Canto a La Libertad
m'è giunta giusto oggi la triste notizia, ve la comunico: il 19 settembre scorso è morto il grande cantautore aragonese Jose Antonio Labordeta
(Alessio Lega dal guestbook)
(Alessio Lega dal guestbook)
4/10/2010 - 21:40
Versi per la libertà
d'après la version italienne - VERSI PER LA LIBERTÀ – Manuela Scelsi – 2005 d'une chanson sicilienne - Virsi pi la libirtà – Pippo Pollina – 2001 , d'après une poésie de Paolo Messina – 1955.
VERS DE LIBERTÉ
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/10/2010 - 15:17
Tribulaciones, lamento y ocaso de un tonto rey imaginario, o no
[1973]
Album “Confesiones de invierno”
Scritta da Charly García.
Dedicata a tutti i re e reucci, dittatori e dittatorucoli, politici e politicanti che – prima o dopo, presto o tardi – sono sempre stati divorati dal popolo e dalla storia.
Con la speranza che anche il nostro s-fascista Berlusconi venga presto azzannato dalla furiose bestie della Rivoluzione.
Album “Confesiones de invierno”
Scritta da Charly García.
Dedicata a tutti i re e reucci, dittatori e dittatorucoli, politici e politicanti che – prima o dopo, presto o tardi – sono sempre stati divorati dal popolo e dalla storia.
Con la speranza che anche il nostro s-fascista Berlusconi venga presto azzannato dalla furiose bestie della Rivoluzione.
Yo era el rey
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 4/10/2010 - 14:49
Instituciones
[1974]
Album “Pequeñas anécdotas sobre las instituciones”
Scritta da Charly García.
“Non voglio più muri, non voglio più padri che mi accarezzino le spalle”, risponde Charly García ai pagliacci delle istituzioni, quelli che continuano a ripetere: “Giovani, avete già i sabati, le femmine e la TV, non chiedete di più! Dateci il potere che pensiamo a tutto noi!”
Inutile dire che la canzone fu censurata all’avvento dell’ennesima dittatura, quella del 1976, la più sanguinaria…
Album “Pequeñas anécdotas sobre las instituciones”
Scritta da Charly García.
“Non voglio più muri, non voglio più padri che mi accarezzino le spalle”, risponde Charly García ai pagliacci delle istituzioni, quelli che continuano a ripetere: “Giovani, avete già i sabati, le femmine e la TV, non chiedete di più! Dateci il potere che pensiamo a tutto noi!”
Inutile dire che la canzone fu censurata all’avvento dell’ennesima dittatura, quella del 1976, la più sanguinaria…
Yo miro por el día que vendrá
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 4/10/2010 - 14:25
Bella Ciao
anonimo
Commissione di inchiesta sui p.m.
Capezzone: "I magistrati onesti non hanno niente da temere, si devono preoccupare quelli politicizzati"
Capezzone: "I magistrati onesti non hanno niente da temere, si devono preoccupare quelli politicizzati"
GianCarlo 4/10/2010 - 06:39
Victoria Clara
La Asociación Abuelas de Plaza de Mayo y Bersuit se reunieron hoy en el Estudio Del Cielito para terminar de grabar el tema "Victoria Clara" compuesto por Juan Subirá, cedido por Bersuit a las Abuelas.
El canal musical Much Music realizó el registro audiovisual de esta memorable jornada, con imágenes documentales y testimonios de los participantes.
Este material será emitido el día 24 de marzo, a las 21.00 horas, por Much Music, por primera vez en la televisión argentina en el marco de la conmemoración de los 30 Años del Golpe de Estado de la última dictadura militar.
A su vez, de estos registros se realizará un video clip que será distribuido a todos los medios que lo soliciten, para ayudar a la tarea de Abuelas en la búsqueda de los más de 400 nietos robados durante la dictadura.
Fonte: abuelas.org
El canal musical Much Music realizó el registro audiovisual de esta memorable jornada, con imágenes documentales y testimonios de los participantes.
Este material será emitido el día 24 de marzo, a las 21.00 horas, por Much Music, por primera vez en la televisión argentina en el marco de la conmemoración de los 30 Años del Golpe de Estado de la última dictadura militar.
