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Prima del 2008-10-8

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Realtà

Gli Europall in questo pezzo immaginano di essere un ragazzo che sta sotto i bombardamenti di una qualsiasi guerra, mettendo in risalto la mano dell'uomo cio che "umanamente" riesce a rendere così "disumano". Una bella canzone.
Ho visto volti piangere
(continua)
inviata da davide 3/10/2008 - 16:59
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Non, non, plus de combats

anonimo
Non, non, plus de combats
"Non, non, plus de combats" est une chanson anonyme écrite dans les tranchées, datant de 1917, au moment des mutineries. Elle se chantait sur l'air de Gloire au Dix-septième, chanson antimilitariste de Montéhus sur le régiment d'infanterie qui refusa de tirer sur les vignerons révoltés en 1907. - fr.wikipedia

"Non, non, plus de combats" è un canto anonimo composto in trincea, nel 1917, all'epoca degli ammutinamenti. Era cantato sull'aria di Gloire au Dix-septième, la canzone antimilitarista di Montéhus sul reggimento di fanteria che si rifiutò di sparare sui viticoltori in rivolta nel 1907.
Mais voilà qu'on nous parle de guerre
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/10/2008 - 01:45
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Too Many Martyrs (Ballad Of Medgar Evers)

Too Many Martyrs (Ballad Of Medgar Evers)
[1964]
Written by Phil Ochs and Bob Gibson
Scritta da Phil Ochs e Bob Gibson
Album: "All The News That's Fit To Sing"

L'assassinio dell'attivista per i diritti civili Medgar Evers, avvenuto il 12 giugno 1963 per mano di Morgan De La Beckwith, membro del Ku Klux Klan, provocò un'ondata di indignazione in tutti gli Stati Uniti; diverse canzoni furono scritte su quel tragico episodio. Tra queste, Only A Pawn In Their Game di Bob Dylan (alla quale si rimanda per una trattazione completa sulla vita e sull'assassinio di Evers). Un'altra celebre canzone fu scritta da Phil Ochs e Bob Gibson, che originariamente la intitolarono "Ballad Of Medgar Evers"; ma già nel primo album in studio di Ochs, "All The News That's Fit To Sing", la canzone reca il titolo di "Too Many Martyrs". Nella canzone si fa preciso riferimento anche all'assassinio di Emmett Till. [CCG/AWS Staff].


Canzoni su, o con riferimenti... (continua)
In the state of Mississippi many years ago
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/10/2008 - 00:41
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Cops of the World

Cops of the World
Album: Iraq: Songs of Life and Death (2003)

Sung to the tune of "Cops of the World" by Phil Ochs.
Come and join in our war, kids
(continua)
inviata da giorgio 2/10/2008 - 19:47
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The Times They Are Not A-changin'

The Times They Are Not A-changin'
Album: Other Songs (2004)

Sung to the tune of "The Times They Are A-changin'" by Bob Dylan
Come gather round people and fall to your knees
(continua)
inviata da giorgio 2/10/2008 - 19:30
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Il vagabondo stanco

Il vagabondo stanco
1999
Fuori Campo

Per tutti i momenti in cui si sono sentiti truffati, usati come merce, trattati come bambini scemi o da sognatori illusi. Ma questo non è successo solo a loro, vero ??

Mi hanno preso e usato e deriso e triturato
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/10/2008 - 16:37
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Hydrogen Bomb

Hydrogen Bomb
[1959]

Ma le canzoni demenziali sono "contro"?
E una canzone demenziale risalente agli anni della "guerra fredda" può essere contro la guerra?

A voi, o Admins, l'ardua sentenza. [Alessandro]

A mio parere certe canzoni "demenziali" sono più contro la guerra di altre "serie"; quindi ce la metto più che volentieri. [RV]
Refrain: Bomb, bomb, hydrogen bomb
(continua)
inviata da Alessandro 2/10/2008 - 14:23
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Jesus was a Terrorist

Jesus was a Terrorist
[1991]
Jello Biafra with NoMeansNo
Album: "The Sky is Falling and I Want My Mommy"
Jesus was a terrorist
(continua)
inviata da Alessandro 2/10/2008 - 13:12
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Falling Space Junk

Falling Space Junk
[1991]
Jello Biafra with NoMeansNo
Album: "The Sky is Falling and I Want My Mommy"
Nuclear satellites
(continua)
inviata da Alessandro 2/10/2008 - 13:10
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Love Me, I’m A Liberal

Love Me, I’m A Liberal
[1966]
Lyrics and music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Album: “Phil Ochs in Concert”



"As long as they don't move next door." The title is inspired by Phil Ochs. Once considered a rival of Bob Dylan, Ochs wrote topical songs containing a mixture of satire and bile. Most of his venom was saved for the likes of Orval Faubus and Richard Nixon, but in "Love Me I'm a Liberal," he chides what he considered the hypocrisy of the typical liberal. In one verse, he castigates northern supporters of the civil rights movement who condemn Jim Crow and the racism of southern bigots but deny or dismiss the prejudice against blacks in the North. Given the discomforting accuracy of Ochs's observation, the song's lines, "I love Puerto Ricans and Negroes / As long as they don't move next door," hit an appropriate note of social criticism."

(From Phil Ochs Blog)

Alle canzoni di Phil Ochs... (continua)
I cried when they shot Medgar Evers
(continua)
inviata da Alessandro 2/10/2008 - 09:08
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Atomic Power

Atomic Power
Una classica country song, classe 1946, sicuramente composta da e rivolta ai bianchi delle comunità rurali degli States, gente generalmente di destra, razzista, sempre ben armata e timorata d'Iddio...

Eppure da questa canzone - specie se si pensa che fu scritta e proposta a pochi mesi dal genocidio di Hiroshima e Nagasaki ed ebbe un grande successo popolare - traspare chiaramente "l’angoisse populaire devant une arme menacante contre laquelle le commun des mortels ne peut rien faire d’autres que de prier. Le texte est très efficace (et très moderne) pour une chanson écrite en 1946" [da L'Homme Scalp]

ll brano fa parte della colonna sonora del celebre documentario "The Atomic Café" (1982), di Jayne Loader e Kevin e Pierce Rafferty.

