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8th Of November

8th Of November
[2006]
Written by "Big" Kenny and John Rich
Scritta da "Big" Kenny e John Rich
CD Single
Album: Comin' To Your City

In the album version, Kris Kristofferson provides the introduction. The 173d Airborne Brigade was ambushed by Viet Cong during Operation Hump; one of the wounded, Niles Harris, was among the several soldiers saved by Lawrence Joel, who later became the first living black American to receive the Medal of Honor since the Spanish-American War. Years later, Harris gave Big Kenny (one half of the duo) the top hat he often wears in public appearances.

The song itself is a Viennese waltz giving an account of Harris' life. In the first verse, at the age of 19, Harris joins the military to fight the Vietnamese. He ends up in Vietnam, "with the smell of napalm in the air." The thirty in his group are then ambushed, as earlier stated by Kristofferson. In the second verse, Harris,... (continua)
Said goodbye to his mamma
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 20/1/2009 - 23:10
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Khe Sanh

Khe Sanh
[1978]
Scritta da Don Walker, tastierista dei Cold Chisel.

L'assedio di Khe San fu una lunga battaglia della guerra del Vietnam, combattuta tra il gennaio ed il luglio 1968, durante la quale le forze dell'Esercito del Vietnam del Nord tentarono senza successo di distruggere la importante base dei Marines statunitensi situata nelle regioni settentrionali del Vietnam del Sud. (it.wikipedia)
(Bartleby)

*

The mood of the song is typified by its first verse.

The remaining verses describe the singer's aimless drifting after his return to Australia: womanising, post traumatic stress disorder, addiction to speed and Novocaine, getting work on oil rigs and flying helicopters. He has travelled the world: "I've been back to South East Asia but the answer sure ain't there". The final refrain is "Well the last plane out of Sydney's almost gone", as the singer heads to Hong Kong for casual sex.

Wikipedia
I left my heart to the sappers round Khe Sanh
(continua)
20/1/2009 - 22:56
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Τα 18 λιανοτράγουδα της πικρής πατρίδας

Τα 18 λιανοτράγουδα της πικρής πατρίδας
Ta 18 lianotrágouda tis pikrís patrídas

[1974]
Στίχοι: Γιάννης Ρίτσος [1973]
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Γιώργος Νταλάρας

Versi di Yannis Ritsos [1973]
Musica di Mikis Theodorakis
Prima esecuzione di Yorgos Dalaras

Yannis Ritsos scrisse le sue "18 canzonette per la patria amara" quasi interamente mentre era prigioniero nel carcere-lager dell'isola di Leros. Diciotto canzonette, o distici popolari, nei quali il popolo greco si riconobbe all'istante.

"Yiannis Ritsos è una delle voci poetiche più forti della grecità contemporanea. Durante l’occupazione della Grecia nel corso della seconda guerra mondiale partecipò alla resistenza, organizzando tra i partigiani attività culturali e teatrali. Per le convinzioni politiche fu deportato in campo di concentramento, dopo il colpo di stato dei colonnelli., nel 1967. Gravemente malato, fu posto in libertà vigilata a Samo. Fu... (continua)
(continua)
inviata da Gian Piero Testa & CCG/AWS Staff 20/1/2009 - 19:50
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Get On Your Boots

Get On Your Boots
Gli U2 sono tornati, “Get On Your Boots” è il primo singolo estratto dal loro nuovo album intitolato “No Line on the Horizon” la cui uscita è prevista per il 27 febbraio. Il pezzo è una uptempo abbastanza immediata ed orecchiabile prodotta da Bono e Daniel Lanois, il ritornello facile da memorizzare è ripetuto quanto basta da far entrare subito in testa la canzone sin dal primo ascolto.

ebjunk

Uscito come primo singolo dell'album il 15 febbraio 2009 è forse il pezzo più energico, diretto (e "easy") dell'album. Detto da The Edge: è basato sull'idea che i maschi abbiano incasinato le cose così tanto, politicamente, economicamente e socialmente che è davvero il momento di passare le consegne alle donne. Recentemente Bono ha dichiarato che l'espressione "get on your boots" nello slang dell'Africa orientale significa "indossa un preservativo".
(da u2anchetu)
The future needs a big kiss
(continua)
20/1/2009 - 17:37
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Καπνισμένο τσουκάλι

