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Prima del 2008-5-8

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Ruggine

Ruggine
Da "Babilonia e pesia" (1993) e "In Diretta dal Sole" (live, 1996)

"Colpire la memoria, riscrivere la storia": è questo in buona sostanza il programma della destra pigliatutto.

Ho trovato il riferimento a questa canzone nell'ex ergo del libro di Claudia Cernigoi "Operazione foibe a Trieste: come si crea una mistificazione storica. Dalla propaganda nazifascista, attraverso la guerra fredda fino al neoirredentismo"
Ruggine blu
(continua)
inviata da Alessandro 30/4/2008 - 13:58
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War Should End (In Abyss)

War Should End  (In Abyss)
[2008]
Album: "Facing Harder Reasons Than Before"
Testo e musica di Jim Geezil
Lyrics and music by Jim Geezil

Il brano è acoltabile (non scaricabile) dal sito ufficiale
Here it goes again in the same way that it left,
(continua)
inviata da Robbie Dero 30/4/2008 - 08:32
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Lunario di Settembre [Il processo di Nogaredo]

Lunario di Settembre [Il processo di Nogaredo]
[1990]
Testo di Anna Lamberti Bocconi
Musica di Ivano Fossati
dall'album "Discanto" (1990)


Tutto ebbe inizio nell'anno 1646 nella piazza di Nogaredo. Mercuria accusò Domenica Chemelli di furto e stregoneria: a seguito di tale accusa, le due donne furono rinchiuse nelle carceri di Castel Noarna.

Ma Mercuria fu accusata a sua volta di stregoneria e, in interrogatorio, affermò che erano state Domenica e la figlia Lucia a insegnarle come diventare una strega, trattenendo l'ostia consacrata sotto la lingua dopo la Comunione e imprimendole il marchio del demonio su una spalla. Anche Lucia e Domenica vennero quindi arrestate e rinchiuse nelle carceri del castello; furono sottoposte a varie torture: il "tratto di corda" (che consiste nell'appendere il soggetto per le mani fino a spezzare i tendini o le ossa) e i "sibilli" (cioè spezzare le ossa delle mani con cunei in legno conficcati tra... (continua)
L'Accusa
(continua)
29/4/2008 - 23:57
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Faut plus d'gouvernement

Faut plus d'gouvernement
[1889]
Auteur: François Brunel
Autore: François Brunel
Interprétation de Marc Ogeret, "Chansons Contre"
Interpretazione di Marc Ogeret in "Chansons Contre"


A proposito!
di Riccardo Venturi

Questa canzoncina che oggi qui inserisco è una canzone popolare, nel senso che non ne sono mai stati individuati autori precisi (neppure della musica). Risale a circa il 1885, ed ha quindi la bella età di centoventitré anni. (Ma si veda qui e qui: La canzone è del 1889 ed è da attribuire a François Brunel). Certo che verrebbe voglia, cambiati o adattati un po' di nomi, di dire il classico "scritta appena ieri"; ma prima di sviscerare un po' la cosa, c'è da trovare qualche purissimo pretesto per non inserirla tra gli "Extra". Non ci avevo voglia, oggi, di ricorrere agli "Extra", mi capirete; negli ultimi tempi ne ho un po' abusato.

Pretesti? A pensarci bene, è una canzone contro i governi, e a... (continua)
À chaque coin de rue
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/4/2008 - 23:51
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Ufo su Firenze

Ufo su Firenze
da "Fenomeni" (2008)

Gli ufo della nuova canzone di Piero Pelù non sono quelli che nel 1954 sorvolarono (pare) lo stadio costringendo a sospendere la partita Fiorentina-Pistoiese e scaricando sulla città una pioggia di silicio.

Sono invece una metafora per i lavavetri, gli extracomunitari a cui l'amministrazione fiorentina ha dichiarato guerra l'estate scorsa.




