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Prima del 2009-10-28

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La Faim du Bourreau

La Faim du Bourreau
La Faim du Bourreau
Canzone léviane – La Faim du Bourreau – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 61

La Faim du Bourreau est la soixante et unième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.

Tu sais, Lucien mon ami l'âne aux rêves emplis de soleil et de montagne, la vie du prisonnier est assez fantasmatique; le réel est un lieu lointain, hors de portée et généralement, pour sa sauvegarde, pour survivre dans cet environnement, comme tu l'as constaté ici depuis longtemps, il reconstitue un monde dans le rêve ou le cauchemar selon la tonalité du jour ou de la nuit, selon l'état de son psychisme, selon la saison, selon la luminosité, selon sa fatigue ou selon les nouvelles qui lui parviennent.

Je sais, je sais, et j'imagine que c'est un peu comme nous les ânes quand on nous attache par la tête à une meule, qu'on nous aveugle... (continua)
Il est 7 heures, il ne reste qu'un moment
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/10/2009 - 21:59
Percorsi: Boia dé!

Bush War Shoes

Bush War Shoes
Parla Muntazar Al Zaidi, il giornalista iracheno che contestò Bush. Oggi pensa a una fondazione per i diritti umani e parla delle accuse di tortura


La nuova vita del lanciatore di scarpe
"E oggi colpirei anche Obama"

di Francesca Caferri da La Repubblica del 28 ottobre 2009

GINEVRA - Le scarpe questa volta sono nere. Mocassini leggeri con un piccolo intreccio sul davanti. Di quelli che, se pure ti arrivassero in testa, non farebbero troppo male. Muntazar Al Zaidi è abituato al fatto che la gente fissi le sue calzature. "Made in Iraq", dice con un sorriso che svela il dente mancante, "ricordo", come lo chiama lui, dei nove mesi passati in carcere a Bagdad. Al Zaidi è l'uomo che il 14 dicembre del 2008 durante una conferenza stampa lanciò le scarpe al presidente americano George W. Bush, alla sua ultima visita a Bagdad.

Sono passati dieci mesi da quel giorno, nove dei quali trascorsi... (continua)
Alessandro 28/10/2009 - 15:44
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El pueblo no olvidará

El pueblo no olvidará
[1976]
Album "Herriak ez du barkatuko", con il gruppo francese Gwendal.

Scritta durante il suo esilio in Francia, questa canzone di Imanol parla della repressione del regime franchista, particolarmente dura nelle provincie basche dove forte era la resistenza armata rappresentata soprattutto dall'ETA, quando ancora era un'organizzazione di resistenza antifascista...
Come Al Alba di Luis Eduardo Aute, anche questa canzone nacque subito dopo quel terribile 27 settembre 1975 quando Franco, ormai prossimo all fine, fece fucilare tre militanti del FRAP e due dell'ETA, le ultime vittime del regime...

[Non che io conosca il basco ma, da una sommaria ricerca su Google, mi sono fatto l'idea che la frase "Herriak ez du barkatuko" debba tradursi con "El pueblo no lo perdonará" piuttosto che con "El pueblo no olvidará"...]
El pueblo no olvidará.
(continua)
inviata da Alessandro 28/10/2009 - 13:47
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A beneficio de los huérfanos

A beneficio de los huérfanos
[1973]
Album "Vidas ejemplares"

Un classico nello stile satirico de Las Madres del Cordero/Desde Santurce a Bilbao Blues Band.

Trovata qui.
Tra parentesi quadre alcune incertezze nella trascrizione effettuata, con tutta probabilità, all'ascolto...
A beneficio de los huerfanos
(continua)
inviata da Alessandro 28/10/2009 - 13:00
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Las cosas van cambiando

Las cosas van cambiando
[1973]
Album "Vidas ejemplares"
Parole di Ramón Alpuente
Musica di J. Martínez

Dal falangismo nazi-fascista al franchismo militarista e nazional-cattolico al neo-liberismo... todo cambia, nada cambia.

