Lo straniero
Ma la gente che ti osserva e vede l'abito straniero
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 9/7/2009 - 16:21
ArticolOne
2008
Train de vie LIVE
Testo e musica: Andrea Landi.
Arrangiamento: Train de Vie.
Andrea Landi: chitarra acustica e voce / Elia Martellini: violino
Eleonora Vignozzi: flauto traverso / Davide De Mori: basso
Alessandro Lo Conte: batteria / Davide Giromini: fisarmonica
Boubacar Camara: djambè
Train de vie LIVE
Testo e musica: Andrea Landi.
Arrangiamento: Train de Vie.
Andrea Landi: chitarra acustica e voce / Elia Martellini: violino
Eleonora Vignozzi: flauto traverso / Davide De Mori: basso
Alessandro Lo Conte: batteria / Davide Giromini: fisarmonica
Boubacar Camara: djambè
"L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro"
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 9/7/2009 - 16:19
CPT vergogna italiana
Amore mio ti scrivo per dirti che in Italia non si sta mica male
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 9/7/2009 - 16:10
The Band Played Waltzing Matilda
Un vivo ringraziamento da parte mia a tutti coloro che hanno collaborato a questa pagina, soprattutto perché questa è la prima pagina di CCG che mi sia capitato di aprire, mentre cercavo a tentoni il testo e qualche informazione sulla mia amata canzone “Waltzing Matilda”.
Forse non spiacerà ai visitatori di CCG sapere qualche cosa di più su come proseguirono le operazioni militari per la conquista della penisola di Gallipoli, con lo sciagurato sbarco dei britannici nella baia di Suvla
Riassumo le notizie che ricavo da un libriccino istruttivo e di agevole lettura, “Il Guiness dei fiaschi militari”, scritto da Geoffrey Regan nel 1991, la cui traduzione, a cura di Simonetta Bertoncini, è stata pubblicata da Mondadori, Oscar nel 1995.
Nell’agosto del 1915 le truppe dell Australian and New Zealand Army Corps (Anzac: le forze australiane e neozelandesi dell’Impero Britannico), sbarcate in... (continua)
Forse non spiacerà ai visitatori di CCG sapere qualche cosa di più su come proseguirono le operazioni militari per la conquista della penisola di Gallipoli, con lo sciagurato sbarco dei britannici nella baia di Suvla
Riassumo le notizie che ricavo da un libriccino istruttivo e di agevole lettura, “Il Guiness dei fiaschi militari”, scritto da Geoffrey Regan nel 1991, la cui traduzione, a cura di Simonetta Bertoncini, è stata pubblicata da Mondadori, Oscar nel 1995.
Nell’agosto del 1915 le truppe dell Australian and New Zealand Army Corps (Anzac: le forze australiane e neozelandesi dell’Impero Britannico), sbarcate in... (continua)
Gian Piero Testa 9/7/2009 - 14:52
Lyndon Johnson Told the Nation
NIXON DISSE ALLA NAZIONE
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 9/7/2009 - 14:29
Βιετνάμ γιέ-γιέ
Vietnám gié gié
[1966]
Στίχοι: Διονύσης Σαββόπουλος
Μουσική: Διονύσης Σαββόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Διονύσης Σαββόπουλος
'Αλμπουμ: Φορτηγό
Testo di Dionysis Savvopoulos
Musica di Dionysis Savvopoulos
Primo interprete: Dionysis Savvopoulos
Album: Φορτηγό ("Camion")
L'album Φορτηγό ("Camion") di Dionysis Savvopoulos è del 1966, l'anno prima del golpe dei Colonnelli. Un album dalla copertina di quanto meno "tradizional-ellenico" ci si possa aspettare, in un paese che era ben lontano dall'essere isolato e dal non partecipare a tutto il movimento mondiale contro la guerra imperialista americana nel Vietnam. E così ecco questa canzone dallo storico primo album di Savvopoulos, dove bisogne notare un gioco di parole. Quello γιέ-γιέ, certo, è la trascrizione greca di "yeah, yeah", ma in greco significa anche "figlio, figlio" (caso vocativo di γιος, corrispondente al classico ὑιός). [RV]
