Banks of the Nile
anonimo
BANKS OF THE NILE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/9/2009 - 18:07
23 settembre 2009
LE RIVE DEL NILO
(continua)
(continua)
23 settembre 2009
LE RIVE DEL NILO
(continua)
(continua)
Per Alessandro il Gutnico, Ballad-Hunter
Carissimo Alessandro, vedo con sommo piacere che ti sei dato alla balladry britannica, una cosa in cui -un tempo- ero riconosciuto come suprema autorità fino addirittura a Settignano, Rifredi e Peretola. Con Banks of the Nile sei andato a pescare una canzoncina che conoscevo a memoria (la versione B), e quindi rifare ammodino questa pagina era giocoforza. Mi viene quasi la voglia di farmi riprendere mentre la canto "a cappella" e metterla sul Tubo, anche perché è da mezz'ora che me la sto cantando da solo nel rifare questa pagina...
Ora però ti chiedo un favore, in quanto novello e infallibile ballad-hunter.
Nello stesso album di June Tabor sul quale cantava "Banks of the Nile" col banjo a sei corde (si veda qui, qui, qui e qui), c'era un'altra antica folksong sullo stesso tema (la ragazza che si fa soldato per seguir l'innamorato alla guerra),... (continua)
Carissimo Alessandro, vedo con sommo piacere che ti sei dato alla balladry britannica, una cosa in cui -un tempo- ero riconosciuto come suprema autorità fino addirittura a Settignano, Rifredi e Peretola. Con Banks of the Nile sei andato a pescare una canzoncina che conoscevo a memoria (la versione B), e quindi rifare ammodino questa pagina era giocoforza. Mi viene quasi la voglia di farmi riprendere mentre la canto "a cappella" e metterla sul Tubo, anche perché è da mezz'ora che me la sto cantando da solo nel rifare questa pagina...
Ora però ti chiedo un favore, in quanto novello e infallibile ballad-hunter.
Nello stesso album di June Tabor sul quale cantava "Banks of the Nile" col banjo a sei corde (si veda qui, qui, qui e qui), c'era un'altra antica folksong sullo stesso tema (la ragazza che si fa soldato per seguir l'innamorato alla guerra),... (continua)
Riccardo Venturi 23/9/2009 - 19:04
Sarebbe questa?
June Tabor - Lisbon
Dammi conferma e faccio qualche altra ricerca per scovare l'album o l'mp3...
Mi permetto di estendere l'invito alla caccia a Giorgio.
(Alessandro)
June Tabor - Lisbon
Dammi conferma e faccio qualche altra ricerca per scovare l'album o l'mp3...
Mi permetto di estendere l'invito alla caccia a Giorgio.
(Alessandro)
La caccia a Giorgio? E che ti ha fatto di male, povero?... ;-))))
kd
kd
Ehi, forse ho trovato il testo (with tune)...
Su Digital Tradition, che credo sia una sorta di mirror di Mudcat...
E' quello che cercavi?
Su Digital Tradition, che credo sia una sorta di mirror di Mudcat...
E' quello che cercavi?
Alessandro 23/9/2009 - 21:01
Trovato l'album "Ashes and Diamonds" (1977) su RapidShit (bleah!)
Mi pare che si scarichi ma con Fastweb è di una lentezza allucinante... Ci provate voialtri?
(Alessandro Il Gutnico)
Mi pare che si scarichi ma con Fastweb è di una lentezza allucinante... Ci provate voialtri?
(Alessandro Il Gutnico)
L'ho scaricato ma mi chiede una password (??) e quindi non riesco ad estrarre niente... idee?...
kd
kd
La pw la trovi sulla pagina, in basso. Comunque è: folkyourself.blogspot.com
Ciao!
(Alessandro)
Ciao!
(Alessandro)
Ancora non ho capito dov'era la password :-) comunque funziona e quindi sono riuscita ad estrarre l'mp3.
Merci! :-)
kd
Merci! :-)
kd
The Time Of Man
Incluso nell'album di Rdmonson intitolato "On His Own" del 1962 ma registrata l'anno prima dai Limeliters in "The Slightly Fabulous Limeliters".
Travis Edmonson's explicit juxtaposition of a natural world in harmony against one where life no longer existed was a warning against nuclear proliferation which could not fail to reach anyone alive. The lyrics were written into The Congressional Record after he and Bud Dashiell unprecedentedly performed the piece before a joint session of the U.S. Congress.
Travis Edmonson's explicit juxtaposition of a natural world in harmony against one where life no longer existed was a warning against nuclear proliferation which could not fail to reach anyone alive. The lyrics were written into The Congressional Record after he and Bud Dashiell unprecedentedly performed the piece before a joint session of the U.S. Congress.
Once there were trees and a river,
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 23/9/2009 - 22:07
Non è ancora finita
[2008]
Testo di Paolo Donadoni
Musica di Graziano Nardini
Lyrics by Paolo Donadoni
Music by Graziano Nardini
Album: "Fino alla fine"
Sui ricordi dei giorni
il passato di un soldato
“Tutti giù per terra” è un gruppo di musicisti di Santa Margherita Ligure e dintorni che si sono riuniti per l’occasione attorno a Paolo Donadoni, autore di tutti i testi e fautore, nonché produttore, di questo libro e cd “Fino alla fine” dove il tema unico e filo conduttore è la guerra.
I testi sono vere e proprie poesie che si muovono dentro la musica di Graziano Nardini e di questa piccola orchestra, sempre efficaci a descrivere l’atroce realtà della guerra che pervade ogni angolo ed ogni voce senza lasciare alcuno spazio se non quello, sporadico e sofferto, ad un anelito a qualcosa di più alto nella spietata lotta per sopravvivere tra il sangue, il dolore e la morte.
Le parole di Donadoni non... (continua)
Testo di Paolo Donadoni
Musica di Graziano Nardini
Lyrics by Paolo Donadoni
Music by Graziano Nardini
Album: "Fino alla fine"
Sui ricordi dei giorni
il passato di un soldato
“Tutti giù per terra” è un gruppo di musicisti di Santa Margherita Ligure e dintorni che si sono riuniti per l’occasione attorno a Paolo Donadoni, autore di tutti i testi e fautore, nonché produttore, di questo libro e cd “Fino alla fine” dove il tema unico e filo conduttore è la guerra.
I testi sono vere e proprie poesie che si muovono dentro la musica di Graziano Nardini e di questa piccola orchestra, sempre efficaci a descrivere l’atroce realtà della guerra che pervade ogni angolo ed ogni voce senza lasciare alcuno spazio se non quello, sporadico e sofferto, ad un anelito a qualcosa di più alto nella spietata lotta per sopravvivere tra il sangue, il dolore e la morte.
