Mi ha rovinato il 68
Domani compio quarant'anni
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/10/2008 - 23:58
Gennarino Primo
[1980]
Pace-Bigazzi-Savio-Monti
Album: Tromba
Sì, era meglio quando c'erano gli Squallor
di Riccardo Venturi
Era meglio quando c'erano gli Squallor: così si chiama il più completo sito dedicato al gruppo “demenziale” italiano degli anni '70 e '80, due componenti dei quali sono scomparsi (Daniele Pace e Totò Savio), ma che non si è mai ufficialmente sciolto. Alcuni “vecchi marpioni” della musica italiana, musicisti e parolieri, che si riunivano per cantare e incidere canzoni nonsense (famosissima 38 luglio), volgari, goliardiche, sciamannate e tutto quello che si vuole; ma, grattata la patina, nei testi si riconosceva qualcosa di terribilmente molto più serio. Era la costante presa per il culo dell'Italia della cosiddetta “Prima Repubblica”. Senza mai avere fatto promozione diretta dei loro album e senza mai essersi esibiti in pubblico, costantemente censurati dalle radio (a parte... (continua)
"Nuntio vobis, minimum gaudium, habemum Papum
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/10/2008 - 23:44
Weighing War On Coma
Album: Up For Sale [2002]
Dead from the waist up
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 25/10/2008 - 23:42
Radio Londra
[1980]
Pace-Bigazzi-Savio
Album: Tromba
Sì, era meglio quando c'erano gli Squallor
di Riccardo Venturi
Era meglio quando c'erano gli Squallor: così si chiama il più completo sito dedicato al gruppo “demenziale” italiano degli anni '70 e '80, due componenti dei quali sono scomparsi (Daniele Pace e Totò Savio), ma che non si è mai ufficialmente sciolto. Alcuni “vecchi marpioni” della musica italiana, musicisti e parolieri, che si riunivano per cantare e incidere canzoni nonsense (famosissima 38 luglio), volgari, goliardiche, sciamannate e tutto quello che si vuole; ma, grattata la patina, nei testi si riconosceva qualcosa di terribilmente molto più serio. Era la costante presa per il culo dell'Italia della cosiddetta “Prima Repubblica”. Senza mai avere fatto promozione diretta dei loro album e senza mai essersi esibiti in pubblico, costantemente censurati dalle radio (a parte poche emittenti... (continua)
Pace-Bigazzi-Savio
Album: Tromba
Sì, era meglio quando c'erano gli Squallor
di Riccardo Venturi
Era meglio quando c'erano gli Squallor: così si chiama il più completo sito dedicato al gruppo “demenziale” italiano degli anni '70 e '80, due componenti dei quali sono scomparsi (Daniele Pace e Totò Savio), ma che non si è mai ufficialmente sciolto. Alcuni “vecchi marpioni” della musica italiana, musicisti e parolieri, che si riunivano per cantare e incidere canzoni nonsense (famosissima 38 luglio), volgari, goliardiche, sciamannate e tutto quello che si vuole; ma, grattata la patina, nei testi si riconosceva qualcosa di terribilmente molto più serio. Era la costante presa per il culo dell'Italia della cosiddetta “Prima Repubblica”. Senza mai avere fatto promozione diretta dei loro album e senza mai essersi esibiti in pubblico, costantemente censurati dalle radio (a parte poche emittenti... (continua)
Radio Londra. Italiani, sul confine svizzero-panamense c'è prosciutto.
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/10/2008 - 23:18
Smash It Up
Album : Survival sickness (2001)
I want to smash it up for all the workers who spent hours into nothing
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 25/10/2008 - 21:43
Lettera ad Adriano
andrea sanfilippo hai msn?
(sara)
(sara)
Ehi, Sara, o che ti sei innamorata di Andrea Sanfilippo? Guarda che questo sito non è Facebook, eh. Ad ogni modo se Andrea si fa vivo te lo segnaleremo. [CCG/AWS Staff]
25/10/2008 - 21:33
Cippah (la guerra è per la guerra)
le bugie non hanno senso
(continua)
(continua)
inviata da lorenzo lemme 25/10/2008 - 17:46
La ballata di Nassiriya
cia rino la tua canzone rimarra nella storia e volevo dirti che mi a toccato il profondo del cuore
www.candidodinapoli@libero.it 25/10/2008 - 15:08
Strangely Like A War
Album: Government is War [2006]
Swimming in a swimming hole
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 25/10/2008 - 13:50
Viet Nam
U.S. soldiers are a-dying over there, over there
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 25/10/2008 - 13:22
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
Somos El Barco
words & music by Lorre Wyatt
Album: Mail Myself To You [1988]
Album: Mail Myself To You [1988]
The stream sings it to the river
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 25/10/2008 - 11:23
Thin Blue Flame
Album: The Animal Years [2006]
I became a thin blue flame
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 25/10/2008 - 10:10
Construção
Versión castellana de Daniel Viglietti.
