Soltanto a mo' di curiosità, e proprio per far vedere che nel nostro sito le ricerche non si fermano mai a volte sfiorando la mission impossible, siamo riusciti a reperire dopo anni un toponimo dal nome di Vly. E' però del tutto improponibile per questa canzone: si tratta infatti di una montagna (Vly Mountain) situata nella contea di Greene, nello stato USA del New York. Alta 1076 metri, è parte della catena delle Catskill Mountains. Si veda il relativo articolo di en.wikipedia. Tuttora non siamo riusciti a reperire alcun toponimo simile nella Francia attuale e storica, suffragando così l'ipotesi che il "signor di Vly" sia una pura invenzione verbale di De André dovuta a ragioni metriche.
Caro Alessandro, sembra che il tempo abbia deciso finalmente di rimettersi al bello proprio venerdì; e, casualmente, venerdì è il 25 aprile. Che sia un segno del destino? Ad ogni modo, traggo quanto segue dal bollettino meteo di "Repubblica", che sarà un giornalazzo piddino di merda ma la cui meteo è generalmente attendibile:
Mentre si ritrovano presunte antenate yiddish di "Bella Ciao", in questi modernissimi tempi dell'anno I E.B. (Era Berlusconi) giungono notizie inquietanti in vista del 25 aprile. Inizia Gianfranco Fini, e non ce ne dobbiamo stupire dato che è un fascista (a noi piace chiamarlo ancora così, sapete): dice che "la vera liberazione dell'Italia è stata il 14 aprile". La sindachessa milanese Letizia Moratti, che pure ci dovrebbe avere il "padre partigiano" in carrozzella (da lei spinta personalmente lo scorso anno) non andrà invece alla manifestazione cittadina, e in fondo nessuno se ne rammaricherà più di tanto. La notizia più incredibile, e che riguarda direttamente questa pagina, proviene però da Alghero, dove il sindaco forzaitaliota (pardon: popololibertino), tale Marco Tedde, ha vietato di cantare "Bella Ciao". Intrecciando tutto questo con le dichiarazioni pre-elettorali di Dell'Utri, c'è... (continua)
Anche questa canzone sarebbe da inserire nel quanto mai opportuno (visto che Berlusconi e Dell'Utri hanno dichiarato di voler riscrivere la storia e ridimensionare la Resistenza) nuovo percorso sugli eccidi nazifascisti...
"Renzino" racconta infatti dell'eccidio di Civitella in Val di Chiana, quando, il 29 giugno 1944, i tedeschi della divisione "Hermann Göring" rastrellarono a tradimento gli abitanti riuniti per la festa dei SS. Pietro e Paolo. Ne uccisero 244, tra Civitella e i vicini paesi di Cornia e San Pancrazio.
I macellai non esitarono ad assassinare la gente riunita in preghiera nella chiesa di Civitella.
E infatti ce la inseriamo subito, Alessandro carissimo. Con la precisazione che, qui dentro, la storia e la memoria non sono riscrivibili, e neppure negoziabili. [RV]
Alessandro 22/4/2008 - 12:25
Per Alessandro: ovviamente ho spostato il tuo intervento nell'introduzione alla canzone. Nel ringraziarti, ti porgo il mio più convinto e plateale pugno chiuso. Saluti, compagno! [RV]