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It's Bigger Than a War
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It's bigger than a war that's to say the least
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 6/9/2008 - 12:53
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Call To Arms
Album: Iraq Songs of Life and Death (2003)
A teenage liberation manifesto...
A teenage liberation manifesto...
It's night time in Baghdad
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 6/9/2008 - 12:21
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Counting The Dead
Album: Iraq- Songs of Life and Death (2003).
In memory of Jim Rogers
In memory of Jim Rogers
Don't be afraid to cry
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 6/9/2008 - 12:00
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Until All Their Power's Gone
Album Iraq: Songs of Life and Death (2003).
From Quebec to Argentina
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 6/9/2008 - 11:47
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Uh mammà
![Uh mammà](img/upl/17122.jpg)
1981
Trovata su forumemoria in un thread dedicato alle canzoni contro la guerra. Ancora il 28 agosto 2008, cioè pochi giorni fa, l'autore del post, tale Guimug, afferma che "A voler fare un elenco delle canzoni contro la guerra ci sarebe abbastanza materiale da riempire un magazzino"; evidentemente non sa che il "magazzino" esiste già :-) Ma proseguiamo con le sue parole di presentazione di questa canzone: "al di là dei classici immortali targati Dylan o della più casalinga "C'era un ragazzo", voglio ricordare un pezzo che anche se presenta un'orecchiabilità quasi irriverente per un tema così delicato in realtà è molto significativo.
Di un certo Mimmo Cavallo (quello di "Siamo meridionali"), parla del classico problema del paese liberato che si chiede chi lo libererà dai liberatori (e noi italici ne sappiamo qualcosa)." [CCG/AWS Staff]
Trovata su forumemoria in un thread dedicato alle canzoni contro la guerra. Ancora il 28 agosto 2008, cioè pochi giorni fa, l'autore del post, tale Guimug, afferma che "A voler fare un elenco delle canzoni contro la guerra ci sarebe abbastanza materiale da riempire un magazzino"; evidentemente non sa che il "magazzino" esiste già :-) Ma proseguiamo con le sue parole di presentazione di questa canzone: "al di là dei classici immortali targati Dylan o della più casalinga "C'era un ragazzo", voglio ricordare un pezzo che anche se presenta un'orecchiabilità quasi irriverente per un tema così delicato in realtà è molto significativo.
Di un certo Mimmo Cavallo (quello di "Siamo meridionali"), parla del classico problema del paese liberato che si chiede chi lo libererà dai liberatori (e noi italici ne sappiamo qualcosa)." [CCG/AWS Staff]
Stanno già arrivando, uh mammà!
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/9/2008 - 20:06
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Bottom Of Your Soul
![Bottom Of Your Soul](img/upl/toto_boz_tokyo1.jpg)
[2006]
Album: "Falling in Between"
Album: "Falling in Between"
Where are the children we lost not long ago
(continua)
(continua)
inviata da Kiocciolina 5/9/2008 - 08:45
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Pay Me My Money Down
anonimo
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Traditional, ca. 1880
First published: 1942, Lydia Parrish
Tradizionale, ca. 1880
Prima pubblicazione: Lydia Parrish, 1942
Un'antica e celebre working song afroamericana che ebbe origine tra i lavoratori portuali di colore nelle isole dello stato della Georgia. Fu raccolta da Lydia Parrish e pubblicata nel 1942 nel volume Slave Songs of the Georgia Sea Islands. Sebbene gli stevedores negri non fossero ufficialmente degli schiavi, le condizioni in cui si trovavano a dover lavorare erano del tutto simili, se non identiche: alla richiesta di farsi pagare il dovuto, il padrone risponde con una sprangata.
Sebbene la canzone risalga con tutta probabilità a circa il 1880 (solo pochi anni dopo la nominale abolizione della schiavitù negli stati del Sud, dopo la guerra di secessione), la melodia è molto più antica: Alan Lomax, il principale studioso delle folk ballads americane, nella sua opera... (continua)
First published: 1942, Lydia Parrish
Tradizionale, ca. 1880
Prima pubblicazione: Lydia Parrish, 1942
Un'antica e celebre working song afroamericana che ebbe origine tra i lavoratori portuali di colore nelle isole dello stato della Georgia. Fu raccolta da Lydia Parrish e pubblicata nel 1942 nel volume Slave Songs of the Georgia Sea Islands. Sebbene gli stevedores negri non fossero ufficialmente degli schiavi, le condizioni in cui si trovavano a dover lavorare erano del tutto simili, se non identiche: alla richiesta di farsi pagare il dovuto, il padrone risponde con una sprangata.