CONSTRUCCIÓN
(continua)
(continua)
inviata da Marcia 25/10/2008 - 02:52
Ave Maria
il sitoè fatto bene ho trovato notizie interessanti e utili per scuola.
teresa 24/10/2008 - 22:52
Los campesinos (o Adelante campesinos)
[1936]
Versi di Antonio Aparicio Herrero (1916-2000), poeta, drammaturgo e critico teatrale spagnolo, combattente repubblicano
Musica di Enrique Casal Chapí (1909-1977), compositore e direttore d’orchestra
Canzone della guerra di Spagna presente nell’antologia intitolata “Europa u boji 1939 – 1944”, realizzata segretamente nel campo di Ravensbrück da due prigioniere di nazionalità ceca, Vlasta Kladivová e Vera Hozáková. Su queste due donne coraggiose, sopravvissute all’Olocausto e in seguito docenti universitarie e perseguitate dai comunisti in Cecoslovacchia ed Unione Sovietica, si legga il commento alla canzone Рафенсбрюклид.
Come mai “Los campesinos” veniva cantata a Ravensbrück? Certamente perché nel campo c’erano prigioniere di nazionalità spagnola. E poi dopo il suo arresto avvenuto in Francia vi fu rinchiusa anche Eva Busch, la moglie di Ernst Busch, il quale in Spagna aveva combattuto... (continua)
Versi di Antonio Aparicio Herrero (1916-2000), poeta, drammaturgo e critico teatrale spagnolo, combattente repubblicano
Musica di Enrique Casal Chapí (1909-1977), compositore e direttore d’orchestra
Canzone della guerra di Spagna presente nell’antologia intitolata “Europa u boji 1939 – 1944”, realizzata segretamente nel campo di Ravensbrück da due prigioniere di nazionalità ceca, Vlasta Kladivová e Vera Hozáková. Su queste due donne coraggiose, sopravvissute all’Olocausto e in seguito docenti universitarie e perseguitate dai comunisti in Cecoslovacchia ed Unione Sovietica, si legga il commento alla canzone Рафенсбрюклид.
Come mai “Los campesinos” veniva cantata a Ravensbrück? Certamente perché nel campo c’erano prigioniere di nazionalità spagnola. E poi dopo il suo arresto avvenuto in Francia vi fu rinchiusa anche Eva Busch, la moglie di Ernst Busch, il quale in Spagna aveva combattuto... (continua)
Los campos heridos de tanta metralla,
(continua)
(continua)
inviata da Marcia 24/10/2008 - 17:27
Che il Mediterraneo sia
Bravo Bennato !! bellisimo brano..! che mi fa sentire l'italia dei miei nonnni.anche qui in Mar del Plata dove ci sono tantissime italiani chi lavoranno nel mare..
pascual 24/10/2008 - 15:32
L'ottimista
Chanson italienne – L'ottimista – Radici nel cemento
L'OPTIMISTE
(continua)
(continua)
inviata da Marco valdo M.I. 24/10/2008 - 11:32
Zombies
Chanson italienne – Zombies – Piero Pelù – 2008
Version française – Zombies – Marco Valdo M.I. – 2008
Cette chanson raconte en filigrane l'histoire de l'Italie, l'histoire de l'Europe et quelque sorte, l'histoire des hommes. D'abord, les guerres, puis une paix fictive, puis, les antidépresseurs. Le bang (le « big bang » créateur), le boum (atomique) et le crack (économico-financier ?)... et au bout du chemin, nous voilà « zombifiés » par ce système.... Ai-je bien compris ? Ai-je bien compris la destruction avec son sourire de folle ? Elle est là, tous les jours là, avec en point de mire le désastre écologique pour demain. Et nous, en zombies, capables peut-être de dénoncer la folie, mais sera-t-on capables de l'arrêter, de l'annihiler ?
Cette chanson pose ce dilemme : faire comme si « tutto è a posto », « tout va bien », se voiler la face, vivre en zombies... ou alors, ou alors, quoi ?... (continua)
Version française – Zombies – Marco Valdo M.I. – 2008
Cette chanson raconte en filigrane l'histoire de l'Italie, l'histoire de l'Europe et quelque sorte, l'histoire des hommes. D'abord, les guerres, puis une paix fictive, puis, les antidépresseurs. Le bang (le « big bang » créateur), le boum (atomique) et le crack (économico-financier ?)... et au bout du chemin, nous voilà « zombifiés » par ce système.... Ai-je bien compris ? Ai-je bien compris la destruction avec son sourire de folle ? Elle est là, tous les jours là, avec en point de mire le désastre écologique pour demain. Et nous, en zombies, capables peut-être de dénoncer la folie, mais sera-t-on capables de l'arrêter, de l'annihiler ?