Sono scesi dal cielo
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 27/4/2008 - 00:19
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Eusko gudariak

Eusko gudariak
[1932]
Testo/texto: José María de Garate
Modificato da / Modificado por Alejandro Lizaso Eizmendi
Musica/música: Atzo Bilbon nengoen [canzone popolare basca, "Ieri ero a Bilbao"]

Questa è la canzone-simbolo sia dei combattenti baschi antifascisti durante la guerra civile spagnola (per il qual motivo la inseriamo nell'apposita categoria) sia, in generale, dell'antifranchismo e dell'indipendentismo dell'Euskadi. Vogliamo ricordare che è stata, con nostro grande piacere, cantata a squarciagola da alcune ragazze basche ieri sera a Firenze in piazza Santo Spirito, durante una delle vere feste popolari per il 25 aprile (non quelle paludate di lorsignori e delle "istituzioni"). Una canzone, certo, di combattimento, una delle tipiche canzoni nella guerra di questo sito. [RV]


Eusko gudariak (originariamente Euzko gudariak, che in Italiano si traduce come «Combattenti Baschi») è una canzone... (continua)
Eusko Gudariak gara
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/4/2008 - 19:11
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Ma chi ha detto che non c'è

Ma chi ha detto che non c'è
[1976]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Gianfranco Manfredi
Album / Albumi : Ma non è una malattia



[...]Lo stesso atteggiamento privatistico si ritrova nei consumi culturali: una ricerca di separatezza assoluta dai sentieri della cultura maggioritaria, anche di quella ribelle nata nel '68. Il movimento fa suoi alcuni "testi" classici della controcultura, come quelli della protesta pacifista e radicale americana, da Bob Dylan ai Fugs, i Jefferson Airplane, Country Joe, Frank Zappa, Joni Mitchell e il supergruppo Crosby, Stills, Nash e Young; ama i cantautori in rotta di avvicinamento all'impegno politico, come Francesco Guccini (fin dai primi testi scritti per i Nomadi) o Fabrizio De André e ancora Francesco De Gregori o per altri versi Edoardo Bennato. Ma canta soprattutto la canzone militante, di lotta, intrecciata strettamente alla canzone popolare... (continua)
Sta nel fondo dei tuoi occhi
(continua)
inviata da adriana e daniela -k.d.- [adriana non cambiare l'ordine, chiaro? ghghghgh RV] 26/4/2008 - 14:51
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La ballata dell'uomo in più

La ballata dell'uomo in più
Di Amendola-Gagliardi
1971
Era l’ultimo della classe
(continua)
inviata da Daniela 23/4/2008 - 15:19
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E subito ci hanno detto

E subito ci hanno detto
[1968]
Scritta da Leoncarlo Settimelli
Dal disco "Ogni giorno in piazza"
(con la collaborazione di Francesco De Gregori e Antonello Venditti)

"Nel disco c'era anche una dolente riflessione sulla violenza che in quegli anni continuava a fare vittime tra gli operai. Ero stato ad Avola, in Sicilia, dove la polizia aveva ancora una volta sparato, uccidendo."

Leoncarlo Settimelli, Il '68 cantato (e altre stagioni), edizioni Zona, 2008, p. 40. Il testo è stato ricopiato direttamente dal libro.
Ne hanno ammazzati due
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/4/2008 - 18:32
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Consigli per una buona condotta

Consigli per una buona condotta
[1968]
Scritta da Leoncarlo Settimelli e Marco Ligini
Dal disco "Ogni giorno in piazza"
(con la collaborazione di Francesco De Gregori e Antonello Venditti

"La canzone più dura era forse quella scritta con Marco Ligini, un architetto prestato al cabaret (quello messo in scena all'Armadio) che aveva un linguaggio pungente e iconoclasta (una volta mi definì "l'Orietta Berti della Rivoluzione"). "

Leoncarlo Settimelli, Il '68 cantato (e altre stagioni), edizioni Zona, 2008, p. 38. Il testo è stato ricopiato direttamente dal libro.
Per ogni cento Vietcong massacrati
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/4/2008 - 18:25
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Bidasoa fundamentalista

Bidasoa fundamentalista
Si tratta una canzone sulla discriminazione contro le donne durante una manifestazione nella quale si festeggiava la fine dell'assedio francese nei primi anni del XIX secolo. In particolare, la commemorazione si svolgeva per ricordare la riconquista di un villaggio nella regione basca dell'Alarde. [CCG/AWS Staff]
Inoiz ez!
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 22/4/2008 - 16:50

Giuriam giuriam

anonimo
Il testo è ripreso da Il deposito - Canti di lotta, sito gemello.
Giuriam giuriam
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/4/2008 - 15:32
Riccardo Venturi 22/4/2008 - 10:45
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La fiaba di Nushe

