John Lennon avrebbe compiuto settant'anni oggi. "Penso che sia importante ricordare il suo impegno nell'opposizione alla guerra nel Vietnam. Nel 1972 Nixon cercò di espellerlo dagli Stati Uniti per la sua attività nel movimento pacifista. Credo che valga la pena ricordarlo per questo, più che per la Beatle-Mania o per I Want To Hold Your Hand" (così lo storico Jon Wiener)
Lorenzo Masetti 9/10/2010 - 00:56
El Cautivo de Til-Til
Per essere un sito "contro la guerra" mi sembra che la guerra vi piaccia parecchio. E Manuel Rodriguez, spesso ritratto con divisa nera da ussaro e teschio e tibie sul colletto, l'ha fatta più che bene causando il crollo del dominio spagnolo in Cile ed aprendo la strada alle truppe creole di San Martin e O'Higgins che venivano dall'Argentina.
Stefano 23/9/2010 - 09:43
L'Homme de Cro-Magnon
L'auteur se demande si sa chanson est toujours chantée. Je peux lui répondre: Oui, ma fille l'a appris à l'école à Bruxelles en 1998 et nous, les parents, l'avons souvent chantée avec elle dans les années suivantes, tellement la chanson est rigolo, vivante et entraînante.
Un grand merci, Maurice Felbacq!
Frans de Graaf
Un grand merci, Maurice Felbacq!
Frans de Graaf
Frans de Graaf 22/9/2010 - 13:16
The Green Fields Of France (No Man's Land)
Hallo!
Gibt es "The Green Fields Of France" auch auf Spanisch?
Grüße
Otto Zimmermann
Gibt es "The Green Fields Of France" auch auf Spanisch?
Grüße
Otto Zimmermann
Hallo Otto!
Unglücklich haben wir bis jetzt keine spanische Übersetzung gefunden, aber unsere Forschungen gehen fort....
Grüße! [RV]
Unglücklich haben wir bis jetzt keine spanische Übersetzung gefunden, aber unsere Forschungen gehen fort....
Grüße! [RV]
Otto Zimmermann 22/9/2010 - 11:49
Σαράντα πέντε πετεινοί
anonimo
attenzione, la parola "gallo" in greco si scrive con la epsilon iota, cioè πετεινοί
giuseppina dilillo
p.s.: sto cercando da tempo il testo greco di questa canzone, sto chiedendo a tutti, non ultimo un poeta, Manolis Fourtounis, che è stato partigiano, che ha subito l'onta dell'esilio e altro ancora per il suo credo politico che ha sempre rifiutato di rinnegare! ma i "45 galletti" non gli ricordano niente! continuo...
giuseppina dilillo
p.s.: sto cercando da tempo il testo greco di questa canzone, sto chiedendo a tutti, non ultimo un poeta, Manolis Fourtounis, che è stato partigiano, che ha subito l'onta dell'esilio e altro ancora per il suo credo politico che ha sempre rifiutato di rinnegare! ma i "45 galletti" non gli ricordano niente! continuo...
giuseppina dilillo 21/9/2010 - 09:41
Lu pisce spada
Modugno è il mio cantante preferito.Poeta che nelle canzoni canta con forza l'esperienza vissuta nella sua amatissima terra pugliese.
alfredo Razzino 20/9/2010 - 07:20
Pra não dizer que não falei das flores
Caminant i cantant i seguint la cançó
(continua)
(continua)
19/9/2010 - 17:46
Mi fa male il mondo
Chanson italienne – Mi fa male il mondo – Giorgio Gaber – 1995
Ah, Lucien l'âne mon ami aux jambes si fines qu'on dirait qu'elles ne pourront pas te porter et encore moins supporter les charges que l'on colle sur le dos de tes congénères.
Eh oui, Marco Valdo M.I. mon ami, nous autres les ânes, on a de petits sabots, de fines jambes, une grosse panse et de longues oreilles. Cela dit, il est vrai aussi, comme tu le remarques justement, qu'on – les humains , pas toi évidemment, mais d'autres humains, nous inflige des charges incroyables, à nous faire plier l'échine, d'autres nous font tourner en bourrique, c'est-à-dire en rond et pour cela, vont jusqu’à nous aveugler, d'autres nous battent jusqu'à casser leur bâton, d'autres... Et de façon assez générale, on nous impose le travail obligatoire... Ce qui, c'est vrai, ne nous distingue pas vraiment de la majorité des humains. Certains humains... (continua)
Ah, Lucien l'âne mon ami aux jambes si fines qu'on dirait qu'elles ne pourront pas te porter et encore moins supporter les charges que l'on colle sur le dos de tes congénères.
