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Lo straniero

Lo straniero
2005
cacciatori di nuvole

Testo e musica: Andrea Landi.
Arrangiamento: A.Landi, E.Martellini, E.Vignozzi.

Andrea Landi: chitarra acustica e voce / Elia Martellini: violino
Eleonora Vignozzi: flauto traverso / Davide De Mori: basso
Alessandro Lo Conte: batteria / Davide Giromini: fisarmonica
Boubacar Camara: djambè
Ma la gente che ti osserva e vede l'abito straniero
(continua)
inviata da DonQuijote82 9/7/2009 - 16:21
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ArticolOne

ArticolOne
2008
Train de vie LIVE

Testo e musica: Andrea Landi.
Arrangiamento: Train de Vie.

Andrea Landi: chitarra acustica e voce / Elia Martellini: violino
Eleonora Vignozzi: flauto traverso / Davide De Mori: basso
Alessandro Lo Conte: batteria / Davide Giromini: fisarmonica
Boubacar Camara: djambè
"L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro"
(continua)
inviata da DonQuijote82 9/7/2009 - 16:19
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CPT vergogna italiana

CPT vergogna italiana
Amore mio ti scrivo per dirti che in Italia non si sta mica male
(continua)
inviata da DonQuijote82 9/7/2009 - 16:10
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Os eunucos (No reino da Etiópia)

Os eunucos (No reino da Etiópia)
[1970]
Letra e música: José Afonso
Parole e musica: José Afonso
Album: Traz outro amigo também


"(...) Não existe só o poder, a classe dominante, com o seu comportamento historicamente determinável. Existe também o consentimento de indivíduos que têm algumas responsabilidades intelectuais, ou políticas, com a atitude de deixar andar, que no fundo é uma atitude cúmplice. Eu tentei exprimir isso numa cantiga chamada Os eunucos. Isto é um país de eunucos(...) Vão acabar por se devorar a si mesmos, como diz o Brecht. - José Afonso"

"(...) Non esiste soltanto il potere, la classe dominante, con il suo comportamento che può essere determinato storicamente. Esiste anche il consenso di persone che hanno responsabilità intellettuali o politiche, e che tendono a lasciar andare: in definitiva, si tratta di un atteggiamento di complicità. Ho cercato di esprimerlo in una canzone chiamata Gli eunuchi. Questo è un paese di eunuchi(...) Finiranno per divorarsi fra di loro, come dice Brecht.

José Afonso, nel 1970 a proposito del Portogallo.
Os eunucos devoram-se a si mesmos
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/7/2009 - 10:59
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Βιετνάμ γιέ-γιέ

Βιετνάμ γιέ-γιέ
Vietnám gié gié
[1966]
Στίχοι: Διονύσης Σαββόπουλος
Μουσική: Διονύσης Σαββόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Διονύσης Σαββόπουλος
'Αλμπουμ: Φορτηγό

Testo di Dionysis Savvopoulos
Musica di Dionysis Savvopoulos
Primo interprete: Dionysis Savvopoulos

Album: Φορτηγό ("Camion")


L'album Φορτηγό ("Camion") di Dionysis Savvopoulos è del 1966, l'anno prima del golpe dei Colonnelli. Un album dalla copertina di quanto meno "tradizional-ellenico" ci si possa aspettare, in un paese che era ben lontano dall'essere isolato e dal non partecipare a tutto il movimento mondiale contro la guerra imperialista americana nel Vietnam. E così ecco questa canzone dallo storico primo album di Savvopoulos, dove bisogne notare un gioco di parole. Quello γιέ-γιέ, certo, è la trascrizione greca di "yeah, yeah", ma in greco significa anche "figlio, figlio" (caso vocativo di γιος, corrispondente al classico ὑιός). [RV]
Στο Βιετνάμ πυρπόλησαν το ρύζι
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff - Ελληνικό Τμήμα 9/7/2009 - 10:49
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Earth Song

Earth Song
[1995]
Compilation "HIStory: Past, Present and Future, Book I" [HIStory Continues]

R.I.P.
What about sunrise,
(continua)
inviata da Alessandro 9/7/2009 - 09:25
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Keep Your Heart Right

Keep Your Heart Right
[1998]
Album "Timepeace"

Un'altra bellissima canzone di pace scritta dal grande Terry Callier... "In a weary world that needs redemption, maybe we can learn to love again..."
Can you feel the way the world is turning,
(continua)
inviata da Alessandro 9/7/2009 - 08:23
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Darker Than A Shadow

Darker Than A Shadow
[2002]
Album "Speak Your Peace"
Darker than a shadow,
(continua)
inviata da Alessandro 9/7/2009 - 08:00
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Teresa Torga

Teresa Torga
[1976]
Letra e música: José Afonso
Parole e musica: José Afonso
Album: Com as minhas tamanquinhas


