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Prima del 2008-10-6

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Victoria

Victoria
[1969]
Album: "Arthur (Or the Decline and Fall of the British Empire)"
Long ago life was clean
(continua)
inviata da Alessandro 6/10/2008 - 11:50
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No, No Guantanamo

No, No Guantanamo
Mind, my business is wherever I go
(continua)
inviata da Alessandro 5/10/2008 - 23:26
Percorsi: Guantanamo Bay
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Couvre-feu

Couvre-feu
[1969]
Poème de Paul Éluard [1942]
Tiré de "Poésie et Vérité 1942"
Poesia di Paul Éluard
Dalla raccolta di poesie "Poésie et vérité 1942".


Nel 1969, la cantautrice francese Francesca Solleville mise in musica alcune poesie di Éluard ("Paul Éluard" EP, Production La boite à musique"), fra le quali anche questa breve ma toccante Couvre-feu. L'amore ai tempi della guerra.

En 1969, la chanteuse Francesca Solleville a mis en musique quelques poèmes d'Éluard ("Paul Éluard" EP, Production La boite à musique"), parmi lesquelles aussi ce bref, mais poignant "Couvre-feu". L'amour au temps de la guerre.

In 1969, the French folksinger Francesca Solleville set to music a number of poems by Paul Éluard ("Paul Éluard" EP, Production La boite à musique"), among which this short, but moving "Couvre-feu" (Curfew). Love during wartime.
Que voulez-vous la porte était gardée
(continua)
inviata da Alessandro 4/10/2008 - 22:53
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Big Brother

Big Brother
[1972]
Album "Talking Book"

Dopo la famosissima Superstition, ecco il brano intitolato Big Brother, "the first of his directly critical songs, excoriating politicians who posture to the underclass in order to gain the only thing they really need: votes. [...]
In stark contrast to his early songs, which were clever but often relied on the Motown template of romantic metaphor, with Talking Book it became clear Stevie Wonder was beginning to speak his mind and use personal history for material (just as Marvin Gaye had with the social protest of 1971's What's Going On)."
All Music review
Your name is big brother
(continua)
inviata da Alessandro 4/10/2008 - 22:18

Realtà

Gli Europall in questo pezzo immaginano di essere un ragazzo che sta sotto i bombardamenti di una qualsiasi guerra, mettendo in risalto la mano dell'uomo cio che "umanamente" riesce a rendere così "disumano". Una bella canzone.
Ho visto volti piangere
(continua)
inviata da davide 3/10/2008 - 16:59
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Non, non, plus de combats

anonimo
Non, non, plus de combats
"Non, non, plus de combats" est une chanson anonyme écrite dans les tranchées, datant de 1917, au moment des mutineries. Elle se chantait sur l'air de Gloire au Dix-septième, chanson antimilitariste de Montéhus sur le régiment d'infanterie qui refusa de tirer sur les vignerons révoltés en 1907. - fr.wikipedia

"Non, non, plus de combats" è un canto anonimo composto in trincea, nel 1917, all'epoca degli ammutinamenti. Era cantato sull'aria di Gloire au Dix-septième, la canzone antimilitarista di Montéhus sul reggimento di fanteria che si rifiutò di sparare sui viticoltori in rivolta nel 1907.
Mais voilà qu'on nous parle de guerre
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/10/2008 - 01:45
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Too Many Martyrs (Ballad Of Medgar Evers)

Too Many Martyrs (Ballad Of Medgar Evers)
[1964]
Written by Phil Ochs and Bob Gibson
Scritta da Phil Ochs e Bob Gibson
Album: "All The News That's Fit To Sing"

L'assassinio dell'attivista per i diritti civili Medgar Evers, avvenuto il 12 giugno 1963 per mano di Morgan De La Beckwith, membro del Ku Klux Klan, provocò un'ondata di indignazione in tutti gli Stati Uniti; diverse canzoni furono scritte su quel tragico episodio. Tra queste, Only A Pawn In Their Game di Bob Dylan (alla quale si rimanda per una trattazione completa sulla vita e sull'assassinio di Evers). Un'altra celebre canzone fu scritta da Phil Ochs e Bob Gibson, che originariamente la intitolarono "Ballad Of Medgar Evers"; ma già nel primo album in studio di Ochs, "All The News That's Fit To Sing", la canzone reca il titolo di "Too Many Martyrs". Nella canzone si fa preciso riferimento anche all'assassinio di Emmett Till. [CCG/AWS Staff].