Leggasi anche qui

Non è nemmeno un caso, forse, che la canzone dei Buchanan Brothers sia stata riproposta da quei due mattacchioni di Jello Biafra e Mojo Nixon nel loro countrypunk "Prairie Home Invasion" del 1994...
Oh this world is at a tremble with its strength and mighty power
(continua)
inviata da Alessandro 2/10/2008 - 08:53
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Er verniciaro

Er verniciaro
Da "Mentre la gente se crede che vola" (1974)

"... non c'è azzurro che m'incanti, perchè ora so che il cielo nasce dalla nostra rabbia"... Beh, Gianni Nebbiosi è un grande!
Qui
(continua)
inviata da Alessandro 1/10/2008 - 14:15
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Parabién de la paloma

Parabién de la paloma
Dal disco collettivo "La peña de los Parra" (1965)
La paloma se murió
(continua)
inviata da Alessandro 1/10/2008 - 08:50
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The Ballad of Ho Chi Minh

The Ballad of Ho Chi Minh
[Originally 1954]
1967, Stormking Music Inc.
Source: Irwin & Fred Silber's Folksinger's Wordbook, 1973
Lyrics by Ewan McColl
Testo di Ewan McColl
Music: Irish traditional
Musica: tradizionale irlandese


Fino ad oggi (18.11.08), con una delle più tipiche dimenticanze da CCG la canzone era stata attribuita a Rolando Alarcón nella versione spagnola. È stato Alessandro ad accorgersi che si trattava invece della traduzione di questa canzone di Ewan McColl; la pagina viene quindi restaurata e corretta. Su Ho Chi Minh crediamo sia inutile spendere eccessive parole, tanto il personaggio è (o dovrebbe essere) noto. Ma ricordiamo brevemente alcune cose: Ho Chi Minh (in grafia originale: Hồ Chí Minh) si chiamava in realta Nguyễn Tất Thành, che significa, in vietnamita, "Colui che sarà vittorioso". Adottò solo negli anni '30 il nome con cui è passato alla storia, riprendendolo dall'indocinese... (continua)
Far away across the ocean,
(continua)
inviata da Alessandro 1/10/2008 - 08:27
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United Fruit

United Fruit
[?]
Lyrics and Music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Album di registrazione / Recording Album:
"Songs for Broadside" (or "Phil Ochs Sings For Broadside") [1976]

Avevamo, con mille rimpianti, “chiuso” la sezione dedicata a Phil Ochs con il suo disperato testamento, No More Songs; evidentemente non avevamo tenuto conto della vitalità del grande Phil, e soprattutto delle canzoni che non aveva mai inserito negli album in studio. L'album “Songs for Broadside”, noto anche come “Phil Ochs sings for Broadside” o “Broadside Ballads”, era il decimo volume di canzoni pubblicato dalla rivista “Broadside Magazine”, che raccoglieva testi composti per la libera circolazione (nella tradizione anglosassone, il “Broadside” è il “foglio volante” su cui venivano stampate canzoni e ballate cronachistiche, in vendita per pochi soldi nelle strade; una tradizione presente anche in Italia e in altri... (continua)
And the fruit boats ride on the waves,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/9/2008 - 18:32
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What Are You Fighting For?

What Are You Fighting For?
[1966?]
Lyrics and Music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Album di registrazione / Recording Album:
"Songs for Broadside" (or "Phil Ochs Sings For Broadside") [1976]

Avevamo, con mille rimpianti, “chiuso” la sezione dedicata a Phil Ochs con il suo disperato testamento, No More Songs; evidentemente non avevamo tenuto conto della vitalità del grande Phil, e soprattutto delle canzoni che non aveva mai inserito negli album in studio. L'album “Songs for Broadside”, noto anche come “Phil Ochs sings for Broadside” o “Broadside Ballads”, era il decimo volume di canzoni pubblicato dalla rivista “Broadside Magazine”, che raccoglieva testi composti per la libera circolazione (nella tradizione anglosassone, il “Broadside” è il “foglio volante” su cui venivano stampate canzoni e ballate cronachistiche, in vendita per pochi soldi nelle strade; una tradizione presente anche in Italia e in... (continua)
Oh you tell me that there’s danger to the land you call your own
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/9/2008 - 17:08
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Noci di cocco

Noci di cocco
Di G.Gaber – S.Luporini
Album: Dialogo Tra Un Impegnato E Un Non So (1972)

Con la parodia dei naufraghi Gaber “volgarizza” simpaticamente la vecchia teoria - cominciata da Rousseau e poi ripresa dai padri del socialismo - del "comunismo primitivo" della preistoria basato ahimè sulla penuria alimentare, e l’"invenzione" dello Stato che da necessità organizzativa diventa poi - istituendo la proprietà privata - espressione e strumento del dominio di privilegiati a scapito di altri, di una classe sociale su un’altra.
J.J.Rousseau apriva la seconda parte del suo “Discours sur l'origine et les fondements de l'inégalité parmi les hommes”(1754) dicendo:
Il primo che, dopo aver recintato un terreno, pensò di dire «questo è mio» e trovò altri tanto ingenui da credergli, fu il fondatore della "società civile". Quanti delitti, quante guerre, quanti assassinii, quante miserie ed orrori avrebbe risparmiato... (continua)
Coro: Che fame!
(continua)
inviata da giorgio 30/9/2008 - 13:50

Il kamikaze

Ho solo 15 anni e sono un ragazzino mi chiamo Abumazzettino,
(continua)
inviata da giovanni nebraschi 29/9/2008 - 16:27
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This Train Revised

This Train Revised
[1994]
Lyrics and Music by Amy Ray
Album: Swamp Ophelia

A song that describes the loss of identity and potential represented by the deaths of many people arrested, departed, and killed by the Nazis.
it's a fish white belly
(continua)
inviata da Marcia 29/9/2008 - 12:32
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Ilsa Koch

Ilsa Koch
Words by Woody Guthrie,
Music by Lorin Sklamberg (The Klezmatics)

A song about the horrors of the Buchenwald concentration camp.

