Chanson dans le sang
Il y a de grandes flaques de sang sur le monde
(continua)
(continua)
inviata da jacky fluttaz 20/5/2008 - 22:54
Pas en France
La petite fille aux yeux tristes
(continua)
(continua)
inviata da jacky fluttaz 20/5/2008 - 22:35
Mai 68
Album: "Ma petite fille de rêve"(1974)
Parfois les gouvernants font la guerre à leur propre peuple.
Parfois les gouvernants font la guerre à leur propre peuple.
La branche a cru dompter ses feuilles
(continua)
(continua)
inviata da jacky fluttaz 20/5/2008 - 22:32
Percorsi:
1968 e dintorni
La rouille
[1972]
Paroles: Jean-Pierre Kernoa
Musique: Maxime Le Forestier
Testo di Jean-Pierre Kernoa
Musica di Maxime Le Forestier
Album: Mon frère
Paroles: Jean-Pierre Kernoa
Musique: Maxime Le Forestier
Testo di Jean-Pierre Kernoa
Musica di Maxime Le Forestier
Album: Mon frère
Più che una vera canzone contro la guerra, una canzone di amore (anzi, di amore finito) con qualche spunto in tema (la ruggine che si posa sui fucili e che corrode le sbarre delle prigioni). Dal primo, storico album di Maxime Le Forestier, una canzone comunque molto bella.
L'habitude nous joue des tours
(continua)
(continua)
inviata da jacky fluttaz 20/5/2008 - 22:22
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
Working Class Hero
vi dico la mia..il senso di questa canzone secondo i vs commenti è la religione, la democrazia, ecc, valori molto grandi, importanti, che non mi sento di commentare. Ma parla anche di un'altra cosa: la SOPRAVVIVENZA, la violenza psicologica, le pressioni e soprattutto l'annientamento dell'autostima e dell'essre umano, del fatto che poi essere eroi vuol dire anche semplicemente rimanere se stessi nonostante tutto, senza indurirsi ma continuare ad avere fiducia nel futuro e negli altri nonostante le ferite. e nonostante quelli"in cima" continuino a vincere...
Debora 20/5/2008 - 21:18
L'Internationale
HINDI / HINDI 1
Avevamo già avuto una "versione Hindi" rivelatasi poi del tutto falsa. Finalmente, da questa pagina di en.wikipedia, ecco uno dei veri testi in hindi, con ricostruzione in caratteri devanagari e doppia traslitterazione grafematica e tradizionale. La traduzione è di Kaushik Ghosh. La versione sembra essere basata, dalle notizie reperite su en.wikipedia, sulla versione in Bengali.
A "Hindi version" that proved totally false had been included formerly in this site. Finally, from this en.wikipedia page, here's a real set of Hindi lyrics of the Internationale, with reconstruction in devanagari characters and double Romanization, both scientific and traditional. Translation by Kaushik Ghosh. According to en.wikipedia, this version appears to be based upon the Bengali version. [AWS/CCG Staff]
A "Hindi version" that proved totally false had been included formerly in this site. Finally, from this en.wikipedia page, here's a real set of Hindi lyrics of the Internationale, with reconstruction in devanagari characters and double Romanization, both scientific and traditional. Translation by Kaushik Ghosh. According to en.wikipedia, this version appears to be based upon the Bengali version. [AWS/CCG Staff]
इन्तर्नास्योनाल
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/5/2008 - 15:26
L'Internationale
CINESE [5] / CHINESE [5]
La versione dell'Esercito Rivoluzionario Nazionale (1926). In occasione della commemorazione del 55° anniversario della Comune di Parigi, il 18 marzo 1926, l'Esercito Rivoluzionario Nazionale fece stampare uno spartito con tre strofe dell'Internazionale in lingua cinese, press'a poco corrispondenti alla prima, seconda e sesta strofa dell'originale francese di Eugène Pottier. In questa unica pagina riproduciamo sia il testo in caratteri tradizionali dell'epoca, sia quello in caratteri semplificati; segue la trascrizione in pinyin.
