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Prima del 2009-10-16

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Si se calla el cantor

Si se calla el cantor
Una delle più belle canzoni di Horacio Guarany, un invito alla lotta attraverso il canto.
Si se calla el cantor calla la vida
(continua)
inviata da Marcia 16/10/2009 - 18:40
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Zamba de mi esperanza

Zamba de mi esperanza
[1964]
Luis Morales

Scritta da Luis Morales resa famosa da Jorge Cafrune. Nonostante non avesse contenuti sovversivi questa canzone fu proibita dalla dittatura militare per il solo fatto che comparisse nel testo la parola "speranza".
Al Festival di Cosquín, nel gennaio 1978, il pubblico chiese a Cafrune di cantarla e benchè non fosse nella lista delle canzoni "autorizzate" dai militari lui lo fece.
Questo suo atteggiamento di sfida non piacque soprattutto al tenente colonello Carlos Enrique Villanueva che disse che bisognava ammazzarlo per dare un esempio a tutti gli altri...Il 1 febbraio dello stesso anno, Jorge Cafrune viene investito da un camioncino guidato da un giovane e rimane ucciso.
La giustizia ufficiale archivia il caso come incidente.
Zamba de mi esperanza
(continua)
inviata da Marcia 16/10/2009 - 17:14
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Vitti na crozza

Vitti na crozza
Ho letto i commenti relativi alla parola "cannuni" o "cantuni". Pur non essendo siciliano, ho girato la Sicilia varie volte, per lavoro e per piacere, e ho visto che esistono entrambe le versioni. Ricordo che nel nord della Sicilia (palermitano e messinese) si usa la parola "cannuni", col significato qui riportato di "torre", mentre in alcune zone del sud della Sicilia (forse l'agrigentino?) si usa la parola "cantuni". Notata la differenza, mi sono informato e su un sito ho trovato il significato della parola cantuni: "'u cantuni è la porta della zolfara oppure quell'asse misu a spicu di cantunera che permetteva i carretti di girare facilmente".
Dato che il testo risale al tempo delle zolfatare, anche la parola "cantuni" ha un suo senso.
Arnaldo 16/10/2009 - 13:29
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Pisoteados

Pisoteados
[1977]
Album "No hay derecho"

Trovata sul blog di Gustavo Sierra Fernández

Le parole di questa canzone sono di Pedro Cobos (1928-1989), giurista, scrittore e poeta originario di Jumilla, nella comunità autonoma spagnola di Murcia.

La poesia originaria è dedicata ad Antonio Esteve Ródenas, meglio conosciuto come Antonio Gades (1936-2004), ballerino e coreografo spagnolo che ebbe in Lorca il principale ispiratore dei suoi allestimenti.
(Bernart Bartleby)
¡Pisoteados, pisoteados!
(continua)
inviata da Alessandro 16/10/2009 - 13:29
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Fusilamiento

Fusilamiento
[1968]

Da "Ensayo 2", disco collettivo universitario in cui Hilario Camacho propose la propria versione di due poesie del cubano Nicolás Guillén, "El fusilamiento" e "El son del desahucio".

Versi del poeta cubano Nicolás ‎Guillén, dalla raccolta poetica “Cantos para soldados y sones para turistas”.‎[1937]‎



Trovata sul blog di Gustavo Sierra Fernández

Van a fusilar
(continua)
inviata da Alessandro 16/10/2009 - 13:20
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Maudit

Maudit
E allora facciamo così: fuori la brunetta "scippaocchi" e dentro la Occhiena!
Emanù 16/10/2009 - 12:49
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O can (Can de palleiro)

O can (Can de palleiro)
[1976]
Album "Estamos chegando ó mar"
con Benedicto

"O can de palleiro", con riferimento ad una razza di cane da pastore originaria della Galizia, è ovviamente Francisco Franco, nato a Ferrol, nella provincia galiziana de La Coruña...
Quando si esibiva in pubblico, Bibiano era solito gridare il ritornello "Abaixo a dentadura!” a pugno chiuso...

