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La secrétaire

La secrétaire
La secrétaire

Chanson française – La secrétaire – Marco Valdo M.I. – 2009

(19 septembre 1943 - Suite en plusieurs tableaux.)

La secrétaire est la douzième étape d'un cycle de chansons qui raconte l'histoire d'un jeune Italien qui déserta pour ne pas servir le fascisme; réfugié en France, il fut rendu par les pétainistes aux sbires du régime, emprisonné. Les étapes ultérieures de ce tour d'Italie un peu particulier se prolongent en Allemagne et racontent la suite de l'aventure qui se terminera à Dachau.
Comme on le découvrira ici, ces canzones racontent l'histoire d'un homme, aujourd'hui âgé de 88 ans, mais encore plein de vie, qui habite quelque part loin de l'Italie dans le Limbourg près de la frontière hollandaise, en pays flamand. Il s'appelle encore et toujours Joseph Porcu (en Italie, Giuseppe), il est né en Sardaigne et connut une vie passablement agitée. Il connaît et suit... (continua)
Le Meister, civil allemand, ordonna
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 15/2/2009 - 12:47
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Palestina

Palestina
[2000]
Testo e musica di Massimo Ricci
Lyrics and Music by Massimo Ricci
Malasuerte Fi*sud - MySpace
Direttamente dal quaderno dei Malasuerte!

I Malasuerte Fi*sud, gruppo storico del Centro Popolare Autogestito Firenze Sud (CPA). Può essere che non sia più troppo "di moda" urlare "Palestina libera, Palestina rossa!"; eppure oggi più che mai questo grido dovrebbe risuonare senza nessuna preclusione per chi lotta per la libertà della Palestina anche da posizioni diverse. Questa canzone può anche servire da esempio di come a volte si trova a lavorare lo staff delle CCG/AWS per mettere a disposizione un testo altrimenti introvabile. La sera del 14 febbraio 2009, in occasione del 20° anniversario dell'occupazione del CPA, i Malasuerte e i Cayo Rosso hanno tenuto un affollatissimo concerto nel "Covo" del centro sociale (nel gergo del CPA, il "covo" è la birreria/musicheria). Riccardo e Daniela... (continua)
Dicono che si stan buttando via
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 15/2/2009 - 01:40
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Il mio nome è Carlo

Il mio nome è Carlo
[Febbraio 2002]
Testo e musica di Massimo Ricci
Lyrics and Music by Massimo Ricci
Malasuerte Fi*sud - MySpace
Direttamente dal quaderno dei Malasuerte!

I Malasuerte Fi*sud, gruppo storico del Centro Popolare Autogestito Firenze Sud (CPA), hanno scritto nel 2002 questa canzone in cui è Carlo Giuliani stesso che racconta la sua storia di vita e la sua fine. Questa canzone può anche servire da esempio di come a volte si trova a lavorare lo staff delle CCG/AWS per mettere a disposizione un testo altrimenti introvabile. La sera del 14 febbraio 2009, in occasione del 20° anniversario dell'occupazione del CPA, i Malasuerte e i Cayo Rosso hanno tenuto un affollatissimo concerto nel "Covo" del centro sociale (nel gergo del CPA, il "covo" è la birreria/musicheria). Riccardo e Daniela delle CCG/AWS sono ugualmente frequentatori del CPA, e c'erano; al termine del concerto, il "frontman" dei Malasuerte,... (continua)
Sono sempre stato un tipo un po' ribelle
(continua)
15/2/2009 - 00:13
Percorsi: Genova - G8
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Georges Brassens: Le mécréant

Georges Brassens: Le mécréant
[1960]
Album: "Le mécréant"
Paroles et musique par Georges Brassens
Testo e musica di Georges Brassens

Georges Brassens aveva, quand'era ragazzo a scuola a Sète, un professore di francese che lo appassionò alla lettura dei classici della letteratura; una lezione che Brassens apprese alla perfezione. I suoi versi sono quanto di più classicamente impeccabile possa esistere, alessandrini senza una sbavatura nei quali l'influenza non solo dei grandi (La Fontaine, Racine, Corneille...), ma anche di certi cosiddetti « minori » si tocca con mano. Non a caso Brassens sarà il più grande mettitore in musica della poesia del suo paese.

Il professore di francese si chiamava Alphonse Bonnafé. Quando il suo vecchio alunno divenne Georges Brassens, il « mostro sacro » della canzone d'autore, l'esempio che non si sa quanti altri cantautori (tra i quali De André) presero all'estero, Bonnafé divenne il... (continua)
Est-il en notre temps rien de plus odieux
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/2/2009 - 19:48
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A Palatina

A Palatina
1976
Libertà

Una delle canzoni nate dalla mitizzazione dell'epoca in cui Pasquale Paoli era u babbu di a nazione corsa -in attesa di ascendere, ahilui post mortem, all'empireo dei padri del costituzionalismo moderno- e la sconfitta di Ponte Novu era ancora di là da venire.
Cinta è bella la carchera
(continua)
inviata da Io non sto con Oriana 14/2/2009 - 15:30

L'insurrection de Florence

L'insurrection de Florence
[2009]
Paroles et musique par Marco Valdo M.I.



« L'Insurrection de Florence » raconte la lutte du peuple florentin, pris en otage par les nazis et les fascistes, pour se sauver et sauver sa ville. L'affaire se passe en août 1944 et va durer presque tout le mois. Un matin, les Allemands ne seront plus là.
Marco Valdo M.I. avait déjà abordé cet épisode de la résistance à Florence avec Morto sul selciato, canzone leviane, venue tout droit des souvenirs de Carlo Levi, qui retour d'exil en France, continua clandestinement ses activités de résistance à Florence.

