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Ωδή στο Γεώργιο Καραϊσκάκη

Ωδή στο Γεώργιο Καραϊσκάκη
Odí sto Geórgio Karaïskáki
[1969]
Στίχοι: Διονύσης Σαββόπουλος
Μουσική: Διονύσης Σαββόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Διονύσης Σαββόπουλος
Άλλες ερμηνείες: Διονύσης Σαββόπουλος & Γιώργος Νταλάρας ( Ντουέτο ) || Γιώργος Νταλάρας
'Αλμπουμ: Το περιβόλι του τρελού
Testo di Dionysis Savvopoulos
Musica di Dionysis Savvopoulos
Primo interprete: Dionysis Savvopoulos
Altri interpreti: Dionysis Savvopoulos e Yorgos Dalaras (in duetto) || Yorgos Dalaras
Album: Το περιβόλι του τρελού ("Il giardino del pazzo")


"Το πασίγνωστο τραγούδι του παλιού καλού Σαββόπουλου «ωδή στον Γ.Κ. (Γιώργο Καραϊσκάκη)» είναι στην πραγματικότητα «Ωδή στον Κ.Γ. (Κώστα Γεωργάκη)» και η αλλαγή του ονόματος στον τίτλο είχε γίνει για να παρακαμφθεί η λογοκρισία." - Schrödinger's Cat από skakistiko.blogspot.com
"La notissima canzone del buon vecchio Savvopoulos 'Ode a G.K.' (Georgios Karaiskakis) è in realtà un' 'Ode a... (continua)
Η οθόνη βουλιάζει, σαλεύει το πλήθος
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/7/2009 - 23:24

O iniqua, o infame Turchia

anonimo
(ca. 1911)

Riferito alla guerra italo-turca, si canta sull'aria delle ballate d'area padana, come Cara moglie, di nuovo ti scrivo. Il testo è ripreso dal Deposito
O iniqua, infame Turchia
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 5/7/2009 - 21:38
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The Weight Of The World

The Weight Of The World
[2009]
Album:The Killer In Me
I still see my brother Michael pressed and polished shaking hands down at the store
(continua)
inviata da Siru Laine e CCG/AWS Staff 5/7/2009 - 18:25
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Hello In There

Hello In There
(1971)
Album: John Prine

Incisa anche da Joan Baez in "Diamonds & Rust" (1975)

"I wrote Hello In There on the mail route.
I'd heard the John Lennon song Across The Universe, and he had a lot of reverb on his voice. I was thinking about hollering into a hollow log, trying to get through to somebody - Hello in there. That was the beginning thought; then it went to old people. I've always had an affinity to old people. I used to help a buddy with his newspaper route and I'd deliver to a Baptist old people's home where you'd have to go room -to-room and some of the patients would kind of pretend that you were a grandchild or nephew that had come to visit instead of the guy delivering papers.
That always stuck n my head. It was all that stuff together, along with that pretty melody. I don't think I've done a show without singing Hello In There, nothing in it wears on me." ~ John Prine

We had an apartment in the city,
(continua)
5/7/2009 - 11:59
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The Atom

The Atom
da "Red Letter Year" (2008)
the glory of the atom
(continua)
4/7/2009 - 23:16
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Fight

Fight
Queste le parole di Robert Smith a commento della canzone: «"Fight" è la canzone più strana che i Cure abbiano mai fatto. È come un inno... è la prima cosa che io abbia mai cantato che suggerisca l'idea che la gente dovrebbe alzarsi e fare qualcosa. Pornography era l'opposto. Non mi sarei mai sognato di fare una canzone come "Fight" ["Combatti" in italiano], allora. "Give In" ["Arrenditi"] sarebe stato un titolo più adatto.»

Una canzone a mio avviso molto bella (tratta dall'album "Kiss Me Kiss Me Kiss Me" del 1987) che incita le persone a combattere per un ideale giusto e a non arrendersi mai davanti alle ingiustizie.
Sometimes there's nothing to feel
(continua)
inviata da Jack 4/7/2009 - 20:45
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Il ballo della Fenice

Il ballo della Fenice
(2001)
Album: Il Pozzo di San Patrizio
La pioggia ha distrutto il tempo, melodia lontana
(continua)
inviata da DonQuijote82 4/7/2009 - 12:53
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Ya Basta

Ya Basta
Words & music by Evan Greer
Album: Some New Songs [2005]
¡Ya Basta! Enough is enough.
(continua)
inviata da giorgio 4/7/2009 - 12:28
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The Day All The Democrats Won

The Day All The Democrats Won
Album: Never Surrender [2009]

Words & music (vocals & guitar) by Evan Greer
On the day all the democrats won
(continua)
inviata da giorgio 4/7/2009 - 08:11
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Uno dal pensiero diverso

Uno dal pensiero diverso
una canzone contro il tentativo di dichiarare dispersi tanti soldati fucilati sul posto e senza processo come "disertori
Ero nato cafone al paese e finirò soldato in Trentino
(continua)
inviata da luca di leo 3/7/2009 - 17:24
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Dal mare

Dal mare
(continua)
inviata da Luca Di Leo 3/7/2009 - 12:09
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I Clandestini

I Clandestini
Dal Musical "Notre Dame de Paris"

All'Arena di Verona il 30/5/2009 l'ha presentato dicendo (più o meno) questa canzone racconta come i clandestini, gli zingari, i diversi fossero emarginati ed esclusi della società, ma questo avveniva "solo" nel 1482 (ovviamente con tono ironico).
CLOPIN
(continua)
inviata da DonQuijote82 3/7/2009 - 09:21
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Tammùria

