Proposta (Mettete dei fiori nei vostri cannoni)
ricordatevi sempre che la pace e' l'unica vittoria...
e il coraggio di amare e' cio' che muove il mondo...
e il coraggio di amare e' cio' che muove il mondo...
alidor 4/2/2008 - 10:57
The Most Powerful Empire
Although it’s a wide empire
(continua)
(continua)
inviata da C. Viadel 3/2/2008 - 20:33
L'estaca
Curiosità : L'Estaca è stata interpretata in polacco dal famoso compositore elettronico Jean Michel Jarre , in piazza Solidarność nel 2005. Invito tutti a vedere ed ascoltare questa magnifica interpretazione, sperando che sia riproposta nel concerto di Barcellona 2008. Ciao a tutti, Diego Schinca.
(diego schinca)
(diego schinca)
3/2/2008 - 19:18
Johnny I Hardly Knew Ye
anonimo
Esiste anche un'ottima versione cantata da Anita CARTER.
Reinat 3/2/2008 - 14:32
Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento
conoscevo già la canzone, ora cercavo le parole del testo e vederla tradotta in tutte queste lingue mi ha fatto molto piacere perchè fa onore alla volontà di trasmettere la memoria della Shoah... molto probabilmente userò il testo di questa canzone all'interno della mia tesi che parla proprio di musica e olocausto
grazie...
grazie...
francesca dalla provincia di pescara 2/2/2008 - 23:19
Quelques choses sur les fascistes
Quelques choses sur les fascistes
(continua)
(continua)
inviata da C. viadel 2/2/2008 - 21:07
Percorsi:
CCG Antifà: Antifascismo militante
Gi-Sette: Zimbre e capretti
[1996]
Album :Zezi Vivi
Album :Zezi Vivi
Canzone del 1996, pubblicata dal Gruppo Operaio E Zézi nell'album Zezi Vivi, nei Dischi del Manifesto. Nel 1996 c'era il G7. Nel 2001 c'era il G8 con l'aggiunta della Russia di Putin; e fu Genova. Oggi è di nuovo G7 perché Putin è il kattivo di turno (mentre allora era buono). Fra un po' tornerà G8 perché i kattivi durano poco a esser kattivi quando ci sono di mezzo le economie e c'è una G davanti a un numero variabile. Ma quello che cantavano E Zézi diciott'anni fa non è cambiato di una virgola; anzi. Tutto qui. [RV]
Vonno purtà p'o munno
(continua)
(continua)
inviata da adriana 2/2/2008 - 12:29
FMI
Lavori in corso! Works!
PAGINA IN CORSO DI RISTRUTTURAZIONE
PAGE UNDER REBUILDING
PAGE EN RESTRUCTURATION
[1979]
Letra, texto e música de José Mário Branco
Parole, testo e musica di José Mário Branco
Nota: FMI foi editado originalmente em 1982 no maxi Som 5051106, e reeditado em 1996 em 'Ser Solidário' (EMI-Valentim de Carvalho). Aconselha-se vivamente a sua audição. Webmaster: franciscojmleitao@hotmail.com (08/2002)
Nota: FMI è stato pubblicato originariamente nel 1982 nello LP Som 5051106, e ripubblicato nel 1996 in 'Ser Solidário' (EMI-Valentim del Carvalho). Si raccomanda vivamente di ascoltarlo. Webmaster: franciscojmleitao@hotmail.com (08/2002)
Il testo è riprodotto da questa pagina, contenente anche un link di ascolto completo (ma non di scaricamento).
"Vou, vou-vos mostrar mais um pedaço da minha vida, um pedaço um pouco especial, trata-se de um texto que foi escrito,... (continua)
Cachucho não é coisa que me traga a mim
(continua)
(continua)
inviata da Adriana + Riccardo 1/2/2008 - 23:03
El coraje de los indeseables
Esta canción con un aire poético se inspira en la historia ficticia del personaje protagonista de la novela de Dickens "Historia de dos ciudades", que se desarolla en un contexto duro y tan real como fue la Revolución Francesa. La novela relata el periodo anterior a dicha revolución para que se pueda llegar a comprender mejor las causas que llevaron a la gente más humilde a emprender esa dura misión por la libertad. Y también narra obviamente el estallido de dicha revolución que saqueó todo el país y termina en pleno estallido de la misma con la muerte valerosa del protagonista de la novela.
