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Ninety Miles From Dublin

Ninety Miles From Dublin
[1978]
Dall'album collettivo "H-Block", dedicato ai prigionieri repubblicani nord-irlandesi rinchiusi nel carcere di Long Kesh che nel 1978 (il primo fu il "provisional IRA" Kieran Nugent) iniziarono la "blanket protest", cioè rifiutarono di indossare le divise carcerarie, per protestare contro le condizioni di detenzione nelle prigioni speciali di sua maestà.
I’m ninety miles from Dublin town
(continua)
inviata da Alessandro 5/10/2009 - 10:03
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Guns for the Afghan Rebels

Guns for the Afghan Rebels
[1981]
Album: 2.000.000 Voices
Songwriters: Mensi & Mond

CIA and other US agents – fearing a diplomatic incident – rarely ventured into Afghanistan. Generally speaking, soldiers from the British elite Special Air Service (SAS) most likely worked with and train the mujaheddin. The SAS provided weapons training in Afghanistan until 1982 when Russian soldiers found the passports of two British instructors in a training camp. After that, mujaheddin were trained in secret camps in remote parts of Scotland. When the US decided to supply Stinger missiles to the mujaheddin, it was the SAS who provided the training in how to use them. But the SAS was taking orders from the CIA. The CIA also indirectly gave weapons to Osama Bin Laden and other mujaheddin leaders. One former US intelligence official will say in 1999, "[US agents] armed [Bin Laden's] men by letting him pay rock-bottom prices... (continua)
Guns for the Afghan Rebels,
(continua)
inviata da giorgio 5/10/2009 - 08:41
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Lest We Forget

Lest We Forget
[2007]
Lyrics and music by Ian Simpson
Can you hear the sound of one hundred, one hundred marching home?
(continua)
inviata da giorgio 5/10/2009 - 08:25
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War

War
da "Paradisi per illusi" (1995)
Ho bello chiaro in testa quel che va e non va.
(continua)
inviata da DonQuijote82 4/10/2009 - 14:12
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L'intimità

L'intimità
[2009]
Album: libertAria

Testo di Erri De Luca e Marco Rovelli
Musica di Marco Rovelli

L'intimità è il risultato della riscrittura di un testo che Erri De Luca aveva scritto per me qualche anno fa per essere musicato: la canzone si intitolava “Il maggio di Belgrado”, e raccontava la comunità dei belgradesi sotto i bombardamenti della NATO nel 1999.

“Quando cresce il pericolo aumenta pure tutto ciò che salva”, recita il ritornello, che poi è un verso di Hölderlin tradotto da Erri: mi sono chiesto quale sia stato il mio tempo di massimo rischio e di massima salvezza. E mi sono risposto: Genova 2001, i giorni di quel luglio.

Naturale farlo, anche perché Erri, su quella “nostra” Genova, ha scritto a lungo.

L'intimità, ovvero i corpi in strada, esposti al rischio, alla salvezza.
(Marco Rovelli)
Nel mese di luglio di quell'anno primo
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 4/10/2009 - 09:46
Percorsi: Genova - G8
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You're the voice

You're the voice
Album: Whispering Jack (1986)
We have the chance to turn the pages over
(continua)
inviata da Io non sto con Oriana 3/10/2009 - 20:28
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L'aiguille

L'aiguille
En français et en Lingala (…)
Donnez-moi une aiguille
(continua)
inviata da Susana 3/10/2009 - 14:17
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Send Me Back To Georgia

Send Me Back To Georgia
[1984]
Album "Unfinished Portraits"
Registrata anche da Ron Bailey nell'album "What You Do With What You've Got" (1992)

Scritta proprio mentre in El Salvador gli USA finanziavano e sostenevano militarmente, anche direttamente attraverso operazioni clandestine, il regime del terrore instaurato dagli squadroni della morte guidati dal maggiore Roberto d’Aubuisson, capo del partito fascista ARENA. Persino l'ambasciatore USA in El Salvador, Robert White, non esitò a definire d’Aubuisson come un "pathological killer"...
I was raised on grits and Jesus, my country wrong or right
(continua)
inviata da Alessandro 3/10/2009 - 10:18
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Across the Hills

Across the Hills
[1964]
Lyrics by Leon Rosselson (published in the songbook "Look Here: Songs by Leon Rosselson", 1968)
Tune derived from the traditional theme "The Gardener"

Recordings:
- Ian Campbell Folk Group, album "Across the Hills" (1964);
- Three City Four (Marion MacKenzie, Ralph Trainer, Leon Rosselson and Martin Carthy), album "The Three City Four" (1965)
- Leon Rosselson with Roy Bailey, album "If I Knew Who the Enemy Was..." (1977)

Canzone nota anche con il titolo "Shadow You Have Seen"
Across the hills black clouds are sweeping
(continua)
inviata da Alessandro 3/10/2009 - 09:57
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Marchin'

