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Le déserteur
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SPAGNOLO / SPANISH / ESPAGNOL [6] - anonimo/anonymous
Versione spagnola anonima fatta pervenire dall'amministratrice Marcia Rosati.
Version espagnole anonyme - Anonymous Spanish version
Version espagnole anonyme - Anonymous Spanish version
EL DESERTOR
(continua)
(continua)
inviata da Marcia 2/7/2008 - 22:34
Un mundo en libertad
Los Fabulosos Dissel, un grupo de música popular liderado por los hermanos Jorge y Carlos Sauer compusieron esta canción en son de cumbia para expresar su solidaridad hacia Ingrid Betancourt, exigiendo su pronta liberación.
Han pasado seis años,
(continua)
(continua)
inviata da Marcia 2/7/2008 - 22:11
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Dans la jungle
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LIBERI INGRID BETANCOURT E ALTRI 15 OSTAGGI
Notizia di pochi minuti fa, dal sito ansa
2008-07-02 21:07
COLOMBIA, LIBERA INGRID BETANCOURT E ALTRI 15 OSTAGGI
BOGOTA' - Ingrid Betancourt e altre 15 persone tenute in ostaggio dalle Farc sono state liberate con un blitz dalle forze armate colombiane. Lo ha annunciato il ministro della difesa colombiano Manuel Santos.
Insieme alla franco-colombiana Betancourt, da piu' di sei anni ostaggio delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia, sono stati liberati tre cittadini americani e undici soldati colombiani, ha aggiunto Santos.
Dal sito di Repubblica
BOGOTA' - E' stata liberata Ingrid Betancourt. La candidata alla presidenza della repubblica colombiana era stata rapita il 23 febbraio 2002 dai guerriglieri delle Farc ed è rimasta sei anni e mezzo nella jungla nelle mani dei suoi rapitori. Con lei sono stati rilasciati una quindicina... (continua)
CCG/AWS Staff 2/7/2008 - 21:29
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C'è un'aria
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di Gaber - Luporini
Apparsa per la prima volta nell’album “Io Come Persona” (1993), qui la versione dell’album postumo “Io Non Mi Sento Italiano” di dieci anni dopo. Uno spontaneo, liberatorio sfogo a quanto ci propinano e a “come” ce lo propinano. Senza dubbio di maggior spessore (più profonda e grave) della pur ironicissima ma un po’ accomodante e superficialotta (diciamo pure svolazzante) “Il Telegiornale” di Antonello Venditti: « TG1 TG2 che confusione, almeno rimane il pregio dell'informazione!». Ma da anni soffriamo e subiamo i gas tossici di questo criterio di informare.
Apparsa per la prima volta nell’album “Io Come Persona” (1993), qui la versione dell’album postumo “Io Non Mi Sento Italiano” di dieci anni dopo. Uno spontaneo, liberatorio sfogo a quanto ci propinano e a “come” ce lo propinano. Senza dubbio di maggior spessore (più profonda e grave) della pur ironicissima ma un po’ accomodante e superficialotta (diciamo pure svolazzante) “Il Telegiornale” di Antonello Venditti: « TG1 TG2 che confusione, almeno rimane il pregio dell'informazione!». Ma da anni soffriamo e subiamo i gas tossici di questo criterio di informare.