Para Sydney Carton.
(continua)
(continua)
inviata da C. Viadel 1/2/2008 - 16:10
Winds Of The Old Days
[1975]
Lyrics and Music by Joan Baez
Testo e musica di Joan Beaz
Album: Diamonds and Rust
Più che una "canzone contro la guerra", questa amara ed in molti punti sarcastica Winds of the Old Days sembra essere l'epitaffio per la protest song americana degli anni '60 (e dei primi anni '70), quando le canzoni "facevano sventolare bandiere splendenti". Ed è anche una sorta di epitaffio per il personaggio cui la canzone pare essere rivolta, che non è difficile (ovviamente) individuare in Bob Dylan, che con la stessa Baez della protest song fu il personaggio più rappresentativo. Allora impegnato in qualcuna delle sue "conversioni", salvatore o salvato (anzi, saved). Ma la Baez gli riserva, oltre all'epitaffio, anche un commosso ringraziamento che pervade tutto il testo; ringraziamento che non le impedisce, nell'ultima strofa, di rivolgergli una sorta di "ok, ora però togliti di mezzo". Bob Dylan... (continua)
Lyrics and Music by Joan Baez
Testo e musica di Joan Beaz
Album: Diamonds and Rust
Più che una "canzone contro la guerra", questa amara ed in molti punti sarcastica Winds of the Old Days sembra essere l'epitaffio per la protest song americana degli anni '60 (e dei primi anni '70), quando le canzoni "facevano sventolare bandiere splendenti". Ed è anche una sorta di epitaffio per il personaggio cui la canzone pare essere rivolta, che non è difficile (ovviamente) individuare in Bob Dylan, che con la stessa Baez della protest song fu il personaggio più rappresentativo. Allora impegnato in qualcuna delle sue "conversioni", salvatore o salvato (anzi, saved). Ma la Baez gli riserva, oltre all'epitaffio, anche un commosso ringraziamento che pervade tutto il testo; ringraziamento che non le impedisce, nell'ultima strofa, di rivolgergli una sorta di "ok, ora però togliti di mezzo". Bob Dylan... (continua)
The lady's adrift in a foreign land
(continua)
(continua)
inviata da Carles Viadel 1/2/2008 - 15:02
L’Humanité chaussait le vaste enfant progrès
(Continuation du poème d’un seul vers d’Arthur Rimbaud)
L’humanité chaussait le vaste enfant progrès
(continua)
(continua)
inviata da C. Viadel 1/2/2008 - 14:38
Trains Of No Return
[1992]
Lyrics and Music by Ofra Haza
Testo e Musica di Ofra Haza
Album: "Kirya"
Preghiera introdotta dall'evocativo violino di Harry Hyman Vento perché la cultura del conflitto e della distruzione non prenda il sopravvento. Nel brano, Ofra Haza rivive il dramma degli israeliani diventati bersagli degli Scud iracheni durante la Guerra del Golfo.
I "treni del non ritorno" sono i vagoni di morte dove i nazisti stipavano gli ebrei ai tempi dell’Olocausto per portarli nei campi di concentramento.
Claudio Todesco
Lyrics and Music by Ofra Haza
Testo e Musica di Ofra Haza
Album: "Kirya"
Preghiera introdotta dall'evocativo violino di Harry Hyman Vento perché la cultura del conflitto e della distruzione non prenda il sopravvento. Nel brano, Ofra Haza rivive il dramma degli israeliani diventati bersagli degli Scud iracheni durante la Guerra del Golfo.
I "treni del non ritorno" sono i vagoni di morte dove i nazisti stipavano gli ebrei ai tempi dell’Olocausto per portarli nei campi di concentramento.