[2004]
Songwriter: Colin Cromie

This song was written in 2004 in response to the revelations of Abu Ghraib and Fallujah. 'Other events and images of the time are alluded to, yet not mentioned explicitly. This symbolism within the song makes it as potent today as when it was written, especially with Lebanon in mind – or any current hotspot. The soul of this song lives eternally. And it is always immediately topical with the slight change of a line - in the tradition of great protest songs.'
Marchin', marchin', marchin' – This you do is wrong.
(continua)
inviata da giorgio 3/10/2009 - 09:31
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The Day that the Boys Came Down

The Day that the Boys Came Down
[1988]
Album "The Cat Among The Pigeons", con la formazione dei Roaring Jack

La canzone è dedicata alle frequenti "morti sotto custodia" di cui sono vittime in Australia gli aborigeni per mano delle forze di polizia. Nemmeno un anno dopo l'uscita dell'album in cui è contenuto questo brano, una squadra speciale della polizia di Sidney uccise a sangue freddo, durante un'irruzione illegale, un giovane aborigeno di nome David Gundy. Da quel momento Hulett ha sempre dedicato a David Gundy la canzone quando la esegue dal vivo.

"Deaths in police custody are all too frequent in our country. Aboriginal people and ethnic minorities are usually on the receiving end of it and the majority by its silence displays its indifference. The Day that the Boys Came Down is set to a bluesy shuffle with a music hall feel to the tune The Baron of Brackley on a dog day afternoon." (Alistair Hulett)

"Our penultimate... (continua)
They came down from the backstreet, the thingys and the flatfeet
(continua)
inviata da Alessandro 3/10/2009 - 06:17
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The Cat Among The Pigeons

The Cat Among The Pigeons
[1988]
Album "The Cat Among The Pigeons", con la formazione dei Roaring Jack.

"The Cat Among the Pigeons is a set of Celtic tunes prefaced by a short piece of acoustic ambience by the Roaring Jack Folk Orchestra, playing zither, guitar, dulcimer, whistle, accordion, cittern, fiddle and bodhran. Alistair rants for a bit about revolutionary socialism before the electric ensemble takes off with a medley of workers’ tunes from Brittany, America, Scotland and Ireland, with a jig nicked off Dave Pegg thrown in for good measure." (Alistair Hulett)
From the killing fields of Vietnam to the backstreets of old Derry Town
(continua)
inviata da Alessandro 3/10/2009 - 05:50
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A Stranger and a Friend

[1989]
Album "Through The Smoke Of Innocence", con la formazione dei Roaring Jack.
The creeks are frozen over now
(continua)
inviata da Alessandro 3/10/2009 - 05:29
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We Marched

[2003]
Songwriter: Fiona Keenan

This song was inspired by the 2003 anti-war marches: 'I sort of have the idea of lots of people sitting together singing this off song-sheets!'.
I called you that afternoon from graft on street
(continua)
inviata da giorgio 2/10/2009 - 12:15
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Corrido de Juan Cortina

Corrido de Juan Cortina
[anni 70]
Letra y música: Rafael Elizondo

Juan Nepomuceno Cortina Goseacochea (Messico, 1824–1894) fu fuorilegge, politico, condottiero ed eroe popolare nella lotta contro texani e statunitensi all'epoca della "Mexican War" (1846-1848), quando gli USA, dopo aver fomentato la creazione di uno Stato indipendente in Texas, invasero il Messico e, dopo una guerra che costò quasi 40.000 morti, ottennero l'annessione dei territori oggi corrispondenti agli Stati di Arizona, California, Nevada, Utah, New Mexico e parte di Colorado, Wyoming, Kansas e Oklahoma... Durante la guerra civile americana, Cortina si unì all'esercito dell'Unione per continuare a combattere contro gli odiati Texas Rangers... Poi combattè anche contro i francesi di Massimiliano d'Asburgo, autoproclamatosi imperatore del Messico e giunto nel paese con le truppe di Napoleone III per appoggiare i conservatori contro i liberali... (continua)
1859 para ser preciso
(continua)
inviata da Alessandro 2/10/2009 - 11:21
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Canto a La Libertad

Canto a La Libertad
[1975]

È la canzone che è considerata come il vero inno della comunità autonoma di Aragón, anche se le autorità aragonesi non hanno mai voluto adottarla ufficialmente. Infatti José Antonio Labordeta, oltre ad essere scrittore, poeta, cantautore e musicista, è stato a lungo deputato per Izquierda Unida e per la Chunta Aragonesista e ha sempre rotto parecchio le palle, essendo stato sempre un acerrimo oppositore alla guerra e nemico dei suoi fautori... celebri i suoi violenti attacchi in Parlamento ai popolari di Aznar e Rajoy, accesi interventi che immancabilmente Labordeta concludeva con l'escalamazione "A la mierda!"... Dichiarò anche che quella avrebbe dovuto essere l'epigrafe sulla sua lapide...
Habrá un día en que todos
(continua)
inviata da Alessandro 2/10/2009 - 10:29
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Let There Be Music