Donna nella democrazia...
di Riccardo Venturi

Ma che strana e curiosa canzone, direte. Fa parte dell'album "Com as minhas tamanquinhas" e va un poco spiegata, perché questo è un altro José Afonso ancora (il plurale dev'essere sicuramente una precisa specialità portoghese). E' il José Afonso cronista della Lisbona post-rivoluzionaria, della Lisbona della "PREC", una città che si risvegliava da un sonno di cinquant'anni a base di dio, patria e famiglia (*e guerre coloniali, aggiunta del 2009) e dove ne succedevano di tutti i colori, di cose mai viste allora. L'esplosione della libertà per un breve periodo prima della normalizzazione. Quei brevi, irripetibili periodi dove tutto può accadere, anche negli episodi apparentemente marginali.

Nel torrido pomeriggio del 4 maggio 1975, poco più... (continua)
No centro da avenida
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/7/2009 - 23:25

Rêve de çà

Rêve de çà
Rêve de çà.

Chanson freudienne – Rêve de çà. - Marco Valdo M.I. – 2009

Une chanson freudienne, une chanson d'amour-haine révèle les rêves incendiaires qui traversent les nuits des prisonniers, ou des blessés, ou des enfermés... Car l'homme est l'homme et la femme, la femme. Et le sexe empêché par la porte revient par la fenêtre.

Rêves moites, rêves humides, rêves brûlants, rages subites envahissent les nuits torrides du solitaire qui n'est pas de bois. « Quand je pense à Fernande... », disait Tonton Georges. En somme, on se console comme on peut... Tout le monde ne peut pas être séminariste et se contenter d'une fleur entre les pages d'un missel...

Ah, dit Lucien l'âne, je comprends ce prisonnier-blessé. Il est seul. Son arbre pousse et le ciel est trop loin. Nous les ânes, on connaît bien çà. En ces moments de douleur, on brait, on brait et on appelle l'ânesse... La lune nous regarde... (continua)
Tu es nue dans mes rêves
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 8/7/2009 - 23:24
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H Δημοσθένους λέξις

H Δημοσθένους λέξις
I Dimosthénous léxis
[1969]
Στίχοι: Διονύσης Σαββόπουλος
Μουσική: Διονύσης Σαββόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Διονύσης Σαββόπουλος
Άλλες ερμηνείες: Γιώργος Νταλάρας || Χαρούλα Αλεξίου || Νότης Σφακιανάκης
'Αλμπουμ: Βρωμικό ψωμί [1972]

Testo di Dionysis Savvopoulos
Musica di Dionysis Savvopoulos
Primo interprete: Dionysis Savvopoulos
Altri interpreti: Yorgos Dalaras || Haroula Alexiou || Notis Sfakianakis
Album: Βρωμικό ψωμἰ ("Pane sporco") [1972]

Nessun greco può non confrontarsi con la sua storia e con il suo mito. Specialmente nei periodi più duri della storia recente, il ricorso in chiave metaforica alla storia ed alla mitologia antica, ed alle sue figure, è stato per il combattente greco per la Libertà una prassi quotidiana e necessaria: come se tutto fosse già stato vissuto, come se tutto gli fosse stato già vissuto addosso. E così, queste figure tornano a vivere senza tempo e... (continua)
Σαv βγω απ' αυτή τη φυλακή
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - CCG/AWS Ελληνικό τμήμα 8/7/2009 - 02:31
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A Valerio Verbano

anonimo
A Valerio Verbano
Testo ripreso da Il Deposito - Canti di Lotta


Valerio Verbano (Roma, 25 febbraio 1961 – Roma, 22 febbraio 1980) è stato uno studente italiano, militante nel Collettivo autonomo Valmelaina del Liceo Scientifico Archimede, sezione D, situato nel quartiere romano di Nuovo Salario.

Valerio Verbano inizia il suo impegno politico nel 1975 nel proprio liceo e la sua militanza è attiva, non risparmiandosi anche a rischio della sua incolumità fisica. Valerio pratica sport e da bambino inizia a frequentare gli impianti sportivi in cui pratica soprattutto le arti marziali tra cui il Jūdō e il karate. Come tutti i ragazzi divide la sua passione politica con altri interessi: la musica con i Beatles i Pink Floyd, e la AS Roma, sua squadra del cuore. Un altro dei suoi interessi è la fotografia, ed è proprio attraverso i suoi scatti che egli inizia a documentare gli avvenimenti politici dell'epoca e a... (continua)
Questo non è un corteo
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 7/7/2009 - 19:22
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Moratorium (Bring Our Brothers Home)

Moratorium (Bring Our Brothers Home)
[1971]
Dall'album "She Used to Wanna Be a Ballerina"
Parole e musica di Buffy Sainte-Marie

Testo pubblicato su Broadside Magazine n.112 della primavera del 1971.