E pure qui da noi, beccarsi ieri sera il Berlusca a Ballarò che imprecava contro i "comunisti" - annidati ovunque, secondo il mentecatto, e soprattutto nella magistratura - e insultava il conduttore Floris perchè non avrebbe garantito il contraddittorio, quando l'intruso era proprio Lui, l'unto dal Signore, visto che in studio c'era la crema dei suoi ministri... doversi sorbire 'sto indegno spettacolo quotidiano non fa che sprofondarci indietro nella nostra storia, a Tambroni e, forse, anche più in là, al "ventennio"... tutto cambia, niente cambia.
Las cosas van cambiando,
(continua)
inviata da Alessandro 28/10/2009 - 12:44
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Verde

Verde
[1974]
Album "Como El Viento Del Norte"

Canzone dedicata a Federico García Lorca, il grande poeta andaluso fatto fucilare il 19 agosto 1936 a Víznar per ordine di Antonio González Espinosa e José Valdés Guzmán, rispettivamente comandante militare e governatore falangista di Granada, e del generale Queipo de Llano, braccio destro di Francisco Franco.

Trovata sul blog di Gustavo Sierra Fernández
Verde que te quiero verde, ¡ay!
(continua)
inviata da Alessandro 28/10/2009 - 11:26
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Won't Get Fooled Again

Won't Get Fooled Again
¡NO NOS ENGAÑARÁN OTRA VEZ!
(continua)
inviata da Alessandro 28/10/2009 - 08:57
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Por todo Chile

Por todo Chile
[1975]
Album collettivo "Compañero presidente"

Trovata su Cancioneros.com.
No, no, no,
(continua)
inviata da Alessandro 28/10/2009 - 08:45
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El alma llena de banderas

El alma llena de banderas
[1970]
Album "El derecho de vivir en paz"
[1974]
Quilapayún, "Koncert für Chile"

Canzone dedicata al "Che" e che i Quilapayún - in tournée in Europa al momento del golpe - dedicarono allo stesso Víctor Jara.

Trovata su Cancioneros.com
Ahí, debajo de la tierra,
(continua)
inviata da Alessandro 28/10/2009 - 08:39
Percorsi: Che Guevara
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La vida no vale nada

La vida no vale nada
[1975]
Album "Pablo Milanés" (1976)

Trovata su Cancioneros.com
La vida no vale nada
(continua)
inviata da Alessandro 28/10/2009 - 08:24
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Victor Jara

Victor Jara
VÍCTOR JARA
(continua)
inviata da Alessandro 28/10/2009 - 08:19
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Homenaje a Víctor Jara

Homenaje a Víctor Jara
[1974]
Album "Tiempo de Espera" (1975)

Trovata sul blog di Gustavo Sierra Fernández
Repito estas palabras
(continua)
inviata da Alessandro 28/10/2009 - 08:13
Percorsi: Víctor Jara
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El verrugón atómico

El verrugón atómico
[1977]
Album "La Bullonera 2"

Trovata sul blog di Gustavo Sierra Fernández
¡Qué buenas son las multinacionales
(continua)
inviata da Alessandro 28/10/2009 - 08:07

Ciò che voi non dite

Ciò che voi non dite
Version française – CE QUE VOUS NE DITES PAS – Marco Valdo M.I. – 2009
Chanson italienne – Ciò che voi non dite – Ivan Della Mea – 1967
CE QUE VOUS NE DITES PAS
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/10/2009 - 23:26

Ma la guerra no!!!

Ma la guerra no!!!
In piena 1^ (sigh) guerra del Golfo il 12 gennaio 1991 ci fu una grande manifestazione NO WAR a Roma: andandovi, in treno nacque questa canzone da urlare sulle note dell'ancora e allora nota sigla arboriana Ma la notte no.
Ricordo che a Roma fu subito adottata da tutti, cantata continuamente, finita nei servizi del TG, trascritta di foglio in foglio.
Appena appena rielaborata fu riproposta due settimane dopo anche a Verona all'Arena Golfo.
Il suo ciclo finì (giustamente) più o meno lì e - a parte il gioco del ritornello - nemmeno io ne ricordavo il testo.
Il ritrovamento di un ciclostilato (gulp! ma quanti anni...) mi ha rimesso sotto gli occhi quel testo e quei momenti: combattuto fra il conservare per me il ricordo e condividerlo ho scelto la seconda opzione; mi è parsa una polaroid: l'obiezione fiscale, l'appello a L'Italia ripudia la guerra, la convinzione di poter contare, la voglia di esserci... Ed era solo un canto da strada, nato in gruppo su un treno di speranza...
Ogni giorno la vita è una lotta infinita - NO LA GUERRA NO
(continua)
inviata da fabio bello 27/10/2009 - 23:25
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Da tempo è finita la prima grande guerra