Canzoni su, o con riferimenti... (continua)
In the state of Mississippi many years ago
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/10/2008 - 00:41
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Cops of the World

Cops of the World
Album: Iraq: Songs of Life and Death (2003)

Sung to the tune of "Cops of the World" by Phil Ochs.
Come and join in our war, kids
(continua)
inviata da giorgio 2/10/2008 - 19:47
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The Times They Are Not A-changin'

The Times They Are Not A-changin'
Album: Other Songs (2004)

Sung to the tune of "The Times They Are A-changin'" by Bob Dylan
Come gather round people and fall to your knees
(continua)
inviata da giorgio 2/10/2008 - 19:30
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Il vagabondo stanco

Il vagabondo stanco
1999
Fuori Campo

Per tutti i momenti in cui si sono sentiti truffati, usati come merce, trattati come bambini scemi o da sognatori illusi. Ma questo non è successo solo a loro, vero ??

Mi hanno preso e usato e deriso e triturato
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/10/2008 - 16:37
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Hydrogen Bomb

Hydrogen Bomb
[1959]

Ma le canzoni demenziali sono "contro"?
E una canzone demenziale risalente agli anni della "guerra fredda" può essere contro la guerra?

A voi, o Admins, l'ardua sentenza. [Alessandro]

A mio parere certe canzoni "demenziali" sono più contro la guerra di altre "serie"; quindi ce la metto più che volentieri. [RV]
Refrain: Bomb, bomb, hydrogen bomb
(continua)
inviata da Alessandro 2/10/2008 - 14:23
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Jesus was a Terrorist

Jesus was a Terrorist
[1991]
Jello Biafra with NoMeansNo
Album: "The Sky is Falling and I Want My Mommy"
Jesus was a terrorist
(continua)
inviata da Alessandro 2/10/2008 - 13:12
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Falling Space Junk

Falling Space Junk
[1991]
Jello Biafra with NoMeansNo
Album: "The Sky is Falling and I Want My Mommy"
Nuclear satellites
(continua)
inviata da Alessandro 2/10/2008 - 13:10
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Love Me, I’m A Liberal

Love Me, I’m A Liberal
[1966]
Lyrics and music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Album: “Phil Ochs in Concert”



"As long as they don't move next door." The title is inspired by Phil Ochs. Once considered a rival of Bob Dylan, Ochs wrote topical songs containing a mixture of satire and bile. Most of his venom was saved for the likes of Orval Faubus and Richard Nixon, but in "Love Me I'm a Liberal," he chides what he considered the hypocrisy of the typical liberal. In one verse, he castigates northern supporters of the civil rights movement who condemn Jim Crow and the racism of southern bigots but deny or dismiss the prejudice against blacks in the North. Given the discomforting accuracy of Ochs's observation, the song's lines, "I love Puerto Ricans and Negroes / As long as they don't move next door," hit an appropriate note of social criticism."

(From Phil Ochs Blog)

Alle canzoni di Phil Ochs... (continua)
I cried when they shot Medgar Evers
(continua)
inviata da Alessandro 2/10/2008 - 09:08
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Atomic Power

Atomic Power
Una classica country song, classe 1946, sicuramente composta da e rivolta ai bianchi delle comunità rurali degli States, gente generalmente di destra, razzista, sempre ben armata e timorata d'Iddio...

Eppure da questa canzone - specie se si pensa che fu scritta e proposta a pochi mesi dal genocidio di Hiroshima e Nagasaki ed ebbe un grande successo popolare - traspare chiaramente "l’angoisse populaire devant une arme menacante contre laquelle le commun des mortels ne peut rien faire d’autres que de prier. Le texte est très efficace (et très moderne) pour une chanson écrite en 1946" [da L'Homme Scalp]

ll brano fa parte della colonna sonora del celebre documentario "The Atomic Café" (1982), di Jayne Loader e Kevin e Pierce Rafferty.

