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Od istorijskog AVNOJa

Od istorijskog AVNOJa
[1997]
Album: Ja nisam odavle

Ecco un'altra canzone degli Zabranjeno Pušenje che ripercorre la storia jugoslava. È la storia di un vecchio partigiano e comunista convinto che si trova agli inizi degli anni '90 completamente spaesato, vedendo crollare attorno a lui tutto un mondo e uno stile di vita in cui aveva creduto e per cui aveva lottato.

Anche qui alcune note storiche a margine che non inserisco con la traduzione per non appesantirla troppo:

Koševo è un distretto settentrionale di Sarajevo, in Bosnia.

"Juga" è un diminutivo di Jugoslavija, di solito era un vezzeggiativo simpatico usato per il paese dagli jugoslavi stessi.
Il termine "komunjara" invece è un dispregiativo di "komunista".

AVNOJ = Antifašističko V(ij)eće Narodnog Oslobođenja Jugoslavije, Consiglio antifascista di liberazione popolare della Jugoslavia. L'AVNOJ storico è il secondo, tenutosi nel novembre del 1943 a... (continua)
“Prvo: Demokratska Federativna Jugoslavija proglasuje se narodnom republikom pod imenom Federativna Narodna Republika Jugoslavija...”
(continua)
inviata da Filip Stefanović 22/6/2009 - 11:54

Mon vieil album

Mon vieil album
Mon Vieil Album

Canzone léviane – Mon Vieil Album – Marco Valdo M.I. – 2009

Cycle du Cahier ligné – 25

Mon Vieil Album est la vingt-cinquième chanson du Cycle du Cahier ligné.

Toujours cette histoire du prisonnier-blessé et son voyage en Onirie. Ce tour de soi-même et la recherche de la substance de la vie. Dans la nuit des nuits, il cherche à se raccrocher à ce qui lui revient en esprit des événements de son passé, de faits saillants de l'histoire qu'il a vécue, de moments forts qui furent aussi les siens. Il s'agit bien de se retrouver soi-même, de se donner raison et des raisons de continuer à lutter, de résister, résister encore.


Alors, le prisonnier-blessé « ferme les yeux pour voir ».
Comme çà, à première vue, l'idée est étrange, mais en réalité, on ferme souvent les yeux pour voir. Ici, on pense à Nougaro : « Sur l'écran noir, de mes nuits blanches... »
Mais dans le lieu... (continua)
Je ferme les yeux pour voir
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 21/6/2009 - 23:14
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Requiem

Requiem
[2006]
Lyrics and music by Matthew Stephen Ward
Testo e musica di Matthew Stephen Ward
Album: Post-War
Well he stormed with his feet
(continua)
inviata da Marcos 21/6/2009 - 20:48
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Lettera dal fronte

Lettera dal fronte
Resta qui con me
(continua)
inviata da Francesca Tommasi 21/6/2009 - 14:05
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Private Lily

Private Lily
My name is Lily
(continua)
inviata da Marcos 21/6/2009 - 03:29
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Vittorio Merlo: La Chiesa ti uccide coll'onda

Vittorio Merlo: La Chiesa ti uccide coll'onda
[2009]
Testo e musica di Vittorio Merlo
Lyrics and music by Vittorio Merlo


C.T., l'uomo delle onde
da it:wikipedia

Carlo Torrighelli, meglio noto come C.T. (Laveno 1909 - Milano 4 novembre 1983), è stato un noto writer ante-litteram, attivo a Milano, soprattutto nella zona del Castello Sforzesco e della Stazione di Milano Porta Garibaldi, alla fine degli anni '70.

Ex-marmista in pensione, Torrighelli visse per molti anni da senzatetto, fino a quando il Comune di Milano non gli procurò un'abitazione in via Pinamonte da Vimercate, dopo una celebre protesta dello stesso C.T. che passò diversi giorni di fronte a Palazzo Marino a urlare: non ho una casa!.

