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Cambierà

Cambierà
Chanson italienne – Cambierà – Alfredo Bandelli - 1988
ÇÀ CHANGERA
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/6/2009 - 21:58

Nuit de Décembre

Nuit de Décembre
Nuit de Décembre
Canzone léviane – Nuit de Décembre – Marco Valdo M.I. – 2009

Cycle du Cahier ligné – 21

Nuit de Décembre est la vingt et unième chanson du Cycle du Cahier ligné.

Une autre face de la nuit du prisonnier, c'est la confrontation nocturne avec les gardiens, qui claquent les portes, tapent leurs clés ou leurs matraques sur les grilles ou les portes, réveillent les assoupis, et espionnent le dormeur. Quand ils ne se livrent pas à des fouilles surprises, des tabassages punitifs ou d'autres manœuvres d'intimidation, ainsi que le rapporte – notamment – Marco Camenisch qui passa de longues années dans les prisons italiennes avant de poursuivre son périple dans les prisons suisses.

Bien entendu, resituant l'aventure carcérale dans le contexte de la Guerre de Cent Mille Ans, il faut bien reconnaître que la frange des prisonniers politiques – car il y en a encore – notamment,... (continua)
Voici la nuit de décembre, la nuit d'ombre
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/6/2009 - 20:19

Apollon le vagabond

Apollon le vagabond

Canzone léviane – Apollon le vagabond – Marco Valdo M.I. – 2009

Cycle du Cahier ligné – 20

Apollon le vagabond est la vingtième canzone du cycle du Cahier ligné.

Cette canzone léviane, comme d'autres canzones du cycle du cahier ligné, raconte l'histoire d'un prisonnier, blessé, malade mais la particularité de cette canzone est que cette histoire est vue de l'intérieur de sa pensée, racontée dans le flot de la pensée qui traverse le cerveau du prisonnier-blessé-malade..
Bref, on suit les méandres la plupart du temps oniriques de ce long songe éveillé et parfois, partiellement endormi. On le suit dans la nuit, on le suit dans l'arrivée du jour.

Apollon surgit au bout de la nuit, il arrive courant sur son char (ainsi que l'imaginait la tradition hellénique) et montre (un instant) son visage débonnaire, souriant et sévère et puis continue sa course éternelle et quotidiennement... (continua)
Dans ce lieu intermédiaire,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/6/2009 - 19:56
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Nella mia ora di libertà

Nella mia ora di libertà
Appello!
Da mesi sto cercando un recapito di Giuseppe Bentivoglio, impresa tosta. Qualcuno può aiutarmi?
Grazie
Vane 4/6/2009 - 18:49
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La guerra dei mutandoni

La guerra dei mutandoni
troppo bella sta canzone!
vittoria 4/6/2009 - 14:35

Peace Is The Way

Peace Is The Way
[1969]
Testo trovato su Broadside Magazine n.104 del 1969

Come risulta dall’archivio della biblioteca dell’Università del North Carolina, la canzone fu registrata da Tom Parrott e dal Rev. Frederick Douglass Kirkpatrick su nastro, registrazione che fa parte della “Broadside Collection 1962-1991”
There is no way to Peace, Peace is the way,
(continua)
inviata da Alessandro 4/6/2009 - 14:18
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Remember Me

Remember Me
[1963]
Compilation "The Broadside Tapes 1"

Il testo, con due piccole ma significative varianti rispetto all'incisione, si trova su Broadside Magazine n.43 dell'aprile 1964
Oh, I am the Unknown Soldier who died in World War Two.
(continua)
inviata da Alessandro 4/6/2009 - 11:38
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Flower Lady

Flower Lady
[1967]
Album "Pleasures of the Harbor"
Il testo della canzone, scritta da Ochs nel 1966, compare su Broadside Magazine n.79 del febbraio/marzo 1967

Credo che in questa bella e difficile canzone Ochs volesse descrivere la tristezza, il senso di prostrazione, la stanchezza, l'incomunicabilità che percorrevano la società americana durante la guerra in Vietnam...Nessuno più pensava a comprare e a regalare un fiore...
In particolare - sempre se ho capito bene - il significato della quarta strofa potrebbe essere il seguente:

"Soldati, disillusi, tornano a casa dalla guerra
Studenti, con sarcasmo, dicono loro di non combattere più
E discutono tutta la notte
Se il nero sia nero e il bianco sia bianco
Poi ciascuno se ne va
Convinto di essere nel giusto
Ma intanto nessuno sta più comprando fiori dalla fioraia"



Millionaires and paupers walk the hungry streets
(continua)
inviata da Alessandro 4/6/2009 - 09:15
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How Long

How Long
[1963]
"How Long" è compresa nella compilation "The Early Years, 1963-1966" realizzata nel 2000.