Eh oui, Marco Valdo M.I. mon ami, nous autres les ânes, on a de petits sabots, de fines jambes, une grosse panse et de longues oreilles. Cela dit, il est vrai aussi, comme tu le remarques justement, qu'on – les humains , pas toi évidemment, mais d'autres humains, nous inflige des charges incroyables, à nous faire plier l'échine, d'autres nous font tourner en bourrique, c'est-à-dire en rond et pour cela, vont jusqu’à nous aveugler, d'autres nous battent jusqu'à casser leur bâton, d'autres... Et de façon assez générale, on nous impose le travail obligatoire... Ce qui, c'est vrai, ne nous distingue pas vraiment de la majorité des humains. Certains humains... (continua)
LE MONDE ME FAIT MAL
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 18/9/2010 - 21:51
Au préfet de police, qui a fait fermer notre goguette
Il Béranger citato nella seconda strofa è Pierre-Jean de Béranger, chansonnier molto noto della prima metà dell’800, per anni animatore di una delle società di canto più antiche, la “société du Caveau”. Repubblicano e anticlericale fu perseguitato e imprigionato più volte. Fu anche eletto consigliere a Parigi, ma rifiutò sempre ogni incarico e ogni denaro che gli venisse dal regime. Morì in assoluta povertà nel 1857.
Bartleby 17/9/2010 - 14:02
Traditions
(*) ‘Omar Ḫayyām, matematico, astronomo, poeta e filosofo persiano vissuto tra l’XI e il XII secolo. Fu un grande sapiente e un mistico ma anche un epicureo molto scettico verso le pratiche dell’Islam ortodosso.
Bartleby 17/9/2010 - 11:53
Je ne veux plus le savoir
... mi presi la rivincita anni dopo durante una manifestazione a Torino.
Chiudevo il corteo e dietro di me il solito cordone di "flics" nostrani in tenuta da guerra... Uno di loro disse al collega: "Non senti anche tu puzza di merda?". Raccolsi la provocazione, mi girai, lo guardai negli occhi e gli dissi: "La sento anch'io, forse qualcuno ti ha cagato nel casco...". L'umanoide in blu, forse colto di sorpresa, non seppe articolare una risposta (anche perchè spesso non sanno proprio parlare) e non potè nemmeno assestarmi una randellata perchè la pace regnava nel corteo... Penso che il micro-cerebro gli implose nel casco a causa dell'impotenza che dovette provare...
Chiudevo il corteo e dietro di me il solito cordone di "flics" nostrani in tenuta da guerra... Uno di loro disse al collega: "Non senti anche tu puzza di merda?". Raccolsi la provocazione, mi girai, lo guardai negli occhi e gli dissi: "La sento anch'io, forse qualcuno ti ha cagato nel casco...". L'umanoide in blu, forse colto di sorpresa, non seppe articolare una risposta (anche perchè spesso non sanno proprio parlare) e non potè nemmeno assestarmi una randellata perchè la pace regnava nel corteo... Penso che il micro-cerebro gli implose nel casco a causa dell'impotenza che dovette provare...
Bartleby 17/9/2010 - 10:33
Gimme Hope Jo'anna
poichè la presunzione tipica di una certa mentalità, anche a voi proprio non manca, vi faccio presente, in qualità di una delle "tante" italiane che capisce "bene" l'inglese, così come dite voi, che in inglese la terza persona singolare (riferita a Jo'anna) usa la desinenza s e does nelle forme negative ed interrogative. Questi sono solo i principali errori nel riportare il testo originale. Visto che parlate di pace, tra l'altro, siate più umili e soprattutto invece di andare ad attaccare una sfera religiosa per prevenzione e partito preso (è proprio il caso di dirlo) CERCATE DI SEGUIRE LE ORME DI CHI DI PACE SE NE INTENDE DAVVERO COME GANDHI E MADRE TERESA DI CALCUTTA.