Torrighelli era noto alla popolazione milanese sia per gli slogan che dipingeva con vernice bianca, sui muri e sull'asfalto, che per la sua attività di predicatore. Si aggirava per Milano con un triciclo e un carretto, tre cani (che chiamava... (continua)
“Popolo bue!
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 20/6/2009 - 19:03
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Gridalo forte

Gridalo forte
1994
Gridalo forte
Poltrone macchine blindate
(continua)
inviata da DonQuijote82 20/6/2009 - 16:48
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Bravi ragazzi

Bravi ragazzi
[1974]

Album: I buoni e i cattivi
Una di notte, c'è il coprifuoco
(continua)
inviata da DonQuijote82 20/6/2009 - 16:40
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Canto dei misteri

Canto dei misteri
1998
Gente distratta
Erano le 21,
(continua)
inviata da DonQuijote82 20/6/2009 - 16:37
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La nostra guerra non è mai finita

La nostra guerra non è mai finita
dal disco Resistenza, frammento della poesia "Partigiani" di Primo Levi


Yo Yo Mundi: Resistenza

15 gennaio 1945: 13 partigiani della Brigata Tom di Casale Monferrato vengono trucidati. 15 gennaio 2005, a sessant’anni di distanza, gli “Yo Yo Mundi” sul palco del teatro settecentesco di Casale danno vita, assieme ad altri musicisti ed alle voci di Fabrizio Pagella e di Giuseppe Cederna, attraverso un recital-concerto, proprio a quella storia,
13 partigiani, 13 musicisti sul palco, strane coincidenze!
“Resistenza”, un doppio cd, preziosa testimonianza audio e video di come per gli “Yo yo mundi” la musica sia sempre stata e debba continuare ad essere, veicolo di cultura, di memorie, di ricordi, di storie e di poesia.
“Grazie, ora e per sempre, a tutti gli uomini e le donne che hanno vissuto quegli anni di lotta e speranza e che hanno lottato – anche a costo della vita – per liberare... (continua)
Partigiani di tutte le valli
(continua)
inviata da DonQuijote82 20/6/2009 - 16:27
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Yugo 45

Yugo 45
(1999)
Album: “Agent tajne sile“ (agente della forza segreta)

Questa è senz'altro una delle canzoni più interessanti degli Zabranjeno pušenje. La "Yugo 45" era un modello di successo della Zastava, al pari della Zastava 750 "Fića", la famosa copia della Fiat 600. Era insomma uno dei simboli più famosi della Jugoslavia, e rappresenta quindi in questa canzone tutto un periodo, quello appunto dei migliori anni della vecchia Jugoslavia.

La canzone è pregna di significato, perché in maniera non palese (e quindi intelligente ed efficace) ricorda uno stile di vita e fatti quotidiani che accomunavano tutti gli jugoslavi, quindi quella cultura jugoslava che è effettivamente esistita, e che legava nelle esperienze serbi, croati e bosniaci.

Nella prima strofa, quando i vicini si raccolgono a casa del protagonista per vedere la nuova macchina, la madre prepara da mangiare per tutti (l'ospitalità... (continua)
Kažu da su čuda svijeta piramide afričke
(continua)
inviata da Filip Stefanović 20/6/2009 - 13:32
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Fuoribordo

Fuoribordo
[2009]
"giannY sYmbolo e i Geni del Picco e Pala" sono
Fabio Ghelli e Gabriele D'Ascoli
Album: Le confessioni di un eiaculatore precoce

Tutto l'album è scaricabile da questa pagina
C'è un bianco di occhi nel buio e notte notte nera all'intorno
(continua)
inviata da adriana 20/6/2009 - 08:31

La java du bonheur

La java du bonheur
La java du bonheur

Chansonchôme wallonne de langue française - La java du bonheur – Marco Valdo M.I. - 2009
Parodie de la chanson – Le Jazz et la Java – Claude Nougaro - 1962

Cette canzone, cette chansonchôme reprend son rythme et sa structure à une chanson de Claude Nougaro « Le Jazz et la Java » où l'artiste balance entre le jazz et la java et où il tente en finale de se partager et d'offrir à chacun de quoi le satisfaire.

Ici, la situation est plus complexe. Marco Valdo M.I., ou celui qui chante, pose les prémisses de l'économie du chômage – celle que l'on connaît depuis longtemps et qui empire encore aujourd'hui.