Tammùria
"Se un dittatore dal nuovo balcone spaccia in TV la gioia..." Chissà a chi si riferiva Pelù & Co. in questa canzone?! Stiamo sempre in guardia ragazzi e resistiamo! Il pezzo è estratto dall'album "Spirito" del 1994.
Tammùria più forte stanotte non voglio pensare a niente
(continua)
inviata da Jack 2/7/2009 - 18:42
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Devil In The Business Class

Devil In The Business Class
da "Unza Unza Time" (1999)

Una canzone del gruppo formato dal regista Emir Kusturica e dai componenti degli Zabranjeno Pušenje che lo hanno seguito a Belgrado (il gruppo originale è rimasto a Sarajevo).
Rispetto al progetto originale, la "nuova" No Smoking Orchestra si distingue per un sound più etno-balcano-bregoviano che ha portato il gruppo al successo internazionale anche se ha fatto storcere il naso ai fan della prim'ora degli storici Zabranjeno Pušenje. Nel 1999, subito dopo i bombardamenti NATO sulla Serbia, hanno fatto un tour in Italia intitolato significativamente "Effetti Collaterali". Mi ricordo di averli visti in quell'occasione all'anfiteatro delle Cascine a Firenze.

In questa divertente canzone il diavolo si dichiara innocente di tutte le schifezze che la razza umana ha fatto durante la storia.
Welcome aboard dear passengers
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 2/7/2009 - 00:24
Percorsi: Il Diavolo

Noli me tangere !

Noli me tangere !
Noli me tangere !

Canzone léviane – Noli me tangere ! – Marco Valdo M.I. – 2009

Cycle du Cahier ligné – 27

Noli me tangere ! est la vingt-septième chanson du Cycle du Cahier ligné.

Canzone léviane, elle s'inscrit dans cette ambiance onirique qui permet au « blessé-prisonnier – enfermé » d'échapper – au moins par la pensée et dans ce cas précis, l'imprécation, à l'étouffement progressif de son existence, qui précède – il le pressent – de peu son propre étouffement.

Bien que toutes les proclamations de bonne foi annoncent le contraire et soutiennent le caractère rédempteur de la prison, on ne peut tenir sérieusement longtemps pareille hypothèse.

Le but principal de la prison est de briser l'être humain dans l'homme; c'est un lieu de dressage; on y traite l'homme comme un animal sauvage. La preuve, on ne l'approche qu'armé, on le nourrit de loin, on le tient à distance, on le... (continua)
Noli me tangere !
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/7/2009 - 22:32
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Sometimes I Feel Like a Motherless Child

anonimo
Sometimes I Feel Like a Motherless Child
"Sometimes I Feel Like a Motherless Child" (or simply "Motherless Child") is a traditional Negro spiritual. The song dates back to the era of slavery in the United States when it was common practice to sell children of slaves away from their parents. An early performance of the song dates back to the 1870s by the Fisk Jubilee Singers. Like many traditional songs, it has many variations and has been recorded widely.

Superficially, the song is clearly an expression of pain and despair as it conveys the hopelessness of a child who has lost her mother. A subtlety in the lyrics, however, offers a measure of hope. The repetitive singing of the word "sometimes" in the song's melody line suggests that at least "sometimes" I do not feel like a motherless child

Although the plaintive words can be interpreted literally, they were much more likely metaphoric. The “motherless child” could be a slave... (continua)
Sometimes I feel like a motherless child
(continua)
inviata da Marcos 30/6/2009 - 23:45
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Ci Sei Solo Tu

Ci Sei Solo Tu
In modo molto deciso, i Litfiba denunciano le terribili condizioni a cui sono sottoposte le persone negli ospedali psichiatrici. La canzone è contenuta nell'album "Litfiba3" del 1988, il loro album più militante e combattivo.
Senza dormire non posso stare
(continua)
inviata da Jack 30/6/2009 - 11:57
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Van Loon

Van Loon
[1987]
Testo e musica di Francesco Guccini
Lyrics and music by Francesco Guccini
Album: Signora Bovary


" 'Van Loon' è dedicata a mio padre, che leggeva le opere di questo Piero Angela dei suoi tempi, cioè gli anni '30. Van Loon era un olandese (o un fiammingo, non ricordo bene) divulgatore di storia, geografia e umanità varia, i cui scritti si trovavano di frequente nelle case di chi, come mio padre, aveva molti interessi ma non aveva avuto l'occasione e i soldi per studiare. Una canzone molto intensa che ho provato più volte a inserire nella scaletta dei miei concerti. La provo e poi sono costretto a rimetterla via. Non riesco a farla senza star male e piangere, perché, nel frattempo, mio padre è morto. Un autore dunque degli Trenta, Quaranta, uno scrittore della generazione dei nostri padri: io l'ho identificato con quella generazione che da giovane pensi fatta di perdenti. Ma crescendo... (continua)
Van Loon, uomo destinato direi da sempre
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/6/2009 - 03:29
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Et si en plus y'a personne

Et si en plus y'a personne
[2005]
Paroles: Alain Souchon
Musique: Laurent Voulzy
Testo di Alain Souchon
Musica di Laurent Voulzy
Album: La Vie Théodore



Français
Italiano


La chanson s'adresse aux représentants des principales religions (Abderhamane, Martin, David qu'elle interpelle à chaque nouvelle strophe) et leur demande si tous les combats menés aux noms de leurs religions serviraient à quelque chose « si le ciel était vide ». Le refrain reprend l'idée de tous ces gens qui peut-être prient un Dieu absent. Dans une strophe, la chanson met également en évidence les paradoxes de la religion en reconnaissant ses bienfaits mais se termine en rappelant que d'autres prennent les armes pour ces idées. Finalement, la chanson pose la question de savoir si toutes ces guerres « ce n'était que le plaisir de zigouiller » et donc que la religion ne servirait alors que de prétexte.