Dagli schermi di casa un signore un po' eccitato
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 2/7/2008 - 18:18
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Come in coma
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[2006]
Daniele Sepe und Rote Jazz Fraktion in:
Suonarne 1 per educarne 100
Testi e musiche di Daniele Sepe e della Rote Jazz Fraktion
Testo trascritto all'ascolto
Può darsi che l'idea non sia originalissima: un tizio che si risveglia da un coma durato quasi trent'anni, e che trova il mondo completamente cambiato. In peggio, naturalmente, perché tutti 'sti "nuovi mondi", o "nuovi che avanzano", sono regolarmente "una merda", come dice il Piero Zamponi di questa storia. La quale, nonostante l'idea non propriamente nuova, è pur sempre qualcosa che esce dalle mani di Daniele Sepe; e tanto basta per renderla una cosa del tutto a sé. Prima di tutto con il suo andamento teatrale, diviso addirittura in "atti", nel quale -almeno a mio parere- l'impronta della sceneggiata napoletana si avverte notevolmente; poi nel particolare contesto dell'album "Suonarne 1 per educarne 100", che già dal titolo... (continua)
Daniele Sepe und Rote Jazz Fraktion in:
Suonarne 1 per educarne 100
Testi e musiche di Daniele Sepe e della Rote Jazz Fraktion
Testo trascritto all'ascolto
Può darsi che l'idea non sia originalissima: un tizio che si risveglia da un coma durato quasi trent'anni, e che trova il mondo completamente cambiato. In peggio, naturalmente, perché tutti 'sti "nuovi mondi", o "nuovi che avanzano", sono regolarmente "una merda", come dice il Piero Zamponi di questa storia. La quale, nonostante l'idea non propriamente nuova, è pur sempre qualcosa che esce dalle mani di Daniele Sepe; e tanto basta per renderla una cosa del tutto a sé. Prima di tutto con il suo andamento teatrale, diviso addirittura in "atti", nel quale -almeno a mio parere- l'impronta della sceneggiata napoletana si avverte notevolmente; poi nel particolare contesto dell'album "Suonarne 1 per educarne 100", che già dal titolo... (continua)
La radio nazionale:
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/7/2008 - 14:59
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Песенка веселого солдата
La versione di Rolando Alarcón, reintitolata "Canción del soldado americano" (da "Rolando Alarcón canta a los poetas soviéticos Eugeni Evtushenko y Abulat Okudzhava", 1971)
![Песенка веселого солдата](img/thumb/c772_130x140.jpeg?1328486115)
Me pongo mi mochila y mi capote,
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 2/7/2008 - 14:42
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América Guerrera
![América Guerrera](img/upl/R-6314198-1416244752-7717.jpeg.jpg)
[1968]
da "El mundo Folclórico de Rolando Alarcón"
da "El mundo Folclórico de Rolando Alarcón"
¡Ay, América, América guerrera!
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 2/7/2008 - 14:30
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Que la tortilla se vuelva
![Que la tortilla se vuelva](img/thumb/c5163_130x140.jpeg?1330198665)
Rolando Alarcón ci mise del suo, aggiungendo la seguente strofa, tra la terza e la quarta originarie:
Qué culpa que tiene el cobre
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 2/7/2008 - 14:16
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Cueca por Vietnam
![Cueca por Vietnam](img/upl/R-6798941-1426868230-4938.jpeg.jpg)
[1969]
Album: "Por Cuba y Vietnam"
Testo di Fernando González
Lyrics by Fernando González
Album: "Por Cuba y Vietnam"
Testo di Fernando González
Lyrics by Fernando González
Qué pena, qué pena más grande siento
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 2/7/2008 - 14:07
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Las doradas colinas de Binh Thuân
![Las doradas colinas de Binh Thuân](img/upl/R-6798941-1426868230-4938.jpeg.jpg)
Da "Por Cuba y Vietnam" (1969)
El joven héroe tendido
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 2/7/2008 - 14:03
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Viet Nam
![Viet Nam](img/upl/Double_Nickels_On_The_Dime.jpg)
[1984]
Album: "Double Nickels On The Dime"
50000 è il numero di soldati americani morti in Viet Nam. Solo il 10% dei morti vietnamiti che sono stimati in 500.000.
Album: "Double Nickels On The Dime"
50000 è il numero di soldati americani morti in Viet Nam. Solo il 10% dei morti vietnamiti che sono stimati in 500.000.
Let's say I got a number
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 2/7/2008 - 13:38
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
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Untitled Song For Latin America
![Untitled Song For Latin America](img/upl/6308004768_a5e3f29ca9_b.jpg)
Da "Double Nickels on the Dime" (1984)
The Western hemisphere
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 2/7/2008 - 13:32
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The Price Of Paradise
![The Price Of Paradise](img/upl/Screenshot-2018-3-11_Price_Of_Paradise_Minutemen_-_Cerca_con_Google.png)
Brano di apertura dell'ultimo album della band, "3-Way Tie (For Last)" (1985)
How I remember the history I have seen
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 2/7/2008 - 13:27
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
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Political Nightmare
![Political Nightmare](img/upl/_dL_5aa54276_3c8769f8.jpg)
Dall'ultimo album della band, "3-Way Tie (For Last)", uscito nel 1985, anno della morte del leader D. Boon.