Da tempo è finita la prima grande guerra
LA GRANDE GUERRE EST FINIE DEPUIS LONGTEMPS
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/10/2009 - 18:52
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Un pedazo de mi sangre

Un pedazo de mi sangre
[1996]
Album "Escondido en mi país", in duetto con Víctor Heredia.
Scritta da Víctor Heredia.
Un pedazo de mi sangre
(continua)
inviata da Alessandro 27/10/2009 - 14:30
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Los niños de nuestro olvido

Los niños de nuestro olvido
[2005]
Album "Corazón libre"
Scritta da René Vargas Vera e Víctor Heredia.

Dedicata ai "niños de la calle"...
Escribo sobre un destino
(continua)
inviata da Alessandro 27/10/2009 - 14:03
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Pájaro de rodillas

Pájaro de rodillas
[2009]
Album "Cantora 1", in duetto con Nacha Roldán.

Parole di Alfredo Zitarrosa
Musica di Carlos Porcel "Nahuel"

"...E chi canta il tiranno
non è un uccello, non è niente
è un rettile che striscia nel fango
una gallina che chioccia per il padrone
inginocchiata..."


Trovata su Cancioneros.com
Cantor que canta es pájaro
(continua)
inviata da Alessandro 27/10/2009 - 13:49
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Al alba

Al alba
Aggiungo ancora che la canzone di Aute racconta dell'incontro fra un condannato e la sua compagna... Si tratta precisamente di José Luis Sánchez Bravo, di 22 anni, e di sua moglie Silvia Carretero, al quarto mese di gravidanza... decisero che il bimbo avrebbe portato il nome di tutti loro tre del FRAP che stavano per essere giustiziati: "Luis Ramón Humberto"... poi nacque una bambina che forse oggi tutti chiamano semplicemente Luisa...

(dal blog di Antonio Piera, che in gioventù fece parte del gruppo Las Madres del Cordero, ossia Desde Santurce a Bilbao Blues Band)
Alessandro 27/10/2009 - 10:10
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Ο Αντώνης

Ο Αντώνης
Akrìtas (Διγενής Ακρίτας): eroe dell’epopea bizantina, protagonista dei canti epici detti “acritici” e, soprattutto, del poema epico “Dighenìs Akrìtas”, redatto forse da un monaco del X secolo.
Vassìlis Dighenìs Akrìtas ne è il protagonista. Figlio di un emiro arabo e di una principessa cristiana da lui rapita – e per questo detto Digéne, cioè “di doppia stirpe” - , dopo un’infanzia nella quale si distingue per la forza prodigiosa, si fa cristiano e, passando al servizio dei Cristiani, combatte da invincibile cavaliere le lotte di Bisanzio ai confini (“akra”) dell’ Impero, minacciati dalle invasioni arabe. Rapisce Eudossia, la bellissima donna di cui si è innamorato, e ne sconfigge il padre e i fratelli. Con lei va a vivere in un suo solitario castello dal quale parte per le scorrerie contro gli eterni nemici Apelati. Non sempre Digène si mostra cavaliere senza macchia: un giorno salva... (continua)
Gian Piero Testa 27/10/2009 - 09:49
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Till Jack

Till Jack
[1973]
Testo e musica: Cornelis Vreeswijk
Lyrics and music: Cornelis Vreeswijk
Text och musik: Cornelis Vreeswijk
Album: I stället för vykort

" Dall'album "I stället för vykort" del 1973, la canzone è una "cartolina" diretta a Jack, che era il figlio dell'autore e all'epoca aveva nove anni. [Jacopo Laverdure]

Nel 1973, Jack Vreeswijk, il figlio di Cornelis, è un bambino di nove anni (è nato a Stoccolma il 25 gennaio 1964); oggi ne ha quasi cinquantaquattro (qualche mese più giovane di me, per inciso) ed è diventato, pure lui, un apprezzato cantautore che, naturalmente, canta spesso le canzoni del babbo (sembra quasi la riproposizione svedese di Fabrizio e Cristiano De André). Nel '73, “i stället för vykort”, cioè “invece di una cartolina illustrata”, babbo Cornelis gli inviò questa canzone che riporta un po' pure me a quell'anno, quando di anni ne avevo dieci. Allora ci erano i B52,... (continua)
Nu faller natten
(continua)
inviata da laverdure 27/10/2009 - 09:18
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Voltiamo il foglio