Certains ont voulu et d'autres veulent à nouveau faire disparaître jusqu'au souvenir des combats que le peuple italien dut mener pour chasser et les occupants allemands - l'armée nazie de Kesselring et leurs acolytes fascistes. Cette tentative d'occultation s'appelle révisionnisme. Lorsque non seulement on veut effacer l'histoire,... (continua)
Quartier par quartier
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 13/2/2009 - 22:05
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Armas vuelvanse a casa

Armas vuelvanse a casa
Cuando camino
(continua)
inviata da federico 13/2/2009 - 11:32
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Il pazzo e la stella

Il pazzo e la stella
1998 (2004)
Acqua e terra
C'erano più di mille stelle
(continua)
inviata da DonQuijote82 12/2/2009 - 23:39
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Ti regalerò una rosa

Ti regalerò una rosa
2007
Dall'altra parte del cancello

Visto che siamo vicini al Festival di Sanremo, ecco una canzone che lo ha vinto, senza essere per questo banale. Dall'album "Dall'altra parte del cancello" un'altra canzone che parla di follia e di Manicomi
Ti regalerò una rosa
(continua)
inviata da DonQuijote82 12/2/2009 - 23:37
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Io come voi

Io come voi
[2007]
Album :"Rasoi di seta, Giovanni Nuti canta Alda Merini"
Poesia di Alda Merini
A poem by Alda Merini
Musica e orchestrazione di Giovanni Nuti
Music and Orchestration by Giovanni Nuti

"Io come voi non sono stato ascoltato e ho visto le sbarre/del silenzio crescermi intorno e strapparmi i capelli/io come voi ho pianto, ho riso e ho sperato" "Io come voi sono stato sorpreso mentre rubavo la vita": comincia così questa bellissima poesia di Alda, che può essere idealmente dedicata a tutti coloro che sono reclusi nelle prigioni o nei manicomi. Quando l'ho musicata ne è uscito un brano molto intenso, che ho deciso di mettere all'ingresso del mio sito www.giovanninuti.com perché penso che nella vita ognuno di noi soffre per qualche ingiustizia, diventando suo malgrado un esperto nella "scienza del dolore dell'uomo".
Io come voi sono stata sorpresa mentre rubavo la vita,
(continua)
inviata da adriana 12/2/2009 - 19:33
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Canzone per Alda Merini

Canzone per Alda Merini
[1999]
Album: Sogna, ragazzo sogna

Canzone per Alda Merini
Noi qui dentro si vive in un lungo letargo,
(continua)
inviata da adriana 12/2/2009 - 14:53
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Manicomi

Manicomi
[1995]
Testo e musica di Davide Bernasconi
[Davide Van De Sfroos]
Dall'album "Manicomi"
Ricordo una vita con donne e bottiglie,
(continua)
inviata da adriana 12/2/2009 - 14:27

Le Petit Chaperon Rouge et le Loup de Rome

Le Petit Chaperon Rouge et le Loup de Rome
Le Petit Chaperon Rouge et le Loup de Rome

Chanson française - Le Petit Chaperon Rouge et le Loup de Rome – Marco Valdo M.I. – 2009

La chanson du Petit Chaperon Rouge et du Loup de Rome se propose d'écouter des voix anciennes à propos de ce qui se vit aujourd'hui en Italie. Avec le passage du temps et de l'âge, l'histoire bégaye et semble vouloir se répéter, avec des nuances cependant; elle avance masquée ou disons que comme le Loup de Perrault, le Loup de Rome avance déguisé, tout sourire sur ses écrans. D'aucuns diront que l'affaire est une affaire d'Italie et qu'une chanson en français n'a rien à y faire.
Mais, dit Marco Valdo M.I., la belle affaire... Pour sonner le tocsin, il n'est pas de frontières. Et puis, c'est manquer de mémoire que de croire que ce qui opprime l'Italien sera sans incidences pour les autres demain. L'histoire bégaye peut-être, mais nous on se souvient. La... (continua)
Sonnons les cloches ! Rompons le silence !
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/2/2009 - 12:38
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FBD (Fosforo Bianco Democratico)

FBD (Fosforo Bianco Democratico)
[2008]
Dall’album “Tarlo Terzo”
Bruno Dorella: timpano, rullante
Giovanni Succi: chitarra acustica



“Si tratta del brillante episodio del bombardamento operato indiscriminatamente sulla città di Falluja, Iraq novembre 2004, condotto in nostro nome e in quello della democrazia. E abbiamo largamente utilizzato un’arma chimica di distruzione di massa (da noi stessi dichiarata illegale) che si chiama fosforo bianco (nome in codice Willy Pete) e che produce il brillante effetto di sciogliere i corpi composti di liquidi, tipo gli umani.
Lo abbiamo fatto per colpire alcuni terroristi barricati in quella città, sostenitori di un dittatore che noi stessi avevamo posto al potere per abbatterlo al momento opportuno ed impossessarci direttamente o indirettamente del controllo di una vasta regione strategica. Purtroppo questi balordi si erano nascosti proprio in città, quindi si è dovuto raderla... (continua)
Milioni di GB
(continua)
inviata da Alessandro 12/2/2009 - 09:08
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Sognando

Sognando
[1971]
Testo e musica di Aldo Caponi [Don Backy]
Lyrics and music by Aldo Caponi [Don Backy]
Interpretata anche da Mina
Prima incisione: 1974
First recording: 1974
Album: Sognando [1978]
Su Single / Single Release: 1978

Il signor Aldo Caponi, da Santa Croce sull'Arno (Pisa), paese di concerie di pellame, di odori mefitici e che ha condiviso con Firenze la rovinosa alluvione del 1966, è con tutta probabilità e ragionevolezza uno dei più grandi cantautori italiani. Dimenticavo: si fa chiamare “Don Backy” da una quarantina d'anni buoni; quel nome d'arte americaneggiante, come imponevano l'epoca e il roccherròlle, glielo diede il suo ex amico Adriano Celentano. Il quale, a scrivere testi e musiche, non gli lega nemmeno le scarpe. Solo che Adriano Celentano è famoso in tutto il mondo, mentre Aldo Caponi, alias Don Backy, dopo qualche anno di grande notorietà e canzoni splendide (Immensità,... (continua)
Me ne sto lì seduto e assente,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/2/2009 - 04:20
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Albatro