Au départ, il y a la fuite des employeurs... Quand la situation que les employeurs ont eux-mêmes créée, eux ou leurs pairs, devient moins rentable, quand les profits s'amenuisent, l'employeur s'en va en laissant tout là; ou alors, il emporte ce qui l'intéresse encore... (continua)
Quand le chômeur est
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 18/6/2009 - 23:44
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Gente che spera

Gente che spera
(2002)
Album: Domani smetto
Quando vedi che sei solo a sto munn',
(continua)
inviata da DonQuijote82 17/6/2009 - 19:11
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Come una pietra scalciata

Come una pietra scalciata
campionamento di Like a rolling stone di Bob Dylan
dall'album "Nessuno" (1998)

poi nella colonna sonora del film "Masked and Anonymous" (vedi anche City of Gold).
Eri la più carina un eterna miss liceo
(continua)
inviata da DonQuijote82 17/6/2009 - 19:05

Escurial

Escurial
Escurial

Canzone léviane – Escurial – Marco Valdo M.I. – 2009

Cycle du Cahier ligné – 24

Escurial est la vingt-quatrième chanson du Cycle du Cahier ligné.

Escurial, Escurial... Que vient faire ici l'Escurial ? J'ai participé à sa construction, à ce palais d'une tristesse infinie, en forme de grille, en forme de prison, dit Lucien l'âne.

Mais enfin, dans cette histoire de prison, de prisonnier, de songes glacés, l'Escurial convient parfaitement comme décor, comme représentation de l'horreur onirique.

Les rêves, les cauchemars des prisonniers transbahutent les images du délire de l'enfermement. La nuit souffle le vent de folie.

Pour le prisonnier, qui voit du dedans de son Escurial des bribes de la vie extérieure, le dehors devient obsession. Dehors est le seul monde possible... Comprenons : le seul monde où la vie vivante est possible. Et pour lui, en attendant de le rejoindre, il convient de résister, résister, résister encore . Ora e sempre : Resistenza !

Ainsi parlait Marco Valdo M.I.
Dedans, mon triste Escurial
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/6/2009 - 15:44
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Rosa

Rosa
[2007]
Testo e musica di Andrea Parodi
Album: "Soldati"
Andrea Parodi: voce, chitarra
Massimiliano Larocca: voce
Bocephus King: voce, campane
Samantha Parton: voce
Marino Severini: voce
Claudia Pastorino: voce
John Shepp: basso, batteria, percussioni, chitarra classica
Jesse Zubot: violino


Ballata di denuncia popolare cantata in più lingue con l’aiuto di Max Larocca, Marino Severini, Bocephus King, Samantha Parton e Claudia Pastorino, e che racconta la storia di una donna e dei suoi figli, della sua faccia su tutti i giornali, una storia del Po che tocca dritto il cuore dell’ascoltatore.
(da bielle.org)
Rosa al balcone non sente il tempo passare
(continua)
inviata da DonQuijote82 + CCG/AWS Staff 17/6/2009 - 15:34
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Lucio Battisti: Il nostro caro angelo

Lucio Battisti: Il nostro caro angelo
(1973)

dall'album "Il nostro caro angelo"
Testo di Mogol
Musica di Lucio Battisti

Qualche giorno fa Riccardo commentando una canzonetta della Carrà, ha definito, en passant, Lucio Battisti "fascista".

Questa affermazione ha gettato nello sconcerto (via, non proprio...) altri due amministratori delle CCG, che alla leggenda del Lucio Battisti fascista hanno sempre creduto poco. Questa idea è comunque molto diffusa ed è stata confermata addirittura dal grande Pierangelo Bertoli che in un'intervista dichiarò: "negli anni settanta si sapeva che Battisti stava a destra e che era vicino al MSI. Non c'era bisogno di prove, lo si sapeva e basta."

