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Prima del 2009-6-6

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Kurdistan

was ist das denn für nen scxheiß pass auf was du sagst ja
wir kurden sind stolz drauf das wir kein land haben denn jetzt zeigen wir es euch wir können auch ohne land und nur mit volk und heimat leben.....

passssss auf ja!!!!!
kurdigirl1994 6/6/2009 - 21:55
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C'è un'aria

C'è un'aria
Version française – ATMOSPHÈRE – Marco Valdo M.I. - 2009
Chanson italienne – C'è un'aria – Giorgio Gaber – 1993

Parue pour la première fois dans l'album « Io Come Persona » (1993), voici la version posthume « Io Non Mi Sento Italiano » de dix ans postérieure. Une explosion spontané et libératoire quant à ce qu'on nous sert et à comment on nous le sert... Depuis des années nous souffrons et nous subissons les gaz toxiques de ce mode d'information.

Une remarque sur le tire de la traduction française : « Atmosphère »... IL s'agit tout simplement d'une réminiscence d'une des plus célèbres répliques du cinéma français : « Atmosphère ! Atmosphère !... Est-ce que j'ai une gueule d'atmosphère ? », disait Arletty dans Hôtel du Nord. Michel Simon, comédien suisse, disait à propos de gueule (et il en avait une sale de gueule) : « Mieux vaut avoir une sale gueule que pas de gueule du tout... ».

Juste... (continua)
ATMOSPHÈRE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/6/2009 - 20:55

Facétieux oiseaux... Scherzosi Uccelli !

Facétieux oiseaux... Scherzosi Uccelli !
Facétieux oiseaux... Scherzosi Uccelli !

Canzone léviane – Facétieux oiseaux... Scherzosi Uccelli ! – Marco Valdo M.I. – 2009

Cycle du Cahier ligné – 22

Facétieux oiseaux... Scherzosi Uccelli ! est la vingt-deuxième chanson du Cycle du Cahier ligné.

Le Cycle du Cahier Ligné a ceci de particulier qu'il est construit à partir de l'idée folle de transcrire – à partir de la traduction en langue française - le Quaderno a Cancelli, dernière œuvre du peintre et écrivain antifasciste italien Carlo Levi, sous forme de canzones.

L'ambition – s'il peut y en avoir une – était de faire ressurgir, comme une rivière qui aurait traversé une montagne, la poésie qui est la matière principale du Quaderno.

Il fallait aussi que l'ensemble – le Cycle – renouant avec d'anciennes pratiques poétiques : celles des aèdes qui sillonnaient le monde pour l'inonder de mots, le Cycle donc ait une certaine cohérence... (continua)
O scherzosi uccelli ! Ô facétieux oiseaux !
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/6/2009 - 19:05
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The Wearing Of The Green

anonimo
Oh, Paddy dear, did you hear
(continua)
inviata da Io non sto con Oriana 6/6/2009 - 16:52
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A morte saiu à rua

A morte saiu à rua
Μετέφρασε στα Ελληνικά ο Ρικάρντος Βεντούρης
La versione greca di Riccardo Venturi
6 giugno 2009


Μ'αυτό το τραγούδι, ενδεχομένως μια από τις κορυφές του (από το άλμπουμ “Eu vou ser como a toupeira” του Δεκεμβρίου 1972, λίγο πριν από την Επανάσταση των Γαρυφάλων), ο Τζοζέ Αφόνσο μιλάει για το θάνατο του ζωγράφου και γλύπτη Τζοζέ Ντίας Κουέλιου, που δολοφονήθηκε στις 19 Δεκεμβρίου του 1961 από τη PIDE, τη κακόφημη πολιτική αστυνομία Πορτογαλίας, σε μίαν οδό Λισαβόνας, τη Rua de Creche που τη λένε τώρα Rua José Dias Coelho. Μόνο μετά την πτώση της δικτατορίας, οι πράκτορες της PIDE μπλεγμένοι στη δολοφονία του Ντίας Κουέλιο ηδύνηθησαν να δικαστούν: άνηκαν στην ίδια ταξιαρχία η οποία, στο 1944, δολοφόνησε άλλον κομμουνιστικό στρατευμένο, τον Αλφρέντο Ντίνις. Δεν ομολόγησαν ποτέ ποιος τους έδωσε τη διαταγή. Μόνο ένας απ'αυτούς καταδικάστηκε σε τρεισήμισυ χρόνια φυλακής, ο πραγματικός δράστης του πυροβολισμού.


