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Mio nonno partì per l'Ortigara
![Mio nonno partì per l'Ortigara](img/thumb/c12_130x140.jpeg?1328388335)
Mio padre era figlio di un coltivatore diretto, un po' di terra sua e molta di più in affitto, dei dintorni di Novara. Era nato il 28 novembre 1899 e, quando gli Austriaci sfondarono a Caporetto, unico dei fratelli, stava studiando ragioneria a Novara. Fu chiamato alle armi, e, grazie agli studi in via di compimento, istruito alla buona come "ufficiale" a Caserta, e subito mandato, alpino, sulla linea del fronte tra Valtellina e Sudtirol. Fu fortunato, perché quella parte di fronte non conobbe particolari oscillazioni e non fu orrendamente insanguinata alla stregua del vicino Adamello e di quella di cui canta la bellissima canzone. Fu, in ogni caso, uno dei cosiddetti "Ragazzi del '99". Quando le alte sfere decisero di conferire il Cavalierato ai superstiti della sua leva, noi figli gli chiedemmo: "E tu papà, non la fai la domanda ?". Non ho mai dimenticato la sua risposta: "Quando a diciassette... (continua)
Gian Piero Testa 28/6/2009 - 22:36
Muri a secco
![Muri a secco](img/thumb/c10597_130x140.jpeg?1328352605)
Caro Riccardo, il tuo testo molto bello mi ha fatto venire in mente una canzone milanese d'altri tempi,non dissimili da quelli del tuo bisnonno, quando il lavoro dei padri arpionava i figlioletti appena svezzati e non li mollava più, se non quando la schiena era rotta, e il vecchio, come un cavallo spremuto, l'era dumà bon de mazzà. E' la canzone del Mulèta (L'Arrotino), che trascrivo così come ce l'ho in mente, sicuramente con molti errori. Mi pare di averla sentita, con le parole giuste, anche da Svampa.
Me pader fa el mulèta
e mi fo el muletin
quand sarà mort me pader
farò el muleta anmì.
Me pader fa el mulèta
e mi fo el muntasù
me pader toeuvi i svanzik
e mi pesciàd n' del cuu.
Gira la roeuda la gira
gira gira la roeuda la va
gira gira Giuvann che ven sira
ma la roeuda continua a girà.
Quanto ai muri a secco, ho sentito dire che è vero: non si trova più nessuno che li sappia fare. Ma gli Albanesi conoscono ancora l'arte.
Me pader fa el mulèta
e mi fo el muletin
quand sarà mort me pader
farò el muleta anmì.
Me pader fa el mulèta
e mi fo el muntasù
me pader toeuvi i svanzik
e mi pesciàd n' del cuu.
Gira la roeuda la gira
gira gira la roeuda la va
gira gira Giuvann che ven sira
ma la roeuda continua a girà.
Quanto ai muri a secco, ho sentito dire che è vero: non si trova più nessuno che li sappia fare. Ma gli Albanesi conoscono ancora l'arte.
Gian Piero Testa 28/6/2009 - 21:47
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Vejam bem
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28 giugno 2009 (rivista il 10 luglio 2009)
(E ancora rivista il 31 luglio 2014)
(E ancora rivista il 31 luglio 2014)
GUARDATE BENE
(continua)
(continua)
28/6/2009 - 19:55
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Contessa
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Non vi è passato e niente d'archiviato. Mi sembra di passeggiare nel cimitero de: "è stato bello essere così".
Io lo sono ancora, forse unica in Italia, per questo censurata da tutti.
Unica donna con megafono a ripercorrere in piena autonomia il diritto di contestare lo strapotere, la cattiva politica.
Unica donna a piazzarsi davanti Palazzo Chigi, Roma; (sono stata ricevuta, probabilmente per farmi tacere). Palazzo delle Aquile, Prefettura, Ars, Regione Siciliana; Palermo.
Un sit-in di 30 giorni.
Mi ribello sì, contro lo Stato (che ho denunciato), contro l'impossibilità d'ascolto, di fronte a situazioni gravissime (sono stata picchiata da 4 persone, un anno fa, CRIMINALITA' DI PALERMO e MINACCIATA DI MORTE INSIEME AI MIEI FIGLI e distrutta fino all'inverosimile) e tutto perchè vivo in assenza di Stato.
Cercavo i Politici chiedevo aiuto, la terra del sud è in mano ai lupi. Ma nessuno... (continua)
Io lo sono ancora, forse unica in Italia, per questo censurata da tutti.
Unica donna con megafono a ripercorrere in piena autonomia il diritto di contestare lo strapotere, la cattiva politica.
