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Prima del 2009-8-17

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Dio degli inferi

Dio degli inferi
[2009]
Album: Articolo Uno

Dopo il disco Lavoro e dignità dei Ned Ludd, un altro disco interamente dedicato al mondo del lavoro:

“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.
Comincia così la nostra Costituzione. Se pensiamo però a ciò che accade nelle nostre vite e nella società, vediamo tante contraddizioni.
Questo album parla del lavoro, delle conquiste e delle sconfitte nel passato, di diritti raggiunti ma anche di una regressione di questi ultimi
nell’attualità in cui viviamo. Parla di sudore e sfruttamento di operaie, operai, minatori e braccianti, parla di migranti di ieri (gli italiani)
e di migranti di oggi, parla di mancanza di memoria e di coscienze addormentate.
Parla di giovani disoccupati senza certezze e senza speranza. Della vergogna dei morti sul lavoro, migliaia in questo paese.
Con la forza e con la tenerezza, dalle storie della nostra terra a quelle... (continua)
Nella bocca della miniera
(continua)
inviata da Donquijote82 17/8/2009 - 20:43

Bottines et gros souliers

Bottines et gros souliers
Bottines et gros souliers
 
Canzone léviane – Bottines et gros souliers – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 43
 
 
Bottines et gros souliers est la quarante et troisième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.

Le monde de l'enfance est déjà marqué par la division du monde en deux : le monde des riches et celui des pauvres. Vois-tu, mon ami Lucien, toi qui es un peu comme un observateur, une sorte d'anthropologue, cette canzone léviane raconte une histoire enfantine, un moment de la réflexion (du retour sur soi) du prisonnier- guerrier- blessé. Il se retrouve loin dans son passé à revivre les jours et les saisons de ce temps-là et découvre avec une certaine stupéfaction qu'il n'avait jamais eu de bottines de football, alors que d'autres garçons en avaient.

Et alors, qu'est-ce que ça peut bien faire, demande... (continua)
Quand j'étais gamin...
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/8/2009 - 18:32
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Figlia mia

Figlia mia
[2009]
Album: Articolo Uno

Dopo il disco Lavoro e dignità dei Ned Ludd, un altro disco interamente dedicato al mondo del lavoro:

“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.
Comincia così la nostra Costituzione. Se pensiamo però a ciò che accade nelle nostre vite e nella società, vediamo tante contraddizioni.
Questo album parla del lavoro, delle conquiste e delle sconfitte nel passato, di diritti raggiunti ma anche di una regressione di questi ultimi
nell’attualità in cui viviamo. Parla di sudore e sfruttamento di operaie, operai, minatori e braccianti, parla di migranti di ieri (gli italiani)
e di migranti di oggi, parla di mancanza di memoria e di coscienze addormentate.
Parla di giovani disoccupati senza certezze e senza speranza. Della vergogna dei morti sul lavoro, migliaia in questo paese.
Con la forza e con la tenerezza, dalle storie della nostra terra a quelle... (continua)

(continua)
inviata da DonQuijote82 17/8/2009 - 18:14
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Don't Drag Me Down

Don't Drag Me Down
[1996]
Album "White Light, White Heat, White Trash"

"This is a song about ignorance and racism and the astounding fact that it still exists. This song is also about the government cover-ups and lies. When I hear the truth about our forefathers, I'm ashamed. They don't mention in school that our forefathers exterminated a whole Native American race. I experience discrimination all the time. I know what it's like be discriminated against - being seated in the back of a restaurant because of my tattoos. Its cruel but people still judge you by the way that you look and I am reminded daily that commercial and mainstream ideals are quite different from my own."
(Intervista a Mike Ness, leader del gruppo)
Children are taught to hate
(continua)
inviata da Alessandro 17/8/2009 - 15:48
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Ballata del Cammino della Non-Violenza

Ballata del Cammino della Non-Violenza
Trascritta all'ascolto da Adriana

Ho lavorato alla fiat dal 1972 al 1995 ma gli ultimi anni feci solo gli ultimi due mesi come lavoro effettivo.
Nel 1981 partii per i 20 mesi di obbiettore di coscienza (150 al mese) in irpinia, zona terremotata, vicino a Napoli.e dal 1982 a Comiso contro i missili nucleari.
Fui messo due anni in cassa integrazione quindi pagato senza lavorare finché tornato nel 1985 decisi di non voler piu costruire camion militari e per questo fui licenziato anche se con altre scuse secondarie.
Al processo contro la Fiat, rifiutai i 14 milioni di lire che mi furono offerti per non proseguire la causa, che persi comunque, anche se uno dei tre giudici in camera di consiglio , mi fu poi riferito, mostro' di apprezzarmi
Chiamato alla televisione, Canale 5 da Maurizio Costanzo che mi intervisto', non seppi mai nulla se fu mai mandato in onda: penso che la FIAT sponsor... (continua)
Siamo partiti il 29 giugno
(continua)
inviata da adriana e Lorenzo 17/8/2009 - 14:14
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The Vanishing Race