Ο ΘΑΝΑΤΟΣ ΒΓΗΚΕ ΣΤΗΝ ΟΔΟ
(continua)
6/6/2009 - 16:31
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Freedoms We've Been Fighting For

Freedoms We've Been Fighting For
LE LIBERTA' PER CUI STIAMO COMBATTENDO
(continua)
inviata da Kiocciolina 6/6/2009 - 14:46
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Signor Dio

Signor Dio
[2007]
Album:Paradis del diaol
Signor Dio qui c’era un fiume
(continua)
inviata da DonQuijote82 6/6/2009 - 13:22
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Il ritorno di Paddy Garcia

Il ritorno di Paddy Garcia
1997
da "Terra e libertà" (3'53")

Dedicato a tutti gli eroi rivoluzionari,sia vincitori che vinti, che hanno lottano contro le ingiustizie.
Paddy Garcia è un personaggio di fantasia, il risultato di un''incontro tra l'Irlanda e l'America Latina, come lo è "Terra e libertà".
Paddy è un nome molto diffuso in Irlanda ed è anche il nome di un famoso whisky, Garcia è il cognome più diffuso in America Latina.
Anche i Pogues hanno cantato le gesta di Paddy Garcia. Ci sono inoltre delle fantastiche biografie sul personaggio di Paddy, perfino una del celebre scrittore latinoamericano Daniel Chavarria.

da www.lagrandefamiglia.it

Naturalmente il discorso di Paddy Garcia è ripreso da The Ghost Of Tom Joad e quindi indirettamente da "Furore" di Steinbeck.


Macondo Express - Il ritorno di Paddy Garcia - Il ballo di Aureliano - Remedios la bella - Radio Tindouf - Marcia balcanica - Danza infernale... (continua)
—Chi è Paddy Garcia?
(continua)
inviata da DonQuijote82 6/6/2009 - 13:20
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Ciao bella

Ciao bella
[2007]
Album:Paradis del diaol

feat. Massimo Priviero

Il 3 gennaio 1944 le Brigate Nere di Missaglia, comandate da Emilio Formigoni (padre dell'attuale presidente della Regione), fucilano quattro partigiani a Valaperta di Casatenovo

Il 23 ottobre 1944 il brigadiere del distaccamento di Missaglia della Guardia Nazionale Repubblicana (GNR) incaricò un suo milite, Gaetano Chiarelli, di fornire informazioni su di un renitente alla chiamata alle armi di Valaperta.
Un gruppo di partigiani, avvertiti della presenza del repubblichino in Valaperta, circondarono il gruppo di case e intimarono al Chiarelli di alzare le mani e consegnare loro la bicicletta e le armi; di fronte al suo rifiuto gli spararono addosso, uccidendolo.
Alle 22,30 piombano su Valaperta una quindicina di brigatisti neri. Intanto era sopraggiunto anche il segretario del Fascio e il Commissario Prefettizio di Missaglia, nonché... (continua)
Mi sfiorò col suo sorriso
(continua)
inviata da DonQuijote82 6/6/2009 - 13:18
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Padre Pedro

Padre Pedro
[2007]
Album:Paradis del diaol

E' un altra storia vera dedicata a un personaggio reale, Padre Pedro è il fratello di Dario Canossi. Missionario, morto improvvisamente d'infarto un paio d'anni fa. La canzone è stata scritta la notte stessa in cui arrivò la notizia ed è quindi, come comprensibile, molto personale e molto vissuta. Ci sono ricordi musicali latino-americani sulla base di una ballata intensa.

(dq82 )
Padre Pedro era nato vecchio
(continua)
inviata da DonQuijote82 6/6/2009 - 13:14
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Lu pisce spada

Lu pisce spada
[1954]
Testo e musica di Domenico Modugno
1°album: Domenico è sempre Domenico [1958]

Il disco fu inciso all'epoca contemporaneamente in 78 e 45 giri. Il brano, "Lu pisce spada" (in altre reincisioni Modugno lo ha intitolato 'U pisci spada) invece si riallaccia ai brani di Modugno più direttamente legati alla tradizione popolare e dei cantastorie, che furono del resto la sua prima esperienza musicale, come dichiarato da lui stesso:

« Una notte, quando avevo tre anni, fui svegliato da un suono bellissimo, che solo in seguito decifrai come il canto di un carrettiere: fu la mia prima esperienza musicale, quella per me fu la "musica" per molto tempo. Per questo ho iniziato a cantare con quelle canzoni: il cantastorie stava dentro di me, non era una scelta precisa »
La storia narrata è nota: è la tragica storia d'amore di una coppia di pesci spada. La femmina è stata catturata durante la... (continua)
– Ah lu vitti, lu vitti! Ah, lu vitti 'mmenzu lu mari, beḍḍi mei…
(continua)
inviata da giorgio 6/6/2009 - 07:49
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Soldadito Español

Soldadito Español
SOLDATINO SPAGNOLO
(continua)
inviata da Simo 5/6/2009 - 20:36
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مولود في فلسطين [Nací en Palestina]

مولود في فلسطين [Nací en Palestina]
English Version

Finora inserita come unico testo disponibile, viene riportata adesso come traduzione grazie al reperimento del testo arabo originale.

This English translation of the song, included up to now as the only text available, is now given its correct status thanks to inclusion of the original Arabic lyrics. [CCG/AWS Staff]
I WAS BORN IN PALESTINE
(continua)
5/6/2009 - 17:30
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C'è un'aria

C'è un'aria
Durante la campagna elettorale la televisione non si può proprio vedere. Manca l'aria per davvero.
Francesca 5/6/2009 - 16:34
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Le radici ca tieni

Le radici ca tieni
i sud sound system sono mitici.....w la puglia
5/6/2009 - 16:24
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The Boys Of The Old Brigade

The Boys Of The Old Brigade
Scritta da Paddy McGuigan dei Barleycorn, una canzone dedicata all’Easter Rising del 1916 inclusa nell’album del gruppo di Belfast intitolato The Winds Are Singing Freedom, pubblicato nel 1974.

(Bernart Bartleby)
Oh, father why are you so sad
(continua)
inviata da Io non sto con Oriana 5/6/2009 - 14:08
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The Rifles Of The IRA

The Rifles Of The IRA
Album “Rifles of the I.R.A.” (1969).
In nineteen hundred and sixteen
(continua)
inviata da Io non sto con Oriana 5/6/2009 - 14:05
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Los pobres no tienen patria

Los pobres no tienen patria
una delle più prestigiose canzoni che abbia mai sentito
cantata dal mejor grupo punk rock anarquista
ale panzer 5/6/2009 - 13:12
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死んだ男の残したものは [All That The Man Left Behind When He Died]

死んだ男の残したものは [All That The Man Left Behind When He Died]
Vi segnalo che il testo della canzone contro la guerra "Shinda Otoko no Nokoshita monowa" di Toru Takemitsu e Shuntaroo Tanikawa che avete inserito nel Vostro sito (con traduzione inglese e italiana) non corrisponde alla canzone in questione. Cercavo appunto la versione inglese della canzone che fu Tradotta col titolo: "All that the Man Left Behind When He Died" e interpretata da vari cantanti (tra i quali il celebre controtenore francese Dominique Visse). Ho trovato invece sul vostro sito un'altra canzone che nulla ha a che fare con quella (forse un'altra canzone dei due autori). Mia moglie è giapponese ed è cantante lirica di professione; Ha in repertorio questa canzone e me ne ha tradotto il testo. Il titolo corrisponde all'incipit della prima strofa: "L'uomo che è morto ha lasciato...". In italiano a strofa iniziale sarebbe da intendere nel modo seguente: "Cos'ha lasciato l'uomo che è... (continua)
Gianluca Nannetti 5/6/2009 - 10:49
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Scioscia Popolo

Scioscia Popolo
[1963]
Testo di Eduardo De Filippo
Musica di Domenico Modugno
Album: Con l'affetto della memoria [1971]

La canzone - il cui testo è di Eduardo, musicata da Modugno nel 1963 per il dramma storico di De Filippo "Tommaso d'Amalfi"(che racconta la storia di Masaniello) - credo non sia mai stata incisa prima della pubblicazione dell'album del 1971.
Si tiene 'na fenesta, te la 'nzerrano...
(continua)
inviata da giorgio 5/6/2009 - 08:16
Percorsi: Masaniello

Cambierà

Cambierà
Chanson italienne – Cambierà – Alfredo Bandelli - 1988
ÇÀ CHANGERA
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/6/2009 - 21:58

Nuit de Décembre

Nuit de Décembre
Nuit de Décembre
Canzone léviane – Nuit de Décembre – Marco Valdo M.I. – 2009

Cycle du Cahier ligné – 21

Nuit de Décembre est la vingt et unième chanson du Cycle du Cahier ligné.