Sebbene la canzone risalga con tutta probabilità a circa il 1880 (solo pochi anni dopo la nominale abolizione della schiavitù negli stati del Sud, dopo la guerra di secessione), la melodia è molto più antica: Alan Lomax, il principale studioso delle folk ballads americane, nella sua opera... (continua)
I thought I heard the Captain say
(continua)
(continua)
5/9/2008 - 01:10
Les lanternes libérales
![Les lanternes libérales](img/thumb/a2926_130x140.jpeg)
Le libéral croit, veut croire et surtout, veut faire croire que le régime libéral est démocratique. Dans la réalité quotidienne et historique, il ne l'est assurément pas. Un régime démocratique, c'est-à-dire populaire, ne pourrait tolérer longtemps de telles inégalités, un tel déséquilibre dans la répartition des subsistances, une telle exploitation, une telle arrogance des riches face aux pauvres, une telle immoralité sociale. Mais il est en train de s'autodétruire en détruisant la société, en détruisant la planète.
L'humoriste – juif, il s'appelait André Isaac et résistant, il s'appelait Pierre Dac racontait l'histoire du monsieur qui prend sa vessie pour une lanterne et qui, bien évidemment, quand il l'allume, se brûle. Une plaisanterie fondée sur l'expression française : « prendre une vessie pour une lanterne » qui veut dire : se tromper, se mettre le doigt dans l'œil, se gourer...
En... (continua)
L'humoriste – juif, il s'appelait André Isaac et résistant, il s'appelait Pierre Dac racontait l'histoire du monsieur qui prend sa vessie pour une lanterne et qui, bien évidemment, quand il l'allume, se brûle. Une plaisanterie fondée sur l'expression française : « prendre une vessie pour une lanterne » qui veut dire : se tromper, se mettre le doigt dans l'œil, se gourer...
En... (continua)
Ne rien perdre, ne rien donner.
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/9/2008 - 22:14
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Mi' padre [Mio padre è morto a 18 anni partigiano]
![Mi' padre [Mio padre è morto a 18 anni partigiano]](img/upl/robler.jpg)
[1976]
Una poesia di Roberto Lerici interpretata da Gigi Proietti
Dallo spettacolo "A me gli occhi, please!"
Quando Gigi la recita, ne canta soltanto due versi, quasi alla fine; c'è una musica di sottofondo. Abbastanza per non ricorrere agli "extra" per questa straordinaria cosa scritta dal grande regista di "Nell'anno del signore", sulla quale non vogliamo aggiungere altro. Forse, rispetto al video inserito in questa pagina, si noteranno delle lievi differenze nel testo scritto; questo perché Gigi Proietti è improvvisatore nell'anima. [CCG/AWS Staff]
Come segnalatoci da Roberta Lerici, figlia di Roberto Lerici (scomparso nel 1992), suo padre è l'autore effettivo di questo testo e degli altri dello spettacolo A me gli occhi please!; ci informa sempre Roberta Lerici che "lo stesso brano è anche depositato alla Siae come pezzo autonomo dallo spettacolo (sez. Dor-monologo), sempre di Roberto... (continua)
Una poesia di Roberto Lerici interpretata da Gigi Proietti
Dallo spettacolo "A me gli occhi, please!"
Quando Gigi la recita, ne canta soltanto due versi, quasi alla fine; c'è una musica di sottofondo. Abbastanza per non ricorrere agli "extra" per questa straordinaria cosa scritta dal grande regista di "Nell'anno del signore", sulla quale non vogliamo aggiungere altro. Forse, rispetto al video inserito in questa pagina, si noteranno delle lievi differenze nel testo scritto; questo perché Gigi Proietti è improvvisatore nell'anima. [CCG/AWS Staff]
Come segnalatoci da Roberta Lerici, figlia di Roberto Lerici (scomparso nel 1992), suo padre è l'autore effettivo di questo testo e degli altri dello spettacolo A me gli occhi please!; ci informa sempre Roberta Lerici che "lo stesso brano è anche depositato alla Siae come pezzo autonomo dallo spettacolo (sez. Dor-monologo), sempre di Roberto... (continua)
Mi' padre è morto partigiano
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/9/2008 - 19:18
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Yuppi Du
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[1974]
Lyrics and Music by "Clan Celentano"
Testo e musica del "Clan Celentano"
From the original soundrack of the motion picture "Yuppi Du"
Dalla colonna originale del film "Yuppi Du"
Può essere che i film interpretati e/o diretti da Adriano Celentano non siano delle pietre miliari nella storia del cinema italiano, ma Yuppi Du è unanimemente considerato il suo capolavoro (tanto da aver rischiato di essere premiato, nel 1975, al festival del cinema di Cannes (si ricorda che dal 5 settembre 2008 il film è disponibile, dopo anni di oblio, in una versione restaurata). Il film era stato molto apprezzato sia dalla critica internazionale che da quella italiana per la sua carica innovativa sia nei contenuti che nell'originalità della formula narrativa.
