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Ti ricordi Nina

Ti ricordi Nina
Chanson italienne – Ti chiamaron matta – Gianni Nebbiosi - 1972

Bon dieu de bon sang, la Nina de Nebbiosi a de foutues allures de la Clara de Dessy (voir la chanson Hou hou !, que Marco valdo M.I. lui a consacrée). Le suicide en moins.... et encore, on ne connaît pas la suite de l' histoire de Nina.
Dans le fond, ces êtres (femmes ici, hommes chez De Gregori et De André... par exemple – voir Il Matto, Un Matto) si désarmés face à la vie voudraient peut-être tous sauter dans l'autre monde comme le fit Clara, mais certains s'acharnent à les en empêcher et à les maintenir contre leur gré au dessus de la terre.
Maintenir en vie de force est un assassinat inversé.
Ou alors, comme en toutes choses humaines, quand ils ont encore un minimum de conscience, quand ils peuvent encore vous entendre, apportez leur la tendresse, une attention calme et aimante, votre temps et votre réserve de courage... (continua)
ILS TE DIRENT FOLLE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/2/2009 - 14:31
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The End

The End
Ehi, gente! La fine del mondo si avvicina!
E il responsabile è il nano malefico!
Alessandro 12/2/2009 - 13:02
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Songs of Children Cantata

Ho trovato le traduzioni in italiano su “I bambini di Terezín – Poesie e disegni dal lager, 1942-1944”, a cura di Mario De Micheli, Universale Economica Feltrinelli, 1979.
Le traduzioni sono di Giorgio Gandini e dello stesso curatore.
Grazie al prezioso volumetto sono riuscito anche a correggere ed integrare alcune note biografiche.

Elenco delle poesie che compongono la Cantata delle canzoni di bambini:

Il giardino
Poesia conservata con altre sette, tutte scritte a mano. Si tratta senza dubbio di copie. Sul davanti la firma “Franta Bass”.
Frantizek Bass, nato a Brno il 4.9.1930, fu deportato a Terezín il 2.12.1942 Morto il 28.10.1944 ad Auschwitz.

A Terezín
Brani rimasti, scritti a matita, su carta assorbente da mano infantile e maldestra, ma senza errori di ortografia. Come firma figura nell’angolo destro il nome “Teddy”. Aggiunte da mano estranea le indicazioni “1943” e “L 410”. Non... (continua)
CANTATA DELLE CANZONI DI BAMBINI
(continua)
inviata da Alessandro 12/2/2009 - 11:34
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Emigrato su in Germania

Emigrato su in Germania
Chanson italienne – Emigrato su in Germania – Gianni Nebbiosi – 1972

Une chanson où sont condensés divers thèmes : l'émigration, le malaise psychique, la solidarité entre exclus, la rébellion contre le pouvoir qui emprisonne et tue les esprits et les corps.

Une très étrange figure, celle du professeur Gianni Nebbiosi. Romain, psychiatre et psychanalyste réputé, dans les années 60-70 son discours de lutte pour une psychiatrie démocratique (qui s'inséra dans le mouvement qui conduisit à la loi Basaglia) le conduisit même à ... empoigner la guitare comme arme, dans ce vaste mouvement de la chanson politique et militante actif à cette époque. Il composa et chanta ainsi quelques (stupéfiantes) chansons qui parlaient des conditions inhumaines du malade mental en Italie, rassemblées dans l'album « E ti chiamaron matta » (1972) [ Et ils te diront folle], contenant également « E qualcuno poi disse »... (continua)
ÉMIGRÉ LA-BAS EN GERMANIE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/2/2009 - 10:42
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Massimiliano Larocca: La petite promenade du poète

Massimiliano Larocca: La petite promenade du poète
Ricordando che Dino Campana finì i suoi giorni in un manicomio (precisamente quello di Castelpulci, presso Lastra a Signa, Firenze, nel 1932) inseriamo, con motivazione ma anche per omaggio al grande poeta di Marradi, questa canzone nel percorso sui Lager dei Matti - La guerra manicomiale pur mantenendola tra gli "Extra".
CCG/AWS Staff 12/2/2009 - 06:42
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Emigrato su in Germania

Emigrato su in Germania
Una canzone in cui sono condensati diversi temi: l'emigrazione, il disagio psichico, la solidarietà fra esclusi, la ribellione contro il potere che imprigiona e uccide le menti e i corpi.