Let There Be Music
[2009]
Album "Let's Change The World With Music"

Il ritorno dei Prefab Sprout dopo diversi anni di silenzio e a quasi un quarto di secolo dal loro capolavoro, l'album "Steve McQueen"... Certo, non è "strictly" una canzone contro la guerra ma invitare a cambiare il mondo con la musica e scrivere "All'inizio il mondo era violento, l'uomo chiese perché e il cielo non rispose. Dio si commosse, e fece una scelta. Disse: Che la musica sia la mia voce!", beh, secondo me è un gospel ingenuo e rivoluzionario insieme...
[spoken]In the beginning was a mighty bang,
(continua)
inviata da Alessandro 1/10/2009 - 23:17
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Somewhere

Somewhere
[1968]
Pezzo inciso nel 1968 con Buddy Mile alla batteria Stephen Stills al basso
inserito in varie pubblicazioni non ufficiali e nella raccolta di inediti People, Hell & Angels del 2013
Oh uh,
(continua)
inviata da Alessandro 1/10/2009 - 21:28
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Niños

Niños
[2007]
Album: La danza dei sogni

(M.Carassini&Trenincorsa)
Cammini per i vicoli di Napoli o Belgrado,
(continua)
inviata da Donquijote82 1/10/2009 - 18:16
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Last Letter Home

Last Letter Home
Album: The Warrior's Code - 2005
Hello there my dearest love
(continua)
inviata da Donquijote82 1/10/2009 - 18:10
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Workers' Song

Workers' Song
[1981]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Ed Pickford
Musica / Music / Musique / Sävel: Dick Gaughan
Album / Albumi: Handful of Earth

Canzone scritta da Ed Pickford, minatore e cantautore inglese originario del Durham, autore ed interprete di molte canzoni di lotta. La musica di questa "Worker's Song" fu arrangiata all'inizio degli anni 80 da Dick Gaughan che la incluse nel suo celeberrimo album del 1981 intitolato "Handful of Earth". I Dropkick Murphys l'hanno incisa nel 2003 nell'album intitolato "Blackout" (Dead End)


Yeh, this one's for the workers who toil night and day
(continua)
inviata da Donquijote82 1/10/2009 - 18:09
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The New American Way

The New American Way
Album: Sing Loud, Sing Proud! - 2001
Each day when I wake up and I set my best foot forward
(continua)
inviata da Donquijote82 1/10/2009 - 18:07

The Voice

The Voice
[2006]
I seek the voice of honesty,
(continua)
inviata da Alessandro 1/10/2009 - 15:51
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Infantryman

Infantryman
[2007]
Album "Two-Bit Suit"

"Maple leaf" è la foglia dell'acero, è la bandiera canadese.
My boy came home from the war today
(continua)
inviata da Alessandro 1/10/2009 - 15:12
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Road To Ruin

[2007]
Album "Under Current"
Move your body to and fro
(continua)
inviata da Alessandro 1/10/2009 - 15:00
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I'm Taking My Country Back

I'm Taking My Country Back
[2004]
Lyrics and music by David Kent and Paul Sholten

Anche nel mondo della country music più tradizionalmente conservatore non sono mancate le voci di dissenso rispetto alle guerre in Afghanistan e Iraq ed alla politica economica della "Bush Gang"...
Country music's got mamas and daddies.
(continua)
inviata da Alessandro 1/10/2009 - 14:31
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Ballad of Cindy Sheehan

Ballad of Cindy Sheehan
[2008]
Album "Iraq"

"The gutter press, the talking heads on TV, the DC chicken-hawks, they all did such a job on this woman that I was a bit leery meeting her. Was she really just another egomaniac looking for attention? But those planted fears faded away in the warmth of her smile and the firmness of her handshake. All I saw was an American mother trying to stop this madness before another women loses her son."
(Larry Kirwan from Black 47)

Cindy Sheehan perse il figlio Casey, ucciso il 4 aprile 2004 durante il servizio militare in Iraq. Da quel momento la Sheenan divenne uno dei volti e delle voci più note del movimento contro la guerra.
Si veda anche la canzone di David Rovics Song for Cindy Sheehan.
The sweetest light shines from a child’s eyes
(continua)
inviata da Alessandro 1/10/2009 - 13:32
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Downtown Baghdad Blues

Downtown Baghdad Blues
[2008]
Album "Iraq"

"One weekend a month! That's what they said when we joined the Guard. Two full tours later, I'm almost used to this hellhole. Everyone's got their problems. One guy can't take the heat, another the dust, the smell, the flies, the dogs howlin', the call to prayer. And I got you… readin' between the lines of your email, wonderin' why you can't be bothered writin' a letter. Nothin' over her makes any sense but you make even less. As soon as we're gone the sand will cover up everything - just like we'd never come. So, what the hell am I doin' here in the first place?"
(Larry Kirwan from Black 47)
Got a buddy in Najaf, he’s playing it straight
(continua)
inviata da Alessandro 1/10/2009 - 13:18
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Stars and Stripes