Una canzone dalla parte dei soldati mandati a morire in Vietnam.
Il contenuto è analogo a quello di altre canzoni dell’epoca, come Bring Our Brothers Home di The Covered Wagon Musicians, Bring The Boys Home di Freda Payne e Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam) di Pete Seeger…
Captain Collier came home
(continua)
inviata da Alessandro 7/7/2009 - 13:30

Nous les ânes

Nous les ânes
Nous les ânes.

Canzone de révolte asinesque - Nous les ânes – Lucien Lane - 2009
Parodie de la scie sirupeuse – Vous les femmes - Julio Iglesias

Lucien Lane, comme son nom l'indique est un âne et pas n'importe lequel, c'est l'âne Lucien, celui de l'Âne d'Or, venu d'Éphèse, du fond de la plus haute antiquité grecque. Depuis ce temps en compagnie de bien des hommes, il a parcouru le monde; il a vécu toutes les grandes aventures; il a notamment connu Rossinante (une rosse, au sens strict, celle-là) - c'était au temps de Sancho et de Cervantès, on l'a croisé dans les Cévennes avec Stevenson, il a porté les marbres blancs pour Michel-Angelo, il a porté les canons pour Napoléon, il a passé les Alpes avec Hannibal et ses éléphants... Et toujours, toujours, il fut parmi les plus méprisés... Seuls certains hommes (souvent parmi les plus misérables) lui ont fait le signe de reconnaissance le plus... (continua)
Nous les ânes, on est calmes
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/7/2009 - 00:34
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Non Dimenticheremo

Non Dimenticheremo
[1997]
Album :Più di mille

Ancora un omaggio alla Resistenza dei Senza Sicura, questa volta però è una ragazza la protagonista nella lotta partigiana.
Mesi passati tra i monti e la città
(continua)
inviata da Jack 6/7/2009 - 00:20
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Figli Della Patria

Figli Della Patria
[1997]
Album :Più di mille

Un omaggio agli eroi della Resistenza Italiana (e non solo) contro la feccia nazi-fascista. Qui i Senza Sicura offrono una memorabile performance, sia a livello di rabbia, di poetica e di tecnica musicale. La canzone è tratta dall'album "Più Di 1000" del 1997. Non ci stancheremo mai di rinverdire la memoria dei Partigiani caduti per la libertà perchè purtroppo il fascismo continuerà a strisciare nei meandri della nostra società. COMPAGNI RESISTIAMO!
Gridano nel silenzio i figli della patria,
(continua)
inviata da Jack 6/7/2009 - 00:16
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Ωδή στο Γεώργιο Καραϊσκάκη

Ωδή στο Γεώργιο Καραϊσκάκη
Odí sto Geórgio Karaïskáki
[1969]
Στίχοι: Διονύσης Σαββόπουλος
Μουσική: Διονύσης Σαββόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Διονύσης Σαββόπουλος
Άλλες ερμηνείες: Διονύσης Σαββόπουλος & Γιώργος Νταλάρας ( Ντουέτο ) || Γιώργος Νταλάρας
'Αλμπουμ: Το περιβόλι του τρελού
Testo di Dionysis Savvopoulos
Musica di Dionysis Savvopoulos
Primo interprete: Dionysis Savvopoulos
Altri interpreti: Dionysis Savvopoulos e Yorgos Dalaras (in duetto) || Yorgos Dalaras
Album: Το περιβόλι του τρελού ("Il giardino del pazzo")


"Το πασίγνωστο τραγούδι του παλιού καλού Σαββόπουλου «ωδή στον Γ.Κ. (Γιώργο Καραϊσκάκη)» είναι στην πραγματικότητα «Ωδή στον Κ.Γ. (Κώστα Γεωργάκη)» και η αλλαγή του ονόματος στον τίτλο είχε γίνει για να παρακαμφθεί η λογοκρισία." - Schrödinger's Cat από skakistiko.blogspot.com
"La notissima canzone del buon vecchio Savvopoulos 'Ode a G.K.' (Georgios Karaiskakis) è in realtà un' 'Ode a... (continua)
Η οθόνη βουλιάζει, σαλεύει το πλήθος
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/7/2009 - 23:24

O iniqua, o infame Turchia

anonimo
(ca. 1911)

Riferito alla guerra italo-turca, si canta sull'aria delle ballate d'area padana, come Cara moglie, di nuovo ti scrivo. Il testo è ripreso dal Deposito
O iniqua, infame Turchia
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 5/7/2009 - 21:38
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The Weight Of The World

The Weight Of The World
[2009]
Album:The Killer In Me
I still see my brother Michael pressed and polished shaking hands down at the store
(continua)
inviata da Siru Laine e CCG/AWS Staff 5/7/2009 - 18:25
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Hello In There

Hello In There
(1971)
Album: John Prine

Incisa anche da Joan Baez in "Diamonds & Rust" (1975)