Leggasi anche qui

Non è nemmeno un caso, forse, che la canzone dei Buchanan Brothers sia stata riproposta da quei due mattacchioni di Jello Biafra e Mojo Nixon nel loro countrypunk "Prairie Home Invasion" del 1994...
Oh this world is at a tremble with its strength and mighty power
(continua)
inviata da Alessandro 2/10/2008 - 08:53
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Er verniciaro

Er verniciaro
Da "Mentre la gente se crede che vola" (1974)

"... non c'è azzurro che m'incanti, perchè ora so che il cielo nasce dalla nostra rabbia"... Beh, Gianni Nebbiosi è un grande!
Qui
(continua)
inviata da Alessandro 1/10/2008 - 14:15
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Parabién de la paloma

Parabién de la paloma
Dal disco collettivo "La peña de los Parra" (1965)
La paloma se murió
(continua)
inviata da Alessandro 1/10/2008 - 08:50
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The Ballad of Ho Chi Minh

The Ballad of Ho Chi Minh
[Originally 1954]
1967, Stormking Music Inc.
Source: Irwin & Fred Silber's Folksinger's Wordbook, 1973
Lyrics by Ewan McColl
Testo di Ewan McColl
Music: Irish traditional
Musica: tradizionale irlandese


Fino ad oggi (18.11.08), con una delle più tipiche dimenticanze da CCG la canzone era stata attribuita a Rolando Alarcón nella versione spagnola. È stato Alessandro ad accorgersi che si trattava invece della traduzione di questa canzone di Ewan McColl; la pagina viene quindi restaurata e corretta. Su Ho Chi Minh crediamo sia inutile spendere eccessive parole, tanto il personaggio è (o dovrebbe essere) noto. Ma ricordiamo brevemente alcune cose: Ho Chi Minh (in grafia originale: Hồ Chí Minh) si chiamava in realta Nguyễn Tất Thành, che significa, in vietnamita, "Colui che sarà vittorioso". Adottò solo negli anni '30 il nome con cui è passato alla storia, riprendendolo dall'indocinese... (continua)
Far away across the ocean,
(continua)
inviata da Alessandro 1/10/2008 - 08:27
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United Fruit

United Fruit
[?]
Lyrics and Music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Album di registrazione / Recording Album:
"Songs for Broadside" (or "Phil Ochs Sings For Broadside") [1976]

Avevamo, con mille rimpianti, “chiuso” la sezione dedicata a Phil Ochs con il suo disperato testamento, No More Songs; evidentemente non avevamo tenuto conto della vitalità del grande Phil, e soprattutto delle canzoni che non aveva mai inserito negli album in studio. L'album “Songs for Broadside”, noto anche come “Phil Ochs sings for Broadside” o “Broadside Ballads”, era il decimo volume di canzoni pubblicato dalla rivista “Broadside Magazine”, che raccoglieva testi composti per la libera circolazione (nella tradizione anglosassone, il “Broadside” è il “foglio volante” su cui venivano stampate canzoni e ballate cronachistiche, in vendita per pochi soldi nelle strade; una tradizione presente anche in Italia e in altri... (continua)
And the fruit boats ride on the waves,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/9/2008 - 18:32
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What Are You Fighting For?

What Are You Fighting For?
[1966?]
Lyrics and Music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Album di registrazione / Recording Album:
"Songs for Broadside" (or "Phil Ochs Sings For Broadside") [1976]

Avevamo, con mille rimpianti, “chiuso” la sezione dedicata a Phil Ochs con il suo disperato testamento, No More Songs; evidentemente non avevamo tenuto conto della vitalità del grande Phil, e soprattutto delle canzoni che non aveva mai inserito negli album in studio. L'album “Songs for Broadside”, noto anche come “Phil Ochs sings for Broadside” o “Broadside Ballads”, era il decimo volume di canzoni pubblicato dalla rivista “Broadside Magazine”, che raccoglieva testi composti per la libera circolazione (nella tradizione anglosassone, il “Broadside” è il “foglio volante” su cui venivano stampate canzoni e ballate cronachistiche, in vendita per pochi soldi nelle strade; una tradizione presente anche in Italia e in... (continua)
Oh you tell me that there’s danger to the land you call your own
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/9/2008 - 17:08
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Noci di cocco