Stars and Stripes
[2008]
Album "Iraq"

"Johnnie was just a kid. I mean we were all kids but he seemed younger, less sure of himself. Anbar changed that. Grow up or die. It only took one mistake but Johnnie didn't make any. That's what I liked about him. Guy had eyes in the back of his head. I guess his luck ran out. It was the longest hour of my life. Waiting for that chopper. Begging him to hold on. I still remember the last thing I said to him, “when we get back to Bragg, I'm gonna drink your ass under the table.” Yeah…" (Larry Kirwan from Black 47)
The river gleams at night, stars shiver and sigh
(continua)
inviata da Alessandro 1/10/2009 - 13:13

Cuando se iran

Dal sito dell'autore.
Llegaron de Norte
(continua)
inviata da Alessandro 1/10/2009 - 13:01
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Necessity

Necessity
[1990]
Lyrics and music Karl Dallas
"Actually, it was Friedrich Engels: 'Freedom is the recognition of necessity. Necessity is blind only in so far as it is not understood.
Freedom does not occur in the dream of independence from natural laws, but in the knowledge of these laws, and in the possibility this gives of making them work towards definite ends.'" (Karl Dallas)
My father was an engineer, my mother was a clerk.
(continua)
inviata da giorgio 1/10/2009 - 12:17
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Centralia, 1989

Centralia, 1989
[1989]
Album "Washington Notebook"


Scritta in occasione dei 70 anni dal cosiddetto "Centralia Massacre"

Questa canzone è dedicata a Wesley Everest (1890-1919), un boscaiolo dell'Oregon, veterano della prima guerra mondiale e attivista del sindacato Industrial Workers of the World (IWW).
L'11 novembre 1919, a Centralia (Washington), durante le celebrazioni per il giorno dell'armistizio, membri della American Legion, un'associazione di veterani invasati e fascistoidi, attaccò la locale camera del lavoro, sede dell'IWW, dei "Reds". Wesley Everest e i suoi compagni si difesero e durante gli scontri 4 aggressori rimasero uccisi. Pare che Everest li avesse avvertiti dicendo loro: "I fought for democracy in France and I'm going to fight for it here. The first man that comes in this hall, why, he's going to get it."
Everest fu arrestato per l'omicidio di due dei 4 uomini uccisi.
Poco dopo... (continua)
Wesley Everest was a Wobbly -- he fought the Wobbly fight
(continua)
inviata da Alessandro 1/10/2009 - 12:07
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Usii dall'avansamento allegramente

anonimo
Canzone della morte in miniera, dal sito La musica de L'altra Italia. Dal repertorio dei fratelli Bregoli di Pezzaze, in Val Trompia, Brescia, su un modulo musicale da cantastorie.

Nell’emigrazione bergamasca e bresciana è fortissima la presenza di bergamaschi e bresciani nelle miniere o nei lavori di traforo e galleria delle Alpi, questo sia perché c’era un esubero di mano d’opera, sia perché in queste due province c’era già una tradizione della miniera per la presenza di minerali sfruttati già nell’antichità e quindi operai già esperti.
La vita in miniera è durissima, con situazioni ancora più dure rispetto ai secoli precedenti, quando il minerale veniva cavato stagionalmente , e c’era quindi la possibilità di scegliere i momenti migliori anche dal punto di vista climatico e ambientale.
Il traforo delle alpi doveva esser fatto rispettando dei tempi, e quindi si procedeva a turni continuati... (continua)
Usii dall'avansamento allegramente
(continua)
inviata da Alessandro 1/10/2009 - 10:00
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Eravamo in ventinove

anonimo
Eravamo in ventinove
[1872/1882]
Canto appartenente al repertorio dei fratelli Bregoli di Pezzaze, in Val Trompia, Brescia.
Testo reperito sul sito de Il Deposito



Tra il 1872 e il 1882 venne costruita la Galleria ferroviaria del San Gottardo, che collega il Canton Ticino con il Canton Uri.
Le condizioni di lavoro e di vita degli operai, moltissimi dei quali italiani, erano a dir poco terribili. Quasi 200 di loro morirono per incidenti o per la cosiddetta "anemia del Gottardo”, una parassitosi dovuta alle pessime condizioni igieniche.
Responsabile del cantiere era l'ingegnere svizzero Louis Favre che, per risparmiare sui costi, non aveva installato nè un adeguato impianto di aerazione delle gallerie, nè servizi igienici sufficienti, nè alloggiamenti appropriati per i lavoratori e le loro famiglie e nemmeno un servizio efficiente di approvvigionamento di acqua e viveri. E quando gli operai esasperati decisero... (continua)
Eravamo in ventinove
(continua)
inviata da Alessandro 1/10/2009 - 09:36
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Nobody Should Have to Go Through This