Il ne s'agit pas d'une chanson contre... (continua)
Abderhamane, Martin, David
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/6/2009 - 02:15
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L'Aziza

L'Aziza
[1985]
Paroles et musique: Daniel Balavoine
Testo e musica: Daniel Balavoine
Sortie du single: 1985
Uscita del singolo: 1985
En album / In album: Sauver l'amour


Cazzo ci andava a fare Daniel Balavoine a quella stronzata della Parigi-Dakar, quella cosa cui Renaud opportunamente dedicò la solforosa 500 connards sur la ligne de départ? Sì, d'accordo, in linea di massima la seguiva e basta cercando anche di fare del bene e di aiutare della gente, ma se non ci fosse andato era meglio. Il 14 gennaio 1986 precipitò con un elicottero assieme ad altre quattro persone: morirono tutti quanti. E la canzone francese si trovò priva di un tipo a modo suo parecchio originale.

In Francia non è come da noi. Il suo star-system, di cui Balavoine faceva parte senz'altro, riesce anche a produrre delle figure niente affatto banali; e Balavoine era una di queste. Un provinciale del “deserto francese” (era... (continua)
Petite rue de Casbah
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/6/2009 - 01:09

Canzone de Lucien l'âne

Canzone de Lucien l'âne
Canzone de Lucien l'âne
Canzone française – Canzone de Lucien l'âne – Lucien Lane – 2009

Caro Riccardo, caro Ventu,

Bien sûr qu'on s'est souvent croisés sur les chemins de campagne, sur les sentiers de montagne, sur les routes pierreuses, aux détours des pèlerinages les plus divers... J'ai l'œil noir et vif et moi, je t'ai bien reconnu... Parfois, j'ai une croix sur le dos; parfois, je suis noir; parfois, je suis gris; parfois, je suis brun; parfois, je suis blanc... Je suis l'âne errant que tu croises sur le marché ou là-haut dans le pré. Mais passons. J'ai donc lu avec plaisir ( et Marco Valdo M.I. va la traduire) ta « Lettera ». Comme tu t'adressais à moi, je veux te répondre...
Ma come lo sai, il mio italiano è un po' scarso et poi, veramente, la mia lingua, da lontano, è il francese. Dunque, parlero francese.

D'abord, je vais lever le voile qui couvre pudiquement mes petits secrets.... (continua)
Il fut un temps où j'étais un homme-fleur
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I 28/6/2009 - 22:12
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Vejam bem

Vejam bem
[1968]
Letra e música: José Afonso
Testo e musica: José Afonso
Album: Cantares do andarilho


”Música do filme 'O Anúncio', a apresentar no Festival de Cinema Amador pelo Cineclube da Beira. O filme foi projectado em sessão privada, ainda incompleto e sem diálogos. Um homem procura emprego num escritório, dirige­se ao gerente de uma firma conceituada, a capatazes e mestres­de-obra. Em vão! Privado de fundos, vê-se obrigado a dormir ao relento e a roubar para comer. Na retrete de um restaurante, único lugar onde não é visto, devora apressadamente dois ovos que metera ao bolso, aproveitando-se da algazarra geral. É à luz deste contexto dramático que poderão entender-se a linha melódica e o texto rimado apensos às sequências julgadas mais expressivas.” - José Afonso

(...) O motivo de "dormir ao relento" é usado frequentemente nos textos de José Afonso, o que este texto vem ilustrar. Mas... (continua)
Vejam bem
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/6/2009 - 19:53
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O que faz falta

O que faz falta
[1972]
Letra e música: José Afonso
Parole e musica: José Afonso
Album: Coro dos tribunais


Nei primi anni '70, José Afonso passò un lungo periodo in Mozambico, allora ancora sotto l' “impero” portoghese ed impegnato, come tutte le altre colonie, in una durissima guerra di liberazione. La stessa guerra che il regime fascista portoghese, dissanguando il paese e riducendolo alla fame e alla necessità di emigrare per larga parte della popolazione, si ostinava a mandare avanti in nome dei suoi deliri (oltre che per mantenere una casta di funzionari e burocrati che con l'amministrazione coloniale vivevano nell'agio). L'impatto di José Afonso con la realtà coloniale fu decisivo: ne nacque, nel 1972, un album, Coro dos tribunais, dove, anche dal punto di vista strettamente musicale, si assiste ad un “mix” tra le sonorità della musica tradizionale portoghese e di quella africana. Lo si avverte... (continua)
Quando a corja topa da janela
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 28/6/2009 - 18:57
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Francesco Guccini: Lettera

Francesco Guccini: Lettera
[1996]
Parole e musica di Francesco Guccini
Paroles et musique: Francesco Guccini
Album: D'amore di morte e d'altre sciocchezze

Carissimo Luciano,

Scusa se ti scrivo questa lettera. Il fatto è che io non ti conosco; ti vedo, spesso, nominato nei bei commenti che Marco Valdo M.I. antepone alle canzoni e alle traduzioni che inserice in questo sito. Sarà un po' perché Ivan della Mea aveva un fratello che pure si chiamava Luciano, e che lo ha preceduto di qualche anno nella morte; e anche un po' perché mia madre si chiama Luciana. E' un nome, insomma, che mi è consueto; a volte basta il suono di un nome per decidere di dire qualcosa, anche ad uno sconosciuto. O forse ci conosciamo? O forse anche tu sei stato sveglio per notti intere a bere quel cocktail d'amarezza e d'allegria che si chiama vita? Chi lo sa, chi lo potrebbe mai sapere.