Καπνισμένο τσουκάλι
Kapnisméno tsoukáli
[1975]
Στίχοι: Γιάννης Ρίτσος
Μουσική: Χρήστος Λεοντής
Πρώτη εκτέλεση: Τάνια Τσανακλίδου - Νίκος Ξυλούρης - Βασίλης Μπάρνης
διαβάζει ο Γιάννης Ρίτσος

Versi di Yannis Ritsos
Musica di Christos Leondis
Prima esecuzione di Tania Tsanaklidou, Nikos Xylouris e Vasilis Barnis
Voce recitante di Yannis Ritsos



"Yiannis Ritsos è una delle voci poetiche più forti della grecità contemporanea. Durante l’occupazione della Grecia nel corso della seconda guerra mondiale partecipò alla resistenza, organizzando tra i partigiani attività culturali e teatrali. Per le convinzioni politiche fu deportato in campo di concentramento, dopo il colpo di stato dei colonnelli., nel 1967. Gravemente malato, fu posto in libertà vigilata a Samo. Fu insignito del premio Lenin per la poesia nel 1977. La sua sterminata produzione poetica, in parte tuttora inedita, si distribuisce tra... (continua)
(continua)
inviata da Gian Piero Testa e CCG/AWS Staff 20/1/2009 - 16:32
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שטילער, שטילער

שטילער, שטילער
Shtiler, shtiler
[1942]
Parole di Shmerke Kaczerginski
Musica di Alex Wolkoviski (Alexander Wolkowsky, Alexander Tamir)
Lyrics by Shmerke Kaczerginski
Music by Alex Wolkoviski (Alexander Wolkowsky, Alexander Tamir)


"'Shtiler, shtiler’ (Hush, hush), composed by the eleven-year-old Alek Volkoviski with lyrics by Shmerke Kaczerginski, was one of the best-loved songs of the Vilna ghetto. The lullaby was first performed in April 1943, at one of the last Jewish Council-organised concerts before the ghetto’s liquidation. The poignant lyrics chronicle the murders taking place at Ponar, a forest near Vilna, and lament the pain and suffering of the ghetto inmates." - Music and the Holocaust

"The song was published by Shmerke Kaczerginski in his anthology, Lider fun di Getos un Lagern (1948): the lyrics appear on page 88, the melody on page 385. The song was also published in Eleanor Mlotek... (continua)
שטילער, שטילער, לאָמיר שװײַגן,
(continua)
inviata da Alessandro + CCG/AWS Staff 20/1/2009 - 14:41

La grande esplanade

La grande esplanade
LA GRANDE ESPLANADE

(19 septembre 1943 - Suite en plusieurs tableaux.)
Chanson française - Réception – Marco Valdo M.I. – 2009

La grande esplanade est la cinquième étape d'un cycle de chansons qui raconte l'histoire d'un jeune Italien qui déserta pour ne pas servir le fascisme; réfugié en France, il fut rendu par les pétainistes aux sbires du régime, emprisonné. Les étapes ultérieures de ce tour d'Italie un peu particulier se prolongent en Allemagne et racontent la suite de l'aventure qui se terminera à Dachau.

La Grande Esplanade, c'est le lieu central du camp de Dachau, modèle des autres et successifs camps nazis; c'est sur cette place que chaque jour, plusieurs fois par jour, étaient dénombrés les prisonniers.
Le deuxième vers de la première strophe est en grande partie une réminiscence de Charles - Ferdinand Ramuz, écrivain suisse, dont L'Histoire du Soldat fut mise en musique par... (continua)
Dachau express tchou, tchou est reparti
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 20/1/2009 - 14:28
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Kabul

Kabul
2008
Giù Non è stato facile cadere così in basso

Testo e musica di Flavio Oreglio e Dario Canossi

Breve nota su Malalai Joya
Nel 2003 Malalai Joya, a soli 26 anni, fu eletta dai suoi concittadini come delegata alla Loya Jirga (Grande Assemblea) che doveva stilare la carta costituzionale del paese. Già allora Malalai prese la parola e, in un coraggioso discorso divenuto poi celebre, denunciò i crimini dei 'signori della guerra' che controllavano, e ancora oggi controllano, la Loya Jirga e i posti di comando del paese. Da quel giorno Malalai vive sotto scorta, è oggetto di continue minacce di morte e ha già subito vari attentati.