Visto raramente in televisione, mai trasposto in videocassetta o in dvd, sono molti coloro che non conoscono questa che rimane sicuramente... (continua)
Lyrics and Music by "Clan Celentano"
Testo e musica del "Clan Celentano"
From the original soundrack of the motion picture "Yuppi Du"
Dalla colonna originale del film "Yuppi Du"
Può essere che i film interpretati e/o diretti da Adriano Celentano non siano delle pietre miliari nella storia del cinema italiano, ma Yuppi Du è unanimemente considerato il suo capolavoro (tanto da aver rischiato di essere premiato, nel 1975, al festival del cinema di Cannes (si ricorda che dal 5 settembre 2008 il film è disponibile, dopo anni di oblio, in una versione restaurata). Il film era stato molto apprezzato sia dalla critica internazionale che da quella italiana per la sua carica innovativa sia nei contenuti che nell'originalità della formula narrativa.
Visto raramente in televisione, mai trasposto in videocassetta o in dvd, sono molti coloro che non conoscono questa che rimane sicuramente... (continua)
Yuppi du yuppi du yuppi du
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/9/2008 - 14:38
Percorsi:
Colonne Sonore di film contro la guerra
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Il morale delle truppe
![Il morale delle truppe](img/upl/max_libro.jpg)
[2008]
Testo e musica di Max Manfredi
Lyrics and music by Max Manfredi
Album: Luna persa (in uscita ottobre 2008)
Il testo è stato trascritto all'ascolto dal video
Un'ironica e amara canzone dal nuovo album di Max Manfredi, "Luna persa", in uscita tra breve. Riporta un po', nelle atmosfere, sicuramente al Buon soldato Sc'vèik Di Jaroslav Hášek.
Anteprima di "Il morale delle truppe", uno dei brani dell'ultimo CD di Max "Luna Persa" in uscita tra poco!
Il video è stato registrato a Ricaldone a luglio di quest'anno. Per l'occasione, la Staffa ha avuto come ospite Antonio Marangolo ai fiati.
A fine estate il nuovo album: "Luna persa" (28/07/2008)
Sono terminate le registrazioni del nuovo album di Max Manfredi, la cui uscita è prevista a fine estate per Ala Bianca Group, distribuzione Warner. Il titolo del disco sarà "Luna persa" e conterrà undici canzoni, musicalmente assai eterogenee... (continua)
Testo e musica di Max Manfredi
Lyrics and music by Max Manfredi
Album: Luna persa (in uscita ottobre 2008)
Il testo è stato trascritto all'ascolto dal video
Un'ironica e amara canzone dal nuovo album di Max Manfredi, "Luna persa", in uscita tra breve. Riporta un po', nelle atmosfere, sicuramente al Buon soldato Sc'vèik Di Jaroslav Hášek.
Anteprima di "Il morale delle truppe", uno dei brani dell'ultimo CD di Max "Luna Persa" in uscita tra poco!
Il video è stato registrato a Ricaldone a luglio di quest'anno. Per l'occasione, la Staffa ha avuto come ospite Antonio Marangolo ai fiati.
A fine estate il nuovo album: "Luna persa" (28/07/2008)
Sono terminate le registrazioni del nuovo album di Max Manfredi, la cui uscita è prevista a fine estate per Ala Bianca Group, distribuzione Warner. Il titolo del disco sarà "Luna persa" e conterrà undici canzoni, musicalmente assai eterogenee... (continua)
Il morale delle truppe
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 4/9/2008 - 12:40
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Can’t Pay The Bill
![Can’t Pay The Bill](img/art/t1489929.jpg)
[2008]
"The Whole Fam Damnily"
Una canzone sulla guerra sempre più cruenta che il sistema neo-capitalista liberista conduce contro i popoli della terra, non solo nei territori di sfruttamento neo-coloniale ma anche negli stessi paesi - come gli USA - dove gli squali del capitale e della finanza hanno le loro basi...
Liberismo = libertà dei capitali e degli squali, schiavitù e miseria dei popoli.
"The Whole Fam Damnily"
Una canzone sulla guerra sempre più cruenta che il sistema neo-capitalista liberista conduce contro i popoli della terra, non solo nei territori di sfruttamento neo-coloniale ma anche negli stessi paesi - come gli USA - dove gli squali del capitale e della finanza hanno le loro basi...
