Φίλτατε, ne pensiamo benissimo! Però mi permetti di darti qualche "dritta" di editing per la sezione greca, così da facilitarci un po' il compito? Prima di tutto, quando inserisci un autore metti prima il nome traslitterato in caratteri latini: chi cerca in questo sito, nel 99,9% dei casi non sa leggere i caratteri greci, e se cerca "Alexiou" non si può rimandarlo a Αλεξίου.* Poi, nei nomi di registrazione autori non mettere accenti: sballano l'ordine alfabetico. Scrivi sempre "Alexiou" e non "Alexíou". Fai attenzione a non ripetere il titolo della canzone nel corpo del testo. D'accordo il copia-incolla, ma prima di incollare qui bisognerebbe cercare di rimettere un po' prima il testo, magari su un file Word. Detto questo, vado a rimettere le mani sul turco, che è completamente sballato: cercare un testo corretto in rete è un'impresa epica, ma per fortuna ci sono le CCG :-PPP
*Questo vale anche per gpt che lo fa regolarmente... :-P
Riccardo Venturi 23/11/2010 - 19:07
Carissimo Riccardo,
Contento che sia piaciuta anche a te!!!
In realtà ho inserito il nome Alexiou con l'accento sulla "ì" perché ho seguito la classificazione "sballata" già presente nell'elenco predefinito (devo ringraziare anch'io il Prof. GPT che forse l'avrà inserita per primo?). Per il resto cercherò di seguire i tuoi consigli.
Ancora complimenti per lo splendido sito...
Un faro nel buio culturale (e non solo), nel quale rischiamo tutti di naufragare!!!
Un saluto
Chanson italienne (en génois) – Sinàn Capudàn Pascià – Fabrizio De André – 1984, d'après la version italienne.
Scipion Cicala, en génois Scipion Çigä (Genova, 1552 – 1605), connu aussi sous le nom de Cığalazade Yusuf Sinan Paşa ou Cağaloğlu Yusuf Sinan Kapudan Paşa était un marin génois d'origine noble qui assuma d'importantes charges militaires et politiques dans l'Empire Ottoman, œuvrant aussi comme corsaire. Pendant quarante jours , du 27 octobre 1596 au 5 décembre 1596, il fut aussi Grand Vizir sous le règne de Mahomet III.
Scipion Cicala était né à Gênes dans une ancienne famille noble en 1552. Selon d'autres sources, il serait né à Messine ou en Calabre toujours d'une famille génoise et son année de naissance devrait se situer en 1545. La Calabre le retrouvera à la tête d'une de ses aventures corsaires. Son père, le vicomte Cicala (ou Cigala) avait été un corsaire au service de l'Espagne,... (continua)
il mio spagnolo non è il massimo però su "ninguno lo puede fermar" mi è sembrato di sentire il Ceccherini che dice "dos los ramatos". Ho proposto un "nadie la puede parar", se qualcuno ha un'idea migliore si faccia avanti :) E "bella ciao" ho lasciato "bella ciao", penso che qualunque spagnolo colga il riferimento, mentre "guapa adiós" faceva un po' ridere...
Lorenzo 23/11/2010 - 16:16
Y una magnana me son alzado
o bella chao bella chao bella chao chao chao
y una magnana me son alzado
y he trovado al invasor.
O partisano pórtame vías
o bella chao bella chao bella chao chao chao
o partisano pórtame vías
que me siento de morir.
Y si yo moyo de partisano
o bella chao bella chao bella chao chao chao
y si yo moyo de partisano
tu me diebes sepellir
Y sepellirme lasú en montagna
o bella chao bella chao bella chao chao chao
y sepellirme lasú en montagna
baco la sombra de un bel flor
Y toda gente que passeragnos
o bella chao bella chao bella chao chao chao
y toda gente que passeragnos
me diragnos que bel flor!
Y esto es el flor del partisano
o bella chao bella chao bella chao chao chao
y esto es el flor del partisano
muerto por la libertad!
Y era roca la su bandera
como el sangue que viersò.