La fiaba di Nushe
Per il percorso "Violenza sulle donne: come e peggio della guerra", una bellissima canzone da "All'improvviso nella mia stanza" (2002)
Dal foulard le spuntava
(continua)
inviata da Alessandro 22/4/2008 - 08:56

Giugno'44

Giugno'44

Niccioleta: la strage dei minatori
di Nedo Barzanti
dal Sito del Partito dei Comunisti Italiani di Grosseto

I primi di giugno del 1944, la ritirata tedesca era in pieno corso sulle strade della Maremma; il fascismo-repubblichino era in sfacelo. Il presidio fascista di Massa Marittima tagliò la corda la notte del 9. Quello stesso giorno una squadra di partigiani era entrata a Niccioleta, ma si limitò a disarmare i carabinieri e al sequestro delle armi reperite nelle case dei fascisti.

Nella massa degli operai i fascisti costituivano a Niccioleta una esigua minoranza. I repubblichini erano in tutto sedici; con loro e con le loro famiglie la popolazione evitava di avere rapporti di sorta. Consapevoli del loro isolamento i fascisti si riunivano tra loro quasi ogni sera in casa del siciliano Pasquale Calabrò, o di suo cognato Aurelio Nucciotti, o della guardia giurata Luigi Torrini. Calabrò,... (continua)
Ero con gli amici, eravamo bambini
(continua)
inviata da adriana 21/4/2008 - 19:12

Peace Blues

E allora!
(continua)
inviata da adriana 21/4/2008 - 18:57
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After The Ceasefire

After The Ceasefire
[1998]
(Daniel Lanois/Frank McGuinness)
Album: "Vagabond Ways"


Vagabond Ways

da Rockol

«Oh, dottore, per favore/ bevo mi drogo/ amo il sesso e ho viaggiato molto/ ho avuto il mio primo figlio a 14 anni e credo sì credo di essere una vagabonda/…per favore non mi rinchiuda/ mi lasci andare/ se mi lascia uscire le prometto che non tornerò più/ prenderò una nave e attraverserò il mare/sono giovane, povera e ho anche paura/ ma rimarrò come sono e manterrò i miei modi da vagabonda…». Marianne Faithfull, chi altri? Chi può includere nei ringraziamenti dell’album Charles Baudelaire e Anita Pallenberg (la ex-signora Richards dei bei tempi andati), Oscar Wilde e il produttore Daniel Lanois, Arthur Rimbaud e Marcus Garvey, Herman Melville e Kate Moss? Il Rock torna maiuscolo in un album di ballad confessionali, di drinking songs autobiografiche, popolate di desiderio, nostalgia e rimpianti.... (continua)
After the ceasefire that they swore would last
(continua)
21/4/2008 - 15:58
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La nostalgie camarade

La nostalgie camarade
[1981]
Paroles et musique: Serge Gainsbourg
Testo e musica: Serge Gainsbourg

Una canzone del 1981, seguito di "Aux armes et caetera" che nel 1978 tanto fece incazzare i parà e i fascisti di Francia.
Qui Gainsbourg non risparmia il suo feroce sarcasmo per i torturatori delle guerre coloniali francesi: "Ne passano di cose nel tuo cranio rasato, pieno di tristezza e di haschisch. Ti vedi ancora nella tua mimetica, farcita di bombe, mentre salti dal tuo aeroplano"...

da A - rivista anarchica
Qu'est-ce qui t'as pris bordel de casser la cabane
(continua)
inviata da Alessandro 21/4/2008 - 15:26

Per lasciare un segno

Per lasciare un segno
Carlo lotta insieme a noi
Non c'è modo migliore per lasciare un segno
(continua)
inviata da luca 20/4/2008 - 22:53
Percorsi: Genova - G8
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Broken English

Broken English
[1979]
Dall'omonimo album
From the title-bearing album

Sembra che la canzone sia dedicata a Ulrike Meinhof. Niente di meno. Ma se uno non lo sapesse potrebbe sembrare una canzone contro la guerra fredda. [LM]