Une autre face de la nuit du prisonnier, c'est la confrontation nocturne avec les gardiens, qui claquent les portes, tapent leurs clés ou leurs matraques sur les grilles ou les portes, réveillent les assoupis, et espionnent le dormeur. Quand ils ne se livrent pas à des fouilles surprises, des tabassages punitifs ou d'autres manœuvres d'intimidation, ainsi que le rapporte – notamment – Marco Camenisch qui passa de longues années dans les prisons italiennes avant de poursuivre son périple dans les prisons suisses.

Bien entendu, resituant l'aventure carcérale dans le contexte de la Guerre de Cent Mille Ans, il faut bien reconnaître que la frange des prisonniers politiques – car il y en a encore – notamment,... (continua)
Voici la nuit de décembre, la nuit d'ombre
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/6/2009 - 20:19

Apollon le vagabond

Apollon le vagabond

Canzone léviane – Apollon le vagabond – Marco Valdo M.I. – 2009

Cycle du Cahier ligné – 20

Apollon le vagabond est la vingtième canzone du cycle du Cahier ligné.

Cette canzone léviane, comme d'autres canzones du cycle du cahier ligné, raconte l'histoire d'un prisonnier, blessé, malade mais la particularité de cette canzone est que cette histoire est vue de l'intérieur de sa pensée, racontée dans le flot de la pensée qui traverse le cerveau du prisonnier-blessé-malade..
Bref, on suit les méandres la plupart du temps oniriques de ce long songe éveillé et parfois, partiellement endormi. On le suit dans la nuit, on le suit dans l'arrivée du jour.

Apollon surgit au bout de la nuit, il arrive courant sur son char (ainsi que l'imaginait la tradition hellénique) et montre (un instant) son visage débonnaire, souriant et sévère et puis continue sa course éternelle et quotidiennement... (continua)
Dans ce lieu intermédiaire,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/6/2009 - 19:56
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La guerra dei mutandoni

La guerra dei mutandoni
troppo bella sta canzone!
vittoria 4/6/2009 - 14:35

Peace Is The Way

Peace Is The Way
[1969]
Testo trovato su Broadside Magazine n.104 del 1969

Come risulta dall’archivio della biblioteca dell’Università del North Carolina, la canzone fu registrata da Tom Parrott e dal Rev. Frederick Douglass Kirkpatrick su nastro, registrazione che fa parte della “Broadside Collection 1962-1991”
There is no way to Peace, Peace is the way,
(continua)
inviata da Alessandro 4/6/2009 - 14:18
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Flower Lady

Flower Lady
[1967]
Album "Pleasures of the Harbor"
Il testo della canzone, scritta da Ochs nel 1966, compare su Broadside Magazine n.79 del febbraio/marzo 1967

Credo che in questa bella e difficile canzone Ochs volesse descrivere la tristezza, il senso di prostrazione, la stanchezza, l'incomunicabilità che percorrevano la società americana durante la guerra in Vietnam...Nessuno più pensava a comprare e a regalare un fiore...
In particolare - sempre se ho capito bene - il significato della quarta strofa potrebbe essere il seguente:

"Soldati, disillusi, tornano a casa dalla guerra
Studenti, con sarcasmo, dicono loro di non combattere più
E discutono tutta la notte
Se il nero sia nero e il bianco sia bianco
Poi ciascuno se ne va
Convinto di essere nel giusto
Ma intanto nessuno sta più comprando fiori dalla fioraia"



Millionaires and paupers walk the hungry streets
(continua)
inviata da Alessandro 4/6/2009 - 09:15
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How Long

How Long
[1963]
"How Long" è compresa nella compilation "The Early Years, 1963-1966" realizzata nel 2000.

