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Prima del 2010-10-5

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Love and War

Love and War
[2010]
Album "Le Noise"
When I sing about love and war
(continua)
inviata da Bartleby 5/10/2010 - 23:32
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Peaceful Valley Boulevard

Peaceful Valley Boulevard
[2010]
Album "Le Noise"
One day shots rang across the peaceful valley
(continua)
inviata da Bartleby 5/10/2010 - 23:31
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Hymn No. 5

Hymn No. 5
(1966)

“Hymn No. 5″ was banned from stateside radio-play lickety-split for its “controversial” lyrics. I searched high and low on the internet for those incendiary, heartfelt lyrics, but no go. So, fuck you, censorious witchhunt world of the late 60′s and paranoid early 70′s played out across this present world wide web, because I’m not as lazy as you suppose — I’m typing them out myself."

The Thought Experiment

The Mighty Hannibal is one of those Soul artists that is wrongfully obscure. The world of popular music is filled with myth building, myths sometimes becoming truth, facts obscured. A handful of people these days remember Hannibal. The kind of people who like to hang out in dusty record shops, swap endless amounts of stories and usually useless little facts about obscure and forgotten Soul singers that are God’s gift only in our minds.

(Platters That Matter: Hymn No. 5)

I wrote my baby from Vietnam
(continua)
5/10/2010 - 23:21
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Abdul

Abdul
da "Hammamet e altre storie" del 1994
Ciao, ciao bell'Italia son venuto col trenino
(continua)
5/10/2010 - 23:11
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Fame

Fame
Chanson italienne – Fame – Lineamaginot – 2010
FAIM
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/10/2010 - 20:28
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Demoliendo hoteles

Demoliendo hoteles
[1984]
Album "Piano Bar"

Charly García è sempre stato un pazzo, o forse no.
Giovanissimo, fu espulso dall’esercito per la sua insofferenza agli ordini e alla disciplina militare.
Diverse volte con la droga rischiò di lasciarci la pelle. Altrettante fu ricoverato per trattamenti psichiatrici. Memorabili le sue aggressioni a fotografi, giornalisti, musicisti e spettatori…
Sì, forse un pazzo…
Ma in questa canzone mette in relazione la sua lucida follia con la repressione e la violenza subìta negli anni della formazione, lui, il “figlio di Videla, nato senza potere, che lottava per la libertà perdendola sempre, costretto a vivere in mezzo ai fascisti, educato all’odio per l’umanità” ora passa il tempo a “distruggere camere d’albergo”
Yo que nací con Videla
(continua)
inviata da Bartleby 5/10/2010 - 14:47
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Soldado

Soldado
[1966]
Scritta da Scritta da Mauricio "Moris" Birabent
Testo trovato su Rock.com.ar

In realtà, insieme a Rebelde, Los Beatniks avevano registrato quest’altra canzone che però non venne mai pubblicata e che fu riscoperta trent’anni dopo dal giornalista argentino Alfredo Rosso negli archivi della Sony durante le ricerche per la preparazione del doppio cd “30 Años de Rock Nacional, Volúmen Uno".
Será la última guerra y vendrá la paz
(continua)
inviata da Bartleby 5/10/2010 - 13:51
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Rebelde

Rebelde
[1966]
Scritta da Mauricio "Moris" Birabent e Alberto Ramón García, più conosciuto come "Pajarito Zaguri", due fra i più importanti protagonisti della storia del rock argentino
Singolo (l’unica cosa pubblicata dal gruppo, scioltosi l’anno stesso – sul lato B la canzone “No finjas más”) che viene considerato il primo disco in assoluto del “rock hecho en Argentina”.