"I wrote Hello In There on the mail route.
I'd heard the John Lennon song Across The Universe, and he had a lot of reverb on his voice. I was thinking about hollering into a hollow log, trying to get through to somebody - Hello in there. That was the beginning thought; then it went to old people. I've always had an affinity to old people. I used to help a buddy with his newspaper route and I'd deliver to a Baptist old people's home where you'd have to go room -to-room and some of the patients would kind of pretend that you were a grandchild or nephew that had come to visit instead of the guy delivering papers.
That always stuck n my head. It was all that stuff together, along with that pretty melody. I don't think I've done a show without singing Hello In There, nothing in it wears on me." ~ John Prine

We had an apartment in the city,
(continua)
5/7/2009 - 11:59
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The Atom

The Atom
da "Red Letter Year" (2008)
the glory of the atom
(continua)
4/7/2009 - 23:16
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Fight

Fight
Queste le parole di Robert Smith a commento della canzone: «"Fight" è la canzone più strana che i Cure abbiano mai fatto. È come un inno... è la prima cosa che io abbia mai cantato che suggerisca l'idea che la gente dovrebbe alzarsi e fare qualcosa. Pornography era l'opposto. Non mi sarei mai sognato di fare una canzone come "Fight" ["Combatti" in italiano], allora. "Give In" ["Arrenditi"] sarebe stato un titolo più adatto.»

Una canzone a mio avviso molto bella (tratta dall'album "Kiss Me Kiss Me Kiss Me" del 1987) che incita le persone a combattere per un ideale giusto e a non arrendersi mai davanti alle ingiustizie.
Sometimes there's nothing to feel
(continua)
inviata da Jack 4/7/2009 - 20:45
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Il ballo della Fenice

Il ballo della Fenice
(2001)
Album: Il Pozzo di San Patrizio
La pioggia ha distrutto il tempo, melodia lontana
(continua)
inviata da DonQuijote82 4/7/2009 - 12:53
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Ya Basta

Ya Basta
Words & music by Evan Greer
Album: Some New Songs [2005]
¡Ya Basta! Enough is enough.
(continua)
inviata da giorgio 4/7/2009 - 12:28
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The Day All The Democrats Won

The Day All The Democrats Won
Album: Never Surrender [2009]

Words & music (vocals & guitar) by Evan Greer
On the day all the democrats won
(continua)
inviata da giorgio 4/7/2009 - 08:11
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Uno dal pensiero diverso

Uno dal pensiero diverso
una canzone contro il tentativo di dichiarare dispersi tanti soldati fucilati sul posto e senza processo come "disertori
Ero nato cafone al paese e finirò soldato in Trentino
(continua)
inviata da luca di leo 3/7/2009 - 17:24
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Dal mare

Dal mare
(continua)
inviata da Luca Di Leo 3/7/2009 - 12:09
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I Clandestini

I Clandestini
Dal Musical "Notre Dame de Paris"

All'Arena di Verona il 30/5/2009 l'ha presentato dicendo (più o meno) questa canzone racconta come i clandestini, gli zingari, i diversi fossero emarginati ed esclusi della società, ma questo avveniva "solo" nel 1482 (ovviamente con tono ironico).
CLOPIN
(continua)
inviata da DonQuijote82 3/7/2009 - 09:21
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Tammùria

Tammùria
"Se un dittatore dal nuovo balcone spaccia in TV la gioia..." Chissà a chi si riferiva Pelù & Co. in questa canzone?! Stiamo sempre in guardia ragazzi e resistiamo! Il pezzo è estratto dall'album "Spirito" del 1994.
Tammùria più forte stanotte non voglio pensare a niente
(continua)
inviata da Jack 2/7/2009 - 18:42
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Devil In The Business Class

Devil In The Business Class
da "Unza Unza Time" (1999)

Una canzone del gruppo formato dal regista Emir Kusturica e dai componenti degli Zabranjeno Pušenje che lo hanno seguito a Belgrado (il gruppo originale è rimasto a Sarajevo).
Rispetto al progetto originale, la "nuova" No Smoking Orchestra si distingue per un sound più etno-balcano-bregoviano che ha portato il gruppo al successo internazionale anche se ha fatto storcere il naso ai fan della prim'ora degli storici Zabranjeno Pušenje. Nel 1999, subito dopo i bombardamenti NATO sulla Serbia, hanno fatto un tour in Italia intitolato significativamente "Effetti Collaterali". Mi ricordo di averli visti in quell'occasione all'anfiteatro delle Cascine a Firenze.

In questa divertente canzone il diavolo si dichiara innocente di tutte le schifezze che la razza umana ha fatto durante la storia.
Welcome aboard dear passengers
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 2/7/2009 - 00:24
Percorsi: Il Diavolo

Noli me tangere !