A parte il fatto che la dedica a Ulrike Meinhof ci riporta al "suicidio" di Stammheim, "suicidio" perpetrato da uno "stato democratico occidentale" ai danni di "terroristi" che - tra le altre cose- si erano occupati di rapire e spedire all'inferno Hanns-Martin Schleyer, nazista riciclato come presidente della confidustria tedesca, credo che la canzone vada comunque interpretata come riferita alla guerra fredda, senza alcun dubbio. Credo che la dedica alla Meinhof debba essere letta proprio in questo senso. Ad ogni modo, e anche a costo di attirarmi qualche "strale" legalitar-giustizialista (proveniente magari da "sinistra", why not!), una dedica alla memoria di Ulrike la voglio fare... (continua)
Could have come through anytime,
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 20/4/2008 - 22:08
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Johnny Get Your Gun

Johnny Get Your Gun
(Curtiss-Pollock)
1970
Album: Life
One day you find in the mail
(continua)
inviata da Sun PK 20/4/2008 - 21:34
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Sfulà

Sfulà
Stazione resistenza
Toast records 2005

(R.Cremonesi)
Quand l’ultima guera l’ha quatà tuta Milan
(continua)
inviata da adriana 20/4/2008 - 18:31
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Revolucion

Revolucion
LA DANZA DEI SOGNI
Toast records 2007
Hai il sapore di terre lontane, di liberi sogni per la mia gente,
(continua)
inviata da adriana 20/4/2008 - 18:11
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Comandante Remo

Comandante Remo
Stazione resistenza
Toast records 2005

(M.Carassini&Trenincorsa)
Le madri nelle notti, sconfitte nelle fredde coperte,
(continua)
inviata da adriana 20/4/2008 - 18:03
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Cammina nel fango

Cammina nel fango
Stazione resistenza
Toast records 2005

(M.Carassini&Trenincorsa)
Fu in un giorno strano, di sporchi presagi,
(continua)
inviata da adriana 20/4/2008 - 17:58
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Fino a che non cambierà

Fino a che non cambierà
Fino a che non cambierà
Toast records 2004 (mini cd)

(M.Carassini&Trenincorsa)
Prima di partire da qui
(continua)
inviata da adriana 20/4/2008 - 17:49
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La ruota girerà

La ruota girerà
Fino a che non cambierà
Toast records 2004 (mini cd)

(M.Carassini&Trenincorsa)
Bruciano memorie, si spostano le idee
(continua)
inviata da adriana 20/4/2008 - 17:44
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Fiesta siempre

Fiesta siempre
Fino a che non cambierà
Toast records 2004 (mini cd)

(M.Carassini&Trenincorsa)
La storica isola al centro del mondo,
(continua)
inviata da adriana 20/4/2008 - 17:36
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Penelope e Ulisse

Penelope e Ulisse
Pubblicata nel 1982.
Penelope facev’a tela
(continua)
inviata da Renato Stecca 19/4/2008 - 17:00
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Canzone di Maddalena

Canzone di  Maddalena
Un anno sull'altipiano 2006
Opera da due soldi


iubal
I Figli di Iubal si confrontano questa volta con il pilastro della letteratura sarda “Un anno sull’ altipiano”, dello scrittore, politico e intellettuale Emilio Lussu. Si affidano invece all’“Opera da tre soldi” di Weill e Brecht per trarre ispirazione nella struttura teatrale della loro, questa volta, “Opera da due soldi” . Un confronto che è in realtà un pretesto per parlare del presente, con una critica neanche tanto velata alle guerre contemporanee, attraverso la storia di un ragazzo sardo che, come tanti, per fuggire alla disoccupazione si arruola nell’Esercito e parte a fare una guerra che non gli appartiene. Il giovane, addormentandosi col testo di Lussu tra le mani, scoprirà, in sogno, che quel passato narrato e criticato sotto le righe dallo scrittore Armungiano non differisce poi tanto dal suo presente.



Testo e musica: Carlo Doneddu
Maddalena ha gli occhi puri
(continua)
inviata da adriana 19/4/2008 - 13:58
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Inno della brigada

Inno della brigada
Un anno sull'altipiano 2006
Opera da due soldi


iubal
I Figli di Iubal si confrontano questa volta con il pilastro della letteratura sarda “Un anno sull’ altipiano”, dello scrittore, politico e intellettuale Emilio Lussu. Si affidano invece all’“Opera da tre soldi” di Weill e Brecht per trarre ispirazione nella struttura teatrale della loro, questa volta, “Opera da due soldi” . Un confronto che è in realtà un pretesto per parlare del presente, con una critica neanche tanto velata alle guerre contemporanee, attraverso la storia di un ragazzo sardo che, come tanti, per fuggire alla disoccupazione si arruola nell’Esercito e parte a fare una guerra che non gli appartiene. Il giovane, addormentandosi col testo di Lussu tra le mani, scoprirà, in sogno, che quel passato narrato e criticato sotto le righe dallo scrittore Armungiano non differisce poi tanto dal suo presente.