Liberismo = libertà dei capitali e degli squali, schiavitù e miseria dei popoli.
Lord keep me well, Lord keep me well
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 4/9/2008 - 08:48
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John Hughes
[2008]
"The Whole Fam Damnily"
Una canzone su di un reduce dalla guerra del Vietnam... la ferita è ancora aperta...
"The Whole Fam Damnily"
Una canzone su di un reduce dalla guerra del Vietnam... la ferita è ancora aperta...
In Vietnam he fought a war
(continua)
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inviata da Alessandro 4/9/2008 - 08:32
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Samarcanda
![Samarcanda](img/upl/Samarkand.jpg)
[1977]
Testo e musica di Roberto Vecchioni
Lyrics and music by Roberto Vecchioni
Album: Samarcanda
La leggenda araba o la bizzarra maledizione della guerra (beffarda dipartita di un soldato, come quella del Piero di De André) ?
Samarcanda nasce in un periodo storico tormentato, nel pieno degli anni di piombo.
La canzone che dà il titolo all’LP è stata spesso travisata o proprio non capita dal pubblico. Il tema è una leggenda che Vecchioni trova in John O’Hara (Appointment in Samarra, dove Samarra sta per Samarcanda). Un’antica storia dei paesi arabi racconta che un giorno un servo incontrò la Morte al mercato del paese. Corse dal padrone e gli chiese un cavallo veloce per fuggire dalla nera signora, alla volta di Samarcanda, cioè lontano da lei. Il padrone acconsentì, poi scese al mercato e domandò alla Morte perché avesse spaventato il servo. La Morte candidamente rispose: “Non l’ho... (continua)
Testo e musica di Roberto Vecchioni
Lyrics and music by Roberto Vecchioni
Album: Samarcanda
La leggenda araba o la bizzarra maledizione della guerra (beffarda dipartita di un soldato, come quella del Piero di De André) ?
Samarcanda nasce in un periodo storico tormentato, nel pieno degli anni di piombo.
La canzone che dà il titolo all’LP è stata spesso travisata o proprio non capita dal pubblico. Il tema è una leggenda che Vecchioni trova in John O’Hara (Appointment in Samarra, dove Samarra sta per Samarcanda). Un’antica storia dei paesi arabi racconta che un giorno un servo incontrò la Morte al mercato del paese. Corse dal padrone e gli chiese un cavallo veloce per fuggire dalla nera signora, alla volta di Samarcanda, cioè lontano da lei. Il padrone acconsentì, poi scese al mercato e domandò alla Morte perché avesse spaventato il servo. La Morte candidamente rispose: “Non l’ho... (continua)
There was a big celebration in the capital
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 3/9/2008 - 19:55
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Bella Ciao
anonimo
![Bella Ciao](img/thumb/c722_130x140.jpeg?1330296280)
17d1. Bella čao (versione russa traslitterata)
17d1. Bella čao (Romanized Russian version)
17d1. Bella čao (Romanized Russian version)
Prošćaj, rodnaja, vernus' ne skoro,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/8/2008 - 21:39
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Bella Ciao
anonimo
17c. Bella čao (Romanized Russian version)
Sevogdja utrom ja byl razbužen
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/8/2008 - 10:47
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Le conscrit du Languedô (Fanfan)
anonimo
Je suis un pauvre conscrit
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 29/8/2008 - 10:10
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Cercando un altro Egitto
![Cercando un altro Egitto](img/thumb/c6872_130x140.jpeg?1328285092)
Chanson italienne – Cercando un altro Egitto – Francesco De Gregori – 1974
Un petit chef d'œuvre, unique en son genre. Une représentation onirique du vrai sens de la parole : un rêve fait par Francesco De Gregori qui devint une chanson sur les petites et les grandes violences de notre temps.
Un petit chef d'œuvre, unique en son genre. Une représentation onirique du vrai sens de la parole : un rêve fait par Francesco De Gregori qui devint une chanson sur les petites et les grandes violences de notre temps.
L'AUTRE ÉGYPTE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 29/8/2008 - 10:04
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Waiting For The Great Leap Forwards
![Waiting For The Great Leap Forwards](img/upl/mustipaint.jpg)
2003 Version / La versione del 2003
Album: Must I Paint You a Picture? The Essential Billy Bragg Disc 1
THE GREAT LEAP FORWARDS
(continua)
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inviata da giorgio 28/8/2008 - 18:31
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Al festival Cyberfolk di Roma 7
![Al festival Cyberfolk di Roma 7](img/upl/graziapigro.jpg)
"Al festival slow folk di B-Milano" di Ivan Graziani, canzone cui "Al festival Cyberfolk di Roma 7" è liberamente ispirata. La canzone è del 1978 ed è tratta dall'album "Pigro".