Claudio Todesco
YEH, YEH, we need the rain,
(continua)
(continua)
inviata da Marcia 1/2/2008 - 11:43
Percorsi:
Treni
Mon enfance
[1968]
Paroles et musique: Barbara
Testo e musica: Barbara
Album: Soleil Noir
"La canzone è del 1968. Il testo trovato in internet non ha tutti gli accenti giusti (ma chi se ne frega degli accenti francesi?). La guerra è solo un accenno, ma vi mando lo stesso questa canzone. Salut." [Renato Stecca]
Carissimo Renato, la canzone la prendiamo volentieri (e come non prendere volentieri una canzone di Barbara?), ma gli accenti francesi ce li ho rimessi tutti quanti, uno dopo l'altro. O meglio, su Internet si trova, cercando cercando, anche la pagina con il testo corretto, che meglio risponde ai criteri di assoluta esattezza testuale di questo sito. Come dirti: i siti con i testi raffazzonati e ortografie da far accapponare la pelle li lasciamo oltremodo volentieri ad altri, qui si fa in modo radicalmente diverso. Non è ovviamente un appunto che ti rivolgo, e ci mancherebbe altro visto quel... (continua)
Paroles et musique: Barbara
Testo e musica: Barbara
Album: Soleil Noir
"La canzone è del 1968. Il testo trovato in internet non ha tutti gli accenti giusti (ma chi se ne frega degli accenti francesi?). La guerra è solo un accenno, ma vi mando lo stesso questa canzone. Salut." [Renato Stecca]
Carissimo Renato, la canzone la prendiamo volentieri (e come non prendere volentieri una canzone di Barbara?), ma gli accenti francesi ce li ho rimessi tutti quanti, uno dopo l'altro. O meglio, su Internet si trova, cercando cercando, anche la pagina con il testo corretto, che meglio risponde ai criteri di assoluta esattezza testuale di questo sito. Come dirti: i siti con i testi raffazzonati e ortografie da far accapponare la pelle li lasciamo oltremodo volentieri ad altri, qui si fa in modo radicalmente diverso. Non è ovviamente un appunto che ti rivolgo, e ci mancherebbe altro visto quel... (continua)
J'ai eu tort, je suis revenue,
(continua)
(continua)
inviata da Renato Stecca 31/1/2008 - 18:42
La nuova Auschwitz
integralista?
Perchè?
(michele)
Perchè?
(michele)
Perché "Comunione e liberazione" è un movimento integralista. Saluti! [RV]
31/1/2008 - 10:26
Prayin' In The Palace Of Sin
Prayin' in the palace of sin
(continua)
(continua)
inviata da C.Viadel 30/1/2008 - 18:34
Quand est-ce que l’esclavage arrivera à la fin ?
On n’a pas vu déjà trop ?
(continua)
(continua)
inviata da Carles Viadel 30/1/2008 - 18:25
Holland, 1945
Il brano è tratto dal secondo e ultimo lavoro del gruppo prima del suo scioglimento o, meglio, congelamento.
"In the Aeroplane Over the Sea", uscito nel 1998, è un lavoro interamente ispirato dalla lettura de "Il diario di Anna Frank".
Una recensione da questo blog:
"Nel 1998 esce per la prima volta questo disco dalla copertina bizzarra: un ritratto di un’estate lontana, negli anni ’30 o ’40, dove spicca una donna, in abito stellato, il cui volto è indecifrabile, sostituito da un cerchio chiaro, sfumato di giallo. Una pergamena. La pelle opacizzata di una vecchia percussione. La sagoma della luna, dove vanno a finire tutti i sogni. Dietro il nome di Neutral Milk Hotel si nasconde il cantautore Jeff Mangum dallo stato della Louisiana nel profondo sud americano. Dietro la luna di pergamena c’è probabilmente il volto infantile di Anna Frank, consegnato alla storia e all’immaginario collettivo... (continua)
"In the Aeroplane Over the Sea", uscito nel 1998, è un lavoro interamente ispirato dalla lettura de "Il diario di Anna Frank".