Non conoscevo Gianni Nebbiosi. Doveva essere uno tosto, anche per i suoi tempi.
Alessandro 12/2/2009 - 03:01
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Canção do desterro (Emigrantes)

Canção do desterro (Emigrantes)
12 febbraio 2009
CANZONE DELL'ESILIO
(continua)
12/2/2009 - 01:10
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Marta

Marta
12 février 2009
MARTHE
(continua)
12/2/2009 - 00:34
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No “Dal Molin”

anonimo
No “Dal Molin”
Il gigante dai piedi d'argilla

10/02/2009 fonte: Presidio Permanente

[...] Il dispositivo messo in campo questa mattina dal Questore Sarlo ha dimostrato tutta la sua imponenza: un gigante militare fatto per intimidire, vietare, respingere, intimorire. Ma con i piedi d'argilla, perché legata a uno scenario di scontro creato dalla Questura e rifiutato dai cittadini [...]



Guarda il primo video sulla giornata di oggi
Stiamo preparando nuovi contributi filmati

Un centinaio tra carabinieri e poliziotti in assetto antisommossa che avanzano lungo viale Dal Verme per centinaia di metri respingendo con spintoni, insulti, minacce e violenze manifestanti pacifici che arretrano; blindati e volanti schierati in ogni strada laterale nella zona limitrofa all'ingresso del Dal Molin per impedire ai vicentini di avvicinarsi; minacce d'arresto verso i cittadini che, pacificamente, si oppongono alla... (continua)
adriana 11/2/2009 - 18:55
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Beautiful That Way

Beautiful That Way
Una risposta a Noa di Udi Aloni.
Dal blog Palestina Libera

Cara Achinoam Nini,

ho scelto di rispondere a te e non all'intera destra rabbiosa, perchè credo che il tradimento del campo della pace superi il danno causato dalla destra di migliaia di volte. La facilità con cui il campo della pace si accoda ai ruggiti di guerra ostacola la creazione di un significativo movimento che possa dare una vera resistenza all'occupazione.

Tu ruoti gli occhi, usi le tue parole d'amore al servizio dei tuo popolo conquistatore e chiedi ai Palestinesi di arrendersi con voce tenera. Tu dai ad Israele il ruolo di liberatore. Ad Israele - che, per oltre 60 anni, li ha occupati e umiliati. "Io so dove è il vostro cuore! E' proprio dove è il mio, con i miei figli, con la terra, con il cielo, con la musica, con la SPERANZA!" scrivi, ma Achinoam, noi abbiamo preso la loro terra e imprigionati nel ghetto chiamato... (continua)
CCG/AWS Staff 11/2/2009 - 03:43
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Tammurriata nera

Tammurriata nera
Ciao,

Questa è una versione un po' libera, senza rime, e fatta in fretta. La lingua è il portoghese del Brasile, che è diverso dal portoghese europeo e non è un dialetto, così come l'American English non è un dialetto dell'inglese britannico.
Sono brasiliano, figlio di italiani della provincia di Salerno.

Saluti.
TAMBORADA PRETA
(continua)
inviata da Angelo 10/2/2009 - 12:12
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Mis colegas

Mis colegas
questa canzone parla della legalizzazione della marijuana!!
nn certo di guerra..
8/2/2009 - 21:03
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Diamante

Diamante
DIAMANTE
(continua)
inviata da DonQuijote82 8/2/2009 - 20:16
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Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento

Auschwitz, <i>o</i> Canzone del bambino nel vento
Vorrei scaricare questa canzone per inserirla in un lavoro che sto facendo sulla Shoah a scuola. Grazie.