Il testo dovrebbe comparire su Broadside Magazine n.25, che però non è disponibile on line, per cui faccio riferimento al testo trovato qui.
How long, how long can we go on
(continua)
inviata da Alessandro 3/6/2009 - 13:30
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Goin' Down to Mississippi

Goin' Down to Mississippi
[1964]
Compilation "A Toast To Those Who Are Gone"

Un'altra canzone di Ochs dedicata al movimento per i diritti civili ed agli attivisti anti-segregazionisti, neri e bianchi, che avevano il coraggio di andare nel profondo sud degli USA a sfidare pacificamente i razzisti del KKK, rischiando spesso la vita.
I'm going down to Mississipi
(continua)
inviata da Alessandro 3/6/2009 - 13:15
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Freedom Riders

Freedom Riders
[1962]
Compilation "Best of Broadside 1962-1988"
Testo trovato su Broadside Magazine n.18 del dicembre 1962, accompagnato dalla nota seguente:

"This song was written after hearing James Farmer speak at Ohio State University, Columbus"


L'afroamericano James Leonard Farmer, Jr. (1920 – 1999) fu uno dei leader del movimento per i diritti civili negli anni '50 e '60. Nel 1942 fu tra i fondatori del CORE, il Congress of Racial Equality.

"Freedom Riders", era il nome del convoglio del CORE che nel 1961 attraversò Virginia, Carolinas, Georgia, Alabama, Mississippi e Louisiana per denunciare che la segregazione razziale, bandita dalla Corte Suprema degli USA, continuava a persistere. Nonostante i continui, violentissimi attacchi armati da parte di segregazionisti e membri del KKK, i Freedom Riders portarono a termine con successo il loro viaggio a New Orleans.
Jackson, Mississippi, is a mighty white town,
(continua)
inviata da Alessandro 3/6/2009 - 12:57
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Days Of Decision

Days Of Decision
[1965]
Testo e musica di Phil Ochs
Lyrics and music by Phil Ochs
Album “I Ain't Marchin' Anymore”

Come Goodman and Schwerner and Chaney di Tom Paxton e Here's To The State Of Mississippi di Phil Ochs stesso, e che segue questa “Days of Decision” chiudendo lo splendido “I Ain't Marchin' Anymore”, ecco un’altra canzone sul movimento per i diritti civili, sul “Mississippi Civil Rights Workers Murders” del 1964 e sulla colpevole e criminale esitazione del governo federale statunitense ad accogliere le legittime istanze della popolazione afroamericana.
Oh, the shadows of doubt are in many a mind,
(continua)
inviata da Alessandro 3/6/2009 - 12:02
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Celia

Celia
[1963]
Lyrics and music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Dalla compilation "The Broadside Tapes 1"

Testo trovato su Broadside Magazine n.35 del 20 novembre 1963

Spesso qui in Occidente si è portati a credere che dopo il secondo conflitto mondiale vi sia stato un lungo periodo di “guerra fredda”, di guerra non combattuta, durante il quale i nuovi protagonisti sulla scena geopolitica non hanno fatto altro che mostrarsi reciprocamente i muscoli e giocato “a chi ce l’ha più lungo, grosso e duro”… Ci si dimentica che quella che per noi è stata fredda, per molti altri in giro per il mondo è stata una lunga, dolorosissima e caldissima guerra: si pensi al Giappone, annientato a suon di atomiche a guerra terminata, alla guerra di Corea, alla guerra in Indocina, al Vietnam, a Budapest, al Medio Oriente (dal ’48 passando per Suez, la guerra dei 6 giorni, poi la guerra del Kippur e così... (continua)
When the wind from the island is rollin’ through the trees
(continua)
inviata da Alessandro 3/6/2009 - 10:45
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Il mio sangue sparso