ILSE KOCH

Ilse Koch, born Ilse Köhler (September 22, 1906 – September 1, 1967), was the wife of Karl Koch, the commandant of the concentration camps Buchenwald from 1937 to 1941 and Majdanek from 1941 to 1943.
Ilse is infamous for taking souvenirs from the skin of murdered inmates with distinctive tattoos. Claims that she had a lampshade made out of human skin have never been verified and were discounted at her post-war trial. She was known as "The Witch of Buchenwald" ("Die Hexe von Buchenwald") by the inmates because of her sadistic cruelty and lasciviousness toward prisoners. She is also called in English "The Beast of Buchenwald" and "The Bitch of Buchenwald."
She was born in Dresden, Germany, she was the daughter of a factory foreman. She was known... (continua)
I'm here in Buchenwald.
(continua)
inviata da Marcia 29/9/2008 - 12:11
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People Of The Sun

People Of The Sun
[1996]
Album: Evil Empire

A song about the Zapatista rebels in Mexico with evident references on the destruction of the Aztec Empire by the Spanish and on the anti-latino race riots of Los Angeles, called the Zoot Suit Riots.
A Zoot Suit is a suit with high-waisted, wide-legged, tight-cuffed pegged trousers and a long coat with wide lapels and wide padded shoulders. This style of clothing was popularized by Hispanics, Italian Americans, African Americans and Filipino Americans during the late 1930s and 1940s.
The Fifth Sun refers to the mythical world-view held by the Aztec people, in which the present world was preceded by four other cycles of creation and destruction.
For Aztec people there had been four worlds, or "Suns" previous to the present universe. These earlier worlds and their inhabitants had been created, then destroyed by the catastrophic action of leadind deity figures. The present world is the fifht sun and tha Aztec saw themselves as "the People of the Sun".
Yeah people come up
(continua)
inviata da Marcia 29/9/2008 - 11:31
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Vicini

Vicini
da "Tabula Rasa Elettrificata (T.R.E.)" (1998)
inserito anche nella "raccolta" Noi non ci saremo vol.2

Testo di Giovanni Lindo Ferretti
Musica di Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli, Massimo Zamboni e Giorgio Canali.
D'oro giada bordeaux si tinge il mondo
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/9/2008 - 10:28
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Sleep Now In The Fire

Sleep Now In The Fire
[1999]
Album: The Battle of Los Angeles

Il tema della canzone ruota intorno ad argomenti quali l'ingordigia, la conquista dei nativi americani e la schiavitù nel 1800. Allo stesso tempo critica gli atti del governo degli Stati Uniti nel periodo della guerra, inclusi la bomba di Hiroshima e l'utilizzo dell'Agente Orange nella guerra del Vietnam.

*

La temática de la canción gira en torno a temas como la codicia, la conquista de los nativos americanos y la esclavitud en 1800, así como crítica actuaciones del gobierno de los EE. UU. en periodo de guerra, incluyendo la bomba de Hiroshima y la utilización del agente naranja en la guerra de Vietnam.(Wikipedia)
The world is my expense
(continua)
inviata da Marcia 29/9/2008 - 10:05
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Anni di frontiera

Anni di frontiera
"Una storia da raccontare" 1998
Sguardi all'orizzonte, per vedere dov'è il futuro,
(continua)
inviata da Luca 'The River' 26/9/2008 - 01:39
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Le Fosse Ardeatine

Le Fosse Ardeatine
Album: Buongiorno E Buonasera (2003)

Vedere anche Il massacro dei trecentoventi (Le Fosse Ardeatine)
Proclama scritto dal Comando Tedesco in Roma occupata, e affisso su tutti i muri della città il 25 marzo del ’44:
(continua)
inviata da giorgio 25/9/2008 - 00:57
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T'es Rock, Coco !

T'es Rock, Coco !
T'es Rock, Coco!

Vous me direz : « Faut avoir du culot pour s'oser à faire un commentaire à propos d'une chanson de Léo Ferré... Surtout, à propos de celle-là, qui est si complexe et si hautement poétique... ». Eh bien, voyez-vous, j'ose, moi. Car voyez-vous, j'aime beaucoup les chansons de Léo Ferré et particulièrement, celle-là qui martèle tant et si bien la rengaine de nos époques. T'es Rock, coco !, vous pouvez le dire tous les jours. C'est une chanson nouvelle, chaque jour renouvelée. À la fois aussi, ancienne par sa scansion, par sa façon de prendre son pied avec la langue. Un peu Villon, un peu Verlaine, un peu Vian... Oh, vous savez, Léo était un très grand poète. Il avait de la noblesse et puis du style; il met de la noblesse, du style, de la lucidité, du courage, de la rage aussi dans cette dénonciation de la société bidon, la société dans laquelle on nous noie chaque jour dans... (continua)
Avec nos pieds chaussés de sang
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/9/2008 - 22:18
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Chest'è l'Africa

Chest'è l'Africa
Enzo Avitabile & Bottari

Album: Salvamm'o munno (2004)
Quante malatìe ce stanne ca
(continua)
inviata da giorgio 24/9/2008 - 16:36

La chanson des bourses du travail

G. A. C.
QG le 20 Octobre 1917
D . E . SECRET 16 N 1529
ETAT-MAJOR S.R.
Service de Sûreté
L’Inspecteur de Police Mobile GODOT à
Monsieur le Commissaire Spécial, Chef du Service
De Sûreté de la D E du G A C