Noci di cocco
Di G.Gaber – S.Luporini
Album: Dialogo Tra Un Impegnato E Un Non So (1972)

Con la parodia dei naufraghi Gaber “volgarizza” simpaticamente la vecchia teoria - cominciata da Rousseau e poi ripresa dai padri del socialismo - del "comunismo primitivo" della preistoria basato ahimè sulla penuria alimentare, e l’"invenzione" dello Stato che da necessità organizzativa diventa poi - istituendo la proprietà privata - espressione e strumento del dominio di privilegiati a scapito di altri, di una classe sociale su un’altra.
J.J.Rousseau apriva la seconda parte del suo “Discours sur l'origine et les fondements de l'inégalité parmi les hommes”(1754) dicendo:
Il primo che, dopo aver recintato un terreno, pensò di dire «questo è mio» e trovò altri tanto ingenui da credergli, fu il fondatore della "società civile". Quanti delitti, quante guerre, quanti assassinii, quante miserie ed orrori avrebbe risparmiato... (continua)
Coro: Che fame!
(continua)
inviata da giorgio 30/9/2008 - 13:50

Il kamikaze

Ho solo 15 anni e sono un ragazzino mi chiamo Abumazzettino,
(continua)
inviata da giovanni nebraschi 29/9/2008 - 16:27
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This Train Revised

This Train Revised
[1994]
Lyrics and Music by Amy Ray
Album: Swamp Ophelia

A song that describes the loss of identity and potential represented by the deaths of many people arrested, departed, and killed by the Nazis.
it's a fish white belly
(continua)
inviata da Marcia 29/9/2008 - 12:32
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Ilsa Koch

Ilsa Koch
Words by Woody Guthrie,
Music by Lorin Sklamberg (The Klezmatics)

A song about the horrors of the Buchenwald concentration camp.

ILSE KOCH

Ilse Koch, born Ilse Köhler (September 22, 1906 – September 1, 1967), was the wife of Karl Koch, the commandant of the concentration camps Buchenwald from 1937 to 1941 and Majdanek from 1941 to 1943.
Ilse is infamous for taking souvenirs from the skin of murdered inmates with distinctive tattoos. Claims that she had a lampshade made out of human skin have never been verified and were discounted at her post-war trial. She was known as "The Witch of Buchenwald" ("Die Hexe von Buchenwald") by the inmates because of her sadistic cruelty and lasciviousness toward prisoners. She is also called in English "The Beast of Buchenwald" and "The Bitch of Buchenwald."
She was born in Dresden, Germany, she was the daughter of a factory foreman. She was known... (continua)
I'm here in Buchenwald.
(continua)
inviata da Marcia 29/9/2008 - 12:11
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People Of The Sun

People Of The Sun
[1996]
Album: Evil Empire

A song about the Zapatista rebels in Mexico with evident references on the destruction of the Aztec Empire by the Spanish and on the anti-latino race riots of Los Angeles, called the Zoot Suit Riots.
A Zoot Suit is a suit with high-waisted, wide-legged, tight-cuffed pegged trousers and a long coat with wide lapels and wide padded shoulders. This style of clothing was popularized by Hispanics, Italian Americans, African Americans and Filipino Americans during the late 1930s and 1940s.
The Fifth Sun refers to the mythical world-view held by the Aztec people, in which the present world was preceded by four other cycles of creation and destruction.
For Aztec people there had been four worlds, or "Suns" previous to the present universe. These earlier worlds and their inhabitants had been created, then destroyed by the catastrophic action of leadind deity figures. The present world is the fifht sun and tha Aztec saw themselves as "the People of the Sun".
Yeah people come up
(continua)
inviata da Marcia 29/9/2008 - 11:31
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Vicini

Vicini
da "Tabula Rasa Elettrificata (T.R.E.)" (1998)
inserito anche nella "raccolta" Noi non ci saremo vol.2

Testo di Giovanni Lindo Ferretti
Musica di Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli, Massimo Zamboni e Giorgio Canali.
D'oro giada bordeaux si tinge il mondo
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/9/2008 - 10:28
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Sleep Now In The Fire

Sleep Now In The Fire
[1999]
Album: The Battle of Los Angeles

Il tema della canzone ruota intorno ad argomenti quali l'ingordigia, la conquista dei nativi americani e la schiavitù nel 1800. Allo stesso tempo critica gli atti del governo degli Stati Uniti nel periodo della guerra, inclusi la bomba di Hiroshima e l'utilizzo dell'Agente Orange nella guerra del Vietnam.