(simone.bercigli@alice.it )

Puoi farlo in modo assolutamente libero. Saluti! [CCG/AWS Staff]
8/2/2009 - 19:19
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Radio Aut

Radio Aut
Peppino Impastato è il mio simbolo di rivoluzione.. io in suo nome ho fatto molte cose x cambiare la vita del mio paese.. è un vero esempio di vita e x me un idolo e un punto di riferimento x sempre sarà..!!
"Peppino Peppino 6 morto insieme a noi! Le nostre idee non moriranno maaaiiii!!"
8/2/2009 - 12:55
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Le dormeur du val

Le dormeur du val
Tradukis en Esperanton Kálmán Kalocsay el tiu ĉi retejo.
Arthur Rimbaud
(continua)
inviata da Nicola Ruggiero 7/2/2009 - 22:35
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Addio mia bella addio

Addio mia bella addio
Canzoni del tempo che fu , è passato e speriam non torni più , scherzi a parte , alcuni testi pian piano stanno svanendo e bene fate a chiederne il ricordo.
Addio mia bella addio
(continua)
inviata da mario 7/2/2009 - 08:43
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Venditor di sassi

Venditor di sassi
Il s'agit de la version italienne, plutôt libre sur certains points, du Marchand de Cailloux de Renaud (lequel est un chanteur français). Elle est encore inédite n album, mais Alessio Lega l'emmène déjà dans ses concerts. Il a donné ce titre à son blog – en italien, évidemment, mais pas uniquement – voir son blog.

Ici commence un commentaire de Marco Valdo M.I. - traducteur à ses heures.
Version italienne d'une chanson française... : Dès lors on aurait pu croire qu'elle ne nécessiterait pas elle-même d'être à son tour traduite en français. En somme que la messe était dite... Mais les choses ne sont pas si simples et tout sincèrement, il n'en est rien.
Et si cette traduction en français d'un texte français traduit en italien avait comme premier but de permettre au lecteur de langue et de culture françaises de pouvoir comparer les deux versions : celle de Renaud et celle d'Alessio, elle... (continua)
VENDEUR DE PIERRES
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/2/2009 - 22:22
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Lettera di un soldato

Lettera di un soldato
cosí come l´ha cantata il grande Domenico Modugno.

Don Pompeo Mongiello

P.S. Oltre ad essere un traduttore dallo slovacco e ceco all´italiano, sono anche un traduttore dalla musica alle parole. Vale a dire un paroliere.
LETTERA DI UN SOLDATO
(continua)
inviata da Don Pompeo Mongiello 6/2/2009 - 19:48

Ir merdaiolo

Ir merdaiolo
Temo di aver sbagliato l'autore. Si tratterebbe de" La Ghenga". Sono caduta in errore perché sono arrivata al sito di "Rime pisane" cercando i Gatti mezzi (mezzi nel senso di bagnati, non dimezzati)
Silva 6/2/2009 - 12:29
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Trois soldats revenant de la guerre

Trois soldats revenant de la guerre
“E’ questo un testo certamente molto conosciuto nelle Valli e in tutto il Piemonte: Costantino Nigra, appassionato e valente ricercatore, nella sua raccolta “Canti popolari del Piemonte”, pubblicata per la prima volta nel 1888, ne riporta quattro versioni in piemontese; noi l’abbiamo ritrovata, in lingua francese, nel cahier di Teofilo Bounous, originario di Pomeano (Pramollo). […]
La canzone è stata raccolta nell’osteria di Riclaretto: alcuni minatori ce l’hanno cantata in francese e poi tradotta in patois, lingua in cui la cantiamo.
L’accompagnamento strumentale è affidato ad una dulzaina soprano e ad un cornamuto torto contralto (meglio conosciuto, forse, col nome di cromorno), antichi strumenti ad ancia doppia le cui origini affondano nel medioevo.
La trascrizione del testo è stata effettuata usando il tipo di grafia indiata da A. Genre in “Segni di trascrizione e note fonetiche” in Teofilo... (continua)
LI TREI SOUDA’
(continua)
inviata da Alessandro 6/2/2009 - 09:16
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Il bonzo

Il bonzo
a questo link trovate tutta la storia di Thích Quảng Đức e di quella celebre foto...
tonii 5/2/2009 - 18:50
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Fila la lana

Fila la lana
Avendo molti fonemi, il Galliatese non è semplice da scrivere.
Per cui chi trova qualche errore può correggerlo.
FIRA ' LÄNA
(continua)
5/2/2009 - 16:55
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Maria nella bottega di un falegname