Al festival Slow-Folk di Bi-Milano il complesso rock nostalgico di "trapple" meccanico marcava lentamente le note di "Love me tender". Ed Uncinoide latrò: "C’è una fabbrichetta amore, nascosta in mezzo ai fiori" Ma qualcuno disse: "Io sono un vero nostalgico". Zampa Di Velluto gelò gli spettatori con il suo pezzo forte "Lieta Sosta" poi seguirono in fila "Ferma Scarpa" e "Blocca Stalla". Ma nessuno capì niente e la musica ruggiva sempre più forte.
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/8/2008 - 17:47
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Hate The Police
![Hate The Police](img/thumb/c6102_130x140.jpeg?1518163370)
La canzone in realtà è dei "Dicks" una punk band dei primi ottanta, è sempre stata suonata dai Mudhoney come cover, peraltro la loro interpretazione risulta molto più apprezzabile rispetto all'originale.
Grande pezzo, grandi Mudhoney
Grande pezzo, grandi Mudhoney
Burz 28/8/2008 - 16:41
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Primavera di Praga
![Primavera di Praga](img/thumb/c218_130x140.jpeg?1328267009)
Se anche la poesia, come la musica, può aiutare a non dimenticare la Primavera di Praga, eccone due tratte dalla rete
I RAGAZZI DI PRAGA
21 agosto 1968
I ragazzi di Praga
al suono di nuove chitarre
ballavano ieri lo shake,
oggi si sono seduti
a catena sul selciato
innanzi ai cingoli
del carro armato
e le chitarre suonano
canti di dispetto
e di dolore
contro l’invasore.
Le ragazze di Praga
oggi non ballano
danze erotizzanti,
ma sono più leste
con la minigonna
nel correre incontro
alla morte ed innalzare
una bandiera
e l’intesa con i loro compagni
è in un sorriso.
Tutto il mondo
ha parlato
dei ragazzi di Praga,
ma sempre senza
mai alzare troppo
la voce:
per non disturbare
chi “in casa propria”
può ammazzare
anche il fratello?
I ragazzi di Praga
non ballano oggi lo shake,
oggi si sono seduti
accanto ai feretri
dei... (continua)
I RAGAZZI DI PRAGA
21 agosto 1968
I ragazzi di Praga
al suono di nuove chitarre
ballavano ieri lo shake,
oggi si sono seduti
a catena sul selciato
innanzi ai cingoli
del carro armato
e le chitarre suonano
canti di dispetto
e di dolore
contro l’invasore.
Le ragazze di Praga
oggi non ballano
danze erotizzanti,
ma sono più leste
con la minigonna
nel correre incontro
alla morte ed innalzare
una bandiera
e l’intesa con i loro compagni
è in un sorriso.
Tutto il mondo
ha parlato
dei ragazzi di Praga,
ma sempre senza
mai alzare troppo
la voce:
per non disturbare
chi “in casa propria”
può ammazzare
anche il fratello?
I ragazzi di Praga
non ballano oggi lo shake,
oggi si sono seduti
accanto ai feretri
dei... (continua)
Sebetius 28/8/2008 - 12:29
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Natale a San Cristobal
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Versione francese di Marco Valdo M.I.
Le 22 décembre 1997, un escadron militaire fait irruption dans le village d'Acteal, près de San Cristobal de Las Casas, tuant 45 Indiens. Le « massacre de Noël », perpétré avec la complicité de l'armée et des autorités mexicaines, a marqué un des moments les plus tragiques de l'histoire tourmentée du Chiapas.
