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Le gorille

Le gorille
La version milanaise de Nanni Svampa
The Milanese version by Nanni Svampa
Nanni Svampan milanonkielinen versio

Album / Albumi : "Nanni Svampa canta Brassens Volume I"



A differenza che con De André, Brassens e Nanni Svampa si conobbero bene e -almeno sembra- si piacquero parecchio. Secondo precise testimonianze, Brassens giudicava le versioni in milanese di Nanni Svampa come le migliori mai fatte in qualsiasi lingua; e c'è da dire che il milanese si presta particolarmente bene a rendere canzoni in lingua francese -aggiungendo ovviamente a tutto ciò il genio di Nanni Svampa. Cosa aveva fatto lo Svampa? Semplicemente aveva preso le canzoni di Brassens, “Gorilla” compreso, e le aveva trasportate a Milano. Le versioni brassensiane di Nanni Svampa sono canzoni milanesi in tutto e per tutto, e delle migliori mai scritte. [RV, 25-05-2019]
EL GORILLA
(continua)
inviata da Gianluca Pozzoni 14/3/2009 - 12:09
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Cedars of Lebanon

Cedars of Lebanon
Piacenza, 16 marzo 2009
Si vedano le Note alla traduzione
CEDRI DEL LIBANO
(continua)
13/3/2009 - 23:08
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La Bomba Imbriaga

La Bomba Imbriaga
LA BOMBA UBRIACA
(continua)
inviata da DonQuijote82 13/3/2009 - 08:52
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La strada del davai

La strada del davai
Questa canzone mi commuove sempre. Mi fa immaginare quegli alpini nella ritirata del Don con il freddo e la fame a morire ...la casa lontana, irragiungibile...e al cielo chissà quante preghiere e imprecazioni salivano...
Come si fa a non piangere...Grazie massimo che li hai ricordati.Nonna Alba.
PIeralba Merlo 13/3/2009 - 00:48
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星空 [Starlight]

星空 [Starlight]
Il testo in Romaji / Lyrics in Romaji:
HOSHIZORA
(continua)
inviata da Valentina 12/3/2009 - 16:44

Clapsabot

Clapsabot
Quelquefois, les correcteurs automatiques jouent de vilains tours que l'on découvre, parfois un peu tard. Et ce malgré lecture et relectures. En fait, on a bien du mal à voir ses propres erreurs et d'ailleurs, on n'en finirait plus, ce qui aurait comme conséquence qu'on ne créerait plus de nouvelles canzones, de nouveaux textes.
Bref, tout ça pour dire que c'est le cas dans cette canzone où le texte d'origine prévoyait d'enduire les génitoires de créoline (en italien : creolina) afin d'en déloger les poux et voilà t-il pas que cette substance chimique peu ragoûtante s'est transformée en crinoline, un joli accessoire féminin... Ce qui sans nul doute aurait été plus plaisant pour les malheureux soumis à ce supplice de désinfection.
À ma grande joie, un de mes amis libraires, qui commença sa carrière comme écrivain public et a gardé ce beau nom pour exercer sa mission de libraire public,... (continua)
Marco valdo M.I. 12/3/2009 - 08:34
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Beati noi

Beati noi
Non so dove ma sono sicurissimo di aver letto che la canzone riguarda i funerali del grande Giovanni Pirelli, erede eretico della grande famiglia industriale milanese e militante/finanziatore dei Dischi del Sole e di molte altre iniziative della sinistra degli anni '60, oltre che curatore con Piero Malvezzi delle "Lettere di condannati a morte della Resistenza". Pirelli morì in un'incidente d'auto a Genova nell'aprile del 1973: nella canzone c'è una città di mare, c'è un giugno che potrebbe essere benissimo un aprile (la Marini ha una memoria che è notoriamente un colabrodo) e il disco è del 1975...
Gigi 12/3/2009 - 00:37
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Pratobello

Pratobello
d'après la version italienne de Riccardo Venturi de la chanson sarde de Niccolò Giuseppe Rubanu – 1969

La lutte d'Orgosolo fut admirable et certainement une grande victoire pour les Sardes et pour la Sardaigne. Ce fut surtout la victoire de la dignité d'un peuple qui résistait au colonisateur. Orgosolo, fière, entrepris de résister au projet de camp miliaire italo-otanien sur ses terres de pâture. Elle gagna pacifiquement ce combat pacifique et cela malgré les objurgations des politiques à ne pas résister. Cependant, la lutte pour la liberté du peuple sarde et de ses terres n'est pas terminée, loin de là. Les camps militaires, les zones militaires la mangent comme la lèpre et les richards arrogants s'emparent du reste. L'Aga Khan est toujours là, Silvio B., dit Mister Cheese, le Loup de Rome s'est emparé de beaux morceaux de côte, a placé par la flatterie au pouvoir ses pantins, et la... (continua)
PRATOBELLO
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/3/2009 - 20:47
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Ο ιππότης κι ο θάνατος

Ο ιππότης κι ο θάνατος
Versione italiana di Gian Piero Testa
IL CAVALIERE E LA MORTE
(continua)
inviata da Gian Piero Testa & CCG/AWS Staff 11/3/2009 - 12:48
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Ni Dieu ni Maître

Ni Dieu ni Maître
Alessandro 11/3/2009 - 11:03
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Το ναυάγιο

Το ναυάγιο
Versione italiana di Gian Piero Testa [2009]
IL NAUFRAGIO
(continua)
inviata da Gian Piero Testa & CCG/AWS Staff 11/3/2009 - 10:46
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Sarajevo

Sarajevo
È la seconda canzone sui balcani di cui trovo la traduzione in croato... non vorrei che si pensasse che in quella sporca guerra i serbi erano i "cattivi" e i croati i "buoni"... la storia è molto più complicata!!!