[1966]
Στίχοι: Διονύσης Σαββόπουλος
Μουσική: Διονύσης Σαββόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Διονύσης Σαββόπουλος
'Αλμπουμ: Φορτηγό
Testo di Dionysis Savvopoulos
Musica di Dionysis Savvopoulos
Primo interprete: Dionysis Savvopoulos
Album: Φορτηγό ("Camion")
L'album Φορτηγό ("Camion") di Dionysis Savvopoulos è del 1966, l'anno prima del golpe dei Colonnelli. Un album dalla copertina di quanto meno "tradizional-ellenico" ci si possa aspettare, in un paese che era ben lontano dall'essere isolato e dal non partecipare a tutto il movimento mondiale contro la guerra imperialista americana nel Vietnam. E così ecco questa canzone dallo storico primo album di Savvopoulos, dove bisogne notare un gioco di parole. Quello γιέ-γιέ, certo, è la trascrizione greca di "yeah, yeah", ma in greco significa anche "figlio, figlio" (caso vocativo di γιος, corrispondente al classico ὑιός). [RV]
Στο Βιετνάμ πυρπόλησαν το ρύζι
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff - Ελληνικό Τμήμα 9/7/2009 - 10:49
Earth Song
[1995]
Compilation "HIStory: Past, Present and Future, Book I" [HIStory Continues]
R.I.P.
Compilation "HIStory: Past, Present and Future, Book I" [HIStory Continues]
R.I.P.
What about sunrise,
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 9/7/2009 - 09:25
Keep Your Heart Right
[1998]
Album "Timepeace"
Un'altra bellissima canzone di pace scritta dal grande Terry Callier... "In a weary world that needs redemption, maybe we can learn to love again..."
Album "Timepeace"
Un'altra bellissima canzone di pace scritta dal grande Terry Callier... "In a weary world that needs redemption, maybe we can learn to love again..."
Can you feel the way the world is turning,
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 9/7/2009 - 08:23
Darker Than A Shadow
[2002]
Album "Speak Your Peace"
Album "Speak Your Peace"
Darker than a shadow,
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 9/7/2009 - 08:00
Rêve de çà
Rêve de çà.
Chanson freudienne – Rêve de çà. - Marco Valdo M.I. – 2009
Une chanson freudienne, une chanson d'amour-haine révèle les rêves incendiaires qui traversent les nuits des prisonniers, ou des blessés, ou des enfermés... Car l'homme est l'homme et la femme, la femme. Et le sexe empêché par la porte revient par la fenêtre.
Rêves moites, rêves humides, rêves brûlants, rages subites envahissent les nuits torrides du solitaire qui n'est pas de bois. « Quand je pense à Fernande... », disait Tonton Georges. En somme, on se console comme on peut... Tout le monde ne peut pas être séminariste et se contenter d'une fleur entre les pages d'un missel...
Ah, dit Lucien l'âne, je comprends ce prisonnier-blessé. Il est seul. Son arbre pousse et le ciel est trop loin. Nous les ânes, on connaît bien çà. En ces moments de douleur, on brait, on brait et on appelle l'ânesse... La lune nous regarde... (continua)
Chanson freudienne – Rêve de çà. - Marco Valdo M.I. – 2009
Une chanson freudienne, une chanson d'amour-haine révèle les rêves incendiaires qui traversent les nuits des prisonniers, ou des blessés, ou des enfermés... Car l'homme est l'homme et la femme, la femme. Et le sexe empêché par la porte revient par la fenêtre.
Rêves moites, rêves humides, rêves brûlants, rages subites envahissent les nuits torrides du solitaire qui n'est pas de bois. « Quand je pense à Fernande... », disait Tonton Georges. En somme, on se console comme on peut... Tout le monde ne peut pas être séminariste et se contenter d'une fleur entre les pages d'un missel...