Albatro
[2006]
Da "Delirio e castigo" (album autoprodotto)
Scritta da Davide Giromini
Luca Rapisarda: Voce, chitarra
Davide Giromini: Fisarmonica, cori
Michele Menconi: Violino
Matteo Procuranti: Clarinetto, cori
Gabriele D'Ascoli: Basso
Alessandra Daietti: Percussioni


"Ai veri artisti, che predicano nel deserto."
[Dal libretto dell'album]

Il tema di questa canzone è contenuto nell'introduzione recitata da Matteo Procuranti. Ricordiamo anche che nello stesso album, gli Apuamater, prima di Alessio Lega, hanno interpretato anche E qualcuno poi disse di Gianni Nebbiosi.
Insonni, bestemmiatori, sifilitici, omosessuali, dissipatori, alchimisti, libertini. Tutta una popolazione si trova ad un tratto, nella seconda metà del XVII secolo, rigettata al di là di una linea di separazione, e rinchiusa in asili che erano destinati a diventare, dopo un secolo o due, i campi chiusi della follia.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/2/2009 - 04:03
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Emigrato su in Germania

Emigrato su in Germania
[1972]
E ti chiamaron Matta

Testo e musica di Gianni Nebbiosi
Lyrics and music by Gianni Nebbiosi
EP Dischi Del Sole - DS76
Riedizione di Alessio Lega e Rocco Marchi - 2008


E TI CHIAMARON MATTA


In un anno e più d'amore
Il numero d'appello
E qualcuno poi disse
Ti ricordi Nina
Ballata dell'alcoolizzato
Emigrato su in Germania


Non se ne trovano quasi, in rete, fotografie del professor Gianni Nebbiosi. È, adesso, uno stimato studioso di psicologia e frenologia a livello internazionale: basta digitare il suo nome su Google, e compaiono studi, interventi a seminari e congressi, testimonianze professionali. E anche la fotografia che qui presentiamo, che lo ritrae nel 2002, è stata presa ad un convegno internazionale tenutosi in Spagna. Digitare il suo nome su Google, dicevamo. In mezzo agli studi e agli interventi, compare però anche una cosa “strana”, a nome di Gianni Nebbiosi.... (continua)
Emigrato su in Germania
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 12/2/2009 - 02:58
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Ballata dell'alcoolizzato

Ballata dell'alcoolizzato
[1972]
E ti chiamaron Matta

Testo e musica di Gianni Nebbiosi
Lyrics and music by Gianni Nebbiosi
EP Dischi Del Sole - DS76
Riedizione di Alessio Lega e Rocco Marchi - 2008


E TI CHIAMARON MATTA


In un anno e più d'amore
Il numero d'appello
E qualcuno poi disse
Ti ricordi Nina
Ballata dell'alcoolizzato
Emigrato su in Germania


Non se ne trovano quasi, in rete, fotografie del professor Gianni Nebbiosi. È, adesso, uno stimato studioso di psicologia e frenologia a livello internazionale: basta digitare il suo nome su Google, e compaiono studi, interventi a seminari e congressi, testimonianze professionali. E anche la fotografia che qui presentiamo, che lo ritrae nel 2002, è stata presa ad un convegno internazionale tenutosi in Spagna. Digitare il suo nome su Google, dicevamo. In mezzo agli studi e agli interventi, compare però anche una cosa “strana”, a nome di Gianni Nebbiosi.... (continua)
Chissà
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 12/2/2009 - 02:56
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Ti ricordi Nina

Ti ricordi Nina
[1972]
E ti chiamaron Matta

Testo e musica di Gianni Nebbiosi
Lyrics and music by Gianni Nebbiosi
EP Dischi Del Sole - DS76
Riedizione di Alessio Lega e Rocco Marchi - 2008


E TI CHIAMARON MATTA


In un anno e più d'amore
Il numero d'appello
E qualcuno poi disse
Ti ricordi Nina
Ballata dell'alcoolizzato
Emigrato su in Germania


Non se ne trovano quasi, in rete, fotografie del professor Gianni Nebbiosi. È, adesso, uno stimato studioso di psicologia e frenologia a livello internazionale: basta digitare il suo nome su Google, e compaiono studi, interventi a seminari e congressi, testimonianze professionali. E anche la fotografia che qui presentiamo, che lo ritrae nel 2002, è stata presa ad un convegno internazionale tenutosi in Spagna. Digitare il suo nome su Google, dicevamo. In mezzo agli studi e agli interventi, compare però anche una cosa “strana”, a nome di Gianni Nebbiosi.... (continua)
Ti ricordi Nina
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 12/2/2009 - 02:55
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E qualcuno poi disse

E qualcuno poi disse
[1972]
E ti chiamaron Matta

Testo e musica di Gianni Nebbiosi
Lyrics and music by Gianni Nebbiosi
EP Dischi Del Sole - DS76
Riedizione di Alessio Lega e Rocco Marchi - 2008
Incisa anche nel VIII volume di "Avanti Popolo", antologia della canzone popolare e di lotta italiana pubblicata nel 1995 dalla rivista "Avvenimenti"
Interpretata anche dagli Apuamater Indiesfolk nell'album "Delirio e Castigo" (2006)


E TI CHIAMARON MATTA


In un anno e più d'amore
Il numero d'appello
E qualcuno poi disse
Ti ricordi Nina
Ballata dell'alcoolizzato
Emigrato su in Germania


Non se ne trovano quasi, in rete, fotografie del professor Gianni Nebbiosi. È, adesso, uno stimato studioso di psicologia e frenologia a livello internazionale: basta digitare il suo nome su Google, e compaiono studi, interventi a seminari e congressi, testimonianze professionali. E anche la fotografia che qui presentiamo,... (continua)
Fu l'idea di vedere i tuoi occhi
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 12/2/2009 - 02:53
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Il numero d'appello

Il numero d'appello
[1972]
E ti chiamaron Matta

Testo e musica di Gianni Nebbiosi
Lyrics and music by Gianni Nebbiosi
EP Dischi Del Sole - DS76
Riedizione di Alessio Lega e Rocco Marchi - 2008
Interpretata anche da Maria Monti in Maria Monti e i Contrautori (1972)


