Senza bandiera
Chanson italienne – Senza Bandiera – Casa del Vento – 1999
SANS BANNIÈRE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/1/2009 - 10:23
The Ghost Of Tom Joad
Bellissimo articolo, fatto da una persona decisamente competente. Grande The Boss!!!
tom mix 4/1/2009 - 09:25
Al festival Cyberfolk di Roma 7
Da oggi è possibile scaricare interamente gli album degli Apuamater "Delirio e castigo" e "2076: il ritorno di Kristo" direttamente da qui
3/1/2009 - 18:02
Andrea
Un'ulteriore versione francese ad opera di Marco Valdo M.I.
ANDREA
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/1/2009 - 17:47
Mis colegas
questa è una canzone che inneggia all'anarchia ed alla legalizzazione delle droghe, mica contro la guerra.
che poi io ero uno di quelli che la cantava al concerto...ma non ha nulla a che fare con la sezione in cui si trova.
Potevi proporre "Nino soldato" cara Valentina.
che poi io ero uno di quelli che la cantava al concerto...ma non ha nulla a che fare con la sezione in cui si trova.
Potevi proporre "Nino soldato" cara Valentina.
Luca 3/1/2009 - 16:52
Poetas andaluces
La poesia originale di Rafael Alberti
The original poem by Rafael Alberti
El poema original de Rafael Alberti
The original poem by Rafael Alberti
El poema original de Rafael Alberti
BALADA PARA LOS POETAS ANDALUCES DE HOY
(continua)
(continua)
3/1/2009 - 13:17
Smisurata preghiera
Il calcio, la tv. L’altro Fabrizio sapeva godersi le giornate di «bonaccia»
di Ivano Fossati
dal Corriere della sera
Non vado pazzo per le celebrazioni, le beatificazioni, le rievocazioni. Normalmente ne sto lontano, perché considero sacrosanto solo il ricordo strettamente personale dei fatti e delle persone. Quello, per intenderci, che si conserva da soli, in silenzio. Ma certo si può ammettere qualche legittima deroga a tutto questo. Fabrizio De André è stato ricordato e celebrato, forse ogni singolo giorno dal momento della sua scomparsa, come non era accaduto prima a nessun grande artista italiano. Questo testimonia il vuoto tangibilmente grande che ha lasciato nel cuore e ancor più nel bisogno di conforto dei molti che lo hanno amato. Piccole e grandi celebrazioni avvenute un poco dovunque in giro per l’Italia. Tributi sempre più o meno accorati e a distanza di dieci anni non ancora... (continua)
di Ivano Fossati
dal Corriere della sera
Non vado pazzo per le celebrazioni, le beatificazioni, le rievocazioni. Normalmente ne sto lontano, perché considero sacrosanto solo il ricordo strettamente personale dei fatti e delle persone. Quello, per intenderci, che si conserva da soli, in silenzio. Ma certo si può ammettere qualche legittima deroga a tutto questo. Fabrizio De André è stato ricordato e celebrato, forse ogni singolo giorno dal momento della sua scomparsa, come non era accaduto prima a nessun grande artista italiano. Questo testimonia il vuoto tangibilmente grande che ha lasciato nel cuore e ancor più nel bisogno di conforto dei molti che lo hanno amato. Piccole e grandi celebrazioni avvenute un poco dovunque in giro per l’Italia. Tributi sempre più o meno accorati e a distanza di dieci anni non ancora... (continua)
3/1/2009 - 11:59
Pappagalli verdi
Due poesie di Carla Conti Moretti
"Sono una poetessa di Prato. ho visitato il vostro bel sito e ho deciso di inviarvi queste poesie.
Una ha per titolo Pappagalli verdi come il libro di Gino Strada. Poesia contro la guerra parla dell'assurdità della guerra ed è stata già pubblicata. Sono di pubblico dominio essendo già state pubblicate nelle mie due raccolte di cui nessuno si è accorto ma questo è un dettaglio."