Unica donna a piazzarsi davanti Palazzo Chigi, Roma; (sono stata ricevuta, probabilmente per farmi tacere). Palazzo delle Aquile, Prefettura, Ars, Regione Siciliana; Palermo.
Un sit-in di 30 giorni.
Mi ribello sì, contro lo Stato (che ho denunciato), contro l'impossibilità d'ascolto, di fronte a situazioni gravissime (sono stata picchiata da 4 persone, un anno fa, CRIMINALITA' DI PALERMO e MINACCIATA DI MORTE INSIEME AI MIEI FIGLI e distrutta fino all'inverosimile) e tutto perchè vivo in assenza di Stato.
Cercavo i Politici chiedevo aiuto, la terra del sud è in mano ai lupi. Ma nessuno... (continua)
Pia Migliorino 28/6/2009 - 11:17
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Anne, ma sœur Anne
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28 giugno 2009
Contrariamente al solito, aggiungo qualcosa alla traduzione.
Perché, ovviamente, questa canzone andava tradotta; e Marco Valdo M.I. può starne tranquillo. Prima o poi, in questo sito, le canzoni vengono tradotte. E' la sua stessa funzione: farle conoscere quanto più possibile.
Ma c'è un'altra cosa da aggiungere.
Louis Chedid ha scritto questa canzone nel 1985. Quando "vedeva arrivare" la marea nera. La considerava un incubo. Non so esattamente cosa possa dire ora, che la marea nera si è installata persino nei governi di certi paesi. Che i partiti dichiaratamente neofascisti e neonazisti vanno nei parlamenti.
Fossi Anna Frank, da qualche parte dove si trova ora, mi riprenderei il mio diario, per me. Me lo terrei. Addirittura c'è chi lo "mette in dubbio"; ci sono i negazionisti delle camere a gas, e pure quelli del Diario di Anna Frank. Non è, quindi, servito a niente. (RV)
Perché, ovviamente, questa canzone andava tradotta; e Marco Valdo M.I. può starne tranquillo. Prima o poi, in questo sito, le canzoni vengono tradotte. E' la sua stessa funzione: farle conoscere quanto più possibile.
Ma c'è un'altra cosa da aggiungere.
Louis Chedid ha scritto questa canzone nel 1985. Quando "vedeva arrivare" la marea nera. La considerava un incubo. Non so esattamente cosa possa dire ora, che la marea nera si è installata persino nei governi di certi paesi. Che i partiti dichiaratamente neofascisti e neonazisti vanno nei parlamenti.
Fossi Anna Frank, da qualche parte dove si trova ora, mi riprenderei il mio diario, per me. Me lo terrei. Addirittura c'è chi lo "mette in dubbio"; ci sono i negazionisti delle camere a gas, e pure quelli del Diario di Anna Frank. Non è, quindi, servito a niente. (RV)
ANNA, ANNA, SORELLA MIA
(continua)
(continua)
28/6/2009 - 04:42
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Maudit
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Litfiba siete spaventosi, vi ammiro per il coraggio ad esprimere determinati pensieri. Mi fate sballare.
Manuel 28/6/2009 - 01:14
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Francesco Guccini: Lettera
![Francesco Guccini: Lettera](img/upl/guccinone.jpg)
Tirée du forum Usenet it.cultura.linguistica, francese, 16 octobre 2003.
LETTRE
(continua)
(continua)
28/6/2009 - 00:24
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Leonard Cohen: The Stranger Song
![Leonard Cohen: The Stranger Song](img/thumb/c6852_130x140.jpeg?1330242441)
Ελληνική απόδοση από τον Ριχάρδο Βεντούρη - 27 Ιούνιου 2009
ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΤΟΥ ΞΕΝΟΥ
(continua)
(continua)
27/6/2009 - 20:17
La Strage di Milano (Ballata per la morte di Pinelli)
En 1970, Silvano Secchiari, de Carrare, sur l'air de Il feroce monarchico Bava o Inno del sangue, composa « Le Massacre de Milan » - « Ballade pour la mort de Pinelli ». L'air est bien celui de « La ballata del Pinelli », plus connue, mais le texte est différent; elle n'a jamais été malheureusement enregistrée. Le texte est repris de « La Musique de l'Autre Italie ».
Cette ballade s'adresse à la mémoire de « Giuseppe Pinelli (Milan, 21 octobre 1928 - 15 décembre 1969), cheminot et militant anarchiste italien, assassiné par la police italienne qui le jeta ( sous les ordres et en présence du Commissaire Calabresi) du quatrième étage de l'hôtel de police de Milan.