Someone's doing something
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 2/7/2008 - 13:20
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E allora dai
![E allora dai](img/upl/gaber.jpg)
Parole di Giorgio Gaber
Musica di Franco Battiato
Presentata al Festival di Sanremo del 1967, insieme a Remo Germani, una canzoncina con un testo facile, come andava di moda all'epoca, che parla dei problemi di quel tempo che sono rimasti abbastanza invariati, con la differenza che certi testi come questo risultano incredibilmente profondi se paragonati a certe "cose" prodotte odiernamente.
Musica di Franco Battiato
Presentata al Festival di Sanremo del 1967, insieme a Remo Germani, una canzoncina con un testo facile, come andava di moda all'epoca, che parla dei problemi di quel tempo che sono rimasti abbastanza invariati, con la differenza che certi testi come questo risultano incredibilmente profondi se paragonati a certe "cose" prodotte odiernamente.
Questa è una canzone di protesta
(continua)
(continua)
inviata da i.fermentivivi 1/7/2008 - 12:14
Ottave per l'Assemblea Nazionale del Forum Sociale italiano
![Ottave per l'Assemblea Nazionale del Forum Sociale italiano](img/thumb/c3644_130x140.jpeg?1328479775)
seduti in casa, in rete ormai connessi
pronti a veder la guerra americana
uomini veri, forti mica fessi
tirati a specchio, la salute sana,
marciano allegri fieri di se stessi
l'occhiale al naso in testa la bandana.
oh quanto diventar vorrei soldato!
peccato solo è tanto che son nato
toccando la tastiera un colpo ho dato
senza volerlo e senza intendimento
e un'altro quadro mi si è presentato
c'era la storia si d'un reggimento
che in quache giorno poi s'era smezzato
il quadro avanti mi scorreva lento
il fango e il sangue s'erano mischiati
la disgrazia maggior essere nati
nati in tempo per essere soldati
nati in tempo per fare la guerra
nati in tempo per essere mandati
ad ammazzar per prendere la terra.
sparti con me, nemico, sangue e conati
se soffri più di me gli occhi mi serra.
o d'incontrarsi s'era meglio prima!
accanto al fiasco a indovinar la rima!
pronti a veder la guerra americana
uomini veri, forti mica fessi
tirati a specchio, la salute sana,
marciano allegri fieri di se stessi
l'occhiale al naso in testa la bandana.
oh quanto diventar vorrei soldato!
peccato solo è tanto che son nato
toccando la tastiera un colpo ho dato
senza volerlo e senza intendimento
e un'altro quadro mi si è presentato
c'era la storia si d'un reggimento
che in quache giorno poi s'era smezzato
il quadro avanti mi scorreva lento
il fango e il sangue s'erano mischiati
la disgrazia maggior essere nati
nati in tempo per essere soldati
nati in tempo per fare la guerra
nati in tempo per essere mandati
ad ammazzar per prendere la terra.
sparti con me, nemico, sangue e conati
se soffri più di me gli occhi mi serra.
o d'incontrarsi s'era meglio prima!
accanto al fiasco a indovinar la rima!
mao 1/7/2008 - 00:33
Je vous salue Patries
Chorale des Chômeurs
La chanson « Je vous salue Patries » est une parodie, un arrangement d'une chanson de Georges Brassens, intitulée « La Prière », elle tirée d'un poème de Francis Jammes (1905), poète très croyant d'inspiration catholique, ce qui explique ce culte marial dans le poème original. Brassens l'a repris tel quel et en a fait une chanson très connue.
Ce n'est pas au départ une chanson très révolutionnaire, quoique très belle.
Revue par des militants peut-être moins brillants poètes, mais plus violemment pacifistes, elle est devenue « Je vous salue Patries ». Une chanson aux accents assez pédagogiques, bâtie sur les deux versants du monde : la guerre – la paix. Et toujours comme seule voie pour sortir des massacres, l'éducation, l'intelligence, la raison, l'amour, le travail créateur (pas le travail créatif... lequel est du pipeau, comme disait mon grand-oncle). C'est peut-être pas du grand art,... (continua)
Ce n'est pas au départ une chanson très révolutionnaire, quoique très belle.