PAPPAGALLI VERDI
Sciogli o padre
Il tuo turbante
Scioglilo
per tuo figlio
maciullato
Scioglilo e asciuga
il sangue
e la terra
di tuo figlio
spezzettato
Correva
come corrono i bambini
ignaro su di un prato
coltivato a mine
non piangere padre
non asciugare le lacrime
col... (continua)
"Sono una poetessa di Prato. ho visitato il vostro bel sito e ho deciso di inviarvi queste poesie.
Una ha per titolo Pappagalli verdi come il libro di Gino Strada. Poesia contro la guerra parla dell'assurdità della guerra ed è stata già pubblicata. Sono di pubblico dominio essendo già state pubblicate nelle mie due raccolte di cui nessuno si è accorto ma questo è un dettaglio."
PAPPAGALLI VERDI
Sciogli o padre
Il tuo turbante
Scioglilo
per tuo figlio
maciullato
Scioglilo e asciuga
il sangue
e la terra
di tuo figlio
spezzettato
Correva
come corrono i bambini
ignaro su di un prato
coltivato a mine
non piangere padre
non asciugare le lacrime
col... (continua)
3/1/2009 - 11:35
Un matto [Dietro ogni scemo c'è un villaggio]
La poesia originale di Edgar Lee Masters dalla "Spoon River Anthology"
FRANK DRUMMER
(continua)
(continua)
3/1/2009 - 10:59
Un matto [Dietro ogni scemo c'è un villaggio]
J'avais traduit l'autre jour, la « Storia d'un cane », l' « Histoire d'un Chien », d'Ivan Della Mea, qui m'avait remué dans les profondeurs.
Avec « Un Matto », « Un Fou », Fabrizio De André touche pareillement aux plus profonds du cœur et de l'humain qui vit en moi.
Reste que j'avais aussi traduit " Il Matto " de Francesco Guccini et que dans le commentaire, je faisais référence à celui de Fabrizio De André. Deux chansons fabuleuses ! Elles me paraissent devoir figurer ensemble sur un même site....
Parmi tous les rejetés, parmi tous ceux qui comme les braccianti de Carlo Levi qui disaient : « Noi, non siamo cristiani, siamo somari » (les paysans de Carlo Levi, les amis de Carlo Levi qui disaient : « Nous nous ne sommes pas des chrétiens (des hommes), nous sommes des bêtes de somme ») sont mis à l'écart de l'humaine nation, les handicapés physiques et/ou mentaux n'avaient même pas place... (continua)
Avec « Un Matto », « Un Fou », Fabrizio De André touche pareillement aux plus profonds du cœur et de l'humain qui vit en moi.
Reste que j'avais aussi traduit " Il Matto " de Francesco Guccini et que dans le commentaire, je faisais référence à celui de Fabrizio De André. Deux chansons fabuleuses ! Elles me paraissent devoir figurer ensemble sur un même site....
Parmi tous les rejetés, parmi tous ceux qui comme les braccianti de Carlo Levi qui disaient : « Noi, non siamo cristiani, siamo somari » (les paysans de Carlo Levi, les amis de Carlo Levi qui disaient : « Nous nous ne sommes pas des chrétiens (des hommes), nous sommes des bêtes de somme ») sont mis à l'écart de l'humaine nation, les handicapés physiques et/ou mentaux n'avaient même pas place... (continua)
UN FOU
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/1/2009 - 21:22
Serenata para la tierra de uno
SZERENÁD A MAGAM ORSZÁGÁHOZ
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/1/2009 - 20:51
Il matto
Au moins deux chansons italiennes portent le titre de Matto : Un Matto de Fabrizio De André et Il Matto de Francesco Guccini.
Celle-ci tirée d'un album au titre resplendissant «D'amore, di morte e di altre sciocchezze » - « D'amour, de mort et de sottises » date de 1996. C'est l'histoire d'un fou (?) qui ressemble comme un frère au soldat Chveik, simplement le « pazzo » de Francesco Guccini, son fol (pas si fol que ça d'ailleurs de prendre le malheur et la guerre par la dérision) a eu moins de chance... Sa vie s'arrêta là, face à l'ennemi. Comme le Piero de Fabrizio De André...