E TI CHIAMARON MATTA


In un anno e più d'amore
Il numero d'appello
E qualcuno poi disse
Ti ricordi Nina
Ballata dell'alcoolizzato
Emigrato su in Germania


Non se ne trovano quasi, in rete, fotografie del professor Gianni Nebbiosi. È, adesso, uno stimato studioso di psicologia e frenologia a livello internazionale: basta digitare il suo nome su Google, e compaiono studi, interventi a seminari e congressi, testimonianze professionali. E anche la fotografia che qui presentiamo, che lo ritrae nel 2002, è stata presa ad un convegno internazionale tenutosi in Spagna. Digitare il suo nome su Google, dicevamo. In mezzo agli studi e agli interventi,... (continua)
Quando, nel cercare di farsi capire,
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 12/2/2009 - 02:45
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In un anno e più d'amore

In un anno e più d'amore
[1972]
E ti chiamaron Matta

Testo e musica di Gianni Nebbiosi
Lyrics and music by Gianni Nebbiosi
EP Dischi Del Sole - DS76
Riedizione di Alessio Lega e Rocco Marchi - 2008


E TI CHIAMARON MATTA


In un anno e più d'amore
Il numero d'appello
E qualcuno poi disse
Ti ricordi Nina
Ballata dell'alcoolizzato
Emigrato su in Germania


Non se ne trovano quasi, in rete, fotografie del professor Gianni Nebbiosi. È, adesso, uno stimato studioso di psicologia e frenologia a livello internazionale: basta digitare il suo nome su Google, e compaiono studi, interventi a seminari e congressi, testimonianze professionali. E anche la fotografia che qui presentiamo, che lo ritrae nel 2002, è stata presa ad un convegno internazionale tenutosi in Spagna. Digitare il suo nome su Google, dicevamo. In mezzo agli studi e agli interventi, compare però anche una cosa “strana”, a nome di Gianni Nebbiosi.... (continua)
In un anno e più d'amore
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 12/2/2009 - 02:07
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Marta

Marta
[1974]
Testo e musica di Antonello Venditti
Album: Quando sarà Natale


Lo abbiamo appena preso per i fondelli, Antonello Venditti, con la stupefacente “rielaborazione” di Corrado Guzzanti. Ma siccome questa è una giornata di imprevedibilità e di Extra, ora vogliamo un po' rendergli omaggio. O meglio, rendere omaggio al primissimo Venditti, degli anni '70, quello che riusciva a tirar fuori anche canzoni stupende come questa. Il repertorio giovanile di Venditti era in gran parte basato sullo studio della figura femminile in tutte le sue possibili problematiche, specialmente in anni difficili come quelli, in cui la condizione della donna stava cambiando rapidamente anche in Italia. Questa canzone ne è forse il migliore esempio. La figura di Marta, giovanissima studentessa operaia alle prese con tutte le difficoltà, le durezze della vita quotidiana e della famiglia, con il padre-padrone che... (continua)
Prega, Marta, nella sera
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/2/2009 - 00:03
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Corrado Guzzanti: Grande Raccordo Anulare

Corrado Guzzanti: Grande Raccordo Anulare
[2000]
Testo e musica di Corrado Guzzanti
Dalla trasmissione di Rai 3 "L'ottavo nano"

L'anno era il 2001, e nella trasmissione di rai 3 L'Ottavo Nano, condotta dalla contessa Serena Dandini de Sylva (non ci crederete, ma si chiama proprio così) accadeva una cosa strana, che ancora oggi, a distanza di anni, viene ricordata e -soprattutto- berciata a squarciagola. A determinati punti di quella trasmissione satirica, l'ideatore della stessa, Corrado Guzzanti, prorompeva in scena con un pianoforte semovente, travestito -anche vocalmente, e in modo perfetto- da Antonello Venditti e si metteva a cantare quanto segue, la vera e unica epopea toponomastica metropolitana di Roma e del suo Grande Raccordo Anulare. Su una melodia strappacore più vendittiana di quelle di Venditti, due innamorati si godono tutto il consueto ingorgo facendo l'amore e figli nelle soste, e raccontando tutte le uscite (o... (continua)
Vieni con me, amore, sur Grande Raccordo Anulare,
(continua)
inviata da Riccardo & Adriana 11/2/2009 - 17:57
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Chi fermerà la tonaca

Chi fermerà la tonaca
Interpretata da Lello Vitello

Imprevedibile Riccardo Scocciante! Stasera, anzi stanotte, sfodera persino il suo romanesco (a dire il vero assai maccheronico, ma comunque lodevole per impegno) e ci fornisce la sua particolare visione dell'Itaglia di oggi, paese tanto più incarognito e di potenziali linciatori della porta accanto quanto più la longa et pelosa manus d'una chiesa cattolica oramai palesemente impegnata a restaurare il suo potere temporale si stende su ogni aspetto della nostra vita. Certo che lo Scocciantiello, per parlare di questi gravi e pressanti argomenti, avrebbe potuto, toh, prendere un canto più consono ad una simile rielaborazione: un bel gregoriano, una commovente canzone di fra' Giuseppe Cionfoli, o meglio ancora la sigla di qualche stronzata fìcscion a base di preti e poliziotti (i pilastri della società!); invece ha scelto la vecchia ma ancor scatenata canzone dei Pooh, Chi fermerà la musica. Vallo a capire! [CCG/AWS Staff]]
Ora si santifica
(continua)
11/2/2009 - 04:44
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Canção do desterro (Emigrantes)

Canção do desterro (Emigrantes)
[1970]
Testo e musica di José "Zeca" Afonso
Palavras e música de José "Zeca" Afonso
Album: Traz outro amigo também

Quella che è stata l'emigrazione portoghese, mi è capitato di toccarlo con mano, di vederlo coi miei occhi in uno in quegli angoli di mondo dove anch'io mi sono trovato in desterro. Una piccola città svizzera, Friburgo, ricca, pasciuta, linda, ordinata. E dovunque, portoghesi. Ancora, magari dopo trenta o quarant'anni, con le automobili con la targa portoghese. A pochi metri dalla casa dove abitavo, il Bar Porto e il Bar Benfica, con la rivalità tra le due principali squadre di calcio del paese trasferita a migliaia di chilometri di distanza. E sempre un ordine e una dignità in qualsiasi cosa i portoghesi facessero, anche festeggiare le vittorie della nazionale ai campionati mondiali. Le pulizie nello stabile, sempre quello dove abitavo, le facevano due signore portoghesi,... (continua)
Vieram cedo
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/2/2009 - 00:18
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Songs of Children Cantata

La Songs of Children Cantata è composta da nove poesie scritte da bambini ebrei internati nel lager di Theresienstadt (Repubblica Ceca), meglio e più tristemente noto come Terezín.