Chanson italienne – Natale a San Cristobal – Modena City Ramblers
Version française – Noël à San Cristobal – Marco Valdo M.I. – 2008
Chanson italienne – Natale a San Cristobal – Modena City Ramblers
Version française – Noël à San Cristobal – Marco Valdo M.I. – 2008
NOEL A SAN CRISTOBAL
(continua)
(continua)
inviata da Marco valdo M.I. 27/8/2008 - 22:41
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Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
![Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]](img/thumb/c1600_130x140.jpeg?1328915965)
complimenti complimenti davvero - un sito che si ricorda così come indimenticabile è la canzone
carlo vezzoni - edital@tin.it 27/8/2008 - 17:46
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Che il Mediterraneo sia
![Che il Mediterraneo sia](img/thumb/c95_130x140.jpeg?1328383723)
la cercavo da piu' di un anno,adesso non posso smettere d' ascoltarla
patrizia 27/8/2008 - 10:36
Les quatre chevaliers noirs de Sardaigne
![Les quatre chevaliers noirs de Sardaigne](img/thumb/c7861_130x140.jpeg?1328907621)
Piacenza, 27 agosto 2008
I QUATTRO CAVALIERI NERI DI SARDEGNA
(continua)
(continua)
27/8/2008 - 10:05
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Zolletta (Lettera a Enzo G. Baldoni)
![Zolletta (Lettera a Enzo G. Baldoni)](img/upl/viabaldoni.jpg)
26 agosto 2004 - 26 agosto 2008.
Sono quattro anni - 4 anni ormai - da quando Enzo Baldoni è scivolato via, in una delle sue tante avventure.
L'uomo di Amnesty, di Linus, di Emergency, di Nigrizia. Oggi, e meglio così, è anche il nome di una via.
Così scriveva lui stesso pochi giorni prima: «Si è parlato molto di morte in questi giorni: della morte serena di Zio Carlo, filosofo e yogi, che forse sapeva la data del suo trapasso. Guardando il cielo stellato ho pensato che magari morirò anch'io in Mesopotamia, e che non me ne importa un baffo, tutto fa parte di un gigantesco divertente minestrone cosmico, e tanto vale affidarsi al vento, a questa brezza fresca da occidente e al tepore della Terra che mi riscalda il culo. L'indispensabile culo che, finora, mi ha sempre accompagnato. »
Lo ricordano gli amici sul suo sito-diario di Baghdad, rimasto così com'era, al suo ultimo messaggio...
in... (continua)
Sono quattro anni - 4 anni ormai - da quando Enzo Baldoni è scivolato via, in una delle sue tante avventure.
L'uomo di Amnesty, di Linus, di Emergency, di Nigrizia. Oggi, e meglio così, è anche il nome di una via.
Così scriveva lui stesso pochi giorni prima: «Si è parlato molto di morte in questi giorni: della morte serena di Zio Carlo, filosofo e yogi, che forse sapeva la data del suo trapasso. Guardando il cielo stellato ho pensato che magari morirò anch'io in Mesopotamia, e che non me ne importa un baffo, tutto fa parte di un gigantesco divertente minestrone cosmico, e tanto vale affidarsi al vento, a questa brezza fresca da occidente e al tepore della Terra che mi riscalda il culo. L'indispensabile culo che, finora, mi ha sempre accompagnato. »
Lo ricordano gli amici sul suo sito-diario di Baghdad, rimasto così com'era, al suo ultimo messaggio...
in... (continua)
CCG/AWS Staff 27/8/2008 - 09:20
La déclaration de guerre
![La déclaration de guerre](img/thumb/c7862_130x140.jpeg?1328631101)
Piacenza, 26 agosto 2008
Piuttosto che di lanciarmi in sardismi che non conosco, ho preferito in alcuni punti scrivere nella mia lingua vera, il toscano. Ché tanto, a Nuras come in mille e mille altri paesi d'Italia, così fu accolta la guerra anche se non fu magari fatto saltare in aria il Municipio. Questo atto va ovviamente totalmente a gloria di Nuras e dei suoi abitanti. (RV)
Piuttosto che di lanciarmi in sardismi che non conosco, ho preferito in alcuni punti scrivere nella mia lingua vera, il toscano. Ché tanto, a Nuras come in mille e mille altri paesi d'Italia, così fu accolta la guerra anche se non fu magari fatto saltare in aria il Municipio. Questo atto va ovviamente totalmente a gloria di Nuras e dei suoi abitanti. (RV)
LA DICHIARAZIONE DI GUERRA
(continua)
(continua)
26/8/2008 - 22:53
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Tira Fiato
![Tira Fiato](img/thumb/c6627_130x140.jpeg?1328283089)
"Ma una pistola dritta in faccia
Come lo sparo alla mia altezza
Come in una battuta di caccia
La preda nel bersaglio è certa
Poi perquisizioni, scuole e caserme
Pestaggi stile argentina
Di un governo liberale
Per un'Italia cretina"
Posto qui queste 2 strofe centrali di Tira Fiato, unendomi calorosamente all'urlo di rabbia e di protesta per quanto di incancellabile nelle coscienze umane successe a Genova nel 2001.. Questa canzone esprime pienamente la gravità e lo stato d'animo di quanti si oppongono "alla globalità" e alla "democrazia dello stato di polizia"!!Grandi Smile Jamaica..