Celle-ci tirée d'un album au titre resplendissant «D'amore, di morte e di altre sciocchezze » - « D'amour, de mort et de sottises » date de 1996. C'est l'histoire d'un fou (?) qui ressemble comme un frère au soldat Chveik, simplement le « pazzo » de Francesco Guccini, son fol (pas si fol que ça d'ailleurs de prendre le malheur et la guerre par la dérision) a eu moins de chance... Sa vie s'arrêta là, face à l'ennemi. Comme le Piero de Fabrizio De André...
LE FOL
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/1/2009 - 18:22
Pace
Auspico un risorgimento linguistico napoletano (e non solo napoletano, e non solo linguistico). Devo dire però, RV, che mi seduci tantissimo con la scevà napoletana non solo "pronunciata", ma anche trascritta, come fai qui. Si chiarirebbe la confusione dovuta alla ricchezza di troncamenti e accenti del napoletano.
Proverò a trascrivere questa traduzione secondo le classiche linee guida e questa distinzione tra troncamento e scevà, vediamo come va...
N.B.: la canzone non è totalmente in napoletano, per ragioni foniche, per esempio, "guerrə" diventa "guerra", come anche "sanghə" e "sanghe".
Proverò a trascrivere questa traduzione secondo le classiche linee guida e questa distinzione tra troncamento e scevà, vediamo come va...
N.B.: la canzone non è totalmente in napoletano, per ragioni foniche, per esempio, "guerrə" diventa "guerra", come anche "sanghə" e "sanghe".
PACE
(continua)
(continua)
inviata da ΔΙΩRAMA Poco Ligio All'Ufficialità! 31/12/2008 - 21:45
Caladrones, a.D.1636
Version française - Caladrones, a.D.1636 – Marco Valdo M.I. – 2008
Chanson italienne - Caladrones, a.D.1636 - Michele Contegno & La Grande Bevuta
Le titre de cette chanson de Michele Contegno pose une question de traduction. Faut-il traduire « Caladrones a.D. 1636 » ou laisser cette curieuse dénomination baigner dans son mystère ? Après réflexion, mais a-t-il raison, Marco Valdo M.I. pense que les Caladrones doivent être les relations, les chroniques que tenaient les Jésuites espagnols pour l'année 1636. Voir le petit texte en latin à la fin de la chanson :
« Unus Papa non-Urbanus,
unus rex non-Christianus
et cardinalis infernalis,
frater Joseph consodalis… »
et la note qui l'explicite :
Il s'agit d'une partie d'une strophe satirique tirée des relations des jésuites sur l'Espagne du dix-septième siècle. La chansonnette fait allusion en négatif aux puissants de l'époque : non-Urbanus... (continua)
Chanson italienne - Caladrones, a.D.1636 - Michele Contegno & La Grande Bevuta
Le titre de cette chanson de Michele Contegno pose une question de traduction. Faut-il traduire « Caladrones a.D. 1636 » ou laisser cette curieuse dénomination baigner dans son mystère ? Après réflexion, mais a-t-il raison, Marco Valdo M.I. pense que les Caladrones doivent être les relations, les chroniques que tenaient les Jésuites espagnols pour l'année 1636. Voir le petit texte en latin à la fin de la chanson :
« Unus Papa non-Urbanus,
unus rex non-Christianus
et cardinalis infernalis,
frater Joseph consodalis… »
et la note qui l'explicite :
Il s'agit d'une partie d'une strophe satirique tirée des relations des jésuites sur l'Espagne du dix-septième siècle. La chansonnette fait allusion en négatif aux puissants de l'époque : non-Urbanus... (continua)
CALADRONES, A.D.1636
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 31/12/2008 - 16:03
Progressio populorum
Version française – Progressio populorum – Marco Valdo M.I. – 2008
Chanson italienne – Progressio populorum – Piero Nissim et Piero Bozzi – 1969