L’enquête continuée à l’effet de rechercher l’origine d’une chanson antimilitariste adressée le 7 octobre 1917 par un sieur André CH…. de Romilly-sur-Seine à son frère Gilbert CH….. en traitement dans un Hôpital à ANGERS ( Maine et Loire) interceptée par le Contrôle Postal de Troyes et adressée le 10 Octobre au GQG, a établi que cette chanson avait été copiée et remise à André CH….. par le jeune RAV…… Raoul, né à Romilly-sur-Seine le 9 juillet 1899 de Emile et de GU… Joséphine, bonnetier, demeurant 123 bis rue Gornet Boivin, à Romilly-sur-Seine.
Ce jeune homme interrogé a déclaré avoir... (continua)
Dans toutes les villes, dans toutes les campagnes
(continua)
inviata da Jacky Fluttaz 24/9/2008 - 00:17
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Warboys (A Prayer For Peace)

Warboys (A Prayer For Peace)
Album: "The Cosmos Rocks" (2008)

Dall'album degli ex componenti dei Queen con l'ex cantate dei Bad Company Paul Rodgers.
They were born with the knowledge of the struggle to survive
(continua)
inviata da Daniele 23/9/2008 - 22:34
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Regardez-les

Regardez-les
REGARDEZ-LES DÉFILER !

« Regardez-les défiler !» est une de ces chansons de Léo Ferré qui une fois entrée dans une tête a bien du mal à en sortir. C'est une chanson très courte, mais qui marque, marque, marque. Elle dit non pas l'horreur de la guerre, mais la mécanique de la guerre, qui comme une vis sans fin gigantesque entraîne des milliers, des millions d'hommes vers un destin sans avenir, qui comme une presse énorme écrase sans se presser d'abord la main, puis le bras, puis le reste de celui qui y a mis le petit doigt.
Mais c'est aussi et en même temps, une chanson qui appelle à la désertion armée (comme dans L'Internationale : ils sauront bientôt que nos balles sont pour nos propres généraux...), à la révolte, à la révolution... On ne sait jamais pourquoi ces choses-là ne se font pas.
Comme disait Vian à propos du Déserteur, ce n'est pas là une chanson antimilitariste, c'est une... (continua)
Regardez-les défiler,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 22/9/2008 - 23:10
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David Riondino: Franco a Catania

David Riondino: Franco a Catania
Testo e musica di Francesco Battiuto ? David Riondino.
(Da "Racconti Picareschi")

Lo avevo già detto: in questo settembre, contrariamente a quello dello scorso anno, mi voglio decisamente divertire. Del resto, le geniali parodie riondiniane di Battiato sono già state nominate (con "Mistici digiuni") proprio su una della "pagine principe" di questo sito, quella su Stranizza d'amuri; e allora su, beccàtevi questa. La quale, sia detto fra noi, se fosse stata prodotta dal Battiato "doc", sarebbe stata ampiamente analizzata in chiave metaforico-mistico-sufico-tibetana con venature guénoniane, riferimenti a Stockhausen e appigli alla Rovina di Kasch di Roberto Calasso, il direttore della bieca benemerita Biblioteca Adelphi. Invece questa non è altro che un'autentica addiacciante presa di culo ironica manifestazione di affetto nei confronti di Battiato; e così ve la proponiamo, certi che da questo... (continua)
Circonferenze mitiche
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/9/2008 - 23:25
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Στρατιώτης

Στρατιώτης
Stratiótis
Στίχοι: Κωστούλα Μητροπούλου
Μουσική: Μάνος Λοΐζος
Πρώτη εκτέλεση: Βασίλης Παπακωνσταντίνου
Τραγούδια του Δρόμου - 1974

Testo di Kostoula Mitropoulou
Musica di Manos Loïzos
Primo interprete: Vasilis Papakonstandinou
Dalle Τραγούδια του Δρόμου (Canzoni di strada, 1974)


Si veda anche la pagina dedicata alle Τα τραγούδια του δρόμου.
Του 'παν θα βάλεις το χακί
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/9/2008 - 17:10
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Στον πόλεμο βγαίν' ου Ιταλός

Στον πόλεμο βγαίν' ου Ιταλός
[1940]
Στίχοι: Γιώργος Θίσβιος
Μουσική: Σοφία Βέμπο
Πρώτη εκτέλεση: Σοφία Βέμπο

Testo: Yorgos Thisvios
Musica: Sophia Vembo
Prima interprete: Sophia Vembo

Canzone della resistenza greca.
Da "Atene in piazza - Canti della resistenza greca" (la canzone è qui eseguita da Retty Zalokostas).

28 ottobre 1941: dopo la scadenza dell'ultimatum di Mussolini al dittatore greco Georgios Metaxas, le truppe italiana di stanza in Albania invadono il paese ellenico. Devono, come ha detto il duce ("il più grande statista del secolo", così pochi anni fa lo definiva il futuro vicepresidente del consiglio del governo Berlusconi ed attuale presidente della camera, Gianfranco Fini), "spezzare le reni alla Grecia". La Grecia che non ha fatto assolutamente niente all'Italia, che -seppur storicamente alleata della Gran Bretagna- è retta da un regime dittatoriale ideologicamente vicino al fascismo, viene... (continua)
Στον πόλεμο βγαίν' ου Ιταλός
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/9/2008 - 16:59
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Πόλεμος ( Ποιος θέλει να πεθάνει )

Πόλεμος ( Ποιος θέλει να πεθάνει )
Στίχοι: Ηλίας Πετρογιάννης
Μουσική: Πράσσειν Άλογα
Πρώτη εκτέλεση: Θάνος Δημητρακούδης
Testo du Ilias Petroyannis
Musica: Prassin Aloga
Primo interprete: Thanos Dimitriakoudis



Il nome della band greca che ha scritto ed esegue questa canzone (il testo è del chitarrista Ilias Petroyannis) significa alla lettera, in greco classico: "Fare cose irrazionali, senza senso". Questa canzone parla appunto della maggiore delle cose irrazionali e senza senso. [RV]
Χακί στολή και αρβύλες
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/9/2008 - 15:54
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Μπροστά πηγαίνει ο λαός