Sembra invece che Battisti non si interessasse per nulla di politica. In effetti le uniche prese di posizione nei testi delle sue canzoni (che comunque erano di Mogol o di Pasquale Panella) erano quelle ambientaliste. Tutte le interpretazioni "fascisteggianti"... (continua)
La fossa del leone
(continua)
inviata da Lorenzo e Adriana 16/6/2009 - 15:17
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Guantanamera

Guantanamera
GRECO / GREEK


La versione greca di Gian Piero Testa
Greek version by Gian Piero Testa
Versión griega por Gian Piero Testa
Ελληνική απόδοση απο τον Δζαν Πιέρο Τέστα

"Ho provato a tradurre in greco Guantanamera, canzone che sommamente amo, che ai Greci dovrebbe interessare perché la cantava, in spagnolo, la loro Nana Mouschouri. Non sono riuscito a mettere a posto tutte le rime; ma in compenso dovrebbe essere cantabile. [GPT]
ΓΚΟΥΑΝΤΑΝΑΜΕΡΑ
(continua)
inviata da Gian Piero Testa & CCG/AWS Staff 15/6/2009 - 19:11
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Ci si rivedrà

Ci si rivedrà
BRUCIA COMPAGNO BRUCIA
di Ivan Della Mea
da Il Manifesto del 12 giugno 2009

Cialtroni presuntuosi autoreferenti mentecatti retorici e pletorici recitanti di grandi parole intelligentissime che vi arrotondano il labbruccio nell'affettata pronunzia e vi allargano i buchi del naso a frogia cavallina per comunicare la potenza del vostro dire e gli occhi che se la tirano a specchio di una cultura altissima profusa con grande intelligenza e non conta un cazzo che nulla sappiate del lavoro, ne fate un'astrazione impreziosita dal suffisso «oro» e del prefisso «lav» non potrebbe fregarvene di meno. Ma volete essere di sinistra, di più, vorreste essere la sinistra e nonostante alcuni di voi abbiano alle spalle più disastri che meriti ancora vi vivete come dirigenti, diri senza genti, e impapocchiate di qui e rompete di là forti del vostro protagonismo e presenzialismo e animati dalla sottile foia... (continua)
CCG/AWS Staff 14/6/2009 - 19:07
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Io so che un giorno

Io so che un giorno
CIAO IVAN

Comunicato stampa dell'/Istituto Ernesto de Martino e del Circolo Gianni Bosio.
Canzoni Contro la Guerra/Antiwar Songs si unisce sentitamente.

Questa notte intorno alle 1.30 è morto improvvisamente Ivan Della Mea, all’Ospedale San Paolo di Milano dove era stato ricoverato d’urgenza dopo un malore. Aveva 68 anni, era nato a Torre Alta di Lucca nel 1940.

Viveva a Milano con la sua compagna Clara Longhini e aveva due figli, Sara e Pietro. Da tempo aveva problemi di salute. Impossibile dire nelle poche righe di un comunicato la vita e la storia di Ivan Della Mea. Forse basta solo ricordare quello che aveva fatto in questo ultimo scorcio di vita: aveva ideato una ricerca con l’ARCI di Firenze sulla storia della case del popolo; il 25 aprile aveva suonato per la Festa della Liberazione a Fosdinovo (Carrara) dai compagni degli Archivi della Resistenza; era stato a Sesto Fiorentino... (continua)
CCG/AWS Staff 14/6/2009 - 18:14

A zent'anni li padroni

anonimo
bella ma non è gallurese bensì nella sua variante sassarese.
zi 'idimmu
ninaldu 14/6/2009 - 17:03
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Ballata per Ciriaco Saldutto

Ballata per Ciriaco Saldutto
....non per fare il pedante che va a cercare il pelo nell'uovo (...anche se in realtà sono un pedante che va a cercare il pelo nell'uovo), ma in realtà il fatto di cronaca relativo a Ciriaco Saldutto avvenne nel 1972, a giugno, e non nel 1963. Della Mea scrisse la canzone dopo pochi giorni, tant'è che il 33 giri uscì dopo l'estate. Saluti, Vito Vita
Vito Vita 14/6/2009 - 14:57
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O cara moglie

O cara moglie
Il folk italiano piange la scomparsa di Ivan Della Mea

Deceduto a Milano uno dei più grandi interpreti della canzone popolare e di protesta. Dal 1996 dirigeva l’Istituto Ernesto De Martino di Sesto Fiorentino. Nelle sue canzoni le ribellioni e le lotte sociali degli ultimi 50 anni.

Si è spento all'età di 69 anni, all'ospedale San Paolo di Milano, il cantautore, poeta, scrittore e grande appassionato di culture popolari Ivan Della Mea.