*

La temática de la canción gira en torno a temas como la codicia, la conquista de los nativos americanos y la esclavitud en 1800, así como crítica actuaciones del gobierno de los EE. UU. en periodo de guerra, incluyendo la bomba de Hiroshima y la utilización del agente naranja en la guerra de Vietnam.(Wikipedia)
The world is my expense
(continua)
inviata da Marcia 29/9/2008 - 10:05
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Anni di frontiera

Anni di frontiera
"Una storia da raccontare" 1998
Sguardi all'orizzonte, per vedere dov'è il futuro,
(continua)
inviata da Luca 'The River' 26/9/2008 - 01:39
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Le Fosse Ardeatine

Le Fosse Ardeatine
Album: Buongiorno E Buonasera (2003)

Vedere anche Il massacro dei trecentoventi (Le Fosse Ardeatine)
Proclama scritto dal Comando Tedesco in Roma occupata, e affisso su tutti i muri della città il 25 marzo del ’44:
(continua)
inviata da giorgio 25/9/2008 - 00:57
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T'es Rock, Coco !

T'es Rock, Coco !
T'es Rock, Coco!

Vous me direz : « Faut avoir du culot pour s'oser à faire un commentaire à propos d'une chanson de Léo Ferré... Surtout, à propos de celle-là, qui est si complexe et si hautement poétique... ». Eh bien, voyez-vous, j'ose, moi. Car voyez-vous, j'aime beaucoup les chansons de Léo Ferré et particulièrement, celle-là qui martèle tant et si bien la rengaine de nos époques. T'es Rock, coco !, vous pouvez le dire tous les jours. C'est une chanson nouvelle, chaque jour renouvelée. À la fois aussi, ancienne par sa scansion, par sa façon de prendre son pied avec la langue. Un peu Villon, un peu Verlaine, un peu Vian... Oh, vous savez, Léo était un très grand poète. Il avait de la noblesse et puis du style; il met de la noblesse, du style, de la lucidité, du courage, de la rage aussi dans cette dénonciation de la société bidon, la société dans laquelle on nous noie chaque jour dans... (continua)
Avec nos pieds chaussés de sang
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/9/2008 - 22:18
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Chest'è l'Africa

Chest'è l'Africa
Enzo Avitabile & Bottari

Album: Salvamm'o munno (2004)
Quante malatìe ce stanne ca
(continua)
inviata da giorgio 24/9/2008 - 16:36

La chanson des bourses du travail

G. A. C.
QG le 20 Octobre 1917
D . E . SECRET 16 N 1529
ETAT-MAJOR S.R.
Service de Sûreté
L’Inspecteur de Police Mobile GODOT à
Monsieur le Commissaire Spécial, Chef du Service
De Sûreté de la D E du G A C

L’enquête continuée à l’effet de rechercher l’origine d’une chanson antimilitariste adressée le 7 octobre 1917 par un sieur André CH…. de Romilly-sur-Seine à son frère Gilbert CH….. en traitement dans un Hôpital à ANGERS ( Maine et Loire) interceptée par le Contrôle Postal de Troyes et adressée le 10 Octobre au GQG, a établi que cette chanson avait été copiée et remise à André CH….. par le jeune RAV…… Raoul, né à Romilly-sur-Seine le 9 juillet 1899 de Emile et de GU… Joséphine, bonnetier, demeurant 123 bis rue Gornet Boivin, à Romilly-sur-Seine.
Ce jeune homme interrogé a déclaré avoir... (continua)
Dans toutes les villes, dans toutes les campagnes
(continua)
inviata da Jacky Fluttaz 24/9/2008 - 00:17
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Warboys (A Prayer For Peace)

Warboys (A Prayer For Peace)
Album: "The Cosmos Rocks" (2008)