Μπροστά πηγαίνει ο λαός
Brostá pigaínei o laós
Στίχοι: Γιώργος Σκούρτης
Μουσική: Σταύρος Ξαρχάκος
Πρώτη εκτέλεση: Νίκος Ξυλούρης & Χορωδία ( Ντουέτο )
Από τη "Συμφωνία της Γιάλτας και της πικρής αγάπης τα τραγούδια" [1976]
Testo di Yorgos Skourtis
Musica di Stavros Xarchakos
Interpretazione originale: Nikos Xylouris e coro (duetto)
Dall' "Accordo di Yalta e canzoni dell'amaro amore" [1976]


Η ΣΥΜΦΩΝΙΑ ΤΗΣ ΓΙΑΛΤΑΣ ΚΑΙ ΤΗΣ ΠΙΚΡΗΣ ΑΓΑΠΗΣ ΤΑ ΤΡΑΓΟΥΔΙΑ
L'ACCORDO DI YALTA E LE CANZONI DELL'AMARO AMORE

Che cosa abbia significato per la Grecia l'accordo di Yalta con il quale le potenze vincitrici della II guerra mondiale si spartirono il mondo per cinquant'anni, è cosa nota. Ricadendo la Grecia nel “mondo occidentale” sotto l'egida degli USA e della Gran Bretagna, ne susseguì una sanguinosa guerra civile (durata fino al 1949) che vide le forze partigiane comuniste soccombere e riempire i cimiteri e i campi... (continua)
Μπροστά πηγαίνει ο λαός
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/9/2008 - 01:17
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Το μεγάλο μας τσίρκο

Το μεγάλο μας τσίρκο
To megalo mas tsirko
[1973]
Στίχοι: Ιάκωβος Καμπανέλλης
Μουσική: Σταύρος Ξαρχάκος
Ερμηνεία: Νίκος Ξυλούρης, Τζένη Καρέζη
Από Το μεγάλο μας τσίρκο
Testo di Iakovos Kambanellis
Musica di Stavros Xarchakos
Interpreti: Nikos Xylouris e Jenny Karezi
Dal musical "Il nostro grande circo"

Στο «Μεγάλο μας τσίρκο» ο συγγραφέας Ιάκωβος Καμπανέλλης κατέγραψε όλη την ιστορία της νεότερης Ελλάδας, ενώ ο Σταύρος Ξαρχάκος προσέθεσε τη μελοποίηση και ο Νίκος Ξυλούρης συνέβαλε με τη μοναδική ερμηνεία του.
Το έργο ανέβηκε το 1973 από το θίασο της Τζένης Καρέζη και του Κώστα Καζάκου στο θέατρο «Αθήναιον». Εκτός από τον Νίκο Ξυλούρη, τα τραγούδια του Σταύρου Ξαρχάκου απέδιδαν και τα μέλη του θιάσου.
Πρωταγωνιστικούς ρόλους είχαν οι Διονύσης Παπαγιαννόπουλος, Στέλιος Κωνσταντόπουλος, Νίκος Κούρος, Τίμος Περλέγκας.
Μαζί τους τραγουδούσαν και όλοι οι θεατές: «Φίλοι και αδέρφια» (Ν. Ξυλούρης, Τ. Περλέγκας),... (continua)
Μεγάλα νέα φέρνω από 'κει πάνω
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/9/2008 - 02:39
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Η πόλκα των Εβραίων της Πράγας

Η πόλκα των Εβραίων της Πράγας
Στίχοι: Νίκος Γκάτσος
Μουσική: Μάνος Χατζιδάκις
Πρώτη εκτέλεση: Νανά Μούσχουρη
Testo di Nikos Gatsos
Musica di Manos Hatzidakis
Prima interprete: Nana Mouskouri
Πρωί-πρωί
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/9/2008 - 23:44
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Un giardiniere cieco

Un giardiniere cieco
[2008]
Testo e musica di Fabio Ghelli
Arrangiamento di Gabriele D'Ascoli
Chitarra e voce di Fabio Ghelli
Contrabbasso, effettistica ed altro di Gabriele D'Ascoli

Una canzone speditaci oggi "in anteprima" da Gabriele D'Ascoli degli Apuamater; ovviamente lo ringraziamo di cuore per avere scelto questo sito per presentarla. Fabio Ghelli, lo ricordiamo, è l'autore di Cara Laura. Si tratta di un brano sull'Eccidio di Sant'Anna di Stazzema, avvenuto il 12 agosto 1944; ma come si puà vedere, specialmente nella sua parte finale, la cosa va ben oltre e si spinge fino ai nostri tempi.
Gabriele lo definisce un "brano italo-nipponico", in quanto Fabio Ghelli risiede attualmente a Osaka, in Giappone; presto sarà possibile scaricare anche l'mp3. [CCG/AWS Staff].

"In guerra non si va a controllare i cadaveri per vedere se ci sono donne e bambini; chissà, forse erano morti prima"
(Wolfgang Lehnigk... (continua)
Prego venga signorina, guardi che bei gerani
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/9/2008 - 16:06
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촛불을 들어라! [Fucking USA!]

촛불을 들어라! [Fucking USA!]
[2002]
작사 : 윤민석 작곡 : 윤민석
가수 : 송앤라이프
Lyrics and Music by Yoon Min-suk
Testo e musica di Yoon Min-suk

"Fucking USA", often called "Fuck'n USA", is a protest song written by South Korean singer and activist Yoon Min-suk. Strongly anti-US Foreign policy and anti-Bush, the song was written in 2002 at a time when, following the Apolo Ohno Olympic controversy and an incident in which two Korean middle school students were killed under the wheels of a U.S. Army vehicle; anti-American sentiment in Korea reached high levels. Musically it is a parody of "Surfin USA" and though it has a vulgar aspect it is not supposed to be, according to Yoon, just an angsty punk type song but a serious critique of the Bush Administration and US foreign policy in particular in the Korean peninsula, just conveyed in an ironic and jokingly vitriolic way.