Una recensione da questo blog:
"Nel 1998 esce per la prima volta questo disco dalla copertina bizzarra: un ritratto di un’estate lontana, negli anni ’30 o ’40, dove spicca una donna, in abito stellato, il cui volto è indecifrabile, sostituito da un cerchio chiaro, sfumato di giallo. Una pergamena. La pelle opacizzata di una vecchia percussione. La sagoma della luna, dove vanno a finire tutti i sogni. Dietro il nome di Neutral Milk Hotel si nasconde il cantautore Jeff Mangum dallo stato della Louisiana nel profondo sud americano. Dietro la luna di pergamena c’è probabilmente il volto infantile di Anna Frank, consegnato alla storia e all’immaginario collettivo... (continua)
The only girl I've ever loved
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 30/1/2008 - 17:08
Percorsi:
Campi di sterminio
How Life Is A Blaze ( First Speech)
How life is a blaze
(continua)
(continua)
inviata da Carles Viadel Mestre 30/1/2008 - 14:37
Un home del seu país
PS com ell mateix digué.
(A Lluís Companys, mort per allò que estimava,
en una negra nit d’octubre de 1940;
i jutjat per un feixisme vencedor i omnipotent)
Lluís Companys fou un dels pocs presidents democràtics europeus de l'època en ésser assassinat per l'exèrcit del seu propi estat, clar que aquest exèrcit més que un sistema de defensa de l'estat espanyol es va convertir en una màquina de matar que només coneixia i respectaba el credo deshumanitzador del més cruel feixisme. Es per aquest motiu, que trobo aquest fet com una de les més cruels injusticies de tot aquest segle passat. I per això també he fet aquesta cançó-sonet en memòria d'un president, que tot i que no sempre, va lluitar moltes vegades per la consolidació de la pau.
(A Lluís Companys, mort per allò que estimava,
en una negra nit d’octubre de 1940;
i jutjat per un feixisme vencedor i omnipotent)
Lluís Companys fou un dels pocs presidents democràtics europeus de l'època en ésser assassinat per l'exèrcit del seu propi estat, clar que aquest exèrcit més que un sistema de defensa de l'estat espanyol es va convertir en una màquina de matar que només coneixia i respectaba el credo deshumanitzador del més cruel feixisme. Es per aquest motiu, que trobo aquest fet com una de les més cruels injusticies de tot aquest segle passat. I per això també he fet aquesta cançó-sonet en memòria d'un president, que tot i que no sempre, va lluitar moltes vegades per la consolidació de la pau.
Va morir en mig d’una nit amagada
(continua)
(continua)
inviata da C. Viadel 30/1/2008 - 14:33
Djami
Une chanson qui parle sur une époque très lointaine qui était au milieu de la folie exagérée du colonialisme avec la France, L'Angleterre et la Belgique comme les grands protagonistes de la conquête de L'Afrique au dix-neuvième siècle. Je parle exactement sur le poète français Rimbaud qui était devenu un esclavagiste et un criminel dans la colonisation française de l'Abyssinie (Éthiopie maintenant).
Et je parle de cette époque pour critiquer une des grandes racines de notre esclavage hérité et aussi pour critiquer le changement d'avis d'une personne qui était un artiste avant de devenir un criminel à faveur de la colonisation et son évidente guerre antérieure et aussi des cruautés comme le contrebande d'armes. Tout cela a fait beaucoup de mal à L'Afrique encore aujourd'hui et c'est pour ça que c'est une chose que je critique avec décision.
Et je parle de cette époque pour critiquer une des grandes racines de notre esclavage hérité et aussi pour critiquer le changement d'avis d'une personne qui était un artiste avant de devenir un criminel à faveur de la colonisation et son évidente guerre antérieure et aussi des cruautés comme le contrebande d'armes. Tout cela a fait beaucoup de mal à L'Afrique encore aujourd'hui et c'est pour ça que c'est une chose que je critique avec décision.