Ah, dit Lucien l'âne, je comprends ce prisonnier-blessé. Il est seul. Son arbre pousse et le ciel est trop loin. Nous les ânes, on connaît bien çà. En ces moments de douleur, on brait, on brait et on appelle l'ânesse... La lune nous regarde... (continua)
Tu es nue dans mes rêves
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 8/7/2009 - 23:24
Tammurriata nera
bellissima la canzone xò nella canzone c' erano delle parti in meno rispetto al testo cmq molto bella io sn napoletano e piu o meno le parole sapevo cosa significavano anke se ho avuto qwalke difficolta a pecepire il significato
marco 8/7/2009 - 17:01
Arcebispíada
Ελληνική απόδοση από το Ριχάρδο Βεντούρη
Οι Έλληνες αναγνώστες, και ειδικά αυτοί που δεν έχουν ξεχάσει το “Ελλάς Ελλήνων Χριστιανών”, θα αναγνώρισαν πολλήν Ελλάδα σ'αυτήν την πορτογαλικήν “Αρχιεπισκοπιάδα” όπου θα ήταν αρκετό ν'αλλάξουμε κάποιο όνομα...π.χ., ο Πινοσέτ με τον Παπαδόπουλο (που ήταν φίλος του αρχιεπισκόπου Σηραφείμ), ο Φράγκο με τον Ιωαννίδη ή τον Παττακό...κι όλοι οι αρχιεπισκόποι που αγίασαν τη Χούντα. Κοιτάξτε καλά το βίντεο. [PB]
Οι Έλληνες αναγνώστες, και ειδικά αυτοί που δεν έχουν ξεχάσει το “Ελλάς Ελλήνων Χριστιανών”, θα αναγνώρισαν πολλήν Ελλάδα σ'αυτήν την πορτογαλικήν “Αρχιεπισκοπιάδα” όπου θα ήταν αρκετό ν'αλλάξουμε κάποιο όνομα...π.χ., ο Πινοσέτ με τον Παπαδόπουλο (που ήταν φίλος του αρχιεπισκόπου Σηραφείμ), ο Φράγκο με τον Ιωαννίδη ή τον Παττακό...κι όλοι οι αρχιεπισκόποι που αγίασαν τη Χούντα. Κοιτάξτε καλά το βίντεο. [PB]
ΑΡΧΙΕΠΙΣΚΟΠΙΑΔΑ
(continua)
(continua)
8/7/2009 - 01:57
Construção
e ogni volta che sento e leggo questo testo mi sciolgo in melanconia .... che bello viver di nulla.
giuseppe 7/7/2009 - 22:36
Stranizza d'amuri
ho scoperto da poco questa canzone, ed è stupenda, nn faccio altro che sentire la voce di Carmen con Stranizza d'Amuri...
oriana da siracusa 7/7/2009 - 19:40
A Valerio Verbano
anonimo
Testo ripreso da Il Deposito - Canti di Lotta
Valerio Verbano (Roma, 25 febbraio 1961 – Roma, 22 febbraio 1980) è stato uno studente italiano, militante nel Collettivo autonomo Valmelaina del Liceo Scientifico Archimede, sezione D, situato nel quartiere romano di Nuovo Salario.
Valerio Verbano inizia il suo impegno politico nel 1975 nel proprio liceo e la sua militanza è attiva, non risparmiandosi anche a rischio della sua incolumità fisica. Valerio pratica sport e da bambino inizia a frequentare gli impianti sportivi in cui pratica soprattutto le arti marziali tra cui il Jūdō e il karate. Come tutti i ragazzi divide la sua passione politica con altri interessi: la musica con i Beatles i Pink Floyd, e la AS Roma, sua squadra del cuore. Un altro dei suoi interessi è la fotografia, ed è proprio attraverso i suoi scatti che egli inizia a documentare gli avvenimenti politici dell'epoca e a... (continua)
Valerio Verbano (Roma, 25 febbraio 1961 – Roma, 22 febbraio 1980) è stato uno studente italiano, militante nel Collettivo autonomo Valmelaina del Liceo Scientifico Archimede, sezione D, situato nel quartiere romano di Nuovo Salario.