A partire dal 1940 i nazisti allestirono a Terezín prima una prigione, poi un vero e proprio ghetto che servì da da campo di transito per gli ebrei diretti ad Auschwitz e ad altri campi di sterminio.

15.000 bambini passarono per Terezín. Ne sopravvissero solo 150.

"La comunità ebraica di Theresienstadt si assicurò che tutti i bambini deportati potessero continuare il loro percorso educativo. Quotidianamente si tenevano lezioni ed attività sportive; inoltre la comunità riuscì a pubblicare una rivista illustrata, Vedem, che trattava di poesia, dialoghi e recensioni letterarie ed era completamente prodotto da ragazzi di un'età compresa tra i dodici ed i quindici anni. [...]
L'insegnante d'arte Friedl Dicker-Brandeis... (continua)
Only take heed, and keep your soul diligently lest you forget the things which your eyes
(continua)
inviata da Alessandro 10/2/2009 - 09:14

Joseph est toujours là

Joseph est toujours là
Chanson française – Joseph est toujours là – Marco Valdo M.I. - 2009

(19 septembre 1943 - Suite en plusieurs tableaux.)

Joseph est toujours là est le résumé et la dernière étape, même si d'autres doivent encore venir s' y insérer, d'un cycle de chansons qui raconte l'histoire d'un jeune Italien qui déserta pour ne pas servir le fascisme; réfugié en France, il fut rendu par les pétainistes aux sbires du régime, emprisonné. Les étapes ultérieures de ce tour d'Italie un peu particulier se prolongent en Allemagne et racontent la suite de l'aventure qui se terminera à Dachau.
Comme on le découvrira ici, ces canzones racontent l'histoire d'un homme, aujourd'hui âgé de 88 ans, mais encore plein de vie, qui habite quelque part loin de l'Italie dans le Limbourg près de la frontière hollandaise, en pays flamand. Il s'appelle encore et toujours Joseph Porcu (en Italie, Giuseppe), il est né en Sardaigne... (continua)
César-Alexandre-Benito voulait guider le monde entier
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/2/2009 - 17:04
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Requiem For A Dying Song

Requiem For A Dying Song
Dal disco "Float" del 2008
There's a government whip cracked across your back
(continua)
inviata da DonQuijote82 8/2/2009 - 21:07
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(No More) Paddy's Lament

(No More) Paddy's Lament
tratto dal disco "Float" del 2008. Il titolo fa riferimento alla canzone Paddy's Lament (By the hush).
Wipe the blood from your lip
(continua)
inviata da DonQuijote82 8/2/2009 - 21:02
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Ρωμιοσύνη

Ρωμιοσύνη
Romiosýni

[1966]
Στίχοι: Γιάννης Ρίτσος
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Γρηγόρης Μπιθικώτσης

Testo di Yannis Ritsos
Musica di Mikis Theodorakis
Prima esecuzione di Grigoris Bithikotsis


ROMIOSYNI, LA GRECITA'

Senza dubbio, Yannis Ritsos è il poeta con cui Theodorakis è identificato più da vicino in Grecia. Come Theodorakis, Ritsos è stato un poeta e scrittore assai prolifico profondamente impegnato a sinistra.

Le nove canzoni del ciclo di Ρωμιοσύνη sono adattamenti di alcune parti di un poema assai più lungo in cui Ritsos tenta, così come Odysseas Elytis nell'Ἄξιον Ἐστί, di sintetizzare e fissare gli eventi della recente storia greca in una forma di epica moderna.

Il tema centrale di Ritsos è la Resistenza -Ρωμιοσύνη, lo spirito di indipendenza tipico dei greci, la “Grecità” così come il termine è reso correntemente*, dal tempo di Digenis Akritas** fino ai partigiani... (continua)
ΡΩΜΙΟΣΥΝΗ

(continua)
inviata da Gian Piero Testa & CCG/AWS Staff 8/2/2009 - 01:36
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Anthem For The New Millennium Generation

Anthem For The New Millennium Generation
Album: A Benefit for Victims of Violent Crime (2007)
We stand against every lie they tell.
(continua)
7/2/2009 - 19:59

Juste un survivant

Juste un survivant
Juste un survivant
Chanson française - Juste un survivant – Marco Valdo M.I. - 2009

(19 septembre 1943 - Suite en plusieurs tableaux.)

Juste un survivant est la onzième étape d'un cycle de chansons qui raconte l'histoire d'un jeune Italien qui déserta pour ne pas servir le fascisme; réfugié en France, il fut rendu par les pétainistes aux sbires du régime, emprisonné. Les étapes ultérieures de ce tour d'Italie un peu particulier se prolongent en Allemagne et racontent la suite de l'aventure qui se terminera à Dachau.
Comme on le découvrira ici, ces canzones racontent l'histoire d'un homme, aujourd'hui âgé de 88 ans, mais encore plein de vie, qui habite quelque part loin de l'Italie dans le Limbourg près de la frontière hollandaise, en pays flamand. Il s'appelle encore et toujours Joseph Porcu (en Italie, Giuseppe), il est né en Sardaigne et connut une vie passablement agitée. Il connaît... (continua)
Deux ans de lager, deux ans,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 7/2/2009 - 19:31

War Outside

War Outside
There's a war outside I can hear the distant guns tonight,
(continua)
inviata da DonQuijote82 7/2/2009 - 15:52

Il court, il court...