Cette chanson au titre latin est directement inspirée – enfin, si l'on peut dire – de l'encyclique au titre inversé, mais tout aussi latin : Populorum Progressio que le pape de l'époque Paul VI avait rendue publique le 26 mars 1967. En ce temps-là, l'Église commençait à se vouloir “progressiste” (mais si, mais si...) et le pape dissertait aimablement sur le déséquilibre entre les pays riches et les pays pauvres, entre les peuples “développés” et les peuples sous-développés. Les bonnes intentions proclamées par le pape à la face du monde en restèrent là. Le Cardinal Spellman bénit les bombes américaines sur le Vietnam. L'Enfer est pavé de bonnes intentions. La théologie de la Libération naissait et allait connaître un essor remarquable avant d'être... (continua)
Chanson italienne – Progressio populorum – Piero Nissim et Piero Bozzi – 1969
Cette chanson au titre latin est directement inspirée – enfin, si l'on peut dire – de l'encyclique au titre inversé, mais tout aussi latin : Populorum Progressio que le pape de l'époque Paul VI avait rendue publique le 26 mars 1967. En ce temps-là, l'Église commençait à se vouloir “progressiste” (mais si, mais si...) et le pape dissertait aimablement sur le déséquilibre entre les pays riches et les pays pauvres, entre les peuples “développés” et les peuples sous-développés. Les bonnes intentions proclamées par le pape à la face du monde en restèrent là. Le Cardinal Spellman bénit les bombes américaines sur le Vietnam. L'Enfer est pavé de bonnes intentions. La théologie de la Libération naissait et allait connaître un essor remarquable avant d'être... (continua)
PROGRESSIO POPULORUM
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/12/2008 - 23:36
Provençal 3ème morceau
Moi j'offre les ..ies et je séche les larmes
==> Moi j'offre les sourires et je sèche les larmes
Allons-en bon sang, Allons-ce du bon sang
Allons, allons nous-en, allons-y bordel
==> allons où bon nous semble, allons seul ou ensemble, allons où bon nous semble allons-y bordel,
J'veux rester en enfance, j'veux pas oublier mes rêves
Et qu'il prose ce qu'j'dirais, moi dur s'ra la soufrance..
==> J'veux rester en enfance, j' veux pas oublier mes rêves et quitte à c'que j'en crève...maudit soit la souffrance
==> Moi j'offre les sourires et je sèche les larmes
Allons-en bon sang, Allons-ce du bon sang
Allons, allons nous-en, allons-y bordel
==> allons où bon nous semble, allons seul ou ensemble, allons où bon nous semble allons-y bordel,
J'veux rester en enfance, j'veux pas oublier mes rêves
Et qu'il prose ce qu'j'dirais, moi dur s'ra la soufrance..
==> J'veux rester en enfance, j' veux pas oublier mes rêves et quitte à c'que j'en crève...maudit soit la souffrance
Pierro 30/12/2008 - 12:16
Bella Ciao
anonimo
34. Bella ciao (Versione finlandese di Pentti Saaritsa)
34. Bella ciao (Finnish version by Pentti Saaritsa)
"Ho trovato questa bella versione finlandese, lingua che non conosco, come tutte le altre. Sullo stesso canale c'è anche musica di Vysotsky, tra cui Leningradin leirit (i campi di Leningrado). Qualcuno sa dove trovare il testo russo e magari italiano, con canzone compresa? - YouTube, canale di Teedrill"
Emanuele Ricciardi
With English translation of the Finnish lyrics
The song is perfomed by a mixed voice choir from Raahe on the Finnish west coast. The name of the choir is Raahen Laulutoverit and the song is from their 1982 album titled Toverille. The lyrics of the song are written by Pentti Saaritsa. (Juha Rämö)
Bella ciao on toisen maailmansodan aikainen italialainen partisaanilaulu. Sitä lauloivat italialaiset vastarintataistelijat, jotka taistelivat fasistihallitusta vastaan.... (continua)
34. Bella ciao (Finnish version by Pentti Saaritsa)
"Ho trovato questa bella versione finlandese, lingua che non conosco, come tutte le altre. Sullo stesso canale c'è anche musica di Vysotsky, tra cui Leningradin leirit (i campi di Leningrado). Qualcuno sa dove trovare il testo russo e magari italiano, con canzone compresa? - YouTube, canale di Teedrill"
