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Prima del 2009-11-1

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Dobbiamo dire che Alda Merini si è trasferita in un luogo forse più consono a lei, a mezza strada tra il niente vuoto e il pieno della mente. Nata il 21 a primavera. Eclissatasi il Primo d'Autunno. Dure guerre condusse, insegnò a vincere le sconfitte. Visse nel meraviglioso disordine della completezza; la luce degli dèi l'accolga.
Riccardo Venturi 1/11/2009 - 20:40
Negli ultimi giorni la sezione dedicata alla canzone d'autore spagnola si è arricchita di importantissimi contributi, grazie ad Alessandro e all'interessantissimo blog di Gustavo Sierra Fernández. Muchas gracias, Gustavo, en nombre de todo el equipo de "Canciones contra la guerra" y enhorabuena por tu magnífico blog
Lorenzo Masetti 26/10/2009 - 20:44
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Por allí viene Durruti

Por allí viene Durruti
Canzone popolare della guerra di Spagna interpretata, fra gli altri, da Ferlosio e da Los Muertos de Cristo.

Da quanto leggo qui, il “Cancionero de Durruti” non sarebbe nato come disco ma come colonna sonora di un documentario sulla figura dell’anarchico spagnolo realizzato nel 1999 da Albert Boadella e Jean Louis Comolli e a cui Chicho Sanchez Ferlosio partecipò come “cantastorie” interpretando i temi popolari dedicati a Durruti.
Ecco spiegato perché l’audio di alcuni brani è pessimo, con un sottofondo di rumori di strada, essendo presumibilmente tratti dal film…

La colonna sonora in questione - aperta da “Por allí viene Durruti” - è composta dai seguenti nove brani, cui deve essere aggiunto un decimo, intitolato “Ejecución pública”, che compare in un disco collettivo del 1977 intitolato "Abolición - Canciones y textos contra la pena de muerte":

01 - Por allí viene Durruti
02 - Buenaventura... (continua)
Por allí viene Durruti
(continua)
inviata da Alessandro 22/10/2009 - 11:13
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Tus brazos

Tus brazos
[1977]
Album "La Bullonera 2"

Trovata sul blog di Gustavo Sierra Fernández

"[...] Un giorno questa poesia non sarà più necessaria...
quando più nessuno colpirà un suo fratello per una caramella o un pezzo di terra [...]"
Tus brazos
(continua)
inviata da Alessandro 22/10/2009 - 09:58
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Bienvenido Mr. Marshall

[1977]
Album "La Bullonera 2"

Trovata sul blog di Gustavo Sierra Fernández

Il titolo della canzone fa riferimento all'omonimo film di Luis García Berlanga del 1953... In un piccolo villaggio rurale, gli abitanti si preparano a festeggiare l'arrivo di una delegazione nordamericana con l'illusione che i gringos portino dollari e sviluppo...
Erano infatti gli anni del Piano Marshall per ricostruire l'Europa occidentale postbellica, e la Spagna franchista ne rimase praticamente tagliata fuori...
Per la forte satira anti-americana la pellicola fu assai criticata dopo la sua proiezione al Festival di Cannes... e mentre gli statunitensi sbraitavano e inorridivano, pare che Berlanga se ne stesse a giocare al casinò con dollari falsi con su le facce dei due comici protagonisti del film, Pepe Isbert e Manolo Morán...
(fonte: es.wikipedia)
Puede ser grande o pequeño,
(continua)
inviata da Alessandro 22/10/2009 - 09:29
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¡Qué pena!

¡Qué pena!
[1970]
Album "Silencio"
Parole di León Felipe
Musica di Carmina Álvarez

Trovata sul blog di Gustavo Sierra Fernández
¡Qué pena si este camino fuera de muchísimas leguas
(continua)
inviata da Alessandro 22/10/2009 - 08:48
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Quatre rius de sang

Quatre rius de sang
[1967]
Album "Montserrat 69" (1969), "El recital de Madrid" (1976)

Dopo 8 anni dallo storico concerto all'Università madrilena, interrotto dall'intervento della polizia franchista a cavallo, Raimon riuscì ad esibirsi nuovamente a Madrid nella primavera del 1976, ma... Franco sarà stato anche morto e sepolto, ma i suoi cani seguitavano ad abbaiare, sicchè dei previsti quattro concerti Raimon potè tenerne solo uno, il primo aprile al Pabellón de Deportes del Real Madrid. Gli altri tre furono proibiti e cancellati.