(dal blog di Gustavo Sierra Fernández)

Bibiano fue uno de los componentes del movimiento Voces Ceibes (Voces libres), surgido con enorme fuerza en Galicia a finales de los sesenta, aunque casi desconocido en el resto de España. Can de palleiro hace alusión a un perro que vive amarrado al palleiro (pajar) que hay (o había) en prácticamente todas las casas del campesinado y que hacía las veces de guardián de la finca (imagen muy común en el medio rural gallego).

Bibiano se dirige al viejo y rabioso perro que siente próxima su muerte y que ve cómo... (continua)
¡Ai!, rabioso e vello
(continua)
inviata da Alessandro 16/10/2009 - 12:40
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A usted, señor, me dirijo

A usted, señor, me dirijo
[1978]
Dall’album collettivo “Desde Chile resistimos”, con Inti-Illimani, Quilapayún, Ángel Parra e Patricio Manns.
Tutte le canzoni presenti nell’album sono state scritte da Eduardo Yáñez.

A Augusto José Ramón Pinochet Ugarte, ad memoriam (y a la mierda y al infierno también)

1. No me has querido decir (Quilapayún)
2. Cuando salen de su casa (Patricio Manns)
3. Igual que tú (Quilapayún)
4. Ay, patria, dulce muchacha (Ángel Parra)
5. En la playa, el amor (Isabel Parra)
7. A usted, señor, me dirijo (Quilapayún)
8. Por ti vamos a vencer (Inti-Illimani)

Testo trovato su Cancioneros.com
A usted señor me dirijo
(continua)
inviata da Alessandro 16/10/2009 - 10:47
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Igual que tú

Igual que tú
[1978]
Dall’album collettivo “Desde Chile resistimos”, con Inti-Illimani, Quilapayún, Ángel Parra e Patricio Manns.
Tutte le canzoni presenti nell’album sono state scritte da Eduardo Yáñez.

1. No me has querido decir (Quilapayún)
2. Cuando salen de su casa (Patricio Manns)
3. Igual que tú (Quilapayún)
4. Ay, patria, dulce muchacha (Ángel Parra)
5. En la playa, el amor (Isabel Parra)
7. A usted, señor, me dirijo (Quilapayún)
8. Por ti vamos a vencer (Inti-Illimani)

Testo trovato su Cancioneros.com
Cuando la gente está triste y vive sin sonreír,
(continua)
inviata da Alessandro 16/10/2009 - 10:37
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No me has querido decir

No me has querido decir
[1978]
Dall’album collettivo “Desde Chile resistimos”, con Inti-Illimani, Quilapayún, Ángel Parra e Patricio Manns.
Tutte le canzoni presenti nell’album sono state scritte da Eduardo Yáñez.

1. No me has querido decir (Quilapayún)
2. Cuando salen de su casa (Patricio Manns)
3. Igual que tú (Quilapayún)
4. Ay, patria, dulce muchacha (Ángel Parra)
5. En la playa, el amor (Isabel Parra)
7. A usted, señor, me dirijo (Quilapayún)
8. Por ti vamos a vencer (Inti-Illimani)
No me has querido decir
(continua)
inviata da Alessandro 16/10/2009 - 10:31
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Cancións pros que nunca morren

Cancións pros que nunca morren
[1978]
Album "Alcabre"
letra e música: Bibiano Morón
Sobor dunha idea de Fernando Cuervo

Una canzone dedicata Francisco Fernández Filgueiras (1920-1976), operaio, militante comunista, organizzatore delle commissioni operaie in Galizia.
I primi guai col regime li ebbe già negli anni 40 quando era operaio ai cantieri navali Bazán. Fu poi più volte incarcerato nel corso degli anni 60. Le percosse e le torture subite in detenzione ne minarono la salute, tanto che nel 1972 dovette lasciare la Spagna per evitare di essere ancora arrestato. Tornò in patria alla morte di Franco, ma non potè assaporare a lungo la libertà riconquistata perchè morì il 2 settembre del 1976.
A Paco Filgueira
(continua)
inviata da Alessandro 16/10/2009 - 08:37
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Saeta

Saeta
[1977]
Album "¡Choca la mano!"