Later a music video, supposedly created by North Koreans... (continua)
쇼트렉 경기를 보았나 야비한 나라 Fucking U.S.A !!
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/9/2008 - 04:19
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Don't Look Back In Anger

Don't Look Back In Anger
da (What’s the story) Morning glory (1996)

Il testo di questa canzone è abbastanza oscuro, ma è più che chiaro l’omaggio a John Lennon in apertura con l’attacco di Imagine e soprattutto nel bridge retto dalla frase “I must start a revolution from my bed”, riferita ai bed-in for peace organizzati da John Lennon e Yoko Ono nel 1969. Sally però non si sa chi cavolo sia…

“Don’t Look Back in Anger” was released as the fourth single off of (What’s The Story) Morning Glory?, February 19th 1996. In 2006, it was included in the “Best Of”-compilation Stop The Clocks and in 2010 it was included in the singles collection Time Flies… 1994-2009.

Noel Gallagher also admits that he was under the influence of illegal substances when he wrote the song and to this day he claims he does not know what the lyrics mean.

In late May 2017, the song became a symbol for the Manchester’s spirit and resistance following... (continua)
Sleep inside the eye of your mind
(continua)
inviata da Roberto Oliva 15/9/2008 - 18:16
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Galleria Del[l]e Armi

Galleria Del[l]e Armi
[1996]
Lyrics and music by Terry Allen & Will Sexton
Testo e musica di Terry Allen e Will Sexton
Green Shoes Pub./Jalapeño Cornbread, BMI
Album: Human Remains

La strage del treno 8017, o strage di Balvano, avvenuta nella notte tra il 2 e il 3 marzo 1944 dentro la Galleria delle Armi, poco dopo la stazione del paese lucano, è stata la più grave sciagura ferroviaria non solo italiana, ma europea. Una sciagura provocata dalla guerra, e neppure tanto indirettamente; il bel sito Treno di Luce 8017, dal quale molto abbiamo ripreso per questa pagina, è chiarissimo al riguardo. “Oggi 3 marzo 2004, giorno del 60° anniversario della Tragedia di Balvano, nasce la Cyberassociazione "Treno di Luce 8017" con il compito di riunire i familiari ed amici delle circa 600 vittime del treno che si fermò nella Galleria delle Armi (poi rinominata Galleria della Morte) nella notte tra il 2 e 3 marzo 1944,... (continua)
During the time
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/9/2008 - 15:05
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The Day That Never Comes

The Day That Never Comes
[2008]

Un testo in linea con la produzione della band statunitense, da sempre eccezionalmente pessimista sulla condizione umana e sul fine ultimo dell'esistenza. Il videoclip alterna immagini del gruppo con quelle di due soldati impegnati in un servizio di pattuglia lungo una strada nel deserto.
Born to push you around
(continua)
inviata da Io non sto con Oriana / http://www.iononstoconoriana.com 14/9/2008 - 20:18
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Was It Worth It?

Was It Worth It?
Album: Give It Time. Reflections on Change (2005)
Was it worth it? You should start to ask
(continua)
inviata da giorgio 14/9/2008 - 15:37
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Iraq for Sale!

Album: Iraq Songs of Life and Death [2003]
Iraq for sale, Iraq for sale!
(continua)
inviata da giorgio 14/9/2008 - 12:42
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A Heart That Beats No More

Album: Other Song [2004]

There's no music, just talking
A child from my high school was sent off to Iraq.
(continua)
inviata da giorgio 14/9/2008 - 12:37
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Free Trade

Album: Self-titled [2003]
Free trade agreements are evil
(continua)
inviata da giorgio 14/9/2008 - 09:59
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I Don't Believe in this Country Anymore

Album: Self-titled [2003]
They talk about free speech
(continua)
inviata da giorgio 14/9/2008 - 09:32
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Iraq Has Deadly Weapons

Album: Self-titled [2003]
Iraq has deadly weapons
(continua)
inviata da giorgio 14/9/2008 - 09:25
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The Constant Engineers

Album: Self-titled [2003]
Take me as I come, because I'm coming as I am
(continua)
inviata da giorgio 14/9/2008 - 09:14
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Brancaleone alle Crociate [Pirulè]

Brancaleone alle Crociate [Pirulè]
[1970]
Age-Scarpelli-Monicelli-Rustichelli
Testo di Mario Monicelli
Interpretazione anche di Daniele Sepe (voce di Auli Kokko)
Album: Nia Maro [2004]
(Dove è unita nelle "Saltarelle" iniziali a Saltarella a cannonate)

Dal capolavoro comico del cinema italiano, che è anche, a modo suo, un capolavoro del cinema antimilitarista. I due film con protagonista Brancaleone da Norcia (interpretato da un indimenticabile Vittorio Gassman) possono e debbono essere una miniera inesauribile di spunti; non a caso Daniele Sepe se n'è accorto, inserendo questo celeberrimo brano (forse quello trainante dell'intera colonna sonora dei due film) nelle "Saltarelle" iniziali di "Nia Maro", assieme ad un brano come Saltarella a cannonate. Cosa si va a fare in Terra Santa? Ma a arricchirsi, è una cosa semplicissima! Altro che "Santo sepolcro" e altre cazzate del genere, così come le più tragiche cazzate, allora... (continua)
Branca Branca Branca
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/9/2008 - 15:22
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Pase zo

Pase zo
Testo e musica di Tiziano Incani.

La riprendo, questa canzone, dal blog Minimi Termini - Blog anarco-camunista, dell'amico e compagno Redshadow, assieme al suo commento:


Da Ansa.it
BRESCIA - Due muratori sono morti intorno alle 8.30 a Ono San Pietro, in Valcamonica, dopo essere stati travolti dal crollo di un muro.

Della ricostruzione della dinamica della disgrazia si stanno occupando i carabinieri della Compagnia di Breno e della stazione di Capodiponte, intervenuti con i funzionari dell'Asl, i sanitari del 118 e i vigili del fuoco.

Le vittime sono due congnati: R.V., 53 anni, abitava a Ono San Pietro, mentre G. A., 64 anni, era di Capo di Ponte. La disgrazia e' accaduta in una cascina.