Pour rappel, le Commissaire Calabresi essayait de mettre sur le dos de la gauche et spécialement, de l'anarchiste Pietro Valpreda, le carnage de Milan. Un chauffeur de taxi (Cornelio Rolandi, que son nom soit maudit) joua le jeu... (continua)
Cette ballade s'adresse à la mémoire de « Giuseppe Pinelli (Milan, 21 octobre 1928 - 15 décembre 1969), cheminot et militant anarchiste italien, assassiné par la police italienne qui le jeta ( sous les ordres et en présence du Commissaire Calabresi) du quatrième étage de l'hôtel de police de Milan.
Pour rappel, le Commissaire Calabresi essayait de mettre sur le dos de la gauche et spécialement, de l'anarchiste Pietro Valpreda, le carnage de Milan. Un chauffeur de taxi (Cornelio Rolandi, que son nom soit maudit) joua le jeu... (continua)
LE CARNAGE DE MILAN (BALLADE POUR LA MORT DE PINELLI)
(continua)
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inviata da Marco Valdo M.I 27/6/2009 - 18:28
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Giai Phong
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Non "riconobbe tra i gu do" ma "riconobbe tra i bo doi". Nel testo allegato al disco originale è scritto bodoi, ma è più corretto separare le sillabe. Erano i soldati semplici del Vietnam del Nord.
Ziccomax 27/6/2009 - 15:39
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Era de noite e levaram
![Era de noite e levaram](img/thumb/c4125_130x140.jpeg?1328535310)
Ελληνική απόδοση από τον Ριχάρδο Βεντούρη
'Ερχονται τη νύχτα, ή στην αυγή. Ζετούν κάποιον και τον παίρνουν. Καποιος που, συχνά, δε θα ξαναδεί ποτέ το σπίτι του, το κρεβάτι του, την οικογένεια του. Δεν αρκούνται σ'αυτό· κλέβουν όλα που βρίσκουν στο σπίτι. Βιάζουν καμιά φορά. Είναι οι αστυνομίες, “μυστικές”, “πολιτικές”, των δικτατορικών καθεστώτων, οι δολοφόνοι στο όνομα του “νόμου” και της “τάξης”. Στη Πορτογαλία, στην Ισπανία, στην Ελλάδα, στη Χιλή και οπουδήποτε υπάρχουν ή έχουν υπάρξει στρατιωτικά καθεστώτα, αστυνομικά κράτη και “γεροί άντρες” με παράντες, φανφάρες και δούλους. Μένει μόνο η γεμάτη ερήμωση, μένει η απελπισία. [PB]
ΗΤΑΝ ΤΗ ΝΥΧΤΑ ΚΑΙ ΤΟΝ ΠΗΡΑΝΕ
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff - Ελληνικό Τμήμα 26/6/2009 - 23:48
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Chile resistencia
![Chile resistencia](img/thumb/c10599_130x140.jpeg?1328478406)
Da: Inti-Illimani, Canti di lotta, d'amore e di lavoro, La nuova canzone cilena e dell'America Latina - Introduzione di Jorge Coulón, Cura e traduzione di Ignazio Delogu - Newton Compton Editori, Paperbacks Poeti 53, 1977.; p. 83
CILE RESISTENZA
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/6/2009 - 23:22
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We Shall Overcome
![We Shall Overcome](img/thumb/c1075_130x140.jpeg?1480115240)
Joan Baez canta per l'Iran
Video da Repubblica on line
La folksinger americana canta la celebre 'We shall overcome' con alcune strofe in lingua farsi
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La folksinger americana canta la celebre 'We shall overcome' con alcune strofe in lingua farsi
daniela -k.d.- 26/6/2009 - 21:53
Murales contro la guerra e di lotta da tutto il mondo / Antiwar and Militant Murals Around the World
[ΔR-PLU] 26/6/2009 - 21:00
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Le métèque
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La seguente è invece una traduzione greca letterale del testo originale francese, a cura di Gian Piero Testa.
Ο ΜΕΤΟΙΚΟΣ
(continua)
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inviata da CCG/AWS Staff - Ελληνικό Τμήμα 26/6/2009 - 16:14
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D'abord je veux te dédier cette chanson grecque qui parle d'un âne; ou plutôt, ce n'est pas la chanson qui parle de l'âne, mais c'est l'âne même qui parle et raconte sa vie et sa rage. J'espère bien que Marco Valdo M.I. va la traduire en français, parce que c'est vraiment l'hymne de nous autres les ânes. Vraiment tertous. Je vous dis, Lucien, Marco Valdo: on va faire, un très beau jour, la révolution des ânes, η επανάσταση των γαιδαριών. Je vous salue pour le moment, il faut que je fasse la vaisselle...