Noli me tangere !
Noli me tangere !

Canzone léviane – Noli me tangere ! – Marco Valdo M.I. – 2009

Cycle du Cahier ligné – 27

Noli me tangere ! est la vingt-septième chanson du Cycle du Cahier ligné.

Canzone léviane, elle s'inscrit dans cette ambiance onirique qui permet au « blessé-prisonnier – enfermé » d'échapper – au moins par la pensée et dans ce cas précis, l'imprécation, à l'étouffement progressif de son existence, qui précède – il le pressent – de peu son propre étouffement.

Bien que toutes les proclamations de bonne foi annoncent le contraire et soutiennent le caractère rédempteur de la prison, on ne peut tenir sérieusement longtemps pareille hypothèse.

Le but principal de la prison est de briser l'être humain dans l'homme; c'est un lieu de dressage; on y traite l'homme comme un animal sauvage. La preuve, on ne l'approche qu'armé, on le nourrit de loin, on le tient à distance, on le... (continua)
Noli me tangere !
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/7/2009 - 22:32
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Sometimes I Feel Like a Motherless Child

anonimo
Sometimes I Feel Like a Motherless Child
"Sometimes I Feel Like a Motherless Child" (or simply "Motherless Child") is a traditional Negro spiritual. The song dates back to the era of slavery in the United States when it was common practice to sell children of slaves away from their parents. An early performance of the song dates back to the 1870s by the Fisk Jubilee Singers. Like many traditional songs, it has many variations and has been recorded widely.

Superficially, the song is clearly an expression of pain and despair as it conveys the hopelessness of a child who has lost her mother. A subtlety in the lyrics, however, offers a measure of hope. The repetitive singing of the word "sometimes" in the song's melody line suggests that at least "sometimes" I do not feel like a motherless child

Although the plaintive words can be interpreted literally, they were much more likely metaphoric. The “motherless child” could be a slave... (continua)
Sometimes I feel like a motherless child
(continua)
inviata da Marcos 30/6/2009 - 23:45
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Ci Sei Solo Tu

Ci Sei Solo Tu
In modo molto deciso, i Litfiba denunciano le terribili condizioni a cui sono sottoposte le persone negli ospedali psichiatrici. La canzone è contenuta nell'album "Litfiba3" del 1988, il loro album più militante e combattivo.
Senza dormire non posso stare
(continua)
inviata da Jack 30/6/2009 - 11:57
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Van Loon

Van Loon
[1987]
Testo e musica di Francesco Guccini
Lyrics and music by Francesco Guccini
Album: Signora Bovary


" 'Van Loon' è dedicata a mio padre, che leggeva le opere di questo Piero Angela dei suoi tempi, cioè gli anni '30. Van Loon era un olandese (o un fiammingo, non ricordo bene) divulgatore di storia, geografia e umanità varia, i cui scritti si trovavano di frequente nelle case di chi, come mio padre, aveva molti interessi ma non aveva avuto l'occasione e i soldi per studiare. Una canzone molto intensa che ho provato più volte a inserire nella scaletta dei miei concerti. La provo e poi sono costretto a rimetterla via. Non riesco a farla senza star male e piangere, perché, nel frattempo, mio padre è morto. Un autore dunque degli Trenta, Quaranta, uno scrittore della generazione dei nostri padri: io l'ho identificato con quella generazione che da giovane pensi fatta di perdenti. Ma crescendo... (continua)
Van Loon, uomo destinato direi da sempre
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/6/2009 - 03:29
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Et si en plus y'a personne

Et si en plus y'a personne
[2005]
Paroles: Alain Souchon
Musique: Laurent Voulzy
Testo di Alain Souchon
Musica di Laurent Voulzy
Album: La Vie Théodore



Français
Italiano


La chanson s'adresse aux représentants des principales religions (Abderhamane, Martin, David qu'elle interpelle à chaque nouvelle strophe) et leur demande si tous les combats menés aux noms de leurs religions serviraient à quelque chose « si le ciel était vide ». Le refrain reprend l'idée de tous ces gens qui peut-être prient un Dieu absent. Dans une strophe, la chanson met également en évidence les paradoxes de la religion en reconnaissant ses bienfaits mais se termine en rappelant que d'autres prennent les armes pour ces idées. Finalement, la chanson pose la question de savoir si toutes ces guerres « ce n'était que le plaisir de zigouiller » et donc que la religion ne servirait alors que de prétexte.