A su vez, de estos registros se realizará un video clip que será distribuido a todos los medios que lo soliciten, para ayudar a la tarea de Abuelas en la búsqueda de los más de 400 nietos robados durante la dictadura.
Fonte: abuelas.org
Ella vive escapando
(continua)
(continua)
inviata da adriana 3/10/2010 - 20:06
Megalopolis
da E' finita 2010
Non si spara sui disertori
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 3/10/2010 - 18:32
È finita
Dall'album È finita 2010
E sarà stato qualche anno fa
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 3/10/2010 - 18:29
Il diario di Anna Frank
Saggie parole nel tuo commento [RV].... Anne non si è persa NULLA del cosiddetto avvenire, ma questa affermazione non mi consola e non lo potrà mai fare...
Anne rimarrà per sempre nel mio cuore, semplicemente così, come l'ho conosciuta leggendo quel piccolo, grande capolavoro di vita, di speranza e di amore che è il suo Diario.
How wonderful it is that nobody need wait a single moment before starting to improve the world.
Come è meraviglioso che nessuno ha bisogno di aspettare un solo istante prima di iniziare a migliorare il mondo.
Annelies Marie Frank
Anne rimarrà per sempre nel mio cuore, semplicemente così, come l'ho conosciuta leggendo quel piccolo, grande capolavoro di vita, di speranza e di amore che è il suo Diario.
How wonderful it is that nobody need wait a single moment before starting to improve the world.
Come è meraviglioso che nessuno ha bisogno di aspettare un solo istante prima di iniziare a migliorare il mondo.
Annelies Marie Frank
Luigi 3/10/2010 - 16:07
Get Up, Stand Up
Canzone fantastica!Questa si può definire Musica con la M maiuscola!
i got a soul but i'm not a soldier 3/10/2010 - 14:41
L'elastico
[1973]
Luporini-Gaber
Album e spettacolo: Far finta di essere sani
Luporini-Gaber
Album e spettacolo: Far finta di essere sani
Disteso sopra il letto
(continua)
(continua)
inviata da Gli Evanescenti 3/10/2010 - 14:25
La Ballata del prefetto Mori
Se gli Americani non fossero sbarcati in Sicilia grazie anche all'aiuto dei Mafiosi, il governo fascista l'avrebbe annientata la Mafia. E' l'unico merito che ha avuto. Un regime totalitario non accetta di avere altri centri di potere (come le Mafie) nel territorio. Non sono fascista. Sto solo mettendo in risalto il fatto che il fenomeno mafioso può essere risolto solo con mezzi violenti, non con queste checche democristiane corrotte. MAFIA = DEMOCRAZIA CRISTIANA = PdL e PD
Orwell 2010 3/10/2010 - 13:08
Non si può dire, almeno per ora, a chi sia dedicata; però c'è di mezzo un...nuovo arrivo, e stavolta non è una canzone anche se per mezzo di una canzone vogliamo fargli una dedica: Nostro amor la crescerà.
Riccardo Venturi 3/10/2010 - 12:42
Himno de los desaparecidos
Fabian Mateos
Yo canto por los desaparecidos,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 2/10/2010 - 12:11
Mercenary
[2008]
Lyrics & Music by Reese Roper
Album: Anti-Meridian
Lyrics & Music by Reese Roper
Album: Anti-Meridian
I was the future,
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 2/10/2010 - 11:35
Blessed Are the Land-Mines
[2008]
Lyrics by Reese Roper
Music by Andrew Verdecchio
Album: Anti-Meridian
Lyrics by Reese Roper
Music by Andrew Verdecchio
Album: Anti-Meridian
Blessed are the land-mines
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 2/10/2010 - 08:39
Centuries of Pain: the Ballad of Amadou Diallo
Gratsi Ricardo!
Lorcan
Lorcan
Lorcan Otway 2/10/2010 - 04:06
After the Victory
Gratsi
All the best
Lorcan Otway
LorcanOtway@gmail.com
Pax
All the best
Lorcan Otway
LorcanOtway@gmail.com
Pax
Lorcan Otway 2/10/2010 - 04:03
Motorizzati a piè
Ci sono 2 canzoni simili, mix da cui deriva il primo testo inserito in questo post. In realtà le canzoni sono: "Da udin siam partiti". E l'altra si chiama "Motorizati a piè". Ripeto 2 canzoni simili ma distinte.