Per il lancio di “Rebelde” Los Beatniks organizzarono un evento clamoroso: chiamati i reporter della rivista scandalistica "Así", si fecero fotografare mentre suonavano seminudi in una fontana (“La dulce vida”!!!). Il numero del giornale fu censurato dal governo del dittatore golpista di turno, il generale Onganía, e i “rebeldes” furono sbattuti in galera per qualche giorno.
Un gioco che non valse la candela giacchè, nonostante il lancio sensazionalistico, il disco non vendette che 200 copie in tutto e i discografici mandarono a cagare i poveri Beatniks…
Rebelde me llama la gente
(continua)
inviata da Bartleby 5/10/2010 - 13:32
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Inconsciente colectivo

Inconsciente colectivo
[1982]
Album "Yendo de la cama al living"

Canzone scritta da Charly García qualche anno prima della sua pubblicazione, all’epoca dei Serú Girán, in piena dittatura.
Nel 1982, con la disfatta delle Malvinas, la “junta” stava tirando le cuoia e gli argentini cominciavano a ritornare alla vita (almeno quelli che erano sopravvissuti).
Il 26 dicembre di quell’anno allo stadio del Club Ferro Carril Oeste a Buenos Aires si tenne un grande concerto dove “Inconsciente colectivo” fu interpretata da Mercedes Sosa.
Per parte sua Charly García eseguì No bombardeen Buenos Aires mentre il grande fondale che raffigurava la capitale, disegnato dall’artista Renata Schussheim, veniva fatto saltare in aria con i fuochi d’artificio…
Un concerto indimenticabile e liberatorio che segnò di fatto la fine degli anni del terrore e della morte.
Nace una flor, todos los días sale el sol
(continua)
inviata da Bartleby 5/10/2010 - 11:58
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Porque avanzamos juntos

Porque avanzamos juntos
[1978]
Album “Que no amanece por nada”
Testo trovato su Cancioneros.com



Canzone d’amore dedicata alla compagna Juana de Grandes e alle tre figlie Ana, Ángela e Paula.
L’amore che aiutò Labordeta prima a sopravvivere negli oscuri anni della dittatura fascista e dopo a combattere affinchè la repressione, la paura e l’odio mai più tornassero…
La escucho trajinar entre los críos.
(continua)
inviata da Bartleby 5/10/2010 - 11:34
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Elegía del misil

Elegía del misil
[1984]
Album “Qué queda de ti, qué queda de mí”
con La Trinca

Hoy vuelve José Antonio Labordeta cantando contra la guerra, la violencia y el armamentismo; y lo hace a través de su canción titulada "Elegía del misil", tema que también incorporó –al igual que "Desobediencia civil"– a su disco «Que queda de ti, qué queda de mí». En esta canción, como en muchas otras, José Antonio recurre a la sátira y a la ironía como recurso para agudizar su crítica y su inconformismo.

Fernando Lucini, Cantemos como quien respira
Tú que estas ahí,
(continua)
inviata da Bartleby 5/10/2010 - 11:13
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Somos

Somos
[1984]
Album “Qué queda de ti, qué queda de mí”
Cori: Joan Manuel Serrat, Luis Eduardo Aute

Apprendo da queste pagine, grazie ad Alessio Lega, della morte del cantautore aragonese.
Spero davvero che l’epitaffio sulla sua lapide sia quel “A la mierda!” con cui Labordeta, da deputato e strenuo difensore del no alla guerra, era solito sfanculare i suoi colleghi favorevoli all’occupazione dell’Iraq.
Somos
(continua)
inviata da Bartleby 5/10/2010 - 11:06
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Riccardo Venturi: Io che alle tre partirò, e/and Yann Tiersen: L'homme aux bras ballants

Scritta da RV tra le ore 1.16 e le 1.26 del 5 ottobre 2010
Écrite par RV entre 1h.16 et 1h.26 du 5 octobre 2010
Musica/Musique: L'homme aux bras ballants, Yann Tiersen, Le Phare, 1998