Τους ιππείς άλλοι βρίσκουν κι άλλοι τους πεζούς (continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/11/2010 - 23:51
Mi sono permesso di mettere 'nu poc' le man' su questa bella pagina testobartlebiana, con la traduzione greca moderna di Elytis e quella italiana di Filippo Maria Pontani. A tale riguardo, e a onore di Gian Piero che vedo se la cava anche con il greco eolico lesbico debbo dire che il procedimento di un traduttore importante come il Pontani non era diverso dal suo: la ricostruzione dei frammenti, in filologia, è sempre una cosa probabilistica nel migliore dei casi, e arbitraria nel peggiore. Non a caso l'impossibilità di ricostruire una parola mancante è indicata, nelle edizioni critiche dei testi, con la cosiddetta "crux desperationis". Quindi anche Pontani, che era anche un filologo di vaglia, ha fatto lo stesso, traducendo ciò che era sicuro. Spero che saranno apprezzate le prime indicazioni discografiche e autoriali di questo sito in greco antico, sinceramente non ce l'ho fatta a trattenermi...... (continua)
Alcaeus and Sappho, olio su tela di Sir Lawrence Alma Tadema (1836-1912). Walters Art Museum, Baltimore, USA.
Alceo, militarista e guerriero assai, è l'autore di questo verso dedicato all'amica Saffo. Gli perdoniamo armi e guerre, in questo caso: credo che rimarranno per sempre le più belle parole dedicate a una donna. E sono musica nell'originale greco: iòplok' aghna mellihòmeide Psàpfoi. Il nome di Saffo, generalmente scritto con il "sigma" iniziale (Sapfò), nel suo dialetto si scriveva invece con il "psi": Psapfò. Si dovrebbe quindi dire più propriamente "Psaffo". Il primo che nomina Eta Beta lo stendo.
Riccardo, non sapevo che FMP non fosse più tra noi... guarda qui: è del 2010 e riceve gli studenti a Ca' Foscari, dalle ore tali alle ore tali. Di suo possiedo una assai bella "Antologia della poesia greca contemporanea", edizioni Crocetti, pubblicata nel 2004. Sul frammento di Saffo, ti dirò come è andata: Bartleby lo aveva tra le mani e, molto molto opportunamente lo voleva vedere nel sito. Aveva già trovato quanto bastava, il testo e una traduzione inglese: ma lui, come me e come te, è scrupoloso. Pensando che la greca non fosse materia sua, mi ha coinvolto. Io, pensando che la greca antica non sia materia propriamente mia, ma anche non volendo sottrarmi all'appello, che ho fatto? Ho cercato tra i miei libri - che, di per sé, sono scarsi, ma sono troppi per la mia casa troppo piccola - il frammento di Saffo. Io ce l'ho nei Lirici Greci dei Classici Mondadori. Ho confrontato il testo che... (continua)
Versione italiana di Gian Piero Testa della versione in greco moderno di Elytis
Grazie di avere trovato la traduzione di Elytis, che subito a mia volta traduco, perché da tempo inseguo i versi di Elytis messi in musica, e credo che ormai siano pochi quelli che mi mancano. Non sarà un gran che, ma ecco quello che ne ho cavato
Alcuni trovano che sulla nostra tenebrosa terra (continua)
Attenzione, Gian Piero: quel Pontani che riceve gli studenti alla Ca' Foscari non è il Filippo Maria (nomi separati), bensì Filippomaria (nome unico). Ed è ovviamente, e ben per lui, vivo e vegeto: anzi, è un giovanotto essendo nato nel 1976. Però, constatando che traduce anche la "Papessa Giovanna" di Emanouil Roidis (che scriveva in katharevousa!) e le poesie di Kariotakis, sospetto fortemente che ci sia un preciso legame di parentela con il Filippo Maria defunto nel 1983. Probabilmente il nipote, oso ipotizzare.
Una cosa a proposito del nome "Anattoria": è un nome dal preciso e importante significato. E antichissimo. Propriamente è il femminile di ἅνακτωρ "colui che regna", a sua volta dal termine (frequente in Omero) ἅναξ, la più antica denominazione ellenica del "re" (βασιλεύς è un termine più tardo). E già presente, nella forma wa-na-ka nel greco miceneo: siamo davvero agli albori della civiltà greca, e occidentale. "Anattoria" significa quindi "colei che regna, regina".
Poi ch'io spero di tornar dai guai,
ballatetta, in Cuccagna,
va' tu, leggera e piana,
dritta alla Carfagna.
Dille che non si smunga,
ché, appena ci vedremo,
faremo bunga bunga.