Il court, il court...
Il court, il court...

Chanson française – Il court, il court... – Marco Valdo M.I. – 2009

Il court, il court le furet... Il est passé par ici, il repassera par là. Ces vieux bons Aryens vivent encore, tranquilles, tranquilles. On les voit ici, on les retrouve là. On les condamne un peu, beaucoup, pas du tout.
Mais enfin, comme l'on sait, les articles passent, les chansons restent...
Cette comptine, un peu aménagée – le furet est devenu le « tueur », en la matière, il faut appeler les choses par leur nom – je la vois, je l'entends bien chantée par un chœur de voix enfantines et suaves. Manière de rappeler celles de enfants partis en fumée par la cheminée....La chanson du Furet est aussi un jeu où les enfants cachent le furet, cherché par l'un d'entre eux, mais qui passe de main en main de sorte que le furet n'est jamais au même endroit.
Ce qui enfin semble bien être le cas de nos... (continua)
Il court, il court le tueur
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/2/2009 - 23:39

Primi di luglio, secondo millennio

Primi di luglio, secondo millennio
[2008]
Testo e musica di Carlo Demara
Lyrics and music by Carlo Demara

La pagina MySpace di Carlo Demara.
Quando
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 6/2/2009 - 19:34
Percorsi: Genova - G8
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Come insetti giganti da un'altra galassia

Come insetti giganti da un'altra galassia
[2008]
Testo e musica di Carlo Demara
Lyrics and music by Carlo Demara

La pagina MySpace di Carlo Demara.
Ci ammazzeranno tutti quanti
(continua)
inviata da Carlo Cabriolu Puddu 6/2/2009 - 18:25

Realpolitik

Realpolitik
[2008]
Testo e musica di Carlo Demara
Lyrics and music by Carlo Demara

La pagina MySpace di Carlo Demara.
Sei molto più bella di me
(continua)
inviata da Carlo Cabriolu Puddu 6/2/2009 - 18:23
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Stregato dalla pura grazia dell'amore

Stregato dalla pura grazia dell'amore
[2008]
Testo e musica di Carlo Demara
Lyrics and music by Carlo Demara

La pagina MySpace di Carlo Demara.
Come puoi sentirti forte
(continua)
inviata da Carlo Cabriolu Puddu 6/2/2009 - 18:22

C'eravamo tanto armati

C'eravamo tanto armati
Dev'essere un periodo di estrema malevolenza, perfidia e cattiveria creatività per il nostro Riccardo Scocciante, che stavolta s'inserisce ner dibbàttito sulla recente e sanguinosa invasione isdraeliana della striscia di Gaza (detta "Striscia la Nequizia") con una piccola composizione tratta, udite udite, nientepopodimeno che dalla vecchia e celebre canzone Come Pioveva. Sembra addirittura che il suggerimento gli sia arrivato nel bel mezzo di una segretissima telefonata con Alessio Lega, anche se le notizie al riguardo siano frammentarie. Naturalmente, con la stronzàggine delicatezza che lo contraddistingue, Riccardino Scocciante nostro ha volutamente tirato delle legnate sul groppone parlato con estrema moderazione rispetto a quelli che sono i suoi standard; di questo non possiamo che dargli atto. [CCG/AWS Staff]
C'eravamo tanto armati
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 6/2/2009 - 17:55
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Trois soldats revenant de la guerre

Trois soldats revenant de la guerre
Ancora una canzone tratta dal cosiddetto "Cahier Tron", un quaderno di canzoni raccolte da tal Enrico Tron della borgata Roberso di Massello, in val Germanasca, nel 1898, e trascritte dai cantori de La Cantarana.
Si tratta di un quaderno di cm. 14x21, contenente 143 canti.
Sul frontespizio, la scritta "Tron Enrico / l'anno 1898 / Roberso"
Alcune canzoni sono in francese, altre in piemontese ad altre in italiano.

Il brano di apertura del quaderno inizia con il verso "Trois soldats revenant de la guerre". Si tratta di una canzone, a mio avviso, terribile. Uno dei soldati entrati in una locanda è in realtà il marito dell'ostessa, la quale sulle prime non lo riconosce perchè è passato un sacco di tempo da che è partito. Nel frattempo l'ostessa, credendo il marito morto in guerra, si è rifatta una vita con un altro ed ha messo al mondo altri due figli. La guerra ha annientato la vita di un... (continua)
Trois soldats revenant de la guerre
(continua)
inviata da Alessandro 5/2/2009 - 21:14
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Prendi il fucile e gettalo per terra (Gran Dio del cielo)

anonimo
Prendi il fucile e gettalo per terra (Gran Dio del cielo)
"Gruppo di 7 giovanissimi contadini della provincia di Belluno, celibi, incensurati; 2 condannati a 5 anni e 7 mesi di reclusione ordinaria, 5 a 2 anni.
Gli accusati la sera del 21 gennaio 1917 si recavano nei pressi dell'accampamento di Bassanese, dove trovavasi a riposo il 2° battaglione del 136° fanteria, ed ivi intonavano ad alta voce una canzone che aveva per ritornello 'prendi il fucile e gettalo a terra, vogliamo la pace e non più la guerra'.
E' rimasto assodato che i prevenuti cantavano quella nefasta canzone, la quale non poteva avere altro scopo che quello di riuscire sediziosamente suggestiva per i soldati, oltre che scandalosa e pericolosa".