Il ne s'agit pas d'une chanson contre... (continua)
Abderhamane, Martin, David
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/6/2009 - 02:15
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L'Aziza

L'Aziza
[1985]
Paroles et musique: Daniel Balavoine
Testo e musica: Daniel Balavoine
Sortie du single: 1985
Uscita del singolo: 1985
En album / In album: Sauver l'amour


Cazzo ci andava a fare Daniel Balavoine a quella stronzata della Parigi-Dakar, quella cosa cui Renaud opportunamente dedicò la solforosa 500 connards sur la ligne de départ? Sì, d'accordo, in linea di massima la seguiva e basta cercando anche di fare del bene e di aiutare della gente, ma se non ci fosse andato era meglio. Il 14 gennaio 1986 precipitò con un elicottero assieme ad altre quattro persone: morirono tutti quanti. E la canzone francese si trovò priva di un tipo a modo suo parecchio originale.

In Francia non è come da noi. Il suo star-system, di cui Balavoine faceva parte senz'altro, riesce anche a produrre delle figure niente affatto banali; e Balavoine era una di queste. Un provinciale del “deserto francese” (era... (continua)
Petite rue de Casbah
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/6/2009 - 01:09
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Mio nonno partì per l'Ortigara

Mio nonno partì per l'Ortigara
Mio padre era figlio di un coltivatore diretto, un po' di terra sua e molta di più in affitto, dei dintorni di Novara. Era nato il 28 novembre 1899 e, quando gli Austriaci sfondarono a Caporetto, unico dei fratelli, stava studiando ragioneria a Novara. Fu chiamato alle armi, e, grazie agli studi in via di compimento, istruito alla buona come "ufficiale" a Caserta, e subito mandato, alpino, sulla linea del fronte tra Valtellina e Sudtirol. Fu fortunato, perché quella parte di fronte non conobbe particolari oscillazioni e non fu orrendamente insanguinata alla stregua del vicino Adamello e di quella di cui canta la bellissima canzone. Fu, in ogni caso, uno dei cosiddetti "Ragazzi del '99". Quando le alte sfere decisero di conferire il Cavalierato ai superstiti della sua leva, noi figli gli chiedemmo: "E tu papà, non la fai la domanda ?". Non ho mai dimenticato la sua risposta: "Quando a diciassette... (continua)
Gian Piero Testa 28/6/2009 - 22:36

Canzone de Lucien l'âne

Canzone de Lucien l'âne
Canzone de Lucien l'âne
Canzone française – Canzone de Lucien l'âne – Lucien Lane – 2009

Caro Riccardo, caro Ventu,

Bien sûr qu'on s'est souvent croisés sur les chemins de campagne, sur les sentiers de montagne, sur les routes pierreuses, aux détours des pèlerinages les plus divers... J'ai l'œil noir et vif et moi, je t'ai bien reconnu... Parfois, j'ai une croix sur le dos; parfois, je suis noir; parfois, je suis gris; parfois, je suis brun; parfois, je suis blanc... Je suis l'âne errant que tu croises sur le marché ou là-haut dans le pré. Mais passons. J'ai donc lu avec plaisir ( et Marco Valdo M.I. va la traduire) ta « Lettera ». Comme tu t'adressais à moi, je veux te répondre...
Ma come lo sai, il mio italiano è un po' scarso et poi, veramente, la mia lingua, da lontano, è il francese. Dunque, parlero francese.

D'abord, je vais lever le voile qui couvre pudiquement mes petits secrets.... (continua)
Il fut un temps où j'étais un homme-fleur
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I 28/6/2009 - 22:12

Muri a secco

Muri a secco
Caro Riccardo, il tuo testo molto bello mi ha fatto venire in mente una canzone milanese d'altri tempi,non dissimili da quelli del tuo bisnonno, quando il lavoro dei padri arpionava i figlioletti appena svezzati e non li mollava più, se non quando la schiena era rotta, e il vecchio, come un cavallo spremuto, l'era dumà bon de mazzà. E' la canzone del Mulèta (L'Arrotino), che trascrivo così come ce l'ho in mente, sicuramente con molti errori. Mi pare di averla sentita, con le parole giuste, anche da Svampa.

Me pader fa el mulèta
e mi fo el muletin
quand sarà mort me pader
farò el muleta anmì.
Me pader fa el mulèta
e mi fo el muntasù
me pader toeuvi i svanzik
e mi pesciàd n' del cuu.
Gira la roeuda la gira
gira gira la roeuda la va
gira gira Giuvann che ven sira
ma la roeuda continua a girà.