"Quatre rius de sang" è una canzone sulla guerra civile nella terra natale di Raimon, Valencia. I "quattro rivoli di sangue" sono infatti quelli che compaiono anche sull'attuale bandiera della comunità autonoma valenciana i cui colori, si narra, risalgono all'897, anno in cui il condottiero catalano Wifredo el Velloso cadde in battaglia contro i musulmani e, morendo, lasciò su di uno scudo l'impronta insanguinata di quattro dita della sua mano...

Trovata su Cancioneros.com
Com sobre l'arbre sec
(continua)
inviata da Alessandro 21/10/2009 - 15:39
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T'adones, amic

T'adones, amic
[1972]
Album "El recital de Madrid" (1976)

Dopo 8 anni dallo storico concerto all'Università madrilena, interrotto dall'intervento della polizia franchista a cavallo, Raimon riuscì ad esibirsi nuovamente a Madrid nella primavera del 1976, ma... Franco sarà stato anche morto e sepolto, ma i suoi cani seguitavano ad abbaiare, sicchè dei previsti quattro concerti Raimon potè tenerne solo uno, il primo aprile al Pabellón de Deportes del Real Madrid. Gli altri tre furono proibiti e cancellati.

Trovata su Cancioneros.com.
T'adones, company,
(continua)
inviata da Alessandro 21/10/2009 - 15:21
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Que tothom

Que tothom
[1976]
Album "Lliurament del cant" (1977)

Trovata su Cancioneros.com
Que tothom diga prou,
(continua)
inviata da Alessandro 21/10/2009 - 15:08
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La Tani

La Tani
[1978]
Album: Cancionero Prohibido De Patxi Andión

Mentre anche in questi giorni si susseguono le aggressioni ai danni di omosessuali, mentre i cattolici integralisti fascisti, come Ruggiero scorrazzano sulle reti televisive dando addosso ai "froci", mentre la Binetti, pure su questo tema, è passata al PdL senza essere però stata espulsa dal PD, mentre l'ONU condanna l'Italia perchè il governo e la maggioranza che lo sostiene continua a rimandare dolosamente il varo della legge contro l'omofobia, mentre il Vaticano riaccoglie nel suo materno grembo lefebvriani e tradizionalisti anglicani ma si oppone alla depenalizzazione universale del reato di omosessualità, mentre molti, troppi, si occupano indebitamente della sessualità altrui invece di pensare alla propria, ecco una canzone che descrive che incubo fosse la vita di un omosessuale nella Spagna ("frocio" tanto per i fascisti che per i comunisti) e nell'Europa degli anni 70...
"Perdóneme, inspector:
(continua)
inviata da Alessandro 21/10/2009 - 14:27

Otro gorrión

Otro gorrión
[1976]
Album "Viaje de ida"

Il tempo difficile e sanguinoso della transizione democratica in Spagna.
Morto Franco, i suoi accoliti non mostravano di voler farsi da parte e, anzi, preparavano in grande stile il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni (vedi la parabola politica del democristiano Adolfo Suárez, da falangista a primo presidente della monarchia parlamentare dopo Franco), la polizia e le organizzazioni paramilitari fasciste (come l'Alianza Apostólica Anticomunista, l'Antiterrorismo ETA, i Grupos Armados Españoles, i Guerrilleros de Cristo Rey, il Batallón Vasco Español e i Comandos Antimarxistas) ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra...

Questa canzone, in particolare, si riferisce alla prima vittima della repressione post (o tardo) franchista, il giovane Teófilo del Valle, operaio calzaturiero, ucciso dalla polizia il 24 febbraio 1976 ad Elda, nella provincia di Alicante, mentre con altri compagni manifestava in strada nel corso di uno sciopero...

Trovata sul blog di Gustavo Sierra Fernández
Un Febrero frío, atardecido,
(continua)
inviata da Alessandro 21/10/2009 - 13:09
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Amador e Daniel

Amador e Daniel
[1976]
Album "Agora entramos nós"

Canzone dedicata ad Amador Rei Rodríguez y Daniel Niebla García, due operai dei cantieri navali Bazán a Ferrol, che il 10 marzo 1972 furono uccisi dalla polizia di Franco negli scontri seguiti ad una manifestazione durante uno sciopero indetto dalle maestranze contro la serrata della fabbrica.