Non so, ma semplicemente perché non lo posso sapere, se a qualcuno di voi capita di lavorare la notte. Magari di dover aspettare, come sta capitando a me adesso, un'ora strana per partire a trasportare altre persone che pure partono per posti che non so. Uscire nella città chiudendo la porta di casa nel silenzio, mentre cade una pioggia di prim'autunno. Mettere in moto col sapore del caffè in gola, e andare. Ad un certo punto, magari, salgono delle parole ugualmente strane, che si vorrebbero dedicate a coloro che vanno di notte; perché io sono una persona per natura notturna, e amo la città vuota e l'immaginazione del suo pulsare nascosto. Conosco tutti i posti dove rifugiarsi, in questa città; e conosco... (continua)
Io che alle tre partirò nella città della notte
(continua)
5/10/2010 - 01:29
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Khorakhané (A forza di essere vento)

Khorakhané (A forza di essere vento)
Guardate i video, ascoltate la canzone e leggete i commenti a:
View the videos, listen to the song and read the comments at:
http://tangoitalia.com/fabrizio_de_and...

It's part of the site on "L'altro Fabrizio" (The other Fabizio): http://tangoitalia.com/fabrizio_de_andre/
Enrico Massetti 5/10/2010 - 00:42
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Canto a La Libertad

Canto a La Libertad
m'è giunta giusto oggi la triste notizia, ve la comunico: il 19 settembre scorso è morto il grande cantautore aragonese Jose Antonio Labordeta
(Alessio Lega dal guestbook)
4/10/2010 - 21:40
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Tribulaciones, lamento y ocaso de un tonto rey imaginario, o no

Tribulaciones, lamento y ocaso de un tonto rey imaginario, o no
[1973]
Album “Confesiones de invierno”
Scritta da Charly García.

Dedicata a tutti i re e reucci, dittatori e dittatorucoli, politici e politicanti che – prima o dopo, presto o tardi – sono sempre stati divorati dal popolo e dalla storia.
Con la speranza che anche il nostro s-fascista Berlusconi venga presto azzannato dalla furiose bestie della Rivoluzione.
Yo era el rey
(continua)
inviata da Bartleby 4/10/2010 - 14:49
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Instituciones

Instituciones
[1974]
Album “Pequeñas anécdotas sobre las instituciones”
Scritta da Charly García.

“Non voglio più muri, non voglio più padri che mi accarezzino le spalle”, risponde Charly García ai pagliacci delle istituzioni, quelli che continuano a ripetere: “Giovani, avete già i sabati, le femmine e la TV, non chiedete di più! Dateci il potere che pensiamo a tutto noi!”

Inutile dire che la canzone fu censurata all’avvento dell’ennesima dittatura, quella del 1976, la più sanguinaria…
Yo miro por el día que vendrá
(continua)
inviata da Bartleby 4/10/2010 - 14:25
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Victoria Clara

Victoria  Clara
La Asociación Abuelas de Plaza de Mayo y Bersuit se reunieron hoy en el Estudio Del Cielito para terminar de grabar el tema "Victoria Clara" compuesto por Juan Subirá, cedido por Bersuit a las Abuelas.

El canal musical Much Music realizó el registro audiovisual de esta memorable jornada, con imágenes documentales y testimonios de los participantes.

Este material será emitido el día 24 de marzo, a las 21.00 horas, por Much Music, por primera vez en la televisión argentina en el marco de la conmemoración de los 30 Años del Golpe de Estado de la última dictadura militar.

A su vez, de estos registros se realizará un video clip que será distribuido a todos los medios que lo soliciten, para ayudar a la tarea de Abuelas en la búsqueda de los más de 400 nietos robados durante la dictadura.

Fonte: abuelas.org
Ella vive escapando
(continua)
inviata da adriana 3/10/2010 - 20:06
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Megalopolis

Megalopolis
da E' finita 2010
Non si spara sui disertori
(continua)
inviata da DonQuijote82 3/10/2010 - 18:32
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È finita

È finita
Dall'album È finita 2010
E sarà stato qualche anno fa
(continua)
inviata da DonQuijote82 3/10/2010 - 18:29
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L'elastico

L'elastico
[1973]
Luporini-Gaber
Album e spettacolo: Far finta di essere sani
Disteso sopra il letto
(continua)
inviata da Gli Evanescenti 3/10/2010 - 14:25
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Dall'altra parte del cancello (GOAL !)