Il mio sangue sparso
[2008]
Testo di Paolo Donadoni
Musica di Graziano Nardini
Lyrics by Paolo Donadoni
Music by Graziano Nardini
Album: "Fino alla fine"



“Tutti giù per terra” è un gruppo di musicisti di Santa Margherita Ligure e dintorni che si sono riuniti per l’occasione attorno a Paolo Donadoni, autore di tutti i testi e fautore, nonché produttore, di questo libro e cd “Fino alla fine” dove il tema unico e filo conduttore è la guerra.
I testi sono vere e proprie poesie che si muovono dentro la musica di Graziano Nardini e di questa piccola orchestra, sempre efficaci a descrivere l’atroce realtà della guerra che pervade ogni angolo ed ogni voce senza lasciare alcuno spazio se non quello, sporadico e sofferto, ad un anelito a qualcosa di più alto nella spietata lotta per sopravvivere tra il sangue, il dolore e la morte.
Le parole di Donadoni non descrivono una guerra in particolare, ma la guerra... (continua)
La notte era già buio
(continua)
inviata da i.fermentivivi 3/6/2009 - 09:33
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Lu tamburru de la guerra

Lu tamburru de la guerra
[1955]
Album: Con l'affetto della memoria [1971]

La prima incisione di questa canzone, intitolata "Lu Tammurru de la guerra", su 78 giri, risale al 1955.
Tammurru di la guerra
(continua)
inviata da giorgio 3/6/2009 - 09:12
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The Battle

The Battle
Dal 1° album degli Strawbs del 1969, vi mando questa canzone che descrive una battaglia, mi sembra di epoca (genericamente) medievale: tanto, clave o "bombe intelligenti", l'effetto è sempre lo stesso, vero?
In the early dawn the Bishops' men
(continua)
inviata da Renato Stecca 2/6/2009 - 10:22
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La ballata del Pinelli [Ballata dell'anarchico Pinelli, o Il feroce questore Guida]

La ballata del Pinelli [Ballata dell'anarchico Pinelli, <i>o</i> Il feroce questore Guida]
2e. Traduzione greca della versione di Joe Fallisi
2e. Ελληνικἠ μετἀφραση της απόδοσης του Τζο Φαλλίζι
2e. Greek translation of Joe Fallisi's version
2e. Traduction grecque de la version de Joe Fallisi
2e. Joe Fallisin versio kreikankielinen versio

Riccardo Venturi / Ρικάρντος Βεντούρης, 2-06-2009
Η ΜΠΑΛΑΝΤΑ ΤΟΥ ΑΝΑΡΧΙΚΟΥ ΠΙΝΕΛΛΙ
(continua)
2/6/2009 - 02:07
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Smart Bomb

Smart Bomb
[2000]
WYSIWYG (What You Give Is what You Get)
Rain on me o friendly fire
(continua)
inviata da DonQuijote82 1/6/2009 - 22:49
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Je suis français

Je suis français
1995
Il gioco è bello quando è bello
..A mururoa jouer, comme a la plage de saint tropez
(continua)
inviata da DonQuijote82 1/6/2009 - 22:28
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Tiananmen Square

Tiananmen Square
[1990]
Slap!
Heads bowed, eyes down, here comes the enemy
(continua)
inviata da DonQuijote82 1/6/2009 - 22:19
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20/3/2003

20/3/2003
Stupenda!!!
Sara 1/6/2009 - 21:34
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Soldati

Soldati
Que hermosa canción!!!!! La recuerdo de cuando estuve en Italia en 1982!!!!!!!!!!!! nunca supe de quién era, ahora, sin quererlo, la encontré en esta página!!!

Soy argentina, pero también tengo ciudadanía italiana, amo la música italiana por sobre cualquier otra!!!!!
Italia es el país de la música, de los hermosos paisajes, del arte, de la ciencia, de la historia,....hasta del sol!!!!!!!!!!!!!!