Valerio Verbano inizia il suo impegno politico nel 1975 nel proprio liceo e la sua militanza è attiva, non risparmiandosi anche a rischio della sua incolumità fisica. Valerio pratica sport e da bambino inizia a frequentare gli impianti sportivi in cui pratica soprattutto le arti marziali tra cui il Jūdō e il karate. Come tutti i ragazzi divide la sua passione politica con altri interessi: la musica con i Beatles i Pink Floyd, e la AS Roma, sua squadra del cuore. Un altro dei suoi interessi è la fotografia, ed è proprio attraverso i suoi scatti che egli inizia a documentare gli avvenimenti politici dell'epoca e a... (continua)
Questo non è un corteo
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 7/7/2009 - 19:22
Moratorium (Bring Our Brothers Home)
[1971]
Dall'album "She Used to Wanna Be a Ballerina"
Parole e musica di Buffy Sainte-Marie
Testo pubblicato su Broadside Magazine n.112 della primavera del 1971.
Una canzone dalla parte dei soldati mandati a morire in Vietnam.
Il contenuto è analogo a quello di altre canzoni dell’epoca, come Bring Our Brothers Home di The Covered Wagon Musicians, Bring The Boys Home di Freda Payne e Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam) di Pete Seeger…
Dall'album "She Used to Wanna Be a Ballerina"
Parole e musica di Buffy Sainte-Marie
Testo pubblicato su Broadside Magazine n.112 della primavera del 1971.
Una canzone dalla parte dei soldati mandati a morire in Vietnam.
Il contenuto è analogo a quello di altre canzoni dell’epoca, come Bring Our Brothers Home di The Covered Wagon Musicians, Bring The Boys Home di Freda Payne e Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam) di Pete Seeger…
Captain Collier came home
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 7/7/2009 - 13:30
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
AldroVive
Per la morte del giovane Aldrovandi
poliziotti condannati a tre anni e 6 mesi
I genitori: "Volevamo che fossero restituiti rispetto e dignità a nostro figlio"
FERRARA - Il tribunale di Ferrara ha condannato a tre anni e sei mesi i quattro poliziotti accusati di eccesso colposo nell'omicidio colposo di Federico Aldrovandi, il ragazzo di 18 anni morto il 25 settembre 2005 durante un intervento di polizia. Alla lettura della sentenza i genitori del ragazzo si sono abbracciati piangendo e in aula sono partiti applausi.
"Volevo che a mio figlio fossero restituiti giustizia, rispetto e dignità", ha detto il padre di Federico. "Mio figlio non era un drogato, era un ragazzo di 18 anni che amava la vita e che quella mattina non voleva morire". Sua moglie è sembra stata convinta della colpevolezza degli agenti: "Ci sono stati momenti in cui ho avuto paura che se la potessero cavare, ma in fondo... (continua)
poliziotti condannati a tre anni e 6 mesi
I genitori: "Volevamo che fossero restituiti rispetto e dignità a nostro figlio"
FERRARA - Il tribunale di Ferrara ha condannato a tre anni e sei mesi i quattro poliziotti accusati di eccesso colposo nell'omicidio colposo di Federico Aldrovandi, il ragazzo di 18 anni morto il 25 settembre 2005 durante un intervento di polizia. Alla lettura della sentenza i genitori del ragazzo si sono abbracciati piangendo e in aula sono partiti applausi.
"Volevo che a mio figlio fossero restituiti giustizia, rispetto e dignità", ha detto il padre di Federico. "Mio figlio non era un drogato, era un ragazzo di 18 anni che amava la vita e che quella mattina non voleva morire". Sua moglie è sembra stata convinta della colpevolezza degli agenti: "Ci sono stati momenti in cui ho avuto paura che se la potessero cavare, ma in fondo... (continua)
CCG/AWS Staff 7/7/2009 - 00:54
Nous les ânes
Nous les ânes.
