Chanson italienne – Il Matto – Modena City Ramblers.
Dédiée à Vilmo.
Une figure qui accompagne les Modena City Ramblers depuis leurs premiers pas. Vilmo a travaillé à Cuba, guidé sur les mines antipersonnelles au Nicaragua, conduit en camion des aides en Bosnie, et bien d 'autres choses encore. Ceux qui étaient à Bologne à l'occasion du premier rassemblent du fan club se le rappelleront s'agiter entre les gens pour leur offrir ses poésies. Parlant de soi, il dit : « Je suis un peu fou. Mais je vois fort bien les choses. » Nous croyons vraiment qu'il a raison.
Chanson italienne : La Petite Promenade du Poète - Poesia di Dino Campana (dai "Canti Orfici", 1914) - Musica di Massimiliano Larocca - In "La breve estate", 2008
Je ne traduirai pas toute « La très longue promenade des poètes » de Riccardo Venturi. J'en retiendrai une partie et j'ajouterai quelques réflexions qui me vinrent à la tête en les lisant, lui et la chanson.
Ce qui suit est parfaitement inutile.
Il n'est pas simple de mettre la poésie en musique. Ce sont des mots d'un autre auxquels on décide de donner une musique. Il faut, je pense, chercher à revêtir les habits du poète; et les habits de Dino Campana sont plus difficiles que les autres à revêtir. Plus difficiles, car des habits, il n'en avait pas. Il était nu.
Massimiliano Larocca, alors doit s'être mis à vaguer. Sans rien au dos. Vêtu seulement de légèreté, car les poètes, vous devez le savoir, ont cette capacité, ce don.... (continua)
Vedi carissimo Riccardo, la mia provocazione ha avuto il risultato che mi attendevo. Ovvero evidenziare come certe categorie di persone (e non dico solo comunisti perche sarei ingiusto verso coloro i quali lo sono e non per questo mi portano rancore ma anzi sincera amicizia ) non hanno il benche giudizio critico ne un po di buon senso. Chiusi nei loro schematismi ideologici essi non riscono a vedere oltre i paraocchi che essi hanno. Manichei. E per questo che essi non solo non vogliono confrontarsi, ma quando lo fanno cio avviene attraverso ingiurie, offese e menzogne, ed io non appartengo a questi. Per quanto riguarda i paragoni di prima, inutile che evidenzi quanto essi siano assurdi, anche perche il comunismo (anche quello nostrano che si spacciava per buono) confrontato il nazi fascismo non ci fa bella figura. E non lo dico solo prendendo posizione ma cercando di avere una dimensione... (continua)
Don Curzio Nitoglia 19/2/2009 - 21:51
Vedi, carissimo Don Curzio, io credo che in ogni tipo di discussione bisognerebbe prima partire da dati di fatto. Non ha senso parlare di "oggettività", quando, proprio mentre ci si definisce tali, non lo si è. Facciamo un esempio: dici che sarebbe "oggettivo" pensare che le morti di Matteotti e Mussolini siano "simili", mentre, appunto, non ha alcun senso storico esprimersi in tale maniera. Giacomo Matteotti era un coraggioso galantuomo che fu fatto assassinare dal fascismo, su assenso di Mussolini (il quale era a conoscenza degli autori del fatto, in primis il famigerato Amerigo Dumini). Assumendosi in pieno la responsabilità morale e fattuale dell'assassinio di Matteotti, Mussolini inaugurò di fatto la dittatura con il famoso "discorso dei Manipoli" del 3 gennaio 1925; e non riconoscere questi fatti, perdonami, è segno di ignoranza storica al di là delle differenti idee o ideologie. Non... (continua)
Don Curzio? Ma chi?
Il prete che ancora ce la smena coi perfidi giudei e con il complotto giudaico-massonico?
Ma chi? Quello che l’unico Olocausto è quello di Cristo mentre i perfidi giudei sono dei luridi apostati quando osano affermare l’enormità del male che hanno subìto?