Anche la canzone che sta qua sotto, Luciano, è una Lettera.... (continua)
In giardino il ciliegio è fiorito
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/6/2009 - 00:15

Pégase à la queue rouge

Pégase à la queue rouge
Pégase à la queue rouge

Chanson française – Pégase à la queue rouge – Marco Valdo M.I. - 2009

Cette chanson est curieuse. Elle raconte une histoire à la fois ancienne et tout à fait contemporaine et elle emmêle tant les deux qu'on ne sait plus si on est dans une époque ou une autre. En vérité, elle rapporte très exactement « L'Histoire de ma Mort » de Lauro De Bosis, un héros de l'Italie, un héros à l'ancienne : un peu Icare, un peu Pégase. Poète et fils de poète. Lauro De Bosis (Rome, décembre 1901 – dans les environs de l'Île d'Elbe, 3 octobre 1931), antifasciste.

Un avion vient de France et survole Rome; il y déverse 400.000 tracts dénonçant l'homme au pouvoir; cet homme qui entraîne les Italiens dans la honte.

Ses lettres lancées dans les rues de Rome, le petit avion repart vers la mer où il finira par s'engloutir. Le pilote – Lauro de Bosis – sait ce qui l'attend; il n'a pas assez... (continua)
J'ai rendez-vous dans un pré avec Pégase
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I 27/6/2009 - 23:43
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America

America
[1976]
Album “Marilyn”

Testo e musica di Alloisio-Martini
Lyrics and music by Alloisio-Martini
L'America vista dalle forze della NATO,
(continua)
inviata da giovanni 27/6/2009 - 22:15
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No quiero ir a la guerra

No quiero ir a la guerra
[1998]
Album: "Resaka"
No creo en las palabras
(continua)
inviata da Simo 27/6/2009 - 19:10

Yo tengo mil hermanos

Yo tengo mil hermanos
[2001]
Album :Canciones a quemarropa


En Diciembre de 2001 presentamos el disco de edición limitada “Canciones a Quemarropa” ante los familiares de los Desaparecidos y gente de la Asamblea Nacional de Derechos Humanos.
Este disco contiene tres canciones pertenecientes a otros proyectos, como un homenaje a Luís Espinal y los mártires de la democracia, además presenta una posición crítica ante la realidad de estos días e invita a la unión como país para el mañana.
Este disco además contiene información multimedia con testimonios de la época de las dictaduras, una selección de las Oraciones a Quemarropa de Luís Espinal, grabaciones en mp3 de Marcelo Quiroga Santa Cruz y otros.

Yo tengo mil hermanos
(continua)
inviata da adriana 27/6/2009 - 09:24
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La verdad parte III

La verdad parte III
[2001]
Album :Canciones a quemarropa


En Diciembre de 2001 presentamos el disco de edición limitada “Canciones a Quemarropa” ante los familiares de los Desaparecidos y gente de la Asamblea Nacional de Derechos Humanos.
Este disco contiene tres canciones pertenecientes a otros proyectos, como un homenaje a Luís Espinal y los mártires de la democracia, además presenta una posición crítica ante la realidad de estos días e invita a la unión como país para el mañana.
Este disco además contiene información multimedia con testimonios de la época de las dictaduras, una selección de las Oraciones a Quemarropa de Luís Espinal, grabaciones en mp3 de Marcelo Quiroga Santa Cruz y otros.

La verdad está en las calles en las plazas las esquinas,
(continua)
inviata da adriana 27/6/2009 - 09:20
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71

71
[2001]
Album: Canciones a quemarropa


En Diciembre de 2001 presentamos el disco de edición limitada “Canciones a Quemarropa” ante los familiares de los Desaparecidos y gente de la Asamblea Nacional de Derechos Humanos.
Este disco contiene tres canciones pertenecientes a otros proyectos, como un homenaje a Luís Espinal y los mártires de la democracia, además presenta una posición crítica ante la realidad de estos días e invita a la unión como país para el mañana.
Este disco además contiene información multimedia con testimonios de la época de las dictaduras, una selección de las Oraciones a Quemarropa de Luís Espinal, grabaciones en mp3 de Marcelo Quiroga Santa Cruz y otros.