"La presente versione [...] è stata tradotta da 萧三 (Xiao San)(1896-1983), un poeta assai famoso, mentre si trovava nel 1923 a Mosca. È basata principalmente sulla versione originale francese, ma presenta anche diverse modifiche." [Xu Jiayu]
When commemorating the 55th anniversary of the Paris Commune on 18 March 1926, the National Revolutionary... (continua)
La versione dell'Esercito Rivoluzionario Nazionale (1926). In occasione della commemorazione del 55° anniversario della Comune di Parigi, il 18 marzo 1926, l'Esercito Rivoluzionario Nazionale fece stampare uno spartito con tre strofe dell'Internazionale in lingua cinese, press'a poco corrispondenti alla prima, seconda e sesta strofa dell'originale francese di Eugène Pottier. In questa unica pagina riproduciamo sia il testo in caratteri tradizionali dell'epoca, sia quello in caratteri semplificati; segue la trascrizione in pinyin.
"La presente versione [...] è stata tradotta da 萧三 (Xiao San)(1896-1983), un poeta assai famoso, mentre si trovava nel 1923 a Mosca. È basata principalmente sulla versione originale francese, ma presenta anche diverse modifiche." [Xu Jiayu]
When commemorating the 55th anniversary of the Paris Commune on 18 March 1926, the National Revolutionary... (continua)
a. Caratteri tradizionali
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/5/2008 - 15:07
L'Internationale
GAELICO IRLANDESE [2] / IRISH GAELIC [2]
La seguente è invece la versione letterale della prima strofa e del ritornello dell'originale francese. Proviene anch'essa dal Sito del Partito Comunista d'Irlanda, dov'è però attribuita -a nostro parere erroneamente- a Máirtín Ó Cadhain (che è invece l'autore della versione classica in rima).
The following is a literal translation of the first verse and refrain of the French original into Irish Gaelic. Also reproduced from the Communist Party of Ireland, where it is, however, credited -wrongly, in our opinion- to Máirtín Ó Cadhain (the author of the standard Irish version).
The following is a literal translation of the first verse and refrain of the French original into Irish Gaelic. Also reproduced from the Communist Party of Ireland, where it is, however, credited -wrongly, in our opinion- to Máirtín Ó Cadhain (the author of the standard Irish version).
[AN tINTERNATIONAL]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/5/2008 - 13:03
Et pourtant dans le monde
1969
Tu me diras que j'ai tort de chanter
(continua)
(continua)
inviata da carles viadel 20/5/2008 - 12:19
99 Luftballons
qst canzone è troppo bella e il testo anche... l' ho sentita a scuola per la prima volta e mi è piaciuta subito!!
Ciao 3 B =)!!
Ciao 3 B =)!!
Sah^^ 19/5/2008 - 19:45
L'Internationale
TAGALOG (PILIPINO) [3] / TAGALOG (PILIPINO) [3]
Pandaigdigang awit ng manggagawa ("Inno internazionale dei lavoratori"). Questa che è probabilmente la prima versione dell'Internazionale in tagalog (filippino) fu creata nel 1930 da Juan Feleo (1896-1946) dell'allora Partido Komunista ng Pilipinas (Partito comunista delle Filippine). Era basata sulla versione americana; invece di "Internationale" era però intitolata Pandaigdidang awit ng Manggagawa. L'inno originale fu poi utilizzato dall'intero movimento di sinistra; tuttavia, il termine komunismo fu sostituito con sosyalismo o con demokrasya.
The original Internationale was created in 1930 by Juan Feleo (1896-1946) of then Partido komunista ng Pilipinas. It was based on the American version of that said song. Instead of "Internationale", it was then literally called Pandaigdigang awit ng Manggagawa ("The International Workers' Anthem").... (continua)
Pandaigdigang awit ng manggagawa ("Inno internazionale dei lavoratori"). Questa che è probabilmente la prima versione dell'Internazionale in tagalog (filippino) fu creata nel 1930 da Juan Feleo (1896-1946) dell'allora Partido Komunista ng Pilipinas (Partito comunista delle Filippine). Era basata sulla versione americana; invece di "Internationale" era però intitolata Pandaigdidang awit ng Manggagawa. L'inno originale fu poi utilizzato dall'intero movimento di sinistra; tuttavia, il termine komunismo fu sostituito con sosyalismo o con demokrasya.
The original Internationale was created in 1930 by Juan Feleo (1896-1946) of then Partido komunista ng Pilipinas. It was based on the American version of that said song. Instead of "Internationale", it was then literally called Pandaigdigang awit ng Manggagawa ("The International Workers' Anthem").... (continua)
PANDAIGDIGANG AWIT NG MANGGAGAWA
(continua)
(continua)
inviata da Arisztid 19/5/2008 - 19:32
Le dormeur du val
je l'aime....oh arthur!
il est ma vie et ma meurte!