Testo e musica: Carlo Doneddu
Siam la porta blindata della Nazione
(continua)
inviata da adriana 19/4/2008 - 13:47
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Canzone del generale Leone

Canzone del generale  Leone
Un anno sull'altipiano 2006
Opera da due soldi


iubal
I Figli di Iubal si confrontano questa volta con il pilastro della letteratura sarda “Un anno sull’ altipiano”, dello scrittore, politico e intellettuale Emilio Lussu. Si affidano invece all’“Opera da tre soldi” di Weill e Brecht per trarre ispirazione nella struttura teatrale della loro, questa volta, “Opera da due soldi” . Un confronto che è in realtà un pretesto per parlare del presente, con una critica neanche tanto velata alle guerre contemporanee, attraverso la storia di un ragazzo sardo che, come tanti, per fuggire alla disoccupazione si arruola nell’Esercito e parte a fare una guerra che non gli appartiene. Il giovane, addormentandosi col testo di Lussu tra le mani, scoprirà, in sogno, che quel passato narrato e criticato sotto le righe dallo scrittore Armungiano non differisce poi tanto dal suo presente.

Sono il generale Leone
(continua)
inviata da adriana 19/4/2008 - 12:41
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Partenza al fronte

Partenza al fronte
Un anno sull'altipiano 2006
Opera da due soldi


iubal
I Figli di Iubal si confrontano questa volta con il pilastro della letteratura sarda “Un anno sull’ altipiano”, dello scrittore, politico e intellettuale Emilio Lussu. Si affidano invece all’“Opera da tre soldi” di Weill e Brecht per trarre ispirazione nella struttura teatrale della loro, questa volta, “Opera da due soldi” . Un confronto che è in realtà un pretesto per parlare del presente, con una critica neanche tanto velata alle guerre contemporanee, attraverso la storia di un ragazzo sardo che, come tanti, per fuggire alla disoccupazione si arruola nell’Esercito e parte a fare una guerra che non gli appartiene. Il giovane, addormentandosi col testo di Lussu tra le mani, scoprirà, in sogno, che quel passato narrato e criticato sotto le righe dallo scrittore Armungiano non differisce poi tanto dal suo presente.



Testo e musica: Carlo Doneddu
Ora che son diventato tuo amante
(continua)
inviata da adriana 19/4/2008 - 12:14
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Il dio dei denari

Il dio dei denari
[2009]
Album: libertAria

E' in libreria Lavorare uccide, il libro che racconta il mio viaggio in Italia attraverso le morti sul lavoro. Come exergo del libro, e in coda, una canzone che ho scritto sulle donne che perdono il loro uomo sul lavoro. Si intitola Il dio dei denari, e farà parte del repertorio del mio nuovo progetto musicale Marco Rovelli LibertAria (al quale adesso, dopo l'immersione in questo libro, torno a lavorare con costanza).
Da:SBANDATIil blog musicale di Marco Rovelli
L'angelo schiavo, accecato, impotente
(continua)
inviata da adriana 19/4/2008 - 09:56
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Il grido forte di una canzone

Il grido forte di una canzone
(testi e musica dei VIADIMEZZO - D. Nastasi )

Brano dedicato a tutti i bambini vittime delle guerre, privati della loro vita, dei loro sogni, dei loro giochi...se bastasse un grido fortissimo a porre fine all'orrore...
Prigioniero
(continua)
inviata da Daniele Nastasi 18/4/2008 - 22:51

[Dei fatti ch'io vi narro ricordate]

[Dei fatti ch'io vi narro ricordate]
[1921]
Testo di Donato Settimelli
su un motivo popolare

"Mio padre aveva studiato un po' da tenore con un maestro locale ed amava moltissimo le canzoni napoletane. Ma conosceva anche i modi popolari del paese e ricordo che sugli scontri coi fascisti e il suo arresto a Nizza (dove era fuggito) aveva anche scritto due canzoni che egli stesso cantava. La prima, eseguita su un modulo popolare molto diffuso dalle mie parti, rievocava l'arrivo al paese della squadraccia 'La disperata' comandata dal famigerato Amerigo Dumini (che nel 1924 assassinerà Matteotti) che aveva in precedenza saccheggiato la cooperativa di consumo ed era stata poi fronteggiata e respinta dagli Arditi del Popolo, del quale mio padre faceva parte."