1/10/2010 - 15:33
Army Of The Damned
[2009]
(Featuring Brian Blessed)
Album: Beneath The Veiled Embrace
(Featuring Brian Blessed)
Album: Beneath The Veiled Embrace
We are the army of the damned
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 1/10/2010 - 08:12
Chaplain
When I walk into a battle will I be a strong man
(continua)
(continua)
inviata da Anonymous 1/10/2010 - 04:12
Dove andate?
Chanson italienne – Dove andate ? - Giorgio Gaber – 1972 (Paroles et musique d'Anton Virgilio Savona)
OÙ ALLEZ-VOUS ?
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/9/2010 - 22:16
Margot au chômage
Margot au chômage
Chansonchôme wallonne de langue française – Margot au chômage – Marco Valdo M.I. – 2010
Parodie de Brave Margot, chanson française de Georges Brassens – 1952
Ah, Marco Valdo M.I. mon ami, depuis le temps que je t'attends ici, qu'as-tu fait ? Que t'est-il arrivé ?
La chose est simple, mon brave ami Lucien l'âne, j'ai été assez malade et quelque peu hospitalisé. Ce sont des choses qui arrivent dans la vie et seulement dans la vie. Avant ou au-delà, il n'y a pas de maladie. L'essentiel, c'est que je sois revenu et j'espère – mais je vois que c'est bien le cas, que tu es content de me retrouver.
Et comment donc ! Que je suis content. Je ne savais plus à qui parler. Dois-je citer Aragon ? et son « Que serais-je sans toi qui vins à ma rencontre, que serais-je sans toi que ce balbutiement... » Mais au fait, est-elle connue de nos amis italiens et d'autres pays cette belle... (continua)
Chansonchôme wallonne de langue française – Margot au chômage – Marco Valdo M.I. – 2010
Parodie de Brave Margot, chanson française de Georges Brassens – 1952
Ah, Marco Valdo M.I. mon ami, depuis le temps que je t'attends ici, qu'as-tu fait ? Que t'est-il arrivé ?
La chose est simple, mon brave ami Lucien l'âne, j'ai été assez malade et quelque peu hospitalisé. Ce sont des choses qui arrivent dans la vie et seulement dans la vie. Avant ou au-delà, il n'y a pas de maladie. L'essentiel, c'est que je sois revenu et j'espère – mais je vois que c'est bien le cas, que tu es content de me retrouver.
Et comment donc ! Que je suis content. Je ne savais plus à qui parler. Dois-je citer Aragon ? et son « Que serais-je sans toi qui vins à ma rencontre, que serais-je sans toi que ce balbutiement... » Mais au fait, est-elle connue de nos amis italiens et d'autres pays cette belle... (continua)
Margoton la jeune chômeuse
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/9/2010 - 17:49
When This War Is Over
[2006]
Scritta da JJ Cale
Album “The Road to Escondido”, con Eric Clapton.
Scritta da JJ Cale
Album “The Road to Escondido”, con Eric Clapton.
When this war is over it will be a better day
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 30/9/2010 - 14:05
Hope and Glory
[1984]
Album “Hope and Glory”
Album “Hope and Glory”
One destiny in store for us
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 30/9/2010 - 13:16
Truce
[1982]
Album “Cabaret ‘79”
Un’altra canzone sulla “tregua del Natale 1914”.
Si veda Christmas In The Trenches e soprattutto Christmas 1914 di Mike Harding.
Album “Cabaret ‘79”
Un’altra canzone sulla “tregua del Natale 1914”.
Si veda Christmas In The Trenches e soprattutto Christmas 1914 di Mike Harding.
Truce, call a truce
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 30/9/2010 - 12:57
Percorsi:
La Tregua di Natale 1914
Οι γάτες των φορτηγών
Per prima cosa un grosso grazie a G.P. Testa che ha pubblicato la traduzione della lirica del poeta e poi grazie a voi che date spazio, voce e lettura a testi a volte introvabili. Ho ricevuto ieri sera da un mio caro amico greco la melodia di un'altra canzone che ha dato melodia ad un'altro poema "yara yara" molto bella. cordiali asaluti Sergio
sergiocichella@tin.it 30/9/2010 - 11:10
The Cost of War
[2008]
Lyrics & Music by Leo Louis Dunson Jr.