(gloria)
il est ma vie et ma meurte!
(gloria)
Bellissimo quel che hai detto, gloria, ma permettimi una piccola correzione: ma mort, non *ma meurte. Un francese capirebbe qualcosa come: "è il mio omicidio". Saluti cari! [RV]
19/5/2008 - 19:23
Guerra civile
[2002]
Da/From: "Le origini"
Da/From: "Le origini"
Guerra civile famigliare
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/5/2008 - 15:12
Souvenirs, Attention, Danger
Sull'aria di una canzone di Serge Lama, una feroce canzone contro il leader dell'estrema destra francese Jean Marie Le Pen, che nel 1986 Mitterand machiavellicamente legittimò per contrastare Chirac.
"Cette imitation de Serge Lama me vaut un procès avec Jean-Marie Le Pen". Thierry Le Luron
"Cette imitation de Serge Lama me vaut un procès avec Jean-Marie Le Pen". Thierry Le Luron
Personne n'avoue que pour lui il a voté
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 19/5/2008 - 12:10
Angelita di Anzio
E' una canzone che sentivo cantare da bambina e che ho riascoltato stamattina casualmente alla radio. Mi ha commosso perche' una sorellina ,nata e volata via prima che nascessi io,si chiamava angela ,angelita,come me.storia triste, ma dolce
angela 18/5/2008 - 10:47
Good Christian Soldier
[1971]
Lyrics and music by Bobby Bare and Billy Joe Shaver
Album: The Silver Tongued Devil and I
Lyrics and music by Bobby Bare and Billy Joe Shaver
Album: The Silver Tongued Devil and I
This song explores religion and war, and how a man of faith can become very conflicted when sent to war. Remember, this was the Vietnam era, and many young men were questioning what they were fighting for. Kristofferson was a Captain in the United States Army before heading to Nashville to pursue songwriting, so he was quite familiar with this subject.
Not so long ago in Oklahoma
(continua)
(continua)
inviata da Renato Stecca 17/5/2008 - 18:45
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
L'antisociale
Quello che mi da veramente fastidio sono le stars ed affini che si riempiono la bocca di giustizia sociale ad uso degli imbecilli senza cervello con il distinguo alla loro persona, ovvero ricchezza per me perche' sono marxista.
Banda di ipocriti ed arricchiti.
Volete fare veramente i marxisti? non arrichitevi alle spalle della massa.
Banda di ipocriti ed arricchiti.
Volete fare veramente i marxisti? non arrichitevi alle spalle della massa.
Robert 16/5/2008 - 20:14
Dolce Signora
[2007]
Album :Senza meta
Album :Senza meta
Addormentato tra i gerani e tra i cipressi
(continua)
(continua)
inviata da adriana 16/5/2008 - 17:48
Grazie (al cazzo!)
Dal disco "MalaGang" (2007)
in collaborazione con i Gang
in collaborazione con i Gang
Grazie, per l'aria che respiro
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 15/5/2008 - 09:13
Socialdemocrazia
[1991]
Album: Le radici e le ali
Beh, mi è venuto in mente di postare questa canzone assistendo in questi giorni all'inciucio che si va velocemente delineando tra "governo nero" e "governo ombra"... la Socialdemocrazia avanza! Che tenebre!!!
Album: Le radici e le ali
Beh, mi è venuto in mente di postare questa canzone assistendo in questi giorni all'inciucio che si va velocemente delineando tra "governo nero" e "governo ombra"... la Socialdemocrazia avanza! Che tenebre!!!
Benvenuti a terra
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 15/5/2008 - 08:50
I cento passi
Guarda che il testo della canzone è sbagliato. Nella parte parlata.
(enrico)
(enrico)
E' il testo che abbiamo reperito. Le sarebbe possibile fornire quello esatto, per favore, se ne è a conoscenza? Grazie di cuore! [CCG/AWS Staff]
14/5/2008 - 11:50
Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
2o. La versione greca*
2o. Greek version*
Στα οδοφράγματα (A Las Barricadas) ήταν ένα από τα πιο δημοφιλή τραγούδια των αναρχικών της Ισπανίας κατά την διάρκεια του Ισπανικού εμφυλίου πολέμου. To "A Las Barricadas" είναι βασισμένο στη μελωδία του Warszawianka 1831 roku. Οι στοίχοι γράφτηκαν το 1936 απο τον Valeriano Orobón Fernández.