Quanto ai muri a secco, ho sentito dire che è vero: non si trova più nessuno che li sappia fare. Ma gli Albanesi conoscono ancora l'arte.
Gian Piero Testa 28/6/2009 - 21:47
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Contessa

Contessa
Non vi è passato e niente d'archiviato. Mi sembra di passeggiare nel cimitero de: "è stato bello essere così".
Io lo sono ancora, forse unica in Italia, per questo censurata da tutti.
Unica donna con megafono a ripercorrere in piena autonomia il diritto di contestare lo strapotere, la cattiva politica.
Unica donna a piazzarsi davanti Palazzo Chigi, Roma; (sono stata ricevuta, probabilmente per farmi tacere). Palazzo delle Aquile, Prefettura, Ars, Regione Siciliana; Palermo.
Un sit-in di 30 giorni.
Mi ribello sì, contro lo Stato (che ho denunciato), contro l'impossibilità d'ascolto, di fronte a situazioni gravissime (sono stata picchiata da 4 persone, un anno fa, CRIMINALITA' DI PALERMO e MINACCIATA DI MORTE INSIEME AI MIEI FIGLI e distrutta fino all'inverosimile) e tutto perchè vivo in assenza di Stato.
Cercavo i Politici chiedevo aiuto, la terra del sud è in mano ai lupi. Ma nessuno... (continua)
Pia Migliorino 28/6/2009 - 11:17
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Anne, ma sœur Anne

Anne, ma sœur Anne
28 giugno 2009

Contrariamente al solito, aggiungo qualcosa alla traduzione.
Perché, ovviamente, questa canzone andava tradotta; e Marco Valdo M.I. può starne tranquillo. Prima o poi, in questo sito, le canzoni vengono tradotte. E' la sua stessa funzione: farle conoscere quanto più possibile.

Ma c'è un'altra cosa da aggiungere.
Louis Chedid ha scritto questa canzone nel 1985. Quando "vedeva arrivare" la marea nera. La considerava un incubo. Non so esattamente cosa possa dire ora, che la marea nera si è installata persino nei governi di certi paesi. Che i partiti dichiaratamente neofascisti e neonazisti vanno nei parlamenti.

Fossi Anna Frank, da qualche parte dove si trova ora, mi riprenderei il mio diario, per me. Me lo terrei. Addirittura c'è chi lo "mette in dubbio"; ci sono i negazionisti delle camere a gas, e pure quelli del Diario di Anna Frank. Non è, quindi, servito a niente. (RV)
ANNA, ANNA, SORELLA MIA
(continua)
28/6/2009 - 04:42
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Maudit

Maudit
Litfiba siete spaventosi, vi ammiro per il coraggio ad esprimere determinati pensieri. Mi fate sballare.
Manuel 28/6/2009 - 01:14

Pégase à la queue rouge

Pégase à la queue rouge
Pégase à la queue rouge

Chanson française – Pégase à la queue rouge – Marco Valdo M.I. - 2009

Cette chanson est curieuse. Elle raconte une histoire à la fois ancienne et tout à fait contemporaine et elle emmêle tant les deux qu'on ne sait plus si on est dans une époque ou une autre. En vérité, elle rapporte très exactement « L'Histoire de ma Mort » de Lauro De Bosis, un héros de l'Italie, un héros à l'ancienne : un peu Icare, un peu Pégase. Poète et fils de poète. Lauro De Bosis (Rome, décembre 1901 – dans les environs de l'Île d'Elbe, 3 octobre 1931), antifasciste.

Un avion vient de France et survole Rome; il y déverse 400.000 tracts dénonçant l'homme au pouvoir; cet homme qui entraîne les Italiens dans la honte.

Ses lettres lancées dans les rues de Rome, le petit avion repart vers la mer où il finira par s'engloutir. Le pilote – Lauro de Bosis – sait ce qui l'attend; il n'a pas assez... (continua)
J'ai rendez-vous dans un pré avec Pégase
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I 27/6/2009 - 23:43
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America

America
[1976]
Album “Marilyn”

Testo e musica di Alloisio-Martini
Lyrics and music by Alloisio-Martini
L'America vista dalle forze della NATO,
(continua)
inviata da giovanni 27/6/2009 - 22:15
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Leonard Cohen: The Stranger Song

Leonard Cohen: The Stranger Song
Ελληνική απόδοση από τον Ριχάρδο Βεντούρη - 27 Ιούνιου 2009
ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΤΟΥ ΞΕΝΟΥ
(continua)
27/6/2009 - 20:17
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No quiero ir a la guerra

No quiero ir a la guerra
[1998]
Album: "Resaka"
No creo en las palabras
(continua)
inviata da Simo 27/6/2009 - 19:10

La Strage di Milano (Ballata per la morte di Pinelli)

En 1970, Silvano Secchiari, de Carrare, sur l'air de Il feroce monarchico Bava o Inno del sangue, composa « Le Massacre de Milan » - « Ballade pour la mort de Pinelli ». L'air est bien celui de « La ballata del Pinelli », plus connue, mais le texte est différent; elle n'a jamais été malheureusement enregistrée. Le texte est repris de « La Musique de l'Autre Italie ».

Cette ballade s'adresse à la mémoire de « Giuseppe Pinelli (Milan, 21 octobre 1928 - 15 décembre 1969), cheminot et militant anarchiste italien, assassiné par la police italienne qui le jeta ( sous les ordres et en présence du Commissaire Calabresi) du quatrième étage de l'hôtel de police de Milan.