Je veux vous raconter une chronique
(continua)
(continua)
inviata da C. Viadel 30/1/2008 - 14:15
Inno dei partigiani casentinesi
[luglio 1944]
testo di William Pallanti
testo di William Pallanti
Il testo è ripreso dal Deposito - Canti di Lotta. Fu scritto da William Pallanti, partigiano casentinese, pochi giorni prima di essere fucilato dai tedeschi a Pievequinta, per rappresaglia, il 26 luglio 1944. Ancora una volta una "canzone nella guerra", una canzone di memoria bagnata autenticamente col sangue di chi la scrisse, ed al quale non può cessare di andare la nostra memoria. [CCG/AWS Staff]
Dalle valli e dai monti lontani
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/1/2008 - 11:43
Talking Birmingham Jam
[1964]
Lyrics and Music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Album: "I Ain't Marching Anymore" [1965]
Birmingham, Alabama, September 15, 1963/15 settembre 1963
Mississippi Goddam
Alabama
Birmingham Sunday
Talking Birmingham Jam
The Ballad of Birmingham
Ballad of Birmingham
We Are Alive
"Whites Only" signs were as plentiful in Birmingham, Ala., in early spring of 1963 as blossoms on a row of magnolia trees. The city was a perfect target for Negro demonstrations for integration, for equal treatment, for freedom.
Birmingham refused to allow Negro children to attend white schools. Negroes could not worship in white churches, drink at white water fountains, or eat at white restaurants. Negroes were born and died in colored hospitals....
But any progress was blocked by Eugene "Bull" Connor, the city's Commissioner of Public Safety. Connor was a firm segregationist, and some... (continua)
Lyrics and Music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Album: "I Ain't Marching Anymore" [1965]
Birmingham, Alabama, September 15, 1963/15 settembre 1963
Mississippi Goddam
Alabama
Birmingham Sunday
Talking Birmingham Jam
The Ballad of Birmingham
Ballad of Birmingham
We Are Alive
"Whites Only" signs were as plentiful in Birmingham, Ala., in early spring of 1963 as blossoms on a row of magnolia trees. The city was a perfect target for Negro demonstrations for integration, for equal treatment, for freedom.
Birmingham refused to allow Negro children to attend white schools. Negroes could not worship in white churches, drink at white water fountains, or eat at white restaurants. Negroes were born and died in colored hospitals....
But any progress was blocked by Eugene "Bull" Connor, the city's Commissioner of Public Safety. Connor was a firm segregationist, and some... (continua)
SPOKEN: Well, I think, whenever there's a deep tragedy,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/1/2008 - 00:05
Au Caveau de la Huchette
Pour nos temps passés.
(continua)
(continua)
inviata da Carles Viadel 29/1/2008 - 19:22
Addio mia bella addio
Ulteriore variante
Addio mia bella addio
(continua)
(continua)
inviata da xo 29/1/2008 - 15:35
Hiroshima
C'est vrai que beaucoup de fois,
(continua)
(continua)
inviata da C. Viadel 29/1/2008 - 12:38
Percorsi:
Hiroshima e Nagasaki 広島市 - 長崎市
Les Goliaths des nouveaux temps
Quand on tourne la tête,
(continua)
(continua)
inviata da C. Viadel 29/1/2008 - 12:21
The Highwayman
28/29 gennaio 2008
Integrazione di una strofa il 14 maggio 2020
La traduzione è svolta sulla poesia originale completa; anche qui le parti corrispondenti al canto di Loreena McKennitt sono indicate in corsivo.
Integrazione di una strofa il 14 maggio 2020
La traduzione è svolta sulla poesia originale completa; anche qui le parti corrispondenti al canto di Loreena McKennitt sono indicate in corsivo.
IL BANDITO DI STRADA
(continua)
(continua)
29/1/2008 - 00:10
C'è un re
Grande canzone..un vero inno contro tutte le guerre, le ingiustizie che prevalgono nel mondo e contro tutte le dittature. Speriamo che questo mondi cambi!!! Pace
Andrea 28/1/2008 - 21:45
De Combien de vies on a besoin pour les tuer?
J'ai vu les grandes atrocités
(continua)
(continua)
inviata da C. Viadel 28/1/2008 - 20:36
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e i diavoli restano in terra..