Maria nella bottega di un falegname
Chiunque voglia correggerla, può farlo.
MARÎA 'NT 'A BUTÈGA D'UN LIGNAMÉ
(continua)
5/2/2009 - 16:28
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Ero povero ma disertore

anonimo
Ero povero ma disertore
"P.C., della provincia di Frosinone, anni 24, soldato del 17° fanteria; condannato alla pena di morte col mezzo della fucilazione nella schiena per diserzione in presenza del nemico.
(Tribunale militare di guerra del XXIII corpo d’armata. Ruda, 4 luglio 1917)

Il prevenuto mentre la sera del 6 giugno c.a. si trovava col proprio reparto nelle trincee di Palickisce in prossimità del nemico e mentre sapeva di dover portarsi colla propria compagnia in altre trincee ancor più avanzate del Velicki, si assentava arbitrariamente e scientemente dalle file del reparto, venendo arrestato il giorno 8 stesso mese dai CC.RR. a Papriano.
Il P. C. è comparso avanti il Tribunale macchiato già di una precedente condanna a venti anni di reclusione riportata nel novembre 1915 per codardia.
La pietà degli uomini, sospendendo la pena per il delitto infame commesso, aveva dato la possibilità a lui di redimersi,... (continua)
Alessandro 5/2/2009 - 15:26
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Parlando del naufragio della London Valour

Parlando del naufragio della London Valour
ehm, nella prima strofa ci sarebbe anche da correggere "un amore", senza apostrofo..
ciao
p.
paolo 5/2/2009 - 15:19
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Poca voglia di fare il soldato

Poca voglia di fare il soldato
"V.A. della provincia di Avellino, anni 26, scultore, possidente, alfabeta, già condannato per reati comuni, sergente nell’82° fanteria; condannato a 6 anni di reclusione ordinaria, lire 2.000 di multa e rimozione dal grado.

Il 27 giugno 1918 spediva dalla zona di guerra una lettera scritta con inchiostro simpatico nella quale così si esprimeva: “Qui la guerra va molto a lungo e non si può sopportare. E’ un macello completo del mio plotone… sono rimasti 5 di 42… non so che santo mi ha salvato in questi giorni… Ho capito che qui si tratta di far macellare la povera gente e per questo si fa la guerra… quando è l’ultimo siamo chiamati stupidi pure che abbiamo fatto tanto, chi l’ha capito si è già dato da fare e chi ha voluto la guerra resta a casa sua, oppure imboscato, i pover stupidi sitrovano qui a combattere…” ecc.; e continua in altro punto: “A me interessa più di tutto la vita… chi è... (continua)
Alessandro 5/2/2009 - 14:12

Fraternité

Fraternité
P.G. della provincia di Agrigento, anni 20, calzolaio, soldato del 140° fanteria: condannato a 5 anni di reclusione militare;
M.G. della provincia di Reggio Emilia, anni 21, contadino, caporale nel 140° fanteria: condannato a 20 anni di reclusione militare;
R.G. della provincia di Marsala, anni 36, contadino, soldato nel 140° fanteria: condannato a 5 anni di reclusione militare;
V.C. della provincia di Caltanisetta, anni 37, contadino, soldato nel 140° fanteria: condannato a 5 anni di reclusione militare.

Durante le giornate del 23 e 24 giugno 1917 militari del 3° battaglione del 140° fanteria si erano messi in contatto con militari nemici, scambiando con essi parole e oggetti (pane, limoni, tabacco), e trattenendosi in cortesi conversazioni.
Venute a conoscenza del fatto le superiori autorità, il comando del reggimento emanava ordini severissimi per impedire in modo assoluto ogni ulteriore... (continua)
Alessandro 5/2/2009 - 13:56
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Christmas 1914

Christmas 1914
D.B. della provincia di Salerno, anni 33, decoratore, coniugato, censurato, caporalmaggiore del 129° fanteria; condannato a 1 anno di reclusione militare; C.M. della provincia di Avellino, anni 24, contadino, censurato, coniugato, caporale del 129° fanteria, condannato a 1 anno e 1 mese di reclusione militare; M.E. della provincia di Arezzo, anni 23, celibe, già condannato per rifiuto di obbedienza, soldato del 129° fanteria, condannato complessivamente a 8 anni di reclusione.