Il testo dovrebbe comparire su Broadside Magazine n.25, che però non è disponibile on line, per cui faccio riferimento al testo trovato qui.
How long, how long can we go on
(continua)
inviata da Alessandro 3/6/2009 - 13:30
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Goin' Down to Mississippi

Goin' Down to Mississippi
[1964]
Compilation "A Toast To Those Who Are Gone"

Un'altra canzone di Ochs dedicata al movimento per i diritti civili ed agli attivisti anti-segregazionisti, neri e bianchi, che avevano il coraggio di andare nel profondo sud degli USA a sfidare pacificamente i razzisti del KKK, rischiando spesso la vita.
I'm going down to Mississipi
(continua)
inviata da Alessandro 3/6/2009 - 13:15
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Freedom Riders

Freedom Riders
[1962]
Compilation "Best of Broadside 1962-1988"
Testo trovato su Broadside Magazine n.18 del dicembre 1962, accompagnato dalla nota seguente:

"This song was written after hearing James Farmer speak at Ohio State University, Columbus"


L'afroamericano James Leonard Farmer, Jr. (1920 – 1999) fu uno dei leader del movimento per i diritti civili negli anni '50 e '60. Nel 1942 fu tra i fondatori del CORE, il Congress of Racial Equality.

"Freedom Riders", era il nome del convoglio del CORE che nel 1961 attraversò Virginia, Carolinas, Georgia, Alabama, Mississippi e Louisiana per denunciare che la segregazione razziale, bandita dalla Corte Suprema degli USA, continuava a persistere. Nonostante i continui, violentissimi attacchi armati da parte di segregazionisti e membri del KKK, i Freedom Riders portarono a termine con successo il loro viaggio a New Orleans.
Jackson, Mississippi, is a mighty white town,
(continua)
inviata da Alessandro 3/6/2009 - 12:57
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Days Of Decision

Days Of Decision
[1965]
Testo e musica di Phil Ochs
Lyrics and music by Phil Ochs
Album “I Ain't Marchin' Anymore”

Come Goodman and Schwerner and Chaney di Tom Paxton e Here's To The State Of Mississippi di Phil Ochs stesso, e che segue questa “Days of Decision” chiudendo lo splendido “I Ain't Marchin' Anymore”, ecco un’altra canzone sul movimento per i diritti civili, sul “Mississippi Civil Rights Workers Murders” del 1964 e sulla colpevole e criminale esitazione del governo federale statunitense ad accogliere le legittime istanze della popolazione afroamericana.
Oh, the shadows of doubt are in many a mind,
(continua)
inviata da Alessandro 3/6/2009 - 12:02
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Celia

Celia
[1963]
Lyrics and music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Dalla compilation "The Broadside Tapes 1"

Testo trovato su Broadside Magazine n.35 del 20 novembre 1963

Spesso qui in Occidente si è portati a credere che dopo il secondo conflitto mondiale vi sia stato un lungo periodo di “guerra fredda”, di guerra non combattuta, durante il quale i nuovi protagonisti sulla scena geopolitica non hanno fatto altro che mostrarsi reciprocamente i muscoli e giocato “a chi ce l’ha più lungo, grosso e duro”… Ci si dimentica che quella che per noi è stata fredda, per molti altri in giro per il mondo è stata una lunga, dolorosissima e caldissima guerra: si pensi al Giappone, annientato a suon di atomiche a guerra terminata, alla guerra di Corea, alla guerra in Indocina, al Vietnam, a Budapest, al Medio Oriente (dal ’48 passando per Suez, la guerra dei 6 giorni, poi la guerra del Kippur e così... (continua)
When the wind from the island is rollin’ through the trees
(continua)
inviata da Alessandro 3/6/2009 - 10:45
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Il mio sangue sparso

Il mio sangue sparso
[2008]
Testo di Paolo Donadoni
Musica di Graziano Nardini
Lyrics by Paolo Donadoni
Music by Graziano Nardini
Album: "Fino alla fine"



“Tutti giù per terra” è un gruppo di musicisti di Santa Margherita Ligure e dintorni che si sono riuniti per l’occasione attorno a Paolo Donadoni, autore di tutti i testi e fautore, nonché produttore, di questo libro e cd “Fino alla fine” dove il tema unico e filo conduttore è la guerra.
I testi sono vere e proprie poesie che si muovono dentro la musica di Graziano Nardini e di questa piccola orchestra, sempre efficaci a descrivere l’atroce realtà della guerra che pervade ogni angolo ed ogni voce senza lasciare alcuno spazio se non quello, sporadico e sofferto, ad un anelito a qualcosa di più alto nella spietata lotta per sopravvivere tra il sangue, il dolore e la morte.
Le parole di Donadoni non descrivono una guerra in particolare, ma la guerra... (continua)
La notte era già buio
(continua)
inviata da i.fermentivivi 3/6/2009 - 09:33
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Lu tamburru de la guerra

