Ramensky (nato Jonas Ramanauckas nel 1905 in una famiglia di origine lituana) è stato un criminale ed eroe di guerra scozzese. Dotato di grande forza e di non comuni doti ginniche, da giovanissimo fece il minatore, imparando ad usare gli esplosivi. Cresciuto tra la prima guerra e la crisi economica mondiale, Ramensky mise a frutto le sue abilità e divenne il più famoso scassinatore di Scozia. Lo chiamavano “Gentle Johnny” perché non rubava mai alla gente comune, depredava solo case ed esercizi commerciali dei ricchi, e non usava mai la violenza, né durante i furti né quando – spesso – veniva sorpreso e catturato. Tanto lui, così abile nello scasso, in prigione non ci durava molto, evadeva sempre… fu l’ultimo prigioniero scozzese cui furono imposte le catene alle caviglie e fu l’unico a riuscire ad evadere dalla famigerata... (continua)
Far distant, far distant, in Peterhead Jail
(continua)
inviata da Bartleby 27/10/2010 - 15:20
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The Button Pusher

The Button Pusher
[1970]
Album “Revolution”
Scritta da Enoch Kent, folksinger di Glasgow che vive in Canada.
Well I am the man, the well-fed man, in charge of the terrible knob,
(continua)
inviata da Bartleby 27/10/2010 - 13:55
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Across The Borderline

Across The Borderline
[1982]
O.S.T. "The Border"

[1987]
Album “Get Rhythm”
Scritta da written by Ry Cooder, John Hiatt e Jim Dickinson.
There's a place where I've been told
(continua)
inviata da Bartleby 27/10/2010 - 13:37
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La fuga in fa

La fuga in fa
[1998]
Breve Saggio Filosofico Sul Senso Della Vita

[2005]
Album “Pèrche. 44 date in fila per tre col resto di due”
Scritta da G.L. Basso e Lorenzo "Lollomanna" Mannarini
Via!
(continua)
inviata da Bartleby 27/10/2010 - 11:52
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Perché non ci vai tu

Perché non ci vai tu

Le intermittenze della morte
di Piergiorgio Odifreddi

Premetto che, fosse stato per me, non si sarebbe ammazzato nemmeno Saddam Hussein. Per compassione umana, certo. Ma anche perchè, qualunque crimine avesse commesso, si era in fondo riscattato, vestendo romanticamente i panni di Davide contro Golia, e resistendo inutilmente all’invasione e alla conquista del proprio paese da parte del Grande Satana e dei suoi alleati.

Non sono dunque affatto contrario alla sospensione della pena di morte per Tareq Aziz, annunciata oggi. Ma mi permetto di stupirmi della levata di appelli al riguardo da parte dell’Unione Europea in generale, e dell’Italia in particolare. Cioè, di coloro che ieri hanno partecipato alla coalizione per lo stupro dell’Iraq, e oggi pretendono di insegnare ai sopravvissuti come ci si comporta eticamente.

Il tutto, pochi giorni dopo che Wikileaks ha pubblicato una serie di... (continua)
27/10/2010 - 10:58
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The Graveyard of Empires

The Graveyard of Empires
Album: Blowback [2010]

"I wrote this after talking with a friend's father whose brother and many friends were killed by the Russians as they 'liberated' the Afghan people from themselves. Sound familiar? It should be noted that this song is not about the Taliban or the Northern Alliance or any of the corrupt warlords who seized power violently after the resistance to Russia, it is about the larger, secular resistance that carried with it broad support from the Afghan people. And it's about the Soviet Union's imperialist tendencies in the countries that surrounded it" (R.H.).
They came rumbling cross the border with the war machines
(continua)
inviata da giorgio 27/10/2010 - 08:41
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Blink

Blink
[2004]
Album: Blue Scholars
With war rising over the horizon
(continua)
inviata da giorgio 27/10/2010 - 08:19
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American Errorist