Le parole di Donadoni non... (continua)
Quattro passi avanti...
(continua)
(continua)
inviata da i.fermentivivi 23/9/2009 - 14:10
Souvenirs des jours
Le passé d'un soldat.
Le passé d'un soldat.
ELLE N'EST PAS ENCORE FINIE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 23/9/2009 - 21:19
Blood And Gold / Mohacs
[1988]
Album "No More To The Dance"
Secondo quanto viene asserito qui, si tratterebbe di una canzone composta da Andy Irvine e Jane Cassidy, ma certamente non nei primi anni '90...
Album "No More To The Dance"
Secondo quanto viene asserito qui, si tratterebbe di una canzone composta da Andy Irvine e Jane Cassidy, ma certamente non nei primi anni '90...
On rides a captain and 300 soldier lads
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 23/9/2009 - 13:46
Dal titolo sembrerebbe che ci sia un preciso riferimento alla battaglia di Mohács del 29 agosto 1526 tra l'esercito ungherese e quello ottomano, che riportò una vittoria schiacciante. Ne sai qualcosa di più?
Riccardo Venturi 23/9/2009 - 17:43
Beh, qualcosa con l'Ungheria c'azzecca, perchè Irvine dice che la canzone fu raccolta da Béla Bartók in Romania. Poi, lui e l'amica Jane Cassidy, la riscrissero e la musicarono con il motivo di una danza bulgara... Siamo sempre da quelle parti, giusto?
Però leggo che di battaglia a Mohács ce n'è stata una anche nel 1687, dove invece gli Ottomani se lo pigliarono nel gnau...
Però leggo che di battaglia a Mohács ce n'è stata una anche nel 1687, dove invece gli Ottomani se lo pigliarono nel gnau...
Alessandro 23/9/2009 - 18:49
Io conoscevo la battaglia di Mohács del 1526, quella dove nel baugìgi lo presero i magiari; ma si vede che gli piaceva proprio sbudellàssegnene in quella piana che mi vide buttato fuor di classe, al liceo, perché alla professoressa di storia che insisteva a dire "Mohàx", dopo la 40° volta che lo diceva feci presente che si pronuncia "Mòhaach". Non la prese bene e volai fuori. Anche a 16 anni ero un pignuolo, 'nzomma :-)
Riccardo Venturi 23/9/2009 - 19:19
Perché non ci vai tu
Scusate se intervengo, come dire, "d'autorità" in questa "discussione". Mi scuserà Andrea Arcese (e se non mi scuserà, pazienza) se non ho pubblicato le sue risposte, ma vorrei evitare (e qui mi riferisco a tutti, e non soltanto a lui) in una delle solite diatribe "fascisti vs. comunisti" a base di insulti e computi di morti. Questo sito, del resto, non è il "libro nero" né del fascismo e né del comunismo, bensì della guerra, e direi che ci stanno quasi diecimila canzoni a testimoniarlo, senza mai avere guardato in faccia a nessuno.
Vorrei specificare chiaramente a tutti i frequentatori un principio fondamentale: sebbene per ogni canzone chiunque possa "dire la sua", le pagine di questo sito non sono un forum pubblico, un newsgroup o qualcosa del genere dove mettersi a "battagliare" a chi insulta più pesantemente l' "avversario". Quindi tutti quanti si diano una regolata. Volete intavolare... (continua)
Vorrei specificare chiaramente a tutti i frequentatori un principio fondamentale: sebbene per ogni canzone chiunque possa "dire la sua", le pagine di questo sito non sono un forum pubblico, un newsgroup o qualcosa del genere dove mettersi a "battagliare" a chi insulta più pesantemente l' "avversario". Quindi tutti quanti si diano una regolata. Volete intavolare... (continua)
CCG/AWS Staff 22/9/2009 - 20:58
Un "Andrea Arcese" figura, con tanto di eloquente foto segnaletica, sul social network che sta provocando licenziamenti a catena tra gli informatori di tutte le questure della penisola.
Un urtrà d'a' Làzzio per il quale "Gabriele Sandri" è una band musicale.
Sarebbe costruttivo che dall'alto della sua esperienza tricolore -lo stato che occupa la penisola italiana ha copiato da altri perfino la propria bandiera, per tacere della stomachevole musichina che adotta come inno "nazionale"- Andrea Arcese ci parlasse estesamente di questioni che per i veri fascisti erano ordinaria amministrazione, viste le loro esperienze di vita: l'odore di una ferita ai visceri, come si fa a reggere a quindici giorni di veglia sotto il fuoco dei cannoni avversari, in quali punti è possibile sgraffignare qualche razione in più dalle casse di cottura, eccetera.
Il timore -fondatissimo- è che simili estimatori... (continua)
Un urtrà d'a' Làzzio per il quale "Gabriele Sandri" è una band musicale.
Sarebbe costruttivo che dall'alto della sua esperienza tricolore -lo stato che occupa la penisola italiana ha copiato da altri perfino la propria bandiera, per tacere della stomachevole musichina che adotta come inno "nazionale"- Andrea Arcese ci parlasse estesamente di questioni che per i veri fascisti erano ordinaria amministrazione, viste le loro esperienze di vita: l'odore di una ferita ai visceri, come si fa a reggere a quindici giorni di veglia sotto il fuoco dei cannoni avversari, in quali punti è possibile sgraffignare qualche razione in più dalle casse di cottura, eccetera.
Il timore -fondatissimo- è che simili estimatori... (continua)
Io non sto con Oriana 22/9/2009 - 22:04
Io non so chi sia Andrea Arcese, e non penso che la questione sia questa. Qui dentro ognuno può venire a parlare di quel che vuole, anche Andrea Arcese, a condizione che rispetti l'impostazione del sito (e che si renda conto anche della sua connotazione ben precisa). Cos'altro poi faccia nella sua vita e come impieghi il suo tempo, sono esclusivamente affari suoi. Basta che non cerchi di trasformare una pagina di questo sito in una specie di buffo, inutile e stantio "ring telematico"; molti ci hanno provato, nessuno ci è riuscito. Almeno fintantoché il qui presente sarà alla tastiera. Ci teniamo assai a ben distinguerci dai sòooucial nèttuorcs, e anche a preservare da simili sozzure questa incredibilmente bella canzone dei DelSangre. Saluti!