Come lo sparo alla mia altezza
Come in una battuta di caccia
La preda nel bersaglio è certa
Poi perquisizioni, scuole e caserme
Pestaggi stile argentina
Di un governo liberale
Per un'Italia cretina"
Posto qui queste 2 strofe centrali di Tira Fiato, unendomi calorosamente all'urlo di rabbia e di protesta per quanto di incancellabile nelle coscienze umane successe a Genova nel 2001.. Questa canzone esprime pienamente la gravità e lo stato d'animo di quanti si oppongono "alla globalità" e alla "democrazia dello stato di polizia"!!Grandi Smile Jamaica..
SiMo 26/8/2008 - 12:49
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Lulù e Marlène
![Lulù e Marlène](img/thumb/c3670_130x140.jpeg?1377786020)
Qualcuno sa spiegarmi il vero significato di questa canzone? Chi sono Lulù e Marlene?
GRAZIE MILLE
GRAZIE MILLE
Morgana 25/8/2008 - 22:56
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Bella Ciao
anonimo
![Bella Ciao](img/upl/gorochov.jpg)
17d. Белла Чао (Versione russa di Анатолий Горохов [Anatolij Gorochov], 1963], interpretata da Muslim Magomajev)
17d. Белла Чао (Russian version by Анатолий Горохов [Anatolij Gorohov], 1963], performed by Muslim Magomayev)
17d. Белла Чао (Russian version by Анатолий Горохов [Anatolij Gorohov], 1963], performed by Muslim Magomayev)
Scritta dal poeta Anatolij Gorochov nel 1963, la versione russa “classica” di Bella Ciao fu intepretata dal grande cantante (azero di nascita) Muslim Magomajev, detto il “Sinatra sovietico”. Muslim Magomajev interpretava usualmente la canzone prima in italiano, facendola seguire dalla versione russa; qui, ovviamente, riportiamo soltanto la parte in russo.
Written by the poet Anatolij Gorochov in 1963, this “classic” Russian version of Bella Ciao was performed by the great Azerbaijani singer Muslim Magomayev, called the “Soviet Sinatra”. Muslim Magomayev used to sing first the lyrics in Italian, followed by the Russian version; here, obviously, we give only the part in Russian. [RV]
Written by the poet Anatolij Gorochov in 1963, this “classic” Russian version of Bella Ciao was performed by the great Azerbaijani singer Muslim Magomayev, called the “Soviet Sinatra”. Muslim Magomayev used to sing first the lyrics in Italian, followed by the Russian version; here, obviously, we give only the part in Russian. [RV]
Прощай, родная, вернусь не скоро,
(continua)
(continua)
25/8/2008 - 19:21
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Il cuoco di Salò
![Il cuoco di Salò](img/thumb/c173_130x140.jpeg?1328311334)
Chanson italienne – Il cuoco di Salò – Francesco De Gregori – 2001
Quelques mots pour situer cette histoire; un point de vue de traducteur, un point de vue d'ailleurs.
Elle se passe dans la tête d'un cuisinier qui opère dans les cuisines de Salò, c'est-à-dire dans les cuisines de la Républiquette de Salò, sur les rives du lac de Garde, dernière capitale et dernier refuge du fascisme, planté là sous la protection des « merveilleuses forces armées allemandes », ainsi que les appelait la « Mâchoire » quand il déclara la guerre en 1940.
La scène aurait pu se dérouler à Siegmaringen, si ce cuisinier avait été français et avait participé à la retraite de Vichy dans les bagages allemands. On y voit passer les mêmes demi-mondaines et leurs parfums de fin de règne. On pense à Louis Ferdinand Céline lui qui disait aussi s'être trompé de fuite, de s'être en quelque sorte – par bêtise, par idéal,... (continua)
Quelques mots pour situer cette histoire; un point de vue de traducteur, un point de vue d'ailleurs.
Elle se passe dans la tête d'un cuisinier qui opère dans les cuisines de Salò, c'est-à-dire dans les cuisines de la Républiquette de Salò, sur les rives du lac de Garde, dernière capitale et dernier refuge du fascisme, planté là sous la protection des « merveilleuses forces armées allemandes », ainsi que les appelait la « Mâchoire » quand il déclara la guerre en 1940.