(blu)
Cara blu, intanto stai calmina... Comunque anche chi non sa "benissimo" l'inglese sa che nella lingua parlata e nello slang, soprattutto negli Stati Uniti e probabilmente anche in Sudafrica, la s della terza persona... (continua)
(blu)
Cara blu, intanto stai calmina... Comunque anche chi non sa "benissimo" l'inglese sa che nella lingua parlata e nello slang, soprattutto negli Stati Uniti e probabilmente anche in Sudafrica, la s della terza persona... (continua)
17/9/2010 - 09:26
Green, Green Grass of Home
Versione italiana di Michele Murino da Maggie's Farm (integrata nei versi mancanti)
VERDE, VERDE ERBA DI CASA
(continua)
(continua)
16/9/2010 - 22:49
1973
[2007]
Letra: Osamas Drummer
Música: Yerkoivan
Álbum: Okupa Tu Autogestión
5to track del demo 2007 'Okupa tu Autogestión'. Tema grabado en vivo y en directo. Con un toque particular '1973' retrocede en el tiempo quedando en un antiguo rock setentero, y agregandole una letra que recuerda esa fecha trajica y oscura.
Letra: Osamas Drummer
Música: Yerkoivan
Álbum: Okupa Tu Autogestión
5to track del demo 2007 'Okupa tu Autogestión'. Tema grabado en vivo y en directo. Con un toque particular '1973' retrocede en el tiempo quedando en un antiguo rock setentero, y agregandole una letra que recuerda esa fecha trajica y oscura.
¡Corre! ¡Huye! Te siguen...
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/9/2010 - 13:33
Bonhomme!
anonimo
Bonhomme, ne sais tu pas
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 16/9/2010 - 13:18
Percorsi:
La Comune di Parigi, 1871
Vas-y Léon
[1937]
Canzone con cui Gaston Montéhus - prima pacifista, poi interventista e militarista e quindi tornato al pacifismo finita la prima guerra mondiale (un uomo dei suoi tempi, non c’è che dire…) - esprimeva il suo appoggio a Léon Blum e al Front Populaire, coalizione dei maggiori partiti della gauche, che fu protagonista di una breve stagione di governo subito prima dello scoppio del secondo conflitto.
Canzone con cui Gaston Montéhus - prima pacifista, poi interventista e militarista e quindi tornato al pacifismo finita la prima guerra mondiale (un uomo dei suoi tempi, non c’è che dire…) - esprimeva il suo appoggio a Léon Blum e al Front Populaire, coalizione dei maggiori partiti della gauche, che fu protagonista di una breve stagione di governo subito prima dello scoppio del secondo conflitto.
C'est tout l'pays qui frémit d'impatience
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 16/9/2010 - 13:01
$hile Es Una Mierda
[2000]
Letra y Música por Osamas
Álbum: Basta De Abusos [2002]
4to track del demo suicida Basta de Abusos, inicialmente esta canción era tocata por la antigua banda de Osamass llamada Bazofia (2000), luego paso al repertorio suicida cuando Osamass se incorpora a la formación suicida.
Letra y Música por Osamas
Álbum: Basta De Abusos [2002]
4to track del demo suicida Basta de Abusos, inicialmente esta canción era tocata por la antigua banda de Osamass llamada Bazofia (2000), luego paso al repertorio suicida cuando Osamass se incorpora a la formación suicida.
Inconformancia de un pueblo engañado
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/9/2010 - 12:45
Nada Más
[2000]
Letra y Música: Yerkoivan y El Seba
Álbum: Aktitud Suicida
3er track del primer demo suicida, Nada Más es un tema con bastante estilo grunge, marcado por el guitarrista Yerkoivan el cual en aquellos aos era fanatico de esa corriente musical.
Letra y Música: Yerkoivan y El Seba
Álbum: Aktitud Suicida
3er track del primer demo suicida, Nada Más es un tema con bastante estilo grunge, marcado por el guitarrista Yerkoivan el cual en aquellos aos era fanatico de esa corriente musical.
Despertando sin saber
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/9/2010 - 12:28
Trato De Poder Lograr
[2000]
Letra y Música: Yerkoivan
Álbum: Aktitud Suicida
4to tema del 1er demo suicida, este track viene ya totalmente cargado al estilo grunge con el toke suicida, compuesto por el guitarrista y cantado por el mismo, demostrando la gran cercania de este personaje con la corriente grunge en aquellos años.
Letra y Música: Yerkoivan
Álbum: Aktitud Suicida
4to tema del 1er demo suicida, este track viene ya totalmente cargado al estilo grunge con el toke suicida, compuesto por el guitarrista y cantado por el mismo, demostrando la gran cercania de este personaje con la corriente grunge en aquellos años.
Trantan de crear un mundo
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/9/2010 - 12:18
La Butte Rouge
Posto qui il testo di un'altra canzone di Montéhus appartenente al suo periodo militarista, scelta peraltro condivisa da moltissimi altri socialisti ed anarchici del suo tempo... giusto per rimarcare che razza di ipocrita sia stato l'autore de La Butte Rouge...