La notte tra il 19 e il 20 dicembre un plotone della sesta compagnia del 129° fanteria rilevava da una trincea di monte Zebio un reparto del 130° fanteria. La neve era così abbondante che aveva coperto le feritoie e impediva di far fuoco. Fu proposto di scavare gradinate sulla neve per poter salire sopra le trincee e costruirvi degli appostamenti per i tiratori. Durante i lavori il caporalmaggiore D.B. ebbe vaghezza... (continua)
Alessandro 5/2/2009 - 13:22
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Chansons de La bande à Bonnot: 02. Les joyeux bouchers

Chansons de <i>La bande à Bonnot</i>:  02. Les joyeux bouchers
“C.A. della provincia di Livorno, anni 23, marinaio, celibe, soldato del 57° artiglieria; condannato a 4 mesi di reclusione.
Nel giugno 1916 spediva un manoscritto dal titolo “S’io fossi mamma – Ai coscritti” che contiene, fra l’altro, le seguenti frasi: “S’io fossi mamma ed avessi un figlio che dovesse andare in guerra ad uccidere esseri umani per i capriccio e l’interesse dei governanti…”, “…hai l’obbligo di rifiutarti di fare l’assassino…”, “…se mio figlio ubbidisse inconsciamente al comando dei macellai di carne umana…”, “… tua madre non ti stillò brutali sentimenti di vendetta nel cuore… non ti viziò il sangue con feroci pregiudizi di superiorità e di oppressione, mai ti inculcò nell’animo canaglieschi sentimenti di patriottismo bellicoso… la guerra è la più feroce esplosione della cagnesca vendetta e della superstiziosa brutalità, l’assassinio legalizzato…”.

Così si legge nella motivazione... (continua)
Alessandro 5/2/2009 - 13:09
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Le déserteur

Le déserteur
"G. E., di Torino, anni 21, legatore, celibe, incensurato, soldato nel 2° genio; condannato all’ergastolo per tradimento.
Nell’ottobre 1917 e posteriormente facendo tra i militari propaganda per la conclusione della pace, raccogliendo offerte destinate a sovvenire un giornale che notoriamente propugnava la pace a ogni costo, tentava di togliere alle truppe la necessaria forza di resistenza per agire e per difendersi contro il nemico."

Da "Sentenze dei tribunali militari italiani durante la prima guerra mondiale". Documenti dell'archivio centrale dello Stato. Testo a cura di Gioacchino Maviglia. Luciano Manzuoli Editore, Firenze (1972/1973). Collana della Biblioteca del Lavoro, a cura de gruppo sperimentale coordinato da Mario Lodi. (Lire 1.250)
Alessandro 5/2/2009 - 11:19
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Mike Harding: Christmas 1914

Mike Harding: Christmas 1914
“Era Pasqua, era primavera e c’era la guerra: italiani e austriaci si fronteggiavano sul Carso, rintanati nelle opposte trincee, attenti ad ogni mossa del nemico. Tutta la notte l’artiglieria e la fucileria avevano crepitato e ora, alba del giorno di Pasqua, tutto taceva: sembrava che, per un segreto accordo, italiani e austriaci intendessero festeggiare la ricorrenza.
Durante tutta la mattinata durò il silenzio; i soldati avrebbero potuto mettersi a cavalcioni sull’orlo della trincea a fumare le sigaretta, sicuri di arrivare indisturbati fino alla cicca.
In quel silenzio un soldato italiano, Molòn, salì sopra i sacchetti a terra della trincea e incominciò a fare degli strani gesti verso gli austriaci: con le segnalazioni che si fanno a braccia usando l’alfabeto internazionale augurava la Buona Pasqua ai nemici.
Quasi subito uscì dalla trincea austriaca un soldato che si mise a fare gesti... (continua)
Alessandro 5/2/2009 - 11:01
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Prendi il fucile e gettalo per terra (Gran Dio del cielo)