Nobody Should Have to Go Through This
[2003]
Lyrics and music by Bruce Watson
Album: A Moving Feast

"War and terrorism are two faces of the politics of violence. Those who choose violence to pursue their political ends ignore or discount the human consequences. In the days following the Bali bombing I heard a woman on the radio talking about her missing daughter. She said, "Nobody should have to go through this."
Now that war with Iraq has started, we must say the same for the people of Iraq, and also the troops on both sides and their families - I wonder how many soldiers really understand what they're getting themselves into when they enlist in peacetime. This madness has to stop." (Bruce Watson)
Cruel explosions split the night
(continua)
inviata da giorgio 1/10/2009 - 08:57

Les Crêtes de Lucanie

Les Crêtes de Lucanie
Les Crêtes de Lucanie
 
Canzone léviane – Les Crêtes de Lucanie – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 54

Les Crêtes de Lucanie est la cinquante-quatrième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.
Crois-moi, Lucien l'âne mon grand ami, ce doit être oppressant d'être ainsi enfermé, toujours derrière un mur, une porte, des barreaux, avec cette impression constante d'être surveillé, épié, regardé, écouté... Cela doit ravager l'esprit le plus détendu, le plus serein.

Nous les ânes, dit Lucien en secouant sa longue tête de haut en bas en signe d'approbation, nous connaissons bien ces sensations car nous avons une longue tradition d'asservissement et de malséance des humains à notre égard. En somme, nous sommes des bêtes de somme, autrement dit des sortes d'esclaves qu'on enferme ou qu'on bat, ou les deux à la fois comme... (continua)
Maintenant, en rêve,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/9/2009 - 23:20
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Brighter Than A Thousand Suns

Brighter Than A Thousand Suns
Album: A Matter of Life and Death - 2006

Altra canzone degli Iron Maiden che ha come tema la guerra. Come in "For The Greater Good Of God" l'accento è messo sulla stupidità dell'uomo, stavolta pronto a firmare la sua morte tramite la scissione dell'atomo "Unione dissacrata, trinità riformata. Fuori da nulla, più luminoso di mille soli".
We are not the sons of God
(continua)
inviata da Niccolò 30/9/2009 - 22:06
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The War Without A Name

The War Without A Name
[2001]
Album: A Moving Feast
Lyrics and music by Bruce Watson

Bruce writes:
"Inspired by the work of historian Henry Reynolds, who calculated the figure 20,000. This figure includes only solidly documented deaths through deliberate acts of murder or 'warfare'. These numbers were often understated, and many incidents were not documented. And then there are the hundreds of thousands killed by disease."
Twenty thousand died in the war without a name
(continua)
inviata da giorgio 30/9/2009 - 19:16
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The Red Clydesiders

The Red Clydesiders
[2002]
Album "Red Clydeside", con Dave Swarbrick.

Con l'espressione "Red Clydeside" viene indicato un periodo di grande fermento rivoluzionario che in Scozia investì Glasgow e altre aree urbane in prossimità del River Clyde tra il 1910 e i primi anni '30.
Personaggi come Willie Gallacher, John Maclean (vedi The John MacLean March e Ballad Of John MacLean), James Maxton, Mary Barbour e gli altri citati nel brano furono i leader di un non breve periodo di lotte contro la guerra, per il diritto alla casa, per migliori condizioni di lavoro. Il Red Clydeside ebbe il suo episodio più cruento il 31 gennaio 1919 quando polizia ed esercito tentarono di porre fine ad uno sciopero di massa. Negli scontri in George Square, nel centro di Galsgow, i manifestanti ebbero la meglio sulle forze dell'ordine, armate fino ai denti ma impreparate. Per fortuna non fu un massacro, ma moltissimi furono i feriti... (continua)
Jimmy Maxton, James McDougall, Barbour, Gallacher and McShane
(continua)
inviata da Alessandro 30/9/2009 - 15:19
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The Old Divide And Rule

The Old Divide And Rule
[1987]
EP "Street Celtability", con la band dei Roaring Jack.

I nazionalismi e le religioni sono molto spesso il pretesto per le guerre, e attraverso le guerre ed il "divide et impera" pochi ricchi e i potenti continuano a tenere soggiogati interi popoli...
Now all my life I've lived beside
(continua)
inviata da Alessandro 30/9/2009 - 14:07
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The Swaggies Have All Waltzed Matilda Away

The Swaggies Have All Waltzed Matilda Away
[1991]
Album "Dance of the Underclass"

La storia dell'Australia è intrisa di sangue.
I settlers (coloni) e gli swaggies (i precari delle braccia) immigrati (o deportati, che sovente si trattava di criminali comuni) dalla Gran Bretagna facevano spesso una vita di merda, rompendosi la schiena nei campi o perdendo la vita nelle varie guerre bandite dalla Corona...

A sua volta, la "nuova Australia" stritolò senza pietà "Koorie", la "vecchia Australia" aborigena...