Se volete scaricare questa canzone la troverete nell`ARES (io l`ho scaricata appena adesso, ma non è completa).
Mi segnalate altre canzoni così belle? la musica è fantastica!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Rosita (di Buenos Aires)
ROSITA 1/6/2009 - 21:15
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Inka Lied [El Condor pasa]

Inka Lied [El Condor pasa]
è vero che questa canzone è stata suonata ai funerali di Che Guevara?
matteo88 1/6/2009 - 20:34
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Back Home In Derry

Back Home In Derry
Album:Oltre il sipario

Abbiamo tradotto in italiano e arrangiato "Back home in Derry", canzone che fu scritta in carcere da Bobby Sands, volontario dell'IRA, imprigionato dagli inglesi nel terribile carcere di Long Kesh, dove morì, il 5 Maggio 1981, dopo un lungo periodo di sciopero della fame.
La canzone tratta della deportazione in Tasmania (un tempo nota come Van Diemen's Land) dei rivoluzionari Irlandesi che avevano preso parte al fallito tentativo insurrezionale anti-inglese guidato da Robert Emmet nel 1803.
LE VOCI DI DERRY
(continua)
inviata da adriana 1/6/2009 - 18:28
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Rivers of the Blood

Rivers of the Blood
[1963]
Dalla compilation "The Broadside Tapes 1"
Have you seen the rivers of the blood,
(continua)
inviata da Alessandro 1/6/2009 - 14:51
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(It Must Have Been) Another Country

(It Must Have Been) Another Country
[1963]
Lyrics and music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs

Dalla compilation "The Broadside Tapes 1" che raccoglie le canzoni di Ochs pubblicate sulla Broadside Magazine tra il 1962 e il 1964. Questa l'ho trovata sul n.36, dicembre 1963.
Nota editoriale sul n.36 di Broadside Magazine:

"Phil Ochs wrote this song several months ago, soon after an earlier assassination -- that of Medgar Evers in Mississippi"
(Alessandro)
Oh, a rifle took its aim and a man fell to the ground.
(continua)
inviata da Alessandro 1/6/2009 - 14:28
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All of God's Children Ain't Free

All of God's Children Ain't Free
[1965]
Album "Orange Blossom Special"

Testo trovato su Broadside Magazine n.66 del gennaio 1966
I'd sing more about moral of this land
(continua)
inviata da Alessandro 1/6/2009 - 10:42
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All Around the World

All Around the World
Anti war song and a global call for peace.

Myspace
all
(continua)
inviata da L. Bediale 31/5/2009 - 18:04
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Mère Méditerranéenne

Mère Méditerranéenne


Questo testo è nato leggendo un vecchio numero di Carta, diversi anni fa', C'era questo bel gioco di parole in francese tra la “madre mediterranea” ed il “mar mediterraneo”, ne seguirono un po' di appunti, che col tempo sono diventati una canzone. È un tentativo di recuperare il “mare nostrum” ad una funzione meno deteriore, rispetto a quella di chi lo vorrebbe soltanto un invalicabile confine. Una terra di nessuno (che inevitabilmente poi diventa feudo di scafisti e commercianti di vite umane.. i “professionisti del gran balzo”, novelli Caronte -ecco come nascono gli sfasciati "legni”- che traghettano queste anime disperate da una riva all'altra del medesimo inferno).
Ceuta e Melilla sono due enclaves spagnole in terra marocchina, porta (perennemente chiusa) per molti africani che sognano di entrare in Europa.
Infine... “Manòlo” non può essere che quel grande scrittore (e cuoco, e gourmet) di Manuel Vazquez Montalbàn.

C’è un mare nella terra,
(continua)
inviata da adriana 31/5/2009 - 16:53
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Genova

Genova
Album: Recortes de libertad (2005)
En Genova se reunieron los amos del mundo
(continua)
inviata da adriana 30/5/2009 - 10:40
Percorsi: Genova - G8
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Fiore di Gaza

Fiore di Gaza
inedito pubblicato in Antologia (2008)
poi in "Paolo e Rita" con la pianista jazz Rita Marcotulli.
interpretata anche da Alessio Lega
Sud come sudore suddito in questo mondo di merda
(continua)
inviata da adriana 30/5/2009 - 09:51

Le Mur Gris de la Prison

Le Mur Gris de la Prison
Le Mur Gris de la Prison

Canzone léviane – Le Mur Gris de la Prison – Marco Valdo M.I. – 2009

Cycle du Cahier ligné – 19

Le Mur Gris de la Prison est la dix-neuvième canzone du cycle du Cahier ligné.