Nato a Lucca, ma presto trasferitosi nel capoluogo lombardo, Della Mea è stato, insieme a Gianni Bosio, tra i fondatori del Nuovo Canzoniere Italiano, con cui ha portato avanti negli anni un’intensa attività di spettacoli, dischi, ma anche di ricerca. Le sue prime incisioni fanno parte del disco “Canti e inni socialisti”, prodotto nel 1962 per il 70° anniversario della fondazione del Partito Socialista Italiano.

La sua produzione discografica si articola... (continua)
CCG/AWS Staff 14/6/2009 - 13:52
Ivan Della Mea è morto. E da oggi siamo un po' meno liberi, oltre che un po' più soli. Abbiamo un po' più male all'orologio. Un grande della canzone popolare e d'autore, che vogliamo ricordare anche come un amico e un compagno di questo sito. Ciao, Ivan, ti vogliamo bene.
Riccardo Venturi 14/6/2009 - 13:43

Matinées d'octobre

Matinées d'octobre
Canzone léviane – Matinées d'octobre – Marco Valdo M.I. – 2009

Cycle du Cahier ligné – 23

Matinées d'octobre est la vingt-troisième chanson du Cycle du Cahier ligné.

La prison, quelle qu'elle soit, est lieu d'enfermement et de l'être et du cœur et du souffle et de l'esprit.
Seuls, souvent, les songes permettent de s'en échapper en de délicieux instants hors du lieu et hors du temps.

Le voyage en Onirie est voyage de résistance; dans la montagne des rêve, les escouades noires sont balayées par les fleurs des partisans.

«O bella ciao, o bella ciao, o bella ciao ciao ciao  E le genti che passeranno - Mi diranno: che bel fior - È questo il fiore del partigiano... »

« O bella ciao, o bella ciao, o bella ciao ciao ciao
Et les gens qui passeront
Me diront « Quelle belle fleur ! »
C'est la fleur du partisan …. »

Icare se brûle les ailes au soleil, mais il échappe à ses bourreaux.

Charles... (continua)
De quoi étions-nous en train de rêver ?
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/6/2009 - 11:08
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No War

No War
Se c'è babaman solo dance per le peep unani, uragano baba-b
(continua)
inviata da beatrice baldacci 13/6/2009 - 20:50
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Γεννήθηκα

Γεννήθηκα
Riccardo ha scelto una canzone straordinariamente bella e, come benissimo dice, densa. E l'ha commentata e tradotta con la stessa λαχτάρα, il trasporto che anch'io riservo alle canzoni del compiantissimo Nikos Xylouris. Compianto sì, ma sempre vivo non solo nelle interpretazioni conservate dai dischi, ma anche nell'eredità lasciata alla sua γενιά, la stirpe "xylourika": Yannis, Yorghis, Eleftheria, Niki, cha hanno preso, per Creta, per la Grecia e per tutti noi il suo scitale. Una cosa, nella traduzione di Riccardo, mi ha colpito: il suo modo, assai più ampio di quello che prima d'ora io intendevo, di dare significato a σπόρα. Io ci vedevo solo lo sparpagliarsi della semente, questo atto della vita contadina che è atto di vita tout- court, ma che io circoscrivevo all'emigrazione, stigma storico dell'Ellenismo. E invece qui, in questa traduzione e in questo commento, colgo qualcosa di più... (continua)
Gian Piero Testa 13/6/2009 - 19:25
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Il lavoro per il pane

Il lavoro per il pane
Grazie agli amici della Casa della Legalità e della Cultura di Genova, che hanno scelto questo canto di pace di laboriosità in Memoria di MASSIMILIANO CARBONE, 30 anni "un ragazzo di Locri".

www.massimilianocarbone.org
Liliana Esposito in Carbone 13/6/2009 - 18:25
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Madame Sitrì

Madame Sitrì
[2009]
Album: Per amor del cielo
Sogna l'anima in pena di inabissarsi
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 13/6/2009 - 06:46
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Help Save The Youth of America

Help Save The Youth of America
Una bella ed agghiacciante vignetta del cartoonist Mr. Fish su Truthdig, ripresa da Internazionale n.799 del giugno 2009.
Alessandro 12/6/2009 - 15:26
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Verso il terzo millennio

Verso il terzo millennio
Chanson italienne – Verso il terzo millennio – Giorgio Gaber – 2001

Faut-il commenter Gaber ? Giorgio Gaber ? Ou faut-il laisser la chanson faire son effet toute seule ?
Il y a des jours comme ça, où on se demande quoi.
Ce doit être la chanson elle-même qui se protège contre les commentaires... Et cette valse-hésitation est précisément son tango à «elle... Tu me dis, tu me dis... Et c'est assez épouvantable, finalement, ce que tu me dis...
Mais, tango, tango, c'est la vie.