Voltiamo il foglio
Chanson italienne – Voltamo il Foglio – Anton Virgilio Savona – 1972

Sais-tu, Lucien mon ami aux quatre pieds plus noirs que l'ébène, ce que c'est le conditionnement ? As-tu déjà entendu parler de Pavlov et de son chien ? Je ne sais, mais je suis sûr par contre que tu sais très bien ce que c'est que le dressage et la domestication. Et bien, tout cela, c'est une seule et même chose. Sauf ceci que pour les animaux, on parle (on, c'est-à-dire les humains qui font du racisme bête) de dressage, de domestication, mais pour les hommes, on parle de conditionnement. En fait, c'est pour camoufler le sens réel de la manœuvre. Tout comme lorsque pour les enfants des hommes, on parle d'éducation, et pour les enfants des animaux, on parle d'élevage, mais encore une fois, c'est la même chose.

En somme, dit Lucien l'âne assez clairvoyant et perspicace, seuls les animaux ont droit à la vérité sans fard.
... (continua)
TOURNONS LA PAGE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 26/10/2009 - 22:04
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Al vent

Al vent
Beh, qualcuno potrebbe contestarmi che ho scelto di tradurre questa canzone di Raimon perché il testo è molto semplice... Vero, ma la canzone è bellissima ed è così difficile trovarne di simili, così semplici eppure traboccanti di vita, di dolore e di speranza. Una canzone che, a leggerla e ancor più ad ascoltarla dalla voce di Raimon, ti fa respirare meglio...
E mi piace soprattutto - a me che pur non sono credente - quel richiamo di Raimon alla ricerca di Dio, un dio, il suo, così distante da quello ingessato e truculento di Francisco Franco e di molta chiesa - oggi come allora - vicina ai troni e alle dominazioni e lontana dagli uomini...

Dedico questa mia modesta traduzione a Gustavo Sierra Fernández che attraverso le sue pagine, ricchissime e rigorose, mi ha fatto scoprire Raimon e tante altre splendide voci (castigliane, catalane, galiziane, basche e non solo) "al vento del mondo", che è poi quello della libertà e della giustizia contro il vento di morte dell'oppressione e della guerra.

Muchas gracias Gustavo!
AL VENTO
(continua)
inviata da Alessandro 26/10/2009 - 22:00
Negli ultimi giorni la sezione dedicata alla canzone d'autore spagnola si è arricchita di importantissimi contributi, grazie ad Alessandro e all'interessantissimo blog di Gustavo Sierra Fernández. Muchas gracias, Gustavo, en nombre de todo el equipo de "Canciones contra la guerra" y enhorabuena por tu magnífico blog
Lorenzo Masetti 26/10/2009 - 20:44
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Enfermedades de invierno

Enfermedades de invierno
[1977]
Album "Nacimos para ser libres"

Testo di Jesús López Pacheco
Musica di Luís Pastor

Hay quien dice que muerto Franco hubo libertad... Falso... Hay quien dice que una vez elegido Suárez hubo paz y libertad... Falso...
La verdad es que durante los años de la transición el rebrote reaccionario y de violencia recordó a los más viejos del país otra fecha, 40 años atrás, cuando los comunistas y anarquistas se batían a tiros con los falangistas en Barcelona. Realmente, desde 1975/ 76 hasta más o menos el intento del golpe de estado, los asesinatos se producían casi a diario: ETA y GRAPO, y en menor medida el FRAP y Terra Lliure, mataban a militares y policías: ciertamente muchos eran altos mandos cuyas manos estaban muy manchadas de sangre, pero otras veces eran muchachos que habían salido de su pueblo a buscar un trabajo. Por su parte, los escuadrones de ultra-derecha asesinaban a miembros... (continua)
- Si no fueran ciegos
(continua)
inviata da Alessandro 26/10/2009 - 13:15
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Aida Lafuente

Aida Lafuente
[1978]
Album "Asturies, ayeri y güei"
Canzone popolare con musica di Alberto del Pozo.