Lu tamburru de la guerra
[1955]
Album: Con l'affetto della memoria [1971]

La prima incisione di questa canzone, intitolata "Lu Tammurru de la guerra", su 78 giri, risale al 1955.
Tammurru di la guerra
(continua)
inviata da giorgio 3/6/2009 - 09:12
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The Battle

The Battle
Dal 1° album degli Strawbs del 1969, vi mando questa canzone che descrive una battaglia, mi sembra di epoca (genericamente) medievale: tanto, clave o "bombe intelligenti", l'effetto è sempre lo stesso, vero?
In the early dawn the Bishops' men
(continua)
inviata da Renato Stecca 2/6/2009 - 10:22
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Smart Bomb

Smart Bomb
[2000]
WYSIWYG (What You Give Is what You Get)
Rain on me o friendly fire
(continua)
inviata da DonQuijote82 1/6/2009 - 22:49
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Je suis français

Je suis français
1995
Il gioco è bello quando è bello
..A mururoa jouer, comme a la plage de saint tropez
(continua)
inviata da DonQuijote82 1/6/2009 - 22:28
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Tiananmen Square

Tiananmen Square
[1990]
Slap!
Heads bowed, eyes down, here comes the enemy
(continua)
inviata da DonQuijote82 1/6/2009 - 22:19
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Rivers of the Blood

Rivers of the Blood
[1963]
Dalla compilation "The Broadside Tapes 1"
Have you seen the rivers of the blood,
(continua)
inviata da Alessandro 1/6/2009 - 14:51
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(It Must Have Been) Another Country

(It Must Have Been) Another Country
[1963]
Lyrics and music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs

Dalla compilation "The Broadside Tapes 1" che raccoglie le canzoni di Ochs pubblicate sulla Broadside Magazine tra il 1962 e il 1964. Questa l'ho trovata sul n.36, dicembre 1963.
Nota editoriale sul n.36 di Broadside Magazine:

"Phil Ochs wrote this song several months ago, soon after an earlier assassination -- that of Medgar Evers in Mississippi"
(Alessandro)
Oh, a rifle took its aim and a man fell to the ground.
(continua)
inviata da Alessandro 1/6/2009 - 14:28
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The Lonesome Death Of Hattie Carroll

The Lonesome Death Of Hattie Carroll
[1964]
Album "The Times They Are a-Changin'"

Il 9 febbraio 1963 a Baltimore, nel Maryland, alcuni dipendenti dell'hotel Emerson, tutti afroamericani, furono aggrediti da un giovane bianco in preda all'alcool. La barista Hattie Carroll di 51 anni, madre di 11 figli e presidente del locale black social club, morì pochi giorni dopo in seguito alle gravissime ferite riportate nel corso del furioso pestaggio. L'aggressore, tale William Devereux "Billy" Zantzinger, in un primo momento incriminato per omicidio volontario, fu poi condannato alla ridicola pena di 6 mesi di carcere. Tanto valeva la vita di una persona di colore.

Ma la canzone di Bob Dylan lo condannò per sempre.
Ispirato dalla canzone di Don West e dall'articolo ad esso collegato.
William Zanzinger killed poor Hattie Carroll
(continua)
inviata da Alessandro 1/6/2009 - 13:39
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All of God's Children Ain't Free

All of God's Children Ain't Free
[1965]
Album "Orange Blossom Special"

Testo trovato su Broadside Magazine n.66 del gennaio 1966
I'd sing more about moral of this land
(continua)
inviata da Alessandro 1/6/2009 - 10:42
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La partenza del Crociato (Il prode Anselmo)

La partenza del Crociato (Il prode Anselmo)
[1856]

Complice la mia genitrice, che all’ultimo salone del libro di Torino, si è a lungo intrattenuta con l’anziana e splendida signora Viglongo, titolare dell’omonima casa editrice in Torino dal 1945, sono venuto in possesso della ristampa de “Il prode Anselmo. La partenza del Crociato per la Palestina” . L’edizione originale risale al 1944 per i tipi delle Edizioni Daniel di Roma, poi assorbite dalla Viglongo, e si avvale delle illustrazioni di Livio Apolloni (1904-1976), celebre illustratore e fumettista romano attivo tra gli anni ’20 e il secondo dopoguerra e autore, tra l’altro, di una riduzione a fumetti de "La fattoria degli animali" di George Orwell. Il volumetto si chiude con un notevole saggio di Walter Fochesato, studioso di letteratura per l’infanzia e di storia dell’illustrazione e coordinatore redazionale del mensile “Andersen. Il mondo dell’infanzia”, postfazione da cui... (continua)
Passa un giorno, passa l'altro
(continua)
inviata da Alessandro 1/6/2009 - 09:13
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All Around the World

All Around the World
Anti war song and a global call for peace.

