Tant qu'à être excommunié, exclu de partout, persécuté dans la guerre sociale, poursuivi, dénoncé, rejeté de leur société, vilipendé et traité d'anarchiste, autant chanter Ni Dieu, ni Maître avec Léo Ferré.
Oh, il n'y a pas de quoi faire in champion, une vedette, un héros, mais un homme, oui, sûrement !
C'est d'ailleurs la seule façon...
Ne jamais se soumettre ! (ni à un dogme, ni à un parti, ni à une église, ni à une religion, ni à un pouvoir, ni à un Dieu, ni à plusieurs Dieux, ni à un Maître, ni à plusieurs Maîtres...) : la seule façon de vivre debout, c'est de ne jamais courber l'échine.
Ainsi parlait Marco Valdo M.I. vous souhaitant, comme Léo Ferré, NI DIEU NI MAITRE.
"Que les seuls généraux qu'on doit suivre aux talons
Ce sont les généraux des p'tits soldats de plomb
Ainsi, chanteriez-vous tous les deux en suivant
Malbrough qui va-t-en guerre au pays des enfants"
(G.Brassens)
P.S.
Dio non ci aiuterà. Dio non ci assisterà. "Dio è morto. Dio resta morto. E noi l'abbiamo ucciso."
Anche se Dio esistesse, per dirla con Sartre, non cambierebbe nulla. Sono i valori più universali ad essere venuti meno.
La fede in un mondo dietro il mondo ci ha reso impotenti, la speranza che qualcuno ci assista ci soffoca nella sottomissione. Sottomissione a idoli vuoti: la Storia, la Natura Umana, il Progresso, la Civiltà, la Ragione, l'Ideale.
La pace non arriverà dal cielo, non sarà il Signore a mandarla, non saranno i Santi, e nemmeno la Madonna.
I "potenti" capiranno, cambieranno, solo quando cesseranno di essere tali. Ciò che abbiamo di fronte è lo sviluppo di... (continua)
mazzu 26/7/2008 - 02:48
NB. Sembra che, stanti i "nuovi tempi antirelativisti" propugnati da Santa Madre Chiesa, e soprattutto la predominanza della FAMIGLIA basata sul normale rapportouomodonnaaifinidellaprocreazione (pant, pant), il nome dell'aereo che sganciò la prima bomba atomica su Hiroshima debba essere cambiato da "Enola Gay" in "Enola Eterosessuale Regolarmente Maritata in Chiesa e Frequentatrice della Parrocchia". [RV]
In fondo a questa pagina, ci piace inserire uno straordinario video in cui Violeta Parra, in francese (ma sottotitolata in spagnolo), racconta tutta la sua vita mentre tesse. Qualcosa da guardare e ascoltare in silenzio.
Mi sembra, caro Omar, che forse tu non abbia ben presente una cosa fondamentale.
Non si possono minimamente paragonare delle canzoni d'autore a dei canti popolari, che si trasformano e si evolvono in mezzo alla gente e, almeno fino a qualche tempo fa (e comunque nel caso di "Bella Ciao", che citi precisamente), grazie alla tradizione orale ed alla coscienza collettiva.
La modifica di "Contessa" da parte dei MCR non ha assolutamente nulla di questo tipo di sviluppo, né può averlo. Si tratta originariamente di una canzone con un autore ben preciso che ha espresso delle sue idee. Quel che hanno fatto i MCR è modificare arbitrariamente quella canzone per farle rispecchiare delle loro idee, con un'operazione cosciente e, sospetto, soprattutto con il proposito di farle dire delle cose più "accettabili" in questo periodo.
Si tratta quindi di un intervento assolutamente arbitrario e che non può... (continua)
Riccardo Venturi 25/7/2008 - 01:49
Volevo solo far notare, ma mi sembrava chiaro, che quella sul nuovo testo de "La locomotiva" era una battuta e non un paragone serio... :)
Mi sembra, caro Omar, che forse tu non abbia ben presente una cosa fondamentale.
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No, credo di averla ben presente, ed era su questo che basavo il mio commento... semplicemente ho un'opinione diversa.
E' vero che quando sono nato Contessa era già un brano "storico", come lo erano tanti altri splendidi brani cantautorali.
Ma è anche vero che solo pochissimi brani di questo tipo diventano poi "popolari" (mi vengono in mente solo "Contessa" e "Brigante se more" di Bennato/D'Angiò).
De Andrè, Guccini e Gaber per esempio, hanno scritto brani straordinari, anche molto impegnati, che però non hanno assunto connotati così particolari come Contessa.
La differenza a mio avviso sta nel fatto che il processo di trasformazione e veicolazione di un "canto popolare" oggi avviene alla luce del sole, con la mediazione di un tessuto comunicativo invasivo che non lascia nulla... (continua)