La canzone racconta della militante comunista asturiana Aida de la Fuente Penaos che, durante la fallita rivoluzione del 1934, morì a soli 19 anni combattendo contro i legionari del futuro dittatore Francisco Franco.

Trovata sul blog di Gustavo Sierra Fernández
Deciséis años tinía
(continua)
inviata da Alessandro 26/10/2009 - 11:54
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Soldadito de plomo

Soldadito de plomo
[1983]
Album postumo intitolato "Canciones inéditas"
Soldadito de plomo
(continua)
inviata da Alessandro 26/10/2009 - 09:34
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Una guerra

Una guerra
[1976]

Testo trovato su di un sito dedicato a Cecilia, cantautrice spagnola prematuramente scomparsa in un incidente stradale nel 1976.
Una guerra pasó por esta tierra
(continua)
inviata da Alessandro 26/10/2009 - 09:27
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Amar es combatir

Amar es combatir
[1976]
Album "Vallecas"

Canzone i cui versi sono tratti dalla poesia "Piedra del sol" che il messicano Octavio Paz scrisse nel 1957.
Madrid, 1937,
(continua)
inviata da Alessandro 26/10/2009 - 09:14
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Barbara

Barbara
BARBARA
(continua)
inviata da Alessandro 26/10/2009 - 08:33
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En el nombre de España, paz

En el nombre de España, paz
[1977]
Album "En el nombre de España, paz"
Poesia di Blas De Otero

Stimolato da una mail di Adriana a proposito della poesia di Blas de Otero "Fidelidad" messa in musica da Luís Pastor, ne ho trovata un'altra, anche questa tratta dalla raccolta "Pido la paz y la palabra" del 1955, musicata dagli andalusi Jarcha.
En el nombre de España, paz.
(continua)
inviata da Alessandro 26/10/2009 - 08:06
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La marche en avant

La marche en avant
(1973)

Nonostante Sardou sia storicamente stato considerato un cantante di destra (prealtro lui ha sempre smentito, definendosi una volta "un anarchico che ha il torto di non pensare a sinistra") in certe canzoni, come questa, della prima metà degli anni settanta, si dimostra ferocemente anti-militarista.
Tambour-major vous m'entendez
(continua)
inviata da Paolo Sirotto 25/10/2009 - 22:54

Les Diables de Bosch

Les Diables de Bosch
Les Diables de Bosch

Canzone léviane – Les Diables de Bosch – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 60

Les Diables de Bosch est la soixantième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.

Dis, Marco Valdo M.I. mon bon ami, dis-moi, dit Lucien l'âne en fermant presque ses yeux qui ne seront jamais bleus, est-ce bien de Jérôme Bosch et de ses étranges peintures qu'il est question ?

Oui, c'est bien de ce Bosch-là, l'homme du Bois du Duc, Hieronymus van Aken. Un de ces peintres qui ont marqué leurs temps – le Moyen- Âge et les temps à venir. Mais comme tu le verras dans la canzone, la peinture est un point de départ pour la pensée. Souvent aussi, le peintre est quelqu'un qui parle de l'homme, du monde et des jeux de la société – entendons : les jeux de pouvoir. Le peintre est un apporteur d'image, il crée la métaphore. Du... (continua)
Les diables de Bosch sont une grâce d'invention,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/10/2009 - 21:08
Percorsi: Il Diavolo
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Bruta vigliaca

Bruta vigliaca
[1965?]
Testo di Piero Novelli
Musica di Roberto Balocco
Nel primo dei tanti volumi de "Le canssôn dla piola", pubblicato dalla Fonit Cetra nel 1965

la storia, romanzata ma vera, di Dante Di Nanni, partigiano ucciso a vent'anni dai nazifascisti a Torino
A son rivà ch'ël ciochè a sonava
(continua)
inviata da Paolo Sirotto 25/10/2009 - 18:06

Col quèidun

Col quèidun
C'è chi vive di ideali e chi nell'ombra trama per tradirli. In questo caso il protagonista si trova a combattere contro quel "Qualcuno" che fin dai tempi della lotta antifascista cerca di trarre il massimo vantaggio per se stesso contro tutti.
Mi contra ai tedesch an montagna i sparava
(continua)
inviata da Paolo Sirotto 25/10/2009 - 18:00
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Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]

Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
INGLESE / ENGLISH [5] - Lale Andersen

"Lili Marleen" (Lale Andersen, 1942 [English Version])


"Lili Marleen" was the 20th Century's most popular Soldier's Song.
Lale Andersen is the song's finest interpreter: here's her English language version.
This performance was broadcast from German Radio to Australian and New Zealand troops in North Africa in the Spring of 1942.