Trovata sul blog di Gustavo Sierra Fernández
Erguéstesvos cedo
(continua)
inviata da Alessandro 21/10/2009 - 11:23
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El maestro

El maestro
[1973]
Album "A donde el agua"

In Spagna, dopo la fuga di re Alfonso XIII (1931) e la vittoria elettorale del fronte popolare, si inaugurò la breve stagione della cosiddetta "seconda repubblica", stroncata dalla guerra civile e dalla successiva vittoria dei fascisti di Francisco Franco nel 1939.
In quegli anni, la Institución Libre de Enseñanza formò e inviò nelle scuole di Spagna nuovi insegnanti, specie nelle aree rurali dove l'analfabetismo era altissimo, a sostituire i preti che tradizionalmente si occupavano dell'istruzione dei bambini... Con l'avvento del fascismo, questi maestri rurali che insegnavano a leggere, scrivere e far di conto con un approccio umanista, socialista e scientifico furono spazzati via e i preti furono rimessi al loro posto...

Trovata sul blog di Gustavo Sierra Fernández
Con el alma en una nube
(continua)
inviata da Alessandro 21/10/2009 - 11:08
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Danza de los orangutanes

Danza de los orangutanes
[1973]
Album "Vidas ejemplares"
Testo e musica di Moncho Alpuente y Jorge Krahe

Una divertente e ferocissima satira della classe dirigente spagnola e del suo entourage durante la dittatura franchista.
Inutile dire che la canzone non fu apprezzata e anzi censurata e alcuni membri de "Las Madres del Cordero" (espressione spagnola che significa la ragione reale che sta dietro i fatti), poi "Desde Santurce a Bilbao Blues Band" passarono un po' di tempo nelle questure e nelle galere del regime... I fascisti normalmente non apprezzano l'ironia e non sanno ridere, specie di sè stessi...

Trovata sul blog di Gustavo Sierra Fernández
(monos haciendo ruidos)
(continua)
inviata da Alessandro 21/10/2009 - 10:13
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Réquiem II

Réquiem II
[1968]
Parole di X. Freire

Una canzone del cantautore galiziano appartenente al collettivo "Voces Ceibes" dedicata a Martin Luther King.

Trovata sul blog di Gustavo Sierra Fernández
Cando unha voz anónima dixo:
(continua)
inviata da Alessandro 21/10/2009 - 09:36
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The Ballad Of John Henry Faulk

The Ballad Of John Henry Faulk
[1963]
Testo pubblicato su Broadside Magazine n.26 del maggio 1963
Canzone inclusa nel disco "Phil Ochs: The Broadside Tapes 1" pubblicato nel 1989.



La canzone racconta, una volta tanto, della vittoria di un singolo contro un sistema organizzato di controllo e repressione.
Il protagonista di questa storia è John Henry Faulk, un giornalista, sceneggiatore e conduttore radiofonico della CBS che alla fine degli anni 50 rischiò di essere una delle tante vittime delle liste di proscrizione (blacklists) stilate dal senatore Joseph McCarthy, dove venivano inclusi tutti i personaggi pubblici in odore di comunismo...
Ma John Henry Faulk non si diede per vinto e, aiutato finanziariamente da diverse personalità del mondo dello spettacolo e della radiotelevisione (tra cui pure Edward R. Murrow, vice-presidente della stessa CBS), diede battaglia legale e nel 1962 la vinse, ottenendo in prima istanza... (continua)
I'll tell you the story of John Henry Faulk.
(continua)
inviata da Alessandro 21/10/2009 - 09:02
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La Matança del Porc

La Matança del Porc
[1971]
Album “Triat i Garbellat"

Una tipica canzone di Pi de la Serra, cantautore catalano allevato alla scuola di Brassens... un testo satirico e durissimo che nel 1971 incitava ad "ammazzare il porco" e anche la porca, e tutti i porcellini, e tutti porci del mondo: una festa di popolo, una festa di sangue con nel piatto finalmente le braciole di Francisco Franco e di tutti i dittatori della terra...