L'unico modo che ha la Valcamonica di essere citata dai media è purtroppo questa.
Così come il fascismo e lo stalinismo hanno il loro carico di vittime, queste sono da considerarsi vittime del capitalismo.... (continua)
A parole so mia pròpe à gèt
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/9/2008 - 10:18
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Ideology

Ideology
[1986]
Lyrics and music by Billy Bragg
Testo e musica di Billy Bragg
Album: Talking with the Taxman About Poetry
When one voice rules the nation
(continua)
inviata da giorgio 13/9/2008 - 07:40
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The Unwelcome Guest

The Unwelcome Guest
Parole di Woody Guthrie (1940?)
Musica di Billy Bragg, ma ispirata a quella della tradizionale cowboy ballad “Streets of Laredo”, conosciuta anche con il titolo de “Cowboy's Lament"
In “Mermaid Avenue” del 1988, il primo di tre album realizzati da Bragg con Jeff Tweedy e i Wilco dedicati alle canzoni del menestrello dell’Oklahoma.

(Bernart Bartleby)
To the rich man's bright lodges I ride in this wind
(continua)
inviata da giorgio 13/9/2008 - 07:34

Le grand-père d'Amérique

Le grand-père d'Amérique
Un jour, un de mes amis est venu me rendre visite. Il me raconta au cours d'un excellent petit repas l'histoire de son grand-père d'Amérique. America ! America ! Son aïeul était parti là-bas pour gagner sa vie quand dans son village, c'était la disette au début du siècle dernier. Il avait construit des maisons là-bas... en bois. Il était revenu après la première guerre mondiale ; riche, très riche, par rapport aux paysans du village. Il a voulu montrer sa réussite; il s'est ruiné, il a ruiné sa famille et il est retourné en Amérique. Ni sa femme, ni ses enfants n'ont voulu l'accompagner. On croirait une histoire sicilienne ou lucanienne, ou , ou, ou.... d'un peu partout. Une histoire d'émigrés, en somme.
En somme, en effet, on est tous des émigrés, tous des immigrés.
L'histoire se passait en Belgique, dans un village détruit par la guerre, quelque part pas loin de l'Yser.

Cette histoire... (continua)
Il nonno d'America
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/9/2008 - 16:46

Sun mai andà in guèra

Sun mai andà in guèra
Album "Specian tucc un Quaicoss"
Sun mai andà in guèra, sun mai andà a suldà
(continua)
inviata da adriana 12/9/2008 - 15:33
Percorsi: Disertori
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Le Président et l'éléphant

Le Président et l'éléphant
[1977]
Paroles et musique: Gilbert Laffaille
Testo e musica: Gilbert Laffaille
Album: "Dimanche après-midi"




"Il suo primo disco è del 1977, con dentro un pezzo, Le Président et l'éléphant, dove prende pesantemente in giro il presidente della repubblica francese Giscard D'Estaing, che ha il vizio della caccia grossa in Africa. Il presidente non gradisce, ma il pubblico e la critica sì. Un inizio promettente, quello di Gilbert: si parla della sua graffiante ironia come d'una nuova risorsa della canzone d'autore in un'epoca in cui essa attraversa una forte crisi". - Alessio Lega.
J'ai dit à mes enfants,
(continua)
inviata da adriana 12/9/2008 - 14:55
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Time in Babylon

Time in Babylon
[2003]
"Stumble Into Grace"
Five-lane highway danger zone
(continua)
inviata da Alessandro 12/9/2008 - 13:46

La Guerre de Cent mille ans

La Guerre de Cent mille ans
Ceci n'est pas une chanson, ce serait plutôt un psaume; voilà, un psaume, un texte à psalmodier, à dire avec une cadence, en scandant bien ses mots comme un aède sur une place ou dans un parc ou sur le quai d'un port de Petite ou de Grande Grèce. Un aède aveugle, aveuglé par le soleil, faussement ou véritablement aveugle, tout entier tourné en lui-même et laissant couler les mots – peut-être avec une guitare qui marquerait le pas des paroles.
C'est le ton de la chanson de geste, de l'odyssée, des chanteurs d'histoires; de ceux-là qui passaient dans les villages et sur le parvis de l'église ou au pied de la tour, racontaient d'immenses aventures où des princesses mauresques cuirassées de toutes parts se faisaient finalement enfoncer l'épieu ou le grand braquemart au seul endroit que l'acier ne pouvait protéger.

Ceci n'est pas une chanson, c'est un chant, un romancero tragique qui dit... (continua)
On a connu, on raconte
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/9/2008 - 11:40
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Le triangle des Bermudes

Le triangle des Bermudes
[1996]
Paroles et musique: Gilbert Laffaille
Testo e musica: Gilbert Laffaille
Album: Tout m'étonne


"Alla fine, tutto quello che importa sapere di Gilbert sta nelle sue canzoni, quelle di un uomo che sa maneggiare con commossa partecipazione, con un sorriso che lenisce senza voler consolare, la materia incandescente delle sofferenze del mondo." - Alessio Lega.
J'ai vu Singapour et Tanger
(continua)
inviata da adriana 12/9/2008 - 11:05
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Giovanna d'Arco

Giovanna d'Arco
Autore: Francesco De Gregori
Album: Gente Comune (1994)

Nell'inquietante "vocazione" della Pulzella di Orléans, contadina di Domrémy e soldatessa "ante litteram".
Tutto questo campo di grano
(continua)
inviata da giorgio 12/9/2008 - 08:15
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Dents d’ivoire et peau d’ébène

Dents d’ivoire et peau d’ébène
[1996]
Paroles et musique: Gilbert Laffaille
Testo e musica: Gilbert Laffaille

"Ispirandosi alla cronaca, Gilbert cantilena melodie architettate sui ritmi d'una varietà caleidoscopica. C'è nella sua poesia e nella sua musica un che di esotico derivatogli dall'esperienza d'insegnante di francese per immigrati e di guida turistica in Oriente. Anche se i suoi temi esotici non vogliono adombrare fughe dal reale, permane in essi una nostalgia di lontananze e una molteplicità di personaggi sovente in fuga dalla vita." - Alessio Lega
Dents d’ivoire et peau d’ébène
(continua)
inviata da adriana 12/9/2008 - 08:08

La prière de mai 68

anonimo
La prière de mai 68
Sur l'air de La Priere de Georges Brassens
Sull'aria de La Priere di Georges Brassens
Par tous les CRS qu’ont été matraqués,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/9/2008 - 22:22
Percorsi: 1968 e dintorni
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Il boia

Il boia
Ascoltabile nella pagina MySpace dell'autore
Nero, nero, nero
(continua)
inviata da adriana 11/9/2008 - 15:27
Percorsi: Boia dé!
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Somewhere in America

Somewhere in America
Album Self-titled (2003)
Somewhere in America this entire war began
(continua)
inviata da giorgio 11/9/2008 - 09:06
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I Don't Wanna Go to No War!

