Tratto da "Canti della Resistenza Italiana 2" a Cura di Roberto Leydi edizione i dischi del sole, serie "Canti sociali italiani". Canta Bella Ciao il gruppo del Nuovo Canzoniere Italiano con trascrizione e armonizzazione di fausto Amodei.
Insieme a Fischia il vento, è la canzone più famosa della Resistenza italiana. Anzi, nel mondo, è questo il canto italiano di argomento partigiano più popolare, conosciuto sia nella nostra lingua che in traduzioni. Presumibilmente Bella ciao non fu mai cantata durante fa guerra partigiana, ma nacque nell'immediato dopoguerra La sua popolarità ebbe inizio nel 1948, al Festival della gioventù di Berlino, dove fu cantata, con enorme successo, da un gruppo di studenti italiani» Bella ciao ha, come testo, un'ascendenza illustre, E* infatti possibile riconoscere il modello di questo canto nella notissima e diffusissima canzone narrativa, conosciuta in tutta l'Italia... (continua)
E' di adesso la notizia della querela della vedova del "fucilatore" verso Roberto Benigni autore di un filmato in cui recita le strofe incriminate e che era stato pubblicato su youtube.
Il faro che, ancora, sta in cima al Capo Poro e che segnala alle imbarcazioni l'ingresso al golfo di Campo, è da anni completamente automatico. Si accende e spegne a una data ora, a seconda delle stagioni, con un dispositivo di temporizzazione; ma fino almeno alla metà degli anni '80 non era così. Ogni giorno qualcuno doveva andare a accenderlo e a spegnerlo alle ore previste; ci andava, finché non è morto, il Soldatino col suo somaro.
Dico somaro perché non so se fosse un asino vero e proprio, un mulo, un bardotto o cosa. Non sono mai stato capace di distinguerli bene, ma c'è quella parola, somaro, che serve per tutti. Il Soldatino era un vecchio senza figlioli, mai stato sposato e secco come un giunco; a una cert'ora lo si vedeva partire da casa, su una delle salite che dal Vapelo vanno al Crino e poi a Galenzana, e poi tornare una volta svolto... (continua)
Excuse-moi si je t'écris cette lettre. Le fait est que je ne te connais pas ; je te vois, souvent, nommé dans les beaux commentaires de Marco Valdo M.I. placé devant les chansons et les traductions qu'il insère dans ce site. Ce serait peut-être un peu car Ivan della Mea avait un frère qui s'appelait Lucien, et qui l'a précédé d'une année dans la mort; et aussi, un peu car ma mère s'appelle Lucienne. C'est un nom, en somme, qui m'est familier; parfois, il suffit du son d'un nom pour décider de dire quelque chose, même à un inconnu. Ou peut-être, nous connaissons-nous ? Ou peut-être même aussi tu es resté éveillé des nuits entières à boire ce cocktail d'amertume et de joie qu'on appelle la vie ? Qui le sait, qui pourra jamais le savoir ?
La chanson qui se trouve ci-dessous, Lucien, est aussi une Lettre. Elle fut écrite il y a désormais des années par Francesco Guccini,... (continua)
Gli asini che restano asini non erano simpatici a Kostas Varnalis. In Grecia, la poesia che dedicò loro, "Οι μοιραίοι" ( cioè "i rassegnati", i "fatalisti"), è spesso citata come espressione dell'altra faccia della "grecità". Theodorakis nel 1964 mise in musica questa poesia di Varnalis per Πολιτεία Β , creando una bellissima, dolente canzone che amava cantare in duetto con la sua cantante prediletta, Maria Fara(n)douri.
Mando il testo della canzone (generalmente non cantato integralmente) e la mia traduzioncella, fatta per stixoi.info.
Οι μοιραίοι
Στίχοι: Κώστας Βάρναλης
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Γρηγόρης Μπιθικώτσης
Mες την υπόγεια την ταβέρνα,
μες σε καπνούς και σε βρισές
(απάνω στρίγγλιζε η λατέρνα)
όλ' η παρέα πίναμ' εψές·
εψές, σαν όλα τα βραδάκια,
να πάνε κάτου τα φαρμάκια.
Σφιγγόταν ένας πλάι στον άλλο
και κάπου εφτυούσε καταγής.
Ω! πόσο βάσανο μεγάλο
το... (continua)
Insieme a Fischia il vento, è la canzone più famosa della Resistenza italiana. Anzi, nel mondo, è questo il canto italiano di argomento partigiano più popolare, conosciuto sia nella nostra lingua che in traduzioni. Presumibilmente Bella ciao non fu mai cantata durante fa guerra partigiana, ma nacque nell'immediato dopoguerra La sua popolarità ebbe inizio nel 1948, al Festival della gioventù di Berlino, dove fu cantata, con enorme successo, da un gruppo di studenti italiani» Bella ciao ha, come testo, un'ascendenza illustre, E* infatti possibile riconoscere il modello di questo canto nella notissima e diffusissima canzone narrativa, conosciuta in tutta l'Italia... (continua)