Se apagaron las luces y el tiempo se fue,
(continua)
inviata da adriana 27/6/2009 - 09:02
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Chile resistencia

Chile resistencia
[1976]
Letra y música: Sergio Ortega
Testo e musica: Sergio Ortega
Album: Inti Illimani 6 "Chile resistencia" [1977]

Una canzone del 1976 che esprime la lotta popolare che in Cile comincia a dare vita al fronte antifascista.
Con paso rápido
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 26/6/2009 - 23:00
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'Εβαλε ο Θεός σημάδι

'Εβαλε ο Θεός σημάδι
Évale o Theós simádi
Στίχοι: Νίκος Γκάτσος
Μουσική: Σταύρος Ξαρχάκος
Πρώτη εκτέλεση: Νίκος Ξυλούρης
Άλλες ερμηνείες: Μανώλης Λιδάκης
Από το άλμπουμ "Του χρόνου τα γυρίσματα"
Versi di Nikos Gatsos
Musica: Stavros Xarchakos
Primo interprete: Nikos Xylouris
Altri interpreti: Manolis Lidakis
Dall'album Του χρόνου τα γυρίσματα


Questa è, tra le canzoni greche che traggono occasione dalla guerra, una di quelle - o forse quella- in assoluto più toccanti. Non è solo merito della musica di Stavros Xarchakos o della voce di Nikos Xylouris che pare, ad ascoltarla, la voce stessa delle rupi dei boschi e delle acque non solo di Creta, ma della Grecia tutta: voce antica che sembra il canto dello Psiloriti o del torrente nella gola di Samaria, ma anche della quercia di Dodona o delle mille onde del mare tra Ayvalik e Plomari: è merito anche del poeta, di Nikos Gatsos, che in questo testo supera... (continua)
Έβαλε ο Θεός σημάδι
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff - Ελληνικό Τμήμα 26/6/2009 - 16:25

Muri a secco

Muri a secco
[2009]
Testo di Riccardo Venturi
Parole e musica del proletariato, quando ci saranno.


Il mio bisnonno di parte materna, Menotti Dini, era nato lo stesso giorno in cui era morto Giuseppe Garibaldi: il 2 giugno 1882. Suo padre era esperto nell'arte di fabbricare i muri a secco per le vigne terrazzate dove si faceva il vino aleatico; e quelle vigne vogliono terreno secco come i muri, pietraie, e aria. Le migliori erano sopra il Seccheto, che il nome già dice tutto, sopra Cavoli, sopra Pomonte e Chiessi; e quelle ancora migliori erano le più in alto. Bisognava prendere dei sentieri ripidi spiombati e salire su fino a sei o settecento metri.

I bambini erano pregiati per quel lavoro. Agili, piccoli, con le dita che s'infilavano nei pertugi. Quando aveva cinque anni e mezzo, il mio bisnonno dovette andare a lavorare con suo padre, a fare i muri a secco. Siamo all'Isola d'Elba attorno al 1888,... (continua)
All'alba non c'erano galli,
(continua)
26/6/2009 - 05:28

Chat perché

Chat perché
Chat Perché

Canzone léviane – Chat Perché – Marco Valdo M.I. – 2009

Cycle du Cahier ligné – 26

Chat Perché est la vingt-sixième chanson du Cycle du Cahier ligné.

Le jeu du Chat perché auquel jouent les enfants est un jeu de poursuite où le poursuivant, dit le chat, doit tenter d'attraper un des autres joueurs au moment où ce dernier n'est pas « perché ». Il y a de nombreuses variantes.

Ici, on est à nouveau dans le cauchemar du prisonnier-blessé et comme dans ces songes, divers niveaux de conscience, diverses histoires se mélangent comme les morceaux de papier coloré dans un kaléidoscope. Le rêve ainsi compris est le moment où dans ce maelström, les idées se mettent en place, la pensée chaotique redonne sens au monde, où l'on va par ces voies chantournées à l'essentiel. Les idées se bousculent et tentent de saisir par la pensée la complexité du monde.

Au travers de sa pensée en... (continua)
La corrida dans le corridor
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I 25/6/2009 - 22:50
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Il colonnello Pardi

Il colonnello Pardi
[2009]
"giannY sYmbolo e i Geni del Picco e Pala" sono
Fabio Ghelli e Gabriele D'Ascoli
Album: Le confessioni di un eiaculatore precoce

"Io sono nato sotto il fascismo, ho studiato sotto il fascismo, ho combattuto per il fascismo, sono un fascista e morirò fascista"

(Licio Gelli, Maestro venerabile della Loggia Massonica P2, conduttore televisivo)

Tutto l'album è scaricabile da questa pagina
Il colonnello Pardi s'alza presto ogni mattina
(continua)
inviata da adriana e daniela -k.d.- 25/6/2009 - 21:03
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Radio War

Radio War
Did the wine make her dream
(continua)
inviata da Marcos 25/6/2009 - 17:39
25 giugno 2009: Le CCG/AWS raggiungono quota 9000. Lo fanno, stavolta, con una raccolta di murales contro la guerra e militanti provenienti da tutto il mondo, una "pagina speciale" che sottolinea una forma d'espressione libera e spontanea, che spesso incontra l'arte e la creatività più alte. Comincia da oggi il conto alla rovescia per la CCG n° 10000.
Riccardo Venturi 25/6/2009 - 05:01

Murales contro la guerra e di lotta da tutto il mondo / Antiwar and Militant Murals Around the World

Murales contro la guerra e di lotta da tutto il mondo / Antiwar and Militant Murals Around the World
Murales contro la guerra e di lotta da tutto il mondo
Antiwar and Militant Murals Around the World