L'ambiance de la prison est singulière; la vie s'y perd. Non seulement, on peut y perdre la vie : le nombre de suicidés en prison est remarquablement élevé – sans compter les suicidés volontaires; mais on y perd à coups sûrs son temps. Ne revenons pas sur le paradoxe du gardien et du prisonnier – la peine de l'un est souvent plus longue que celle de l'autre et en plus, c'est son métier. Quant au prisonnier, il a au moins la conscience d'agir en amateur et le vague espoir d'en sortir. La confrontation des gardiens et des prisonniers – sans doute aussi pour cette raison qu'on vient d'évoquer et que même le gardien le plus obtus finit par pressentir, cette confrontation est très dure. Les... (continua)
Voiles sur les yeux, longs cris gutturaux
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 29/5/2009 - 20:38
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Tell Me Why

Tell Me Why
[Ho visto questo film, bellissimo e tristissimo e mentre cercavo di inserire Las casas de cartón (già fatto da giorgio più di un mesetto fà... :D) mi sono imbattuta in questo video. Avevo dei dubbi sulla canzone ma abbinata alle immagini del film mi sono convinta perchè sono veramente forti...Vi consiglio di vederlo prima di decidere se approvare o meno ;) http://www.youtube.com/watch?v=bEeDoFRWd4Q
e se decidete di inserirla, per favore lasciate questo di video, poi mando la versione in spagnolo e italiano.THANK YOU]

VOCI INNOCENTI (Voces innocentes) di Luis Mandoki è un film che racconta la storia di un bambino undicenne che deve, a suo malgrado, sceliere se entrare a far parte dell'esercito o della guerriglia. E' una storia vera ed è un atto d'accusa contro chi recluta i bambini per combattere guerre inutili.
In my dream, children sing
(continua)
inviata da Marcia 29/5/2009 - 15:40
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The Girl I Left Behind Me

anonimo
Much folklore has arisen regarding this tune. One source states the tune was popular as far back as Queen Elizabeth's (Elizabeth I) reign and was played whenever a regiment left town or a man-of-war set sail. Another theory is that the tune originated in 1758 when Admiral's Hawke and Rodney were watching the French fleet off the coast.*

Theodore Ralph (see citation below) writes that the tune was known in America as early as 1650 and indicates it was a traditional fife tune, imported from England as Brighten Camp. The tune became generally popular during the Revolution.

The tune was known in Ireland as The Rambling Laborer and The Spailpin Fanach and was first published in Dublin in 1791.

See the link to Bruce Olsen's site for information regarding the tune's origin.

These words are from an unnamed album I checked out of a library long years ago. There is another version of the lyrics... (continua)
I'm lonesome since I crossed the hill,
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/5/2009 - 12:15
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Bettogli, 1911

Bettogli, 1911
Album:Oltre il sipario

Il testo del brano è ispirato ad un fatto realmente accaduto: il 26 luglio 1911, nella cava di marmo di proprietà dei Conti Lazzoni, in località Bettogli (nei pressi di Carrara), il monte crollò all'improvviso, uccidendo dieci cavatori, di cui alcuni giovanissimi.
E' solo uno dei tanti episodi che potrebbero essere raccontati, nell'interminabile stillicidio di morti, nelle cave di Carrara o in qualsiasi altro luogo di lavoro ...
La melodia è un tradizionale scozzese dal titolo Clyde's bonnie banks, a sua volta ispirata ad un drammatico incidente minerario avvenuto a Blantyre (vicino a Glasgow) il 22 Ottobre 1877, nel quale morirono più di duecento minatori.

Questo brano è dedicato a tutti i morti sul lavoro, di ogni tempo e di ogni spazio, e alla memoria di chi, comeAlberto Meschi, si è battuto generosamente perché questo sterminio abbia termine.
Carrara spiava in silenzio il suo pianto,
(continua)
inviata da adriana 29/5/2009 - 07:19