LETTRE D'UN SOCIALO (1914)
Le premier choc fut terrible
la mélée indescriptible
on s'est battu comme des fous
j'ai pour ma première bataille
reçu une belle entaille
mais je suis resté debout
Moi qui détestait la guerre
car je suis humanitaire
j'pouvais pas en croire mes yeux
sans vouloir houer à l'apotre
c'est moi qu'entrainais les autres
oui j'étais le plus furieux
C'est pour notre indépendance
que l'on marche sans défaillance
comme si c'était le grand soir
que l'on soit syndicaliste, anarcho ou socialiste
tous, chacun fait son devoir
Certes cela est pénible
quand on a le coeur sensible
de voir tomber... (continua)
LETTRE D'UN SOCIALO (1914)
Le premier choc fut terrible
la mélée indescriptible
on s'est battu comme des fous
j'ai pour ma première bataille
reçu une belle entaille
mais je suis resté debout
Moi qui détestait la guerre
car je suis humanitaire
j'pouvais pas en croire mes yeux
sans vouloir houer à l'apotre
c'est moi qu'entrainais les autres
oui j'étais le plus furieux
C'est pour notre indépendance
que l'on marche sans défaillance
comme si c'était le grand soir
que l'on soit syndicaliste, anarcho ou socialiste
tous, chacun fait son devoir
Certes cela est pénible
quand on a le coeur sensible
de voir tomber... (continua)
Bartleby 16/9/2010 - 12:13
L'homme rouge
[1914]
Testo di Charles-Louis Pothier
Musica di Charles Borel-Clerc
Una canzone patriottica contro i tedeschi aggressori ed il loro kaiser Guglielmo…
“L’homme rouge” rappresenta la riscossa francese, il combattente coperto di sangue, oppure il rosso della resistenza e della vita in contrapposizione al nero dell’aquila imperiale tedesca, della morte e della distruzione…
Testo di Charles-Louis Pothier
Musica di Charles Borel-Clerc
Una canzone patriottica contro i tedeschi aggressori ed il loro kaiser Guglielmo…
“L’homme rouge” rappresenta la riscossa francese, il combattente coperto di sangue, oppure il rosso della resistenza e della vita in contrapposizione al nero dell’aquila imperiale tedesca, della morte e della distruzione…
Sur la grande route, hier, bordée de moissons blondes
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 16/9/2010 - 11:48
Ingobernables
[2002]
Letra y Música por EL SEba
Álbum: Basta De Abusos
Primer track del demo suicida "Basta de Abusos", Ingobernables esta dedicado a todos los que luchan contra el Estado hostil, especialmente los pueblos indigenas como el Mapuche que desde la invacion española luchan por ser Ingobernables..
Letra y Música por EL SEba
Álbum: Basta De Abusos
Primer track del demo suicida "Basta de Abusos", Ingobernables esta dedicado a todos los que luchan contra el Estado hostil, especialmente los pueblos indigenas como el Mapuche que desde la invacion española luchan por ser Ingobernables..
En esa absurda sociedad que hemos creado
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/9/2010 - 09:50
La canaille (La chanson des gueux)
[1865]
Album “Chants de révolte - 1796-1935” (1978, ripubblicato nel 2008)
Testo di Alexis Bouvier
Musica di Joseph Darcier
Canto rivoluzionario precursore della Comune di Parigi. Ho attribuito la canzone alla Dubois come interprete perché credo che la sua sia stata la prima incisione. Tuttavia la prima esecuzione fu di Rosa Bordas che nel 1871 la cantò davanti alla “canaille” assiepata nel salone dei Marescialli nel palazzo delle Tuileries. Credo che si sia trattato proprio di uno dei "concerts communards" che si tennero nel maggio del 1871 prima che il palazzo, simbolo del Secondo Impero, venisse incendiato dalla “canaglia pezzente”. Il rogo durò tre giorni e dei fasti di Napoleone III ed Eugenia di Montijo non restarono che le ceneri…
In tempi più recenti la canzone è stata anche interpretata da Marc Ogeret, Francesca Solleville, Serge Utgé-Royo e dal gruppo rap La Canaille (giustappunto).