Dall'altra parte del cancello (GOAL !)
[1973]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Giorgio Gaber - Alessandro Luporini
Album / Albumi: Far finta di essere sani
Ho visto un uomo matto
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/10/2010 - 09:10

Himno de los desaparecidos

Fabian Mateos
Yo canto por los desaparecidos,
(continua)
inviata da adriana 2/10/2010 - 12:11
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Ρομ

Ρομ
Το τραγούδι από την ομώνυμη ταινία του Μενέλαου Καραμαγγιώλη, 
σε ελεύθερη απόδοση από τα Τσιγγάνικα.


Μουσική: Νίκος Κυπουργός 

Τραγούδι: Κώστας Παυλίδης, Δώρα Μασκλαβάνου
Τσιγγάνο είναι ωραίο να σε λένε

(continua)
inviata da Gian Piero Testa 2/10/2010 - 12:07
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Mercenary

Mercenary
[2008]
Lyrics & Music by Reese Roper
Album: Anti-Meridian
I was the future,
(continua)
inviata da giorgio 2/10/2010 - 11:35
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Blessed Are the Land-Mines

Blessed Are the Land-Mines
[2008]
Lyrics by Reese Roper
Music by Andrew Verdecchio
Album: Anti-Meridian
Blessed are the land-mines
(continua)
inviata da giorgio 2/10/2010 - 08:39
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L'ingranaggio

L'ingranaggio
L'ingranaggio
Giogio Gaber - 1972
(prima parte)
Un ingranaggio.
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/10/2010 - 18:34
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Giorgio Gaber: Al bar Casablanca

Al bar Casablanca
Giorgio Gaber - Luporini, 1972
Al bar Casablanca
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/10/2010 - 15:27
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Army Of The Damned

Army Of The Damned
[2009]
(Featuring Brian Blessed)
Album: Beneath The Veiled Embrace
We are the army of the damned
(continua)
inviata da giorgio 1/10/2010 - 08:12
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Chaplain

Chaplain
When I walk into a battle will I be a strong man
(continua)
inviata da Anonymous 1/10/2010 - 04:12

Margot au chômage

Margot au chômage
Margot au chômage

Chansonchôme wallonne de langue française – Margot au chômage – Marco Valdo M.I. – 2010
Parodie de Brave Margot, chanson française de Georges Brassens – 1952

Ah, Marco Valdo M.I. mon ami, depuis le temps que je t'attends ici, qu'as-tu fait ? Que t'est-il arrivé ?

La chose est simple, mon brave ami Lucien l'âne, j'ai été assez malade et quelque peu hospitalisé. Ce sont des choses qui arrivent dans la vie et seulement dans la vie. Avant ou au-delà, il n'y a pas de maladie. L'essentiel, c'est que je sois revenu et j'espère – mais je vois que c'est bien le cas, que tu es content de me retrouver.

Et comment donc ! Que je suis content. Je ne savais plus à qui parler. Dois-je citer Aragon ? et son « Que serais-je sans toi qui vins à ma rencontre, que serais-je sans toi que ce balbutiement... » Mais au fait, est-elle connue de nos amis italiens et d'autres pays cette belle... (continua)
Margoton la jeune chômeuse
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/9/2010 - 17:49
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When This War Is Over

When This War Is Over
[2006]
Scritta da JJ Cale
Album “The Road to Escondido”, con Eric Clapton.
When this war is over it will be a better day
(continua)
inviata da Bartleby 30/9/2010 - 14:05
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Hope and Glory

Hope and Glory
[1984]
Album “Hope and Glory”
One destiny in store for us
(continua)
inviata da Bartleby 30/9/2010 - 13:16
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Truce

Truce
[1982]
Album “Cabaret ‘79”