Nel settembre del 2005 si tennero le elezioni parlamentari afghane e, grazie al suo indiscusso radicamento nel territorio, alla sua attività di sostegno concreto alla popolazione, al suo impegno a favore delle donne, alla sua lotta per la democrazia e i diritti,... (continua)
Avevano gli occhi grandi delle donne vere
(continua)
inviata da DonQuijote82 20/1/2009 - 14:08
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Pasqua '44

Pasqua '44
2006
Caino
C’è una fiamma sospesa nel cielo
(continua)
inviata da DonQuijote82 20/1/2009 - 13:10
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Nikolajewka

Nikolajewka
Verso la fine degli anni ’60, all’apparire nel mondo corale di Bepi De Marzi, anche il Coro Marmolada, fra i primi, volle sperimentare la nuova coralità che esprimeva quest’autore che rappresentava, in quel momento, la novità, e quindi lo svecchiamento, nel nostro modo di cantare.

Ed ecco, allora, dopo il più famoso Signore delle cime, il gruppo di "poesie in musica" ispirate all’epopea alpina della seconda guerra mondiale: Il Golico (campagna di Grecia), L’ultima notte, Joska e Le voci di Nikolajewka (campagna di Russia); le ultime tre trovarono sollecitazione dal libro di Giulio Bedeschi "Centomila gavette di ghiaccio", uscito proprio in quegli anni, che portava a conoscenza del grande pubblico le vicende ed i drammi umani degli alpini a seguito della sciagurata avventura bellica voluta dal governo fascista di allora.

Nikolajewka è la località spersa nella vasta pianura russa, dove scorre... (continua)
Nikolajewka
(continua)
inviata da DonQuijote82 20/1/2009 - 12:56
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La Bomba Imbriaga

La dura vita di trincea ha ispirato a Bepi de Marzi questo canto di grande effetto: ironicamente, si immagina gli alpini che tra i continui bombardamenti aspettano con ansia l’arrivo di una botte ripiena di vino.
Quarantatre giorni ca semo in trincea
(continua)
inviata da DonQuijote82 20/1/2009 - 12:49
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Uuden ajan kynnyksellä [Laulu Anna Politkovskajalle]

Uuden ajan kynnyksellä  [Laulu Anna Politkovskajalle]
san. Terhi Kokkonen, säv. ja sov. Kerkko Koskinen.
Äänitetty Finnvoxin studiolla 19.10.2006.

Una canzone dedicata ad Anna Politkovskaya, la coraggiosa giornalista russa assassinata a Mosca nel 2006... e ieri, nel pieno centro della capitale, una collega della Politkovskaya, Anastasia Baburova della Novaia Gazeta, è stata ammazzata insieme ad un avvocato, Stanislav Markelov, che aveva fatto condannare un comandante russo per il sequestro, lo stupro e l'assassinio di una ragazzina cecena, la diciottenne Elsa Kungaeva...

Testo in finnico e inglese trovato qui.
Uuden ajan kynnyksellä
(continua)
inviata da Alessandro 20/1/2009 - 12:42

Monsieur Tout-le-monde

Monsieur Tout-le-monde
Cette chanson écrite par Chantal Grimm en 1978 traite du fascisme ordinaire, du racisme quotidien.
Ce n'est pas un raciste mais il vous dit souvent
(continua)
inviata da Sébastien Le Goff 20/1/2009 - 11:55
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עס איז געװענ אַ זומער־טאָג

עס איז געװענ אַ זומער־טאָג
Es iz geven a zumer-tog
[1942]
Parole di Rikle Glezer
Musica della canzone popolare yiddish פּאַפּיראָסן ("Sigarette"), composta da Hermann Yablokoff.
Lyrics by Rikle Glezer
To the tune of the Yiddish folksong פּאַפּיראָסן ("Cigarettes"), composed by Hermann Yablokoff.