Il titolo fa ovviamente riferimento alla più famosa tra le ballate popolari australiane, Waltzing Matilda.
You came to this country in fetters and chains
(continua)
inviata da Alessandro 30/9/2009 - 13:51
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He Fades Away

He Fades Away
[1991]
Album "Dance of the Underclass"



Quando la miniera non lo uccide intrappolando nelle viscere della terra, spesso il minatore è comunque destinato ad una morte lenta per antracosi o silicosi o enfisema...
There's a man in my bed I used to love him
(continua)
inviata da Alessandro 30/9/2009 - 13:20
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Whose hand?

Whose hand?
[1964]
Album "The Ballad of Women"
Testo di anonimo, messo in versi da uno studente del Queensland di nome Ian Hills.


Deportati da Mapoon

Negli anni '50 nella penisola di Cape York nel Queensland australiano furono scoperti importanti giacimenti di bauxite. Peccato che su quelle terre ci vivessero da sempre alcune comunità aborigene, quelle di Mapoon e di Lockhart River.. Ma il governo non ci pensò due volte su e deportò in massa i nativi concentrandoli a Bamaga, un'area molto ristretta dell'estremo nord della penisola. I villaggi delle comunità di Mapoon prima e più tardi quelle di Lockhart River, dove gli abitanti resistettero ai tentativi di deportazione fino al 1971, furono completamente rasi al suolo...
(fonte: en:wikipedia)
It was late one Friday afternoon
(continua)
inviata da Alessandro 30/9/2009 - 12:01
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The D-Day Dodgers

The D-Day Dodgers
[1944]

Hamish Henderson, che si era fatto tre anni di guerra combattendo anche in Italia col grado di capitano, raccolse questa canzone cantata dai soldati dell'ottava armata americana di stanza nel nostro belpaese. Aggiustò un po' il testo e lo propose sulla melodia di Lili Marleen (nella cui pagina era già presente questa versione, preferiamo però reinserirla autonomamente).
Il brano si riferisce ad una infelice uscita di un membro del parlamento inglese, la viscontessa Nancy Astor, che aveva definito le truppe impegnate in Italia come degli "imboscati" al confronto dei soldati che avevano affrontato il D-Day in Normandia...

Questa canzone, sulla musica di Lili Marleen, era cantata dalle truppe inglesi in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale, accusate da Lady Astor (durante un discorso al Parlamento Britannico, anche se poi l'interessata smentì di aver pronunciato quelle parole)... (continua)
We're the D-Day Dodgers, way off in Italy
(continua)
inviata da Alessandro 30/9/2009 - 11:18
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The John MacLean March

The John MacLean March
[1948?]
Versi di Hamish Henderson
Su di una melodia tradizionale scozzese
“The John MacLean March had its first performance in the St. Andrews Hall, Glasgow, at the memorial [concert?] to the great Scottish republican socialist on 28 Nov. 1948, where it was sung by William Noble. It is set to a traditional version of a pipe melody that is today played and sung all over Scotland to the more commercially patriotic verses of Scotland the Brave.” (da Henry's Songbook)



Il brano è stato interpretato da moltissimi artisti e gruppi scozzesi, a cominciare da Dick Gaughan (in “No More Forever” del 1972) e Iain MacKintosh ‎(in “By Request” del 1974).



Come Ballad Of John MacLean di Matt McGinn, un'altra canzone dedicata alla figura di John Maclean, socialista scozzese, noto per la sua fiera opposizione alla prima guerra mondiale. Per questo nel 1918 fu processato per sedizione. Durante l'udienza... (continua)
Hey Mac did ye see him as ye cam' doon by Gorgie,
(continua)
inviata da Alessandro 30/9/2009 - 10:52
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Boonaroo

Boonaroo
[1968]
Album "One Out"
Testo trovato su UnionSong e presente in "The Vietnam Songbook", realizzato da Barbara Dane and Irwin Silber e pubblicato per la prima volta nel 1969.

La canzone racconta di quando nel 1967 i portuali di Sidney si rifiutarono di stivare sulla nave Boonaroo un carico d'armi dirette in Vietnam, dove dal 1965 combattevano anche gli australiani... 30 anni prima, all'inizio della seconda guerra mondiale, i loro colleghi di Port Kembla si erano rifiutati di caricare combustibile fossile (The Pig-Iron Song) su di una nave diretta alla volta del Giappone...
Oh, who will man the Boonaroo?
(continua)
inviata da Alessandro 30/9/2009 - 10:04

Shot At Dawn (The Ballad of Harry Farr)

Huw Pudner
Shot At Dawn (The Ballad of Harry Farr)