Dall'album degli ex componenti dei Queen con l'ex cantate dei Bad Company Paul Rodgers.
They were born with the knowledge of the struggle to survive
(continua)
inviata da Daniele 23/9/2008 - 22:34
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Gimme Shelter

Gimme Shelter
E pensare che è del 1969...
La canzone rock perfetta: batteria semplice e potente, chitarra lamentosa che si adegua alla durezza del testo, voce femminile e maschile perfettamente miscelate. E un testo da brividi.
A mio avviso, non solo è la più bella canzone degli Stones, ma è una delle 10 più belle canzoni rock di sempre.
leonardo 23/9/2008 - 11:25
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Inka Lied [El Condor pasa]

Inka Lied [El Condor pasa]
Mi pare una interpretazione totalmente campata in aria.
23/9/2008 - 00:37
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Regardez-les

Regardez-les
REGARDEZ-LES DÉFILER !

« Regardez-les défiler !» est une de ces chansons de Léo Ferré qui une fois entrée dans une tête a bien du mal à en sortir. C'est une chanson très courte, mais qui marque, marque, marque. Elle dit non pas l'horreur de la guerre, mais la mécanique de la guerre, qui comme une vis sans fin gigantesque entraîne des milliers, des millions d'hommes vers un destin sans avenir, qui comme une presse énorme écrase sans se presser d'abord la main, puis le bras, puis le reste de celui qui y a mis le petit doigt.
Mais c'est aussi et en même temps, une chanson qui appelle à la désertion armée (comme dans L'Internationale : ils sauront bientôt que nos balles sont pour nos propres généraux...), à la révolte, à la révolution... On ne sait jamais pourquoi ces choses-là ne se font pas.
Comme disait Vian à propos du Déserteur, ce n'est pas là une chanson antimilitariste, c'est une... (continua)
Regardez-les défiler,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 22/9/2008 - 23:10
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Don Juan

Don Juan
(MP3 scaricabile)
(Video)
DON GIOVANNI
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 22/9/2008 - 14:51
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Nobody Told Me

Nobody Told Me
NESSUNO MI HA DETTO
(continua)
inviata da Andrea De Luca 21/9/2008 - 20:27
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Per male che gli vada

Per male che gli vada
Questa purtroppo, a differenza delle altre due sue CCG "Bologna 77" e Colpo di Stato", non la possiedo su disco, nè l'ho mai avuta ... risale all'epoca in cui ormai già lui aveva avuto il coraggio di piantare la madre-padrona RCA, nauseato dal boicottaggio operato dalla sua stessa casa discografica nei suoi confronti, e per me da allora Stefano Rosso divenne pressochè invisibile, fino a poco meno di tre anni fa, quando trovai il suo sito internet.

E' possibile lasciare un pensiero in sua memoria su queste "pagine aperte" nel suo sito ufficiale:

http://rosso.websinc.net/

Ciao Stefano.
Alberta Beccaro - Venezia 21/9/2008 - 10:01
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Colpo di stato

Colpo di stato
Sembra veramente scritta oggi stesso.
E non è il solito modo di dire.

E' possibile lasciare un pensiero in sua memoria (sono già molti più di tremila) su queste "pagine aperte" nel suo sito ufficiale:

http://rosso.websinc.net/

Ciao Stefano
Alberta Beccaro - Venezia 21/9/2008 - 09:54
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Bologna '77

Bologna '77
Nessuna canzone meglio di "Bologna 77" riesce ad evocarmi con tanta incisiva potenza ed immediatezza, in un solo attimo, tutto quel coacervo di sangue versato, angoscia strisciante, austerity, celerini, il-personale-è-politico, cortei, liceali fricchettoni delle ultime classi che facevano i picchetti a scuola, musicassette cigolanti (che facevano girare Lilly e non solo), clarks, Ciao2001, governi balneari, camicie americane usate e jeans comprati al mercato (etc. etc. ...) che fu nel suo complesso il decennio dei '70 nella mia vagamente confusa percezione (di bambina prima e di preadolescente poi), fino a quando si arrivò - per l'appunto - ad episodi come quello di Giorgiana Masi ... una vergogna che Stefano in quel brano dipinge - affrescando un'epoca intera sullo sfondo di quel tragico ponte rimasto assetato di giustizia - con un lirismo ed una dolcezza malinconica semplicemente commoventi,... (continua)
Alberta Beccaro - Venezia 21/9/2008 - 09:51
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Wallflower