Leoncarlo Settimelli, Il '68 cantato (e altre stagioni), edizioni Zona, 2008, p. 14. Il testo è stato ricopiato direttamente dal libro.

Il paese del Porto di Mezzo si trova nel comune di Lastra a Signa, presso Firenze, al confine col comune di Scandicci.
Dei fatti ch'io vi narro ricordate
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/4/2008 - 13:11
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La Coca Cola

La Coca Cola
[1968]
Testo e musica di Leoncarlo Settimelli

"Nel 1968 ero chiaramente -agli occhi dei più- un "fuoricorso" della contestazione. Avevo 31 anni ma l'ampia calvizie, che compensavo con una barba rossiccia che mi ero fatta crescere da poco, mi faceva sembrare più vecchio. Quando per esempio bussavo al portone di una facoltà occupata, come quella di Magistero, in piazza della Repubblica a Roma, dove pure ero stato invitato, gli studenti addetti alla sorveglianza mi guardavano dallo spioncino sospettosi, osservavano l'eskimo verde e poi dicevano schifati: 'Ma tu sei un professore!'. Solo quando abbassavano gli occhi e vedevano la chitarra si decidevano ad aprire.
Quando si parla di quel fatidico anno, riesco con difficoltà ad inquadrare molti degli eventi che lo caratterizzarono, poiché essi furono tumultuosi e si sovrappongono nella mia memoria, inserendosi all'interno di un ampio percorso... (continua)
Ho visto al cine una reclame
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/4/2008 - 12:51

Tutti parlano di Michele

Tutti parlano di Michele
Testo e musica di Leoncarlo Settimelli
(ca. 1971)

"L'emigrazione era sotto i nostri occhi, naturalmente, e a me fu la tragedia delle cosiddette 'vedove bianche' che finì per ispirarmi, e cioè la storia di quelle donne che non sapevano più niente del marito emigrato. In molti casi, ci dicevano, l'uomo aveva conosciuto una donna, magari una svizzera, o una tedesca, per di più benestante, ed aveva finito per restare a convivere con lei, non tornando più in Sicilia. La canzone che ne venne fuori era marcata da un ritmo di treno scandito su una tammorra tenuta sulle ginocchia."

Leoncarlo Settimelli, Il '68 cantato (e altre stagioni), edizioni Zona, 2008, p. 56. Il testo è stato ricopiato direttamente dal libro.
Tutti parlano di Michele
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/4/2008 - 12:34

The Union Song

This song highlights several themes and characteristics of the European Union, notably the lack of war between member countries since its creation.
The European Union’s got
(continua)
inviata da Charles Goodger 18/4/2008 - 10:14
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No me gusta la guerra

No me gusta la guerra
Un'assoluta chiccazza latinoamericana, una cumbia dove Rambo (interpretato da Diego Alione, il suo migliore imitatore nel mondo) depone schifato le armi e si mette a ballare con due signorine ignude porqué "A Rambo no le gusta la guerra!". Geniale!
A Rambo no le gusta la guerra
(continua)
inviata da Alessandro 18/4/2008 - 08:17
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Massimiliano Larocca: La petite promenade du poète

Massimiliano Larocca: La petite promenade du poète
Poesia di Dino Campana (dai "Canti Orfici", 1914)
Musica di Massimiliano Larocca
In "La breve estate", 2008
Riarrangiata da Riccardo Tesi in "Un mistero di sogni avverati - Massimiliano Larocca canta Dino Campana" (2015)