Il y a des jours comme ça où la voix intérieure balance, balance...
Méditation.

C'est la vie.

Ainsi Parlait Marco Valdo M.I.
LE TROISIÈME MILLÉNAIRE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/6/2009 - 12:22
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The Story of Old Monroe

The Story of Old Monroe
[1962]
Testo di Malvina Reynolds e di Pete Seeger, che scrisse la maggior parte delle strofe.
La melodia è quella di “Poor Ellen Smith”, ballata popolare risalente all’800.

Testo trovato su Broadside Magazine n.5 del maggio 1962.



Questa canzone è parecchio lunga, anche perché incredibile è la storia che racconta.

Monroe, North Carolina, 1958. Fuzzy Simpson e Hanover Thompson, due bambini di colore rispettivamente di sette e nove anni stanno giocando con una bambina bianca, loro coetanea. Il gioco è quello del “bacio” (sarà stato tipo ”naso in su, naso in giù, dai un bacio a chi vuoi tu” o qualcosa del genere…). La bimba dà un bacetto sulla guancia ad Hanover e poi, birbantella, corre a dirlo alla madre…. I due bambini furono arrestati dallo sceriffo locale, processati per tentato stupro e violazione delle leggi segregazioniste e condannati a stare in riformatorio fino ai 21 anni di... (continua)
Gather 'round us you Americans,
(continua)
inviata da Alessandro 12/6/2009 - 12:13
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Lu pisce spada

Lu pisce spada
da bambina quando ascotavo questa canzone mi commuovevo e chiamavo il pisce maschio romeo ela pesce spada femmina giulietta
Lia 12/6/2009 - 10:44

The Wise Men

The Wise Men
[1962]

Testo trovato su Broadside Magazine n.4 dell'aprile 1962.
The wise men, the wise men, they do not know a thing;
(continua)
inviata da Alessandro 12/6/2009 - 10:32
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What Have They Done To The Rain?

What Have They Done To The Rain?
Forse bisognerebbe attribuirla direttamente alla Reynolds, anche perchè lei stessa la incise in “Malvina Reynolds Sings the Truth” (1967) e in lavori successivi, anche con titoli diversi, "Rain Song" e "Just a Little Rain"

Il testo originale compare su Broadside Magazine n.38 del gennaio 1964.
Alessandro 12/6/2009 - 10:25
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Give Ireland Back To The Irish

Give Ireland Back To The Irish
Sometimes known as "Irish Nationalist Song". It's often played at St. Patrick's Day parades and parties in America. It was banned by the BBC but it was a hit in the UK anyway, as well as several nations including the USA and of course the Republic of Ireland. Yet years later Paul was knighted...
12/6/2009 - 08:51
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The Cardinal

The Cardinal
"uccidere i comunisti in nome di Cristo".

Detto con la stessa logica e razionalita' di chi vuol "schiacciare l' infame"... inutile dire che
"l' infame" in questione sia Gesu' Cristo.

Spelmann ha luci ed ombre dietro di se. Ignorava che
comunismo e capitalismo nord americano sono due faccie
della stessa medaglia (Jalta docet)
Don Curzio Nitoglia 12/6/2009 - 00:58
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Avanti ragazzi di Budapest

Avanti ragazzi di Budapest
questa canzone l'avevo mandata anche io mesi fa..
è una canzone del fronte della gioventù di trieste.. quindi è monopolio assoluto di noi fascisti perchè da noi è stata scritta.. tutto qua.. comunque manca una parte.. dopo "e che tornerò a primavera" dice "compagni noi siam condannati \ sconfitta è la rivoluzione \ tra poco saremo bendati \ e messi davanti al plotone" e poi non dice "compagno riponi il fucile" ma "camerata riponi il fucile" ^_^

saluti!
Tommaso Di Michele 12/6/2009 - 00:26
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Devedesete

Devedesete
Mi permetto di aggiungere una traduzione che ho fatto tempo addietro, sempre in italiano.
ANNI 90
(continua)
inviata da Filip Stefanović 11/6/2009 - 18:06

The Tour of the Irish Fusiliers

The Tour of the Irish Fusiliers
[1964]
Testo trovato su Broadside Magazine n.52 del novembre 1964.