The Vanishing Race
[1964]
Album "Bitter Tears: Ballads of the American Indian"

Canzone scritta dal musicista Johnny Horton, grande amico di Cash, scomparso prematuramente nel 1960 in un incidente automobilistico. Cash la interpretò come se si trattasse di una vera danza sacra di morte dei nativi americani.

Ii Ii ou Ii Ii Ii ou Ii Ii ou
(continua)
inviata da Alessandro 17/8/2009 - 13:50
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Drums

Drums
[1964]
Album "Peter La Farge On The Warpath" (1965)
Publicato su Broadside #44 (April 1964)

... ma registrata qualche mese prima da Johnny Cash nel suo "Bitter Tears: Ballads of the American Indian".

"Another song about education - this one the attempted forcible assimilation of the remaining Indians, partly by teaching them history from the white man's point of view, even giving them "white" names. The chorus warns that Indian culture will not go away."
(from Ramblings of A Ragged Clown Music Blog)

From the Indian reservation to the governmental school
(continua)
inviata da Alessandro 17/8/2009 - 13:33
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Fuori gli U.S.A. dall'Iraq

Fuori gli U.S.A. dall'Iraq
album: Dritto In Faccia
anfibi sporchi di sangue
(continua)
17/8/2009 - 12:27
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Apache Tears

Apache Tears
[1964]
Album : "Bitter Tears: Ballads of the American Indian"

Hoof prints and foot prints deep ruts the wagons made
(continua)
inviata da Alessandro 17/8/2009 - 12:08

Peur de la Liberté

Peur de la Liberté
Peur de la Liberté
 
Canzone léviane – Peur de la Liberté – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 42
 
 
Peur de la Liberté est la quarante et deuxième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.

Le prisonnier-blessé-guerrier, plongé dans la méditation et dans le songe ininterrompu qui emplit le temps vide de l'enfermement, poursuit son voyage onirique et cette longue marche de la pensée. Vois-tu, Lucien l'âne et mon ami, cette réflexion – au sens profond de ce terme : réfléchir, c'est-à-dire penser, mais aussi réfléchir, redonner l'image, rendre l'image, renvoyer l'écho à celui qui l'a émis... Un temps s'installe entre les deux et c'est précisément lui qui permet la réflexion... Un décalage nécessaire à la pensée. Cette canzone est proprement une canzone léviane. D'abord par son titre : Peur de la Liberté.

Oui, oui,... (continua)
Quand sonne l'heure de la libération
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 16/8/2009 - 22:41
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The Soldier Song

The Soldier Song
Album: Shine (2007)
Mother, I'm fine, everything's ok
(continua)
inviata da Angela Brett 16/8/2009 - 22:06
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Primo maggio

Primo maggio
[2009]
Album: Articolo Uno

Dopo il disco Lavoro e dignità dei Ned Ludd, un altro disco interamente dedicato al mondo del lavoro:

“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.
Comincia così la nostra Costituzione. Se pensiamo però a ciò che accade nelle nostre vite e nella società, vediamo tante contraddizioni.
Questo album parla del lavoro, delle conquiste e delle sconfitte nel passato, di diritti raggiunti ma anche di una regressione di questi ultimi
nell’attualità in cui viviamo. Parla di sudore e sfruttamento di operaie, operai, minatori e braccianti, parla di migranti di ieri (gli italiani)
e di migranti di oggi, parla di mancanza di memoria e di coscienze addormentate.
Parla di giovani disoccupati senza certezze e senza speranza. Della vergogna dei morti sul lavoro, migliaia in questo paese.
Con la forza e con la tenerezza, dalle storie della nostra terra a quelle... (continua)
"Quando c'erano le manifestazioni ci portavano anche me, e mi piaceva un sacco, perché era come una festa: ci andavano tutti e novemila e vedessi come erano belli, forti, allegri, con le tute blu, coi cartelli, gli striscioni. Lì in mezzo anche l'ultimo arrivato si sentiva invincibile: se toccavano uno toccavano tutti"*
(continua)
inviata da Donquijote82 16/8/2009 - 16:14




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