Riccardo Venturi 22/9/2009 - 22:27
@ Riccardo : Ti ricordo che gli insulti non sono partiti da me ma dai due utenti di sopra attraverso quella "sinistra"
dialettica che Io non sto con Oriana ha riconfermato che si basa sull' insulto di chi non la pensa come noi e poi sulla sua denigrazione. Lo dico rispettando la tua correttezza. L' insulto piu' grande è stato quello di essere paragonato ad un essere viscido e ipocrita che si chiama Ignazio la Russa. Definire fascista un individuo del genere è insultare il Fascismo stesso. Non avendo mai creduto alla democrazia non ci credo neanche quando è esportata.... La storia come insegna Pareto è un cimitero d' élite e anche le ultime due guerre sono state volute dalla stessa élite che ha prima finanziato il fondamentalismo islamico quando gli faceva comodo per abbatterlo ora che apparentemente non gli serve piu'. Allo Zio Sam è sempre servito un nemico da abbattere : dai nativi indiani... (continua)
dialettica che Io non sto con Oriana ha riconfermato che si basa sull' insulto di chi non la pensa come noi e poi sulla sua denigrazione. Lo dico rispettando la tua correttezza. L' insulto piu' grande è stato quello di essere paragonato ad un essere viscido e ipocrita che si chiama Ignazio la Russa. Definire fascista un individuo del genere è insultare il Fascismo stesso. Non avendo mai creduto alla democrazia non ci credo neanche quando è esportata.... La storia come insegna Pareto è un cimitero d' élite e anche le ultime due guerre sono state volute dalla stessa élite che ha prima finanziato il fondamentalismo islamico quando gli faceva comodo per abbatterlo ora che apparentemente non gli serve piu'. Allo Zio Sam è sempre servito un nemico da abbattere : dai nativi indiani... (continua)
E ci credo bene... la Fallaci era di famiglia antifascista e da giovane fu' pure staffetta e vedetta partigiana nel movimento "Giustizia e libertà", amante di un' oppositore politico dei colonnelli greci, protagonista delle rivolte studentesche messicane e per alcuni anni fu sostenitrice del partito radicale. Voglio vedere chi ha la faccia tosta di apostrofarla solo per un attimo come fascista. Il suo attacco all' islam, pur se condivisibile nella sua pienezza, è palese il fatto che sia stato strumentale alla guerra yankee. E chi vuol dare una pseudo connotazione religiosa a quella causa ignora che il regime di Saddam (sostenuto negli anni '80 dalla stessa America contro l' Iran), lungi dall' ospitare terroristi era uno dei pochi stati islamici ad essere laico e protettore delle minoranze religiose locali e non da meno i cristiani che avevano un loro membro nel suo governo di nome Tareq Aziz. Saluti !
Andrea Arcese 23/9/2009 - 03:14
Il tuo commento, come potrai immaginare, contiene alcune cose che non mi trovano (e non possono trovarmi) d'accordo, ed altre invece condivisibili. Sull' "antifascismo" della Fallaci ci sarebbero molte cose da dire, probabilmente condensabili nell'aforisma di Ennio Flaiano per cui certo antifascismo è stato il peggior prodotto del fascismo. Certo è che il povero Alekos Panagoulis, che non fece opposizione di facciata al fascismo greco ma tentò di ammazzare Papadopoulos ricavandone torture a non finire, una condanna a morte (poi tramutata in ergastolo) e infine l'esilio fino alla caduta del regime (e poi una morte per nulla chiara), se avesse potuto vedere da lassù l' "evoluzione" della sua amata, diventata una razzista al servizio della peggiore industria della paura mediatica, si sarebbe talmente rigirato nella tomba da essere chiamato "Trottola". Non confondiamo le cose e i personaggi,... (continua)
Riccardo Venturi 23/9/2009 - 04:06
Andrea Arcese, ho l'orribile convinzione che quanto vado scrivendo, sia sul blog che sul sito vada in direzione ostinata e contraria rispetto a quella da te prevista, anche perché in ambo le sedi scarseggiano gli aggettivi roboanti e le contrapposizioni da pallonaio ed abbondano le confutazioni costruttive, per quanto mi è possibile in considerazione del fatto che LAVORO una decina d'ore al giorno (hai presente il LAVORO? Ecco, quello!) e che i LIBRI su cui mi documento (hai presente i LIBRI? Ecco, quelli!) non fanno magie tipo quella di leggersi da soli. Per tacere dei posticini dove vado -vacanza per me vuol dire le stradine del Tadjikistan ed altri posticini del genere- a verificare di persona se su certi argomenti ho ragione io insieme a tutti quelli che non vedono i programmi della vostra televisione, o se ha ragione il signor De Bortoli Ferruccio, mèntore entusiasta di un'operazione... (continua)
Io non sto con Oriana 23/9/2009 - 07:51
@ io non sto con Oriana : Io sono ingegnere elettrotecnico e delle tue deliranti provocazioni fatte di insulti al sottoscritto oltre che di stradine e libri non meglio precisati non so che farmene e per me puoi anche a andare a quel paese (che sia il Tadjikistan o l' Arabia Saudita).
Ma, francamente preferisco l' Iran, il Marocco o uno stato islamico dove i locali "valori tradizionali" non hanno subito nessuna corruzione liberale, progressista e tanto meno comunista a questa repubblichetta delle banane fondata sul sacri dogmi della resistenza e dell' antifascismo
@ Riccardo Venturi : Il cavalier eccellenza Benito Andrea Amilcare Mussolini ha fatto anche una cosa che si definisce giuridicamente "Concordato" stabilendo come religione di stato quella cattolica romana. Non mi risulta che era un cattolico zelante visto che da giovane scriveva romanzi anticlericali e faceva comizi in pubblico... (continua)
Ma, francamente preferisco l' Iran, il Marocco o uno stato islamico dove i locali "valori tradizionali" non hanno subito nessuna corruzione liberale, progressista e tanto meno comunista a questa repubblichetta delle banane fondata sul sacri dogmi della resistenza e dell' antifascismo
@ Riccardo Venturi : Il cavalier eccellenza Benito Andrea Amilcare Mussolini ha fatto anche una cosa che si definisce giuridicamente "Concordato" stabilendo come religione di stato quella cattolica romana. Non mi risulta che era un cattolico zelante visto che da giovane scriveva romanzi anticlericali e faceva comizi in pubblico... (continua)
Andrea Arcese 23/9/2009 - 11:14
...Ingegnere elettrotecnico?
E perdi tempo a far torto alla tua intelligenza ed alle tue competenze sciorinando le ciance che sciorini? Incredibile: ai miei tempi alle competenze si appaiava anche un certo grado di ponderatezza e di serietà. Nonché di capacità di argomentare. Si vede che le cose son proprio cambiate... in peggio, va da sé.
Nella Repubblica Islamica dell'Iran sono andato tre volte, in Marocco una. Temo che visitandoli con la tua forma mentis ne rimarresti quantomeno deluso.