La très longue promenade des poètes
di Riccardo Venturi

Il 15 aprile Massimiliano Larocca ha presentato al centro culturale "Paolo Paoli" di Firenze, nell'area del vecchio manicomio di San Salvi, il suo album "La breve estate". Ci sono canzoni nuove, e ce n'è qualcuna vecchia. Come "La petite promenade du poète", che faceva parte del primo e introvabile suo album interamente tratto dalle poesie dei "Canti Orfici" di Dino Campana. Il fatto che la abbia riproposta in questo suo nuovissimo album mi riempie troppo di felicità perché possa fare a meno di manifestarla, in qualche modo, ricorrendo all'eterna arma degli "Extra". Ho sia per Dino Campana che per questa canzone,... (continua)
Me ne vado per le strade
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/4/2008 - 21:42
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Timur Tengah I

Timur Tengah I
In album "Aku Sayang Kamu",
released 1986.
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An English/Italian translation of the song will be provided as soon as possible. La traduzione in italiano e inglese della canzone sarà fornita quanto prima [AWS/CCG Staff]
Ada tanya dalam kepala
(continua)
inviata da widi 17/4/2008 - 09:48
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Breva e Taiwan

Breva e Taiwan
2005
Dall'album "Bala e fa balà "

Una canzone dei Luf che, nel titolo, fa chiaramente il verso a Breva e tivàn di Davide Van De Sfroos.
Si parte coi container si vola coi comballi
(continua)
inviata da Donquijote82 16/4/2008 - 18:48
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Un Cavaliere

Un Cavaliere
Testo e musica di Salvatore Azzaro

Una vita di battaglie, di lotte; sangue che scorre al suo passaggio e che gli lascia alle spalle il silenzio del buio e della morte. Una fuga verso la luce una vita mai vissuta, lasciandosi andare nei ricordi, vagando con i pensieri, succedersi visioni di buio e di luce, che proclamerà la sua vittoria nell’alba della nuova vita”.
Un Cavaliere nella notte è aggrappato alla sua spada
(continua)
inviata da Giuseppe 16/4/2008 - 18:24
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Death & Destruction

Death & Destruction
Album: "The Last Sucker" (2007)
You go to war without a care in the world
(continua)
inviata da Alessandro 16/4/2008 - 09:53
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No Glory

No Glory
Album: "The Last Sucker" (2007)

Un brano che non ha bisogno di molti commenti.
Greed
(continua)
inviata da Alessandro 16/4/2008 - 09:51
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The Last Sucker

The Last Sucker
Sempre da "The Last Sucker" (2007), la canzone che dà il tiolo all'album... dedicata, com'è ovvio, al Re dei Suckers: George W. Bush.
Born and raised in the USA
(continua)
inviata da Alessandro 16/4/2008 - 09:48
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The Dick Song

The Dick Song
Sempre da "The Last Sucker" (2007), una canzone che non è dedicata al cazzo, ma a quel cazzaro guerrafondaio di Dick Cheney.
I've got something to get off my chest
(continua)
inviata da Alessandro 16/4/2008 - 09:44
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Life Is Good

Life Is Good
Dall'album "The Last Sucker" (2007)
What do you say to the ones you love
(continua)
inviata da Alessandro 16/4/2008 - 09:41
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Let's Go

Let's Go
Dall'album "The Last Sucker" (2007)
Let’s go to the edge of disaster
(continua)
inviata da Alessandro 16/4/2008 - 09:37
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I carbonari

I carbonari

[1969]
Musica di Armando Trovajoli
Testo di Giorgio Calabrese
Dalla colonna sonora del film Nell'anno del Signore (1969) di Luigi Magni
Interpretazione dal vivo di Fabrizio De André (1997), poi inserita nell'album Ed avevamo gli occhi troppo belli (2001), edito da A-Rivista Anarchica.

Come un semplice sbaglio di lettera può ingenerare equivoci che poi, spesso con l'ausilio della Rete, si tramandano fino a fuorviare tutti quanti. Nel libretto dell'album "Ed avevamo gli occhi troppo belli", la canzone "I carbonari", che Fabrizio de André aveva improvvisato dal vivo durante la tournée del 1997 pescandola probilmente dai propri ricordi cinematografici (non rammentando peraltro bene il testo), era stata attribuita a tali "Travajoli e Calabrese", di cui sarebbe stato impossibile cercare notizie. La canzone, invece, faceva parte della colonna sonora del bel film di Luigi Magni "Nell'anno... (continua)
a. Il testo originale dal film
(continua)
inviata da adriana 15/4/2008 - 16:06
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Cimitero di guerra