PS: non sono serbo!! :)
(sciacallojo)

Ah, guarda, sebbene in questa sezione del sito siano accolte canzoni che riportano un po' tutti i punti di vista, siamo ben lungi -per quanto riguarda le guerre jugoslave- dallo stilare classifiche di "buoni e cattivi". Anche perché lo smantellamento della Jugoslavia è stato uno dei cardini del cosiddetto "Nuovo ordine mondiale", un bel "nuovo ordine" di cui proprio adesso si stanno vedendo gli eccelsi risultati. Quanto alla traduzione in croato, questo è semplicemente perché qui si inseriscono le traduzioni in tutte le lingue disponibili. [RV]
11/3/2009 - 00:54
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Chi fermerà la tonaca

Chi fermerà la tonaca
Ma l'illustre Don Nitoglia frequenta questi siti di nemici dell'unica vera civiltà per distendersi da qualche pensata troppo intensa o per assumere informazione a fini crematori? (di questi tempi il dubbio viene...)
(carsoli ribelle)

Sai com'è: in questi tempi arrovesciati si vede che persino siti di nemici dell'UVC (Unyca Vera Cyvyltà), come questo, sono in realtà visti come una sorta di isola della Tortuga: sì, d'accordo, ce stanno li pirati che so' brutti e cattivi, però in fondo non è che buttino a mare i naufraghi programmaticamente; tutt'altro. Un bicchiere di rum e un cosciotto di montone c'è anche per don Curzio, e le isole saranno sì isolate, ma sono anche aperte a tutto il mondo dai quattro lati. Del resto, più vado avanti e più mi convinco che l'unico modo efficace per opporsi davvero all'UVC sia non rinchiudersi in fortini e di starli a presidiare ma, anzi, di uscire fuori e... (continua)
10/3/2009 - 22:09
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Which Side Are You On?

Which Side Are You On?
Gli scioperi dei minatori statunitensi contro le pessime condizioni di lavoro e lo sfruttamento furono molto frequenti nel corso di tutto il XX secolo: The Coal Strike of 1902, Pennsylvania; The Ludlow massacre, Colorado, 1914; The Redneck War, West Virginia, 1920-21; The Herrin massacre, Illinois, 1922; The BESCO Strike, Nova Scotia, 1925, per citarne alcuni... Ad Harlan County, Kentucky, scioperi e mobilitazioni si susseguirono quasi ininterrottamente per quattro decenni, dal 1931 (anno in cui la Reece scrisse la sua celebre canzone) fino all'Harlan County War del 1973, tanto che la contea veniva comunemente indicata come "Bloody Harlan Country"...

Nel 1976, l'attivista e regista Barbara Kopple vinse l'Oscar per il miglior film documentario proprio con il suo splendido "Harlan County, USA" sulla lotta dei minatori contro la Duke Power Company...

Alessandro 10/3/2009 - 14:49
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Όλοι οι φασίστες πάσχουνε από την ίδια αρρώστια

Όλοι οι φασίστες πάσχουνε από την ίδια αρρώστια
TUTTI I FASCISTI SOFFRONO DELLA STESSA MALATTIA
(continua)
inviata da Αχμέντ ο Πλύντης Τζαμιών / Ahmed o Plyntis Tzamion 10/3/2009 - 04:11
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Il était un petit pays

Il était un petit pays
merci rabi je suis arnaud 1fan de tous les jours depuis italie du courage
10/3/2009 - 00:35

Θρήνος για ένα παλικάρι

Θρήνος για ένα παλικάρι
La “Bella Ciao” greca

Non è semplice tradurre in un'altra lingua la parola greca παλικάρι (o παλληκάρι; la grafia diversa nasconde però un'identica pronuncia). L'etimologia ci dice che è il diminutivo dell'antico πάλληξ (o πάλλαξ), e il significato di base ha attraversato i secoli: “giovane ardimentoso”. Ma i παλικάρια per antonomasia sono i combattenti greci della guerra d'Indipendenza del 1821, quelli per cui i giovani di mezza Europa accorsero in Grecia, e vi trovarono la morte come Byron a Missolungi. Da allora, qualsiasi giovane (e anche meno giovane) che combatte per un ideale, in Grecia, è un παλικάρι: παλικάρια sono stati in modo particolare i partigiani che prima si opposero all'invasione nazifascista, e poi, dopo l'accordo di Yalta che forma l'oggetto di questa “sinfonia” di Xarchakos, i combattenti montanari che si diedero battaglia per tre anni nella sanguinosissima guerra civile... (continua)
Riccardo Venturi 10/3/2009 - 00:24




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