Wallflower
Che canzone meravigliosa... musica, voce, testo: immenso Peter!!!
Ciao
Noodles 21/9/2008 - 01:53
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We Shall Overcome

We Shall Overcome
Un'altra traduzione il cui autore è del tutto sconosciuto.
Another translation by a totally unknown translator.
VENCEREMOS
(continua)
20/9/2008 - 21:14

All The Tea In India

All The Tea In India
TUTTO IL TÈ DELL'INDIA
(continua)
inviata da Moira Giusti 20/9/2008 - 19:18
Torna a casa la memoria: dopo anni di ricerche e dopo che la canzone era stata resa disponibile in rete soltanto da questo sito, Mio nonno partì per l'Ortigara di Chiara Riondino, una delle primissime e più belle CCG, è finalmente ascoltabile e scaricabile.
Riccardo Venturi 20/9/2008 - 01:40
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David Riondino: Franco a Catania

David Riondino: Franco a Catania
Testo e musica di Francesco Battiuto ? David Riondino.
(Da "Racconti Picareschi")

Lo avevo già detto: in questo settembre, contrariamente a quello dello scorso anno, mi voglio decisamente divertire. Del resto, le geniali parodie riondiniane di Battiato sono già state nominate (con "Mistici digiuni") proprio su una della "pagine principe" di questo sito, quella su Stranizza d'amuri; e allora su, beccàtevi questa. La quale, sia detto fra noi, se fosse stata prodotta dal Battiato "doc", sarebbe stata ampiamente analizzata in chiave metaforico-mistico-sufico-tibetana con venature guénoniane, riferimenti a Stockhausen e appigli alla Rovina di Kasch di Roberto Calasso, il direttore della bieca benemerita Biblioteca Adelphi. Invece questa non è altro che un'autentica addiacciante presa di culo ironica manifestazione di affetto nei confronti di Battiato; e così ve la proponiamo, certi che da questo... (continua)
Circonferenze mitiche
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/9/2008 - 23:25

[La fine de] Il mondo

[La fine de] Il mondo
OCCIDENTE E ORIENTE

Vignetta da Mahjoob. Procedere da destra verso sinistra.
A cartoon from Mahjoob. Read from right to left.

(La vignetta si riferisce a due diversi "scoppi" e alle preoccupazioni ad essi legate: da un lato, gli esperimenti sul "big bang" che vengono compiuti in questi giorni nei laboratori del Cern di Ginevra e dall'altro la salva del cosidetto "cannone di Ramadan" che segnala l'ora del tramonto e, dunque, la rottura del digiuno)

IN OCCIDENTE:

* quando si è verificato il big bang?
* come è nato l'universo e di che materia è composto?
* che cos'è l'energia nera e in che modo può usufruirne l'umanità?

IN ORIENTE:

* a che ora è esattamente la rottura del digiuno oggi?
* che si cucina oggi?
* maqluba di cavolfiori o di melanzane?
* che telenovela seguiamo? chi invitiamo? anzi, chi non invitiamo?

(Da Limes).
Riccardo Venturi 19/9/2008 - 19:10
Downloadable! Video!

Η πόλκα των Εβραίων της Πράγας

Η πόλκα των Εβραίων της Πράγας
Trascrizione semifonetica del testo
Semi-phonetic Romanized lyrics
I POLKA TON EVREON TIS PRAγAS
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/9/2008 - 16:39
Video!

O μικρός στρατιώτης

O μικρός στρατιώτης
Dai "Rizitika cretesi" di Fausto Amodei.

Nel "collage" ripreso dalle Aντιπολεμικά effettuato da Amodei con il titolo di Rizitika cretesi è stata inserita anche la canzone di questa pagina, rielaborata. Nel testo seguente essa è indicata in grassetto.
Il testo era stato a suo tempo reperito su Ranch dei Viandanti.
RIZITIKA CRETESI
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/9/2008 - 00:56




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