American Errorist
[2003]
AMERICAN ERRORIST - I HATE HATE HATERS

Lyrics and Music by Michael John Burkett ("Fat Mike")
Album: The War On Errorism
It's O.K.
(continua)
inviata da giorgio 27/10/2010 - 08:08
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America

America
1984
Some have said, down through history
(continua)
inviata da Anonymous 27/10/2010 - 05:09
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The Night the Lights Went Out in Georgia

The Night the Lights Went Out in Georgia
He was on his way home from Candletop
(continua)
inviata da Anonymous 27/10/2010 - 04:46
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Bella Ciao

anonimo
Bella Ciao
Povero Capezzone, dalla Rosa nel Pugno al pugno sul grugno!

Non se la prenda, Capezzone, tutti nella vita ci siamo presi qualche cazzotto... fa male, ma può aiutare a tornare alla realtà, a riacquistare dignità, quella che Lei ha perduto quando - come diceva Antonio Cornacchione - da delfino di Pannella è diventato la triglia di Berlusconi...

Stia bene e si rimetta presto, che Bonaiuti sta più di là che di qua e non può farcela a fare il portaborse, pardon, il portavoce da solo.
Bartleby 26/10/2010 - 22:48
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Maudit

Maudit
Chanson italienne – Maudit – Litfiba – 1993

Houlala, dit Lucien l'âne en haussant sa voix pour mieux faire comprendre combien il est surpris et enchanté, voilà une chanson, mon ami Marco Valdo M.I., qui assurément ne laisse pas indifférent et j'ajouterais qui impose quelques commentaires. Même si, comme le disait Léo Ferré, le Vatican n'est pas d'accord. Te souviens-tu quand il a lancé cette mise en garde aux princes de l’Église et pourquoi ?

Et comment que je m'en souviens, dit Marco Valdo M.I.. Ferré était tranchant comme un scalpel et l’Église déjà se comportait en idiote absolue. C'était au moment où des femmes et des hommes réclamaient le droit à l'avortement pour les bébés conçus et qui avaient exposés aux effets du Softenon, un médicament, censé soulager les douleurs et les malaises de la grossesse et qui provoquait d'incroyables malformations chez les bébés en gestation. Dans les... (continua)
MO, MO, MAUDIT
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 26/10/2010 - 21:43
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Le colpe di Roman

Le colpe di Roman
Da Girano le pale 2010
Dum daka dumelaka dai dumalala
(continua)
inviata da DonQuijote82 26/10/2010 - 18:51
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Censorshit

Censorshit
[1992]
Album “Mondo Bizarro”
Scritta dal compianto Joey Ramone

Una Canzone – la prima dei mitici Ramones su questo sito – Contro la Guerra… alla libertà di espressione.
La Tipper cui Joey si rivolge altri non è che Tipper Gore che, fino al 1992, anno dell’ascesa del marito Al alla vicepresidenza degli States, ha guidato il Parents Music Resource Center (PMRC), organizzazione delle mogli degli altolocati benpensanti americani dedita ad apporre sui dischi di Ramones, Ozzy Osbourne, Frank Zappa, Dead Kennedys e centinaia di altri artisti l’apposito bollino “Parental Advisory: Explicit Lyrics” (o “Explicit Contents”)…
Ma perché, si chiedeva il buon Joey, le mogli dei senatori si impicciano di ‘ste puttanate invece di occuparsi dei veri problemi, come l’inquinamento, i senzatetto, la disoccupazione e i dissesti delle società finanziarie (in cui spesso sono coinvolti i rispettivi consorti) ?!?
Tipper, what's that sticker sticking on my CD?
(continua)
inviata da Bartleby 26/10/2010 - 14:56
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The Man I Killed

The Man I Killed
[2006]
Lyrics & Music by Michael John Burkett ("Fat Mike")
Album: Wolves in Wolves' Clothing
When they tightly strap me in, give me lethal injection,
(continua)
inviata da giorgio 26/10/2010 - 13:19




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