Revue par des militants peut-être moins brillants poètes, mais plus violemment pacifistes, elle est devenue « Je vous salue Patries ». Une chanson aux accents assez pédagogiques, bâtie sur les deux versants du monde : la guerre – la paix. Et toujours comme seule voie pour sortir des massacres, l'éducation, l'intelligence, la raison, l'amour, le travail créateur (pas le travail créatif... lequel est du pipeau, comme disait mon grand-oncle). C'est peut-être pas du grand art,... (continua)
Par la Kalachnikov et le fusil M16,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/6/2008 - 23:55
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Victims Of Circumstance
![Victims Of Circumstance](img/upl/R-1442160-1.jpg)
Album: Victims Of Circumstance (1984)
This is an anti-war song, with some very bitter words for the politicians and leaders who keep their people in the dark and ignore their wishes. The lyrics are set to a deceptively innocuous melody, contrasting sharply with the message. (from www.bjharvest.co.uk)
This is an anti-war song, with some very bitter words for the politicians and leaders who keep their people in the dark and ignore their wishes. The lyrics are set to a deceptively innocuous melody, contrasting sharply with the message. (from www.bjharvest.co.uk)
Saw the paper the other day
(continua)
(continua)
inviata da Marcia 30/6/2008 - 16:07
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Song For Dying
![Song For Dying](img/upl/R-1562780-1466846659-4133.jpeg.jpg)
Album: Once Again
An anti-war song written by John Lees, which according to one reviewer, may well owe its inspiration to the famous "Battle Hymn Of the American Republic". (from www.bjharvest.co.uk)
An anti-war song written by John Lees, which according to one reviewer, may well owe its inspiration to the famous "Battle Hymn Of the American Republic". (from www.bjharvest.co.uk)
Two of them watched in the dawn's early light
(continua)
(continua)
inviata da Marcia 30/6/2008 - 16:00
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Kiev
![Kiev](img/upl/R-863324-1203429438.jpeg.jpg)
Album: Face To Face (1987)
Written by Les Holroyd who was inspired by the Chernobyl disaster in April 1986, when an accident at a nuclear power station in the then Soviet Union killed many and contaminated a wide area of the Ukraine, close to Kiev. The song is a lament for the people of the area, who were innocent victims. (from www.bjharvest.co.uk)
Written by Les Holroyd who was inspired by the Chernobyl disaster in April 1986, when an accident at a nuclear power station in the then Soviet Union killed many and contaminated a wide area of the Ukraine, close to Kiev. The song is a lament for the people of the area, who were innocent victims. (from www.bjharvest.co.uk)
My friends it's not what you were famous for
(continua)
(continua)
inviata da Marcia 30/6/2008 - 15:54
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In Memory Of The Martyrs
![In Memory Of The Martyrs](img/upl/R-569730-1.jpg)
Album: Turn Of The Tide (1981)
This song refers to those who lost their lives attempting to cross the Berlin Wall. (from www.bjharvest.co.uk)
This song refers to those who lost their lives attempting to cross the Berlin Wall. (from www.bjharvest.co.uk)
Life is like a tall ship
(continua)
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inviata da Marcia 30/6/2008 - 15:48
Percorsi:
Il Muro di Berlino, 1961-1989
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Copii Romania
![Copii Romania](img/upl/R-1015886-1201090643.jpeg.jpg)
Album: Caught In The Light (1993)
Written by Les Holroyd, this song concerns the plight of Romania following the break up of the Soviet block. The English subtitle was "Children Of Romania". Mr Holroyd donated all his proceeds to the fund for the orphan children of Romania.
Lautari are gypsy violinists, and "the mighty Karpatii" are the Carpathian mountains. (from www.bjharvest.co.uk)
Written by Les Holroyd, this song concerns the plight of Romania following the break up of the Soviet block. The English subtitle was "Children Of Romania". Mr Holroyd donated all his proceeds to the fund for the orphan children of Romania.