Testo trovato sul blog di Gustavo Sierra Fernández

"La represión política trajo consigo la imposición de un código moral que facilitase la explotación económica. Esta saeta quiere desenmascarar la utilidad económica de la represión sexual ejercida desde la escuela, la familia, las empresas y sobre las jerarquías de la Iglesia."
Elisa Serna (dal libretto dell'album)
Arrastrando la herencia
(continua)
inviata da Alessandro 16/10/2009 - 07:55
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Smoke (Acteal)

Smoke (Acteal)
FUMO (ACTEAL)
(continua)
15/10/2009 - 23:27
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Violetas para Violeta

Violetas para Violeta
(2008)

Una canzone dedicata a Violeta Parra e al Cile, che Sabina ha recentemente interpretato in duetto con la grande Mercedes Sosa nell'ultimo album "Cantora"



Italiano
Español

La canzone «Violetas para Violeta» è dedicata alla cantautrice cilena Violeta Parra. Sabina aveva composto questa canzone diversi anni prima ma non era mai stata pubblicata. Mercedes Sosa, due mesi prima di morire il 4 di ottobre del 2009, chiese al cantautore di cantare una canzone insieme. Dopo la morte della cantautrice argentina, Sabina ha deciso di includere la versione originale nel disco "Vinagre y Rosas" come omaggio alle due cantanti sudamericane.
La canción «Violetas para Violeta» está dedicada a la cantautora chilena Violeta Parra. Sabina tenía compuesta esa canción desde hacía varios años pero nunca había sido editada. Mercedes Sosa, dos meses antes de su fallecimiento el 4 de octubre de 2009, le... (continua)
La página de sucesos
(continua)
15/10/2009 - 21:52
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Ël canarin

Ël canarin
Avete pubblicato il testo de "l' Canarin" come scritto da Roberto Balocco. In realtà la canzone è stata scritta da Piero Novelli, giornalista alla "Gazzetta del popolo". Mio padre, all'epoca vinse anche un premio per averla scritta.
Cedette i diritti successivamente a Balocco, ma ciò non toglie che la canzone sia opera sua.
Cari saluti
Isabella Novelli
Isabella Novelli 15/10/2009 - 17:59
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Canción por la Paz

Canción por la Paz
La paz de palabra y de hecho de verdad, porque muchos utilizan esta palabra pero realmente no la sienten, y no la practican en su vida diaria, dejaros de hipocresía y pasar a la acción, que la paz no sea algo muerto sino algo vivo eternamente
Fran 15/10/2009 - 17:17
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Fills de Buda

Fills de Buda
[1974]

"Francesc, o Quico, Pi de la Serra fue y es uno de los mejores cantautores catalanes y españoles. Sus canciones, irónicas, satíricas, agridulces, atrevidas para su época, hicieron de él no sólo uno de los mejores, sino uno de los blancos favoritos de la censura franquista. Quico lo sabía, y por eso no dejaba de meterles goles a los censores coñazos. Una de sus tácticas favoritas era decir palabras o frases que se parecieran a un taco (decir tacos en una canción estaba prohibido por lo general), de manera que, muy especialmente en directo, a ciertas velocidades y con una multitud coreando la canción pareciera decir el taco: "Fill de Buda" = "Hijo de Buda" = "Hijo de puta".
Gustavo Sierra Fernández (che ha pure trascritto il testo)
Oh, gran filòsof oriental,
(continua)
inviata da Alessandro 15/10/2009 - 14:51
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Libertad de pensamiento

Libertad de pensamiento
[1984]
Album "Lernertres"
Perros y gatos seres humanos
(continua)
inviata da Alessandro 15/10/2009 - 11:53
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Niños del 2000

[1999]
Contenuta nell'album "Canciones para gente niña" (2006)
E' stata anche interpretata da Mercedes Sosa.
A los niños de este mundo canto yo,
(continua)
inviata da Alessandro 15/10/2009 - 11:43
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Living In The Heart Of The Beast