Album: American Soldier
Lyrics & Music by Leo Louis Dunson Jr.
Album: American Soldier
Dear commander in chief I served in the army for 5 years
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 30/9/2010 - 09:10
Saint Patrick Battalion
Dedicata alla Brigata San Patrizio, un battaglione dell'esercito messicano composto quasi interamente da irlandesi che avevano disertato l'esercito statunitense, angariati da condizioni disumane e dall'atteggiamento anticattolico dei loro superiori americani. La vicenda si svolse durante la guerra fra Messico e USA del 1846-1848.
xander 30/9/2010 - 06:54
Il mercenario di Lucera
Riguardo al rapporto fra Tolkien e la destra, consiglio a Riccardo una piccola ricerca su internet, dove troverà alcuni articoli sull'argomento. Il tutto comuqnue nasce dalle idee di Tolkien stesso, un conservatore antifascista.
xander 30/9/2010 - 06:49
Le gorille
complimenti davvero per il sito! è stupendo, trovare poi le varie traduzioni, o meglio, versioni delle canzoni credo che sia una cosa più unica che rara. è un lavoro straordinariamente ben fatto!
natasha 29/9/2010 - 21:41
S'il pleuvait des larmes
Una poesia scritta da Boris Vian tra il 1950 e il 1954 e inclusa nella raccolta intitolata “Je voudrais pas crever” pubblicata postuma nel 1962.
Musica del pianista Gérard Jouannest, accompagnatore della Gréco e di Jacques Brel.
Dall’album "Gréco 83" del 1983.
Interpretata anche da Pierre Dieghi (1972) e Magali Noël (1989)
Musica del pianista Gérard Jouannest, accompagnatore della Gréco e di Jacques Brel.
Dall’album "Gréco 83" del 1983.
Interpretata anche da Pierre Dieghi (1972) e Magali Noël (1989)
S'il pleuvait des larmes
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 29/9/2010 - 15:53
Janie's Got a Gun
1989
Dum, dum, dum, honey what have you done?
(continua)
(continua)
inviata da Mirko 29/9/2010 - 15:38
Spara
[1999]
Album: Welcome to B.M.
Forse non sarà un capolavoro, ma la metterei ben volentieri fra le fondamentali. Che ne dite?
Album: Welcome to B.M.
Forse non sarà un capolavoro, ma la metterei ben volentieri fra le fondamentali. Che ne dite?
Quante volte ho chiesto a Dio di fermare la mia mano quando è sul grilletto,
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 29/9/2010 - 15:05
Jean Misère
Nella penultima strofa si fa riferimento al campo di concentramento di Satory, un quartiere a sud-est di Versailles, dove furono detenuti migliaia di comunardi dopo la repressione della “semaine sanglante” del maggio 1871. Molti di loro morirono lì di fame, malattie o uccisi dalle guardie e furono tutti sepolti in una fossa comune vicino allo stagno della Martinière, dove oggi c’è questa targa che li ricorda.
Bartleby 29/9/2010 - 14:10
J’suis vache
[191?/192?]
Testo trovato qui
Non so bene a quale anno preciso risalga questa dura e divertente requisitoria conto la polizia scritta dallo chansonnier, pittore e anarchico francese Clovis Poirier. Ma Clovys – questo il suo nome d’arte - nato nel 1885 e morto 70 anni dopo, dedicò tutta la vita alla canzone libertaria e tra il 1917 e il 1926 fu l’animatore di una delle ultime “società di canto” di Francia, la famosa ”goguette” rivoluzionaria La Muse Rouge, nata nel 1901 e frequentata pure da Lenin durante il suo soggiorno parigino. E probabilmente questa canzone risale proprio al periodo compreso tra la fine degli anni 10 e la metà dei 20, quando Clovys raccolse il testimone dai precedenti animatori de La Muse Rouge, Léon Israël e Maurice Doublier, entrambi morti nella Grande Guerra.