Lautari are gypsy violinists, and "the mighty Karpatii" are the Carpathian mountains. (from www.bjharvest.co.uk)
Gone you sons of darkness
(continua)
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inviata da Marcia 30/6/2008 - 15:39
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There's A War Going On For Your Mind
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Dall'album "Fight With Tools" (2007)
There's a war going on for your mind
(continua)
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inviata da Alessandro 30/6/2008 - 15:34
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Zu atrapatu arte
![Zu atrapatu arte](img/thumb/c7662_130x140.jpeg?1506442769)
Un joven muere a causa de la droga
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 30/6/2008 - 10:32
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Il Futuro del Mondo
![Il Futuro del Mondo](img/thumb/c7665_130x140.jpeg?1489998202)
Ce n'est pas vraiment une chanson contre la guerre, mais contre les causes de nombreuses guerres, qui trop souvent sont seulement les causes déployées pour soutenir la « nécessité » de la guerre.
Si la « nécessité »s'effondrait, disparaitrait son support et comment justifieraient-ils la guerre ?
Réponse de Marco Valdo M.I. : la guerre n'a pas besoin de justification. Elle est impérieuse; elle s'impose, c'est tout. Aucun raisonnement au monde n'a jamais pu empêcher la connerie d'apparaître et de se développer.
Je conçois bien qu'une telle réponse est assez décourageante, mais comment limiter la connerie ? On raconte qu'Einstein en réponse à une question à propos de l'expansion de l'univers avait dit :
« Il y a deux choses en expansion continue : l'univers et la connerie. Encore que pour l'univers, je n'ai pas de certitude. »
Si la « nécessité »s'effondrait, disparaitrait son support et comment justifieraient-ils la guerre ?
Réponse de Marco Valdo M.I. : la guerre n'a pas besoin de justification. Elle est impérieuse; elle s'impose, c'est tout. Aucun raisonnement au monde n'a jamais pu empêcher la connerie d'apparaître et de se développer.
Je conçois bien qu'une telle réponse est assez décourageante, mais comment limiter la connerie ? On raconte qu'Einstein en réponse à une question à propos de l'expansion de l'univers avait dit :
« Il y a deux choses en expansion continue : l'univers et la connerie. Encore que pour l'univers, je n'ai pas de certitude. »
LE FUTUR DU MONDE
(continua)
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inviata da Marco Valdo M.I. 29/6/2008 - 21:58
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Il Sergente nella Neve
![Il Sergente nella Neve](img/thumb/c7395_130x140.jpeg?1337765523)
À ce moment, nous n'étions pas ennemis... On songe à ce Noël de 1916, mais était-ce 1916 ? Entre deux tranchées, entre deux tueries. On devrait plus souvent manger ensemble...
Quarante hommes, huit chevaux : c'était la contenance d'un wagon pour les régiments de cavalerie, du temps où on se battait encore à cheval; une norme internationale. Alexandre Vialatte le répète assez. Il en a fait une sentence. Quarante hommes, huit chevaux.
Quarante hommes, huit chevaux : c'était la contenance d'un wagon pour les régiments de cavalerie, du temps où on se battait encore à cheval; une norme internationale. Alexandre Vialatte le répète assez. Il en a fait une sentence. Quarante hommes, huit chevaux.
LE SERGENT DANS LA NEIGE
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inviata da Marco Valdo M.I. 29/6/2008 - 18:01
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Rossana
![Rossana](img/thumb/c7614_130x140.jpeg?1329469731)
Un texte superbe. Une conclusion des plus saines; digne de Vian. Déserte !
Chanson italienne – Rossana – Mercanti di liquore e Marco Paolini – 2008.
Chanson italienne – Rossana – Mercanti di liquore e Marco Paolini – 2008.
ROSSANA
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inviata da Marco Valdo M.I. 28/6/2008 - 21:12
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La ninna nanna de la guerra
![La ninna nanna de la guerra](img/thumb/c103_130x140.jpeg?1328567381)
Ora esiste anche una bellissima versione eseguita da Piero Brega (ex Canzoniere del Lazio) nel disco del 2007 di Sara Modigliani "Ma che razza de città" (i dischi del manifesto).