E perdi tempo a far torto alla tua intelligenza ed alle tue competenze sciorinando le ciance che sciorini? Incredibile: ai miei tempi alle competenze si appaiava anche un certo grado di ponderatezza e di serietà. Nonché di capacità di argomentare. Si vede che le cose son proprio cambiate... in peggio, va da sé.
Nella Repubblica Islamica dell'Iran sono andato tre volte, in Marocco una. Temo che visitandoli con la tua forma mentis ne rimarresti quantomeno deluso.
Io non sto con Oriana 23/9/2009 - 12:25
Un'altra cosa: va da sé che i "libri non meglio precisati" sono tutti precisatissimi e recensiti: basta leggere. Un'attività per la quale certi "ingegneri elettrotecnici", evidentemente, non hanno troppa dedizione.
Io non sto con Oriana 23/9/2009 - 12:27
@ Io non sto con Oriana : Veramente fra "ponderatezza e serieta" e te c' è la distanza dell' infinito... piu che altro ti sono vicine arroganza e sfrontatezza visto che insulti la gente che non è vicina alle tue convinzioni con un nickname e non con nome e cognome che forse ti vergogni pure di avere, altrimenti ti ci firmeresti senza problemi con essi ! Sai, ho troppi questioni da affrontare qui in Italia legate a quella cosa che si definisce realta' quotidiana per andarmi a vedere le "meraviglie" dei paesi d' oltre Mediterraneo. Mi bastano gia' quelle italiane...
Andrea Arcese 23/9/2009 - 14:12
@ Io non sto con Oriana : E quale sarebbe il tuo di mestiere (sempre se uno lo hai mai avuto) ?
Andrea Arcese 23/9/2009 - 14:15
Quello che è incredibile è che un ingegnere elettrotecnico abbia difficoltà a risalire al mio punt'affatto riverito nome e cognome, ma andiamo pure avanti.
Andrea, non posso che rimandarti amichevolmente al tuo primo intervento in questo thread. Vàttelo a rileggere e poi spiegami a quali riguardi pretenderesti di avere diritto.
Di lavori ne ho avuti anche due insieme -se non tre: la prima indicazione sul mio libretto di lavoro risale a quando avevo diciannove anni ed ero reduce da un repellente annetto di studi in legge... metabolizzai passando un paio di mesi come BAC: Bracciante Agricolo Comune. E' la qualifica di cui sono più orgoglioso.
Dopo un quinquennio di studi tra Firenze e Bologna mi sono laureato in psicologia col massimo dei voti e la lode; ho fatto un anno di tirocinio e superato l'esame di stato.
Poi ho attaccato tutto al chiodo e sono andato a fare il garzone di bottega... (continua)
Andrea, non posso che rimandarti amichevolmente al tuo primo intervento in questo thread. Vàttelo a rileggere e poi spiegami a quali riguardi pretenderesti di avere diritto.
Di lavori ne ho avuti anche due insieme -se non tre: la prima indicazione sul mio libretto di lavoro risale a quando avevo diciannove anni ed ero reduce da un repellente annetto di studi in legge... metabolizzai passando un paio di mesi come BAC: Bracciante Agricolo Comune. E' la qualifica di cui sono più orgoglioso.
Dopo un quinquennio di studi tra Firenze e Bologna mi sono laureato in psicologia col massimo dei voti e la lode; ho fatto un anno di tirocinio e superato l'esame di stato.
Poi ho attaccato tutto al chiodo e sono andato a fare il garzone di bottega... (continua)
Io non sto con Oriana 23/9/2009 - 14:32
Beh, mi avete un po' scassato la uallera (antica espressione in gutnico che significa "minchia") tra tutti e due...
Alessandro il Gutnico 23/9/2009 - 14:50
@ Io non sto con Oriana : Ho dato una rapida occhiata al sito e al blog tuoi senza non avere molti singulti allo stomaco. Ci si trova di fronte alla nuova forma di dualismo politically correct ad uso e consumo di relativismo e multu culturalismo : gli occidentali sono i cattivoni e gli islamici i buoni e gli intoccabili. Come e tutti qui fossero stati pro Bush o pro american way of life... Il tuo sito tace ipocritamente la realta' islamica costretta a subire dalle minoranze non mussulmane vessate ed oppresse da secoli. Del loro statuto giuridico di cittadini di serie B (dhimmi) e del loro avere meno diritti rispetti ai mussulmani, del loro impedimento di professare liberamente la loro fede e solo nei luoghi indicati dallo stato. Del loro impedimento di parlare della loro fede in pubblico con l' accusa di "proselitismo" o come accade in Pakistan di "blasfemia" verso il corano e il suo profeta.... (continua)
Don Curzio Nitoglia 23/9/2009 - 15:13
Pardon... sono nuovo qui a Visby e ancora commetto qualche errore con il gutnico... "uallera" non sta per "minchia" ma per "scroto", da cui una celebre espressione molto in voga qui da noi a Gutland: "M'avit fatt a' ualler' a' pizzaiuol", ossia "Mi avete irritato il sacco scrotale"
Mi sentivo in dover di fare questa precisazione, anche perchè so che Riccardo ci tiene...
Mi sentivo in dover di fare questa precisazione, anche perchè so che Riccardo ci tiene...
Alessandro il Gutnico 23/9/2009 - 15:20
Stai nel tonno (stay tuned): stai assistendo alla prima volta di Io non Sto con Oriana che si imbestialisce di brutto sulle CCG...!
Io non sto con Oriana 23/9/2009 - 15:26
Cosina n° 1 per placare i dolori di stomaco di Nitoglia don Curzio
da Kelebek
Sanaa Dafani, Roberto Sardi, Giuseppe Mandanici (anche se non ve li ricordate)
Qualcuno mi ha chiesto cosa penso del caso di Sanaa Dafani, la giovane barista di Pordenone uccisa da un padre ossesso alcuni giorni fa.
In realtà, avevo già scritto qualcosa a suo tempo a proposito di un caso curiosamente analogo, quello di Hina Salima, anche lei impiegata in un bar, anche se qui il caso sembra molto più individuale e il Pakistan non è certamente il Marocco.
Lascio la parola invece a Dafne Eleutheria, che ho già avuto l'onore di citare su questo blog.
Dafne Eleuteria è uno spirito libero di notevole buon senso e ha seguito con attenzione alcuni casi che la cattiva coscienza italiana ha fatto presto a dimenticare.
Riprendo integralmente il post di Dafne (l'originale è sul suo blog) però vi invito a leggere soprattutto... (continua)
da Kelebek
Sanaa Dafani, Roberto Sardi, Giuseppe Mandanici (anche se non ve li ricordate)
Qualcuno mi ha chiesto cosa penso del caso di Sanaa Dafani, la giovane barista di Pordenone uccisa da un padre ossesso alcuni giorni fa.