Canzone de révolte asinesque - Nous les ânes – Lucien Lane - 2009
Parodie de la scie sirupeuse – Vous les femmes - Julio Iglesias
Lucien Lane, comme son nom l'indique est un âne et pas n'importe lequel, c'est l'âne Lucien, celui de l'Âne d'Or, venu d'Éphèse, du fond de la plus haute antiquité grecque. Depuis ce temps en compagnie de bien des hommes, il a parcouru le monde; il a vécu toutes les grandes aventures; il a notamment connu Rossinante (une rosse, au sens strict, celle-là) - c'était au temps de Sancho et de Cervantès, on l'a croisé dans les Cévennes avec Stevenson, il a porté les marbres blancs pour Michel-Angelo, il a porté les canons pour Napoléon, il a passé les Alpes avec Hannibal et ses éléphants... Et toujours, toujours, il fut parmi les plus méprisés... Seuls certains hommes (souvent parmi les plus misérables) lui ont fait le signe de reconnaissance le plus... (continua)
Canzone de révolte asinesque - Nous les ânes – Lucien Lane - 2009
Parodie de la scie sirupeuse – Vous les femmes - Julio Iglesias
Lucien Lane, comme son nom l'indique est un âne et pas n'importe lequel, c'est l'âne Lucien, celui de l'Âne d'Or, venu d'Éphèse, du fond de la plus haute antiquité grecque. Depuis ce temps en compagnie de bien des hommes, il a parcouru le monde; il a vécu toutes les grandes aventures; il a notamment connu Rossinante (une rosse, au sens strict, celle-là) - c'était au temps de Sancho et de Cervantès, on l'a croisé dans les Cévennes avec Stevenson, il a porté les marbres blancs pour Michel-Angelo, il a porté les canons pour Napoléon, il a passé les Alpes avec Hannibal et ses éléphants... Et toujours, toujours, il fut parmi les plus méprisés... Seuls certains hommes (souvent parmi les plus misérables) lui ont fait le signe de reconnaissance le plus... (continua)
Nous les ânes, on est calmes
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/7/2009 - 00:34
Non Dimenticheremo
[1997]
Album :Più di mille
Ancora un omaggio alla Resistenza dei Senza Sicura, questa volta però è una ragazza la protagonista nella lotta partigiana.
Album :Più di mille
Ancora un omaggio alla Resistenza dei Senza Sicura, questa volta però è una ragazza la protagonista nella lotta partigiana.
Mesi passati tra i monti e la città
(continua)
(continua)
inviata da Jack 6/7/2009 - 00:20
Figli Della Patria
[1997]
Album :Più di mille
Un omaggio agli eroi della Resistenza Italiana (e non solo) contro la feccia nazi-fascista. Qui i Senza Sicura offrono una memorabile performance, sia a livello di rabbia, di poetica e di tecnica musicale. La canzone è tratta dall'album "Più Di 1000" del 1997. Non ci stancheremo mai di rinverdire la memoria dei Partigiani caduti per la libertà perchè purtroppo il fascismo continuerà a strisciare nei meandri della nostra società. COMPAGNI RESISTIAMO!
Album :Più di mille
Un omaggio agli eroi della Resistenza Italiana (e non solo) contro la feccia nazi-fascista. Qui i Senza Sicura offrono una memorabile performance, sia a livello di rabbia, di poetica e di tecnica musicale. La canzone è tratta dall'album "Più Di 1000" del 1997. Non ci stancheremo mai di rinverdire la memoria dei Partigiani caduti per la libertà perchè purtroppo il fascismo continuerà a strisciare nei meandri della nostra società. COMPAGNI RESISTIAMO!
Gridano nel silenzio i figli della patria,
(continua)
(continua)
inviata da Jack 6/7/2009 - 00:16
O iniqua, o infame Turchia
anonimo
(ca. 1911)
Riferito alla guerra italo-turca, si canta sull'aria delle ballate d'area padana, come Cara moglie, di nuovo ti scrivo. Il testo è ripreso dal Deposito
O iniqua, infame Turchia
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 5/7/2009 - 21:38
The Weight Of The World
[2009]
Album:The Killer In Me
Album:The Killer In Me
I still see my brother Michael pressed and polished shaking hands down at the store
(continua)
(continua)
inviata da Siru Laine e CCG/AWS Staff 5/7/2009 - 18:25
Le gorille
Proximi secli phaenomenon princeps nullo neganti dictatura est: prima eius parte Russi communistarum, Germani de Hitler, nos de Mussolini dictaturam passi sumus; media parte dictaturam terroris, bello frigido mundum bipertienti, pluribus uno bellis nuclearibus inter Americam et Russiam oriri periclitatis minimi nulliusve momenti rationibus; ultima parte dictaturam quae dicitur mercati passi sumus et usque patimur. Fascistae Communistaeque se populo libertatem tributuros autumabant; bellum frigidum libertati defendendae instructum dicebatur; dictatura mercati, quae unius causa petrolei sanos populos mactare non dubitat, sese recta libertatem ipsam esse nuncupat. Libertas lemur dealbatum pro dolor usque saepius est rebu veris et vivis, sed cruentis, tegundis usque aptius; et vera libertatis requisitio, quaest quam solummodo populi requirunt et propugnant, a somnio candido in illud ipsum lemur... (continua)
SIMIAM CAVETE!