LILI MARLEEN
(continua)
25/10/2009 - 17:53

A l'é nen dur?

A l'é nen dur?
La storia di un povero Cristo che attraversa il '900 accettando tutto (guerre comprese) con rassegnazione e si trova a fare un bilancio della sua vita che si riassume con poche parole: Non è difficile? Troppo!
a l'é nen dur?
(continua)
inviata da Paolo Sirotto 25/10/2009 - 17:42
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Killing An Arab

Killing An Arab
[1978]
Lyrics and music by Robert Smith

"Killing an Arab" was the first single by The Cure. It was recorded at the same time as their first LP in the UK, "Three Imaginary Boys" (1979) but not included on the album. However it was included on the band's first US album, "Boys Don't Cry" (1980).

Composer Robert Smith has said that the song "was a short poetic attempt at condensing my impression of the key moments in L'Étranger (The Stranger) by Albert Camus" (Cure News number 11, October 1991). The lyrics describe a shooting on a beach, in which the Arab of the title is killed by the song's narrator; in Camus' story the main character, Meursault, shoots an Arab standing on a beach after staring out at the sea and being overwhelmingly blinded by the sun, reflected on the sea, the sand and the knife the Arab was holding.

The song has a controversial history, since it has often been viewed... (continua)
Standing on the beach
(continua)
inviata da giorgio 25/10/2009 - 11:29
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Anthrax

Anthrax
[2008]
Lyrics & Music by Kimya Dawson

An awful song about 9/11 first appeared on "Body of War: Songs that Inspired an Iraq War Veteran" (soundtrack of the famous documentary "Body of War"), a double-CD various artists' compilation.
There's anthrax in the envelope I opened in my dream
(continua)
inviata da giorgio 25/10/2009 - 11:23
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Ogni anno a fine d'agosto

Ogni anno a fine d'agosto
Chanson italienne - Ogni anno a fine d'agosto – Anton Virgilio Savona - 1969

En Calabre, on devient mafieux de génération en génération, de famille, par descendance ou par le simple fait d'être né dans une famille de mafieux. Le fils d'un mafieux (en Calabre, dans la 'Ndrangheta) est habituellement un mafieux et depuis les classes élémentaires. En somme, on est mafieux comme on est catholique - dès la naissance...
CHAQUE ANNÉE À LA FIN AOÛT
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/10/2009 - 21:51
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Cleaning my gun

Cleaning my gun
Dal disco "Get Lucky" 2009
I keep a weather eye on the horizon, my back to the wall
(continua)
inviata da Donquijote82 24/10/2009 - 17:27
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Se questo è un uomo

Se questo è un uomo
Su youtube abbiamo creato un video con una sequenza di immagini scritti e poesie


Karadell Myspace
Karadell sito
Fabio 24/10/2009 - 11:37
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Mère Méditerranéenne

Mère Méditerranéenne
Tout d'abord, un grand remerciement pour le compliment pour la traduction; ça fait plaisir parfois.
Mais enfin, si ma version est bonne, c'est que la chanson est bonne.
Remarquez que je prétends seulement à une version française et pas à une traduction...
Cela dit, pour ce qui est de l' erreur : Mère/mer... Elle était voulue et elle le reste.
Ce n'était pas un errement sans raison.
J'avais un peu profité de la licence poétique du traducteur pour inverser le titre des Scritti Corsari.
Ceci en raison d'un tropisme d'homme de la mer du Nord, qui est - vue d'ici – la « Mer/Mère » et vue d'ici, à 1000 kilomètres, la Méditerranée est un lieu géographique et n'a pas ce rôle de mère qu'elle a assurément pour ses enfants.
Ici par exemple, les « filles du bord de mer(tsoin, tsoin...) » (Adamo) sont blondes et comme disait Brel, « elles dansent sans rien dire... »
Cela dit, il y avait dans... (continua)
Marco Valdo M.I. 23/10/2009 - 12:19




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