«Η συνομοσπονδία» που αναφέρετε στο τέλος του τραγουδιού αυτού, ήταν η CNT (Confederación Nacional del Trabajo - «εθνική συνομοσπονδία της εργασίας»), που ήταν τότε το μεγαλύτερο εργατικό συνδικάτο και η κύρια οργάνωση των αναρχικών στην Ισπανία και μια σημαντική δύναμη που αντιτάχθηκε στο στρατιωτικό χτύπημα του Φρανθίσκο Φράνκο ενάντια στην ισπανική Δημοκρατία από το 1936-1939.
2o. Greek version*
Στα οδοφράγματα (A Las Barricadas) ήταν ένα από τα πιο δημοφιλή τραγούδια των αναρχικών της Ισπανίας κατά την διάρκεια του Ισπανικού εμφυλίου πολέμου. To "A Las Barricadas" είναι βασισμένο στη μελωδία του Warszawianka 1831 roku. Οι στοίχοι γράφτηκαν το 1936 απο τον Valeriano Orobón Fernández.
«Η συνομοσπονδία» που αναφέρετε στο τέλος του τραγουδιού αυτού, ήταν η CNT (Confederación Nacional del Trabajo - «εθνική συνομοσπονδία της εργασίας»), που ήταν τότε το μεγαλύτερο εργατικό συνδικάτο και η κύρια οργάνωση των αναρχικών στην Ισπανία και μια σημαντική δύναμη που αντιτάχθηκε στο στρατιωτικό χτύπημα του Φρανθίσκο Φράνκο ενάντια στην ισπανική Δημοκρατία από το 1936-1939.
ΣΤΑ ΟΔΟΦΡΆΓΜΑΤΑ
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/5/2008 - 22:19
Pablo
Versione inglese di Riccardo Venturi, 13 maggio 2008
Live 1980, Banana Republic Tour, Francesco De Gregori and Lucio Dalla
Live 1980, Banana Republic Tour, Francesco De Gregori and Lucio Dalla
PABLO
(continua)
(continua)
13/5/2008 - 19:59
Heroes
Io, io posso ricordare (mi ricordo)
In piedi accanto al Muro (accanto al Muro)
E i fucili spararono sopra le nostre teste
(sopra le nostre teste)
E ci baciammo,
come se niente potesse accadere
(niente potesse accadere)
E la vergogna era dall'altra parte
Oh possiamo batterli, ancora e per sempre
Allora potremmo essere Eroi,
anche solo per un giorno
Non si può dire che siano versi filo-comunisti. Allora, sebbene in declino ma largamente estesi, gli ideali sociali-politici avevano o dovevano avere ancora valore (anche con l'imposizione giusta o sbagliata) ed il confronto, alla lunga, era inevitabile.
Nota personale: Forse per chi ha vissuto la propria adolescenza dagli anni '90 può essere difficile comprendere nella sua completezza il significato dell'opera attraverso la critica mossa dall'autore che oggi si potrebbe ben trasporre nei confronti della società consumistica. Qui il medesimo confronto esisterebbe, tra chi può apparire e chi no, dai chi può consumare e chi no.
il L'Ale
In piedi accanto al Muro (accanto al Muro)
E i fucili spararono sopra le nostre teste
(sopra le nostre teste)
E ci baciammo,
come se niente potesse accadere
(niente potesse accadere)
E la vergogna era dall'altra parte
Oh possiamo batterli, ancora e per sempre
Allora potremmo essere Eroi,
anche solo per un giorno
Non si può dire che siano versi filo-comunisti. Allora, sebbene in declino ma largamente estesi, gli ideali sociali-politici avevano o dovevano avere ancora valore (anche con l'imposizione giusta o sbagliata) ed il confronto, alla lunga, era inevitabile.
Nota personale: Forse per chi ha vissuto la propria adolescenza dagli anni '90 può essere difficile comprendere nella sua completezza il significato dell'opera attraverso la critica mossa dall'autore che oggi si potrebbe ben trasporre nei confronti della società consumistica. Qui il medesimo confronto esisterebbe, tra chi può apparire e chi no, dai chi può consumare e chi no.
il L'Ale
12/5/2008 - 17:38
Done With Bonaparte
Non ho capito perché nessuno ha notato che il "little corporal" della canzone è una chiara allusione a Hitler... Non va dimenticato che il padre di Mark Knopfler fu costretto a lasciare l'Ungheria poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale perché era ebreo e comunista...