Living In The Heart Of The Beast
[1975]
Album "In Praise of Learning", con il gruppo Slapp Happy.
Scritta da Tim Hodgkinson.
Situation that rules your world - despite all you've said
(continua)
inviata da Alessandro 15/10/2009 - 11:34
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Les p'tits joyeux

Les p'tits joyeux
[1910]
Come Aux Bat. d'Af., un'altra canzone di Bruant dedicata agli "allegri" - e un po' coatti, in tutti i sensi - soldatini dei "Bataillons d'Afrique"...
C'est nous les p'tits marlous qu'on rencont' su' les buttes,
(continua)
inviata da Alessandro 15/10/2009 - 10:13
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Aux Bat. d'Af.

[1906?]
Una canzone dedicata ai "Bataillons d'Afrique", i cui "chasseurs" erano tutti criminali comuni che avevano deciso - poveretti - di risparmiarsi un po' di galera da civili per infognarsi in una galera ben peggiore, quella nelle guerre e nei presidi della "Grandeur" colonialista.

... Da quando sono in questa puttana d'Africa
A fare il cretino con uno zaino in spalla,
Mio caro amico, sono diventato secco come un bastone
E non ho altro che pelle sulle ossa...
Mon vieux frangin tu viens d'bouffer d'la case,
(continua)
inviata da Alessandro 15/10/2009 - 10:05
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Dice el inmigrante

Dice el inmigrante
1979
4º LP

Bass – Alfredo Toth, Oscar Moro
Chorus – Maria Rosa Yorio, Nito Mestre
Congas – Oski Amante*
Electric Guitar – Rodolfo Gorosito
Lyrics By, Music By, Guitar, Vocals – Leon Gieco*
Piano – Charly García
Guarda la risa entre los dientes
(continua)
inviata da giorgio 15/10/2009 - 08:18
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Pétition d'un voleur à un roi

Pétition d'un voleur à un roi
[1969]
Album "Chants de galères, bagnes et prisons"



Non una canzone contro la guerra, ma una canzone che irride i potenti che ci dispensano da sempre guerre e repressione.
Comunque, una canzone per il percorso sulle galere, considerato che è dedicata ad un personaggio di cui ignoravo fino a ieri l'esistenza e che mi è subito riuscito simpatico: Pierre François Lacenaire.

Nato a Francheville sur Rhône nel 1800 (tondo tondo), Lacenaire fu da giovane uno studente assai brillante. Poi si arruolò, ma la vita militare non doveva far per lui: nel 1829, all'epoca dell'intervento francese contro gli Ottomani nel Peloponneso, lo troviamo disertore e dedito alle truffe. In quegli anni Lacenaire cominciò ad entrare e uscire di galera, l'"università criminale", come la chiamava lui stesso. In prigione organizzò una piccola banda di ladri e truffatori, e in prigione compose la canzone "Pétition d'un... (continua)
Sire, de grâce, écoutez-moi :
(continua)
inviata da Alessandro 15/10/2009 - 08:10
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Chiapaneca

Chiapaneca
[2004]
Album "Devenir"

Canzone dedicata ai ribelli del Chiapas, gli indios neo-zapatisti che nell'ormai lontano 1994 si sollevarono in armi contro il governo messicano ed il neoliberismo mondiale...
Anche se nessuno ne parla più, loro sono ancora lì a lottare per la dignità, la libertà e la vita.
Esos rasgos que asoman del borde del pasamontañas
(continua)
inviata da Alessandro 14/10/2009 - 22:50

Le Crabe In Tenebris

Le Crabe In Tenebris
Le Crabe In Tenebris

Canzone léviane – Le Crabe In Tenebris – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 57

Le Crabe In Tenebris est la cinquante-septième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.