Testo trovato qui
Non so bene a quale anno preciso risalga questa dura e divertente requisitoria conto la polizia scritta dallo chansonnier, pittore e anarchico francese Clovis Poirier. Ma Clovys – questo il suo nome d’arte - nato nel 1885 e morto 70 anni dopo, dedicò tutta la vita alla canzone libertaria e tra il 1917 e il 1926 fu l’animatore di una delle ultime “società di canto” di Francia, la famosa ”goguette” rivoluzionaria La Muse Rouge, nata nel 1901 e frequentata pure da Lenin durante il suo soggiorno parigino. E probabilmente questa canzone risale proprio al periodo compreso tra la fine degli anni 10 e la metà dei 20, quando Clovys raccolse il testimone dai precedenti animatori de La Muse Rouge, Léon Israël e Maurice Doublier, entrambi morti nella Grande Guerra.
A ma sortie du régiment
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 29/9/2010 - 13:52
Révision
[1900?]
Divertente canzone sulla visita per l’arruolamento militare… “Se non mi hai visto il culo, eccolo qui!”.
Poesia sicuramente autobiografica, visto che proprio all’alba del secolo delle carneficine mondiali il libertario Gaston Couté scampò il servizio militare essendo prima arruolato con riserva e poi riformato…
Interpretata da Marc Ogeret nel suo “Chansons Contre (suite)” del 1980, rieditato in cd nel 1988.
Divertente canzone sulla visita per l’arruolamento militare… “Se non mi hai visto il culo, eccolo qui!”.
Poesia sicuramente autobiografica, visto che proprio all’alba del secolo delle carneficine mondiali il libertario Gaston Couté scampò il servizio militare essendo prima arruolato con riserva e poi riformato…
Interpretata da Marc Ogeret nel suo “Chansons Contre (suite)” del 1980, rieditato in cd nel 1988.
Je suis à poil et cependant
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 29/9/2010 - 11:37
Le déserteur
anonimo
Secondo fr.wikipedia, la canzone potrebbe essere originaria della zona di Poitiers e risalire al XVIII° secolo. Sicuramente il testo fu pubblicato nel 1893 sul settimanale anarchico “Le Père Peinard” e l’anno stesso fu interpretata dal giornalista e scrittore umanista/anarchico Victor Barrucand che a Potiers era nato.
Nel 1988 è stata interpretata da Marc Ogeret nel suo “Chansons Contre”.
Nel 1988 è stata interpretata da Marc Ogeret nel suo “Chansons Contre”.
Bartleby 29/9/2010 - 10:58
Le conscrit
[1818]
Scritta da Paul Émile Debraux (1798-1831), scrittore, poeta, chansonnier e goguettier francese.
Sull’aria della canzone “La vérité perd ses attraits”
Testo trovato su Chansons historiques de France
Presente nell’album di Ogeret “Chansons contre” del 1988.
Debraux, autore anche della celebre “Fanfan la Tulipe”, ebbe una grande notorietà nella Parigi della Restaurazione e per via delle sue canzoni, spesso concepite nel corso delle riunioni di questa o quella “goguette”, il regime lo perseguitò, arrestò e imprigionò più volte.
Scritta da Paul Émile Debraux (1798-1831), scrittore, poeta, chansonnier e goguettier francese.
Sull’aria della canzone “La vérité perd ses attraits”
Testo trovato su Chansons historiques de France
Presente nell’album di Ogeret “Chansons contre” del 1988.
Debraux, autore anche della celebre “Fanfan la Tulipe”, ebbe una grande notorietà nella Parigi della Restaurazione e per via delle sue canzoni, spesso concepite nel corso delle riunioni di questa o quella “goguette”, il regime lo perseguitò, arrestò e imprigionò più volte.
La souveraine du Brabant
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 29/9/2010 - 10:41
Trois soldats revenant de la guerre
Trovata su Chansons historiques de France nell’interpretazione di Marie Louise Jouve Celle.
Sul tema si vedano anche Le retour du marin, ou Brave marin revient de guerre e La partance.
Sul tema si vedano anche Le retour du marin, ou Brave marin revient de guerre e La partance.