Cette chanson pose ce dilemme : faire comme si « tutto è a posto », « tout va bien », se voiler la face, vivre en zombies... ou alors, ou alors, quoi ?... (continua)
ZOMBIES
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 23/10/2008 - 23:46
Le déserteur
Per chi non odia - come il sottoscritto - Rapidshare, qui c'è una bella pagina in inglese su Mouloudji, dove si può scaricare l'intero doppio album "Auto-Portrait", con Le Déserteur, La Java Des Bombes Atomiques, Allons Z'enfants & many others...
Mouloudji - Auto-Portrait (cd 1)
Mouloudji - Auto-Portrait (cd 2)
Mouloudji - Auto-Portrait (cd 1)
Mouloudji - Auto-Portrait (cd 2)
Alessandro 23/10/2008 - 21:54
¿Qué dirá el Santo Padre?
A proposito delle polemiche tra Vaticano e Israele circa l'annunciata - e ora, pare, rinviata - beatificazione di papa Pio XII, voglio solo riportare la poesia che gli dedicò Pier Paolo Pasolini, pubblicata nella raccolta "La religione del mio tempo" (Garzanti, 1961).
Vi invito a soffermarvi sulle ultime quattro righe...
"A un Papa", di Pier Paolo Pasolini.
Pochi giorni prima che tu morissi, la morte
Aveva messo gli occhi su un tuo coetaneo:
a vent’anni, tu eri studente, lui manovale,
tu nobile, ricco, lui un ragazzaccio plebeo:
ma gli stessi giorni hanno dorato su voi
la vecchia Roma che stava tornando così nuova.
Ho veduto le sue spoglie, povero Zucchetto.
Girava di notte ubriaco intorno ai Mercati,
e un tram che veniva da San Paolo, l’ ha travolto
e trascinato un pezzo pei binari tra i platani:
per qualche ora restò lì, sotto le ruote:
un po’ di gente si radunò intorno a... (continua)
Vi invito a soffermarvi sulle ultime quattro righe...
"A un Papa", di Pier Paolo Pasolini.
Pochi giorni prima che tu morissi, la morte
Aveva messo gli occhi su un tuo coetaneo:
a vent’anni, tu eri studente, lui manovale,
tu nobile, ricco, lui un ragazzaccio plebeo:
ma gli stessi giorni hanno dorato su voi
la vecchia Roma che stava tornando così nuova.
Ho veduto le sue spoglie, povero Zucchetto.
Girava di notte ubriaco intorno ai Mercati,
e un tram che veniva da San Paolo, l’ ha travolto
e trascinato un pezzo pei binari tra i platani:
per qualche ora restò lì, sotto le ruote:
un po’ di gente si radunò intorno a... (continua)
Alessandro 23/10/2008 - 12:52
Anche a noi, e specialmente in questi giorni, piacciono gli studenti; e questa canzone gliela dedichiamo volentieri, perché sosteniamo la loro lotta. E ci mettiamo da oggi anche quest'altra canzone!
Riccardo Venturi 23/10/2008 - 12:16
Fight The Power
(1989)
"Fight the Power is a 1989 song by the hip-hop group Public Enemy. First released on the Do the Right Thing soundtrack, an extended yet edited version was released in 1990 on Public Enemy's album Fear of a Black Planet. The song has largely served as the political statement of purpose for the group, and is the group's biggest single, voted #1 in VH1's 100 Greatest Songs of Hip Hop.
The opening quotation, 'Yet our best trained, best educated, best equipped, best prepared troops refuse to fight! Matter of fact, it's safe to say that they would rather switch than fight!' is a quote from Chicago attorney and civil rights activist, Thomas "TNT" Todd. Another version is featured in the Chuck D Presents: Louder than a Bomb compilation, featuring a saxophone solo by Branford Marsalis.
en.wikipedia
Il brano inizia con un frase che credo sia da attribuirsi non a Martin Luther King ma all’avvocato... (continua)
"Fight the Power is a 1989 song by the hip-hop group Public Enemy. First released on the Do the Right Thing soundtrack, an extended yet edited version was released in 1990 on Public Enemy's album Fear of a Black Planet. The song has largely served as the political statement of purpose for the group, and is the group's biggest single, voted #1 in VH1's 100 Greatest Songs of Hip Hop.