Gerard Duvall, tipografo

Gerard Duvall, tipografo
Album:Oltre il sipario

Il brano è ispirato ad un episodio descritto nel libro di Erich Maria Remarque Niente di nuovo sul fronte occidentale (Im Westen nichts Neues, 1929), in cui il protagonista, il soldato tedesco Paul Börner, durante la prima guerra mondiale, nell'impeto di un assalto sul fronte occidentale, si trova ad affrontare e ad uccidere, in un combattimento corpo a corpo, un soldato francese, saltato improvvisamente nella trincea dove aveva cercato egli stesso riparo. Lo uccide come un nemico, ma si trova poi ad affrontare la morte di un suo simile, un ragazzo come lui, che ha un'identità, degli affetti. Un nome e un cognome.
Fruga il cadavere alla ricerca di un indizio che possa permettergli di scoprirne l'identità. Sente il peso della colpa ed il bisogno di espiare. Trova un libretto con alcuni documenti.
" … faccio voto, ciecamente, che vivrò d'ora innanzi soltanto per lui... (continua)
La Luna insegue l'ultima stella,
(continua)
inviata da adriana 29/5/2009 - 07:07

Η ζωή στη Παλαιστίνη

Η ζωή στη Παλαιστίνη
I zoí sti Palaistíni
Testo di Iosifos (Sify) Giannakos
Lyrics by Iosifos (Sify) Giannakos
Στίχοι: Ιώσηφος (Σήφης) Γιαννάκος
Στη Παλαιστίνη στη Παλαιστίνη χάθηκαν άνθρωποι
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 29/5/2009 - 00:34
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Ci vuole altro che un fiore

Ci vuole altro che un fiore
[2009]
Testo di Lello Vitello
Musica di Sergio Endrigo


TORNA LELLO VITELLO!

E lo fa con una graffiante parodia di una nota canzone degli anni settanta, che contiene semplici ma profondissime verità. Anche perché si adatta perfettamente a un certo percorso che tutti conosceranno... [RV]
Per fare il papa
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 28/5/2009 - 22:31

La si vuole

La si vuole mentre il treno ritarda
(continua)
inviata da nat 28/5/2009 - 19:39
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Lamento dell'amante del Crociato, o Già mai non mi conforto

Lamento dell'amante del Crociato, <i>o</i> Già mai non mi conforto
[XIII secolo]
Musica / Music / Musique: Ensemble Setar

Questa poesia composta alla corte di Federico II di Svevia dal poeta della “scuola siciliana” Rinaldo d’Aquino (non si sa con certezza se parente del più celebre Tommaso) è una vera e propria “canzonetta”, cioè una variante della “canzone” di origine provenzale e, forse, più popolare di questa, di argomento meno impegnativo e spesso amoroso, comunque realmente destinata al canto. Come genere ebbe un grande successo soprattutto più tardi, nel Seicento e Settecento.

“Già mai non mi conforto” racconta di una donna il cui amato deve partire per la Crociata in Terra Santa. La Croce e l’Imperatore hanno ingannato la bella, le hanno sottratto lo sposo o l’amante: è a lei che è dichiarata guerra, una guerra che la condanna ai sospiri, alla pena, al languore, alla prigionia, alla solitudine, al dolore, nell’attesa del ritorno dell’amato… Già... (continua)
Già mai non mi conforto
(continua)
inviata da Alessandro 28/5/2009 - 15:32
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Una bandiera quasi bianca

Una bandiera quasi bianca
[2008]
Album:"Album Rosso"

Canzone d’amore, di lotta e di speranza degli Yo Yo Mundi scritta da Paolo E. Archetti Maestri e pubblicata in "Album Rosso" (Cd de Il Manifesto, 2009). E' dedicata alla memoria della Divisione Acqui e di Marcello Venturi (Seravezza, 1925 – 21 aprile 2008. Autore del romanzo "Bandiera bianca a Cefalonia" e fondatore del Premio Acqui Storia). La “Acqui” era una divisione dell’esercito italiano di stanza nell’Egeo che, dopo l’armistizio l’otto settembre del ’43, venne prima abbandonata da Badoglio - e dal suo governo fantoccio - e poi sterminata dalla Wermacht per non aver accettato la resa senza condizioni e, soprattutto, per aver lottato e combattuto. Una vicenda pressoché dimenticata dalla storiografia ufficiale fino agli anni ’60 (fino all'uscita del romanzo di Marcello Venturi) e solo negli ultimi tempi finalmente ricordata come “atto resistenziale”. Questa... (continua)
C’è una bandiera che sventola sulla casa sventrata
(continua)
inviata da Beppe Simone 27/5/2009 - 20:12
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Il silenzio del mare