Matteo 12/5/2008 - 12:45
Il diario di Anna Frank
Da Repubblica.it del 12 maggo 2008.
Dagli archivi nazisti emerge il testo che racconta la detenzione dell'autrice del Diario. A cui le SS scrissero la parola fine
"L'ultima pagina di Anna Frank. Ecco il documento sulla prigionia"
dal nostro inviato Marco Ansaldo
BAD AROLSEN - "Frank, Annelies Marie Sara. Nata il 12 giugno 1929 a Francoforte. Residente ad Amsterdam, in Piazza Mervede 37, II piano. Nubile. Genitori: Frank, Otto Heinrich Isra, 12.5.1889. Hollaender, Edith Sara, 16.1.1900. Sorella: Frank, Margot Betti Sara, 16.2.1926". Due segni di morte, incisi a penna in cima e in fondo al foglio, stilizzati come croci uncinate, bollano in maniera inequivocabile la provenienza del documento. Così, infatti, le SS erano solite marcare le schede dei prigionieri defunti.
Precisione ad efficienza. È grazie alla disciplina inflessibile di tanti scrivani del Terzo Reich che i frammenti che continuano... (continua)
Dagli archivi nazisti emerge il testo che racconta la detenzione dell'autrice del Diario. A cui le SS scrissero la parola fine
"L'ultima pagina di Anna Frank. Ecco il documento sulla prigionia"
dal nostro inviato Marco Ansaldo
BAD AROLSEN - "Frank, Annelies Marie Sara. Nata il 12 giugno 1929 a Francoforte. Residente ad Amsterdam, in Piazza Mervede 37, II piano. Nubile. Genitori: Frank, Otto Heinrich Isra, 12.5.1889. Hollaender, Edith Sara, 16.1.1900. Sorella: Frank, Margot Betti Sara, 16.2.1926". Due segni di morte, incisi a penna in cima e in fondo al foglio, stilizzati come croci uncinate, bollano in maniera inequivocabile la provenienza del documento. Così, infatti, le SS erano solite marcare le schede dei prigionieri defunti.
Precisione ad efficienza. È grazie alla disciplina inflessibile di tanti scrivani del Terzo Reich che i frammenti che continuano... (continua)
Alessandro 12/5/2008 - 10:06
La cantata rossa
Dal ForumPalestina, una poesia di Giulio Stocchi dedicata alle esternazioni del neo(fascista) Presidente della Camera Gianfranco Fini a proposito di bandiere bruciate e vite spezzate...
"Le bandiere di Fini"
una poesia di Giulio Stocchi
La testa sfondata
dai calci
del ragazzo
sull´asfalto
vale dunque
meno
di una bandiera
bruciata
Ciò è giusto
è ragionevole
Nell´alto
dei cieli l´aereo
con la stella di davide
infatti
vale di più
della casa
che tra poco
esploderà
"Le bandiere di Fini"
una poesia di Giulio Stocchi
La testa sfondata
dai calci
del ragazzo
sull´asfalto
vale dunque
meno
di una bandiera
bruciata
Ciò è giusto
è ragionevole
Nell´alto
dei cieli l´aereo
con la stella di davide
infatti
vale di più
della casa
che tra poco
esploderà
Alessandro 12/5/2008 - 09:36
Condannato a morte
«La presa di posizione contro la pena di morte è chiara, ma qui si tratta anche di altro. “È una canzone sull’intolleranza, sull’intolleranza religiosa, ma anche sulla paura di morire e queste due cose si mischiano insieme”, dice De Gregori in concerto. Come sempre si è giocato a dare un nome al protagonista, da Cristo a Salman Rushdie, l’autore dei “Versetti satanici” condannato a morte dal regime iraniano».
(da "Francesco De Gregori. Quello che non so, lo so cantare" di Enrico Deregibus, Giunti, 2003)
(da "Francesco De Gregori. Quello che non so, lo so cantare" di Enrico Deregibus, Giunti, 2003)
Antonio Piccolo 11/5/2008 - 12:02
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Il poeta americano Lawrence Ferlinghetti la tradusse con il titolo “Song in the Blood”.
Con lo stesso titolo Joan Baez la recitò nel suo album “Baptism: A Journey Through Our Time” del 1968.
(Bartleby)