In realtà, avevo già scritto qualcosa a suo tempo a proposito di un caso curiosamente analogo, quello di Hina Salima, anche lei impiegata in un bar, anche se qui il caso sembra molto più individuale e il Pakistan non è certamente il Marocco.
Lascio la parola invece a Dafne Eleutheria, che ho già avuto l'onore di citare su questo blog.
Dafne Eleuteria è uno spirito libero di notevole buon senso e ha seguito con attenzione alcuni casi che la cattiva coscienza italiana ha fatto presto a dimenticare.
Riprendo integralmente il post di Dafne (l'originale è sul suo blog) però vi invito a leggere soprattutto... (continua)
Riccardo Venturi 23/9/2009 - 16:46
Cosina n° 2 per placare i bruciori al ventre di Don Curzio Nitoglia (Maalox tempora currunt!)
da Femminismo a Sud
Ho letto le dichiarazioni della madre di Sanaa. Molte donne siciliane fino a pochi anni fa e forse ancora adesso sono state e sono proprio così.
E' una faccenda certamente dolorosa e a tutte le vicende di questo tipo si dovrebbe dedicare tanto spazio. Sorprende invece che i media siano così "attenti" solo quando si tratta di figlie di altra cultura. Sorprende l'impegno di un sindaco che si dichiara subito pronto a cacciare la moglie dell'assassino, vittima tra le vittime, e a sottrarle le altre figlie. Non ci sembra sia mai avvenuta la stessa cosa quando la madre di uno stupratore italiano lo ha giustificato in ogni modo possibile. Non ci sembra di aver notato tanta "partecipazione" istituzionale quando si è trattato di delitti italiani. Eppure quasi ogni giorno una donna italiana... (continua)
da Femminismo a Sud
Ho letto le dichiarazioni della madre di Sanaa. Molte donne siciliane fino a pochi anni fa e forse ancora adesso sono state e sono proprio così.
E' una faccenda certamente dolorosa e a tutte le vicende di questo tipo si dovrebbe dedicare tanto spazio. Sorprende invece che i media siano così "attenti" solo quando si tratta di figlie di altra cultura. Sorprende l'impegno di un sindaco che si dichiara subito pronto a cacciare la moglie dell'assassino, vittima tra le vittime, e a sottrarle le altre figlie. Non ci sembra sia mai avvenuta la stessa cosa quando la madre di uno stupratore italiano lo ha giustificato in ogni modo possibile. Non ci sembra di aver notato tanta "partecipazione" istituzionale quando si è trattato di delitti italiani. Eppure quasi ogni giorno una donna italiana... (continua)
Riccardo Venturi 23/9/2009 - 16:52
Cosina n° 3 per placare gli ardori di tutti quanti
Di Riccardo Venturi, amministratore del sito "Canzoni Contro la Guerra"
Mi sembrava di aver parlato civilmente chiaro in un mio intervento precedente: per esibizioni di muscoli e diatribe varie esistono sociali retelavori varî che sono fatti apposta. Questo sito, che lo vogliate o no, non è uno di questi retelavori, e disgraziatamente per chi lo piglia come uno di quei "cosi", qui ci sono degli admins che se ne occupano più o meno 24 ore su 24.
Quindi, visto che nessuno sembra avere capito questo principio fondamentale, i commenti su questa pagina, da questo momento, sono rigorosamente bloccati. E lo resteranno finché tutti quanti non avrete capito che qui dentro ci si comporta da persone civili e non da bambini di 4 anni che si azzuffano. E' una cosa che vale per tutti e spero che non me ne vorrete; se poi me ne vorrete, mi venite tutti... (continua)
Di Riccardo Venturi, amministratore del sito "Canzoni Contro la Guerra"
Mi sembrava di aver parlato civilmente chiaro in un mio intervento precedente: per esibizioni di muscoli e diatribe varie esistono sociali retelavori varî che sono fatti apposta. Questo sito, che lo vogliate o no, non è uno di questi retelavori, e disgraziatamente per chi lo piglia come uno di quei "cosi", qui ci sono degli admins che se ne occupano più o meno 24 ore su 24.
Quindi, visto che nessuno sembra avere capito questo principio fondamentale, i commenti su questa pagina, da questo momento, sono rigorosamente bloccati. E lo resteranno finché tutti quanti non avrete capito che qui dentro ci si comporta da persone civili e non da bambini di 4 anni che si azzuffano. E' una cosa che vale per tutti e spero che non me ne vorrete; se poi me ne vorrete, mi venite tutti... (continua)
Riccardo Venturi 23/9/2009 - 17:04
Paul Reutershan (The Agent Orange Song)
La musica fu probabilmente scritta da Kate Wolf (1942-1986), la folksinger e songwriter americana che la incise nel suo album "Give Yourself To Love" del 1983.
Alessandro 23/9/2009 - 15:53
If I Were Free
Scritta dal folksinger Travis Edmonson, che è mancato nel maggio scorso, e incisa da Peter, Paul & Mary (anche Mary Travers è scomparsa solo qualche giorno fa, il 16 settembre) nell'album "See What Tomorrow Brings" (1965)
If I were free to speak my mind,
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 23/9/2009 - 15:43
The Minstrel Boy
[1798]
Sull'aria della ballata tradizionale irlandese "The Moreen", risalente al XVI secolo.
Celebri le interpretazioni del tenore John McCormack e del basso Paul Robeson. Bella anche la versione del compianto Joe Strummer con i suoi Mescaleros, dall'album "Global a Go-Go".
The Minstrel Boy is an Irish patriotic song written by Thomas Moore (1779-1852) who set it to the melody of The Moreen, an old Irish air. It is widely believed that Moore composed the song in remembrance of a number of his friends, whom he met while studying at Trinity College, Dublin and who had participated in (and were killed during) the Irish Rebellion of 1798.
However, the song gained widespread popularity and became a favourite of many Irishmen who fought during the United States Civil War and gained even more popularity after World War I.
Sull'aria della ballata tradizionale irlandese "The Moreen", risalente al XVI secolo.
Celebri le interpretazioni del tenore John McCormack e del basso Paul Robeson. Bella anche la versione del compianto Joe Strummer con i suoi Mescaleros, dall'album "Global a Go-Go".
The Minstrel Boy is an Irish patriotic song written by Thomas Moore (1779-1852) who set it to the melody of The Moreen, an old Irish air. It is widely believed that Moore composed the song in remembrance of a number of his friends, whom he met while studying at Trinity College, Dublin and who had participated in (and were killed during) the Irish Rebellion of 1798.