Album “Chants de révolte - 1796-1935” (1978, ripubblicato nel 2008)
Testo di Alexis Bouvier
Musica di Joseph Darcier
Canto rivoluzionario precursore della Comune di Parigi. Ho attribuito la canzone alla Dubois come interprete perché credo che la sua sia stata la prima incisione. Tuttavia la prima esecuzione fu di Rosa Bordas che nel 1871 la cantò davanti alla “canaille” assiepata nel salone dei Marescialli nel palazzo delle Tuileries. Credo che si sia trattato proprio di uno dei "concerts communards" che si tennero nel maggio del 1871 prima che il palazzo, simbolo del Secondo Impero, venisse incendiato dalla “canaglia pezzente”. Il rogo durò tre giorni e dei fasti di Napoleone III ed Eugenia di Montijo non restarono che le ceneri…
In tempi più recenti la canzone è stata anche interpretata da Marc Ogeret, Francesca Solleville, Serge Utgé-Royo e dal gruppo rap La Canaille (giustappunto).
Dans la vieille cité française
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 16/9/2010 - 09:23
Percorsi:
La Comune di Parigi, 1871
Ska de la tierra
2004
Pafuera telarañas
Pafuera telarañas
La tierra tiene fiebre necesita medicina
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 15/9/2010 - 23:19
Percorsi:
Guerra alla Terra
Caccia alla volpe
dall'album "Album" del 1982
Testo e musica di Maurizio Piccoli
Canzone sulla violenza alle donne
Testo e musica di Maurizio Piccoli
Canzone sulla violenza alle donne
Suoni di passi nella via, lui bussa alla porta
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 15/9/2010 - 23:16
和平歌 [Song For Peace]
CANZONE PER LA PACE
(continua)
(continua)
inviata da Alessandra Gherardelli 15/9/2010 - 15:49
Les reproches de La Tulipe à Madame de Pompadour, ou Comprenez-vous?
anonimo
[1757]
Testo attribuito a Voltaire
Paroles attribuées à Voltaire
Il testo è ripreso da fr.wikipedia: Bataille de Rossbach
Les paroles sont reproduites d'après fr.wikipedia: Bataille de Rossbach
Interpretata dai / Interprétée par Malicorne (1993)
Interpretata da Gabriel Yacoub (2012). La canzone fa parte della grande antologia di Marc Robine, Anthologie de la Chanson Française (éd. Albin Michel, 1993), corredata di 14 cd.
Da taluni attribuita addirittura a Voltaire, questa canzone si riferisce ad un episodio della Guerra dei Sette Anni (1756-1763), la prima vera guerra mondiale, perché coinvolse non solo le potenze europee ma anche i loro possedimenti coloniali.
Nel 1757 a Rossbach, un paese della Sassonia-Anhalt, l’armata francese, pur avendo forze soverchianti, fu massacrata dai prussiani, e tutto a causa dell’inettitudine del suo comandante, tal generale Charles de Rohan-Soubise,... (continua)
Testo attribuito a Voltaire
Paroles attribuées à Voltaire
Il testo è ripreso da fr.wikipedia: Bataille de Rossbach
Les paroles sont reproduites d'après fr.wikipedia: Bataille de Rossbach
Interpretata dai / Interprétée par Malicorne (1993)
Interpretata da Gabriel Yacoub (2012). La canzone fa parte della grande antologia di Marc Robine, Anthologie de la Chanson Française (éd. Albin Michel, 1993), corredata di 14 cd.
Da taluni attribuita addirittura a Voltaire, questa canzone si riferisce ad un episodio della Guerra dei Sette Anni (1756-1763), la prima vera guerra mondiale, perché coinvolse non solo le potenze europee ma anche i loro possedimenti coloniali.
Nel 1757 a Rossbach, un paese della Sassonia-Anhalt, l’armata francese, pur avendo forze soverchianti, fu massacrata dai prussiani, e tutto a causa dell’inettitudine del suo comandante, tal generale Charles de Rohan-Soubise,... (continua)
Si vous vous contentiez, Madame,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/9/2010 - 14:45
Sorry, Sir
[2004]
Lyrics & Music by Jesse Davis
Album: And Thus The
Lyrics & Music by Jesse Davis
Album: And Thus The
You place a gun in my hand, and think it makes me a man
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 15/9/2010 - 09:24
Stocker
[2009]
Songwriter: Mac
Album: Fallen Soldier
Songwriter: Mac
Album: Fallen Soldier
[1st Verse]
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 15/9/2010 - 09:19
Colors
Album: Colors
Data di uscita: 1988
Data di uscita: 1988
Yo Ease let's do this...