Quelle histoire cette canzone, dit Lucien l'âne en raclant d'un pied sévère le sol devant son poitrail. Il y faudrait une sorte d'explication de textes. J'y vois mille choses et j'aimerais savoir si je me trompe ou si je vois juste. Par exemple, j'ai l'impression que ce crabe me rappelle quelque chose, un peu un univers à la Kafka... C'est çà, on dirait une chanson d'un personnage de Kafka. Celui-là qui avance sans jamais avancer vraiment... Celui-là qui se sent menacé par on ne sait quelle force obscure ... Mais en même temps, on dirait une histoire que j'ai entendue des milliers de fois dans ma jeunesse... Celle d'Oedipe.

En... (continua)
Un homme avance, à quatre pattes, vers l'escalier
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/10/2009 - 22:38
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Quan creus que ja s'acaba

Quan creus que ja s'acaba
[1970]
Album "Per destruir aquell qui l'ha desert"

Cosa sono la dittatura, il fascismo, il totalitarismo?
Mostri che non sono mai morti, zombie che ritornano quando credi che sia finita, l'ascensore che di notte si ferma al tuo piano e qualcuno che ti urla di aprire la porta...
Difficile rendere meglio l'atmosfera mortifera che si respirava in Spagna sotto Franco...
Si veda anche la canzone De nit a casa, junts, dallo stesso album, dove ritorna l'incubo dell'ascensore... e pare quasi di viverlo tanta è l'intensità con cui è descritto.
Quan creus que ja s'acaba,
(continua)
inviata da Alessandro 14/10/2009 - 22:18
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De nit a casa, junts

De nit a casa, junts
Questa bellissima canzone fu scritta da Raimon nel 1969 ed apparve per la prima volta nel 1970, nell'album "Per destruir aquell qui l'ha desert".

E si respira esattamente l'aria che allora dovevano respirare gli antifascisti in Spagna...

La versione in spagnolo fu incisa dall'uruguayano Daniel Viglietti nell'album "Ev vivo" del 1978.
(Alessandro)
I de nit a casa, junts
(continua)
inviata da Alessandro 14/10/2009 - 15:59
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Sólo digo compañeros

Sólo digo compañeros
[1971]
Album "Canciones chuecas"
Escucha, yo vengo a cantar
(continua)
inviata da Alessandro 14/10/2009 - 15:43
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Cielito de los muchachos

Cielito de los muchachos
[1971]
Album "Canciones chuecas"
Una poesia di Mario Benedetti messa in musica da Viglietti.
Están cambiando los tiempos
(continua)
inviata da Alessandro 14/10/2009 - 15:39
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Masa

Masa
[1937]
Versi del poeta peruviano César Vallejo ‎‎(1892-1938) da “España, aparta de mí este cáliz”, ultima raccolta pubblicata prima della ‎prematura scomparsa a Parigi.‎
Musica di Daniel Viglietti nell' album "Canciones chuecas" [1971]
Anche nel disco degli Aguaviva intitolato “Apocalipsis” del 1971.‎
Interpretata anche da Carlos Andreu in "Carlos Andreu chante César Vallejo - Collection L'INIMAGINARI N° 1 Francia 1988"




César Vallejo fu molto vicino alla Repubblica spagnola, fin dalla sua nascita nel 1931.‎
Nel 1936, con l’inizio della guerra civile, fu con ‎‎Neruda tra i fondatori del “Comité ‎Iberoamericano para la Defensa de la República Española”, scrivendo sul giornale Nueva ‎España. Nel 1937 partecipò al Congreso Internacional de Escritores Antifascistas e poi ‎viaggiò per tutto il paese, sui fronti di guerra, per rendersi conto personalmente dell’evoluzione del ‎conflitto.‎

In... (continua)
Al fin de la batalla,
(continua)
inviata da Alessandro 14/10/2009 - 15:35
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Dinh-Hung, juglar

Dinh-Hung, juglar
[1971]
Album "Canciones chuecas"
Scritta dal poeta Washington Benavides e dal musicista Héctor Numa Moraes, entrambi compatrioti di Viglietti.
Te contaré una historia
(continua)
inviata da Alessandro 14/10/2009 - 15:27
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Canción para mi América