Italiano
English

Basta un muro, un muro qualsiasi oppure il Muro che divide una città o una terra. Un muro, dei colori, la fantasia, la voglia di lottare e di non starci. La voglia di dire, di disegnare, di esprimersi. Il muro, nella sua estrema simbolicità sia di chiusura che di visibilità, è rimasto forse l'ultimo baluardo per la vera libera espressione; anche per questo le “autorità” vogliono sempre muri puliti, in nome di un “decoro” che ha, quasi sempre, dell'indecoroso. E lo cancellano quel che c'è scritto o disegnato sui muri, credendo così di cancellare la libertà. Che siano i sindaci-sceriffi delle nostre città, o le autorità di uno stato repressivo e invasore, o semplicemente il “bravo cittadino” che vuole tutto bello bianco il suo muricciolo. Proprio per questo, per questa... (continua)
inviata da CCG/AWS Staff 25/6/2009 - 04:42
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Οι νεκροί της πλατείας

Οι νεκροί της πλατείας
Oi nekroí tis plateías
[1976]
Στίχοι: Βασισμένοι στη ποίηση "Los muertos de la plaza" του Πάβλο Νερούντα, από το Canto General / Ελληνική μετάφραση Δ. Στρατηγόπουλου
Μουσική: Χρήστος Λεοντής
Πρώτη εκτέλεση: Νίκος Ξυλούρης
Από τις Παραστάσεις
Versi: Basati sulla poesia "Los muertos de la plaza" di Pablo Neruda, dal "Canto General" / Traduzione greca di D. Stratigopoulou
Musica: Christos Leontis
Primo interprete: Nikos Xylouris
Album: Παραστάσεις

Una piazza. La gente che manifesta e che lotta. L'esercito, la polizia, la « sicurezza ». Gli spari. La gente che cade. Una cosa che ha mille nomi: Atene, Santiago, Milano, Bucarest, Genova, Teheran. Mille e mille ancora. Poco importa a quale episodio preciso si riferisca questa canzone, che è la traduzione greca di una poesia di Pablo Neruda, dal « Canto General ». Poco importa se l'originale si riferisse ad una repressione cilena, e la... (continua)
Τούτοι δω εφέρανε τουφέκια γεμάτα μπαρούτι
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff - Ελληνικό Τμήμα 25/6/2009 - 04:08
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Nikos Xylouris / Νίκος Ξυλούρης: Χαμένη αγάπη

Nikos Xylouris / Νίκος Ξυλούρης: Χαμένη αγάπη
Haméni agápi
Στίχοι: Ματθαίος Μουντές
Μουσική: Σταύρος Ξαρχάκος
Πρώτη εκτέλεση: Νίκος Ξυλούρης
Poesia di Mattheos Mountés
Musica di Stavros Xarchakos
Interpretazione di Nikos Xylouris

Appare oramai chiaro a tutti che il recentemente costituito Ελληνικό τμήμα (Settore Greco) delle CCG/AWS, approfittando ovviamente degli « Extra », non intende limitarsi alle canzoni contro la guerra, o comunque che rientrano negli argomenti propri di questo sito. Sua intenzione è quella di far conoscere in Italia la canzone d'autore greca, vale a dire quella che maggiormente in Europa ha usufruito dei più grandi poeti di quel paese (e dei più grandi musicisti ed interpreti, come ovviamente l'inarrivabile Xylouris), e un po' anche in Grecia la canzone d'autore italiana e di altri paesi. Gli autentici tesori nascosti da un'alfabeto diverso e da una lingua ostica devono essere conosciuti, a nostro immodesto... (continua)
Τα μάτια κλαίνε αστέρευτα
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - CCG/AWS Ελληνικό τμήμα 25/6/2009 - 02:53

Papì Satàn

Papì Satàn
[2009]
Testo del Testa in cerca di un Contesto (musicale)
A Text by Testa in search for a (musical) Context

"Mi era venuto in mente di mandarla al Ministro dell'Istruzione, come contributo di un vecchio prof. ai temi della maturità. Prenderebbe tutti i piccioni con la fava di...lasciamo perdere. E' di attualità, ma richiede competenze linguistiche anche riferite al medio evo, e storico- letterarie per i riferimenti danteschi e mitologici. Può essere analizzato in senso favorevole al diritto di satira, ché anche i papi (nel senso apostolico e romano) più reazionari tolleravano le pasquinate; oppure, chi lo volesse, potrebbe sottolinearne la volgare faziosità, e la credulità di cui possono essere afflitte persone anche di discreta cultura, quando il loro giudizio sia offuscato dall'odio instillato dalla martellante propaganda comunista, contro un premier la cui esuberante capacità di risolvere... (continua)
“Papi’ Satàn Papi’ Satàn, sapessi,”
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/6/2009 - 01:11
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La canción es urgente

La canción es urgente
LA CANZONE E’ URGENTE
(continua)
inviata da Claudio Cadeddu 24/6/2009 - 23:47
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Indulto

Indulto
INDULTO
(continua)
inviata da Claudio Cadeddu 24/6/2009 - 23:43
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Galopa Murrieta

Galopa Murrieta
GALOPPA, MURIETA
(continua)
inviata da Claudio Cadeddu 24/6/2009 - 23:39

Le Travailleur

Le Travailleur
Le Travailleur

Chansonchôme wallonne de langue française – Le Travailleur – Marco Valdo M.I – 2009
Parodie de la chanson – Le Métèque – Georges Moustaki – 1969

Comme il est coutumier, Marco Valdo M.I a repris pour cette chansonchôme une chanson « à succès » du répertoire en langue française... Ici, il s'agit d'une chanson d'amour due à Georges Moustaki, excellent parolier et musicien, qui écrivit bien des chansons pour d'autres et qui en interpréta lui-même énormément. Et pas seulement des chansons d'amour... Cette chanson qui fut elle aussi une de ces scies infernales s'intitule : Le Métèque. On la matraqua des années durant...