(continua)
(continua)
inviata da Go-Go Spanky 15/9/2010 - 04:54
Tammurriata nera
Ancora qualche nota. Certamente il testo, come dice Tiziano, fa riferimento (nella sua parte originale di Nicolardi-Mario) ad un guaio occorso ad una ragazza napoletana e quindi puo' intendersi come una denuncia delle violenze subite da tante donne, anche se trattata con un certo umorismo che tende ad alleggerire la situazione, ma e' pure vero che la seconda parte, quella che si dice sia stata aggiunta da Eugenio Pragliola detto "Eugenio cu 'e llente" (Eugenio con gli occhiali), e' incentrata sulla figura delle "signurine". Questo e' vero in particolar modo quando l'autore le fa parlare direttamente nella strofa
American espresso ( o express)
ramme 'o dollaro ca vaco 'e pressa
sinò vene 'a pulisse,
mette 'e mmane addò vò isse.
E' cosi' ho due considerazioni da fare.
La prima riguarda proprio la strofa citata. Secondo me
mette 'e mmane addò vò isse
sta a rappresentare il fatto che... (continua)
American espresso ( o express)
ramme 'o dollaro ca vaco 'e pressa
sinò vene 'a pulisse,
mette 'e mmane addò vò isse.
E' cosi' ho due considerazioni da fare.
La prima riguarda proprio la strofa citata. Secondo me
mette 'e mmane addò vò isse
sta a rappresentare il fatto che... (continua)
Elena 14/9/2010 - 22:26
La presa del potere
Chanson italienne – La Presa del Potere – Giorgio Gaber – 1972
La traduction des chansons , mon cher ami Lucien l'âne, je veux dire de ces chansons qui parlent de leur temps, qui s'essayent à décrypter le monde, cette traduction amène à considérer le monde au temps où ces chansons ont été écrites, chantées... et impose, sans qu'a priori, on s’en aperçoive, de comparer, de mesurer le passé à l'aune du présent. C'est le cas pour la chanson de cette fois.
Je le pense aussi, dit Lucien l'âne. Mais, dis-moi Marco Valdo M.I., où tu veux en venir ou dit autrement, quelle conclusion tu tires d'une telle prémisse ?
Je vais essayer de te répondre clairement, mon bon Lucien l'âne aux oreilles si luisantes qu'on dirait parfois qu'elles ont été lustrées. D'abord, je vais resituer la chanson de Giorgio Gaber. Son titre indique nettement qu'elle réfléchit sur le destin de la société, ici de la société... (continua)
La traduction des chansons , mon cher ami Lucien l'âne, je veux dire de ces chansons qui parlent de leur temps, qui s'essayent à décrypter le monde, cette traduction amène à considérer le monde au temps où ces chansons ont été écrites, chantées... et impose, sans qu'a priori, on s’en aperçoive, de comparer, de mesurer le passé à l'aune du présent. C'est le cas pour la chanson de cette fois.
Je le pense aussi, dit Lucien l'âne. Mais, dis-moi Marco Valdo M.I., où tu veux en venir ou dit autrement, quelle conclusion tu tires d'une telle prémisse ?
Je vais essayer de te répondre clairement, mon bon Lucien l'âne aux oreilles si luisantes qu'on dirait parfois qu'elles ont été lustrées. D'abord, je vais resituer la chanson de Giorgio Gaber. Son titre indique nettement qu'elle réfléchit sur le destin de la société, ici de la société... (continua)
LA PRISE DU POUVOIR
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/9/2010 - 14:40
We Didn't Know (What Was Going On)
[1979]
Traccia aggiuntiva dall’album “TRB Two”
Sembra quasi una risposta molto pessimistica a The Times They Are A-Changin' e What's Going On…
Beh, d’altronde in Inghilterra nel 1979, appena aperta la lunga stagione della Margaret “Iron Lady” Thatcher, non si poteva essere certo ottimisti…
Traccia aggiuntiva dall’album “TRB Two”
Sembra quasi una risposta molto pessimistica a The Times They Are A-Changin' e What's Going On…
Beh, d’altronde in Inghilterra nel 1979, appena aperta la lunga stagione della Margaret “Iron Lady” Thatcher, non si poteva essere certo ottimisti…
The country was in turmoil
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 14/9/2010 - 13:56
Law & Order
[1979]
Album “TRB Two”
Scritta da Tom Robinson e Dolphin Taylor
Album “TRB Two”
Scritta da Tom Robinson e Dolphin Taylor
Well I'm six foot nothing of muscle and bone
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 14/9/2010 - 13:37
Sorry Mr Harris
[1979]
Album “TRB Two”