However, the song gained widespread popularity and became a favourite of many Irishmen who fought during the United States Civil War and gained even more popularity after World War I.
The minstrel boy to the war is gone,
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 23/9/2009 - 11:09
The third verse, written by an unknown author during the American Civil War (1861–1865)
The Minstrel Boy will return we pray
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 23/9/2009 - 11:11
Logan Braes
[1793]
Sull’aria di "Logan Water", un’antica canzone scozzese la cui prima trascrizione nota risale al 1709.
Logan Water è un fiume che sgorga sulle colline nel sud ovest della Scozia, tra Lesmahagow e Muirkirk. E’ un affluente del Nethan River che a sua volta finisce poi nel Clyde.
"25th June 1793.
Have you ever, my dear sir, felt your bosom ready to burst with indignation, on reading of, or seeing how, the mighty villains who divide kingdom against kingdom, desolate provinces, and lay nations waste, out of the wantonness of ambition, or often from still more ignoble passions? In a mood of this kind to-day, I recollected the air of Logan Water, and it occurred to me that its querulous melody probably had its origin from the plaintive indignation of some swelling, suffering heart, fired at the tyrannic strides of some Public Destroyer, and overwhelmed with private distress the consequence... (continua)
Sull’aria di "Logan Water", un’antica canzone scozzese la cui prima trascrizione nota risale al 1709.
Logan Water è un fiume che sgorga sulle colline nel sud ovest della Scozia, tra Lesmahagow e Muirkirk. E’ un affluente del Nethan River che a sua volta finisce poi nel Clyde.
"25th June 1793.
Have you ever, my dear sir, felt your bosom ready to burst with indignation, on reading of, or seeing how, the mighty villains who divide kingdom against kingdom, desolate provinces, and lay nations waste, out of the wantonness of ambition, or often from still more ignoble passions? In a mood of this kind to-day, I recollected the air of Logan Water, and it occurred to me that its querulous melody probably had its origin from the plaintive indignation of some swelling, suffering heart, fired at the tyrannic strides of some Public Destroyer, and overwhelmed with private distress the consequence... (continua)
O Logan, sweetly didst thou glide,
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 23/9/2009 - 09:43
Scarecrow
[1999]
Album "Alright Jack" (con il gruppo "Home Service")
Album "Alright Jack" (con il gruppo "Home Service")
I see the barley moving as the mowers find their pace
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 23/9/2009 - 08:50
King Orfeo [feat. Harpens kraft]
Child #19
Origins: XIV Century
Recording: 1880
Origini: XIV Secolo
Registrazione: 1880
Dedica a Alessandro il Gutnico
Ogni promessa è debito: dopo la discussione/disquisizione su ogni tipo di linguaggio germanico e celtico avvenuta sulla pagina dedicata a Jamie Foyers, avevo promesso a Alessandro di fargli vedere, e ora di dedicargli, la venerabilissima, straordinaria e linguisticamente variopinta King Orfeo. Con questo "extra" ci spingiamo in un lontanissimo medioevo nordico che, però, riprende tradizioni dell'antichità classica: un segno che, in quelle lontane epoche, la cultura viaggiava assai, e così la memoria. La dedica viene estesa anche a tutti coloro che coltivano il medioevo non come facciata modaiola, ma come amore per un'epoca tutt'altro che "oscura" e, per tanti versi, ben più libera e aperta della nostra. Il testo, la traduzione ed il commento sono ripresi dal mio vecchio... (continua)
Origins: XIV Century
Recording: 1880
Origini: XIV Secolo
Registrazione: 1880
Dedica a Alessandro il Gutnico
Ogni promessa è debito: dopo la discussione/disquisizione su ogni tipo di linguaggio germanico e celtico avvenuta sulla pagina dedicata a Jamie Foyers, avevo promesso a Alessandro di fargli vedere, e ora di dedicargli, la venerabilissima, straordinaria e linguisticamente variopinta King Orfeo. Con questo "extra" ci spingiamo in un lontanissimo medioevo nordico che, però, riprende tradizioni dell'antichità classica: un segno che, in quelle lontane epoche, la cultura viaggiava assai, e così la memoria. La dedica viene estesa anche a tutti coloro che coltivano il medioevo non come facciata modaiola, ma come amore per un'epoca tutt'altro che "oscura" e, per tanti versi, ben più libera e aperta della nostra. Il testo, la traduzione ed il commento sono ripresi dal mio vecchio... (continua)
KING ORFEO
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/9/2009 - 00:51
Da Ballate Popolari Angloscozzesi. È probabilmente l'unica traduzione italiana mai effettuata della ballata.
Unst è la più settentrionale delle isole Shetland, ed anche delle intere isole Britanniche. Qui, nel 1880, Patrick Norman Shuldham-Shaw registrò e trascrisse King Orfeo; la particolarità è che la registrazione dell'antichissima ballata non avvenne, come di solito, dalla voce di un anziano, ma da quella di una ragazzina di tredici anni chiamata Henrietta Shmolan. Unst è l'isola dove l'antico norn ha resistito più a lungo: lo testimoniano i suoi fantasmagorici toponimi come Muckla Flugga, Baltasound, Hermaness (il cui secondo elemento è il norreno ness "promontorio, Bordastubble e Saxa Vord ("Valore dei Sassoni" in norreno). A Unst, la cui latitudine corrisponde a quella della Norvegia centrale, si è parlato prima un dialetto norvegese che è poi stato sostituito da un angloscozzese... (continua)
Unst è la più settentrionale delle isole Shetland, ed anche delle intere isole Britanniche. Qui, nel 1880, Patrick Norman Shuldham-Shaw registrò e trascrisse King Orfeo; la particolarità è che la registrazione dell'antichissima ballata non avvenne, come di solito, dalla voce di un anziano, ma da quella di una ragazzina di tredici anni chiamata Henrietta Shmolan. Unst è l'isola dove l'antico norn ha resistito più a lungo: lo testimoniano i suoi fantasmagorici toponimi come Muckla Flugga, Baltasound, Hermaness (il cui secondo elemento è il norreno ness "promontorio, Bordastubble e Saxa Vord ("Valore dei Sassoni" in norreno). A Unst, la cui latitudine corrisponde a quella della Norvegia centrale, si è parlato prima un dialetto norvegese che è poi stato sostituito da un angloscozzese... (continua)
RE ORFEO
(continua)
(continua)
Un'ultima curiosità su Unst (casomai Alessandro volesse stabilirsi là invece che a Gotland): l'isola, pur avendo solo 500 abitanti, è servita da un comodo servizio di autobus il quale ha messo a disposizione della popolazione anche quella che, probabilmente, è la migliore fermata di autobus del mondo. Eccola qui:
Insomma, con una fermata del genere anche se l'autobus non arriva, chi se ne frega!