Canción para mi América
[1963]
Album "Canciones folklóricas y seis impresiones para canto y guitarra"

Interpretata anche da Mercedes Sosa in "Yo no canto por cantar..." (1966)
Dale tu mano al indio
(continua)
inviata da Alessandro 14/10/2009 - 15:15
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Quena

Quena
[1966]
Album "Yo no canto por cantar..."
Testo e musica di Arsenio Aguirre
Del antiguo Cuzco cruzó hasta Arequipa
(continua)
inviata da Alessandro 14/10/2009 - 15:06
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Canción del derrumbe indio

Canción del derrumbe indio
[1966]
Album "Yo no canto por cantar..."
Canzone scritta da Fernando Figueredo Iramain

Nel 1965 Mercedes Sosa fu invitata da Jorge Cafrune (uno dei più celebri interpreti della tradizione musicale popolare argentina) al "Festival Folclórico de Cosquín". Gli organizzatori della rassegna non erano al corrente dell'iniziativa di Cafrune e quando "La Negra Sosa" salì sul palco i commenti non furono teneri ("¿quién es esa mina, con esa pinta de sirvienta? ¿Qué hace acá?", disse uno degli impresari)... Noncurante del mormorio, la Sosa attaccò con la "Canción del derrumbe indio" di Fernando Figueredo Iramain, accompagnando la voce solamente con la ritmica di un tamburo... L'esecuzione fu accolta da un'ovazione e la Sosa ebbe la sua consacrazione, ottenendo un contratto con la PolyGram per incidere "Yo no canto por cantar..."
(fonte: es.wikipedia)
Juntito a mi corazón,
(continua)
inviata da Alessandro 14/10/2009 - 13:18
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Fundamento coplero

Fundamento coplero
[1970]
Album "El grito de la tierra"
Parole e musica di Raúl Mercado e Ángel Ritro
Tu eres rico, tu eres pobre
(continua)
inviata da Alessandro 14/10/2009 - 11:09
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Tonadas de Manuel Rodríguez

Tonadas de Manuel Rodríguez
[1956]
Primo album della serie "Música para la historia de Chile"
Interpretata anche da Mercedes Sosa

Texto: Pablo Neruda
Música: Vicente Bianchi

Nel 1955 il compositore e direttore d'orchestra cileno Vicente Bianchi Alarcón propose a Pablo Neruda di mettere in musica alcuni suoi versi. Per convincerlo gli fece una sorpresa... Dopo un pranzo seguito alle celebrazioni per il giorno dell'indipendenza (18 settembre) con una scusa fece entrare il poeta in una sala in penombra... Si accesero le luci ed il gruppo di Silvia Infantas y Los Baqueanos attaccò con una cueca scritta dal grande poeta e dedicata al padre della patria Manuel Rodríguez, tratta dal "Canto General". Vicente Bianchi aveva preferito adattare la poesia al ritmo della tonada, ma Neruda fu ugualmente entusiasta ed esclamò. “esto es lo que yo siempre soñé; llegar al pueblo de alguna forma"... (fonte: es wikipedia)
Señora, dicen que donde,
(continua)
inviata da Alessandro 14/10/2009 - 10:45
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Triunfo agrario

Triunfo agrario
Letra: Armando Tejada Gómez
Música: César Isella
Arreglo: Mario Arreseygor

Dall'album "El pueblo unido", non datato, realizzato in Germania probabilmente nel 1975.
Este es un triunfo, madre,
(continua)
inviata da Alessandro 14/10/2009 - 09:38
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Over Here and Over There

Over Here and Over There
[2003]
Album: Songs of Solidarity
Well, everybody's talking on the thoroughfare,
(continua)
inviata da giorgio 14/10/2009 - 09:31
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A Santo Domingo

A Santo Domingo
Letra: Pablo Neruda, "Versaínas por Santo Domingo"
Música: Víctor Víctor (altrove Leo Rodríguez)
Arreglo: Rodolfo Larumbe y Carlos Groisman