PAUVRE SOLDAT REVENANT DE GUERRE
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 29/9/2010 - 10:05
Democracia Virtual
[2006]
Álbum: Maqueta '06
Álbum: Maqueta '06
Bastardos uniformados
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 29/9/2010 - 09:17
La partance
anonimo
[Prima del 1763]
Testo trovato su Chansons historiques de France.
(Ricontrollato all'ascolto e corretto)
Canzone risalente con ogni probabilità alla fine della “Guerra dei sette anni” combattuta dal 1756 al 1763 tra Gran Bretagna e Francia, da una parte, e tra Austria e Prussia, dall’altra. Una guerra che ebbe un bilancio di oltre un milione di morti e che è da considerarsi la prima vera guerra mondiale giacchè si svolse non solo in Europa ma anche nelle colonie francesi ed inglesi in nord America. Qui, dopo gli iniziali successi, i francesi furono sonoramente sconfitti… Per intenderci, è durante questa guerra che è ambientato il famoso romanzo di James Fenimore Cooper “The Last of the Mohicans”, più volte portato sul piccolo e sul grande schermo, da ultimo il magnifico di Michael Mann nel 1992.
E infatti questa canzone non arriva dalla Francia ma dal Québec ed è da datarsi subito dopo... (continua)
Testo trovato su Chansons historiques de France.
(Ricontrollato all'ascolto e corretto)
Canzone risalente con ogni probabilità alla fine della “Guerra dei sette anni” combattuta dal 1756 al 1763 tra Gran Bretagna e Francia, da una parte, e tra Austria e Prussia, dall’altra. Una guerra che ebbe un bilancio di oltre un milione di morti e che è da considerarsi la prima vera guerra mondiale giacchè si svolse non solo in Europa ma anche nelle colonie francesi ed inglesi in nord America. Qui, dopo gli iniziali successi, i francesi furono sonoramente sconfitti… Per intenderci, è durante questa guerra che è ambientato il famoso romanzo di James Fenimore Cooper “The Last of the Mohicans”, più volte portato sul piccolo e sul grande schermo, da ultimo il magnifico di Michael Mann nel 1992.
E infatti questa canzone non arriva dalla Francia ma dal Québec ed è da datarsi subito dopo... (continua)
La journée que j'épouse, je reçois commandement
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 29/9/2010 - 09:13
S.O.S. Sbirri
[1999]
Album: Welcome to B.M.
Album: Welcome to B.M.
La mia è una tribù,
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 29/9/2010 - 09:11
Ricevi ciò che dai
Non serve, non serve una canzone ancora a sottolinearlo
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 29/9/2010 - 08:39
Kurdistan
[1999]
Album: Welcome to B.M.
Album: Welcome to B.M.
Viene la notte e tiene calma la sua anima,
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 28/9/2010 - 17:52
Percorsi:
Dal Kurdistan
Vittime
[1999]
Album: Welcome to B.M.
Album: Welcome to B.M.
C'è qualcosa di sbagliato al mondo
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 28/9/2010 - 17:33
Il nipote del sessantotto
APPUNTI PER UN NUOVO PARTITO KOLOMBISTA
di
Sifilitico Marx
di
Sifilitico Marx
ART:
(continua)
(continua)
28/9/2010 - 15:12
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Album “Confesiones de invierno”
Scritta da Charly García.
Questa canzone ha forse a che vedere con un accadimento nella vita privata di Charly García, mostro sacro del rock argentino, e non direttamente con la dittatura.
Ma invece forse sì. Prima di tutto perché tendiamo a scordare che nel corso del XX secolo in Argentina, come in molti altri paesi latinoamericani, la dittatura fu la norma… La canzone, precedente all’avvento dei porci Massera, Videla e Agosti, potrebbe ben riferirsi alla repressione condotta tra il 1966 e il 1973 dai soldati e poliziotti del golpista di turno, il generale Juan Carlos Onganía. Costui se la prese soprattutto con studenti e docenti difensori dell’autonomia universitaria e nell’estate del 1966 ordinò un attacco su vasta scala contro gli atenei. Furono arrestate 400 persone, laboratori e biblioteche universitarie furono distrutte e, in seguito, centinaia... (continua)