Insomma, con una fermata del genere anche se l'autobus non arriva, chi se ne frega!
Riccardo Venturi 23/9/2009 - 03:28
Grazie della dedica, Riccardo.
Devono essere dei posti bellissimi e inquietanti...
Anche la canzone è molto bella e ci sta pure bene sulla CCG. Come molte altre canzoni qui presenti (penso, per esempio, a Manifiesto di Victor Jara o alla postata di recente Little Drummer Boy di Mickey McConnell) parla della musica come istanza di liberazione.
Ansts jah gawairthi izwis!
Devono essere dei posti bellissimi e inquietanti...
Anche la canzone è molto bella e ci sta pure bene sulla CCG. Come molte altre canzoni qui presenti (penso, per esempio, a Manifiesto di Victor Jara o alla postata di recente Little Drummer Boy di Mickey McConnell) parla della musica come istanza di liberazione.
Ansts jah gawairthi izwis!
Alessandro Il Gutnico 23/9/2009 - 08:23
Eu vivo num tempo de guerra
Non è che questa canzone "riprenda il testo" di Brecht: ne è proprio la traduzione. Sarebbe quasi da metterla nella relativa pagina, come tale.
Riccardo Venturi 23/9/2009 - 04:44
Jamie Foyers
anonimo
Alessandro, durante i miei anni universitari e anche ben dopo ho avuto a che fare a volte con idiomi ben più bizzarri dell'antico gutnico: in fondo non si tratta che del dialetto norreno parlato sull'isola di Gotland (che, peraltro, è proprio l'isola dove è ambientata Pippi Calzelunghe, nel suo capoluogo Visby). Un testo antico gutnico in grafia normalizzata non è molto diverso dall'islandese antico (o nordico antico, o norreno) e sono capace di leggerlo senza eccessivi problemi. Spesso e volentieri, la presupposta "difficoltà" o "astrusità" di un idioma gli deriva dal suo "nome esotico", senza considerare invece ciò di cui si tratta veramente. Il caso emblematico è quello del povero aramaico, quintessenza popolare di tutte le lingue "strane": l'aramaico, invece, è un antico idioma praticamente identico all'ebraico e che non presenta nessunissima difficoltà "speciale" (anzi, è una lingua... (continua)
Riccardo Venturi 22/9/2009 - 21:19
NB. Ad ogni modo ristrutturerò questa pagina: trattandosi di una canzone popolare, sarà bene attribuirla ad anonimo specificando poi che è stata interpretata anche da Ewan McColl e altri.
Riccardo Venturi 22/9/2009 - 21:23
Infine, la versione di Ewan McColl adattata ad omaggio ai combattenti antifascisti in Spagna. Anch'essa è rigorosamente in scozzese (Scots, o Lallans).
JAMIE FOYERS
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro & CCG/AWS Staff 22/9/2009 - 22:36
Beh, hai fatto un bel lavoro. E' venuta proprio una bella pagina... Però un po' sono triste (e invidioso) perchè tu hai il carisma delle lingue e io no... Pensa che l'altro giorno un camionista mi ha chiesto indicazioni in un inglese più stentato del mio... io allora ho guardato la targa, PL, e mi son detto, beh, se è portoghese meglio che gli parli in spagnolo, che me la cavo meglio... ovviamente era polacco...
Che pacco (il polacco)!
Meglio se mi ritiro a Gotland, che da lì non ci passa certo tanta gente a fare domande...
Ciao!
Che pacco (il polacco)!
Meglio se mi ritiro a Gotland, che da lì non ci passa certo tanta gente a fare domande...
Ciao!
Alessandro 22/9/2009 - 23:45
Beh, Gotland non è certo un brutto posto dove stare, però ti devo purtroppo informare che, per starci, dovrai quantomeno imparare lo svedese. Una cosa assolutamente sicura è che, se ti piace passare la domenica a fare a sassate, non ti mancherà mai il materiale:
C'è poi l'antica e bella cittadina di Visby (iscritta dall'Unesco nel "Patrimonio dell'Umanità"), c'è la vera e unica Villa Villacolle di Pippi Calzelunghe (il telefilm era interamente girato a Gotland), ci saranno sicuramente delle belle svedesi con cui apprendere e praticare la lingua -in tutti i sensi- e, ti dirò, l'isola beneficia persino del maggior numero di giorni di sole di tutta la Svezia (circa 3 all'anno, quelli in cui prendono le fotografie, ma accontèntati). Se poi vuoi fare il bagno, il mare è cristallino e, in estate, gode di una gradevolissima temperatura di 5 gradi, che ti corroboreranno assai.
Quando ti ci sarai... (continua)
C'è poi l'antica e bella cittadina di Visby (iscritta dall'Unesco nel "Patrimonio dell'Umanità"), c'è la vera e unica Villa Villacolle di Pippi Calzelunghe (il telefilm era interamente girato a Gotland), ci saranno sicuramente delle belle svedesi con cui apprendere e praticare la lingua -in tutti i sensi- e, ti dirò, l'isola beneficia persino del maggior numero di giorni di sole di tutta la Svezia (circa 3 all'anno, quelli in cui prendono le fotografie, ma accontèntati). Se poi vuoi fare il bagno, il mare è cristallino e, in estate, gode di una gradevolissima temperatura di 5 gradi, che ti corroboreranno assai.
Quando ti ci sarai... (continua)
Riccardo Venturi 23/9/2009 - 02:56
di Riccardo Venturi, 23 settembre 2009
Lontano, lontanissimo giace Foyers l'ardito,
(continua)
(continua)
Preghiera
[1970]
Testo di Tarozzi
Lyrics by Tarozzi
Album: "Il signor G"
Testo di Tarozzi
Lyrics by Tarozzi
Album: "Il signor G"
Signore delle domeniche,
(continua)
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 23/9/2009 - 00:02
Mrs. McGrath
anonimo
Alessandro, non vedo come questa canzone possa essere attribuita a Sally Sloane, australiana nata nel 1894, quando le sue prime testimonianze scritte (su broadside o "foglio volante") risalgono al 1815. In effetti la canzone, di provenienza assolutamente irlandese, è da attribuirsi a quella che è chiamata la Peninsular War, vale a dire la parte delle guerre Napoleoniche che si svolse nella Penisola Iberica; il figlio orrendamente mutilato della sig.ra McGrath, insomma, si prese addosso una cannonata dall'esercito Napoleonico. La canzone fu poi molto popolare tra gli irlandesi della Easter Rising del 1916, ma esisteva già da oltre un secolo; probabilmente il My Son Teddy della Sloane è, anzi, una rielaborazione australiana a partire dalla canzone originale portata in terra d'Australia da immigrati irlandesi (specialmente verso il 1846 durante la famosa e terribile "Carestia delle patate");... (continua)
Riccardo Venturi 22/9/2009 - 20:39
Hai senza dubbio ragione. Per "attribuzione" intendevo dire che la versione della Sloane potrebbe essere la prima raccolta e registrata. E infatti, spulciando qua e là, ho scoperto che "My son Ted(dy)" fu raccolta sul terreno dall'Alan Lomax australiano, tale John Meredith, negli anni '50... La Sloane sosteneva poi di averla già appresa da sua madre... Siccome qui le canzoni vengono più spesso attribuite, più che agli autori, alle esecuzioni principali o più celebri o comunque di cui esistono le prime tracce concrete sotto forma di registrazioni, mi pareva che questa potesse essere "attribuita" alla Sloane...