Il silenzio del mare
[2008]
Album:"Album Rosso"

Canzone d’amore, di lotta e di speranza degli Yo Yo Mundi scritta da Paolo E. Archetti Maestri e pubblicata in "Album Rosso" (Cd de Il Manifesto, 2008). Il protagonista è un soldato che non è riuscito a morire, né sul campo di battaglia – l’isola di Cefalonia -, né biologicamente. Infatti è condannato a vivere (o più precisamente: a non morire) fino a quando non verrà fatta verità piena sulla vicenda controversa della Divisione Acqui.

La “Acqui” era una divisione dell’esercito italiano di stanza nell’Egeo che, dopo l’armistizio l’otto settembre del ’43, venne prima abbandonata da Badoglio - e dal suo governo fantoccio - e poi sterminata dalla Wermacht per non aver accettato la resa senza condizioni e, soprattutto, per aver lottato e combattuto. Una vicenda pressoché dimenticata dalla storiografia ufficiale fino agli anni ’60 (fino all'uscita del romanzo di Marcello... (continua)
Il silenzio … del mare
(continua)
inviata da Beppe Simone 27/5/2009 - 20:02
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Battle Of Maxton Field

Battle Of Maxton Field
[1967]
Album: Malvina Reynolds Sings the Truth
Now brave the Klansmen rallied there
(continua)
inviata da giorgio 27/5/2009 - 17:37

La canzone della Michelin

La canzone della Michelin
[1962]
Testo e musica di Fausto Amodei
Lyrics and Music by Fausto Amodei
Da Cantacronache

"Nella primavera del 1962 si svolsero a Torino due lunghi scioperi, uno alla LANCIA che durò 25 giorni ed uno alla MICHELIN che durò circa due mesi. Data l'intransigenza della parte padronale (oltretutto uno dei pezzi grossi della Michelin, che era la filiale della casa madre francese, era un ex ufficiale che aveva preso parte alla guerra d'Algeria) lo sciopero fu dichiarato ad oltranza e, da parte dei sindacati, fu chiesta ed ottenuta una larga solidarietà da parte della cittadinanza. Nel quadro di questa solidarietà fu organizzato uno spettacolo all'Alleati per raccogliere fondi a sostegno dello sciopero. Vi parteciparono gratuitamente il fior fiore di artisti e cantanti italiani (fra gli altri Dario Fo). Per l'occasione composi ed eseguii in palcoscenico questa canzone" - Fausto Amodei, "Cantacronache", Crel-Scriptorium 1996, p. 95
Cantiamo questa sera una canzone
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/5/2009 - 16:42

Napalm

Napalm
[1965]
Parole di Malvina Reynolds
Musica: Slipknot di Woody Guthrie
Pubblicata su Broadside #60
Lucy Baines, did you ever see that napalm?
(continua)
inviata da Alessandro 27/5/2009 - 14:30
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Pinkville Helicopter

Pinkville Helicopter
[1968]
words & music by Tom (aka Thom) Parrott

Come nel brano intitolato Song For Hugh Thomson di Davis Rovics, anche questa canzone descrive il massacro di My Lai (16 marzo 1968) in Vietnam dal punto di vista del pilota di elicotteri Hugh C. Thompson Jr., che col suo equipaggio si oppose alla follia degli uomini al comando del capitano Ernest Lou Medina, responsabili dell'esecuzione di massa di civili inermi.
Solo 30 anni più tardi Thompson e il suo equipaggio saranno insigniti della Soldier's Medal al valor militare.