Un’altra canzone sulla “tregua del Natale 1914”.
Si veda Christmas In The Trenches e soprattutto Christmas 1914 di Mike Harding.
Truce, call a truce
(continua)
inviata da Bartleby 30/9/2010 - 12:57
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Stand Together

Stand Together
[1982]
Album “Cabaret ‘79”

Scritta da Noel Greig
Musica della Tom Robinson Band
Is anybody here old enough to remember the CHE (Campaign for Homosexual Equality) conference in 1975? It was one of those occasions when there was a lot of fighting, a lot of discussion... a lot of fruitful interaction between individuals; and when everybody was taking time off from their fruitful interactions there was a dance on the Saturday night, and this Panda car pulled up outside the front door of the disco, and three policemen got out and they went into the dance: they didn't even pay ! They went straight in and stood on the dance floor. Did they dance? Did they hell - they just stood there... LOOKING. Now as anybody who has ever been to a gay disco will tell you, to stand there looking is not the thing to do ! They got surrounded by some very heavy people...

All you gay women, all yo... (continua)
inviata da Bartleby 30/9/2010 - 12:48
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The Cost of War

The Cost of War
[2008]
Lyrics & Music by Leo Louis Dunson Jr.
Album: American Soldier
Dear commander in chief I served in the army for 5 years
(continua)
inviata da giorgio 30/9/2010 - 09:10
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S'il pleuvait des larmes

S'il pleuvait des larmes
Una poesia scritta da Boris Vian tra il 1950 e il 1954 e inclusa nella raccolta intitolata “Je voudrais pas crever” pubblicata postuma nel 1962.
Musica del pianista Gérard Jouannest, accompagnatore della Gréco e di Jacques Brel.

Dall’album "Gréco 83" del 1983.
Interpretata anche da Pierre Dieghi (1972) e Magali Noël (1989)
S'il pleuvait des larmes
(continua)
inviata da Bartleby 29/9/2010 - 15:53
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Janie's Got a Gun

Janie's Got a Gun
1989
Dum, dum, dum, honey what have you done?
(continua)
inviata da Mirko 29/9/2010 - 15:38
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Spara

[1999]
Album: Welcome to B.M.

Forse non sarà un capolavoro, ma la metterei ben volentieri fra le fondamentali. Che ne dite?
Quante volte ho chiesto a Dio di fermare la mia mano quando è sul grilletto,
(continua)
inviata da giorgio 29/9/2010 - 15:05

J’suis vache

[191?/192?]
Testo trovato qui

Non so bene a quale anno preciso risalga questa dura e divertente requisitoria conto la polizia scritta dallo chansonnier, pittore e anarchico francese Clovis Poirier. Ma Clovys – questo il suo nome d’arte - nato nel 1885 e morto 70 anni dopo, dedicò tutta la vita alla canzone libertaria e tra il 1917 e il 1926 fu l’animatore di una delle ultime “società di canto” di Francia, la famosa ”goguette” rivoluzionaria La Muse Rouge, nata nel 1901 e frequentata pure da Lenin durante il suo soggiorno parigino. E probabilmente questa canzone risale proprio al periodo compreso tra la fine degli anni 10 e la metà dei 20, quando Clovys raccolse il testimone dai precedenti animatori de La Muse Rouge, Léon Israël e Maurice Doublier, entrambi morti nella Grande Guerra.
A ma sortie du régiment
(continua)
inviata da Bartleby 29/9/2010 - 13:52
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Révision

Révision
[1900?]
Divertente canzone sulla visita per l’arruolamento militare… “Se non mi hai visto il culo, eccolo qui!”.
Poesia sicuramente autobiografica, visto che proprio all’alba del secolo delle carneficine mondiali il libertario Gaston Couté scampò il servizio militare essendo prima arruolato con riserva e poi riformato…

Interpretata da Marc Ogeret nel suo “Chansons Contre (suite)” del 1980, rieditato in cd nel 1988.
Je suis à poil et cependant
(continua)
inviata da Bartleby 29/9/2010 - 11:37
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Le conscrit

Le conscrit
[1818]
Scritta da Paul Émile Debraux (1798-1831), scrittore, poeta, chansonnier e goguettier francese.
Sull’aria della canzone “La vérité perd ses attraits”
Testo trovato su Chansons historiques de France

Presente nell’album di Ogeret “Chansons contre” del 1988.