La canzone, come proposta dal Quinteto Tiempo, si trova in "Vivo" (2004)

Il 5 dicembre 1492 Cristóbal Colón sbarcò su di un'isola che battezzò "La Española", oggi Santo Domingo. I nativi taínos lo accolsero bene e lo aiutarono addirittura a costruire il primo insediamento europeo nel Nuovo Mondo, Fuerte Navidad... Ma già l'anno seguente gli indigeni avevano capito che marcava molto male con i forestieri e smisero di essere ospitali e gentili... Fuerte Navidad fu raso al suolo... Com'è andata poi, lo sappiamo...
Disculpe si le digo unas locuras
(continua)
inviata da Alessandro 14/10/2009 - 09:06
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La raíz de tu grito

[1970]
Letra: Alfredo Cacho Rubio
Música y arreglo: Jorge Cumbo

Il Quinteto Tempo presentò per la prima volta questa canzone al Festival di Baradero, Buenos Aires, nel 1967. Nel 1970 la incisero sul loro primo singolo (sul lato B, Te recuerdo Amanda di Víctor Jara). Oggi la si può ascoltare all'interno del cd "Antológico" del 2006.
Te golpearon el rostro
(continua)
inviata da Alessandro 14/10/2009 - 08:41
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Children Of The World

Children Of The World
[2006]
Another song by Eileen Penman. Her song, Children of the World, was inspired by the poverty and cruelty experienced on a daily basis by street children in cities throughout the world.'
We are the children of the street
(continua)
inviata da giorgio 14/10/2009 - 08:30
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Somebody's Mother

Somebody's Mother
[2004]
Tonight somebody's mother's lying underneath a wall
(continua)
inviata da giorgio 14/10/2009 - 08:26
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Alerta en primavera

Alerta en primavera
[2002]
Album "Quinteto Tiempo canta a Armando Tejada Gómez"

Letra: Armando Tejada Gómez
Música: Hugo Díaz Cárdenas
Arreglo: Carlos Groisman

Ancora una canzone sul terrore della dittatura in Argentina e sul suo nefasto epilogo, la guerra delle Malvinas...
Lo he leído, me han dicho, lo he bebido
(continua)
inviata da Alessandro 13/10/2009 - 14:42
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Canción de caminantes

Canción de caminantes
Una bellissima canzone scritta dalla Walsh e incisa nel 1981 dal Cuarteto Zupay, celeberrimo gruppo di musica popolare argentina, nel loro disco intitolato "Dame la mano y vamos ya", il primo dei tre dedicati interamente alla grande autrice, compositrice e cantante.
Una canzone coraggiosissima, visto che si era ancora sotto la dittatura che, ormai al tramonto e prossima a suicidarsi sulle coste delle Malvinas, era comunque capace di terribili colpi di coda contro gli oppositori...
Porque el camino es árido y desalienta.
(continua)
inviata da Alessandro 13/10/2009 - 13:12
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Potosí

Potosí
[1986]
Da concept album "Taki Ongoy", dedicato all'omonimo movimento indigeno peruviano di resistenza alla conquista spagnola (seconda metà del XVI secolo).

A Potosí, nel sud della Bolivia c'è una montagna chiamata Sumaq Orcko (Cerro Rico) dove c'era uno dei più grandi giacimenti d'oro del mondo, sfruttato come tale fino alla metà del 600...
Per tirare fuori l'oro dal ventre della montagna gli spagnoli perfezionarono un sistema di schiavitù già utilizzato dai sovrani inca e così si procurarono per oltre un secolo braccia a gratis tra i nativi, che in quella miniera morirono forse non a milioni ma certamente a decine di migliaia...
Así íbamos desapareciendo de la faz del continente.
(continua)
inviata da Alessandro 13/10/2009 - 11:50
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Mutilaciones

Mutilaciones
[1986]
Da concept album "Taki Ongoy", dedicato all'omonimo movimento indigeno peruviano di resistenza alla conquista spagnola (seconda metà del XVI secolo).
Nos cortaban las orejas y nos amputaban
(continua)
inviata da Alessandro 13/10/2009 - 11:31
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Muerte de Tupac Amaru

[1986]
Da concept album "Taki Ongoy", dedicato all'omonimo movimento indigeno peruviano di resistenza alla conquista spagnola (seconda metà del XVI secolo).