Comunque, di certo vi è che ci sono certe antiche canzoni che hanno nel tempo avuto una diffusione così planetaria che qualunque attribuzione diventa impossibile e persino inutile...
E sicuramente ciò vale anche per Mrs. McGrath/My son Ted.
Per cui, evviva l'"anonimo"!
Ciao!
Comunque, di certo vi è che ci sono certe antiche canzoni che hanno nel tempo avuto una diffusione così planetaria che qualunque attribuzione diventa impossibile e persino inutile...
E sicuramente ciò vale anche per Mrs. McGrath/My son Ted.
Per cui, evviva l'"anonimo"!
Ciao!
Alessandro 22/9/2009 - 23:24
Linea gotica
Scusa se ancora mi soffermo su Lindo Ferretti. Ti volevo solo dire che la sua conversione non è stata repentina. Sentiti le canzoni "Madre" e "Libera Me Domine" dei CCCP Fedeli Alla Linea: già lì si intuivano le ascendenze e le sensibilità religiose di Giovanni Lindo Ferretti. Poi lui è sempre stato portato per fare il cantore di chiesa: nel documentario sui CCCP Fedeli Alla Linea ("Tempi Moderni"), Ignazio Orlando, allora bassista e produttore del gruppo, disse: "Giovanni ha 2 tipi di impostazioni vocali: uno per i canti degli alpini (ad es. "Il Testamento Del Capitano") e l'altro per i canti di chiesa!" Forse non è un bugiardo e la sua "redenzione" è davvero sincera. P.S. Lungi da me fare l'avvocato di Giovanni Lindo Ferretti, ma se un domani dovessi sposarmi in chiesa, vorrei che mi sposasse lui, in qualità sacerdote ovviamente; magari cantanto "Verranno al contrattacco con elmi ed armi nuove ma intanto adesso CURAMI..."!
Jack SSSR 22/9/2009 - 19:39
Scusa ancora. Comunque io da radical-socialista, progressista, ateo e antifascista, vedere Giovanni Lindo Ferretti ai comizi di Comunione E Liberazione mi fà incazzare come una bestia. Solo in quel momento posso dire di odiarlo a morte! Su questo ti dò pienamente ragione. Un saluto NON ROMANO! Jacopo
Jack SSSR 22/9/2009 - 19:42
Sia detto con una battuta, Jacopo: se sei ateo, progressista eccetera, non vedo come tu possa e debba andarti a sposare in chiesa (anche perché ti raccomanderei vivamente di non sposarti e di non cedere al solito pilastro borghese della "formazione della famiglia"). Oppure, se proprio vuoi, rivolgiti piuttosto al parroco di Sant'Andrea in Percussina (Firenze) che pochi giorni fa ha celebrato un matrimonio di rito civile. Su Ferretti poi la si pensi come si vuole: io continuo a far notare la sua eterna e terribile ambiguità di fondo, un'ambiguità che ha sempre avuto e che non me lo ha fatto mai amare. Saluti!
Riccardo Venturi 22/9/2009 - 21:13
Little Drummer Boy
[2000]
Album "Joined up Writing"
The Little Drummer Boy is a song that uses the story of the drummer boys of the old days (similar to the sentiments evoked by the more famous Minstrel Boy by Thomas Moore) to remind us of the influence of the poets and singers on public opinion. (en.wikipedia)
Album "Joined up Writing"
The Little Drummer Boy is a song that uses the story of the drummer boys of the old days (similar to the sentiments evoked by the more famous Minstrel Boy by Thomas Moore) to remind us of the influence of the poets and singers on public opinion. (en.wikipedia)
I’m the Minister for Justice in a proud divided land
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 22/9/2009 - 17:53
"It seems to me that whenever there is oppression in any country, among the first people to be oppressed are the artistic people, the writers, the poets and the painters. This is a song about that. It's one of the most ironical songs I know." (Iain MacKintosh)
THE LITTLE DRUMMER BOY
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 22/9/2009 - 17:57
Peter Pan And Me
Recorded in 1992
"A song about growing up in the North of Ireland. I hope it speaks for itself" (Mickey MacConnell)
"A song about growing up in the North of Ireland. I hope it speaks for itself" (Mickey MacConnell)
We knew we faced the power that comes from money
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 22/9/2009 - 17:37
Percorsi:
I conflitti Irlandesi
Seven Good Soldiers
Non è stata proprio facile questa traduzione, specie la seconda e terza strofa... Se vuole metterci mano qualcuno che ne sa di più, ben lieti...
SETTE BRAVI SOLDATI
(continua)
(continua)
inviata da Elvis e Alessandro 22/9/2009 - 15:14
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Testo e Musica: Silvio Rodríguez
Album: Unicornio [1982]
interpretata da Mercedes Sosa in "Mercedes Sosa '83" e nel suo ultimo album di duetti "Cantora" (del 2009) insieme a Shakira
recentemente interpretata anche da Ginevra Di Marco nell'album "Donna Ginevra"
Silvio Rodríguez è fondatore insieme a Pablo Milanés e Noel Nicola della "Nueva Trova Cubana" ovvero canzone nuova dove l'impegno politico-sociale traspare nella musica che diventa protesta ma allo stesso tempo musica colta, dolce, passionale, politica, romantica, popolare ed essenzialmente acustica.
"La maza" non è soltanto una bellissima canzone, ha diverse chiavi di lettura tra cui ovviamente una politica.
C'è chi dice che sia un canto popolare, un inno rivoluzionario, un canto di speranza, un invito alla tolleranza e alla lotta per l'uguaglianza sociale...a me piace pensare che sia una profonda riflessione sul senso... (continua)