Da "Sentenze dei tribunali militari italiani durante la prima guerra mondiale". Documenti dell'archivio centrale dello Stato. Testo a cura di Gioacchino Maviglia. Luciano Manzuoli Editore, Firenze (1972/1973). Collana della Biblioteca del Lavoro, a cura de gruppo sperimentale coordinato da Mario Lodi. (Lire 1.250)
Alessandro 5/2/2009 - 08:16
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Mahmoud Darwish / محمود درويش : Bitaqat Hawiyyah / Identity Card

Mahmoud Darwish / محمود درويش : Bitaqat Hawiyyah / Identity Card
Anche al Polo Nord si è manifestato per Gaza: la manifestazione più a nord del mondo a Longyearbyen, capoluogo delle isole Svalbard

L'articolo tratto dal quotidiano online delle isole Svalbard, Svalbardposten, il quotidiano più a nord del mondo redatto in lingua norvegese, mostra la manifestazione che si è svolta a Longyearbyen il 19 gennaio scorso, durante la notte polare (che nell'arcipelago dura dal 14 novembre al 29 gennaio) ed alle quali hanno preso parte ottanta persone. Si fa presente che la popolazione totale di Longyearbyen ammonta a 2060 persone. La temperatura, secondo lo Svalbard Weather Report, quel giorno ha avuto una massima di -21°C ed una minima di -33°C. Le isole Svalbard sono situate ad una latitudine di circa 81°N.

Riportiamo l'articolo scritto dal giornalista Torill Ustad Stav:

Mellom 70 og 80 personer møtte fram for å vise sin støtte til sivilbefolkningen i Gaza under... (continua)
CCG/AWS Staff 5/2/2009 - 00:16

Signé Vittorugo

Signé Vittorugo
Signé Vittorugo
Chanson française - Signé Vittorugo – Marco Valdo M.I. – 2009
tirée d'un récit de Riccardo Venturi : « Victor Hugo ».

Riccardo Venturi prétend urbi et orbi qu'il est mon camarade et mon ami. Cela me réjouit grandement, j'en augure les meilleures choses et je le remercie publiquement de ces très estimables compliments.
Il m'a fait cadeau de deux photos d'Elbe. Elles ouvrent de sublimes perspectives. Elles me rappellent le couvent abandonné que j'ai failli acheter là-bas au-dessus du Golfe de Gênes. J'ai failli acheter, mais je n'avais pas assez d'argent. On peut toujours rêver, n'est-ce pas. C'était pas cher cependant, mais bien trop cher pour moi. Que faire quand on n'en a pas ? Passer son chemin et continuer en rêvant.
Un vrai potlatch qu'on est en train de faire. Je lui fais , à mon tour, un cadeau, dont j'espère sincèrement qu'il lui chauffera le cœur. C'est une canzone.... (continua)
Un an de plus, un ami en moins
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I 4/2/2009 - 22:58
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Bergen-Belsen moje

Bergen-Belsen moje
Version française – BERGEN-BELSEN – Marco Valdo M.I. – 2009
D'après la version italienne de Riccardo Venturi – 2009

Le camp de Bergen-Belsen ( ou plus communément Belsen) était un camp de concentration nazi situé dans la Basse-Saxe, au sud-est de la ville de Bergen, près de Celle. Entre 1943 et 1945, on estime que 50.000 personnes moururent dans le camp, dont 35.000 de typhus dans les cinq premiers mois de 1945.

Au camp de Bergen-Belsen, entre autres, moururent l'écrivain et peintre Josef Čapek, la jeune Anne Frank et sa sœur Margot.
L'acteur et cinéaste Roberto Benigni est fils d'un ex-déporté du camp de Bergen-Belsen.
BERGEN-BELSEN
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/2/2009 - 19:47
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Emigration song

Emigration song
Per DonQuijote 82. Ovviamente la canzone non te la abbiamo potuta approvare...perché c'era già :-) Cogliamo l'occasione per raccomandare a tutti i collaboratori di verificare con un "cerca" approfondito (ad esempio impostando parole chiave) se una data canzone non sia già presente nel sito.
CCG/AWS Staff 4/2/2009 - 19:09
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Welcome in Occident

Welcome in Occident
da "King of Bongo" (1991)
C'mon you little eastern bird
(continua)
inviata da DonQuijote82 4/2/2009 - 17:14
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Red Army Blues

Red Army Blues
London April 1982
On "A Pagan Place" and "The Whole Of The Moon"

Years after this song was released I received a letter from a Russian man who said every word of the song was true except the line "It's not how many Germans you kill that counts, it's how many people you set free"(first verse). He told me "people went to the war to kill Germans". I realize that when I wrote the song I allowed youthful idealism to distort the sense and truth of the song with an out of context pacifist sentiment. I have now changed it. Mike Scott)

Al Stewart's 1974 song "Roads to Moscow" tells a very similar story. Both songs are based upon the book The Diary of Vikenty Angorov.
When I left my home and my family
(continua)
inviata da DonQuijote82 4/2/2009 - 16:35
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#36 (Everyday)

#36 (Everyday)
[1999]
Dal live album "Listener Supported"

Una canzone dedicata a Chris Hani, dirigente di "Umkhonto we Sizwe", l'organizzazione armata dell'ANC sudafricano, assassinato su mandato di un parlamentare segregazionista, Clive John Derby Lewis.
Yeah, yeah I scream...
(continua)
inviata da Alessandro 4/2/2009 - 14:35
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No More War

No More War
Singolo del 1978.

Il musicista e produttore roots reggae giamaicano Prince Far I era certamente uno tosto, uno che cantava le cose chiare e che, seppur politicamente impegnato, disdegnava le battaglie fra partiti e fazioni che alla fine degli anni '70 insanguinavano le strade di Kingston e dell'isola intera... Nel 1983 dedicò il suo ultimo album alla lotta contro l'apartheid in Sudafrica, intitolandolo all'organizzazione di resistenza armata "Umkhonto we Sizwe" (o MK), espressione dell'African National Congress. Ma prima che l'album vedesse la luce, Prince Far I fu trucidato nella sua casa di Portmore da assassini rimasti sconosciuti. Si parlò di una vendetta per un debito non saldato, ma sono molti a pensare che si sia trattato di un omicidio politico...
Demagog rules mean: war
(continua)
inviata da Alessandro 4/2/2009 - 14:19
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Los Macheteros/Spear of A Nation

Los Macheteros/Spear of A Nation
[2009]
Album "Gutter Tactics"

La prima strofa riporta le date delle azioni dei cosiddetti “Macheteros”, i militanti del Boricua Popular Army, organizzazione clandestina armata portoricana, nata sulle ceneri delle FALN (Fuerzas Armadas de Liberación Nacional), che propugna la liberazione di Puerto Rico dalla soggezione statunitense. L’FBI ancora oggi cataloga “Los Macheteros” tra i gruppi terroristi. Il capo storico dell’organizzazione è stato Filiberto Ojeda Ríos, ucciso dagli agenti federali statunitensi nel 2005, citato nella prima parte del coro del brano, insieme ad altri dirigenti dell’organizzazione.