Album: Self-titled (2003).
It's the same old America the one you knew before
(continua)
inviata da giorgio 11/9/2008 - 08:43
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Does Anybody Know I'm Here?

Does Anybody Know I'm Here?
Una disperata canzone d'amore che dà il titolo alla raccolta, edita dall'americana Ace Records, "Does Anybody Know I'm Here? - Vietnam Through The Eyes Of Black America, 1962-1972"
Alone and far away from home
(continua)
inviata da Alessandro 10/9/2008 - 21:21

Daou soner Landevant

anonimo
Daou soner Landevant
[ca. 1914?]
Testo / Testenn / Paroles : Anonimo / Dizanv / Anonyme
Musica: "The Minstrel's Boy"
(Canzone popolare irlandese / Son folk iwerzhonat / Chanson populaire irlandaise)

La canzone fu pubblicata nel 1936 nelle “20 chansons populaires” del repertorio di Taldir, vale a dire François Jouffrenou, il “Bardo bretone” dell'inizio del XX secolo. Durante la I guerra mondiale, un padre e suo figlio, di Landévant (nel Morbihan) sono entrambi musicisti: uno suona il binioù (la cornamusa bretone) e l'altro la bombarda. Inviati in guerra nello stesso reggimento, durante un assalto rimangono entrambi uccisi dello stesso colpo di obice; vengono quindi sotterrati tutti e due coi loro strumenti.
Il bardo Taldir fornì la seguente nota storica: “Nel 1900, il 48° Reggimento di Fanteria di Guingamp, sotto il comando del col. Vermeil de Conchard e del cap. Miche de Malleray, fu dotato di sei bombarde... (continua)
En Europ eo krog ar brezel
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/9/2008 - 17:56

[La fine de] Il mondo

[La fine de] Il mondo
Ultima CCG/AWS (forse)
The last AWS/CCG (maybe)



Fonte: il blog del webmaster


Alla fine ci siamo arrivati, grazie anche al fattivo contributo del nostro webmaster Lorenzo Masetti: la fine del mondo è alle porte. Esattamente oggi 10 settembre 2008, come tutti sanno, l'universo verrà risucchiato dal buco nero creato dal CERN di Ginevra con il suo maledetto acceleratore di particelle, o che cazzo è. Per l'occasione, il nostro Riccardo Scocciante ha voluto deliziarci la dipartita con una sua composizione; non possiamo che adempiere al suo estremo desiderio e accommiatarci da voi con una certezza: Grazie al suo webmaster, Le CCG hanno fatto finire le guerre! Peccato che finisca anche tutto il resto, ma non si può avere tutto dalla vita. Con l'avvertenza che tale canzone deve essere cantata sull'aria de Il mondo di Jimmy Fontana, passiamo a ben distintamente congedarci rivolgendo anche un... (continua)
No, stanotte amore
(continua)
10/9/2008 - 00:09
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Muḥend-nneɣ

Muḥend-nneɣ


Dalla poesia Isitiden ("I santi") di Ben Mohamed
D'après le poème Isitiden ("Les saints") de Ben-Mohamed

Musica e interpretazione di Idir
Musique et interprétation: Idir

Nessun problema di "parzialità" per il nostro sito: se inseriamo in questa canzone nelle "Antiwar Anticlericali", percorso nel quale deve stare, dobbiamo specificare che la cosa non si limita e non può limitarsi alla chiesa cattolica o alle chiese cristiane. Le fandonie e le infamità religiose, portatrici di guerra, non hanno distinzione tra i loro dèi, i loro santi, i loro idoli. [RV]

"Se oggigiorno l’attenzione di Idir è rivolta soprattutto alle questioni dell’identità ed alla ricerca di una convivenza tra culture diverse, mentre è meno marcata (ma non certo assente) la vena “contestatrice” e di denuncia dei mali della società algerina, nei primi tempi della sua attività era presente una notevole carica di contestazione... (continua)
Muḥend-nneɣ d afeḥli
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/9/2008 - 22:23
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Aria di Buenos Aires

Aria di Buenos Aires
Traduzione in italiano della lettera delle Madres de Plaza de Mayo a Giovanni Paolo II:

"Buenos Aires 23 febbraio 1999

Signor Giovanni Paolo II,

Molti giorni abbiamo impiegato per assimilare la richiesta di perdono che Lei, Giovanni Paolo II, ha reclamato per il genocida Pinochet.

Ci rivolgiamo a lei come ad un cittadino comune perché ci sembra aberrante che dalla sua poltrona di papa nel Vaticano, senza conoscere né aver sofferto in carne propria il pungolo elettrico (picana), le mutilazioni, lo stupro, si animi in nome di Gesù Cristo a chiedere clemenza per l'assassino.
Gesù fu crocifisso e le sue carni furono straziate dai giuda che come lei oggi difende un assassino.

Signor Giovanni Paolo, nessuna madre del terzo mondo che ha dato alla luce un figlio che ha amato, coperto e curato con amore e che poi è stato mutilato e ucciso dalla dittatura di Pinochet, di Videla, di Banzer o... (continua)
Alessandro 8/9/2008 - 23:39




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