Debraux, autore anche della celebre “Fanfan la Tulipe”, ebbe una grande notorietà nella Parigi della Restaurazione e per via delle sue canzoni, spesso concepite nel corso delle riunioni di questa o quella “goguette”, il regime lo perseguitò, arrestò e imprigionò più volte.
La souveraine du Brabant
(continua)
inviata da Bartleby 29/9/2010 - 10:41
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Democracia Virtual

Democracia Virtual
[2006]
Álbum: Maqueta '06
Bastardos uniformados
(continua)
inviata da giorgio 29/9/2010 - 09:17
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La partance

anonimo
La partance
[Prima del 1763]
Testo trovato su Chansons historiques de France.
(Ricontrollato all'ascolto e corretto)

Canzone risalente con ogni probabilità alla fine della “Guerra dei sette anni” combattuta dal 1756 al 1763 tra Gran Bretagna e Francia, da una parte, e tra Austria e Prussia, dall’altra. Una guerra che ebbe un bilancio di oltre un milione di morti e che è da considerarsi la prima vera guerra mondiale giacchè si svolse non solo in Europa ma anche nelle colonie francesi ed inglesi in nord America. Qui, dopo gli iniziali successi, i francesi furono sonoramente sconfitti… Per intenderci, è durante questa guerra che è ambientato il famoso romanzo di James Fenimore Cooper “The Last of the Mohicans”, più volte portato sul piccolo e sul grande schermo, da ultimo il magnifico di Michael Mann nel 1992.
E infatti questa canzone non arriva dalla Francia ma dal Québec ed è da datarsi subito dopo... (continua)
La journée que j'épouse, je reçois commandement
(continua)
inviata da Bartleby 29/9/2010 - 09:13
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S.O.S. Sbirri

S.O.S. Sbirri
[1999]
Album: Welcome to B.M.
La mia è una tribù,
(continua)
inviata da giorgio 29/9/2010 - 09:11
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Ricevi ciò che dai

[2005]
Album: Passione e rabbia
http://garagebmhc.ga.funpic.org/music/...
Non serve, non serve una canzone ancora a sottolinearlo
(continua)
inviata da giorgio 29/9/2010 - 08:39
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Tema 3

Tema 3
[2006]
Álbum: Maqueta '06
As túas palabras
(continua)
inviata da giorgio 29/9/2010 - 08:17
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Kurdistan

Kurdistan
[1999]
Album: Welcome to B.M.
Viene la notte e tiene calma la sua anima,
(continua)
inviata da giorgio 28/9/2010 - 17:52
Percorsi: Dal Kurdistan
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Vittime

[1999]
Album: Welcome to B.M.
C'è qualcosa di sbagliato al mondo
(continua)
inviata da giorgio 28/9/2010 - 17:33

Variante su testo di Mao

Io ho perso il mio bonsai
(continua)
inviata da nat 28/9/2010 - 14:50

Las manos de Víctor

[2004]
Letra y música: Lizímako
Álbum: Ángeles y Demonios

"A Víctor Jara en su ser lo que tenía que ser"
Las manos de Víctor
(continua)
inviata da giorgio 28/9/2010 - 12:23
Percorsi: Víctor Jara
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Marseillaise de la Commune

Marseillaise de la Commune
[1871]
Parole di tal Madame Jules Faure, una comunarda.
La musica è ovviamente quella de "La Marseillaise" composta da Rouget de l'Isle nel 1792.