Il brano apre il cd "Partisans of Vilna - The Songs of World War II Jewish Resistance" prodotto da Henry Sapoznik and Josh Waletzky (1989).

La foresta di Ponar (Ponary in polacco, Paneriai in lituano), vicino a Vilnius (Vilna), menzionata nella canzone, è uno dei più famigerati luoghi di esecuzioni di massa effettuate dai nazisti durante l'occupazione. Per maggiori notizie si veda שטילער, שטילער.

"'S'iz geven a zumertog' (It was a summer's day) was written by the 18-year-old Vilna ghetto inmate Rikle Glezer, and based on the melody of the popular pre-war Yiddish theatre song 'Papirosn' (Cigarettes). The song chronicles... (continua)
עס איז געװענ אַ זומער־טאָג
(continua)
inviata da Alessandro + CCG AWS Staff 20/1/2009 - 09:21
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מײַן שװעסטער חיה מיט די גרינע אױגן

מײַן שװעסטער חיה מיט די גרינע אױגן
Mayn shvester Khaye mit di grine oygn
[1998]
Album "The Well", con Chava Alberstein.
Lyrics by Binem Heller (poeta yiddish polacco, 1906-1998) .
Music by Chava Alberstein.

Ho trovato il testo in yiddish e la sua translitterazione qui.
מײַן שװעסטער חיה מיט די גרינע אױגן,
(continua)
inviata da Alessandro 20/1/2009 - 08:30
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Sparati

Sparati
Fin qui tutto bene (anche conosciuto come "Quasi Luf" o "Vita3" -
Perspartitopreso - 1999/2004
Nel cielo c'è un aereo
(continua)
inviata da Donquijote82 19/1/2009 - 21:34
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Caro el me Toni

Caro el me Toni
2003
Ocio ai luf

Il ritornello riprende una canzone popolare trentina: Caro el me Toni
Caro el me toni sta so alegher
(continua)
inviata da Donquijote82 19/1/2009 - 20:57
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Consuelo

Consuelo
2005
Dall'album "Bala e fa balà "
Camminiamo nella pampa
(continua)
inviata da Donquijote82 19/1/2009 - 20:49
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The Green Fields Of France (No Man's Land)

The Green Fields Of France (No Man's Land)
È sempre bello e emozionante rileggerti, vecchiaccio. Un infinito abbraccio.
GAFFAELLI
lui sa bene chi sono... 15/1/2009 - 01:44
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Supper's Ready

Supper's Ready
Li conosco da quando avevo 12 anni, e ora ho ascoltato di tutto, ma niente, niente e mai niente si avvicinerà mai a quanto hanno fatto questi 5 qui, grazie per la traduzione:)
mattia 15/1/2009 - 01:31
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Szymon Ohm

Szymon Ohm
(Dalla versione inglese)
14 gennaio 2009
SHIMON OHM
(continua)
15/1/2009 - 00:58
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Ricordo d'autunno

Ricordo d'autunno
Chanson italienne – Ricordo d'autunno – Gang – 2008

Giovanni et Peppino étaient deux frères qui avaient décidé de rompre avec leur père et l'ambiance mafieuse de Cinisi, province de Palerme. Ils firent de la politique, soutinrent les luttes des paysans, des travailleurs, des chômeurs; ils dénoncèrent la mafia, ses crimes et ses affaires à partir de leur radio Aut (onome). Peppino Impastato est donc ce jeune sicilien, militant socialiste qui s'en prit à la mafia. Il s'engagea si fort dans cette lutte au travers de sa radio – Radio Aut, qu'un jour, il n'y survécut pas. On le fit taire... définitivement. Le 9 mai 1978. La presse, la police et les juges tentèrent de faire croire à un suicide (par le plastic ? Sur une voie de chemin de fer ?). Sa mère Felicia et son frère Giovanni firent rouvrir l'enquête en condamner à la prison à vie le chef mafieux Gaetano Badalamenti en 2002.
Il y a déjà... (continua)
SOUVENIR D'AUTOMNE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/1/2009 - 20:59
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O Gorizia, tu sei maledetta

anonimo
O Gorizia, tu sei maledetta
Magyar nyelvre fordította Riccardo Venturi
2009-01-14-én

