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Prima del 2009-10-5

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Mountain Meadows Massacre

anonimo
Mountain Meadows Massacre
Una canzone, risalente alla seconda metà del'800, di cui esistono varie versioni, così come risulta dai testi trovati su Folk & Traditional Song Lyrics e sulla Max Hunter Folk Song Collection dell'Umiversità del Missouri

Quando qualcuno vuole convincervi che coloro che sono stati perseguitati non possono che essere buoni con il prossimo, non dategli retta... pensate ai tanti ebrei d'Israele che volentieri cancellerebbero i palestinesi dalla nostra galassia (e mica lo desiderano solo gli ultraortodossi o quelli che votano Likud...)
... oppure pensate a quello che fecero nel 1857 in Utah gli adepti della religione della "Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni", ossia i buonissimi Mormoni...

Vero, i Mormoni all'epoca erano perseguitati... il loro profeta Joseph Smith era stato linciato insieme al fratello solo qualche anno prima. Il successore Brigham Young, novello Mosè,... (continua)
Come all you sons of liberty, unto my rhyme give ear
(continua)
inviata da Alessandro 5/10/2009 - 23:23

The Bold Black and Tan

anonimo
[1920-21]
Canzone raccolta dallo scrittore e poeta irlandese Patrick Galvin nel suo volume "Irish Songs of Resistance" (1955)


Black and Tans

Quando alla fine della prima guerra mondiale iniziò la guerra d'indipendenza irlandese, il primo ministro inglese David Lloyd George (con cui gli irlandesi erano incazzati di brutto perchè aveva esteso anche a loro la coscrizione obbligatoria) ed il suo braccio destro Ian Macpherson pensarono di poter sedare i disordini ricorrendo alla brutalità dei paramilitari, veri e propri squadroni della morte noti come "Black and Tans". Ciò non fece altro che incrementare la violenza e, in definitiva, accelerare il processo verso l'indipendenza (1922)... I "Black and Tans" o, meglio, i loro discendenti, continuarono però a fare a lungo il loro sporco lavoro di assassini nelle sei contee del nord, rimaste sotto occupazione inglese...
Sui paramilitari impiegati nella repressione in Irlanda si veda anche la canzone Come Out Ye Black And Tans
Says Lloyd-George to Macpherson, "l give you the sack,
(continua)
inviata da Alessandro 5/10/2009 - 22:13
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Glencoe

Glencoe
[1995]
Album "Songs from Gretna to Glencoe"
Una canzone scritta da Jim McLean



Assai incasinata è la storia della Scozia ai tempi del giacobitismo... La faccio breve (se ci riesco)...
Nel 1688 il re cattolico Giacomo (di Inghilterra, di Irlanda e di Scozia) fu deposto e sostituito da Guglielmo d'Orange, di fede protestante. Questi chiese subito che tutti i propri sudditi, specie gli irriducibili clan scozzesi delle Highlands che avevano sostenuto il rivale Giacomo, gli presentassero il proprio giuramento di fedeltà entro il 1 gennaio 1692... Alcuni lo fecero, altri tergiversarono, tra questi il clan MacDonald di Glencoe che, provocatoriamente, decise di giurare fedeltà al nuovo monarca solo all'ultimo momento, a termine scaduto.
Guglielmo solo apparentemente accettò il per nulla entusiasta atto di sottomissione dei MacDonald di Glencoe e architettò la rappresaglia...
120 uomini armati... (continua)
They came in a blizzard, we offered them heat
(continua)
inviata da Alessandro 5/10/2009 - 21:35
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The Crimson Parson

The Crimson Parson
[1965]
Dall’album “Peter LaFarge on the Warpath”
Testo trovato su qui.
Una versione del brano è stata anche incisa dal singer songwriter nativo americano Keith Secola nell’album “Circle” del 1992



Fort Lyon, Colorado, autunno 1864.
Durante i colloqui di pace tra nativi ed autorità militari statunitensi, i Cheyennes del capo Moke-tav-a-to (Black Kettle) si accamparono presso il Fiume Sand Creek, poche miglia a nord della base militare. La maggioranza degli uomini partirono per una battuta di caccia. Al campo rimasero solo i più vecchi, le donne e i bambini. Sul campo svettavano la bandiera bianca e quella a stelle e strisce.
Il 28 novembre l'accampamento cheyenne fu raggiunto e circondato da una guarnigione di soldati proveniente da Fort Lyon al comando del colonnello John Chivington, eroe della guerra civile, soprannominato “The Crimson Parson”, ossia – credo – Il Cardinale. Gli 800... (continua)
They call'd him the Crimson Parson, the Rev'rend Chivington
(continua)
inviata da Alessandro 5/10/2009 - 15:16
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Black Deaths in Custody

Black Deaths in Custody
[1987]
Album "Pillars of Society"
There's one Black brother dead
(continua)
inviata da Alessandro 5/10/2009 - 13:57

La Cannaie

La Cannaie
La Cannaie

 
Canzone léviane – La Cannaie – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 55

La Cannaie est la cinquante-cinquième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.

Belle chanson, dit Lucien l'âne en secouant ses ongles antérieurs, très touchante, très émouvante... Elle sonne un peu comme la Chanson de Craonne, avec sa succession d'adieux. C'est comme le chant d'un soldat très amer qui part pour la guerre et dont une voix intérieure lui dit « Tu n'en reviendras pas toi qui courais les filles, jeune homme... ».