Harry Farr, soldato di Sua Maestà Giorgio V di Windsor, cominciò a combattere nelle trincee sul fronte francese fin dal 1914. Nella primavera del 1915 la sua posizione fu pesantemente e ripetutamente bombardata dalle batterie nemiche. Si salvò, ma ne uscì traumatizzato, tanto da essere ricoverato per una sindrome convulsiva dovuta, probabilmente, alle lesioni subite all'udito a causa delle esplosioni. Dimesso, fu rispedito a combattere nella trincee della Somme. Dopo alcuni mesi Harry Farr chiese di marcar visita ma gli fu negato. Allora si rifiutò di combattere. La corte marziale lo condannò a morte, soprattutto grazie alla testimonianza di un ufficiale che dichiarò di aver intimato ad Harry Farr: "If you don't go up to the fucking front, I'm going to fucking blow your brains out!", a cui Harry Farr semplicemente rispose: "I just can't go on". Il soldato Harry Farr fu fucilato il 16 ottobre... (continua)
At five in the morning
(continua)
inviata da Alessandro 29/9/2009 - 23:30
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Quattro metri quadri

Quattro metri quadri
Testo di Enrico Signori
Musica dei Malasuerte
Lyrics by Enrico Signori
Music by Malasuerte
Sono un carcerato, sono stato condannato
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 29/9/2009 - 22:49
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Pedro e il capitano

Pedro e il capitano
Pedro immobile sul pavimento
(continua)
inviata da Flavia F. 29/9/2009 - 22:45
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Quel giorno arriverà

Arriverà il giorno in cui questo mondo girerà
(continua)
inviata da Flavia 29/9/2009 - 15:34
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Una canción (Pueblo de España ponte a cantar)

Una canción (Pueblo de España ponte a cantar)
Parole di Jesús López Pacheco su di una melodia tradizionale spagnola.

Pacheco scrisse questa poesia probabilmente alla fine degli anni '50. Infatti essa appare (attribuita ad anonimo, per proteggere il suo autore) nel libro "Canti della resistenza spagnola 1940-1961" di Michele Straniero, Sergio Liberovici e Margherita Galante Garrone (aka Margot).
Successivamente Adolfo Celdrán metterà la poesia in musica, pubblicandola prima nell'album "Silencio" (1970) e poi in "Denegado" (1977).
¡Pueblo de España
(continua)
inviata da Alessandro 29/9/2009 - 13:54
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Ya se fue el verano (El tururururú)

anonimo
Ya se fue el verano (El tururururú)
Testo trovato su Broadside Magazine dell’agosto 1962.
Il brano risulta inciso anche nel disco “Canti della Resistenza spagnola”, Vedette Albatros VPA 8129, 1971.
YA SE FUE EL VERANO
(continua)
inviata da Alessandro 29/9/2009 - 12:01
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Ain't Gonna Grieve No More

Ain't Gonna Grieve No More
[1962]

Trovato su Broadside Magazine dell'agosto 1962.
Una canzone sulla campagna dei Freedom Riders (1961) per il riconoscimento dei diritti civili della popolazione afroamericana negli Stati del sud.
Il brano è una sorta di inedito perchè non venne inciso se non su di un acetato 10'' marchiato "Warner Bros, Witmark demo, August 1963"
Come on brothers join the band
(continua)
inviata da Alessandro 29/9/2009 - 11:35
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The Soldiers Marched for Peace

Lyrics and music by Brendan Ashton
'This song came from hearing about post traumatic stress and interviews with soldiers who after coming back from the war did not feel appreciated. People have the tendency of saying it's their fault they knew what they were getting into when they joined the army. But I don't believe many of them thought they were political tools following the whims of George Bush and Tony Blair. I don't know I might be wrong. Who is ultimately responsible for starting wars, I don't think it is soldiers.' (Brendan Ashton)
When the war is at an end and reasons are forgot
(continua)
inviata da giorgio 29/9/2009 - 08:17
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Why Old Men Cry

Why Old Men Cry
[1998]
Album "Redwood Cathedral"

Ypres e Passchendaele sono località in Belgio teatro di due tra le più cruente battaglie del primo conflitto mondiale; Leith e Newtongrange sono due città scozzesi che a partire dal secondo dopoguerra e fino all'inizio del secolo hanno vissuto un lungo periododi depressione e crisi economica; Lothian è una regione mineraria della Scozia; Garve è un'altra cittadina scozzese, al nord; Ullapool è un paese nelle Higlands; Loch Broom è il nome di una baia in Ross and Cromarty, sempre nelle Highlands scozzesi...
I walked from Ypres to Passchendale
(continua)
inviata da Alessandro 28/9/2009 - 22:38
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Seven Good Soldiers

Seven Good Soldiers

AL FRATELLO CHE LAVORA IN UNA FABBRICA DI ARMI
(lettera scritta da Don Tonino Bello nel febbraio 1986)
da Disarmo Lombardia