The opening quotation, 'Yet our best trained, best educated, best equipped, best prepared troops refuse to fight! Matter of fact, it's safe to say that they would rather switch than fight!' is a quote from Chicago attorney and civil rights activist, Thomas "TNT" Todd. Another version is featured in the Chuck D Presents: Louder than a Bomb compilation, featuring a saxophone solo by Branford Marsalis.
en.wikipedia
Il brano inizia con un frase che credo sia da attribuirsi non a Martin Luther King ma all’avvocato... (continua)
[Spoken] "Yet our best trained, best educated, best equipped, best prepared troops refuse to fight! Matter of fact, it's safe to say that they would rather switch than fight!"
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 23/10/2008 - 10:07
Fight The Power Pts. 1 & 2
[1975]
Scritta da Ernie Isley insieme agli altri fratelli.
Primo singolo dall'album “The Heat Is On”
"Fight the Power Pts. 1 & 2 is a 1975 protest funk song by The Isley Brothers, released on their T-Neck imprint. The anti-establishment song was originally thought of by Ernie Isley while the group was recording for another socially-conscious song, Harvest for the World. [...]
The Isleys inspired a rap version of its "fight the powers that be" battle cry by Public Enemy in their even more militant version fourteen years later."
en.wikipedia
Scritta da Ernie Isley insieme agli altri fratelli.
Primo singolo dall'album “The Heat Is On”
"Fight the Power Pts. 1 & 2 is a 1975 protest funk song by The Isley Brothers, released on their T-Neck imprint. The anti-establishment song was originally thought of by Ernie Isley while the group was recording for another socially-conscious song, Harvest for the World. [...]
The Isleys inspired a rap version of its "fight the powers that be" battle cry by Public Enemy in their even more militant version fourteen years later."
en.wikipedia
Il brano uscì come singolo, ma si trova anche incluso nell'album del 1975 dal titolo "The Heat Is On"-
(Alessandro)
(Alessandro)
Time is truly wastin'
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 23/10/2008 - 09:08
Quelli Dentro
CEUX DEDANS est une chanson qui a ses racines dans le ciment (radici nel cemento), dans le béton dira-t-on mieux encore en français, dans le béton des prisons particulièrement.
Una canzone del carcer tetro...
Une chanson de solidarité, une chanson pour tous ceux qui dans le monde sont « dedans » et qui y sont pour longtemps et pour d'aucuns, pour toujours.
Certains enferment les autres, ils pensent ainsi terroriser ceux qu'ils craignent et les empêcher de changer le monde, mais toute l'histoire montre que les prisons finissent toutes par céder, par craquer... même si elles ont pu accomplir leur œuvre d'enfermement et d'extinction de l'homme et d'étouffement de la liberté.
Aux Etats-Unis, dit-on, la prison sert d'emplâtre social, elle sert de solution à la pauvreté. Mais est-ce aux Etats-Unis seulement ?
Chanson de solidarité que j'ai traduite en pensant à Ceux dedans : ceux dedans... (continua)
Una canzone del carcer tetro...
Une chanson de solidarité, une chanson pour tous ceux qui dans le monde sont « dedans » et qui y sont pour longtemps et pour d'aucuns, pour toujours.
Certains enferment les autres, ils pensent ainsi terroriser ceux qu'ils craignent et les empêcher de changer le monde, mais toute l'histoire montre que les prisons finissent toutes par céder, par craquer... même si elles ont pu accomplir leur œuvre d'enfermement et d'extinction de l'homme et d'étouffement de la liberté.
Aux Etats-Unis, dit-on, la prison sert d'emplâtre social, elle sert de solution à la pauvreté. Mais est-ce aux Etats-Unis seulement ?
Chanson de solidarité que j'ai traduite en pensant à Ceux dedans : ceux dedans... (continua)
CEUX DEDANS
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 22/10/2008 - 22:26
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Cerruti-Bigazzi-Savio
Album: Cielo Duro
Sì, era meglio quando c'erano gli Squallor
di Riccardo Venturi
Era meglio quando c'erano gli Squallor: così si chiama il più completo sito dedicato al gruppo “demenziale” italiano degli anni '70 e '80, due componenti dei quali sono scomparsi (Daniele Pace e Totò Savio), ma che non si è mai ufficialmente sciolto. Alcuni “vecchi marpioni” della musica italiana, musicisti e parolieri, che si riunivano per cantare e incidere canzoni nonsense (famosissima 38 luglio), volgari, goliardiche, sciamannate e tutto quello che si vuole; ma, grattata la patina, nei testi si riconosceva qualcosa di terribilmente molto più serio. Era la costante presa per il culo dell'Italia della cosiddetta “Prima Repubblica”. Senza mai avere fatto promozione diretta dei loro album e senza mai essersi esibiti in pubblico, costantemente censurati dalle radio (a parte... (continua)