Finalmente, proprio qui sulle CCG/AWS, ecco una canzone che spezza una lancia (o un fucile) in favore dei militari, sempre maledetti e bistratti su queste pagine! Era ora! Viva gli eroici Irish Fusiliers!!!

Quell'anno c'era un tour della banda de "The Royal Innskilling Fusiliers, the Royal Ulster Rifles and the Royal Irish Fusiliers". Dopo un concerto in Oklahoma, i baldi ragazzoni non ci vedevano dalla fame e si fecero accompagnare dall'autista del loro pullman - un afroamericano - a mangiare in un buon locale. Un centinaio di soldati irlandesi affamati avrebbero dovuto fruttare un bel gruzzolo al fortunato gestore del ristorante... Ma il tizio era un razzista e si rifiutò di servire l'autista di colore... Così gli eroici fucilieri irlandesi lasciarono tutti i loro piatti fumanti sul tavolo e, ordinatamente e militarmente, uscirono tutti e 100 dal locale...
Ta-rum, ta-rum, the Irish Fusiliers,
(continua)
inviata da Alessandro 11/6/2009 - 14:45

Thirty-Three Dollars

Thirty-Three Dollars
[1966]
Testo trovato su Broadside Magazine n.79 del febbraio/marzo 1967.

33 dollari. Era l'ammontare dell'indennizzo che l'esercito statunitense riconosceva nel 1966 per ogni civile vietnamita "accidentalmente" ucciso nel corso di operazioni militari... Quanto costavano già allora i "danni collaterali"!
Bargain day in the battle zone,
(continua)
inviata da Alessandro 11/6/2009 - 14:21
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Singin' Jesus

[1964]
Album "Malvina Reynolds Sings the Truth" (1967)

Testo trovato su Broadside Magazine n.53 del dicembre 1964.
Let me tell you 'bout singin Jesus,
(continua)
inviata da Alessandro 11/6/2009 - 14:11

Ring Like a Bell

Ring Like a Bell
[1966]
Words by Malvina Reynolds
Music by Pete Seeger

Testo trovato su Broadside Magazine n.78 del gennaio 1967.
Oh, if I could ring like a bell!
(continua)
inviata da Alessandro 11/6/2009 - 13:59
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Power Plant Reggae

Power Plant Reggae
[1977]
Album "Mama Lion" (1980)

Testo trovato su Broadside Magazine n.141 del primo semestre 1979.
You can make steam in a boiler,
(continua)
inviata da Alessandro 11/6/2009 - 13:54
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The Man Says Jump

The Man Says Jump
[1965]
Testo pubblicato su “Broadside Magazine” n.68 del marzo 1968.
Well the man says jump,
(continua)
inviata da Alessandro 11/6/2009 - 13:39

The Little Generals

The Little Generals
Note:

- Secondo gli accordi stipulati nel corso della seconda conferenza di Ginevra (1961-1962) il Laos non avrebbe dovuto essere coinvolto nella guerra in Indocina. Governo ed esercito laotiani restarono di fatto neutrali, ma siccome la principale via di approvigionamento dell’esercito nord-vietnamita (il famoso “Cammino di Ho Chi Mihn”) passava in Laos, gli americani bombardarono a tappeto quell’area del paese.

- Holy Loch è una località sulla costa scozzese che fino al 1992 fu sede di una base per sottomarini nucleari americani. Tra il 1958 e il 1963 e poi tra il 1980 e il 1989 Holy Loch fu teatro di alcune fra le più importanto manifestazioni organizzate dallla CND, The Campaign for Nuclear Disarmament.

- Edward Teller (Budapest 1908 – Stanford 2003), fisico nucleare americano di origine ungherese, è riconosciuto come il padre della bomba all'idrogeno.
Alessandro 11/6/2009 - 13:25




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