« Le Travailleur » (avec la majuscule à Travailleur) à première vue et à première vue seulement a des allures – avec un tel titre – d'une sorte de chef d'œuvre de réalisme socialiste de la plus belle eau. On pourrait s'attendre à ce que Stakhanov surgisse... (continua)
Avec nos paies de travailleur
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I 24/6/2009 - 22:03
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L'Âge d'Or

L'Âge d'Or
L'Âge d'Or est une chanson aux allures prophétiques portée par le plain-chant. C'est une des grandes chansons d'espoir qui emmènent les hommes vers l'humanité...
Nous aurons du pain,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/6/2009 - 21:42

La Strage di Milano (Ballata per la morte di Pinelli)

Ci tengo a precisare che SECCHIARI ACHILLE SILVANO, mio padre, mancato il 22 maggio 1999, non era di Milano ma di Carrara.
Di famiglia anarchica, Silvano portò avanti quello che era stato il lavoro di suo padre Michele e dei suoi avi: la pastorizia.
Con il suo gregge di pecore e la famiglia si trasferì nei primi anni '70 dalle Apuane alla piana di Sarzana incrementando la sua attività fino a conquistarsi un posto di rilievo in alcune prestigiose riviste gastronomiche.
Il pecorino e la ricotta del pastore Silvano se li ricordano in molti e mancano a molti ma a noi, babbo, manchi tanto tu.
Grazie per i principi che ci hai lasciato: l'onestà e la forza di andare avanti sempre anche di fronte alle difficoltà.
Corinna Michele Silvana e la mamma
secchiari corinna 24/6/2009 - 18:13
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Le déserteur

Le déserteur
BASCO (EUSKARA) / BASQUE (EUSKARA) - Koldo Izagirre

La versione basca (euskara) di Koldo Izagirre proveniente da Literatur Emailuak - Susa literatura argitaletxea, gentilmente segnalataci da Gorka Arrese del sito stesso.

The Basque (Euskara) version by Koldo Izagirre, reproduced from Literatur Emailuak - Susa Literatura argitaletxea. Kindly contributed by site owner and administator Gorka Arrese.

La version basque (Euskara) de Koldo Izagirre, tirée de Literatur Emailuak - Susa literatura argitaletxea. Cette version nous a été signalée par Gorka Arrese, administrateur du même site. [CCG/AWS Staff]

Boris Vianen Desertorea kantua euskaraturik kendu diogu Koldo Izagirreri. Kantu antimilitarista oso ezaguna egin zen, lehendabizikoz Marcel Mouloudjik abestua 1954ko maiatzean Harold Berge-ren musikarekin. Boris Vianek berak kantatua entzun dezakezu.

Duela 50 urte, gaurkoa bezalako egun batez... (continua)
DESERTOREA
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 24/6/2009 - 16:00
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1 2 3 Rivoluzione

1 2 3 Rivoluzione
[2008]
Album: Bevo alla vita
Che cosa vuoi aspettarti da chi crede
(continua)
inviata da adriana 24/6/2009 - 11:02
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Γεννήθηκα

Γεννήθηκα
à partir de la version italienne – SONO NATA – Riccardo venturi
de la chanson grecque « Γεννήθηκα » de Nikos Xylouris / Νίκος Ξυλούρης - 1972

Nikos Xylouris (Nίκος Ξυλούρης) est le plus grand chantauteur crétois contemporain. Nombre de ses chansons insérées font partie de ses Avτιπoλεμικά τραγούδια (Chansons contre la Guerre) de 1978.
Il est mort en 1980 d'un cancer aux cordes vocales.

« À moi, encore, il me vient de pleurer et les cheveux se dressent sur ma tête. Terre, pierre et vent, voici cette chanson. Il est arrivé à un de mes amis étranger qui ne connaissait pas un mot de grec de l'écouter. Quand je lui ai demandé s'il comprenait quelque chose aux paroles, il m'a dit : « Peu importe »...

...

Cela dit, commente l'âne Lucien, moi qui – comme tu le sais – suis né quelque part du côté d'Éphèse, ville grecque, je suis tout bouleversé également par cette chanson, faite de poésie. De... (continua)
GENÈSE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 23/6/2009 - 23:38
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Private Lily

Private Lily
LILY
(continua)
inviata da Marcos 23/6/2009 - 22:36
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We Are The World

We Are The World
salve... io sono come si potrebbe dire piccola (forse) x capire infatti ho 12 anni ma penso che anche noi "piccoli" dovremmo iniziare a capire la realtà... anche se la realtà è dura e non sempre si capisce il senso di essa...
comunque penso che questa canzone sia davvero molto bella...
e come molti hanno detto mi fa molto schifo (scusate ma è così...) che tutto continui tutto x soldi tutto x essere potenti tutto perchè poche persone non hanno capito la vita e mooolti altri come loro li appoggiano ma senza ricavarci nulla... solo sangue inutile di gente che è nata senza troppe pretese con solo la voglia di vivere e anche questo desiderio gli è stato strappato da persone ipocrite e insensibili... io penso che il mondo non sia fatto di auto il cantante figo e i capelli alla moda... e anche solo riflettendo su canzoni come queste si può capire almeno in parte il senso della nostra preziosissima vita...

la mia email è mangio_troppa_cioccolata@live.it

tamara
23/6/2009 - 21:36
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Guardali negli occhi

Guardali negli occhi
Ciao!! Volevo solo dirvi che c'è un errore... al posto di guerre razziali, la versione originale recita 'leggi razziali'..!:)
Comunque ottimo lavoro, un grazie a tutti quanti!!!