Titu Cusi Yupanqui, figlio di Manco Inca, fu messo sul trono di Vilcabamba dagli spagnoli (e ricevette pure il battesimo), ma non fu propriamente un collaborazionista, anzi, difese a tal punto la sovranità indigena su quella piccola porzione di regno inca non formalmente soggiogata che alla fine gli spagnoli lo fecero fuori, avvelenandolo. La morte di Titu Cusi portò al massacro dei missionari cattolici e a nuove sollevazioni guidate dal fratello, Tupac Amaru, l'ultimo grande leader della resistenza inca, poi catturato e giustiziato a Cuzco il 25 settembre 1572...
Peleamos en Vilcabamba
(continua)
inviata da Alessandro 13/10/2009 - 11:06
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Taki Ongoy (2)

[1986]
Da concept album "Taki Ongoy", dedicato all'omonimo movimento indigeno peruviano di resistenza alla conquista spagnola (seconda metà del XVI secolo).
Caerá en la tierra
(continua)
inviata da Alessandro 13/10/2009 - 10:48
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Aya Marcay Quilla

[1986]
Da concept album "Taki Ongoy", dedicato all'omonimo movimento indigeno peruviano di resistenza alla conquista spagnola (seconda metà del XVI secolo).
"Aya Marcay Killa" è il mese del calendario inca dedicato alla commemorazione dei defunti.
Nunca pierdas a tu niño en tus brazos.
(continua)
inviata da Alessandro 13/10/2009 - 10:46
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Año 1530 - Peste

Año 1530 - Peste
[1986]
Da concept album "Taki Ongoy", dedicato all'omonimo movimento indigeno peruviano di resistenza alla conquista spagnola (seconda metà del XVI secolo).
No había descanso para nuestro dolor:
(continua)
inviata da Alessandro 13/10/2009 - 10:40
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Encuentro en Cajamarca

Encuentro en Cajamarca
[1986]
Da concept album "Taki Ongoy", dedicato all'omonimo movimento indigeno peruviano di resistenza alla conquista spagnola (seconda metà del XVI secolo).
No, ciertamente no eran dioses.
(continua)
inviata da Alessandro 13/10/2009 - 10:38
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Taki Ongoy

Taki Ongoy
[1986]
Album "Taki Ongoy"

"Taki Ongoy" significa "Malattia del canto" o "Malattia della danza" nella lingua quechua parlata in area andina. Era il nome di un movimento politico e religioso indigeno di resistenza all'invasione spagnola sviluppatosi sulle Ande peruviane nella seconda metà del XVI secolo. Il nome derivava dalla credenza che gli spiriti degli antenati, arrabbiati per il rapido annichilamento della cultura indigena ad opera della Conquista, si impadronissero del corpo dell'inca inducendolo a suonare e ballare le melodie tradizionali per annunciare la volontà divina di restaurare la mitologia, la cultura e la politica preispaniche...Un movimento millenarista cui in qualche modo può essere paragonato quello della "Danza degli Spettri", di tre secoli successivo, sviluppatosi fra gli indiani del nord America ormai sconfitti...

"Taki Ongoy" è un concept album ideato da Heredia insieme... (continua)
Donde están nuestros hijos ahora
(continua)
inviata da Alessandro 13/10/2009 - 10:30
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Mi madre y María

Mi madre y María
[2005]
Album "Tiernamente amigos"
Cantata da Heredia insieme a Mercedes Sosa.

Una canzone dedicata alle "abuelas" e alle "madres de Plaza de Mayo", due generazioni di donne cui la feroce dittatura fascista ha portato via figli e nipoti...
Yo sé que estas allí llorando madre
(continua)
inviata da Alessandro 13/10/2009 - 09:44




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