Myspace
all
(continua)
inviata da L. Bediale 31/5/2009 - 18:04
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Mère Méditerranéenne

Mère Méditerranéenne


Questo testo è nato leggendo un vecchio numero di Carta, diversi anni fa', C'era questo bel gioco di parole in francese tra la “madre mediterranea” ed il “mar mediterraneo”, ne seguirono un po' di appunti, che col tempo sono diventati una canzone. È un tentativo di recuperare il “mare nostrum” ad una funzione meno deteriore, rispetto a quella di chi lo vorrebbe soltanto un invalicabile confine. Una terra di nessuno (che inevitabilmente poi diventa feudo di scafisti e commercianti di vite umane.. i “professionisti del gran balzo”, novelli Caronte -ecco come nascono gli sfasciati "legni”- che traghettano queste anime disperate da una riva all'altra del medesimo inferno).
Ceuta e Melilla sono due enclaves spagnole in terra marocchina, porta (perennemente chiusa) per molti africani che sognano di entrare in Europa.
Infine... “Manòlo” non può essere che quel grande scrittore (e cuoco, e gourmet) di Manuel Vazquez Montalbàn.

C’è un mare nella terra,
(continua)
inviata da adriana 31/5/2009 - 16:53
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Genova

Genova
Album: Recortes de libertad (2005)
En Genova se reunieron los amos del mundo
(continua)
inviata da adriana 30/5/2009 - 10:40
Percorsi: Genova - G8
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Fiore di Gaza

Fiore di Gaza
inedito pubblicato in Antologia (2008)
poi in "Paolo e Rita" con la pianista jazz Rita Marcotulli.
interpretata anche da Alessio Lega
Sud come sudore suddito in questo mondo di merda
(continua)
inviata da adriana 30/5/2009 - 09:51

Le Mur Gris de la Prison

Le Mur Gris de la Prison
Le Mur Gris de la Prison

Canzone léviane – Le Mur Gris de la Prison – Marco Valdo M.I. – 2009

Cycle du Cahier ligné – 19

Le Mur Gris de la Prison est la dix-neuvième canzone du cycle du Cahier ligné.

L'ambiance de la prison est singulière; la vie s'y perd. Non seulement, on peut y perdre la vie : le nombre de suicidés en prison est remarquablement élevé – sans compter les suicidés volontaires; mais on y perd à coups sûrs son temps. Ne revenons pas sur le paradoxe du gardien et du prisonnier – la peine de l'un est souvent plus longue que celle de l'autre et en plus, c'est son métier. Quant au prisonnier, il a au moins la conscience d'agir en amateur et le vague espoir d'en sortir. La confrontation des gardiens et des prisonniers – sans doute aussi pour cette raison qu'on vient d'évoquer et que même le gardien le plus obtus finit par pressentir, cette confrontation est très dure. Les... (continua)
Voiles sur les yeux, longs cris gutturaux
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 29/5/2009 - 20:38
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Tell Me Why

Tell Me Why
[Ho visto questo film, bellissimo e tristissimo e mentre cercavo di inserire Las casas de cartón (già fatto da giorgio più di un mesetto fà... :D) mi sono imbattuta in questo video. Avevo dei dubbi sulla canzone ma abbinata alle immagini del film mi sono convinta perchè sono veramente forti...Vi consiglio di vederlo prima di decidere se approvare o meno ;) http://www.youtube.com/watch?v=bEeDoFRWd4Q
e se decidete di inserirla, per favore lasciate questo di video, poi mando la versione in spagnolo e italiano.THANK YOU]