Ma chi? Quello che dice che chi oggi parla di Shoah è uno “sterminazionista”?
Ma chi? Il prete che Bergen-Belsen era “un campo di lavoro”?
Ma chi? Quello che gli ebrei e l’omicidio rituale? Quello che il nazismo non ce l’aveva con gli ebrei ma con i comunisti? Quello che va a finire che gli ebrei sono tutti comunisti e i comunisti sono tutti ebrei e che forse è per questo che i comunisti mangiano, notoriamente, i bambini (ritualmente, s’intende)?
Ma chi? Quello che il Concilio Vaticano II “Tradimento! Tradimento!”, la morte dei sani valori e del vero cattolicesimo?
Ma chi? Il collega del negazionista Williamson,... (continua)
Vues de l'étranger, la mort de Matteotti et celle de Mussolini, si on veut les comparer, n'ont pas du tout le même sens, ni la même résonance.
Bien je sois profondément internationaliste et que les frontières n'ont à mes yeux aucun sens, qu'il n'est ni de nation, ni de patrie... qui tienne, j'utilise un instant le regard « étranger », c'est-à-dire un regard qui n'est pas inclus dans l'ensemble fermé dans lequel Mussolini et ses successeurs ont voulu enfermer l'Italie – sans exclure que pour eux, l'Italie avale le monde – favoloso Impero. Il y aurait donc d'un côté les Italiens et de l'autre l'étranger. On peut considérer comme disait Voltaire, que tel Micromégas, c'est-à-dire du point de vue de Sirius, on dispose d'un regard plus vaste, d'un panorama plus étendu et moins directement impliqué. Disons plus serein, plus satellitaire, en quelque sorte.
Vue de l'étranger, la mort de Matteotti... (continua)
Caro Riccardo, non ho ne sminuito la figura di Matteotti ne sminuito la gravita assassinio e mussolini se ne assunse pure la responsabilita. Del resto Matteotti ebbe il coraggio di fare cio che disse sapendo bene quello che gli sarebbe accaduto e cio merita grande rispetto. Non mi importa che non la si pensi cosi anche per Rolando Rivi (un seminarista quattordicenne trucidato dai partigiani rossi ) o per Ettore Muti ammazzato da sicari badogliani, ma io credo che chiunque muoia per le sue idee vadi rispettato a prescindere da quali essi siano. Per meglio esprimere il concetto uso una frse di Ezra Pound : "Se un uomo non è disposto a lottare per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui." Sul Fascismo rimane il fatto che se esso fosse rimasto come quello del 1919 e il suo capo lo stesso che in gioventu organizzava scioperi con la bandiera rossa, (si veda qui) che... (continua)
Su questa pagina del grande Léo Ferré (cui chiedo un semplice perdono alla memoria senza invocare "anime", dato che né lui e né io ci crediamo o abbiamo creduto) sta avvenendo una cosa che non vorrei mai vedere, vale a dire la cosiddetta "guerra dei morti". Se non fosse una cosa sommamente tragica, mi ricorderebbe gli album delle figurine Panini: ce l'hai un Auschwitz? Me lo scambi con tre foibe? Una fossa di Katyn per un eccidio di Marzabotto? Il genocidio dei comunisti indonesiani eseguito da Sukarno contro un genocidio polpottiano? No, no, così non va e mi permetto di dirlo a tutti quanti.
Mi sento del tutto lontano da questo modo di ragionare, e di ridurre dei genocidi o foss'anche la morte violenta di una singola persona ad un'occasione di zuffa verbale. Di immondi troiai ne sono stati commessi sia in nome del "comunismo" che del "fascismo". Anche e soprattutto per questo sono anarchico.... (continua)
certo è triste..
racconta di una cosa terribile...
ma ho voglia di cantarla...nn so xkè...ma è così...