Luigi Piccioni 28/6/2008 - 18:21
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L'uomo che non dorme mai
![L'uomo che non dorme mai](img/art/t2775079.jpg)
De l'album « Qu'as-tu à faire d'un titre ? » (2005)
« L'homme qui ne dort jamais est un éloge de la sensibilité. Je pense qu'il y a des différences, parfois je me demande si l'être humain est d'un seul ou de différents – ne disons pas races qui est malvenu; cependant, il y a différents modèles totalement différents. Il y a des personnes qui détruisent tellement de choses en une seconde et qui n'ont pourtant pas le moindre problème; il y a des personnes qui passent leur vie pour sauver un petit bout de quelque chose et qui souffrent atrocement pour tout ce qui ne va pas. Je fais un effort pour les considérer comme des parties appartenant à la même espèce. Et dès lors, oui, je la définirais comme un éloge à la sensibilité, qui est peut-être ce qui nous sauve. »
Entrevue de Lorenzo Monguzzi des Mercanti di Liquore, dans Bielle.
« L'homme qui ne dort jamais est un éloge de la sensibilité. Je pense qu'il y a des différences, parfois je me demande si l'être humain est d'un seul ou de différents – ne disons pas races qui est malvenu; cependant, il y a différents modèles totalement différents. Il y a des personnes qui détruisent tellement de choses en une seconde et qui n'ont pourtant pas le moindre problème; il y a des personnes qui passent leur vie pour sauver un petit bout de quelque chose et qui souffrent atrocement pour tout ce qui ne va pas. Je fais un effort pour les considérer comme des parties appartenant à la même espèce. Et dès lors, oui, je la définirais comme un éloge à la sensibilité, qui est peut-être ce qui nous sauve. »
Entrevue de Lorenzo Monguzzi des Mercanti di Liquore, dans Bielle.
L'HOMME QUI NE DORT JAMAIS
(continua)
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inviata da Marco Valdo M.I. 28/6/2008 - 16:41
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Zu atrapatu arte
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FINO A CHE NON ACCHIAPPANO ANCHE TE
(continua)
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inviata da Luca 'The River' 28/6/2008 - 06:38
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Chansons de La bande à Bonnot: 06. La java des chaussettes à clous
![Chansons de <i>La bande à Bonnot</i>: 06. La java des chaussettes à clous](img/thumb/c7659_130x140.jpeg?1328634540)
27 giugno 2008
LA GIAVA DEGLI SCARPONI CHIODATI
(continua)
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27/6/2008 - 20:15
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Chansons de La bande à Bonnot: 02. Les joyeux bouchers
![Chansons de <i>La bande à Bonnot</i>: 02. Les joyeux bouchers](img/upl/montibonnot.jpg)
Da segnalare la versione italiana dell'intera commedia musicale di Henry-François Rey, con canzoni di Boris Vian, opera di Giangilberto Monti:
Giangilberto Monti
"LA BELLE EPOQUE DELLA BANDA BONNOT"
storia del bandito anarchico Jules Bonnot su canzoni originali di Boris Vian.
Roberto Carlotti, fisarmonica - Renata Mezenov Sa, voce e chitarra - Marco Mistrangelo, contrabbasso - Caroline Tallone, ghironda, violino, organetto diatonico.
Jules Bonnot, operaio, anarchico e poi bandito, viene braccato per anni dalla polizia in piena Belle Epoque e diventa suo malgrado un eroe popolare: la sua cattura avviene di fronte a cinquecento soldati e ventimila parigini, nell'aprile del 1912. Henry-François Rey nel 1954 trasforma questa storia in una commedia musicale e ne affida le canzoni all'eclettico artista francese Boris Vian. Dopo lo spettacolo gli spartiti originali si perdono e l'opera viene... (continua)
Giangilberto Monti
"LA BELLE EPOQUE DELLA BANDA BONNOT"
storia del bandito anarchico Jules Bonnot su canzoni originali di Boris Vian.
Roberto Carlotti, fisarmonica - Renata Mezenov Sa, voce e chitarra - Marco Mistrangelo, contrabbasso - Caroline Tallone, ghironda, violino, organetto diatonico.
Jules Bonnot, operaio, anarchico e poi bandito, viene braccato per anni dalla polizia in piena Belle Epoque e diventa suo malgrado un eroe popolare: la sua cattura avviene di fronte a cinquecento soldati e ventimila parigini, nell'aprile del 1912. Henry-François Rey nel 1954 trasforma questa storia in una commedia musicale e ne affida le canzoni all'eclettico artista francese Boris Vian. Dopo lo spettacolo gli spartiti originali si perdono e l'opera viene... (continua)
Riccardo Venturi 27/6/2008 - 14:53
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Pane e rose