“Gorica legyen átkozott” egy a legszebb és legfontosabb olasz háború elleni dalok közül, az első Világháború elleni népdal, amit az olasz anarchisták és pacifisták felállva énekelnek. Először tolmácsolták Michele Luciano Straniero és Fausto Amodei, és felvették a hanglemezre “Il povero soldato 2” (“A szegény katona 2”) aminek a kiadását a népzenetudos Roberto Leydi gondozta. Az eredeti dallamot gyűjtötte Cesare Bermani Novarában egy emberből, aki tanúsította, hogy énekelték a dalt az olasz katonák akik Goricát elfoglalták 1916 augusztus 10-én. 1964-ben a dalt a népi művészegyüttés “Nuovo Canzoniere Italiano” (“Új Olasz Népdalegyüttés”) tanácsolta a spoletoi “Két Világ Fesztiváljá”-ben, a jobbkonformisták és fasiszta tisztek haragját szabadjára eresztve. Amikor Michele Straniero és Fausto Amodei elkezdettek énekelni, zavargások törtek ki a színházban és a fasiszták megkisérelték az előadást félbeszakítani. Stranierót és Leydit rendőrségen bejelentették “Haderő megvetéséért”.
GORIZIA LEGYEN ÁTKOZOTT
(continua)
14/1/2009 - 19:52
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Szymon Ohm

Szymon Ohm
Versione inglese dal libretto dell'album
SHIMON OHM
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/1/2009 - 16:49
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ريم بنا – سارة

ريم بنا – سارة
Un appello contro la carneficina a Gaza firmato da intellettuali di origine ebraica (The Guardian, 10 gennaio 2009)

"We the undersigned are all of Jewish origin. When we see the dead and bloodied bodies of young children, the cutting off of water, electricity and food, we are reminded of the siege of the Warsaw Ghetto. When Dov Weisglass, an adviser to the Israeli prime minister, Ehud Olmert, talked of putting Gazans "on a diet" and the deputy defence minister, Matan Vilnai, talked about the Palestinians experiencing "a bigger shoah" (holocaust), this reminds us of Governor General Hans Frank in Nazi-occupied Poland, who spoke of "death by hunger".

The real reason for the attack on Gaza is that Israel is only willing to deal with Palestinian quislings. The main crime of Hamas is not terrorism but its refusal to accept becoming a pawn in the hands of the Israeli occupation regime in Palestine.

The... (continua)
Alessandro 14/1/2009 - 13:23

A Nation Is Dying

A Nation Is Dying
Gazaernica
Alessandro 14/1/2009 - 13:10
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I Come and Stand at Every Door

I Come and Stand at Every Door
Japanese version of Nâzim Hikmet's poem
Da/from Questa pagina/This page
原詩
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/1/2009 - 04:56
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Sidùn

Sidùn
Anche io anni fa scrissi una poesia sulla tragedia del Libano.
Per carita' non esiste nessun paragone con "la grandezza assoluta" di Fabrizio de Andre'.

La poesia ha per titolo:

Beirut Blues

"mi lavero' col buio
e, lentamente cadra' sui miei
pensieri
un largo sudario d'indifferenza!!!
Ho visto un bambino
ed un cane
bersagli di un gioco d'insetti
implorare pieta' ad un uomo
con un sigaro in bocca.
Un uomo vestito di nero
li benediceva
con inutili parole senza speranza!
E poi ancora
uomini ed uccelli
pazzi! pazzi di rabbia!!!!!
E, se continuero'
a lavarmi col buio
sul mio corpo cadra'
soltanto la mia
indifferenza!!!!!!!