Emanuele Ricciardi
With English translation of the Finnish lyrics
The song is perfomed by a mixed voice choir from Raahe on the Finnish west coast. The name of the choir is Raahen Laulutoverit and the song is from their 1982 album titled Toverille. The lyrics of the song are written by Pentti Saaritsa. (Juha Rämö)
Bella ciao on toisen maailmansodan aikainen italialainen partisaanilaulu. Sitä lauloivat italialaiset vastarintataistelijat, jotka taistelivat fasistihallitusta vastaan.... (continua)
Aamulla varhain kivääriin tartuin
(continua)
(continua)
inviata da emanuele ricciardi 29/12/2008 - 21:04
Ungheria martire
Magyar nyelvre fordította Riccardo Venturi 2008.12.29-én
Versione ungherese di Riccardo Venturi, 29.12.2008
Versione ungherese di Riccardo Venturi, 29.12.2008
MAGYARORSZÁG MÁRTÍROMSÁGA
(continua)
(continua)
29/12/2008 - 17:42
Make Love Fuck War (Put Your Hands in The Air)
Già, sembra che il sano detto "fate l'amore, non fate la guerra" sia ormai stato irrimediabilmente corrotto, e ancora una volta per mano di quei bastardi della CIA...
In cambio di informazioni sui Taliban, i nostri 007 regalano ai capi tribali afghani le famose pillole blu di Viagra con cui i vecchi laidi riescono di nuovo a stuprare le loro giovani spose... con buona pace dell'amore, della pace e dei diritti delle donne...
Dal Washington Post
Little Blue Pills Among the Ways CIA Wins Friends in Afghanistan
By Joby Warrick
Washington Post Staff Writer
Friday, December 26, 2008; Page A01
The Afghan chieftain looked older than his 60-odd years, and his bearded face bore the creases of a man burdened with duties as tribal patriarch and husband to four younger women. His visitor, a CIA officer, saw an opportunity, and reached into his bag for a small gift.
Four blue pills. Viagra.
"Take... (continua)
In cambio di informazioni sui Taliban, i nostri 007 regalano ai capi tribali afghani le famose pillole blu di Viagra con cui i vecchi laidi riescono di nuovo a stuprare le loro giovani spose... con buona pace dell'amore, della pace e dei diritti delle donne...
Dal Washington Post
Little Blue Pills Among the Ways CIA Wins Friends in Afghanistan
By Joby Warrick
Washington Post Staff Writer
Friday, December 26, 2008; Page A01
The Afghan chieftain looked older than his 60-odd years, and his bearded face bore the creases of a man burdened with duties as tribal patriarch and husband to four younger women. His visitor, a CIA officer, saw an opportunity, and reached into his bag for a small gift.
Four blue pills. Viagra.
"Take... (continua)
Alessandro 29/12/2008 - 13:34
Andrea Parodi: Ragazzo padre
SINGLE FATHER
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/12/2008 - 17:12
¿Qué dirá el Santo Padre?
"Alimenta e fomenta"?? Una visione un po' estremista, sia dell'imperfetto mondo clericale, sia della funzione della predicazione nel mondo...e se mi posso permettere una visione troppo estremista perfino delle parole della grande Violeta Parra.
Marco 28/12/2008 - 15:15
Oggi hanno firmato
English version from Ned Ludd's Official Website
THIS MORNING THEY SIGNED (THE AGREEMENT)
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 28/12/2008 - 01:02
Se 36 ore
English version from Ned Ludd's Official Website
168 HOURS A WEEK
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 28/12/2008 - 00:54
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Scusate, ma quella di Alessio sarebbe "La meravigliosa versione italiana" ??? Dell'originale ha ben poco:(
Secondo me è un sacrilegio definirla una canzone di K. Kryl....chiamatela con un altro nome!!!
Martina Mezirkova