Cimitero di guerra
[1972]
Parole di Vito Paradiso
Musica di Gilberto Trama e Matteo Vitolli
Nell'LP intitolato “Io non so da dove vengo e non so dove mai andrò, uomo è il nome che mi han dato”
Cimitero di guerra nel sole,
(continua)
inviata da Alessandro 15/4/2008 - 15:22
Hanno votato. E poi, dopo?
Riccardo Venturi 14/4/2008 - 22:20
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Rita Fenu (Ninna nanna per un figlio che non doveva nascere)

Rita Fenu (Ninna nanna per un figlio che non doveva nascere)
bellissima!!!!!
se permettete volevo consigliarvi la vergine e il mare di Mia Martini
francesca 14/4/2008 - 12:05

Demain sera un autre jour

Demain sera un autre jour,
(continua)
inviata da Carles Viadel 14/4/2008 - 11:40

Politiques

La politique, La politique…
(continua)
inviata da CarlesViadel 14/4/2008 - 11:26

Mon général

À Charles De Gaulle
(continua)
inviata da Carles Viadel 14/4/2008 - 11:18

Everybody Dreams On...

Everybody dreams on something,
(continua)
inviata da Carles Viadel 14/4/2008 - 11:16

In The Middle Of A Volcano's Eye

I’m in the middle
(continua)
inviata da Carles Viadel 14/4/2008 - 11:11
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Fratello sole sorella luna

Fratello sole sorella luna
L'anno di pubblicazione è il 1972, gli autori sono Benjamin (testo) e Riz Ortolani (musica).

Il brano - il cui titolo ufficiale è "Fratello sole sorella luna" - fa parte della colonna sonora originale dell'omonimo film di Franco Zeffirelli, nella quale fu, per l'appunto, interpretato da un allora ventenne Claudio Baglioni, al pari degli altri due brani - composti dallo stesso tandem di autori - intitolati "Preghiera semplice" (altra CCG) e "Canzone di San Damiano".

Il testo di Benjamin si pone, a sua volta, come un libero adattamento del Cantico delle Creature.

Questa è la copertina del 45 giri:

Questa è invece la copertina - apribile - del 33 giri, completa di credits, tratta dal sito ufficiale di Claudio Baglioni:

http://www.baglioni.it/otmain.htm

La versione originale da studio si può ascoltare su YouTube al seguente link:

http://it.youtube.com/watch?v=caXDwPLi-ls

Eccone invece... (continua)
Alberta Beccaro - Venezia 14/4/2008 - 02:49
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L'Italia di Piero

L'Italia di Piero
cristicchi 6 1 grande mi fai impazire e poi questa canzone............è splendida.LA SO A MEMORIA
fave46 12/4/2008 - 18:30
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The Great Mandala

The Great Mandala
IL GRANDE MANDALA
(continua)
inviata da Kiocciolina 12/4/2008 - 14:36
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Bella Ciao

anonimo
Bella Ciao

Da ballata yiddish a inno partigiano il lungo viaggio di Bella ciao

di JENNER MELETTI da Repubblica Online

BORGO SAN LORENZO - In fin dei conti, svelare un segreto è costato solo due euro. "Nel giugno del 2006 ero al quartiere latino di Parigi, in un negozietto di dischi. Vedo un cd con il titolo: "Klezmer - Yiddish swing music", venti brani di varie orchestre. Lo compro, pagando appunto due euro. Dopo qualche settimana lo ascolto, mentre vado a lavorare in macchina. E all'improvviso, senza accorgermene, mi metto a cantare "Una mattina mi son svegliato / o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao...". Insomma, la musica era proprio quella di Bella ciao, la canzone dei partigiani. Mi fermo, leggo il titolo e l'esecutore del pezzo. C'è scritto: "Koilen (3'.30) - Mishka Ziganoff 1919". E allora ho cominciato il mio viaggio nel mondo yiddish e nella musica klezmer. Volevo sapere come... (continua)
12/4/2008 - 10:48
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Yo vivo en un tiempo de guerra

Yo vivo en un tiempo de guerra
IO VIVO IN UN TEMPO DI GUERRA
(continua)
inviata da Kiocciolina 12/4/2008 - 07:22




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