Mr. Harris sta subendo un pesante interrogatorio nel corso del quale il suo aguzzino, un torturatore professionista delle forze dell’ordine, gli prospetta con tono pacato e molto professionale tutte le sofferenze che gli procurerà in mancanza di una sua “spontanea” collaborazione, spiegandogli che un amico arrestato con lui si è impiccato il cella e che hanno pure fermato suo fratello…
Album “TRB Two”
Mr. Harris sta subendo un pesante interrogatorio nel corso del quale il suo aguzzino, un torturatore professionista delle forze dell’ordine, gli prospetta con tono pacato e molto professionale tutte le sofferenze che gli procurerà in mancanza di una sua “spontanea” collaborazione, spiegandogli che un amico arrestato con lui si è impiccato il cella e che hanno pure fermato suo fratello…
I'm sorry if the soldiers have to hurt you, Mr Harris
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 14/9/2010 - 13:32
Let My People Be
[1979]
Album “TRB Two”
Una canzone dedicata ai movimenti di resistenza latinoamericani che anticipa di un anno “Sandinista!” dei Clash…
Album “TRB Two”
Una canzone dedicata ai movimenti di resistenza latinoamericani che anticipa di un anno “Sandinista!” dei Clash…
After the thunder
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 14/9/2010 - 12:39
Power in the Darkness
[1978]
Album “Power in the Darkness”
Scritta da Tom Robinson e Mark Ambler.
Album “Power in the Darkness”
Scritta da Tom Robinson e Mark Ambler.
Power in the darkness
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 14/9/2010 - 12:00
Better Decide Which Side You're On
[1978]
Album “Power in the Darkness”
Album “Power in the Darkness”
All you downtrodden people
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 14/9/2010 - 11:56
Man You Never Saw
[1978]
Album “Power in the Darkness”
Scritta da Tom Robinson e Mark Ambler.
Canzone sul clima di repressione che si viveva nell’Inghilterra di fine anni 70. Inutile ricordare che di lì a poco, nelle elezioni della primavera del 1979 i conservatori della Thatcher avrebbero stravinto con un incremento di oltre l’8%, trascinando con sé anche i fascisti del National Front, unico partito minore ad ottenere un aumento dei consensi (+ 0.2%).
Album “Power in the Darkness”
Scritta da Tom Robinson e Mark Ambler.
Canzone sul clima di repressione che si viveva nell’Inghilterra di fine anni 70. Inutile ricordare che di lì a poco, nelle elezioni della primavera del 1979 i conservatori della Thatcher avrebbero stravinto con un incremento di oltre l’8%, trascinando con sé anche i fascisti del National Front, unico partito minore ad ottenere un aumento dei consensi (+ 0.2%).
Have you heard an ugly whisper
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 14/9/2010 - 11:53
Ain't Gonna Take It
[1978]
Album “Power in the Darkness”
Scritta da Tom Robinson e Danny Kustow.
Un appello ai giovani, alle donne, ai gay ad unirsi nella lotta per i propri diritti, in particolare quello all’aborto e alla libera manifestazione della propria sessualità, contro “il veleno del pregiudizio che avvelena questa terra”, il veleno ogni giorno instillato dai fascisti del National Front e dai benpensanti razzisti ed omofobi che li sostengono.
Album “Power in the Darkness”
Scritta da Tom Robinson e Danny Kustow.
Un appello ai giovani, alle donne, ai gay ad unirsi nella lotta per i propri diritti, in particolare quello all’aborto e alla libera manifestazione della propria sessualità, contro “il veleno del pregiudizio che avvelena questa terra”, il veleno ogni giorno instillato dai fascisti del National Front e dai benpensanti razzisti ed omofobi che li sostengono.
Prejudice poison
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 14/9/2010 - 11:02
Glad to Be Gay
[1976]
Nell’EP “Rising Free” del 1978
Parole e musica di Tom Robinson
Scritta da Tom Robinson in occasione della London Gay Pride parade del 1976, la canzone divenne subito l’inno del movimento gay britannico.
Il titolo si riferisce allo slogan stampato sulle spillette che circolavano nel movimento a metà degli anni 70.
Tom Robinson ha scritto parecchie versioni di questo suo brano, spesso con cambiamenti minimi nel testo. Rimando quindi chi fosse interessato alla pagina dedicata.