Caro operaio,

non si direbbe. Ma scrivere a te, che con altri ottantamila compagni di lavoro strappi la vita in una delle trecento fabbriche di morte disseminate in Italia, è più difficile che scrivere al Sottosegretario della Difesa.
Si, perché a protestare sulla produzione delle armi con i funzionari delle cancellerie diplomatiche, male che
vada, ti tiri addosso solo un po’ di compatimento e qualche sorriso divertito sulla tua ingenuità.
Ti diranno, ammiccando, di apprezzare molto i tuoi vaporosi aneliti di pace, ma che poi bisogna sapere stare con i piedi per terra.
Ti faranno intendere con eleganza che a un vescovo si addice meglio tracciare benedizioni solenni, piuttosto che impicciarsi di fabbriche di armi e dei relativi traffici clandestini.... (continua)
28/9/2009 - 22:30
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Whatever Happened

Whatever Happened
[2006]
Album "Lucky For Some"

"I was having a conversation one night with someone who expressed their frustration with the fact that the generation which had kicked up hell at the time of Vietnam appeared to have little to say about the invasion of Iraq, the dismantling of the Health Service, the renewal of the Trident nuclear submarines, the erosion of civil liberties and habeus corpus, and the million and one other issues confronting us now. And I thought about just how many of my generation seemed to have gone to sleep round about 1979 and not woken up again yet." (Dick Gaughan)
I hear you talking a lot about making money
(continua)
inviata da Alessandro 28/9/2009 - 22:15
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Dublin City 1913 (Ballad of Larkin and Connolly)

Dublin City 1913 (Ballad of Larkin and Connolly)
[1963]
Lyrics by Donagh and Niall MacDonagh
Sulla melodia della canzone tradizionale "Preab 'san Ol"
Proposta spesso dal vivo da Dick Gaughan.
Interpretata anche da Christy Moore e dai Dubliners

Donagh e Niall MacDonagh, autori di questa canzone, sono rispettivamente il figlio e il nipote di Thomas MacDonagh (1878-1916), uno dei leader, insieme a James Connolly e a molti altri i cui nomi sono citati nella canzone, della "Easter Rising", l'insurrezione della Pasqua del 1916, il più significativo dei tentativi di rivolta del popolo irlandese contro la dominazione britannica... Non andò bene: dopo sette giorni di aspri combattimenti la rivolta fu domata e i capi furono tutti catturati, sommariamente processati e giustiziati.

Le prime strofe del brano si riferiscono invece al grande sciopero operaio avvenuto a Dublino nel 1913, noto come The Dublin Lockout. Il popolo irlandese, infatti,... (continua)
In Dublin city in 1913
(continua)
inviata da Alessandro 28/9/2009 - 21:25
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Different Drum

Different Drum
[2006]
Album "Lucky For Some"
We walked your old road, got sore feet
(continua)
inviata da Alessandro 28/9/2009 - 20:37
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Dressed to Kill

Dressed to Kill
[1993]
Incisa da Dick Gaughan in "Clan Alba" (1995)
I suppose you could say he was a common man
(continua)
inviata da Alessandro 28/9/2009 - 20:31
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Hands Off Nkrumah

Hands Off Nkrumah
Bisognerebbe solo dire chi sono i signori nella foto, perchè uno è "abbronzato" ma non è Obama (ah ah ah), e l'altro è bianco ma non è Berlusconi, anzi, è un africano!
Alessandro 28/9/2009 - 17:36
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Such a Parcel of Rogues in a Nation

Such a Parcel of Rogues in a Nation
SIC A PARCEL O ROGUES IN A NATION!
(continua)
inviata da Alessandro 28/9/2009 - 16:29
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Call It Freedom

Call It Freedom
[1988]
Album "Call It Freedom"
Glittering shop windows, sparkling commodities
(continua)
inviata da Alessandro 28/9/2009 - 16:12
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Amandla!

Amandla!
[1988]
Album "Call It Freedom"

"Written in 1985. 'Amandla' means 'Power'. Many well-meaning people become confused when the oppressed fight back but I cannot think of a single instance in history when a corrupt and brutal regime ever gave up power voluntarily.
When I wrote this song, I dedicated it to the men and women of Umkhonto We Sizwe, ('Spear of the Nation', mentioned in the song) the armed wing of the African National Congress.
Now that apartheid is gone and South Africa has democracy, I re-dedicate it to the memory of Joe Slovo." (Dick Gaughan)
There was a time, beautiful Africa
(continua)
inviata da Alessandro 28/9/2009 - 16:09
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A Pickaxe and a Stone

A Pickaxe and a Stone
[1969]
Brano trovato su Broadside Magazine n.100 del luglio 1969

Beh, non di certo una canzone pacifica…
Però ‘sto Jimmy Collier mi pare che da giovane fosse un po’ sborone… o era il comune sentire dell’epoca, che si sarebbe riusciti a far fuori tutti i “Mister”?!? Comunque Jimmy Collier continua a suonare e cantare anche oggi; lo fa con un bel cappellone da cowboy calato in testa e senza che sui cenni biografici che compaiono sulla sua pagina ci sia la benchè minima traccia del “rude rivoluzionario” che è stato da giovane…
All over the world there are things I know about
(continua)
inviata da Alessandro 28/9/2009 - 15:49




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