Ricordo che all'epoca molti cercarono di insabbiare il massacro di My Lai, tra costoro anche il maggiore Colin Powell, lo stesso che in tempi più recenti, nella veste di segretario di Stato nel governo Bush, ha raccontato al mondo un mucchio di balle per giustificare l'invasione dell'Iraq...
As they flew over Pinkville, the choppers could see,
(continua)
inviata da Alessandro 27/5/2009 - 13:48
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Freedoms We've Been Fighting For

Freedoms We've Been Fighting For
[1967]
words & music by Tom (aka Thom) Parrott
Printed in Broadside Magazine #82, July, 1967
We've fought a thousand battles. We've won a hundred wars.
(continua)
inviata da Alessandro 27/5/2009 - 13:20
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The Aberfan Coaltip Tragedy

The Aberfan Coaltip Tragedy
[1966]
words & music by Tom (aka Thom) Parrott

Come Grey October di Peggy Seeger, un'altra canzone sul disastro di Aberfan, Galles, del 1966, quando una massa enorme di detriti provenienti da una vicina miniera si staccò investendo il paese e la locale scuola, uccidendo un mucchio di bambini... Nella canzone della Seeger, questo capitava mentre i bombardieri statunitensi radevano al suolo un altro paese e un'altra scuola nel lontano Vietnam...
The mining men of Wales are hardy, strong and bold,
(continua)
inviata da Alessandro 27/5/2009 - 13:14
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Hole in the Ground

Hole in the Ground
[1968]
Words & music by Tom Parrott
Album: Many Windowed Night

Un brano che si riferisce ad un episodio, che pare realmente accaduto, risalente al 1964 durante la guerra in Vietnam. Soldati americani e sud-vietnamiti avevano carpito la fiducia di un bambino facendosi rivelare il nascondiglio del padre, un combattente viet-cong, che era stato poi ucciso... Francamente credo che i figli dei combattenti fossero molto ben addestrati a non rivelare nulla al nemico e fin dalla più tenera infanzia... Nella selva guatemalteca, dove sono stato per un po' anni fa, mi raccontavano che persino i neonati non piangevano per giorni interi se le madri erano costrette a nascondersi durante i rastrellamenti anti-guerriglia effettuati dai kaibiles dell'esercito...
Ma tant'è... questo è il retroscena di questa canzone, così come riferito in "Songs of the Vietnam conflict" di James E. Perone (Greenwood, 2001)
My age is ten years. I wear raggedy pants.
(continua)
inviata da Alessandro 27/5/2009 - 13:04
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Manzanar

Manzanar
[1992]
Album "Box of Visions"
Il brano è stato anche proposto da Tom Paxton, in coppia con Anne Hills, nell'album del 2001 "Under American Skies".

Una delle pagine meno note e più tristi della seconda guerra mondiale, una storia che ci ricorda come l'ossessione per la sicurezza nazionale degli USA - ossessione accompagnata dalla sistematica violazione dei diritti umani e del diritto internazionale - non sia nata con l'11 settembre e Guantanamo...

In California, ai piedi della Sierra Nevada c’era un bel posto chiamato Manzanar, Owens Valley. C’erano corsi d’acqua e terre fertili e i nativi Paiute ci vivevano cacciando, pescando e raccogliendo i pinoli nelle estese foreste di conifere. Poi, a metà del XIX secolo, sulla Sierra Nevada furono scoperti giacimenti d’oro e di argento e per i Paiute fu la fine: quelli che non furono uccisi vennero deportati nella riserva di Fort Tejon.
I ranchers... (continua)
He said, My name is Nakashimau
(continua)
inviata da Alessandro 27/5/2009 - 08:19

La Moisissure de Regina Coeli

La Moisissure de Regina Coeli
La Moisissure de Regina Coeli – Troisième nuit du blessé.
Canzone léviane – La Moisissure de Regina Coeli – Marco Valdo M.I. – 2009

Cycle du Cahier ligné – 18

La Moisissure de Regina Coeli – Troisième nuit du blessé est la dix-huitième canzone du cycle du Cahier ligné.
Comme on le pressent dans la canzone, le « blessé » est en fait également un prisonnier et il poursuit au long des nuits – des nuits doubles (il en est des nuits en prison, comme des peines... elles comptent double), un long cauchemar éveillé qui passe par toutes les couleurs de l'onirisme. Comme toujours pour les canzones lévianes, tous les mots ont leur propre poids, leur histoire... Tous chantent ce qu'ils chantent et en même temps autre chose.

Prenons la Doppelnacht – la « double nuit », elle est pour Carlo Levi celle de Berlin ou de fait, il y a deux nuits qui sont tombées sur la ville.

Et Regina Coeli ? C'est... (continua)
Enfermé de midi à minuit
(continua)
inviata da Marco valdo M.I. 26/5/2009 - 19:19




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