Pour rappel, le Commissaire Calabresi essayait de mettre sur le dos de la gauche et spécialement, de l'anarchiste Pietro Valpreda, le carnage de Milan. Un chauffeur de taxi (Cornelio Rolandi, que son nom soit maudit) joua le jeu... (continua)
LE CARNAGE DE MILAN (BALLADE POUR LA MORT DE PINELLI)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I 27/6/2009 - 18:28
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Giai Phong

Giai Phong
Non "riconobbe tra i gu do" ma "riconobbe tra i bo doi". Nel testo allegato al disco originale è scritto bodoi, ma è più corretto separare le sillabe. Erano i soldati semplici del Vietnam del Nord.
Ziccomax 27/6/2009 - 15:39

Yo tengo mil hermanos

Yo tengo mil hermanos
[2001]
Album :Canciones a quemarropa


En Diciembre de 2001 presentamos el disco de edición limitada “Canciones a Quemarropa” ante los familiares de los Desaparecidos y gente de la Asamblea Nacional de Derechos Humanos.
Este disco contiene tres canciones pertenecientes a otros proyectos, como un homenaje a Luís Espinal y los mártires de la democracia, además presenta una posición crítica ante la realidad de estos días e invita a la unión como país para el mañana.
Este disco además contiene información multimedia con testimonios de la época de las dictaduras, una selección de las Oraciones a Quemarropa de Luís Espinal, grabaciones en mp3 de Marcelo Quiroga Santa Cruz y otros.

Yo tengo mil hermanos
(continua)
inviata da adriana 27/6/2009 - 09:24
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La verdad parte III

La verdad parte III
[2001]
Album :Canciones a quemarropa


En Diciembre de 2001 presentamos el disco de edición limitada “Canciones a Quemarropa” ante los familiares de los Desaparecidos y gente de la Asamblea Nacional de Derechos Humanos.
Este disco contiene tres canciones pertenecientes a otros proyectos, como un homenaje a Luís Espinal y los mártires de la democracia, además presenta una posición crítica ante la realidad de estos días e invita a la unión como país para el mañana.
Este disco además contiene información multimedia con testimonios de la época de las dictaduras, una selección de las Oraciones a Quemarropa de Luís Espinal, grabaciones en mp3 de Marcelo Quiroga Santa Cruz y otros.

La verdad está en las calles en las plazas las esquinas,
(continua)
inviata da adriana 27/6/2009 - 09:20
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71

71
[2001]
Album: Canciones a quemarropa


En Diciembre de 2001 presentamos el disco de edición limitada “Canciones a Quemarropa” ante los familiares de los Desaparecidos y gente de la Asamblea Nacional de Derechos Humanos.
Este disco contiene tres canciones pertenecientes a otros proyectos, como un homenaje a Luís Espinal y los mártires de la democracia, además presenta una posición crítica ante la realidad de estos días e invita a la unión como país para el mañana.
Este disco además contiene información multimedia con testimonios de la época de las dictaduras, una selección de las Oraciones a Quemarropa de Luís Espinal, grabaciones en mp3 de Marcelo Quiroga Santa Cruz y otros.

Se apagaron las luces y el tiempo se fue,
(continua)
inviata da adriana 27/6/2009 - 09:02
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Era de noite e levaram

Era de noite e levaram
Ελληνική απόδοση από τον Ριχάρδο Βεντούρη



'Ερχονται τη νύχτα, ή στην αυγή. Ζετούν κάποιον και τον παίρνουν. Καποιος που, συχνά, δε θα ξαναδεί ποτέ το σπίτι του, το κρεβάτι του, την οικογένεια του. Δεν αρκούνται σ'αυτό· κλέβουν όλα που βρίσκουν στο σπίτι. Βιάζουν καμιά φορά. Είναι οι αστυνομίες, “μυστικές”, “πολιτικές”, των δικτατορικών καθεστώτων, οι δολοφόνοι στο όνομα του “νόμου” και της “τάξης”. Στη Πορτογαλία, στην Ισπανία, στην Ελλάδα, στη Χιλή και οπουδήποτε υπάρχουν ή έχουν υπάρξει στρατιωτικά καθεστώτα, αστυνομικά κράτη και “γεροί άντρες” με παράντες, φανφάρες και δούλους. Μένει μόνο η γεμάτη ερήμωση, μένει η απελπισία. [PB]
ΗΤΑΝ ΤΗ ΝΥΧΤΑ ΚΑΙ ΤΟΝ ΠΗΡΑΝΕ
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff - Ελληνικό Τμήμα 26/6/2009 - 23:48
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We Shall Overcome

We Shall Overcome
Joan Baez canta per l'Iran

Video da Repubblica on line






La folksinger americana canta la celebre 'We shall overcome' con alcune strofe in lingua farsi
daniela -k.d.- 26/6/2009 - 21:53




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