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 5/7/2009 - 16:56
Hello In There
(1971)
Album: John Prine
Incisa anche da Joan Baez in "Diamonds & Rust" (1975)
Album: John Prine
Incisa anche da Joan Baez in "Diamonds & Rust" (1975)
"I wrote Hello In There on the mail route.
I'd heard the John Lennon song Across The Universe, and he had a lot of reverb on his voice. I was thinking about hollering into a hollow log, trying to get through to somebody - Hello in there. That was the beginning thought; then it went to old people. I've always had an affinity to old people. I used to help a buddy with his newspaper route and I'd deliver to a Baptist old people's home where you'd have to go room -to-room and some of the patients would kind of pretend that you were a grandchild or nephew that had come to visit instead of the guy delivering papers.
That always stuck n my head. It was all that stuff together, along with that pretty melody. I don't think I've done a show without singing Hello In There, nothing in it wears on me." ~ John Prine
I'd heard the John Lennon song Across The Universe, and he had a lot of reverb on his voice. I was thinking about hollering into a hollow log, trying to get through to somebody - Hello in there. That was the beginning thought; then it went to old people. I've always had an affinity to old people. I used to help a buddy with his newspaper route and I'd deliver to a Baptist old people's home where you'd have to go room -to-room and some of the patients would kind of pretend that you were a grandchild or nephew that had come to visit instead of the guy delivering papers.
That always stuck n my head. It was all that stuff together, along with that pretty melody. I don't think I've done a show without singing Hello In There, nothing in it wears on me." ~ John Prine
We had an apartment in the city,
(continua)
(continua)
5/7/2009 - 11:59
Fight
Queste le parole di Robert Smith a commento della canzone: «"Fight" è la canzone più strana che i Cure abbiano mai fatto. È come un inno... è la prima cosa che io abbia mai cantato che suggerisca l'idea che la gente dovrebbe alzarsi e fare qualcosa. Pornography era l'opposto. Non mi sarei mai sognato di fare una canzone come "Fight" ["Combatti" in italiano], allora. "Give In" ["Arrenditi"] sarebe stato un titolo più adatto.»
Una canzone a mio avviso molto bella (tratta dall'album "Kiss Me Kiss Me Kiss Me" del 1987) che incita le persone a combattere per un ideale giusto e a non arrendersi mai davanti alle ingiustizie.
Una canzone a mio avviso molto bella (tratta dall'album "Kiss Me Kiss Me Kiss Me" del 1987) che incita le persone a combattere per un ideale giusto e a non arrendersi mai davanti alle ingiustizie.
Sometimes there's nothing to feel
(continua)
(continua)
inviata da Jack 4/7/2009 - 20:45
Bella Ciao
anonimo
Tratto da "Canti della Resistenza Italiana 2" a Cura di Roberto Leydi edizione i dischi del sole, serie "Canti sociali italiani". Canta Bella Ciao il gruppo del Nuovo Canzoniere Italiano con trascrizione e armonizzazione di fausto Amodei.