Trovata sul blog A Cantiga foi Uma Arma
Avui és la diada de matar el porc
(continua)
inviata da Alessandro 21/10/2009 - 08:22
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If You Miss Me At The Back Of The Bus

If You Miss Me At The Back Of The Bus
SI NO EM TROBES DARRERA L'AUTOBÚS
(continua)
inviata da Alessandro 20/10/2009 - 14:37
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A galopar

A galopar
[1969]
Album "Paco Ibáñez 3"
Il testo è costituito dalla poesia di Rafael Alberti "Galope", scritta durante la guerra civile spagnola.

Questa poesia/canzone fu uno degli inni del "piccolo maggio" spagnolo del 1968.
Las tierras, las tierras, las tierras de España,
(continua)
inviata da Alessandro 20/10/2009 - 13:34
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Contra la por

Contra la por
CONTRE LA PEUR
(continua)
inviata da Alessandro 20/10/2009 - 11:17
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In The Ghetto

In The Ghetto
I miserabili

di Massimo Gramellini, da La Stampa del 20 ottobre 2009

A Napoli un bambino è morto a sei anni di povertà. Veniva dall’isola di Capo Verde, ma sapeva già leggere e scrivere in italiano. Era educato, ordinato, molto pignolo, dicono le maestre. Amava il disegno e sognava di fare l’ingegnere. Si chiamava Elvis, come l’eroe del rock. Lo hanno trovato per terra, in una stamberga di venti metri quadri, i polmoni intasati dalle esalazioni di un piccolo braciere. Da quando l’Enel aveva staccato la corrente che alimentava la stufetta elettrica, quel fuoco improvvisato e velenoso era diventato l’unica fonte di riscaldamento di tutta la famiglia. Non c’era altro calore, non c’era più cibo. Ed Elvis se n’è andato così, addosso alla madre agonizzante, la testa appoggiata al ventre da cui era uscito sei anni prima per la sua breve e infelice partecipazione alle vicende del pianeta Terra.

Mi... (continua)
Alessandro 20/10/2009 - 07:55
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Elegía a un tirano

Elegía a un tirano
[1976]
Album "No me llames extranjero"
¿Adónde irás tirano? Adónde irás?
(continua)
inviata da Alessandro 20/10/2009 - 07:50
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No me llames extranjero

No me llames extranjero
[1976]
Album "No me llames extranjero"
No me llames extranjero, por que haya nacido lejos,
(continua)
inviata da Alessandro 20/10/2009 - 07:49
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Nella chiesa di Bellusco

Nella chiesa di Bellusco
sono un musicista da 15 anni e posso dire che per conto mio questa è una delle canzoni più belle e commoventi sulla guerra.
é di un intensità rara.
Stefano 19/10/2009 - 14:42
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Zimbabwe

Zimbabwe
[1979]
Album “Survival”

Marley scrisse questa canzone mentre la Rhodesia bianca e razzista di Ian Smith era costretta a scendere a patti con la guerriglia della maggioranza nera. Nella primavera del 1979 il regime dell’apartheid firmò un accordo con le due fazioni del fronte patriottico, lo ZANU di Robert Mugabe e lo ZAPU di Joshua Nkomo, intesa patrocinata dal vescovo nero Abel Muzorewa. Il 1 dicembre 1979 anche la vecchia potenza coloniale, la Gran Bretagna, fu costretta a riconoscere la nascita dello Zimbabwe. Anche Bob Marley fu invitato ad Harare per prendere parte ai festeggiamenti per l’indipendenza e tenne un grande concerto libero, anche se con un giorno di ritardo a causa dei disordini e del trambusto che certi eventi epocali portano inevitabilmente con sé…
Ma nella canzone di Marley traspare anche la preoccupazione per la forte rivalità fra le fazioni armate artefici della lotta... (continua)
Every man gotta right to decide his own destiny,
(continua)
inviata da Alessandro 19/10/2009 - 13:40
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Gimme Hope Jo'anna

Gimme Hope Jo'anna
DAME ESPERANZA, JO'ANNA
(continua)
inviata da Alessandro 19/10/2009 - 10:14
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Otra voz canta

Otra voz canta
[1978]
Album "En vivo"
Le parole sono della poetessa uruguyana Circe Maia e parlano di desaparecidos...
Por detrás de mi voz
(continua)
inviata da Alessandro 19/10/2009 - 09:55




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