Ho scelto però di riportare qui il testo della demo del 1976, e non quello ufficiale del 1978, perché contiene una strofa in più dedicata a Peter Wells, un gay buttato in prigione perché sorpreso durante un rapporto con un diciottenne. Infatti all’epoca se per gli eterosessuali l’età consentita era i 16 anni, per i gay era invece 21. Nel 1979 Tom Robinson cantò questa versione ad un concerto organizzato per... (continua)
Nell’EP “Rising Free” del 1978
Parole e musica di Tom Robinson
Scritta da Tom Robinson in occasione della London Gay Pride parade del 1976, la canzone divenne subito l’inno del movimento gay britannico.
Il titolo si riferisce allo slogan stampato sulle spillette che circolavano nel movimento a metà degli anni 70.
Tom Robinson ha scritto parecchie versioni di questo suo brano, spesso con cambiamenti minimi nel testo. Rimando quindi chi fosse interessato alla pagina dedicata.
Ho scelto però di riportare qui il testo della demo del 1976, e non quello ufficiale del 1978, perché contiene una strofa in più dedicata a Peter Wells, un gay buttato in prigione perché sorpreso durante un rapporto con un diciottenne. Infatti all’epoca se per gli eterosessuali l’età consentita era i 16 anni, per i gay era invece 21. Nel 1979 Tom Robinson cantò questa versione ad un concerto organizzato per... (continua)
This song is dedicated to the World Health Organization, it’s a medical song and it concerns a disease whose classification according to the International Classification of Diseases is 302.0.
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 14/9/2010 - 10:47
Vitti na crozza
Salve, questa canzone che sentivo cantare dai miei commilitoni siciliani durante il servizio di leva negli anni '80 mi ha sempre incuriosito, me ne sono occupato qui cercando di dare un senso a questo bellissimo canto.
Analisi storica di una canzone
Analisi storica di una canzone
Marcello 13/9/2010 - 15:20
Excuse Me Mr.
[1995]
Album “Fight for Your Mind”
Scritta da Ben Harper con J.P. Plunier
Album “Fight for Your Mind”
Scritta da Ben Harper con J.P. Plunier
Excuse me Mr.
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 13/9/2010 - 14:33
Oppression
[1995]
Album “Fight for Your Mind”
Album “Fight for Your Mind”
Oppression
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 13/9/2010 - 14:27
London Calling
La versione del Boss è da paura, ci mette una grinta inaudita!
Luca 'The River' 13/9/2010 - 01:49
La Sanction (Gare au Chômeur)
La Sanction
Chansonchôme wallonne de langue française – La Sanction (Gare au Chômeur !) – Marco Valdo M.I. – 2010
Parodie de la chanson « Le Gorille » - Georges Brassens – 1952
Oh Oh, dit Lucien l'âne, tout frétillant de joie, j'entends dire que tu as fait une chansonchôme, une nouvelle chansonchôme. Il y a assez longtemps que tu n'en avais pas fait de ces chansons qui défendent les chômeurs, ces victimes de la Guerre de Cent Mille Ans que les riches font aux pauvres par tous les moyens et pour le misérable but d'accroître leur domination, leurs richesses et leurs privilèges. J'aime beaucoup les chansonchômes, ce sont des chansons populaires, car elles parlent d'un des vrais problèmes du peuple. Et tant mieux, si elles s'inspirent de grands poètes, si elles vont chercher leur forme auprès de gens de qualité... Mais, dis-moi, Marco Valdo M.I. mon ami, est-ce encore une parodie et de qui... (continua)
Chansonchôme wallonne de langue française – La Sanction (Gare au Chômeur !) – Marco Valdo M.I. – 2010
Parodie de la chanson « Le Gorille » - Georges Brassens – 1952
Oh Oh, dit Lucien l'âne, tout frétillant de joie, j'entends dire que tu as fait une chansonchôme, une nouvelle chansonchôme. Il y a assez longtemps que tu n'en avais pas fait de ces chansons qui défendent les chômeurs, ces victimes de la Guerre de Cent Mille Ans que les riches font aux pauvres par tous les moyens et pour le misérable but d'accroître leur domination, leurs richesses et leurs privilèges. J'aime beaucoup les chansonchômes, ce sont des chansons populaires, car elles parlent d'un des vrais problèmes du peuple. Et tant mieux, si elles s'inspirent de grands poètes, si elles vont chercher leur forme auprès de gens de qualité... Mais, dis-moi, Marco Valdo M.I. mon ami, est-ce encore une parodie et de qui... (continua)
C'est dans les anciens grands bureaux
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/9/2010 - 23:46
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