La seconda parte del coro riporta invece i nomi dei dirigenti di “Umkhonto we Sizwe”, “Spear of the Nation” in inglese, il braccio armato dell’African National Congress sudafricano.

La seconda ed ultima strofa si riferisce alle azioni armate condotte dai militanti di Umkhonto we Sizwe e si chiude con la loro sospensione nel 1990, in vista della fine del sistema di apartheid.
December 11th 1974: 336 East 110th Street East Harlem.
(continua)
inviata da Alessandro 4/2/2009 - 13:42
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Who Medgar Evers Was...

Who Medgar Evers Was...
[2009]
Album "Gutter Tactics"
Tell the truth, you never knew who Medgar Evers was...
(continua)
inviata da Alessandro 4/2/2009 - 13:13
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Blessed are They Who Bash Your Children's Heads Against A Rock

Blessed are They Who Bash Your Children's Heads Against A Rock
[2009]
Album "Gutter Tactics"
What Malcolm X said when he got silenced by Elijah Mohammed was in fact true, America’s chickens…are coming home to roost.
(continua)
inviata da Alessandro 4/2/2009 - 13:08
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Opiate the Masses

Opiate the Masses
[2004]
Album "Absence"

Certamente per il percorso "Antiwar Anticlericale"...

"...Blind faith forms fanatical combat..."
"...This Christian Jihad will bleed the poor man..."
"...Genocide from Genesis to last chapter..."
"...Your holy books only increase bloodshed..."
"...The role of religion in the domination and the destruction of African civilization is so shameful..."

... ma soprattutto:

"... Quindi, 'fa 'n culo al vino cattivo ed all'ostia rafferma,
quel pallido hippie nel vostro ritratto non potrà mai essere il mio salvatore..."

Boia dè!
Blasphemous breath remains accurate
(continua)
inviata da Alessandro 4/2/2009 - 09:16
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La linea rossa

Mi pare che la versione da Il Deposito sia più corretta e completa...
La linea rossa
LA LINEA ROSSA
(continua)
inviata da Alessandro 3/2/2009 - 23:57

Les pas perdus

Les pas perdus
Les pas perdus

(19 septembre 1943 - Suite en plusieurs tableaux.)
Chanson française - Les Pas Perdus – Marco Valdo M.I. – 2009

Les Pas Perdus est la dixième étape d'un cycle de chansons qui raconte l'histoire d'un jeune Italien qui déserta pour ne pas servir le fascisme; réfugié en France, il fut rendu par les pétainistes aux sbires du régime, emprisonné. Les étapes ultérieures de ce tour d'Italie un peu particulier se prolongent en Allemagne et racontent la suite de l'aventure qui se terminera à Dachau.
Comme on le découvrira ici, ces canzones racontent l'histoire d'un homme, aujourd'hui âgé de 88 ans, mais encore plein de vie, qui habite quelque part loin de l'Italie dans le Limbourg près de la frontière hollandaise, en pays flamand. Il s'appelle encore et toujours Joseph Porcu (en Italie, Giuseppe), il est né en Sardaigne et connut une vie passablement agitée. Il connaît et suit... (continua)
Cinq heures du matin, fin du repos.
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/2/2009 - 22:46

Ir merdaiolo

Ir merdaiolo
Testo di Fabio Meini

Il testo della canzone è ripreso da Rime Pisane
Io mi chiamo John Mc Queen
(continua)
inviata da Silva 3/2/2009 - 20:33

La paix

La paix
Versi di Gaston Couté
Musica di Léo Daniderff (nome d’arte di Ferdinand Julien Niquet, 1878-1943), compositore
Conosciuta anche con i titoli alternativi de “Chanson pour les conscrits” e “Grève”
(fonte: “L’Intégrale du Vent du Ch’min”, pubblicazione integrale delle opere di Couté.)

Gaston Couté naît le 23 septembre 1880 à Beaugency, dans la Beauce. Poète dans l'âme, pacifiste et carrément anarchiste, il monte à Paris pour ses dix-huit ans. Venant de Meung – où passèrent deux autres poètes Jehan de Meung et François Villon, il fait métier de chansonnier à Montmartre, où il meurt rongé dans la misère, rongé par la tuberculose et l'absinthe. À trente et un ans, le 28 juin 1911. Il sera porté vers sa dernière demeure par les ouvriers qui font le métro de Paris. La raison en est qu'il servait une chanson par semaine au journal La Guerre Sociale, de ces chansons qui fleurent bon la révolution... (continua)
Des gâteux qu'on dit immortels,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I 3/2/2009 - 19:23
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Un aviatore irlandese prevede la sua morte

Un aviatore irlandese prevede la sua morte
Mi sia permesso qualche più ragionevole dubbio sull'inserimento di questa canzone tratta dalla poesia di Yeats. Non ci vedo proprio niente "contro la guerra", sebbene l'aviatore irlandese affermi di "non amare la gente che deve difendere" e di "non odiare la gente contro cui deve combattere". Ciononostante lo fa per soddisfare il suo "impulso solitario", ma non cambiano certo i risultati: dagli aerei, ora come allora, si sganciavano bombe che cadevano sulla testa di chi stava là sotto. E' una poesia nel pieno gusto estetizzante e romantico di Yeats, l'"uomo solo fra le nuvole" che cerca la morte perché la vita gli sembra noiosa, uno "spreco di fiato"; e, in questo, il suo spirito è pienamente fascista (e, non per niente, l'aviazione e il volo sono tra i miti fondanti del fascismo, nati con le "grandi gesta" degli aviatori durante la I guerra mondiale). La poesia di Yeats esprime un'indifferenza... (continua)
Riccardo Venturi 3/2/2009 - 16:27




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