Tu parles d'or, mon ami Lucien l'âne de même farine. Il y a bien de ça dans notre canzone – et ce n'est sans doute pas un hasard. Tout comme ce début qui rappelle – et pourtant crois-moi, je l'avais écrite avant – qui rappelle le début de l'italienne « Nel Nome della bella » de Massimiliano Larocca … qu'ici-même,... (continua)
Adieu donc, temps sans temps,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/10/2009 - 12:14
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Dubbya Luvya?

Dubbya Luvya?
[2003]
Album "Mirrors"
George W Bush, ol' Dubya
(continua)
inviata da Alessandro 5/10/2009 - 12:04
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Dirty Dollar

[2003]
Album "Mirrors"
Watchin' the sunrise from the polluted seas
(continua)
inviata da Alessandro 5/10/2009 - 12:01
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Who Are They ?????

[2003]
Album "Mirrors"
What nations arm an' support selected countries
(continua)
inviata da Alessandro 5/10/2009 - 11:59
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Refugee

Refugee
[2003]
Album "Mirrors"
Read the Torah
(continua)
inviata da Alessandro 5/10/2009 - 11:55
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Thou Shalt Not Steal

Thou Shalt Not Steal
[1987]
Album "Pillars of Society"

In the song "Thou Shalt Not Steal", Carmody draws attention to the hypocrisy of British settlers who broughtChristianity to indigenous Australians, including the commandment prohibiting theft, and yet took the land that the Aboriginal people had inhabited for more than 60,000 years. He emphasises the importance of land to the indigenous people, "The land’s our heritage and spirit", and turns the Christian lesson given to indigenous people around: "We say to you yes, whiteman, thou shalt not steal"
In 1788 down Sydney Cove
(continua)
inviata da Alessandro 5/10/2009 - 11:52
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The Anti-Christ

The Anti-Christ
[1995]
Album "Images and Illusions"
Drunk man home on a Saturday night
(continua)
inviata da Alessandro 5/10/2009 - 11:45
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Some Strange Strange People

Some Strange Strange People
[1995]
Album "Images and Illusions"
Some strange strange people inhabit this earth
(continua)
inviata da Alessandro 5/10/2009 - 11:39
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River of Tears

River of Tears
[1990]
Album "Eulogy (For A Black Person)"
There's a cold rain on the Autumn wind
(continua)
inviata da Alessandro 5/10/2009 - 11:36
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Cannot Buy My Soul

Cannot Buy My Soul
[1990]
Album "Eulogy (For A Black Person)"

Joe Hill e Che Guevara, citati nella canzone, sappiamo bene chi sono... Meno conosciuto, almeno qui da noi, è Pemulwuy, un aborigeno australiano che alla fine del XVIII secolo fu a capo della resistenza contro i bianchi nell'area di Botany Bay presso Sidney. 10 anni durò la guerriglia di Pemulwuy. Nel 1802 fu ucciso in un'imboscata e la sua testa fu mandata a Londra accompagnata dal messaggio "Although a terrible pest to the colony, he was a brave and independent character."
Il figlio di Pemulwuy, Tedbury, continuò la resistenza ma fu anch'egli ucciso nel 1810. (fonte: en.wikipedia)
For 200 years us blacks are beaten down here too long on the dole
(continua)
inviata da Alessandro 5/10/2009 - 11:26
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From Little Things Big Things Grow

From Little Things Big Things Grow
[1991]
Album "Comedy", con la formazione "Paul Kelly & The Messengers"
Scritta da Paul Kelly con Kev Carmody
Incisa anche da Carmody nel suo album del 1993 intitolato "Bloodlines"

La canzone parla del lungo periodo di scioperi, iniziato nel 1966, che in Australia vide protagonisti gli aborigeni dell'etnia Gurindji - guidati dal leader Vincent Lingiari - contro la società Vestey che a Kalkaringi (poi Wave Hill), sulle terre dei nativi, aveva insediato un'azienda di allevamento dove i proprietari originari, esautorati da ogni diritto sulla terra, venivano sfruttati come veri e propri schiavi e tenuti in condizioni di vita disumane...
La lotta dei Gurindji portò qualche anno dopo all'approvazione dell'Aboriginal Land Rights Act (1976).
Gather round people I'll tell you a story
(continua)
inviata da Alessandro 5/10/2009 - 11:12
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Asbestosis

Asbestosis
[1993]
Album "Bloodlines"

L'asbestosi è una malattia polmonare cronica conseguente all'inalazione di fibre di amianto. Ne possono soffrire i minatori e i lavoratori a contatto con tale minerale, come qui da noi quelli della Eternit e della Fibronit di Casale Monferrato e di Broni, che fino al 1992 hanno continuato ad inalare amianto e poi morivano di asbestosi o di mesotelioma pleurico... Il processo penale contro gli allora vertici della Eternit, che fin dagli anni 60 sapevano della pericolosità dell'amianto per la salute umana, è ancora pendente davanti al tribunale di Torino...
That corporation built a reputation
(continua)
inviata da Alessandro 5/10/2009 - 10:44
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Freedom

Freedom
[1993]
Album "Bloodlines"
Human freedom's fundamental....and justice a right
(continua)
inviata da Alessandro 5/10/2009 - 10:31




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