Interpretata da Armand Mestral nell’album collettivo “La Commune en chantant” pubblicato nel centenario della Comune di Parigi.
Français ! ne soyons plus esclaves !
(continua)
inviata da Bartleby 28/9/2010 - 11:03

Monsieur l'Dauphin pardonne (Les trois dragons)

anonimo
[XVII° secolo]

Testo trovato su Chansons historiques de France

Canzone dei tre dragoni che disertano per fare l’amore e non la guerra.
Beccati, sono condannati all’impiccagione, ma una volta tanto lo storia ha un lieto fine: il Delfino di Francia li perdona un attimo prima di essere appesi.

L'Ammore è ppiù fotte dela Guera!
Nous étions trois dragons
(continua)
inviata da Bartleby 28/9/2010 - 10:38
Percorsi: Disertori
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Las guerras gemelas

Las guerras gemelas
[2002]
http://images2.soundclick.com/28/image...
Letra y música: Lizímako
Guitarra (versión acústica): Lizímako
Juego en voces: Elizabeth López
Álbum: Ángeles y Demonios

"Vi en directo el ataque a las torres gemelas de Nueva York y sentí una profunda tristeza al
Observar como una pareja saltaba tomada de la mano. Aquellos sucesos agruparon a personas de todo el mundo en torno a la denominada "lucha contra el terrorismo", sin embargo, en la efervescencia del miedo y la propaganda, se olvida comúnmente que el 11-S es una manifestación más, un suceso gemelo de otros que han ocurrido y ocurren a pueblos con menos poder de propaganda y cuyos muertos, por lo tanto, no hemos tenido la oportunidad de llorar".
Desde el estallido, desde el corazón
(continua)
inviata da giorgio 28/9/2010 - 08:22

When Hate Becomes Commonplace

When Hate Becomes Commonplace
Album: "God is dead and we survive"

War, terrorism, and suicide bombers dominate the news. It is hard not to be overwhelmed by despair; or worse, reduced to apathy; the real harbinger of the apocalypse.

This song is our clarion call: “When hate becomes commonplace, it is time to change the human race.” Act now; or forever wish for peace.

(Paul Abramson)
Terrorist threat is everywhere.
(continua)
inviata da Paul Abramson 27/9/2010 - 23:04
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Cosa resta

Cosa resta
da "Rootz" (2010)

"È la fotografia di ciò che ci circonda" spiega Bunna, il cantante degli Africa Unite, "giorno per giorno ci stanno togliendo i diritti nei posti di lavoro, nelle scuole, ma nessuno sembra avere la forza di reagire. Ci si abitua a questa lenta asfissia di libertà, non succede nulla, sembra tutto normale e invece non lo è affatto. Ma c'è un problema di fondo, sarebbe importante e necessario informarsi, mentre oggi l'informazione è veicolata dagli strumenti di consenso delle tv nelle mani della politica. Giovani con la voglia di nuovo ce ne sono, anche ai nostri concerti. Ma la maggioranza vive nell'inconsapevolezza".
Non si muove foglia, ma tira brutta aria
(continua)
27/9/2010 - 09:55
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Russian Dolls

Russian Dolls
[2007]
Lyrics & music by Michel Griffin
Vocal harmonies by Maryline Dumont.
Album: Russian Dolls

A song about power, greed, deception and violence. Maybe one day we'll learn to live in peace, content with our lot. Till then, we're hostage to the greedy with the guns.

"The song began with its second line, which came to me as I was lunching with my wife in a sleepy little riverside restaurant in the north of Spain. I happened to glance out of the window and saw 2 Mercedes following each other like sleek sharks along the water's edge.

But I'd been wanting to write about the relationship between greed, power, violence and media-control for some time. The Russian Doll was a natural image, that came to me again by chance: the previous day I'd seen a lovely set of dolls at my brother-in-law's.

It took a long time to get the chorus as I wanted it. I finally finished the song in Yorkshire, 4 months after I'd begun it".
There's blood upon the pavement, there's a scuffle on the ledge;
(continua)
inviata da giorgio 27/9/2010 - 08:34




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