Stefano
Stefano 23/6/2009 - 18:55
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Le déserteur

Le déserteur
Oggi 23 giugno 2009 sono esattamente 50 anni che Boris Vian ci ha lasciati. Morì il 23 giugno 1959 in un cinema, mentre assisteva alla proiezione del film J'irai cracher sur vos tombes, tratto dal suo famoso romanzo "noir" che aveva pubblicato con lo pseudonimo di Vernon Sullivan. Giusto il tempo di vivere.
CCG/AWS Staff 23/6/2009 - 16:11
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Dove l'aria è polvere

Dove l'aria è polvere
grande canzoneeeeeeeeeeee! giovedì la canterò agli esami orali! oddio davanti a tutti i prof...! comunque ti stimo molto e spero di diventare una cantante famosa di successo come te...bellissimo il tuo ultimo album..xD baci baci gio
Giovanna 23/6/2009 - 15:11

Per soli negri

Per soli negri
[1959]
Testo di Giustino Durano
Musica di Sergio Liberovici
Esecuzione di Giustino Durano e Cantacronache

Di Giustino Durano forse qualcuno si ricorderà per la sua apparizione nel famoso film di Roberto Benigni, La vita è bella. Morì per davvero non molto tempo dopo, nel 2002; e dico "per davvero" perché il 19 febbraio 1985 il giornale radio della RAI ne aveva annunciato la falsa notizia della morte. Un "caratterista", come si diceva un tempo; un attore poliedrico, buono per ogni ruolo, che potevi vedere in parti secondarie sia nel film di qualità che in quello di poche pretese, alla TV, al teatro, dovunque ci fosse da recitare. Pochissimi sanno però che scrisse e cantò anche alcune canzoni, per Cantacronache. In particolare questa e Ssssst!..., entrambe musicate da Sergio Liberovici; e non sono canzoni di poco conto. [CCG/AWS Staff]

Le povere case dei negri
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/6/2009 - 15:00
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Il tarlo

Il tarlo
[1961]
Testo e musica di Fausto Amodei
Lyrics and music by Fausto Amodei


Testo ripresto da: Cantacronache, Un'avventura politico-musicale degli anni cinquanta, a cura di Emilio Jona e Michele L. Straniero, Crel-Scriptorium 1995, p. 125.
In una vecchia casa, piena di cianfrusaglie,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/6/2009 - 00:59
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Le cose vietate

Le cose vietate
[1958]
Testo e musica di Fausto Amodei
Lyrics and music by Fausto Amodei


Testo ripresto da: Cantacronache, Un'avventura politico-musicale degli anni cinquanta, a cura di Emilio Jona e Michele L. Straniero, Crel-Scriptorium 1995, p. 171.
Per ogni divieto che ci ha dato il buon Dio
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/6/2009 - 00:38

Cadono le famiglie

Cadono le famiglie
[1959]
Testo di M. Pogliotti
Musica: Cantacronache (Sergio Liberovici)

Testo ripresto da: Cantacronache, Un'avventura politico-musicale degli anni cinquanta, a cura di Emilio Jona e Michele L. Straniero, Crel-Scriptorium 1995, p. 171.
Cadono le famiglie - come foglie d'autunno
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/6/2009 - 00:27
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Delle vostre galere un giorno

Delle vostre galere un giorno
Chanson italienne – Delle vostre galere un giorno – Alfredo Bandelli – 1974

DE VOS PRISONS, UN JOUR... Oh, le beau titre... et la belle chanson. En 1974, Bandelli dénonce les prisons et le sort des prisonniers en Italie; plus tard, parmi d'autres, Marco Camenisch dénonce le sort des prisonniers « politiques » dans les prisons italiennes et puis, suisses, les tortures physiques, morales et psychologiques dans les quartiers de haute sécurité... On comprend que les militants exilés ne veulent pas rentrer au pays et réclament l'asile politique à l'étranger.
Oscar Wilde, au dix-neuvième siècle, dénonçait les prisons anglaises. Robert Badinter dénonce les prisons françaises, leur surpopulation, leurs conditions quasi moyenâgeuses, leur insupportable surpopulation. Μ
L'Europe pendant ce temps, bavarde. Elle papote à propos de sa « démocratie », elle s'inquiète du sort du hareng saur, mais laisse... (continua)
DE VOS PRISONS, UN JOUR
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 22/6/2009 - 21:57
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Lucio Battisti: Il nostro caro angelo

Lucio Battisti: Il nostro caro angelo
Per Sergio Parisella:

La conoscenza con il tizio in questione è stata fatta senza manganelli e chiavi inglesi, ma in un posto dove entrambi cercavamo di fare del bene al prossimo, ognuno a modo proprio. E in questo rispetto quella persona, nonostante l'abisso che ci divide.

Per il resto, tutto sommato, credo di aver motivato sufficientemente e argomentatamente i motivi per cui Battisti non mi piace affatto. Non mi piacciono le sue canzoni, il suo modo di fare musica, nulla. Stop. Le "idee politiche" o presunte tali c'entrano poco o niente. Saluti anche a te.
Riccardo Venturi 22/6/2009 - 11:36




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