(enzo matarazzo)
enzo matarazzo 13/1/2009 - 22:48
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Enfant, mon ami

Enfant, mon ami
E' bellissima, mi ricorda tanto una canzone di Vladimir Vysotskij il cui titolo in italiano è "Soldatini di piombo"; che avevo pensato addirittura che si trattasse di un remake o di una versione tradotta, poichè Salvatore Adamo è molto legato alle canzoni di Vladimir Vysotskij (ha anche scritto una bellissima canzone, che voi avete in archivio, intitolata appunto "Vladimir"); in ogni caso, anche questa è molto bella e significativa
by HMMurdock
Andrea 13/1/2009 - 20:37
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Konzentrak

Konzentrak
Versione inglese dal libretto dell'album
Spelling has been somewhat corrected
CONCENTRATION CAMP
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 13/1/2009 - 18:51
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Military Madness

Military Madness
PAZZIA MILITARE
(continua)
inviata da Oscar 13/1/2009 - 17:01
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Carlo Martello torna [o: ritorna] dalla battaglia di Poitiers; o Carlo Martello

Carlo Martello torna <i>[o: ritorna]</i> dalla battaglia di Poitiers; <i>o</i> Carlo Martello
Chanson italienne – Carlo Martello torna dalla battaglia di Poitiers – Fabrizio De André - 1962

Riccardo Venturi avait fait une version de cette chanson dans un "françois d'époque", enfin disons, une manière de grommelot amélioré; c'est une version très amusante. Celle, ici proposée, est plus contemporaine; j'ose l'espérer assez distrayante.

On a tous dans l'oreille la chanson du Roi Renaud et de son lugubre destin : « Le Roi Renaud de guerre s'en revînt portant ses tripes dans ses mains... ». J'aime à penser que Fabrizio connaissait ce destin du pauvre Renaud; un destin de roi. Ceci donne tout le sel à sa chanson « Charles Martel de retour de la bataille de Poitiers », car – ainsi qu'on le verra – Charles revînt vainqueur en portant tout autre chose que ses tripes dans ses mains. La donzelle l'apprit à ses dépens. De première part, en étant contrainte de laisser Charles et son fameux... (continua)
CHARLES MARTEL DE RETOUR DE LA BATAILLE DE POITIERS
(continua)
inviata da Marco valdo M.I. 13/1/2009 - 00:35
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South Hill

South Hill
SOUTH HILL
(continua)
12/1/2009 - 19:39
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Samarcanda

Samarcanda
del testo risentendo la mia versione ci sono due paroline sbagliate...comunque non è stato commentato il finale... la guerra è finita e si festeggia,il soldato vede la nera signora e qui entra in gioco l'istinto di sopravvivenza ossia la fuga dalla morte...la morte è rappresentata con una nera signora che deve prendere l'uomo, da dunque una visione della vita improntata sul destino..e che quindi il destino vuole che il soldato debba essere preso dalla morte e quindi la fuga è principalmente dal destino. il fatto che la morte era li alla festa non era per guadarlo con malignità (e quindi prenderlo in quel momento) ma solo per fare in modo che il soldato arrivasse a samarcanda dove li...la morte l'avrebbe preso,(ed è una dimostrazione della forza che ha il destino (che verrà comunque poi vinta dall'uomo) su un uomo, perchè la visione della morte ha avuto una reazione nell'uomo quella di scappare... (continua)
mauro curcuruto 12/1/2009 - 19:17
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Wooden Ships

Wooden Ships
NAVI DI LEGNO
(continua)
inviata da Oscar 12/1/2009 - 17:47
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Brigante se more

Brigante se more
CHIEDO UMILMENTE SCUSA.
IL MIO ERRORE E' STATO IL FATTO CHE IO APRO IL SITO DIRETTAMENTE SU BRIGANTE SE MORE.
ME NE SONO ACCORTO DOPO IL TUO GIUSTO RICHIAMO!!!
SO AMMETTERE I MIEI ERRORI.
E' LO SVISCERATO AMORE E RISPETTO VERSO DE ANDRE' CHE MI HA FATTO AGIRE D'ISTINTO.
CHIEDO SCUSA DI NUOVO!!!
ENZO MATARAZZO
ENZO MATARAZZO 12/1/2009 - 16:53
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Santiago

Santiago
"Ecco, o bravi, dategli magari anche mons. Pio Laghi, a Cesare o a Dio."

Fatto!
Alberto 12/1/2009 - 11:09




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