VOCI INNOCENTI (Voces innocentes) di Luis Mandoki è un film che racconta la storia di un bambino undicenne che deve, a suo malgrado, sceliere se entrare a far parte dell'esercito o della guerriglia. E' una storia vera ed è un atto d'accusa contro chi recluta i bambini per combattere guerre inutili.
In my dream, children sing
(continua)
inviata da Marcia 29/5/2009 - 15:40
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The Girl I Left Behind Me

anonimo
Much folklore has arisen regarding this tune. One source states the tune was popular as far back as Queen Elizabeth's (Elizabeth I) reign and was played whenever a regiment left town or a man-of-war set sail. Another theory is that the tune originated in 1758 when Admiral's Hawke and Rodney were watching the French fleet off the coast.*

Theodore Ralph (see citation below) writes that the tune was known in America as early as 1650 and indicates it was a traditional fife tune, imported from England as Brighten Camp. The tune became generally popular during the Revolution.

The tune was known in Ireland as The Rambling Laborer and The Spailpin Fanach and was first published in Dublin in 1791.

See the link to Bruce Olsen's site for information regarding the tune's origin.

These words are from an unnamed album I checked out of a library long years ago. There is another version of the lyrics... (continua)
I'm lonesome since I crossed the hill,
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/5/2009 - 12:15
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Bettogli, 1911

Bettogli, 1911
Album:Oltre il sipario

Il testo del brano è ispirato ad un fatto realmente accaduto: il 26 luglio 1911, nella cava di marmo di proprietà dei Conti Lazzoni, in località Bettogli (nei pressi di Carrara), il monte crollò all'improvviso, uccidendo dieci cavatori, di cui alcuni giovanissimi.
E' solo uno dei tanti episodi che potrebbero essere raccontati, nell'interminabile stillicidio di morti, nelle cave di Carrara o in qualsiasi altro luogo di lavoro ...
La melodia è un tradizionale scozzese dal titolo Clyde's bonnie banks, a sua volta ispirata ad un drammatico incidente minerario avvenuto a Blantyre (vicino a Glasgow) il 22 Ottobre 1877, nel quale morirono più di duecento minatori.

Questo brano è dedicato a tutti i morti sul lavoro, di ogni tempo e di ogni spazio, e alla memoria di chi, comeAlberto Meschi, si è battuto generosamente perché questo sterminio abbia termine.
Carrara spiava in silenzio il suo pianto,
(continua)
inviata da adriana 29/5/2009 - 07:19

Gerard Duvall, tipografo

Gerard Duvall, tipografo
Album:Oltre il sipario

Il brano è ispirato ad un episodio descritto nel libro di Erich Maria Remarque Niente di nuovo sul fronte occidentale (Im Westen nichts Neues, 1929), in cui il protagonista, il soldato tedesco Paul Börner, durante la prima guerra mondiale, nell'impeto di un assalto sul fronte occidentale, si trova ad affrontare e ad uccidere, in un combattimento corpo a corpo, un soldato francese, saltato improvvisamente nella trincea dove aveva cercato egli stesso riparo. Lo uccide come un nemico, ma si trova poi ad affrontare la morte di un suo simile, un ragazzo come lui, che ha un'identità, degli affetti. Un nome e un cognome.
Fruga il cadavere alla ricerca di un indizio che possa permettergli di scoprirne l'identità. Sente il peso della colpa ed il bisogno di espiare. Trova un libretto con alcuni documenti.
" … faccio voto, ciecamente, che vivrò d'ora innanzi soltanto per lui... (continua)
La Luna insegue l'ultima stella,
(continua)
inviata da adriana 29/5/2009 - 07:07

Η ζωή στη Παλαιστίνη

Η ζωή στη Παλαιστίνη
I zoí sti Palaistíni
Testo di Iosifos (Sify) Giannakos
Lyrics by Iosifos (Sify) Giannakos
Στίχοι: Ιώσηφος (Σήφης) Γιαννάκος
Στη Παλαιστίνη στη Παλαιστίνη χάθηκαν άνθρωποι
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 29/5/2009 - 00:34
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Ci vuole altro che un fiore

Ci vuole altro che un fiore
[2009]
Testo di Lello Vitello
Musica di Sergio Endrigo


TORNA LELLO VITELLO!

E lo fa con una graffiante parodia di una nota canzone degli anni settanta, che contiene semplici ma profondissime verità. Anche perché si adatta perfettamente a un certo percorso che tutti conosceranno... [RV]
Per fare il papa
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 28/5/2009 - 22:31




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