anonimo
Prendi il fucile e gettalo per terra (Gran Dio del cielo)
"Gruppo di 7 giovanissimi contadini della provincia di Belluno, celibi, incensurati; 2 condannati a 5 anni e 7 mesi di reclusione ordinaria, 5 a 2 anni.
Gli accusati la sera del 21 gennaio 1917 si recavano nei pressi dell'accampamento di Bassanese, dove trovavasi a riposo il 2° battaglione del 136° fanteria, ed ivi intonavano ad alta voce una canzone che aveva per ritornello 'prendi il fucile e gettalo a terra, vogliamo la pace e non più la guerra'.
E' rimasto assodato che i prevenuti cantavano quella nefasta canzone, la quale non poteva avere altro scopo che quello di riuscire sediziosamente suggestiva per i soldati, oltre che scandalosa e pericolosa".

Da "Sentenze dei tribunali militari italiani durante la prima guerra mondiale". Documenti dell'archivio centrale dello Stato. Testo a cura di Gioacchino Maviglia. Luciano Manzuoli Editore, Firenze (1972/1973). Collana della Biblioteca del Lavoro, a cura de gruppo sperimentale coordinato da Mario Lodi. (Lire 1.250)
Alessandro 5/2/2009 - 08:16
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Mahmoud Darwish / محمود درويش : Bitaqat Hawiyyah / Identity Card

Mahmoud Darwish / محمود درويش : Bitaqat Hawiyyah / Identity Card
Anche al Polo Nord si è manifestato per Gaza: la manifestazione più a nord del mondo a Longyearbyen, capoluogo delle isole Svalbard

L'articolo tratto dal quotidiano online delle isole Svalbard, Svalbardposten, il quotidiano più a nord del mondo redatto in lingua norvegese, mostra la manifestazione che si è svolta a Longyearbyen il 19 gennaio scorso, durante la notte polare (che nell'arcipelago dura dal 14 novembre al 29 gennaio) ed alle quali hanno preso parte ottanta persone. Si fa presente che la popolazione totale di Longyearbyen ammonta a 2060 persone. La temperatura, secondo lo Svalbard Weather Report, quel giorno ha avuto una massima di -21°C ed una minima di -33°C. Le isole Svalbard sono situate ad una latitudine di circa 81°N.

Riportiamo l'articolo scritto dal giornalista Torill Ustad Stav:

Mellom 70 og 80 personer møtte fram for å vise sin støtte til sivilbefolkningen i Gaza under... (continua)
CCG/AWS Staff 5/2/2009 - 00:16
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Bergen-Belsen moje

Bergen-Belsen moje
Version française – BERGEN-BELSEN – Marco Valdo M.I. – 2009
D'après la version italienne de Riccardo Venturi – 2009

Le camp de Bergen-Belsen ( ou plus communément Belsen) était un camp de concentration nazi situé dans la Basse-Saxe, au sud-est de la ville de Bergen, près de Celle. Entre 1943 et 1945, on estime que 50.000 personnes moururent dans le camp, dont 35.000 de typhus dans les cinq premiers mois de 1945.

Au camp de Bergen-Belsen, entre autres, moururent l'écrivain et peintre Josef Čapek, la jeune Anne Frank et sa sœur Margot.
L'acteur et cinéaste Roberto Benigni est fils d'un ex-déporté du camp de Bergen-Belsen.
BERGEN-BELSEN
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/2/2009 - 19:47
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Emigration song

Emigration song
Per DonQuijote 82. Ovviamente la canzone non te la abbiamo potuta approvare...perché c'era già :-) Cogliamo l'occasione per raccomandare a tutti i collaboratori di verificare con un "cerca" approfondito (ad esempio impostando parole chiave) se una data canzone non sia già presente nel sito.
CCG/AWS Staff 4/2/2009 - 19:09
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La linea rossa

Mi pare che la versione da Il Deposito sia più corretta e completa...
La linea rossa
LA LINEA ROSSA
(continua)
inviata da Alessandro 3/2/2009 - 23:57
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And When They Ask Us

And When They Ask Us
E QUANDO CI CHIEDERANNO
(continua)
inviata da Kiocciolina 3/2/2009 - 10:49




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