Insieme a Fischia il vento, è la canzone più famosa della Resistenza italiana. Anzi, nel mondo, è questo il canto italiano di argomento partigiano più popolare, conosciuto sia nella nostra lingua che in traduzioni. Presumibilmente Bella ciao non fu mai cantata durante fa guerra partigiana, ma nacque nell'immediato dopoguerra La sua popolarità ebbe inizio nel 1948, al Festival della gioventù di Berlino, dove fu cantata, con enorme successo, da un gruppo di studenti italiani» Bella ciao ha, come testo, un'ascendenza illustre, E* infatti possibile riconoscere il modello di questo canto nella notissima e diffusissima canzone narrativa, conosciuta in tutta l'Italia... (continua)
Insieme a Fischia il vento, è la canzone più famosa della Resistenza italiana. Anzi, nel mondo, è questo il canto italiano di argomento partigiano più popolare, conosciuto sia nella nostra lingua che in traduzioni. Presumibilmente Bella ciao non fu mai cantata durante fa guerra partigiana, ma nacque nell'immediato dopoguerra La sua popolarità ebbe inizio nel 1948, al Festival della gioventù di Berlino, dove fu cantata, con enorme successo, da un gruppo di studenti italiani» Bella ciao ha, come testo, un'ascendenza illustre, E* infatti possibile riconoscere il modello di questo canto nella notissima e diffusissima canzone narrativa, conosciuta in tutta l'Italia... (continua)
DonQuijote82 4/7/2009 - 18:21
Il ballo della Fenice
(2001)
Album: Il Pozzo di San Patrizio
Album: Il Pozzo di San Patrizio
La pioggia ha distrutto il tempo, melodia lontana
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 4/7/2009 - 12:53
Percorsi:
Campi di sterminio, Ghetti
Ya Basta
Words & music by Evan Greer
Album: Some New Songs [2005]
Album: Some New Songs [2005]
¡Ya Basta! Enough is enough.
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 4/7/2009 - 12:28
The Day All The Democrats Won
Album: Never Surrender [2009]
Words & music (vocals & guitar) by Evan Greer
Words & music (vocals & guitar) by Evan Greer
On the day all the democrats won
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 4/7/2009 - 08:11
Francesco Guccini: Lettera
Très cher Lucien,
Excuse-moi si je t'écris cette lettre. Le fait est que je ne te connais pas ; je te vois, souvent, nommé dans les beaux commentaires de Marco Valdo M.I. placé devant les chansons et les traductions qu'il insère dans ce site. Ce serait peut-être un peu car Ivan della Mea avait un frère qui s'appelait Lucien, et qui l'a précédé d'une année dans la mort; et aussi, un peu car ma mère s'appelle Lucienne. C'est un nom, en somme, qui m'est familier; parfois, il suffit du son d'un nom pour décider de dire quelque chose, même à un inconnu. Ou peut-être, nous connaissons-nous ? Ou peut-être même aussi tu es resté éveillé des nuits entières à boire ce cocktail d'amertume et de joie qu'on appelle la vie ? Qui le sait, qui pourra jamais le savoir ?
La chanson qui se trouve ci-dessous, Lucien, est aussi une Lettre. Elle fut écrite il y a désormais des années par Francesco Guccini,... (continua)
Excuse-moi si je t'écris cette lettre. Le fait est que je ne te connais pas ; je te vois, souvent, nommé dans les beaux commentaires de Marco Valdo M.I. placé devant les chansons et les traductions qu'il insère dans ce site. Ce serait peut-être un peu car Ivan della Mea avait un frère qui s'appelait Lucien, et qui l'a précédé d'une année dans la mort; et aussi, un peu car ma mère s'appelle Lucienne. C'est un nom, en somme, qui m'est familier; parfois, il suffit du son d'un nom pour décider de dire quelque chose, même à un inconnu. Ou peut-être, nous connaissons-nous ? Ou peut-être même aussi tu es resté éveillé des nuits entières à boire ce cocktail d'amertume et de joie qu'on appelle la vie ? Qui le sait, qui pourra jamais le savoir ?
La chanson qui se trouve ci-dessous, Lucien, est aussi une Lettre. Elle fut écrite il y a désormais des années par Francesco Guccini,... (continua)
Marco Valdo M.I. 3/7/2009 - 21:34
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cacciatori di nuvole
Testo e musica: Andrea Landi.
Arrangiamento: A.Landi, E.Martellini, E.Vignozzi.
Andrea Landi: chitarra acustica e voce / Elia Martellini: violino
Eleonora Vignozzi: flauto traverso / Davide De Mori: basso
Alessandro Lo Conte: batteria / Davide Giromini: fisarmonica
Boubacar Camara: djambè