La scène aurait pu se dérouler à Siegmaringen, si ce cuisinier avait été français et avait participé à la retraite de Vichy dans les bagages allemands. On y voit passer les mêmes demi-mondaines et leurs parfums de fin de règne. On pense à Louis Ferdinand Céline lui qui disait aussi s'être trompé de fuite, de s'être en quelque sorte – par bêtise, par idéal,... (continua)
LE CUISINIER DE SALÒ
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/8/2008 - 15:58
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Sleepless
![Sleepless](img/thumb/c1974_130x140.jpeg?1578914802)
È una delle mie canzoni preferite...Fa sentire davvero la sofferenza della guerra, ti smuove l'animo da dentro grazie al modo di suonare la chitarra. Prefersco la versione non originale, ma la cover fatta dai Cradle Of Filth perché trovo che sia musicalmente più valida rispetto all'originale, nel senso che rende più viva la canzone suonata dai Cradle piuttosto che dagli Anathema.
RazielVempire 25/8/2008 - 13:29
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Pitzinnos in sa gherra
![Pitzinnos in sa gherra](img/thumb/c123_130x140.jpeg?1328654555)
Molto bella, anche se come avviene in questi casi non fu apprezzata subito... Ma risentirla a distanza di anni, fa davvero venire i brividi!!!
Una domanda??? Come mai secondo voi canzoni come queste alla radio di sentono pochissimo e invece le canzoncine smielate e prive di contenuti vanno per la maggiore???
Saluti Lorenzo
Una domanda??? Come mai secondo voi canzoni come queste alla radio di sentono pochissimo e invece le canzoncine smielate e prive di contenuti vanno per la maggiore???
Saluti Lorenzo
25/8/2008 - 09:40
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Finestre rotte
![Finestre rotte](img/thumb/c7511_130x140.jpeg?1504978355)
Chanson italienne – Finestre rotte – Francesco De Gregori – 2001
FENÊTRES CASSÉES
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/8/2008 - 19:35
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Contessa
![Contessa](img/thumb/c1558_130x140.jpeg?1328220917)
questa canzone immortale vivrà x sempre nel cuore di chi ha ancora il coraggio di avere speranza
federica 24/8/2008 - 16:35
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George W. Told The Nation...
![George W. Told The Nation...](img/thumb/c7863_130x140.jpeg?1472746166)
GEORGE W. HA DETTO ALLA NAZIONE...
(continua)
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inviata da Kiocciolina 24/8/2008 - 15:33
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Tema del soldato eterno e degli aironi
![Tema del soldato eterno e degli aironi](img/thumb/c527_130x140.jpeg?1328626605)
Probabilmente la più bella canzone di Vecchioni...
silvia 24/8/2008 - 13:18
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Salvatore Giuliano
![Salvatore Giuliano](img/thumb/c6986_130x140.jpeg?1328486007)
Commento volentieri il testo della canzone perché, dopo tante bugie vergognose che ho letto e sentito su S.G., finalmente uno spiraglio... Credo fermamente che S.G. dovrebbe essere ricordato come un eroe , non come l'assassino che non è. Ciò che mi dispiace è che le cose vadano al contrario: chi dice stupidaggini continua e fa proseliti, chi dice la verità viene fermato. Non sarebbe corretto giudicare la scelta di non cantare più questo capolavoro di canzone, ma sarebbe scorretto anche non esprimere il mio disappunto. Che peccato! Spero che l'autore ci ripensi.
Serafina Palminteri 24/8/2008 - 10:23
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Bella Ciao
anonimo
![Bella Ciao](img/thumb/c722_130x140.jpeg?1330296280)
Questo è un estratto dal Congresso Internazionale della Gioventù esperantista (Internacia Junulara Kongreso) tenutosi nell'agosto 2008 in Ungheria.
L'artista spagnolo JoMo canta Bella Ciao in Esperanto
L'artista spagnolo JoMo canta Bella Ciao in Esperanto
Michele 23/8/2008 - 19:57
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America Commits Suicide
![America Commits Suicide](img/thumb/c7860_130x140.jpeg?1580393592)
L'AMERICA COMMETTE IL SUICIDIO
(continua)
(continua)
inviata da Kiocciolina 23/8/2008 - 13:23
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Yo te nombro: Libertad
![Yo te nombro: Libertad](img/thumb/c7835_130x140.jpeg?1514848714)
Avete trovato la canzone....siete grandi....si è stata scritta Gianfranco Pagliaro (napoletano naturalizzato argentino)
Jason 23/8/2008 - 11:08
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Le dormeur du val
![Le dormeur du val](img/thumb/c1648_130x140.jpeg?1376340441)
poesia al limite del romanticismo con un filo di dramma trattato con sensibilità estrema portata alla cruda realtà soltanto negli ultimi versi.
chiara 22/8/2008 - 18:38
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Partially based on the riff of Banned from the Roxy by CRASS.